Aggiornato alle: 12:47 Venerdì, 19 Aprile 2024 nubi sparse (MC)
Economia Provincia Macerata

Nelle Marche 629 imprese in meno nel 2022: "Generale scoramento tra gli imprenditori"

Nelle Marche 629 imprese in meno nel 2022: "Generale scoramento tra gli imprenditori"

Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure in Italia torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.

A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.

Nessuna regione supera la performance del 2021 (+1,42%) e nelle Marche il segno del saldo è meno facendo registrare rispettivamente un -929, reali - 629: il passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio in Romagna, nella provincia di Rimini, ha determinato la perdita di 300 imprese che risultano nel novero delle cessate.

"Relativa consolazione in uno scenario che non vede ancora stabilizzata la tendenza anagrafica pur in presenza di segnali positivi - commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini - le Marche risentono ancora pesantemente dei fattori che conosciamo: oltre alle criticità di portata nazionale (crisi finanziaria, pandemica ed energetica) che comunque hanno morso di più in una regione manifatturiera come le Marche, da noi hanno pesato colpi quali la dissoluzione di una grande banca territoriale, il sisma, il dissesto idrogeologico, il conflitto in Ucraina e le sanzioni che hanno afflitto soprattutto imprese del made in Italy da sempre legate al mercato orientale".

"Il risultato è un generale scoramento di imprenditori e aspiranti tali. Rallenta la nascita di nuove imprese - constata Sabatini -. Ed è, anche, su questo che le istituzioni in filiera devono lavorare. Dare fiducia, e dare strumenti concreti che la alimentino. Se non brilliamo per nuova vitalità imprenditoriale poi accade che in quanto a esportazioni facciamo meglio dell'Italia, anche al netto della performance del farmaceutico che pure è un comparto che genera lavoro e valore. Moda, agroalimentare, mobile e meccanica contribuiscono in modo importante alla crescita del nostro export".

"Molto bene il calzaturiero nonostante la perdita di quote di mercato russo - puntualizza Sabatini -: il Pitti è andato bene, è alle porte la sfida del Micam; alla vigilia della scorsa edizione abbiamo affrontato un'alluvione. Archiviamo il 22 con tutte le sue difficoltà e i suoi aggiustamenti di rotta, il 23 è appena iniziato e con esso la collaborazione con Atim. Rinsalderemo la collaborazione con Svem e con le Università. Con la Regione ovviamente. Insieme abbiamo appena presentato il nuovo bando fiere, ora stiamo completando le nuove convenzioni che prevedono maggiori risorse per l'innovazione".

"Innovare è la chiave, con tutte le difficoltà del caso Ascoli Piceno, dall'ultima rilevazione, è la quinta provincia in Italia per incidenza del numero di start up sul totale, a Smau le marchigiane brillano e spesso coniugano i temi delle sfide digitali a quelli della sostenibilità. Innovare vuol dire anche trovare nuovi modi di stare ai tavoli regionali e nazionali con l'obbiettivo di accelerare e semplificare i processi decisionali e la messa a punto di soluzioni. E il mondo sarà qui a giugno: dal 16 al 19 organizziamo ad Ascoli gli Stati Generali dell'Internazionalizzazione. Un segnale di attenzione e un'opportunità di relazione istituzionale e b2b d'impresa da non perdere" conclude Sabatini.

 

 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni