Rimpatriata della quinta Q classe '91, dell’Itc “Gentili” di Macerata. Gli ex studenti, a trent’anni dalla maturità, si sono ritrovati a cena presso il Ristorante Villa Castellani di Mogliano.
La serata è trascorsa piacevolmente, tra ricordi dei tempi passati tra i banchi e racconti della vita presente.
Gli amici si sono poi salutati con la promessa di rivedersi presto.
Tra le iniziative di Contemporanea.mente, la prima rassegna del Contemporaneo ideata dall’assessorato alla cultura del Comune di Macerata, da domani, venerdì 15 ottobre, sarà possibile ammirare a Macerata l’opera “In Donum” dell’artista marchigiana Adinda-Putri Palma, vincitrice nel 2019 del bando nazionale “Per chi crea” e selezionata tra le venti giovani promesse per il prestigioso 21° Premio Cairo.
Dopo essere stata esposta lo scorso anno a Matelica e a Recanati, la suggestiva e imponente opera arriva a Macerata dal 15 ottobre al 13 novembre nel prestigioso spazio della Galleria Scipione, accompagnata da un video e un libro che ne documentano la gestazione, la nascita e le fasi di lavorazione fino al completamento e la prima esposizione realizzata nel grande atrio di Palazzo Ottoni a Matelica.
“In Donum” consiste in un’installazione ambientale, un ampio volume ad arco autoportante (H.3,60 x L. 3m P.1m) che sovrasta un’apertura percorribile, costituita da una combinazione di materiali della bioedilizia come legno e paglia e materiali di rivestimento pittorico industriali come smalti e resine innovative, coniugando in uno stesso manufatto architettura e pittura ma anche filosofia e poesia per le profonde motivazioni in esso racchiuse.
Il territorio della provincia di Macerata ha un ruolo centrale nel progetto poiché l’Annunciazione di Lorenzo Lotto, della Collezione del Museo Villa Colloredo Mels di Recanati, è una delle opere che ha ispirato lo studio per la parte pittorica e cromatica dell'installazione, mentre per la parte architettonica l’artista ha fatto tesoro delle esperienze del Bauhaus (casa del costruire) e delle avanguardie storiche.
Adinda-Putri Palma infatti spiega: “Nel 2016 sono accaduti dei fatti straordinari che hanno instillato in me la volontà di testare delle intuizioni sull’abitare e del vivere/fare casa con un progetto artistico; in particolare un viaggio in bicicletta di 7000 Km attraverso l’Europa per tornare a casa nelle Marche, il terremoto che ha colpito il centro Italia e il progetto di autocostruzione in bioedilizia di uno studio. Con In Domum volevo creare un oggetto multidimensionale per esplorare il tema dell’abitare come orizzonte di adattamento materiale e spirituale lasciando spazio a una lettura multiforme che attraversasse la storia dell’arte, il tempo, lo spazio oltre al contesto post-sisma del territorio marchigiano".
La città di Morrovalle ha una nuova centenaria. Lo scorso martedì 12 ottobre si sono alzati i calici per celebrare Bianca Scoponi, vedova Valeriani. Assieme ai figli Nazzareno e Anna Giulia, ai nipoti David, Michele, Giacomo e Annalisa e ai pronipoti, ha partecipato alla festa anche il sindaco di Morrovalle Andrea Staffolani che ha omaggiato la signora Bianca di un mazzo di fiori a nome dell’Amministrazione Comunale.
Storica bidella, ha visto crescere generazioni e generazioni di morrovallesi. Nel tempo libero lavorava in campagna. La vita l’ha messa a dura prova - la prematura perdita di una figlia a causa di un incidente domestico e cinquant’anni di vedovanza, ma Bianca ha dimostrato grande resilienza. Resilienza che l’ha portata a raggiungere questo traguardo con il sorriso.
Modo migliore per far ripartire la propria attività "in presenza" non poteva esserci per Li Matti de Montecò.
L'associazione culturale e folkloristica di Montecosaro da questo giovedì sarà nientemeno che in Ungheria, dove venerdì e sabato avranno luogo le Giornate Italiane, manifestazione che si tiene al castello di Varpalota, una città medioevale nei pressi del Lago Balaton.
Li Matti de Montecò saranno presenti con una decina di figure tra suonatori, cantanti, ballerini e naturalmente il presidente Claudio Scocco e l'insegnante Monia Scocco. Vi andranno assieme ad una delegazione composta da membri delle Amministrazioni comunali di Grottazzolina e Sant'Elpidio a Mare per presentare il territorio e le Marche.
Anzi Li Matti de Montecò avranno l'onore di essere l'unico gruppo folk di tutta Italia al castello.
