Curiosità

Giappone, asta record per una coppia di meloni: valgono 25mila euro

Giappone, asta record per una coppia di meloni: valgono 25mila euro

Due meloni "Yubari", sono stati venduti sabato nelle aste di Sapporo sull'isola di Hokkaido, nel nord del Giappone per una somma record di 3,2 milioni di yen (oltre 25.000 euro). La coppia è stata la prima dell'anno ad essere messa all'asta al mercato all'ingrosso di Sapporo ed è stata acquistata da un'azienda locale di confezionamento frutta. Questa somma, che sarebbe sufficiente per acquistare una nuova auto in Giappone, soppianta i 3 milioni di yen ottenuti due anni fa per due meloni Yubari. I giapponesi hanno un culto della frutta di lusso e del melone Yubari, un melone Cantalupo coltivato sull'isola di Hokkaido e protetto da un'etichetta, un regalo molto popolare, come il buon vino. Pur pagando tali somme, i giapponesi non guardano al costo di acquisto, in particolare quando offrono la frutta, un dono prezioso nell'arcipelago. Nei reparti dei grandi magazzini dedicati o negozi specializzati, le opere d'arte della natura  sono esposte come gioielli, protette da una rete bianca.  Spesso vendute singolarmente, mele, pere, pesche, uva presentano forme perfette e lasciano un gusto squisito al palato.  Anche nei supermercati di base, la frutta è ancora costosa: una sola mela spesso costa l'equivalente di 2 euro.  Eppure osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in Italia diciamo che la frutta è cara. Se amate la frutta e non potete farne a meno… beh, cominciate ad ipotecare casa vostra, come avviene in un qualunque supermercato “Tokyo food show”. Godiamo la frutta noi che possiamo!

28/05/2018 15:00
Civitanova: il bambino cresce e la culla finisce in strada (Foto)

Civitanova: il bambino cresce e la culla finisce in strada (Foto)

Il problema dell'abbandono dei rifiuti in città, a volte anche ingombranti, purtroppo è abbastanza frequente. Non è raro vedere foto nei social di elettrodomestici, mobili, sedie e qualsiasi altra cosa, lasciati in giro ovunque, dalle zone periferiche fino al centro città. Da una decina di giorni, tra i rifiuti abbandonati in strada, segnaliamo anche una culla, completa di materasso e lenzuola, lasciata in via Alessandro Volta, la strada che corre parallela alla ferrovia, in zona Ceccotti. Evidentemente, l'occupante è diventato ormai grande e bisognava disfarsi di quel lettino ma ci permettiamo di fare due semplici osservazioni. La prima è che, al costo di un solo euro, si sarebbe potuto far intervenire il servizio comunale di raccolta invece di rischiare di pagare molto di più nel caso di una eventuale sanzione. La seconda è che quella culla, che a prima vista non sembra malmessa, avrebbe potuto far comodo ad altri bambini, magari meno fortunati ed oltre ai diversi gruppi social in cui gli utenti regalano qualsiasi cosa, non più utilizzata, a chi la passi a prendere, a Civitanova esiste anche il centro del riuso, nei locali ristrutturati dell' ex mattatoio di via Fontanelle. Da segnalare inoltre che quella che una settimana fa era una semplice culla abbandonata, negli ultimi giorni sta diventando una vera e propria discarica, con l'abbandono di altri oggetti in legno e cartoni, su un terreno che era già pieno di qualsiasi cosa, da cocci di stoviglie in frantumi, ciabatte di plastica e vestiario.

28/05/2018 11:25
"Non sento più il mio bambino": ma nell'utero aveva un chilo di marijuana

"Non sento più il mio bambino": ma nell'utero aveva un chilo di marijuana

E’ davvero incredibile la storia che arriva direttamente dall‘ospedale Ruben Lenero di Città del Messico a cui si è rivolta una trentasettenne in preda a forti dolori di stomaco affermando di essere incinta e di non sentire più il bambino muoversi . I medici che l’hanno visitata, non rinvenendo il battito cardiaco del bambino, hanno deciso per il trasferimento al Women's Hospital dove la donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza. E’ qui che Lourdes Yanez, il chirurgo che si è occupato dell’operazione, si è trovato di fronte a una situazione a dir poco imprevedibile: quello che la donna aveva presentato come un bambino era in realtà un chilo di marijuana ancora fresca e sporca di terra avvolta in un involucro che si stava rompendo. La donna, già nota alle forze dell’ordine per altri episodi in cui aveva simulato una gravidanza, è stata arrestata e poi rilasciata.   

