La città di San Severino Marche, terra d’arte e di cultura, si conferma anche culla di talenti musicali. A Sanremo ha portato evidentemente fortuna ai partecipanti dell'edizione 2025 del Festival della canzone italiana.
In particolare il cantautore Lucio Corsi, classificatosi al secondo posto con il brano "Volevo essere un duro" dopo aver vinto il prestigioso Premio della Critica intitolato a Mia Martini, aveva già incantato il pubblico settempedano durante la quinta edizione del Festival RisorgiMarche, nell’estate del 2021.
In quell'occasione, Corsi si esibì nella suggestiva cornice di Castello al Monte, presentando il progetto "Cosa faremo da grandi" insieme alla sua super band composta da Marco Ronconi alla batteria, Filippo Scandroglio alla chitarra, Iacopo Nieri al pianoforte, Giulio Grillo alle tastiere e Tommaso Cardelli al basso.
Stesso discorso per Simone Cristicchi, Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale e Premio della Sala Stampa Lucio Dalla con "Quando sarai piccola" a Sanremo 2025 che, sempre grazie a RisorgiMarche, il festival ideato da Neri Marcorè e da Giambattista Tofoni, aveva portato la sua musica alla Roccaccia nel 2018 esibendosi insieme allo Gnu Quartet. Nonostante un'improvvisa interruzione dovuta alla pioggia, lo spettacolo fu travolgente e brillante, lasciando un ricordo indelebile nel pubblico presente.
"Siamo orgogliosi del fatto che artisti come Lucio Corsi e Simone Cristicchi, che abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare grazie a RisorgiMarche, abbiano raggiunto traguardi così importanti a Sanremo. Questo dimostra come la nostra città porti fortuna ai veri talenti musicali. Sono stati tanti anche quelli che sono passati dal nostro San Severino Bluse Marche Festival, tra tutti Raphael Gualazzi che, nel lontano 2008, si esibì in piazza Del Popolo prima di finire poi a Sanremo. Ma ci sono star internazionali che hanno transitato da qui. RisorgiMarche ha anche portato Jovanotti in un evento davvero memorabile che registrò migliaia di persone e che sarà per sempre indimenticabile", ha sottolineato il sindaco Rosa Piermattei.
Nella giornata di lunedì 17 febbraio, Corridonia si è stretta attorno a una concittadina davvero speciale: la signora Nella Rapagnani, che ha spento ben 100 candeline.
Nata il 17 febbraio 1925 a Montecosaro, la sua vita è un racconto di dedizione al lavoro, prima nei campi e poi in fabbrica, e soprattutto di amore per la sua famiglia. Le tre figlie Vilma, Anna Maria e Clelia, i nipoti e i pronipoti, sono il tesoro più grande di una donna che ha saputo coltivare legami profondi e duraturi.
La sindaca Giuliana Giampaoli, a nome di tutta l'amministrazione comunale e della città di Corridonia, ha consegnato alla festeggiata una pergamena ricordo a sigillo dei suoi 100 anni. Un piccolo gesto per celebrare una vita che è un esempio di forza, resilienza e amore per la comunità.
"La storia della signora Nella è un dono per tutta la cittadinanza. Ricorda il valore del lavoro, della famiglia e delle radici che ci legano alla nostra terra - ha ricordato la sindaca -. Tanti auguri di cuore da parte dell'amministrazione e di tutta la città per questo secolo di vita, ricco di emozioni e di momenti indimenticabili".
Nuovo appuntamento per l’associazione "I Ponti del Diavolo" con il veglione "Il Ponte del Diavolo in maschera", in programma per l'1 marzo, alle 20, al ristorante “Incontri di gusto” di Tolentino. Parte della serata verrà anche dedicata al ballo con la musica del dj Leonardo Norscini.
Verrà poi assegnata la fascia di Miss Ponte del Diavolo 2025: chi la indosserà diventerà una sorta di madrina che accompagnerà la prossima edizione della rievocazione storica "Sul ponte del diavolo ... tra storia e leggenda", in programma all’inizio del mese di settembre a Tolentino.
Saranno eletti anche miss e mister simpatia. Al veglione è gradita la maschera. Ogni partecipante dovrà avere un oggetto che ricordi il Carnevale. Verranno, inoltre, assegnati premi per le maschere dei bambini, nonché per il gruppo più numeroso.
Premi anche per la comitiva più giovane e numerosa. La serata sarà allietata, per la gioia dei bambini, ma anche dei grandi, da giochi e sorprese. I dolci di Carnevale saranno offerti dalla panetteria Dolci Delizie Don Bosco.
(Foto di repertorio)
Si è svolto domenica 16 febbraio il tradizionale appuntamento annuale del gruppo di Recanati e Castelfidardo degli iscritti all'Associazione Nazionale Alpini. Il tesseramento è stato, come sempre, l'occasione per ritrovarsi e commemorare i caduti attraverso tre distinte cerimonie. Si è cominciato al monumento di Castelfidardo per poi trasferirsi in quello di Recanati in via degli Alpini non prima di aver depositato una corona d'alloro presso la tomba del maggiore Mario Alessandro Ceccaroni, medaglia d'oro al valor militare, a cui è intitolato il gruppo.
Alle commemorazioni non sono volute mancare alcune autorità del territorio, l'assessore Sergio Foria per Castelfidardo, il vicesindaco Nazzareno Pighetti per quello di Loreto, il sindaco Emanuele Pepa e l'assessore Roberto Bartomeoli in rappresentanza del comune di Recanati.
A fianco al vessillo del gruppo Alpini si sono elevati anche quelli dell'Unirr rappresentato da Giuseppe Bitocchi e dell'associazione Nastro Azzurro con il responsabile locale Claudio Anconetani e la presidente provinciale, la marchesa Giovanna Ceccaroni.
Presenti alle cerimonie anche il maresciallo Francesco Nardacchione in rappresentanza del Comando dell'Esercito Regione Marche, il presidente della sezione Marche dell'Ana Sergio Mercuri e una delegazione del gruppo Alpini di San Ginesio con cui da anni è stata stretta una profonda amicizia.
Al termine delle commemorazioni ci si è riuniti in assemblea presso i locali della parrocchia della Chiesa di Montemorello, che le penne nere ringraziano per l'ospitalità vista la momentanea assenza di una sede in seguito all'inagibilità di quella precedentemente occupata in via Campo dei Fiori. Confermate le cariche associative con il ruolo di capogruppo a Samuele Galassi, di segretario a Mauro Tombolini e di tesoriere a Carlo Cipolloni.