Un riconoscimento eccellente, un attestato enorme circa la bravura e la serietà del gruppo montecosarese. Il gruppo folk terrà alto il nome dell'Italia e lo farà proponendo i canti, i balli e le attività della civiltà contadina marchigiana. In passato l'associazione era stato invitata per una esibizione a Madrid, ma stavolta l'emozione per la trasferta estera sarà senz'altro maggiore come spiega Monia Scocco.
"L'attesa è molto più alta in questa occasione perché l'esibizione in Ungheria rappresenta una vera ripartenza dopo mesi di blocco. In estate abbiamo fatto poche cose e nei mesi precedenti ci siamo limitati a iniziative virtuali, come il video con Francesca Travaglini della casa editrice Giaconi Editore che racconta i miti sulle fate dei nostri suggestivi Sibillini (produzione ispirata alle leggende narrate nei libri Il bosco delle lucciole di Barbara Cerquetti e Un salto nel folklore di Claudio Scocco e Monia Scocco). Qualcosa dovevamo fare per mantenere l'attenzione e la sensibilità verso le tradizioni maceratesi. Adesso finalmente stiamo tornando alla normalità e riprendiamo ad esibirci tra la gente. Questa esperienza all'estero ci valorizza e sarà bellissimo rappresentare le Marche, nonché l'Italia, come unico gruppo folk".
Dopo sette anni di servizio l'agente di Polizia locale Alessandra Spurio Deales diventa assistente. La vigilessa, da circa due anni in servizio nel comune di Urbisaglia, ottiene una qualifica superiore e aggiunge un ulteriore tassello alla propria carriera professionale.
In passato ha ricoperto il ruolo di agente nei comuni di Treia, Sirolo, Porto Sant'Elpidio, Comunanza, Sarnano e Montemonaco. Per l'occasione il sindaco di Urbisaglia Paolo Francesco Giubileo e il responsabile del settore affari generali Stefano De Angelis le hanno conferito i tubolari di polizia locale.
"Sono veramente felice per lei - esordisce il primo cittadino -. In questi due anni Alessandra è sempre stata disponibile e gentile con i colleghi e con i cittadini. In ogni occasione si è dimostrata all'altezza del suo ruolo e questo passaggio di qualifica rappresenta il giusto premio per il lavoro finora svolto. Che sia per lei un punto di partenza. Mi auguro che possa proseguire il suo percorso nei modi migliori, come d'altronde ha fatto in questi anni".
I carabinieri della Compagnia di Tolentino in chiesa per fornire consigli e informazioni ai cittadini, in particolare gli anziani.
L'iniziativa, concordata con il prefetto Flavio Ferdani, mira a prevenire le truffe in danno dei più deboli, attraverso l'informazione e la conoscenza delle modalità di azione dei malviventi.
I carabinieri, con la collaborazione dei parroci e delle diocesi, al termine della messa domenicale, si sono recati sull'altare illustrano delle semplici precauzioni che - ogni giorno - possono essere adottate per difendersi dalle azioni criminose. I militari hanno, inoltre, illustrato le più comuni tecniche utilizzate dai truffatori che si spacciano per avvocati, appartenenti alle forze dell'ordine, impiegati dei servizi di fornitura acqua, gas e energia elettrica oltre che, addirittura, per sanitari, approfittando della pandemia in atto.
È stato spiegato che è sempre necessario porre attenzione e manifestare l'intenzione di controllare, chiamare il 112 e soprattutto non consentire a nessun estraneo di entrare in casa senza aver pima fatto tutte lel verifiche del caso.
Così i comandanti delle stazioni Carabinieri di Caldarola, San Ginesio e Penna San Giovanni si sono recati nelle rispettive parrocchie dove don Vincenzo, don Japin e don Francesco hanno ceduto loro la parola al termine della celebrazione, per mettere in guardia i cittadini e distribuire del materiale divulgativo che spiega le forme più comuni di truffa e invita i cittadini a chiamare sempre i carabinieri.
Analoghe iniziative saranno svolte nelle prossime settimane in numerose parrocchie del territorio per aiutare i nostri “nonni” a non cadere nella trappola di malintenzionati.
"Atelier Avant Garde" raddoppia la sua presenza nel centro storico di Macerata. Al punto vendita di via Tommaso Lauri si aggiunge, da oggi, il centralissimo negozio di abbigliamento da donna in Largo Amendola, a due passi da piazza della Libertà. Brindisi e taglio del nastro hanno fatto da cornice ad una giornata importante per la famiglia Patrassi, con il papà Amedeo, storico commerciante maceratese, ad ufficializzare il passaggio di consegne ai due figli, Francesco e Lorenzo.
"Abbiamo rinnovato completamente il locale nel giro di un mese - ci racconta Francesco, uno dei titolari -, cercando di aprire quanto prima. Guardiamo con fiducia a questa nuova sfida, sicuri che si possa dare un ulteriore slancio alla città di Macerata, facendo vivere ancor di più il centro e ritrovando quella socialità che abbiamo un po' perso in questi due anni di pandemia".