26/05/2018 21:45
Misterioso animale ucciso da un allevatore: perplessi gli esperti di fauna selvatica

Misterioso animale ucciso da un allevatore: perplessi gli esperti di fauna selvatica

Madre Terra ha un nuovo abitante. Un allevatore di Denton ha sparato il 16 maggio ad una bestia che vagava a poche centinaia di metri dai suoi animali da fattoria, credendo che fosse un lupo. Ma dopo aver ispezionato la creatura, gli esperti non sono stati in grado di definire la sua specie. Dubitano che sia davvero un lupo perché i suoi denti sono troppo corti, le sue zampe anteriori anormalmente piccole e gli artigli troppo grandi. Sui social network, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", circolano teorie di tutti i tipi che potrebbero essere un lupo mannaro, un giovane orso grizzly o un parente del famoso Bigfoot. In un comunicato stampa, il Dipartimento di pesca, fauna selvatica e parchi del Montana afferma che si tratta di una giovane femmina non in allattamento, un membro della famiglia che include cani, volpi coyote e lupi. "Non sappiamo cosa sia, stiamo aspettando l'analisi del DNA", afferma Bruce Auchly, portavoce del dipartimento. I risultati sono attesi entro una settimana. Al quotidiano "Ty Smucker", un esperto di lupi ha spiegato che "la sua pelliccia è diversa da quella dei lupi". "Le orecchie sono troppo grandi, le zampe sembrano un po' corte e piccole e il vello è strano, c'è qualcosa che mi sfugge". La caccia al lupo è permessa nello stato del Montana. Ai residenti è permesso di uccidere un animale quando minaccia la loro proprietà.  

26/05/2018 19:31
Il Bioparco accoglie tre cuccioli di orso bruno maltrattati in Albania

Il Bioparco accoglie tre cuccioli di orso bruno maltrattati in Albania

Da oggi i tre cuccioli di orso bruno salvati in Albania, grazie ad una complessa operazione internazionale, hanno una nuova casa al Bioparco di Roma. Il salvataggio è stato condotto dalle tre associazioni Salviamo gli Orsi della Luna, Four Paws e Salviamo gli Orsi Albanesi, insieme alla Fondazione Bioparco di Roma ed in collaborazione con i Ministeri del Turismo e dell’Ambiente albanesi.“Si tratta di due fratelli maschi, Gianni e Sam, nati all’inizio del 2017, e Mary, una giovane femmina, sottratti da condizioni di vita insostenibili”, spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa. “In Albania infatti gli orsi vengono strappati alle madri quando sono molto piccoli, allevati dall’uomo, tenuti al guinzaglio come cagnolini e sfruttati per foto ricordo a pagamento, oppure utilizzati per attirare clienti in ristoranti e locali. Gli animali vivono in piccole gabbie, in condizioni intollerabili, spesso senza cibo né acqua, privati di qualunque forma di benessere. Diventati adulti  - conclude Coccìa - risultano dunque inutili, oltre che pericolosi; ovviamente non possono essere rilasciati in natura, ove soccomberebbero”. Da oggi in poi i tre plantigradi vivranno in un’area costruita per loro accanto alla Valle degli Orsi, ricca di elementi naturali e di stimoli tali da garantire loro un elevato livello di benessere, nel pieno rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali.Nei prossimi giorni i tre orsi non saranno visibili perché saranno sottoposti ai controlli veterinari e per consentire loro di ambientarsi nella nuova area.L'operazione di salvataggio“A giugno 2017  - racconta Yitzhak Yadid, responsabile zoologico Bioparco - grazie alle segnalazioni dei social media, si viene a sapere che un privato, proprietario di un albergo nel nord dell’Albania, detiene illegalmente due cuccioli di orso bruno. La mobilitazione è immediata: viene costituita una task force, composta dalle associazioni, dal Bioparco e da ispettori delle Aree Protette in Albania, che si reca nella località, dove identifica i due cuccioli. Vengono effettuati i controlli sanitari - continua Yadid - somministrati i vaccini ed impiantati i microchip. Ottenute le autorizzazioni per la confisca, a dicembre 2017 parte una seconda spedizione, i cuccioli vengono sequestrati e trasferiti temporaneamente nello zoo di Tirana, struttura anch’essa non idonea, dove si trova Mary, una femmina di orso bruno nata a inizio 2016 e confiscata ad un privato. Anche la storia di Mary è a lieto fine, visto che è stata accolta al Bioparco insieme a Gianni e Sam”.La situazione degli orsi in AlbaniaL’orso bruno è diffuso in tutto l’emisfero settentrionale e a livello globale non è considerato una specie a rischio di estinzione. Ma purtroppo esistono delle eccezioni, come il caso di alcune sottospecie e popolazioni isolate minacciate dal bracconaggio, dal commercio illegale e dalla riduzione dell’habitat. È il caso degli orsi dell’Albania, dove in natura sopravvivono ormai solo tra i 180 e i 250 individui e dove decine di orsi vengono detenuti illegalmente da privati per renderli un’attrazione turistica remunerativa.Negli ultimi tempi, grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste e dei media locali, il caso degli orsi albanesi è stato portato all’attenzione della comunità internazionale. Con la collaborazione del Governo e Ministero dell’Ambiente e del Turismo albanesi, alcuni esemplari sono stati affidati a centri di recupero in Germania, Belgio e Italia. Credit foto: Archivio Bioparco – Massimiliano Di Giovanni