Gli iscritti sono saliti a 37, 3 in più rispetto all'anno scorso. Segno evidente della grande spinta che il nuovo capogruppo, raccolta l'importante eredità lasciata dai predecessori, è riuscito a dare alla realtà che è nata nel lontano 1965 e da sempre è impegnata in molteplici attività di volontariato e solidarietà. La giornata si è conclusa con il tradizionale pranzo sociale alla presenza di amici, simpatizzanti e familiari delle penne nere che hanno brindato ai 60 anni del gruppo.
Una domenica all'insegna della danza e del talento al Teatro delle Muse di Ancona, dove si è svolta la fase regionale della rassegna "Città in Danza Uisp". L'evento ha visto la partecipazione di oltre 600 allievi, provenienti da 25 scuole del territorio, che hanno presentato ben 72 coreografie di altissimo livello.
Sotto gli occhi attenti di una giuria di esperti del settore, le esibizioni sono state valutate secondo criteri di tecnica, musicalità, espressività e originalità. Tra le scuole in gara, il Centro Danza Spettacolo 9 Muse di Porto Recanati ha lasciato il segno, conquistando ben quattro premi della critica su quattro coreografie presentate. Un successo che conferma l'ottimo livello della scuola e la qualità del lavoro svolto da allievi e insegnanti.
Il premio della critica per la miglior musicalità è stato assegnato alla coreografia "Not a Stranger" di Sara Gambardella nella categoria Baby Modern. La coreografia "The Light in the Dark" di Giorgia Rossi e Sara Gambardella, nella categoria Children Modern, ha ricevuto il premio della critica per la miglior tecnica.
Un altro importante riconoscimento è stato ottenuto dalla coreografia "In Your Love" di Giorgia Rossi, che ha ricevuto il premio della critica per la miglior espressività nella categoria junior modern. Infine, il premio della critica per la miglior originalità è andato alla coreografia "Il Tempo" di Michele Antonio D'Apote nella categoria 'over contemporaneo'.
L'eccezionale risultato della scuola di Porto Recanati conferma il valore di un percorso di studio attento e meticoloso, che punta alla crescita artistica e tecnica degli allievi. Grande la soddisfazione per i giovani danzatori e per i loro insegnanti, che hanno ricevuto complimenti e applausi per la qualità e l'intensità delle loro esibizioni.
Ancora una volta, il Centro Danza Spettacolo 9 Muse si distingue come fucina di talenti, portando avanti con passione e dedizione l’arte della danza e regalando al pubblico emozioni indimenticabili.
Il sapore musicale delle Marche si può gustare anche ascoltando capolavori capitali nella vita del rock? La risposta è affermativa. Fu infatti Richard Wright, leader e tastierista dei Pink Floyd a innamorarsi del suono del Farfisa Compact Duo strumento utilizzato per buona parte della sua carriera, dai primi concerti all’Ufo club di Londra sino al mitico Live at Pompeii del 1972.
Nello stesso periodo, i modelli multi-timbrici della storica produttrice marchigiana che, fondata nel 1946 a Camerano, ideò, per oltre trent’anni, i tasti più gloriosi della musica, accompagnarono l’estro di Elton Jhon nell’esecuzione della celebre "Crocodile Rock".
Da decenni gli organi Farfisa, continuano a essere richiesti sul mercato dell’usato e utilizzati da musicisti e gruppi interessati a ricreare atmosfere degne di epoche immortali ed irripetibili nell’avventura del sound contemporaneo. Ma la memoria del suono non può invecchiare. Resta, si conserva, per immortalare leggende passate e future.
Per questo il marchio Farfisa, per iniziativa di Bontempi-factory internazionale nel settore degli strumenti giocattolo, tornerà a produrre nel 2025. La presentazione del progetto si è tenuta a Casa Bontempi, in via Feraldi, a Sanremo, nel corso dell' ultima edizione della popolare kermesse canora.
L’evento, originale ed unico nel suo genere, è stato concepito come un vero e proprio inno all’arte delle sette note, in più atti, partendo dalla performance di Andrea Fumagalli, l’Andy dei Bluvertigo, che ha sfoderato, in esclusiva, l’original Farfisa Compact Duo suonato dagli autori di The Wall.
I colori dell’evocazione riaccesi assieme alla nuova vita di un marchio immortale potranno essere ammirati con la mostra F31. Il progetto nasce dall’unione del lavoro di ritrattista di Roberto Prosdocimo e dalla sapiente alchimia fotografica di Federico Lanzani L'obiettivo è riportare la fotografia, in un momento in cui ha perso ogni concetto di verità ed è diventata "usa e getta", ad un valore di realtà, unicità e irripetibilità.
Il “supporto”, ovvero la carta fotografica in cui è impressionata l’immagine, acquisisce un valore inestimabile, da rivalutare e contiene un attimo reale da preservare nel tempo.
Un processo chimico di inversione della carta fotografica da negativa in positiva, sia a colori che in bianco nero, che ha richiesto più di 2 anni di studi e di preparazione. Il risultato è un’alchimia che permette di ottenere, una fotografia simile a una Polaroid che può raggiungere la dimensione di 61 × 61cm (24″ × 24″) attraverso l’uso di una macchina fotografica incredibilmente grande, progettata e costruita interamente a mano.
Tanti gli ospiti speciali, da Simona Molinari, a Sergio Caputo, sino alla Rappresentante di Lista e al direttore artistico di Casa Bontempi, il critico musicale Michele Monina per una serata di presentazione all'insegna di uno spettacolo dal sound coinvolgente.
Puntuale come un orologio elvetico, anche quest'anno vi è il festival della canzone italiana di Sanremo. Come ogni anno, il sottoscritto ha trascorso altrimenti il suo tempo, nella fattispecie leggendo di filosofia. Il festival della canzone di Sanremo rappresenta il non plus ultra della distrazione di massa cara al potere.
La variante postmoderna del panem et circenses dei romani. Divertimento nell'accezione sottolineata da Pascal nei suoi "Pensieri": se devertere, distrarsi rispetto alla realtà e alle sue contraddizioni, ai suoi traumi e ai suoi conflitti.
Per un'intera settimana, gli strateghi del consenso e i padroni del discorso possono tirare il fiato, poiché i problemi reali del mondo contraddittorio di cui siamo abitatori resteranno integralmente fuori dai radar. Perché, si sa, nella civiltà dello spettacolo è ciò che appare. E nulla esiste se non ciò che appare.