"Si tratta del quarto negozio di proprietà della nostra famiglia in città (tre in centro, uno in corso Cavour ndr). Sfidiamo l'online e la tendenza di migrare dal centro storico verso i parchi commerciali, mettendo al primo posto il servizio e il rapporto umano. Mio padre fa questo lavoro da sempre e ne ha trasmesso la passione anche a noi figli, che siamo ora subentrati".
"In questo nuovo punto vendita - spiega Francesco - si potranno trovare capi di fascia medio-alta, con marchi prestigiosi come Liu Jo e Armani. Ad accogliere i clienti saranno le nostre commesse Sonia ed Elisabetta".
Alla cerimonia del taglio del nastro è intervenuto anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, assieme all'assessore allo sviluppo economico Laura Laviano (omaggiata con una rosa dal personale dell'Atelier) e al presidente dell'associazione dei commercianti del centro storico Giuseppe Romano.
L'ennesimo segnale di vicinanza da parte dell'Amministrazione Comunale che, tra i primi obiettivi del suo programma elettorale, aveva proprio la rivitalizzazione del centro città con la creazione di un "Centro commerciale naturale" all'interno delle mura. Tanti i messaggi di vicinanza e le congratulazioni espresse alla famiglia Patrassi anche dai colleghi commercianti del centro storico.
Festa grande oggi alla Casa di Riposo Comunale "Santa Caterina d'Alessandria" per i 102 anni della signora Gilda Del Gobbo. Un compleanno ultracentenario (non raro nella struttura protetta comunale) al quale ha voluto partecipare anche il Sindaco Noemi Tartabini che si è unita nei festeggiamenti al resto degli ospiti assieme agli operatori socio-sanitari della Casa di Riposo.
La signora Gilda, originaria di Porto Recanati, è ospite nella residenza per anziani potentina da 9 anni.
Grande festa a Treia per Gildo Mosca, nuovo centenario della “città del bracciale”; è l’unico uomo della città ad aver raggiunto quota 100 dopo Ida Impecora, Antonia Cesari e Bice Cammertoni.
Gildo detto “Mario” ha lavorato per molti anni alla Fornace Bartoloni di Treia e ha svolto il ruolo di autista per la famiglia Bartoloni.
Lo hanno festeggiato la figlia Annarella con il marito Francesco Cippitelli, i nipoti Marta (con Giorgio e i figli Cesare e Carlo), Cristina e Tommaso. Anche il sindaco di Treia Franco Capponi ha voluto omaggiare Gildo di un dono a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità treiese.
È anche lo zio del vigile urbano Alberto Mosca; Gildo confessa di essere arrivato a questa fatidica soglia grazie al suo "sviscerato amore" per il Varnelli, bevanda che a casa non deve mai mancare; proprio per questo i familiari hanno pensato a un super regalo, grazie alla disponibilità della Famiglia Varnelli: al neo centenario treiese è arrivata direttamente a casa una mega bottiglia da 5 litri con il classico Anice Secco Speciale "Mistrà" con tanto di dedica dei Varnelli.
Gildo narra che il "mistrà Varnelli" è il segreto della sua longevità, tanto che il nonno glielo somministrava sin da piccolino con dosi appropriate nel latte all'insaputa della nonna ma con la complicità della balia.
Festa di compleanno indimenticabile, tra gioie e commozioni, per il maceratese Gianluca Di Iorio che per i suoi 50 anni ha festeggiato insieme alla mamma Rita, 80 anni, e al figlio Leonardo (che compirà 10 anni a breve).
Tre generazioni insieme a pranzo, con un raduno speciale. E’ stato lo stesso Gianluca a fare una sorpresa ai parenti stretti riuniti al ristorante, ha infatti invitato alcuni parenti dell’Abruzzo che non vedevano da ben 40 anni e a tutti ha regalato una maglietta con scritto “E sono solo i primi 50…”, subito indossata.
In un clima goliardico Gianluca ha inserito anche un bel gesto di generosità, ha chiesto di non fare regali, chi voleva poteva portare dei prodotti alimentari da consegnare alla mensa della Caritas di Macerata dove svolge attività di volontariato. Insomma, un finale caratterizzato da un bel gesto di beneficenza (diversi gli scatoloni di alimenti raccolti).
“Dopo un inizio anno segnato da tanti problemi, finalmente inizio a vedere la luce della speranza e della serenità”, ha confidato Gianluca ai suoi invitati.
Raggiunge la meritata pensione lo "storico" dottor Pietro Enrico Parrucci.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Perugia, dove ha conseguito anche la specializzazione in Gastroenterologia, giovanissimo, dopo una breve esperienza a Monte San Martino, ha ottenuto una delle due “condotte” di San Ginesio, suo luogo di nascita e di residenza.