24/05/2018 14:40
Creme solari e melanoma: per la Revue médicale suisse la protezione è un falso mito

Creme solari e melanoma: per la Revue médicale suisse la protezione è un falso mito

Arriva l’estate e la voglia tintarella diviene quasi irrefrenabile. E dietro questo desiderio vi è spesso la convinzione che le creme solari proteggano dal rischio di melanoma della pelle. Una credenza che però è destinata a rimanere tale, in quanto, secondo numerosi studi scientifici non troverebbe alcun fondamento. A ribadirlo è la Revue médicale suisse, la celebre rivista medica svizzera in lingua francese, in un articolo intitolato "il mito delle creme solari", pubblicato sull'ultimo numero, a firma del direttore Bertrand Kiefer. Questa tesi è fondata su un'analisi pubblicata in aprile che sintetizza ben 29 ricerche in cui sono state coinvolte oltre 300.000 persone. La conclusione è che non c'è alcun beneficio provato da parte dei filtri solari nella prevenzione del cancro alla pelle. "Le persone che applicano più creme non hanno avuto meno melanomi di altri", ha sottolineato Kiefer in un'intervista rilasciata alla televisione nazionale svizzera, non mettendo tuttavia in discussione l'efficacia della protezione contro le scottature causate dai raggi UVB. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno a livello mondiale: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. Questo tumore è, in particolare, decine di volte più frequente nei soggetti di ceppo europeo (caucasici) rispetto alle altre etnie. I tassi di incidenza più elevati si riscontrano infatti nelle aree molto soleggiate e abitate da popolazioni di ceppo nordeuropeo, con la pelle particolarmente chiara. In Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, è tuttora approssimativa: si aggira attorno a 7.000 casi l’anno. Per quanto concerne la mortalità, sulla base della documentazione disponibile dalle strutture nazionali, esiste una difficoltà a distinguere, nei certificati di morte così come sono predisposti, il melanoma dagli altri tumori maligni della pelle. A questa carenza lo specialista può sopperire induttivamente, sapendo che: a) il decesso per tumore cutaneo di una persona al di sotto dei 45 anni è molto probabile sia dovuto a melanoma; b) al di sotto dei 65 anni, solo raramente non lo è. Nell’ultimo quinquennio, dunque, in Italia i decessi attribuiti a melanoma cutaneo sono stati 4.000 nei maschi e oltre 3.000 nelle femmine, corrispondenti a tassi medi di mortalità rispettivamente di 5 e 6 su 100.000 abitanti l’anno. Però con punte di incidenza superiori a 10 per 100.000 abitanti in ambedue i sessi a Trieste e superiori al 6-7 per 100.000 a Genova, in Veneto ed in Romagna. Nelle Regioni italiane settentrionali la mortalità per melanoma cutaneo è – per entrambi i sessi -  circa il doppio di quella registrata nelle Regioni meridionali. Nelle popolazioni europee, o di origine europea, tra il 1980 e il 2000 l’incidenza del melanoma cutaneo è aumentata ad un ritmo dei 4-8 % l’anno. A livello delle diverse sedi anatomiche, il maggior aumento dell’incidenza è stato per i melanomi del tronco e minimo per quelli della testa e del collo, per quelli delle gambe gli incrementi sono stati più marcati nel sesso femminile. L'unico modo per difendersi - secondo la rivista di medicina - è evitare i colpi di sole e proteggere i bambini con mezzi naturali. Ma soprattutto, far controllare le macchie della pelle e i nei da uno specialista. Individuare il melanoma quanto più precocemente possibile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresenta quindi la principale arma per tentare di ridurne la mortalità.

24/05/2018 14:14
Guarda un live su Facebook: causa un incidente stradale che uccide 9 persone

Guarda un live su Facebook: causa un incidente stradale che uccide 9 persone

Una sequenza di 37 secondi dell'autista mostra il furgone alcuni secondi prima che colpisca un camion che arriva nella direzione opposta da Budapest, in Ungheria. La polizia ungherese sta attualmente indagando sulle circostanze dell'incidente, verificatosi martedì pomeriggio. Le nove vittime sono cittadini rumeni. I passeggeri erano lavoratori agricoli che tornavano a casa dopo aver lavorato una stagione in Slovenia. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il cellulare resta la prima causa di distrazione alla guida, ormai più pericolosa dell’eccesso di velocità e della guida in stato di ubriachezza. Solo per inviare un brevissimo messaggio tramite sms o Whatsapp occorre prendere il cellulare, sbloccarlo, aprire l’applicazione, scrivere il testo; operazioni che richiedono circa 10 secondi di tempo, durante i quali si percorrono 300 metri senza prestare alcuna attenzione alla strada. Ancora peggio per i “selfie”: un autoscatto infatti distrae dalla guida per un tempo medio di 14 secondi, in cui si guida per oltre 400 metri praticamente alla cieca. Non parliamo poi di chi compone numeri di telefono, scrive email, o sostiene chat prolungate, magari a oltre 100 km all’ora. È evidente che siamo un popolo di cellulare-dipendenti.