Oltre a questa funzione, ve ne è un'altra svolta da Sanremo: la diffusione a tambur battente del pensiero unico di glorificazione dei rapporti di forza della globalizzazione neoliberale.
Una grande ortopedizzazione di massa volta a far sì che gli internati dell'antro platonico amino le proprie catene e si educhino a comprendere la splendente razionalità di ciò che quotidianamente li fa soffrire: celebrazione della globalizzazione e dei suoi stili di vita, dissacrazione del sacro e santificazione dell'eroticamente corretto pansessualista e deregolamentato.
Insomma un poderoso dispositivo di imposizione mediatica delle categorie mentali e psicologiche funzionali allo status quo. Sul palco di Sanremo il musicalmente corretto e il politicamente corretto si intrecciano senza soluzione di continuità. Per un verso, si registra il più mortificante conformismo all'insegna della dissacrazione del sacro e della celebrazione della postura liberal-progressista, a tal punto che si potrebbe ragionevolmente asserire che ormai Sanremo, più che un festival della canzone, figura come un palcoscenico di ostentazione e di propagazione dei moduli del pensiero unico politicamente corretto di completamento del nuovo ordine mondiale turbocapitalistico.
Per un altro verso, domina incontrastato il musicalmente corretto: canzoni per lo più orrende, vacue, coerenti con la civiltà che ha innalzato il nulla a proprio orizzonte. La morte dell'arte è il tratto che caratterizza il festival di Sanremo, con la sua mediocrità elevata a stile, con la sua superficialità innalzata a paradigma.
Quest'anno peraltro ha preso parte alla rassegna anche Bergoglio, che ha inviato un video messaggio da diffondere durante la kermesse culturale. Una volta di più, Bergoglio si conferma a suo agio più nei salotti televisivi che in chiesa, figurando ormai sotto ogni profilo come un caposaldo del pensiero unico politicamente e teologicamente corretto.
Senza mai parlare di Dio e del Sacro, Bergoglio non fa che ribadire i punti salienti del pensiero unico: quella che propone è una fede low cost, tale per cui il buon cristiano è ormai indistinguibile dal buon consumatore. Insomma, Sanremo è davvero il tempio della dominazione simbolica del padronato cosmopolitico.
L’idea di realizzare un gattile nell’area adiacente al Rifugio del cane, in contrada Colombo di Tolentino, sta prendendo forma grazie a un progetto ambizioso e innovativo presentato l’altra sera. Durante la serata organizzata dal Rotary Tolentino, al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti, è stato illustrato uno studio di fattibilità per la costruzione e gestione di un gattile e di un’oasi felina, concepiti per servire i comuni dell’Unione montana Monti Azzurri di San Ginesio e potenzialmente estendibili ad altre realtà del territorio maceratese.
Il progetto, redatto gratuitamente dall’architetto Giuseppe Bocci, presidente del Rotary Club Tolentino, prevede una struttura moderna e multifunzionale, suddivisa in diverse aree: ricovero, cura e sterilizzazione dei gatti randagi; gestione delle colonie feline, coordinamento con volontari e censimento dei gatti; cat sitting con spazi attrezzati per il soggiorno temporaneo di gatti domestici; ambulatorio veterinario con area per la tumulazione e cremazione dei gatti defunti; zona commerciale e telematica per la vendita di accessori, cibo e servizi di igiene.
Per la gestione della struttura, si propone la creazione di una società mista pubblico-privata, in grado di garantire un equilibrio tra supporto istituzionale e sostenibilità economica. L’Unione montana e i comuni partecipanti potrebbero rappresentare la componente pubblica, mentre associazioni animaliste come l’Enpa e privati interessati costituirebbero la componente privata.
L’incontro, nel corso del quale è stato affrontato il problema dei gatti randagi, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi. "Abbiamo il terreno - ha detto - e dei container messi a disposizione dal comune di Caldarola per partire con un primo servizio di sterilizzazione dei gatti e per continuare con la gestione della parte sanitaria in modo da soddisfare le esigenze del territorio".
Presenti anche Alberto Tibaldi, direttore dipartimento prevenzione Ast Macerata, il presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti e diversi amministratori locali. C’erano Giuseppe Fabbroni, primo cittadino di Caldarola e altri sindaci, di Loro Piceno Robertino Paoloni, di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, di Colmurano Mirko Mari, il vice sindaco di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli, l’assessore di Sarnano Alessandro Bruschi.
Tutti hanno sottolineato l’urgenza di affrontare il problema della gestione dei gatti randagi e della sterilizzazione nei propri comprensori. In collegamento telefonico, Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, ha espresso il suo sostegno: "Mi auguro che dai vostri lavori possa emergere una collaborazione efficace per il bene della comunità".
L’iniziativa parte con i terreni già disponibili e l’utilizzo di container messi a disposizione dal comune di Caldarola, utili per attivare un primo servizio di sterilizzazione. Il progetto rappresenta una risposta concreta a una necessità diffusa, con il potenziale di diventare un modello per la gestione del benessere felino a livello provinciale e oltre.
L’incontro è stato condotto da Annarita Ortolani, socio del Rotary Tolentino e volontaria animalista. Hanno partecipato, inoltre, Elga Angelini, Sonia Pennesi, volontarie animaliste insieme a Cristina Pesci. Presente, infine, Marta Pacioni, veterinario Ast Macerata. All’inizio dell’incontro c’è stata la cerimonia di ingresso del nuovo socio del Rotary Tolentino, il geologo Lorena Tarini di Pollenza.
Grande soddisfazione per il cantante Tommaso Foresi che, in questi giorni, è a Sanremo. Il giovane talento tolentinate è stato selezionato per esibirsi a Casa Sanremo Live Box. Un evento canoro di contorno al festival della canzone italiana ospitato al Palafiori che in pratica è la sede di Casa Sanremo, vicino al Teatro Ariston.
Tommaso Foresi che, dopo la bella esperienza al Cet di Mogol e dopo la maturità, frequenta l'accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma, grazie alle sue doti interpretative e canore è stato scelto per questa nuova importante iniziativa rivolta ai nuovi cantanti ed è seguito in questo progetto dallo Studio I Music Room di Roma.
A Casa Sanremo Underground, Tommaso si esibirà con la canzone "Il Diario degli Errori" di Michele Bravi, saranno presenti numerose case discografiche con tanti esperti della musica italiana che non mancheranno di apprezzare la bravura e la bella voce di Foresi.
"Tutta la città è felice di questa bella opportunità che ha il giovane cantante tolentinate" ha sottolineato il sindaco Mauro Sclavi dicendosi orgoglioso di Tommaso a nome dell'intera amministrazione comunale.
