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Curiosità San Severino Marche

San Severino Marche capitale del turismo lento: tra fede, natura e storia

San Severino Marche capitale del turismo lento: tra fede, natura e storia

La città di San Severino Marche sempre più meta scelta dagli appassionati del cosiddetto “turismo lento”. A piedi o in bicicletta, in tanti stanno approfittando di questo lungo ponte del Primo Maggio, iniziato a dire il vero per alcuni già dal 25 Aprile, per scoprire luoghi di fede, raccolte d’arte, monumenti, antichi castelli o più semplicemente gli incantevoli panorami e paesaggi del territorio settempedano. Il passaggio e la sosta di diversi turisti, di tanti vacanzieri e di numerosi pellegrini in cammino non passa di certo inosservato.

 Un bel gruppo di “viandanti in fraternità” dal convento dei Cappuccini di Monterosso al Mare, comune italiano in provincia di La Spezia, ha raggiunto nelle scorse ore il santuario di Colpersito dove è stato accolto da padre Pietro Maranesi. Tutti sono rimasti colpiti da questo luogo di fede e raccoglimento dove si respira un’atmosfera molto intensa. In tutta la regione Marche il convento dei Cappuccini di Castello al Monte rappresenta un caso unico. Non a caso viene citato due volte dalle fonti biografiche più antiche che raccontano in particolare dei luoghi di vita di San Francesco, quali la Vita Prima del 1229 e la Vita Seconda del 1246, entrambe di Tommaso da Celano, e la Leggenda Maggiore di San Bonaventura del 1263.

 Il Poverello di Assisi, non un viandante qualunque, legò la sua esistenza al monastero di San Salvatore in Colpersito in due precise occasioni: la conversione del “Re dei versi”, al quale Francesco darà il nome di fra Pacifico (e non è illecito pensare che questi possa avere aiutato il Santo di Assisi nel comporre la melodia del Cantico di frate Sole), e la storia della pecorella salvata dal Santo nelle campagne di Osimo e consegnata alle religiose che abitavano proprio a Colpersito.

 Non di meno sono i luoghi di un percorso tracciato più di recente: quello del Cammino dei Forti. Il Primo Maggio un gruppo di ragazzotti umbri è arrivato in città per regalarsi questa insolita “passeggiata” di 120 chilometri in cinque tappe attraverso otto antiche fortezze e fatta in un unico viaggio. Un’esperienza magica attraverso il territorio del Comune di San Severino Marche ma anche delle vicine realtà di Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica.

 In tanti si sono infine dedicati a una bella escursione in due luoghi meravigliosi: il borgo di Elcito e l’incantevole faggeta di Canfaito, all’interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito. Un vero paradiso terrestre gestito dall’Unione Montana Potenza Esino Musone meta, soprattutto nei fine settimana, di chi decide di regalarsi giornate di svago in assoluto contatto con la natura e con le bellezze del Creato.

 

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