“La condotta medica è per definizione “un modello efficace di assistenza sanitaria nel territorio”, e il nostro Dottore ha interpretato questo mandato in senso stretto, in modo competente, sollecito, empatico, quasi amichevole, non lesinando visite a domicilio a qualunque ora e con qualunque tempo atmosferico nei casi che ritenesse necessario seguire dappresso”, scrive il Comune in una nota.
" 'Pierrico', come tutti lo chiamiamo parlando di lui, ha fatto del Giuramento d’Ippocrate la cifra della sua vita professionale, avendo ben presenti i passi salienti del documento che ogni medico chirurgo riceve insieme al Diploma di Laurea: la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza”; la cura dei pazienti prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica”.
E così è stato. Lo si poteva chiamare a casa o sul cellulare, sicuri che avrebbe risposto o che, se impegnato, avrebbe richiamato. Lo si poteva fermare per strada o mentre era in macchina, perché si sapeva che si sarebbe fermato a dare un primo consiglio o a indirizzare alla scelta di un farmaco.
E così faceva perché conosceva tutti, ricordava patologie e situazioni morbiche di tutti i suoi pazienti, tanto che viene spontaneo dire che in molti frangenti il vero “paziente” fosse lui, stemperando con il suo atteggiamento bonario e comprensivo paure e ansie dei suoi assistiti.
Il suo ambulatorio era attrezzato, ben organizzato, con assistenza assicurata per la distribuzione di farmaci, per la prenotazione di visite specialistiche, e anche per altre situazioni complicate di accesso al sistema sanitario centrale.
Anche l’altro suo incarico di Ufficiale Sanitario era svolto con la medesima solerzia e dedizione. Il segreto del suo successo professionale, confermato nei fatti dal cospicuo numero degli assistiti, risiedeva nel suo amore per la sua professione e nel suo piacere di stare tra la gente”.
“Il dott. Parrucci amava e ama anche San Ginesio - sottolinea l'amministrazione comunale - la sua bella cittadina, nel governo della quale si è impegnato come Sindaco in 3 Amministrazioni, 1990 al 1999 e nella quarta, 2003-2008. La sua indole estroversa, la sua intelligenza rapida nel cogliere l’umore del tempo presente lo ha portato a militare in un partito che nasceva tra grandi speranze dell’elettorato in un futuro d’innovazione.
In questa veste ha saputo intrecciare amicizie e legami istituzionali, anche con Istituzioni straniere, tra cui degne di particolare menzione l’accoglienza a San Ginesio dei bimbi reduci dall’esplosione nucleare russa di Chernobyl; oppure il legame duraturo di San Ginesio con diversi diplomatici e ambasciatori dell’Ambasciata della Repubblica della Corea del Sud in Italia; entrambe esperienze costruttive che hanno favorito l’incontro e lo scambio tra culture molto diverse.
Se parliamo delle opere realizzate durante le sue amministrazioni, vale la pena di citare le due salienti, che hanno avuto grandissimo impatto sul ben vivere e l’economia di San Ginesio. Si parla della Foresteria Comunale e della sua conversione d’uso, che negli anni ha permesso di ospitare migliaia di ragazzi praticanti gli sport del tennis, del calcio e della scherma, sotto la guida di campioni delle rispettive discipline sportive, quali Corrado Barazzutti, singolarista del team dell’unica Coppa Davis 1975 vinta dall’Italia; Franco Baresi, calciatore nel ruolo di difensore, poi allenatore e dirigente della squadra del Milan, nonché campione del mondo 1982 e vicecampione 1994 con la nazionale italiana di calcio; Valentina Vezzali, pluricampionessa mondiale e olimpica della scherma.
In quella stessa struttura sono stati alloggiati a lungo i Sanginesini che avevano perso la casa nel sisma 2016-2017, evitando così il disagio e la sofferenza del vivere in un tendone, in promiscuità.
E sempre durante il sisma e poi, ancora di più durante la pandemia da Covid 19 è venuta indispensabile l’altra struttura sanitaria, il Poliambulatorio all’interno dell’ex RSA dell’Area Vasta 3, creata ad hoc per la medicina specialistica sul territorio, da lui Sindaco e Medico fortemente voluta e realizzata. Anche nella spoliazione che politiche cieche regionali hanno operato nei confronti dell’assistenza sanitaria territoriale, la struttura rappresenta un essenziale punto di riferimento e conforto per la popolazione prevalentemente anziana del luogo.
Anche in questi intollerabili limiti il dott. Parrucci e la sua collega, titolare della seconda condotta medica, dott.ssa Lattanzi, hanno saputo arginare i contagi della prima ondata di questo subdolo virus sconosciuto, pur nella mancanza di informazioni e di presidi sanitari. Di più. La Casa Protetta degli anziani ospitati a Sant’Angelo in Pontano, da lui assistita, non ha avuto non solo nessun morto, ma nemmeno un caso di Covid, mentre altrove, in situazioni analoghe gli anziani ricoverati si contagiavano e morivano, soli, e nella modalità disumana che tutti conosciamo.