La quinta edizione di "Sempre aperti a donare" arriva in provincia di Macerata, dove McDonald’s, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Banco Alimentare delle Marche donano insieme oltre che un pasto, anche un momento di conforto e convivialità a chi è più fragile. In provincia sono 150 i pasti caldi donati a settimana attraverso alcuni enti territoriali convenzionati. Un piccolo gesto come offrire un pranzo o una cena per essere vicini a chi vive in condizioni difficili e precarie.
I ristoranti McDonald’s di Civitanova Marche in via Silvio Pellico e Corridonia presso il Corridomnia Shopping Park, in via E. Mattei 189, sono coinvolti da vicino nel progetto. I team di lavoro dei ristoranti si occupano della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti alla Fondazione Caritas in Veritate di Civitanova Marche e al Banco di Solidarietà di Macerata.
Le donazioni in provincia di Macerata, dove McDonald’s conta 4 ristoranti, sono parte di "Sempre aperti a donare", l’iniziativa benefica di McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald nata durante la pandemia per dare conforto ai più bisognosi e sostenere le comunità locali in un momento di emergenza.
Da allora, il progetto è stato rinnovato di anno in anno e nelle ultime 4 edizioni ha permesso di donare, grazie alla collaborazione con Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e altre centinaia di organizzazioni caritatevoli locali, oltre 750mila pasti caldi in tutta Italia.
Il fotografo potentino Henry Ruggeri e l’impresa creativa Rebel House saranno i marchigiani protagonisti a Casa Sanremo con il progetto Pictures of you, sostenuto dalla Fondazione Marche Cultura. Nella settimana più calda ed importante per la musica italiana e per tutto ciò che vi gravita attorno, sarà allestita presso Casa Sanremo, l’area ospitalità del 75° festival di Sanremo, uno spin-off della mostra fotografica interattiva "Pictures of you", il progetto di Henry Ruggeri e Rebel House che vede il patrocinio della Fondazione Marche Cultura.
La mostra, composta nella sua interezza da più di 50 fotografie scattate da Henry Ruggeri ad artisti iconici del mondo della musica, come Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Ramones, Madonna e tanti altri, è un connubio di arte fotografica e tecnologia grazie alla narrazione in realtà aumentata del giornalista Massimo Cotto che accompagna ogni opera.
A Casa Sanremo saranno esposti alcuni di questi pezzi per tutta la giornata di venerdì 14 febbraio, con un focus particolare alle ore 18:00 quando il libro/catalogo della mostra, edito Gallucci Editore ed il concept del progetto, saranno presentati ufficialmente alla presenza di Chiara Buratti, moglie di Massimo Cotto. La mostra completa sarà visibile poi a Milano presso il Parco center dove è previsto un grande evento mostra per il 22 e 23 marzo.
Grazie all’app Notaway messa a punto da Rebel House con un team di informatici marchigiani, inquadrando ogni fotografia esposta, appariranno direttamente sul telefono dei visitatori in realtà aumentata i contributi video che erano stati realizzati appositamente dal giornalista Massimo Cotto, tra le voci di più amate di Virgin Radio e protagonista della storia del giornalismo musicale. In questo modo lo spettatore potrà non solo ammirare le fotografie, ma conoscere curiosità e aneddoti degli artisti ritratti grazie allo storytelling unico del grande giornalista.
"Pictures of you" vede la collaborazione di Chiara Buratti, moglie di Massimo Cotto, per rendere omaggio al contributo straordinario che Massimo ha dato alla scena musicale internazionale. Un tributo innovativo che fonde passato e futuro, unendo memoria e tecnologia per mantenere viva l’eredità di un grande narratore della musica.
"Eravamo sul palco di Imola prima del concerto degli AC/DC – dichiara il fotografo Henry Ruggeri – e lui invece di essere emozionato perché avrebbe dovuto parlare davanti a 100.000 persone mi dice che gli sarebbe piaciuto collaborare con me. Poi ha affrontato il pubblico come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ci ho messo nove anni per trovare un progetto all’altezza della sua grandezza e a lui l’idea è piaciuta un sacco. Ricorderò per sempre quella giornata, ricorderò per sempre Massimo. W Massimo".
"È un orgoglio essere l’anello che unisce due artisti come Henry Ruggeri e Massimo Cotto - afferma Mattia Priori, direttore creativo di Rebel House - . Pictures of You è un progetto emozionante, che da continuità all’opera di un uomo speciale che ha lasciato un grande segno nella comunità musicale italiana e che non vogliamo far dimenticare".
Henry Ruggeri ha iniziato a "ritrarre la musica" nel 1988 spacciandosi per fotografo professionista per conoscere i suoi idoli: i Ramones. Da quel giorno non ha più smesso. Oggi è il fotografo ufficiale di Virgin Radio e uno dei più seguiti fotografi “live” della scena musicale italiana (oltre 160.000 followers nei suoi profili social).
Tra i gruppi fotografati troviamo Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Madonna, Guns N’ Roses, Muse, AC/DC, Ramones, REM, Kiss, U2 e tanti altri. Dal 2014 sta portando in giro per l’Italia una raccolta di foto e memorabilia che raccontano la sua carriera trentennale passata nei pit degli eventi rock più importanti avvenuti nel nostro paese. Ad oggi le mostre fatte sono oltre 50 con esibizioni in città come Napoli, Palermo, Roma, Cosenza, Treviso, Milano, Bassano Del Grappa, Taranto, Londra e Los Angeles.
Rebel House è un’impresa creativa costituita da Mattia Priori e Serena Pierfranceschi, che dopo anni di attivismo volontario in ambito culturale, hanno sentito l’esigenza di dedicare più tempo e attenzione a un settore con un valore potenziale importante e troppo poca cura dedicata. Nasce così una vera e propria azienda che produce eventi culturali, e che vanta all’attivo numerosi concerti e un festival di musica indie rock realizzato nell’entroterra marchigiano.
La novità appena introdotta in Rebel House consiste poi nel declinare la forma delle sue attività in servizi e funzioni propri di un’agenzia creativa. Grazie alla nuova sede operativa di Fano, le proprie competenze di sviluppo, promozione e organizzazione di eventi culturali, sono messe a servizio di aziende, enti pubblici o privati, a cui si aggiungono le attività di comunicazione e brand identity aziendale, per valorizzare ciascun contenuto specifico e significativo.