24/05/2018 13:50
Trippa Senza Frontiere: a Tolentino le olimpiadi delle comitive goliardiche

Trippa Senza Frontiere: a Tolentino le olimpiadi delle comitive goliardiche

Ultimo giorno per iscriversi a #TrippaSenzaFrontiere, la singolare competizione dedicata a comitive goliardiche. In cosa consiste? Si tratta di una sorta di Giochi Senza Frontiere in salsa nostrana e che avranno come filo conduttore la gastronomia maceratese e le tradizioni. L’evento andrà in scena a Tolentino, nell’ambito del Toc Festival 2018, domenica 27 maggio. Ma ci si potrà iscrivere solo fino a stasera, recandosi fisicamente presso l’Alimentari Fioretti, a Tolentino, oppure scaricando il modulo al link bit.ly/trippasz. Suggestivo, e rigorosamente in dialetto, il programma ufficializzato dagli organizzatori, con tanto di regole del gioco. Le squadre dovranno essere composte da almeno cinque elementi, ognuno dei quali dovrà avere un ruolo ben definito. “Che siate maschi o femmine non importa – si legge - la composizione della squadra deve essere così: Lu Comannò: Il capo squadra che punta alla vittoria dosando bastone e carota con la propria squadra, buono come un nonno con la propria squadra, competitivo come lu patrò de la fabbrica con gli altri competitors; Lu Sbosematu: quillu che se magneria tutto, lu cibo, la piazza e se serve anche li componenti delle squadre rivali; Lu Saputu: quello che sa di tutto un po’ e anche quando non sa riesce a farla franca a colpi di arroganza; Lu Sverdu: veloce sia in senso figurato che in senso letterale. Sarà il cavallo vincente di alcune prove fisiche. Scattante come un giaguaro e scaltro come un lupo dei Sibillini; Lu Gufu: un po’ invidiusu e un po’ motivatore, incita la vostra squadra e scredita le altre”.

23/05/2018 12:58
Si conoscono su Farmville: dopo 8 anni coppia americana viene a trovare l'amico pizzaiolo

Si conoscono su Farmville: dopo 8 anni coppia americana viene a trovare l'amico pizzaiolo

Dopo anni di amicizia virtuale si conoscono dal vivo grazie ad un viaggio in Italia. È la simpatica storia raccontata da Michele Rossi Mori, originario di San Severino, titolare della pizzeria "Bella Napoli" in viale Benadduci a Tolentino. "Dopo anni di amicizia su Facebook - racconta Michele - direttamente dalla Florida sono venuti a trovarmi i coniugi Cheryl Todd e Garnett Todd. È stato un regalo e un piacere enorme anche perché la coppia ha organizzato l'intero viaggio in Italia solo dopo avermi conosciuto e aver ascoltato i miei racconti sul nostro Paese e sulle Marche". Quando la "socialità" superà le barriere del web...

22/05/2018 20:30
Dalle macerie nasce la crema gourmet di fave "Falavalanciata"

Dalle macerie nasce la crema gourmet di fave "Falavalanciata"

Nasce "La Falavalanciata", una crema gourmet di fave, nell'omonima frazione di Acquasanta Terme. L'idea e la sfida di due amici viene raccolta da una piccola azienda terremotata che da trent'anni opera nel mercato degli alimenti. La voglia di ripartire dopo un difficile periodo che ha segnato in negativo l'entroterra Piceno è stato il motivo principale che ha spinto la Riti Alimentari srl a farsi promotrice dell'iniziativa. In meno di un mese è uscita sul mercato con un'etichetta food che rappresenta la qualità dell'alta valle del Tronto e che vuole diventare un brand geografico: una ricetta semplice e ingredienti naturali ben abbinati che donano un sapore deciso come la gente del posto ma anche delicato come la natura circostante che rappresenta. Il nome "Favalanciata" identifica una piccola frazione di Acquasanta Terme. Un paesino italiano del Centro Italia che ha subito pesantemente le conseguenze del sisma del 24 agosto 2016.L'origine del nome, tramandata da nonni a nipoti, viene da una storiella popolare nella quale un contadino della zona seminava la fava senza ottenere buoni risultati. Quegli sforzi invece oggi sono alla base di una idea di rilancio e di un progetto socio economico della zona. Le istituzioni di Acquasanta Terme sostengono attivamente la scelta fatta dai professionisti del luogo. L'obiettivo comune è creare un indotto dietro alla diffusione di una crema gourmet per promuovere una zona specifica del cratere del Centro Italia. Ma anche dare vita ad un'eccellenza alimentare, una crema di fave, collaborando con i maggiori distributori del settore, ristoratori, chef e raggiungendo in un futuro prossimo anche i mercati esteri. Con un prodotto naturale e qualitativamente elevato, l'intenzione è far tornare a coltivare terreni incolti della zona e contribuire a finanziare le attività di una piccola comunità marchigiana che vuole ritornare a vivere e superare le difficoltà post-sisma.