Che dire infine, se non che tutti sappiamo che il dott. Parrucci è irripetibile e che di fronte alla diversità che verrà, sogneremo tutti, nostalgici, la sua “condotta”. Questo, detto ovviamente, mentre auguriamo a lui e alla sua famiglia una meritata serenità da pensionato”.
Ha fatto tappa a Caldarola il coloratissimo e bizzarro Taxi, Milano 25, di Zia Caterina, al secolo Caterina Ballandi. Una simpatica signora bionda, esagerata, estrosa, stravagante e rumorosa ma con alle spalle una grande storia d’amore, una storia nata da una sofferenza trasformata nel tempo in spirito di donazione e altruismo.
Nella tappa caldarolese Zia Caterina ha presentato il suo libro, scritto da Alessandra Cotoloni, dove racconta dall’inizio come è nata l’avventura del suo colorato taxi, lasciato in eredità dal compagno Stefano, il grande amore della sua vita scomparso prematuramente, ma che aveva espresso il desiderio di non lasciar morire con sé la grande passione per il suo Taxi “Milano25”.
La serata di lunedì 27 settembre è stata dedicata agli adulti, mentre martedì mattina Zia Caterina ha incontrato i bambini della scuola De Magistris.
Con le sue parole, ma soprattutto con i gesti, zia Caterina vuole trasmettere a tutte le persone la forza che l’amore incondizionato verso il prossimo dona anche a noi stessi. Con il suo taxi, quando non è in servizio per le vie di Firenze, accompagna i bambini negli ospedali, spesso aiutandoli ad affrontare con un sorriso e con tutta l’energia dell’Universo terapie difficili da sopportare o interventi lunghi e dolorosi. Il fine ultimo è quello di lasciare, in un momento di grande sofferenza, un ricordo allegro e colorato.
Purtroppo molti sono stati anche i bambini che non ce l’hanno fatta, per ognuno di loro ha creato un personaggio a fumetti e li conserva tutti su libricini che dona ai bambini e su colorati stickers con cui ha addobbato il suo taxi.
Anche i bambini della scuola primaria le hanno voluto regalare un momento emozionante, in poco tempo sono riusciti ad imparare due canzoni, per zia Caterina molto importanti perché dedicate a bambini che non ci sono più, cantate al suo arrivo all’interno dell’aula magna.
“Leggere il libro fa riflettere sulle vere sfide che la vita ti mette di fronte” ha dichiarato il Sindaco Luca Maria Giuseppetti “zia Caterina spiega come è riuscita a convertire il dolore per un lutto in azioni a disposizione del prossimo. Sono rimasto colpito dal capitolo in cui lei spiega ai suoi Supereroi, i bambini che accompagna in ospedale, la differenza che una vocale e una consonante possono fare sul significato di una frase. Quando qualcuno muore non si deve dire andato in cielo, ma nato in cielo, perché si nasce una seconda volta su una stella. Sarebbe un libro da rileggere almeno una volta l'anno per capire che ci lamentiamo per cose futili in confronto alle vere difficoltà che la vita mette di fronte ad alcuni di noi”
A fare da anello di congiunzione tra Zia Caterina e l’Amministrazione Comunale di Caldarola è stata l’imprenditrice emiliana Giorgia Rossi, titolare insieme alla famiglia della ditta FOl.Vez più volte sostenitrice di iniziative benefiche in favore dei caldarolesi dopo il terremoto. “Seguo il Taxi Milano 25 ormai da diversi anni ed ho voluto che zia Caterina, conosciuta in tutta Italia e all’estero, arrivasse anche nei centri più piccoli, periferici, per far conoscere la sua missione fatta di amore verso il prossimo”
“La mia è una rivoluzione gentile” ha affermato Zia Caterina “l’obiettivo simbolico del taxi è trovare una via per raggiungere la strada migliore, e a volte essere diversi è la chiave per fare la differenza, ma in fin dei conti ognuno ha il diritto di essere come vuole anzi, più si è diversi e più si è unici. Con le famiglie di questi bambini, che hanno conosciuto direttamente cosa è la sofferenza, piantiamo ogni giorno i semi di nuova speranza, sicuri che germoglieranno in mezzo a noi e doneranno amore a tutti, perché la morte non è la fine ma la trasformazione di quello che eravamo in amore ovunque, invisibile solo a chi non lo vuole vedere.”
Il singolo "Resto nell'Home" segna il ritorno de "I Brema", la giovane band di Camporotondo di Fiastrone che amalgama un folk-rock energico con testi sentiti e impegnati. Dietro i "Brema" ci sono i volti di Tobias Giacomazzi (voce solista, chitarra ritmica e synth) e Michele Grottesi (chitarra, solista e seconda voce).