Atmosfera festosa, colori vivaci e tanta allegria animeranno Macerata per il Carnevale. Domenica 2 marzo, a partire dalle 14, tornerà la 35ª edizione del "Carnevale Maceratese", organizzata dalla Pro Loco di Piediripa nella tradizionale cornice dei Giardini Diaz. Il 4 marzo, invece, spazio ai più piccoli con il "Carnevale per Bambini", promosso dalla Pro Loco Macerata in collaborazione con l’Amministrazione comunale – Assessorato agli Eventi, che si terrà in piazza della Libertà dalle ore 15.
I programmi delle due manifestazioni sono stati presentati nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti dall’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e dai presidenti delle Pro Loco Piediripa e Macerata rispettivamente Romualdo Rapanelli e Luciano Cartechini.
Macerata con la 35^ edizione del Carnevale Maceratese si appresta a vivere una giornata di festa e di divertimento che vedrà, nei panni della madrina e ospite d’onore la ballerina, conduttrice e attrice Matilde Brandi.
"Sicuramente il Carnevale Maceratese per noi della Pro Loco di Piediripa rimane una delle manifestazioni più importanti insieme a quella della Rievocazione storica da trebbiatura - ha affermato il presidente Romualdo Rapanelli -. A questo appuntamento non possiamo e non vogliamo rinunciare per dare uno slancio ad una giornata di allegria e di spensieratezza, che sono gli ingredienti che oggi più che mai servono in contrapposizione ai tantissimi eventi negativi e tragici che avvengono intorno a noi. Naturalmente il nostro ringraziamento va oltre che ai nostri collaboratori anche all'Amministrazione comunale che come sempre ci supporta anche economicamente. Quindi è con questo spirito che auguriamo buon Carnevale a tutti”.
Ad aprire la sfilata del 35° Carnevale maceratese, presentato da presentato da Daniela Gurini e Marco Moscatelli, sarà il trenino animato dai bambini della III classe della Scuola primaria "Sandro Pertini" di Piediripa e dalle loro famiglie e poi dall’immancabile “Dolce carro” con leccornie e vino offerti dalla Pro Loco Piediripa.
Quattro quest’anno i carri allegorici e 8 i gruppi mascherati che insieme a un gruppo di trampolieri daranno vita alla sfilata allietata anche dalle bande musicali Birbanda di Macerata, Corpo bandistico Città di Petriolo, La Lombarda anni 70 di Santa Maria Nuova accompagnate dalle majorettes.
Come di consueto, nel corso della festa verrà consegnato, da parte dei soci della Pro Loco di Piediripa, un contributo all’Istituto Bignamini di Falconara, raccolto con il canto della Pasquella durante le ultime festività natalizie. In caso di maltempo i festeggiamenti saranno rimandati alla domenica successiva 9 marzo.
Ma anche quest’anno, il Carnevale si prepara a regalare momenti magici e indimenticabili ai più piccoli con il Carnevale per bambini della Pro Loco Macerata, giunto alla terza edizione. L’evento, che si svolgerà il 4 marzo in piazza della Libertà, a partire dalle ore 15, promette di trasformare il cuore della città in un coloratissimo mondo di gioia e allegria. I bambini potranno partecipare a una serie di attività divertenti e coinvolgenti con coriandoli e stelle filanti, musica e giochi, grazie all’animazione dell’associazione "La balena dispettosa".
Non mancheranno i tipici dolci di Carnevale che verranno offerti dalla Pro Loco Macerata. "Il Carnevale per bambini rappresenta un'importante occasione per unire la comunità e far vivere momenti di spensieratezza ai più piccoli - è intervenuto il presidente della Pro Loco Macerata Luciano Cartechini -. Siamo entusiasti di vedere come le famiglie anche quest’anno risponderanno a questa iniziativa, promossa in collaborazione con l'amministrazione comunale a cui va il nostro ringraziamento, che tanto successo ha riscosso nelle scorse edizioni. Un evento che ha come obiettivo principale quello di promuovere il gioco e la socializzazione tra i più piccoli. Invitiamo tutti a partecipare e a portare i propri bambini a vivere una giornata indimenticabile all’insegna del divertimento e della magia del Carnevale”.
Il momento clou dell’evento sarà la sfilata di Carnevale a cui tutti i bambini sono invitati a partecipare con le loro maschere, sfidandosi in un contest di costumi che vedrà, per i primi tre classificati, premi messi a disposizione dai commercianti della città. Sarà un’occasione imperdibile per socializzare e condividere la magia del Carnevale con nuovi amici.
Il Festival della canzone italiana inizia questa sera, ma Li Matti de Montecò hanno già vissuto il loro magico Sanremo. Il loro momento di gloria non canoro, bensì danzante. È andata alla grande l’esibizione di 9 piccoli membri del gruppo folk, otto ballerini di saltarello più un suonatore di organetto, protagonisti al PalaFiori all'interno di Casa Sanremo Performer, prima edizione di una manifestazione che ha coinvolto nell’ultimo atto 50 realtà tra le circa 17mila compagnie attive in Italia.
L’associazione montecosarese è stata ritenuta da Ermanno Croce, il direttore artistico della kermesse, la più meritevole nel genere folk. Li Matti de Montecò si sono recati a Sanremo in pullman e si sono fatti valere con i loro baby, stavolta pure davanti alle telecamere di Sky TG24, mentre sul canale Youtube di Casa Sanremo Performer chiunque potrà rivederli online per circa un anno.
Un'altra bella esperienza anche perchè in precedenza i giovanissimi talenti, tutti di età compresa tra i 9 e i 10 anni, avevano potuto seguire una masterclass moderna curata dal coreografo Domenico Primotici, ex della trasmissione "Amici".
Emozioni anche per i più grandi, in primis l'insegnante Monia Scocco che è stata relatrice sul ruolo del saltarello marchigiano per le nuove generazioni. Il giorno seguente tutti insieme, bimbi e adulti, hanno concluso la trasferta ligure passeggiando per il centro di Sanremo e assaporando proprio l'atmosfera del Festival.
"È stato un grande orgoglio essere presenti come unica realtà nel genere folk - afferma Monia Scocco - e poter partecipare al convegno 'Un palco d'artista' per promuovere il saltarello marchigiano attraverso il nostro progetto 'Un salto nel folklore'. Grazie al direttore artistico di Casa Sanremo Ermanno Croce e a tutto il suo staff".
Francesco Misericordia e Giuseppe Broccolo, cittadini di Civitanova Marche, hanno raggiunto un traguardo straordinario: i cento anni di vita. Per celebrare questo importante momento, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto loro visita nelle rispettive abitazioni, portando i più sinceri auguri per il secolo appena trascorso.