22/05/2018 12:12
Il gelato al Bianchello del Metauro sarà il protagonista dell'estate marchigiana

Il gelato al Bianchello del Metauro sarà il protagonista dell'estate marchigiana

Un gusto freschissimo e dissetante, capace di soddisfare sia chi è alla ricerca del gelato gastronomico, sia gli amanti delle eccellenze del territorio. Nasce il “Gelato al Bianchello d’Autore” l’inconsueto quanto goloso prodotto di alta qualità “made in Marche”, presentato venerdì 18 maggio al Festival del Gelato Artigianale di Pesaro, dai migliori professionisti del settore. E non poteva essere se non la città natale di Gioachino Rossini, che nel 2018 celebra i 150 anni dalla scomparsa del Cigno, a ospitare la presentazione dell’originale gusto al sapore della DOC Bianchello del Metauro che si propone di diventare simbolo delle gelaterie della provincia per la prossima estate. Un modo per sottolineare, ancora una volta, l’attitudine “buongustaia” di Rossini e di questa fetta d’Italia che tanto deve al celebre compositore ed eccelso gourmet. A prendersi in carico ricerca, sperimentazione e assaggio del “Gelato al Bianchello d’Autore” sono stati 9 gelatieri provenienti da tutto lo Stivale (Milano, Sesto San Giovanni, Roma, Gubbio, Correggio, Messina, Varese) che hanno cercato il connubio vincente tra l’alimento “re” dell’estate e una bevanda che notoriamente va a scontrarsi con le temperature troppo fredde che ostacolano la percezione olfattiva e i sapori del vino. A trovare il giusto equilibrio è stata l’unica donna partecipante alla sfida, Laura Poloni, 32 anni, della gelateria Artico di Milano che ha presentato un gelato alla crema con Bianchello del Metauro e pesche: “L’uso delle pesche, ingrediente spesso abbinato al vino, è stata una scelta vincente e voluta per esaltare le note profumate di questo grande prodotto marchigiano”. Il bilanciamento degli zuccheri è stata la parte più difficile della preparazione (che prevede come primo passaggio la pastorizzazione della miscela di base del gelato e come secondo la realizzazione di una classica crema pasticcera all’italiana): “Per equilibrare gli zuccheri apportati dal Bianchello ho cotto a lungo le pesche nel vino per far evaporare l’alcool e, solo alla fine, dopo aver mantecato, ho aggiunto un bicchiere di vino”. L’iniziativa è promossa dai 9 produttori di Bianchello del Metauro DOC che hanno aderito al progetto “Bianchello d’Autore” sostenuto da IMT - Istituto Marchigiano Tutela Vini: Bruscia, Cignano, Claudio Morelli, "Il Conventino di Monteciccardo", Di Sante, Fiorini, Mariotti Cesare, Terracruda, Fattoria Villa Ligi. Obiettivo delle cantine è sottolineare il valore di un “vino dal sapore autentico” e annunciare come i gusti gelato e i sorbetti realizzati con i vini stiano diventando “di tendenza” in gelateria. “Sfidiamo gli amanti del gelato e i sommelier meno categorici ad assaggiare la novità dell’estate 2018 – dicono – Siamo certi sapranno apprezzeranno la versatilità di questo gusto per abbinamenti a piatti dolci e salati che potrebbero sembrare arditi ma che in realtà esaltano ingredienti, piatti e i sentori caratteristici della nostra grande DOC”.  Le nove cantine avevano già attestato il legame tra Bianchello del Metauro DOC e Rossini con una presentazione ufficiale fatta al Vinitaly 2018 e proponendo un evento, nel dicembre 2017, che ha unito musica e vino per “dare rilievo ai due amori che hanno caratterizzato e reso celebre Rossini in tutto il mondo, la musica e la sua passione culinaria, meno nota ma altrettanto geniale, nell’anno in cui Pesaro celebra il 150° anniversario dalla morte del maestro gourmand”. La DOC Bianchello del Metauro, nel 2019, compirà i suoi primi 50 anni. Traguardo importante per un vino che ha segnato la storia del territorio sin dal 207 a.C. quando, come racconta Tacito, il Bianchello del Metauro ebbe un ruolo fondamentale sull’esito della terribile battaglia del Metauro quando i romani combatterono contro l’esercito cartaginese di Asdrubale, sconfitto a causa del troppo vino - il Bianchello del Metauro, appunto - bevuto.