"Resto nell’Home" è un viaggio a parole che, seguendo il filo conduttore di una relazione tra due persone, va a toccare e a riflettere su tutte quelle stranezze che hanno caratterizzato questo ultimo periodo storico, con una risposta musicale rivolta però a una voglia di spensieratezza e speranza per il futuro.
"Un diario ha preceduto questo singolo, e da quel diario, il singolo ha chiesto di uscire - racconta Tobias Giacomazzi, voce della band -. Insieme a Michele, il mio compagno di viaggio, siamo stati esploratori di un nuovo mondo chiamato Quarantena: una dimensione fatta di stranezze, mura, pensieri e silenzi. La sua straordinaria assurdità mi ha portato a scrivere un diario di viaggio nel flusso dei miei pensieri, dove ogni cosa apparentemente normale come potrebbe essere una qualunque relazione, può trasformarsi in una bizzarra storia da raccontare".
Ecco il video della canzone:
Nel dicembre 2017 i Brema rilasciano il loro primo disco auto-prodotto, "NessunDove", un viaggio nella loro visione del mondo. Il progetto trova fin da subito un notevole apprezzamento, permettendo al gruppo di varcare i confini regionali suonando in importanti contesti in giro per l’Italia e collezionando tra il 2018 e il 2019 un tour con più di 50 date che li porta ad aprire i concerti di band come: Pinguini Tattici Nucleari, Bandabardò, Selton, Bud Spencer Blues Explosion, Lorenzo Kruger (voce dei Nobraino), Meganoidi, Africa Unite, Eva Poles (Prozac+), Rezophonic e tanti altri.
A Febbraio esce il brano: “Il Gioco del Vino” (leggi qui), al quale segue l’uscita del loro ultimo singolo “Resto nell’ Home”.
Grande festa in Contrada Collevago per i 100 anni di Bice Camertoni, nata a Treia il 21 settembre 1921 che dopo aver vissuto due guerre, messo al mondo due figli, con estrema lucidità, alla domanda “Come hai fatto ad arrivare a questo traguardo?” risponde: “ Mi sono sempre accontentata, sono stata fortunata ad avere sempre la mia famiglia vicino”.
Ed infatti i suoi amati figli, nipoti e pronipoti non sono mancati ai grandi festeggiamenti così come i vicinati che, come accade spesso in queste occasioni nelle zone rurali, hanno partecipato a questa bellissima giornata di festa ed insieme hanno ricordato i numerosi momenti di una lunga vita passata.
L’anziana ha anche ricevuto la visita del Sindaco di Treia Franco Capponi e dell’Assessore Tommaso Sileoni che, a nome dell’Amministrazione comunale, hanno donato alla festeggiata una pergamena e un presente raffigurante la Città di Treia.
“È una festa particolare – sottolinea il Sindaco Franco Capponi – perché i nostri centenari danno un segnale di speranza a tutti. In più, essendo vaccinata, la signora è anche fiduciosa per gli anni che ancora ha davanti. Cerchiamo sempre di imparare dai nostri anziani, che rappresentano una preziosa risorsa per l’intera comunità”.
La bussola di "Una gita fuoriporta" punta di nuovo all’alto maceratese. In arrivo un nuovo episodio martedì 28 settembre alle 22.30 su Sky della terza stagione della serie tv original ideata e condotta da David Romano (in onda su Sky canale 511 BFC Forbes, visibile anche sul canale 61 della piattaforma tivùsat ed in live streaming).
Il settimo episodio sarà dedicato all’incantevole Centro Italia con due imperdibili borghi: Sarnano nelle Marche e San Gemini in Umbria.
Natura, arte e storia in un mix perfetto per scoprire percorsi naturalistici e nuove forme di turismo sostenibili come ciclovie, sentieri ed attività all’aria aperta.
L’episodio che ha come protagonista Sarnano inizierà all’interno delle mura cittadine con David e Luca Piergentili, Sindaco di Sarnano, per esplorare poi i caratteristici vicoli, i famosi saliscendi, la Pinacoteca civica e il panorama mozzafiato che circonda questo meraviglioso comune in provincia di Macerata.
Ci si immergerà nella rigogliosa natura sarnanese con l’itinerario delle Cascatelle Perdute dove, con il Vicesindaco Franco Ceregioli, si scoprirà questo affascinante percorso lungo il fiume Tennacola.
Non mancherà una strabiliante escursione in alta quota a circa 1.500 metri sulla vetta di Pizzo Meta. Un’attenzione particolare sarà riservata ai sapori autentici del territorio, uno su tutti il Ciuascolo, in un’imperdibile degustazione con Katia Monterotti nell’Azienda Monterotti Pacioni.
Il viaggio terminerà, all’insegna del benessere, nelle antiche Terme di San Giacomo, con il Direttore Sanitario Paolo Maria Del Giudice.