Per l’occasione, il sindaco ha consegnato a ciascuno dei due centenari una targa commemorativa, con la seguente dedica: “Testimone di un secolo di storia, saggezza e valori, i migliori auguri per questo traguardo straordinario”.
Francesco e Giuseppe sono un esempio di resilienza e saggezza, incarnando la forza della comunità civitanovese e i valori che hanno contraddistinto la nostra città negli anni. “È un onore poter incontrare persone che hanno vissuto un secolo di storia – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - Francesco e Giuseppe sono testimonianze viventi di una Civitanova Marche che ha visto cambiare tanto, ma che ha sempre mantenuto saldi i suoi valori. La loro forza e la loro serenità sono un patrimonio che arricchisce tutta la nostra comunità. Oggi, con questa visita e con il regalo simbolico delle targhe, voglio esprimere la nostra riconoscenza per il loro contributo, per la loro testimonianza di vita e per i valori che ci trasmettono ogni giorno.”
Il sindaco ha quindi augurato loro di continuare a vivere ancora molti anni in salute e serenità, ringraziandoli per essere esempi per tutti i cittadini di Civitanova Marche.
Dino Pallotti ha compiuto 104 anni, in questi giorni è stato festeggiato dalla sua famiglia ma anche dall’amministrazione comunale della città di Matelica. Il sindaco Denis Cingolani gli ha fatto visita a casa portandogli i migliori auguri da parte dell’intera comunità matelicese.
"Al nostro concittadino Dino Pallotti - ha detto il sindaco di Matelica Denis Cingolani - vanno i migliori auguri da parte dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Egli ha raggiunto il brillante traguardo dei 104 anni, è dunque per noi un patrimonio di saggezza e di cultura. Dino è uno dei pionieri del Verdicchio di Matelica, ha infatti dedicato tutta la sua vita alla cura dei vigneti di famiglia, i quali sono stati trasmessi di generazione in generazione con grande senso di appartenenza per questa eccellenza del nostro territorio".
Il gruppo folk sta per tornare nella città della canzone italiana per il secondo anno di fila, ma stavolta per un'occasione ancora più importante e rappresentativa.
I piccoli dell'associazione montecosarese giovedì pomeriggio si esibiranno al PalaFiori all'interno di Casa Sanremo Performer e le loro danze (il saltarello) saranno visibili anche da qui. Parenti, maestre, amici e curiosi potranno seguire la diretta streaming su https://www.casasanremo.it/tv/.
Si tratta di una manifestazione inedita, verrà inaugurata proprio in occasione del Festival e Casa Sanremo Performer sarà un evento che coinvolgerà associazioni di tutta la penisola. Ermanno Croce, direttore artistico, ha scelto queste 50 realtà tra le circa 17mila compagnie attive in Italia e ad individuato ne Li Matti de Montecò il gruppo più meritevole, quello con più passione, nel genere folk. Anzi l'associazione sarà l'unica presente, nel settore, a Sanremo.
Il pass è stato ottenuto diverse settimane fa e con un'altra esibizione, in quel caso casalinga. I bambini de Li Matti de Montecò, tutti di età compresa tra i 9 e i 10 anni e diversi di Potenza Picena (avvicinatisi grazie ai progetti fatti nelle scuole) avevano ballato al Teatro Delle Logge di Montecosaro colpendo gli organizzatori.
Giovedì alle 15 ci sarà un convegno sull'innovazione didattica nello spettacolo, vedrà coinvolti gli insegnati delle varie compagnie nazionali presenti e per Li Matti de Montecò interverrà Monia Scocco. Parlerà del saltarello marchigiano nel terzo millennio.
Quindi alle 17 ecco l'esibizione, i piccoli del gruppo montecosarese saranno i primi in scaletta.
Un anno fa praticamente esatto Li Matti de Montecò erano stati protagonisti a Sanremo con un ruolo diverso e grazie alla Scocco. L'insegnante era stata invitata ed intervistata dall’emittente CN RADIO (l'unica radio italiana 24 ore su 24 presente negli Stati Uniti) e dalla locale Radio Sanremo.
Dopo 43 anni di dedizione e impegno, Marco Lambertucci, storico dipendente della ditta Poltrona Frau di Tolentino, è andato in pensione, lasciando un segno indelebile nel cuore dell'azienda e dei suoi colleghi. Il suo percorso lavorativo ha attraversato decenni di cambiamenti, ma la sua costante presenza e professionalità hanno rappresentato una garanzia per tutta la squadra.
Il viaggio di Lambertucci inizia nel 1982 nel reparto falegnameria, dove oltre a svolgere i suoi compiti di manutentore, ha acquisito una vasta esperienza che gli ha permesso di evolversi in vari ruoli nel corso degli anni. Con il passare del tempo, ha avuto modo di confrontarsi con diverse sfide, passando al settore “car” per contribuire alla produzione degli interni per la Lancia Thema Ferrari. La sua carriera è stata caratterizzata da un continuo aggiornamento e dal raggiungimento di traguardi importanti, come il passaggio a capoturno e la gestione di numerosi progetti di montaggio e assemblaggio.
Il suo impegno culmina nel ruolo di "team leader" per il settore "Interiors in Motion", specializzandosi nella realizzazione di prodotti rivestiti in pelle per auto, aerei e imbarcazioni. Lambertucci ha saputo combinare competenza tecnica e un’innata capacità di leadership, formando i suoi colleghi e contribuendo a garantire prodotti di altissima qualità. Il suo apporto non si è limitato solo alla ditta, ma ha anche avuto un forte impatto a livello internazionale, in particolare negli Stati Uniti, dove ha partecipato al progetto "Jeep Chrysler" a Detroit. Un'esperienza che lo ha arricchito, permettendogli di trasferire conoscenze e competenze ai lavoratori americani, oltre a vivere una realtà lavorativa e culturale diversa.
La sua lunga carriera si è conclusa con una festa di pensionamento a Villa Berta, a cui hanno partecipato familiari, amici e colleghi della Frau. La serata ha avuto un tono emotivo, con una Messa di suffragio per ricordare gli ex colleghi scomparsi e una cena celebrativa durante la quale sono stati proiettati ricordi significativi. La serata si è conclusa con un intrattenimento musicale che ha reso il momento ancora più speciale.