21/05/2018 15:34
Pappagallo smarrito a Macerata. La proprietaria: "Aiutatemi a trovare Pepe"

Pappagallo smarrito a Macerata. La proprietaria: "Aiutatemi a trovare Pepe"

Aggiornamento del 23 maggio. Pare che Pepe sia stato avvistato in zona Collevario a Macerata. Chiunque abbia notizie può contattare il 3385983958. AAA cercasi Pepe: Pappagallino inseparabile di 10 anni, si è allontanato il 19 maggio in zona Via Ghino Valenti/Via dei Velini, a Macerata. Chiunque dovesse avvistarlo è pregato di chiamare il numero 3385983958. È socievole e risponde se richiamato.              

21/05/2018 12:35
Hai un conto BancoPosta o una Postepay? Attenzione ai falsi messaggi: l’allerta sulla pagina Facebook della Polizia Postale

Hai un conto BancoPosta o una Postepay? Attenzione ai falsi messaggi: l’allerta sulla pagina Facebook della Polizia Postale

Sono quotidiane le segnalazioni che pervengono allo “Sportello dei Diritti” di titolari di conti correnti BancoPosta o di Postepay incappati in frodi informatiche che il più delle volte trovano la loro origine in semplici messaggi che in apparenza provengono da Poste Italiane, ma che in realtà invitano a cliccare su link che poi si rivelano un modo per sottrarre le credenziali ed accedere abusivamente ai nostri risparmi, per prosciugarli. A conferma di tanto un altro post pubblicato dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia che con lo screenshot di uno dei tipici messaggini ricevuti sui telefonini dei clienti di Poste Italiane invita ancora una volta a fare attenzione. Il rischio che hacker e truffatori telematici si insinuino nei nostri dispositivi, infatti, è ormai all’ordine del giorno è ad essere particolarmente nel mirino di questi malintenzionati sono i conti correnti e i prodotti creditizi di Poste Italiane per la loro diffusione tra la platea dei residenti in Italia e per la circostanza che molti tra coloro che hanno un qualsiasi rapporto con l’azienda in questione sono anziani, giovanissimi o stranieri e quindi più vulnerabili. Non passa istante, infatti, che sul territorio nazionale non si senta qualcuno che abbia ricevuto sulla propria mail o sul proprio dispositivo quale smarthpone, tablet o pc, un messaggio che inviti a mettere mano ai propri dati o a cliccare su qualche link che riguarda la propria Postpay, il proprio conto BancoPosta o prodotti similari. Come andiamo ripetendo da tempo, il modo migliore per difendersi è quello di prestare sempre attenzione ad ogni messaggio che ci giunge, leggendolo attentamente e cestinarlo subito dopo, una volta verificato il contenuto truffaldino. Ed è sufficiente non cliccare sui link cui solitamente conducono, non rispondere alle richieste di dati personali o bancari o aprire gli allegati che spesso sono contenuti, per evitare qualsiasi tipo di conseguenza pregiudizievole. È bene ricordare, ancora una volta, che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità per le proprie procedure o comunicazioni destinate alla clientela. Ma l’aumento costante delle truffe di questo tipo, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è così preoccupante che è necessario che l’ente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenga con ulteriori misure per garantire ancor maggior sicurezza dei propri prodotti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

20/05/2018 23:35
Caldo, mare e meduse: allarme in Italia per alcune specie potenzialmente mortali

Caldo, mare e meduse: allarme in Italia per alcune specie potenzialmente mortali

E’ emergenza meduse sulle coste italiane. Dalle acque spagnole a quelle italiane in arrivo la "velenosissima Caravella portoghese (Physalia physalis), avvistata pochi giorni fa sui litorali iberici. Come riportano autorevoli testate spagnole, alcuni esemplari sono stati avvistati al largo di San Juan ad Alicante e delle Costa del Sole, quella sulla quale si affacciano le spiagge di Malaga, la stessa Almeria e quelle dove si riversano gli abitanti di Granada, Murcia. La medusa, ancora poco conosciuta, apparsa improvvisamente, giungerà a breve anche sui litorali italiani. La dottoressa Così Angela Santucci, biologa marina presso l'Istituto di Scienze Marine del CNR di Lesina (Foggia) fa sapere che negli ultimi 10 anni gli avvistamenti di meduse lungo le coste italiane sono aumentati addirittura di dieci volte. "Il nostro mare è la casa di numerose specie di meduse, sia native che aliene" spiega la biologa osservando che "ormai ogni estate siamo a rischio a causa dell'innalzamento delle temperature globali, dei massivi traffici marittimi attraverso i canali che ci collegano con gli oceani, soprattutto quello di Suez, del depauperamento delle popolazioni di grossi pesci predatori, nonché competitori alimentari delle meduse". Alcune, arrivate dai tropici, possono essere letali. È il caso della "velenosissima Caravella portoghese (Physalia physalis), avvistata al largo della Sicilia, della Sardegna e recentemente anche a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) - spiega Santucci - che nei suoi lunghi tentacoli ha tossine che possono causare fortissimi dolori e anche l'arresto cardiaco nell'uomo. Cosa fare se una medusa ti colpisce? Poche, ma utili “regole d’oro”, suggerisce Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in caso di contatto con le meduse,: - Non strofinare bocca e occhi - Non lavare con acqua dolce la parte colpita: usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato; non usare acqua fredda o ghiaccio - Non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica) - Evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un "rimedio della nonna" del tutto inutile; anche l’uso di alcool è sconsigliato - Non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani - Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d'alluminio, utile anche per le punture di zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche

20/05/2018 18:20
Sogna di uccidere la moglie, lo racconta allo psicologo e finisce a processo

Sogna di uccidere la moglie, lo racconta allo psicologo e finisce a processo

Quando si dice «fare il processo alle intenzioni» ossia giudicare qualcuno in base a ciò che si ritiene intendesse fare e non a ciò che ha realmente fatto, ricordiamo non solo i tempi della Santa Inquisizione, ma anche i fatti di cronaca che sovente si ritrovano sui giornali, perché a volte la macchina della Giustizia arriva livelli di irragionevolezza tale da superare quelli della fantasia. Ciò  solo perché alcune norme consentono delle forzature che, lungi dal rivelarsi effettivamente protettive di alcuni beni giuridici, alla fine si dimostrano lesive delle garanzie costituzionali e fondamentali della persona che poi viene sottoposta ad un procedimento investigativo ed infine, addirittura, ad un assurdo processo. Ma, addirittura, ritrovarsi indagato e processato per alcuni sogni è a dir poco incredibile. Ecco perché oggi lo “Sportello dei Diritti”, si occupa di un caso tanto sorprendente quanto pericoloso per le conseguenze che può avere il giustizialismo quando un clima da caccia alle streghe prende il sopravvento per una superficiale ed erronea valutazione delle prove ed utilizzo degli strumenti d’indagine. E la storia non è frutto della fantasia di uno sceneggiatore buontempone, ma è apparsa su alcuni giornali della vicina Svizzera che ne hanno dato un certo risalto. Un cinquantenne è, infatti, comparso giovedì davanti al Tribunale distrettuale di Winterthur a seguito dell’epilogo di un brutto caso di divorzio. Dopo la separazione dalla moglie avvenuta cinque anni prima, la situazione è andata peggiorando: il mantenimento non era stato definito in maniera chiara, la donna non aveva voluto lasciare la casa coniugale ed i figli non gli rivolgevano la parola. L’uomo, aveva quindi patito gravemente l’evolversi in peggio della situazione tanto che aveva subito ripercussioni psicologiche, che probabilmente lo avevano portato a fare “strani sogni” in cui si rivedeva nell’assassinare la sua ex moglie. Aveva, quindi, deciso di parlarne al suo psicologo, che poco dopo aveva deciso di denunciare queste confessioni alle autorità. Fatto che è stato ritenuto sufficiente per deferirlo innanzi ad un tribunale distrettuale. Davanti al giudice l’uomo ha spiegato di non avere mai avuto intenzione né di minacciare né tantomeno di uccidere la ex moglie. Ha anche confessato di essere rimasto «totalmente sorpreso» quando ha saputo che era stato il suo psicoterapeuta a rivolgersi alla polizia: «Ero convinto di essere tutelato dal segreto professionale». Dal canto suo il medico ha spiegato di avere temuto che il 50enne avrebbe presto agito fisicamente nei confronti della ex moglie, ma ha anche ammesso che «qualche seduta in più sarebbe forse stata più utile di una denuncia». L’epilogo, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato felice per entrambi gli ex coniugi, perché alla moglie non risulta essere stato toccato un capello ed alla fine il giudice ha assolto il 50enne: sognare un omicidio non costituisce una reale minaccia. Ovviamente, è giusto preoccuparsi per il pericolo di qualsiasi tipo di violenza ed anche indagare chi questa violenza potrebbe farla, ma è anche necessario che non si forzino le procedure investigative e gli strumenti della procedura penale fino ad arrivare ad un processo un cittadino addirittura per un sogno.

20/05/2018 12:47
Su Facebook spunta il "Gentiloni fake" che presta soldi

Su Facebook spunta il "Gentiloni fake" che presta soldi

Stamattina tanti utenti Facebook di Macerata e provincia hanno trovato fra le richieste di amicizia anche quella di un personaggio politico notissimo: Paolo Gentiloni Silveri. Con sorpresa e anche un po' di orgoglio, la maggior parte di loro ha accettato la richiesta di amicizia del premier uscente, credendo magari davvero di essere nei pensieri di Gentiloni. Ma pochi istanti dopo ecco materializzarsi la realtà. Il Gentiloni fake scrive un post in un italiano stentato, taggando tutti quelli che avevano accettato l'amicizia, che recita "Buongiorno. Offri un prestito di denaro qualunque sia l'importo con interessi del 3% senza alcun problema e entro 48 ore per finanziare il tuo settore di attività o per pagare i debiti bancari, siamo a tua disposizione con buone condizioni . Non esitate a contattarci per qualsiasi altra informazione.Ecco i nostri contatti: Email: gentilonisilveripaolo@gmail.com grazie". Inutile aggiungere che si tratta di truffe belle e buone e che il vero Paolo Gentiloni non c'entra assolutamente nulla. Oltre naturalmente a non contattare il fake, l'unica cosa da fare in questi casi, è segnalare il profilo a Facebook e farlo bannare.