Sulle emozionanti note di Ennio Morricone, Il Volo celebra i 50 anni dalla scoperta delle Grotte di Frasassi, sabato 25 settembre a Genga, con la presentazione del cortometraggio diretto dal Maestro Vittorio Storaro (tre volte Premio Oscar per Reds, Apocalypse Now e L’ultimo imperatore) che vede protagonisti i tre tenori tra le favolose forme calcaree delle Grotte, proiettato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia al Filming Italy Best Movie Award.
Nel ventre della terra, tra le grandi stalattiti e stalagmiti della meravigliosa scenografia delle Grotte di Frasassi, Piero, Gianluca e Ignazio de Il Volo con gli ospiti presenti, celebreranno l’Anniversario della scoperta dello straordinario complesso ipogeo italiano ubicato nella catena montuosa degli Appennini marchigiani.
Duilio Giammaria, giornalista e Direttore di Rai documentari, conduce il viaggio in immagini e a ritroso nel tempo per ripercorrere i passi degli speleologi che 50 anni fa, il 25 settembre del 1971, si calarono per la prima volta nelle viscere della terra portando alla luce il meraviglioso universo sotterraneo delle Grotte di Frasassi.
La scoperta verrà celebrata con la ripetizione dell’acrobatica discesa di oltre 110 metri dal bordo del pozzo sino al fondo della grotta. Il Gruppo Speleologico Marchigiano compirà nuovamente il percorso sotterraneo e l’interminabile discesa nei maestosi spazi, nel tempo ammirati da centinaia di migliaia di persone.
Con oltre 30 chilometri di intrecci di cunicoli e caverne su varie profondità le Grotte di Frasassi, uniche per la loro spettacolarità, sono ad oggi uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
"Un momento storico e assai importante per Frasassi - commenta il Sindaco di Genga Marco Filipponi - che vogliamo incastonare nel tempo attraverso una giornata interamente dedicata al valore naturalistico-ambientale, turistico, culturale e scientifico che questo territorio rappresenta".
Infatti la giornata di oggi si è aperta con il primo Convegno Nazionale dei Geologi che sarà ospitato nella Sala Consiliare del Comune di Genga, a partire dalle 9:30. E a seguire, dalle 18:30 l’appuntamento all’interno delle Grotte di Frasassi nella Sala Abisso Ancona, rivolto in forma strettamente riservata ai partecipanti rigorosamente su invito per via delle ristrettezze in tema di sicurezza sanitaria.
La cerimonia, diretta dal regista Gabrio Marinelli, sarà diffusa in diretta streaming sulla pagina Facebook Grotte di Frasassi e sul sito ufficiale frasassi.com.
"Il cammino che ha portato a questo appuntamento celebrativo parte da lontano - spiega il Vicepresidente del Consorzio Frasassi, l’ingegnere Lorenzo Burzacca - da quando abbiamo rivolto al pubblico italiano l’augurio di buon Natale direttamente dalle Grotte con la splendida voce del Maestro Andrea Bocelli. Passando poi per la visibilità nazionale della tappa del Giro d’Italia e giungendo fino ai scorsi con il premio al Festival del Cinema di Venezia ricevuto dal cortometraggio del regista Storaro. Collaborazioni che confermano il prestigio di un luogo inerpicato nel cuore delle Marche, ma soprattutto la preparazione di scelte strategiche compiute dal Consorzio in concertazione con l’amministrazione comunale di Genga".
Gli scatti foto-cinematografici realizzati dal Maestro Vittorio Storaro, durante i giorni di riprese del cortometraggio con i tenori de Il Volo all’interno delle Grotte di Frasassi, saranno visibili in una mostra permanente al Museo Arte Storia Territorio del Castello di Genga.
La Vittorazi Motors vola oltre le nuvole e con il motore ‘Cosmos 300’ raggiunge il record mondiale di massima quota raggiunta con parapendio, arrivando a 7027 metri di altitudine sul livello del mare, siglato dal pilota Ramon Morillas, in Spagna, che ha battuto il precedente record dei 6377 metri, realizzato in Polonia da Aleksander Hirszttrit.
Un record fortemente voluto dall’azienda di Morrovalle per mettere immediatamente alla prova il Cosmos300, portato sul mercato solo da qualche mese. Un’impresa straordinaria, che coniuga e declina le eccellenti prestazioni di un motore ideato, progettato e collaudato interamente dalla Vittorazi Motors, per essere al servizio dell’uomo, del suo talento fatto di coraggio e vocazione per il parapendio e per il volo. Il raggiungimento di questo record del mondo altro non fa che testimoniare l’eccellenza data dall’affidabilità del Cosmos300 che è decollato da terra ad una temperatura di 25° ed è arrivato in quota a meno 20° Celsius impiegando circa un’ora di salita, con una prestazione costante ed elevate performaces.
Un record mondiale, quindi, che sottolinea ancora una volta la professionalità e lo spirito della Vittorazi, oggi diretta dai fratelli Matteo e Andrea Orazi che hanno dimostrato nel tempo di avere nel proprio Dna ereditato dal padre Vittoriano, la lungimirante passione per i motori.