"Il pensionamento di Marco Lambertucci segna la fine di un’era per Poltrona Frau, ma il suo contributo rimarrà vivo nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui", si legge in una nota. "Una carriera che ha saputo unire passione, professionalità e un costante desiderio di crescita, contribuendo in modo determinante alla fama mondiale dell’azienda".
Cinque percorsi enogastronomici che uniscano le Marche rurali dall’Ascolano al Pesarese, toccando le aree interne di tutte le province della Regione per valorizzare l’identità territoriale, promuovere i prodotti delle imprese locali, migliorare la qualità dell’accoglienza e puntare alla destagionalizzazione turistica. Sono questi i pilastri che ruotano attorno al progetto regionale "Sapori delle Marche rurali" con l'obiettivo di creare una destinazione turistica capace di mettere in rete istituzioni, aziende agricole, vitivinicole e olivicole, attività della ristorazione e della ricettività, imprese artigiane, consorzi di tutela e guide turistiche.
Un progetto che nei giorni scorsi è stato al centro di un incontro organizzato nella sala consiliare del comune di Caldarola per illustrare agli enti e alle realtà del territorio la strada tracciata per la realizzazione del piano nei prossimi cinque anni. "Crediamo fortemente che fare rete in un settore come quello turistico sia fondamentale - dice il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni -. Viviamo in territori ricchi di cultura, ma anche di perle enogastronomiche che vanno valorizzate e al tempo stesso riconosciute come traino per l’economia e lo sviluppo locale".
Ed è proprio su questa scia che si inserisce il progetto presentato a Caldarola da Andrea Marsili, product manager dei Gal Sibilla, Piceno e Fermano (il Gal Montefeltro Leader è capofila del progetto, e sono soggetti promotori anche i Gal Flaminia Cesano e Colli Esini San Vicino). Progetto al quale è possibile aderire sottoscrivendo il Protocollo d’intesa, vale a dire la creazione di una proposta di eccellenza e la messa in rete di attività e operatori presenti nell’area dei sei Gal marchigiani, per aggregare l'offerta turistica delle aree rurali delle Marche e posizionare il territorio e gli operatori sul mercato turistico.
Il prodotto turistico che si vuol costruire con l'adesione degli operatori mira a distinguersi per la propria specificità, tenendo ben presenti le esigenze del turista valorizzando il territorio. Cinque percorsi, dunque, dedicati rispettivamente al vino, alla birra, al tartufo, al miele e all’olio che possano unire imprese, strutture ricettive e di ristorazione, associazioni e consorzi nella valorizzazione dei loro prodotti attraverso esperienze che solo le Marche sanno offrire, nel pieno spirito di una destagionalizzazione propria solamente della bellezza dei tempi dettati dalla natura.
Il Protocollo intende inoltre creare una visione condivisa tra gli operatori, promuovendo una cultura di collaborazione e innovazione, così che ogni attività aderente sia parte attiva di una rete. Grazie a questa iniziativa, le Marche rurali si propongono come una destinazione capace di unire tradizioni e innovazione, mettendo in risalto le eccellenze agroalimentari locali e offrendo ai viaggiatori - turisti un’esperienza autentica, immersiva e memorabile.
"Questa è la prima fase del progetto - spiega Francesco Ferranti, componente del Gal Sibilla per Federalberghi Macerata - in cui vengono identificati tutti i potenziali interlocutori sul territorio. Stiamo riscontrando una grande sensibilità dei produttori e della parte politica, ci ha fatto molto piacere l’entusiasmo del sindaco di Caldarola che ci auguriamo possa coinvolgere anche gli altri amministratori locali. In un secondo momento si passerà alle adesioni al Protocollo e poi entro l’anno verranno sviluppati i percorsi per ogni categoria".
"Un progetto molto interessante - dice il presidente regionale di Federalberghi, Luca Giustozzi - a cui si dovrà lavorare in maniera costante. Vediamo l’interesse di tutti i diversi operatori e la programmazione in cinque anni è la conferma di un piano che ha credibilità e una struttura ben ragionata. Si tratta di una attività funzionale alle imprese del nostro territorio che sono consapevoli di come, per far volare il turismo, sia importantissimo lavorare su tutti i settori legati all’accoglienza: dalle strutture alle infrastrutture fino alla corretta informazione".
La Regione Marche ha dato vita a un progetto che celebra il patrimonio gastronomico locale: il Registro delle ricette della cucina marchigiana, istituito da un'apposita legge (la numero 6 del 2024". L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa-evento ad Ancona presso la Sala Unicorn al Passetto. Il progetto mira a preservare, valorizzare e tramandare le ricette della tradizione e dell’identità territoriale, trasformandole in un’eredità culturale condivisa e in uno strumento di promozione turistica.
"Grazie a una piattaforma online dedicata (https://ricettedellacucinamarchigiana.it/), chiunque può partecipare inviando le ricette di famiglia. Ogni piatto, semplice o elaborato, racconta una storia fatta di tradizioni, legami e sapori unici" ha evidenziato l’assessore regionale al Commercio, Andrea Maria Antonini. Le ricette raccolte saranno poi esaminate da una commissione di esperti che ne valuterà l’autenticità e l’importanza culturale.
Quelle selezionate non si limiteranno a essere inserite in un archivio, ma potranno diventare protagoniste nei menu di ristoranti del territorio. Ospite d’onore dell’incontro lo chef stellato Moreno Cedroni in veste di presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali. Importanti spunti di riflessione sono arrivati dai relatori: il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini; il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco e il direttore di Confesercenti Marche, Elena Capriotti.
Per meglio pubblicizzare e diffondere l’iniziativa, sono stati realizzati degli spot pubblicitari, reel, pagine social ed anche un tutorial per facilitare l’inserimento delle ricette che andranno a comporre il Registro. In questa prima fase sono già state raccolte oltre 110 ricette provenienti da ogni parte della regione. L’appello dell’assessore Antonini è stato quello di continuare a inviare i piatti tipici del territorio.
Per questo sono stati premiati i marchigiani che hanno registrato le prime sei ricette, prestandosi anche a realizzare lo spot promozionale: per lo stoccafisso all'anconetana, Alessandro Ascoli; per le olive all'ascolana e gli gnocchi alla Lina, Lina Fioravanti e Pamela Andreani (Montegallo - Ap); per la cicerchia l'associazione Festa della cicerchia di Serra de' Conti (An); per il brodetto alla fanese Simone Serfilippi e Stefano (Teto) Romano di Fano (Pu); per il Coniglio in Porchetta Ambra Giorgetti e Adina Rapagnani di Rapagnano (Fm); per i vincisgrassi Maria Rita Paolucci di Potenza Picena (Mc).