20/05/2018 12:07
Extraterrestri e Grotte di Frasassi: uno studio della Pennsylvania University

Extraterrestri e Grotte di Frasassi: uno studio della Pennsylvania University

E' cominciato tutto con lo studio di una ricercatrice della Pennsylvania State University, che poi é diventato un docu-film sulla vita terrestre e extraterrestre che ha avuto per teatro anche le Grotte di Frasassi. Il complesso ipogeo marchigiano, infatti, é stato il laboratorio naturale per uno studio della ricercatrice Jennifer Macalady. L'indagine filmata è diventata un documentario, The Most Unknown, presentato a New York in prima mondiale. Macalady si è calata a 40 metri di profondità all'interno delle Grotte per studiare un ecosistema unico al mondo, il più ricco conosciuto in ambienti estremofili come quello dove ebbe origine la vita sulla Terra miliardi di anni fa. Nelle acque sotterranee vivono e si riproducono batteri procarioti (privi di nucleo) che, in assenza di sole, trovano energia utile al loro sviluppo dall'ossidazione dell'idrogeno solforato. Così si forma un ecosistema di organismi eucarioti (con nucleo). I processi che regolano la vita in ambienti estremofili potrebbero essere gli stessi di altri pianeti con forme di vita sostenute da chemiosintesi. (fonte Ansa)

18/05/2018 15:15
Ha un malore nel traghetto, lo soccorrono con l'elicottero

Ha un malore nel traghetto, lo soccorrono con l'elicottero

Spettacolare intervento a largo del porto di Ancona per gli uomini della Guardia Costiera, che hanno risposto alla richiesta di soccorso giunta nel pomeriggio di ieri dall'Hellenik Spirit della Anek Lines. Il traghetto si trovava, appunto, a circa quattro miglia da Ancona quando un passeggero (un turista di origini francesi) ha accusato un malore. A bordo c'erano solo gli strumenti previsti per il primo soccorso e non c'era comunque il tempo di raggiungere la terra ferma. Da qui l'sos lanciato alla Guardia Costiera che, dopo le autorizzazioni del caso, si é alzata in volo l'elicottero 'Nemo12' del 3/o Nucleo aereo di Pescara. Con un verricello l'equipaggio ha portato il turista a bordo del velivolo in manovra di hovering. Poi l'atterraggio direttamente presso l'eliporto dell'Ospedale Riuniti di Torrette di Ancona dove il passeggero è stato ricoverato per le cure del caso. (fonte Ansa)

17/05/2018 10:48
Spara al ragazzino che gli aveva appena fatto lo scherzo del citofono. Denunciato un 46enne

Spara al ragazzino che gli aveva appena fatto lo scherzo del citofono. Denunciato un 46enne

Da giorni lo tormentavano con lo scherzo del campanello e lui, esasperato, ha imbracciato un fucile a aria compressa e ha sparato dalla finestra al tredicenne che per l’ennesima volta si era attaccato al suo citofono. E’ accaduto a Senigallia. Protagonista un quarantaseienne che, ora, dovrà rispondere di lesioni aggravate davanti al giudice del tribunale penale. Il fatto è avvenuto nella serata di domenica 13 maggio in via Cherubini, in zona Vivere Verde. Il ragazzino è tornato a casa con una ferita di circa 4 millimetri è stato accompagnato dalla madre in ospedale dove è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 15 giorni. La donna si è poi rivolta ai carabinieri, che hanno individuato l'abitazione, dove hanno rinvenuto e sequestrato una serie di armi (pistole e fucili) ad aria compressa, piombini dello stesso calibro, coltelli e 2 grammi di marijuana. Il 46enne ha spiegato che voleva solo spaventare il ragazzino, non ferirlo. (Fonte Ansa)

16/05/2018 12:32
"Grigliata" allo svincolo: in fiamme un TIR di melanzane

"Grigliata" allo svincolo: in fiamme un TIR di melanzane

Una grigliata di melanzane così grande probabilmente non si era mai vista. Possiamo raccontarla così, con una battuta, perché fortunatamente nessuno si é fatto male e c'é stato solo qualche disagio. E' accaduto ieri a Monsampolo, all'altezza dell'uscita della superstrada Ascoli Mare. Un tir carico, appunto, di melanzane ha preso fuoco per cause in corso di accertamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto che hanno dovuto faticare non poco per spegnere le fiamme. Illeso l'autista, sceso dal mezzo non appena ha avvertito un forte odore di bruciato. Gravissimi i danni al camion. (fonte Ansa)

16/05/2018 11:11
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