Proprio Vittoriano Orazi, nel 1986 fu l’inventore e il primo creatore delle minimoto da velocità in Italia, creando contemporaneamente un prodotto industriale e uno sport, rivelatisi entrambi propedeutici e formativi per ragazzini appassionati di moto, diventati i grandi campioni italiani di motociclismo: uno su tutti, Valentino Rossi. La stessa passione per i motori e le sue potenzialità da sviluppare attraverso tecnologia, ricerca e innovazione, è stata applicata al parapendio, settore nel quale la Vittorazi Motors, in vent’anni ha conquistato i mercati mondiali, divenendo leader di affidabilità e reputazione a garanzia delle prestazioni performanti in volo.
<Questo record è il traguardo che esprime al meglio le potenzialità di ‘Cosmos 300’ – commenta Matteo Orazi – raggiunte grazie alla passione e alla determinazione di tutto il team Vittorazi. Una grande soddisfazione professionale per tutta la nostra azienda che ci ripaga di tutte le energie che abbiamo impiegato per lo sviluppo del motore. Un ringraziamento speciale va a Ramon Morillas, uno dei nostri piloti ufficiali, per il coraggio, la fiducia ed il talento che ci hanno resi fieri>.
Lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola: gli scalatori treiesi sono tornati sulla cima del Gran Sasso dopo l’esperienza del settembre dello scorso anno. Si tratta di (“lupo”) Alberto Cristofanelli, Giuseppe Rastelletti, Enrico Fermani, Lauro Spurio e Gianfranco Rossetti.
A un anno di distanza e con un compagno di viaggio in più, il gruppo ha percorso ancora una volta l’Appennino abruzzese e raggiunto i 2912 metri del Corno Grande. Partiti da Campo Imperatore di buon mattino, prima dell’alba, dopo circa tre ore di salita (e altrettante per riscendere) i cinque, stavolta, “vecchietti”, come si erano definiti nella scalata del 2020 (leggi qui), hanno immortalato l’impresa sportiva e la loro passione senza età per la montagna con una foto ricordo.
«Gli ultimi 300 metri, tutti rocciosi e in gran pendenza, sono stati faticosi - hanno detto -, ma valeva la pena ritornare».
Tornano a rombare i motori delle vespe nel centro storico di Macerata. Nella giornata di oggi il capoluogo di provincia ha accolto tra i suoi vicoli più suggestivi gli appassionati e i migliori piloti provenienti da tutta Italia per la seconda edizione della Gran Circuito Città di Macerata.
Ad essere iscritti circa 140 equipaggi, che hanno fatto sfoggio del loro mezzo, uno dei simboli del boom economico del nostro Paese.
L'evento sarà dedicato alla memoria di Giovanni Carancini, socio fondatore del Vespa Club Macerata. Proprio in suo omaggio il circuito di partenza da piazza della Libertà forma una lettera G.
La partenza c'è stata attorno alle ore 14:30 con il via dato al primo concorrente che, partendo dal circuito di piazza della Libertà, percorrerà un tracciato di circa 45 chilometri con tappa anche a Montelupone, dove i partecipanti potranno rifocillarsi e anche visitare gratuitamente il teatro "Nicola degli Angeli", uno dei piccoli gioielli delle Marche.
Verso le 18:00 è previsto il ritorno in piazza a Macerata, poco prima del carosello dei Re Magi alla Torre civica.
A seguire si svolgerà la cena presso la sede del Vespa Club Macerata con conseguente premiazione: il primo premio sarà offerto dalla rivista Officina del Vespista.
Di seguito la nostra fotogallery dell'evento:
Il campione di nuoto pesarese Filippo Magnini ha visitato nei giorni scorsi lo stabilimento Fileni di Cingoli. Ricevuto dalla famiglia Fileni e dal management dell'azienda, Filippo ha scattato un numero impressionante di selfie divertendo tutti i dipendenti che si sono fermati a salutarlo.
Magnini, dopo una carriera in vasca ricca di successi ottenuti, oggi è un popolare volto televisivo e una voce radiofonica ma è soprattutto al mondo dei giovani che si rivolge, con i suoi quasi 400mila follower raggiunti sui social, con post ricchi di consigli sullo sport e sull'alimentazione.
Per questi motivi da più di un anno lo sportivo marchigiano è ambassador di Fileni e promuove l'utilizzo delle carni biologiche nell'alimentazione durante l'attività agonistica e dopo lo sport.
L'incontro ha rafforzato il percorso comune che azienda Fileni e il nuotatore stanno percorrendo a favore del mangiare sano. La visita non poteva non concludersi ai fornelli, supportato dal giovane chef Max Santoni, Filippo ha preparato uno stuzzicante piatto a base di pollo che è stato spazzolato via dai commensali a tempo di...record.