Il progetto introduce un ulteriore elemento di valorizzazione: i ristoratori avranno la possibilità di scegliere almeno tre ricette approvate dalla commissione e di inserirle nei loro menu. In questo modo, i locali aderenti diventeranno punti di riferimento ufficiali per il "menu delle ricette marchigiane". Ogni ristorante aderente sarà riconoscibile attraverso una certificazione ufficiale che ne attesterà il contributo al progetto.
La cucina marchigiana non è solo cibo ma un viaggio nella cultura e nelle tradizioni di una regione. Il Registro delle ricette si propone di trasformare la gastronomia in una leva di promozione turistica, rendendo ogni piatto un ambasciatore del territorio. I turisti, italiani e stranieri, potranno scoprire le Marche attraverso un percorso culinario che unisce sapori, storie e luoghi. Ogni ricetta registrata e proposta nei menu rappresenta un ponte tra passato e presente, un modo per rendere viva e accessibile la memoria storica delle Marche.
"Le ricette marchigiane non sono solo piatti, ma racconti di famiglia e tradizioni tramandate di generazione in generazione", ha sottolineato l’assessore Andrea Maria Antonini. “L’enogastronomia può essere considerata anche un volano per il turismo marchigiano - ha proseguito -. Per questo, è un progetto che si rivolge a tutti: enti, istituzioni, associazioni operanti sui territori, pro loco semplici cittadini e, soprattutto, ristoratori che potranno in futuro inserire queste ricette nei loro menu”.
Grazie al Registro, ogni contributo diventa parte di una memoria collettiva che valorizza il territorio e ne promuove l’identità. Il progetto, che unisce cittadini, ristoratori e istituzioni, mira a costruire una biblioteca virtuale del gusto, in cui le tradizioni locali incontrano l’innovazione e il futuro. Un progetto che celebra le Marche a tavola, una ricetta dopo l’altra.
Quando si incrociano gli "sguardi" della New Fashion Gia. Man. Dance con quelli di un evento agonistico nazionale o internazionale, si crea sempre una scintilla magica. E anche lo scorso weekend si è ripetuto il prodigio. Agli ultimi Campionati Italiani Assoluti Fidsesm 2025 di danza sportiva tenutisi l’1 ed il 2 febbraio a Riccione, la scuola di danza morrovallese ha stupito ancora una volta.
Sotto gli occhi attenti dei loro maestri Manola Fontana e Gianni Crucianelli, nonché dei preparatori tecnici e pluricampioni del mondo Silvia Fontana e Riccardo Ciminari, hanno sfoggiato ottime prestazioni al palazzetto "Play Hall" della cittadina rivierasca, piazzando non pochi atleti sul podio nazionale.
Come da regolamento, la manifestazione prevedeva il confronto tra atleti raffrontandoli solo per età, non considerando quindi la relativa classe di appartenenza; in questo modo si è determinato il campione assoluto dell’anno 2025, per singola disciplina sportiva.
Batterie molto numerose quindi, fino a 60/70 atleti, i quali si sono affrontati sulle coinvolgenti note di bachata, salsa e merengue. Le eliminatorie non hanno creato grossi problemi ai fucsia-nero, tant’è che hanno superato quasi nella totalità le sabbie mobili delle selezioni preliminari.
L'ambita finale a 7 valeva il diritto di accedere al gotha della danza tricolore, ma per i Fashioners del presidentissimo Federica Lorenzi questo non era sufficiente. La voglia di salire sul podio e di accaparrarsi la medaglia dal metallo più ambito è stata una molla incredibile ed il verdetto finale è stato veramente pregevole: 14 titoli Italiani Assoluti, 14 secondi posti e 7 terzi posti. Uno score che migliora di ben 11 medaglie l’exploit che i ragazzi avevano ottenuto lo scorso anno.
Ecco nel dettaglio i risultati:
1° POSTO:
Thomas Crucianelli: Bachata, Salsa, Merengue, CSD Solo M 16-18
Sandy Fiore: Bachata, Salsa e CSD 16/18
Emma Luchetti & Chiara Chiaraluce: Merengue Duo F 19-34
Symon Crucianelli & Thomas Crucianelli: Merengue Duo M 19-34
Manuel Chiaraluce & Mattia Chiaraluce: Bachata Duo M 19-34
Thomas Crucianelli & Arianna Zanconi: Coppia 16-18
Riccardo Malin & Sandy Fiore: CSD Coppia 16-18
Federico Giardini & Simona Marucci: Coppia 45-54
Simona Marucci: Merengue Solo F over35
2° POSTO:
Riccardo Malin: Bachata & CSD Solo M 16-18
Manuel Chiaraluce: Bachata Solo M 19-34
Symon Crucianelli & Thomas Crucianelli: Salsa & Bachata Duo M 19-34
Matteo Ballini & Alessandra Ballini: Salsa Duo Mix 19-34
Chiara Chiaraluce & Emma Luchetti: Salsa & Bachata Duo F 19-34
Arianna Zanconi & Francesca Volatili: Merengue Duo F 16-18
Ludovica Nivella: CSD Solo F 19-34
Ailin Linardelli: CSD Solo F 8-11
Riccardo Malin & Sandy Fiore: Coppia 16-18
Simona Marucci: Salsa Solo F over35
Federico Giardini: Merengue Solo M over35
3° POSTO:
Riccardo Malin: Salsa Solo M 16-18
Chiara Chiaraluce: Merengue Solo F 19-34
Simona Marucci: Bachata Solo F over35
Ailin Linardelli: Salsa Solo F 8-11
Arianna Zanconi & Francesca Volatili: Bachata Duo F 16-18
Manuel Chiaraluce & Mattia Chiaraluce: Salsa Duo M 19-34
Angelica Trombini: CSD Solo F 8-11
11 FINALISTI:
4’ Symon Crucianelli: Merengue Solo F 19-34
4’ Ludovica Nivella: Merengue Solo F 19-34
4’ Ailin Linardelli: Merengue Solo F 8-11
4’ Federico Giardini: Bachata Solo M over35
4’ Francesco Grillo: Merengue Solo M over35
5’ Matteo Ballini & Alessandra Ballini: Coppia 19-34
5’ Matteo Ballini: Bachata Solo M 19-34
5’ Alessandra Ballini: Salsa e Bachata Solo F 19-34
5’ Federico Giardini: Salsa Solo M over35
6’ Manuel Chiaraluce: Salsa Solo M 19-34
6’ Francesco Grillo: Bachata Solo M over35