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Pollenza, raccolta delle olive: segreti e tecniche per un ottimo olio con l'agronomo Gino Pasquali (FOTO e VIDEO)

Pollenza, raccolta delle olive: segreti e tecniche per un ottimo olio con l'agronomo Gino Pasquali (FOTO e VIDEO)

È arrivato il momento di raccolta delle olive. Una tradizione delle nostre zone, ricche di piante d'ulivo, in modo da produrre l'olio per il sostentamento durante l'inverno. Una pratica che ricorre ogni anno, e che spesso vede molte famiglie legate impegnate nella raccolta.

Dopo averci spiegato i metodi di conservazione e di protezione dalla mosca, siamo tornati dall'agronomo, Gino Pasquali, per farci raccontare come approcciarsi alla raccolta, attraverso i metodi e gli accorgimenti giusti.

"Veniamo da un periodo siccitoso molto forte, ce la siamo vista brutta. Però l'ulivo ha resistito, perché è una pianta che si adatta ai climi molto asciutti - Ci ha spiegato Gino Pasquali - Quest'anno è una raccolta estremamente buona, poiché le olive sono intatte e prive di ogni puntura di mosche. L'olio sarà estremamente buono e sano, specialmente se raccolto precocemente verso i primi di ottobre, perchè sarà ricchissimo di polifenoli, antiossidanti e anticancerogeni eccezionali".

Ci sono degli accorgimenti da seguire prima della raccolta: "La prima questione da capire è se le olive sono sufficientemente adatte per essere raccolte. L'oliva è pronta per essere raccolta quando si stacca con facilità. Bisogna poi guardare il colore. In questo periodo siamo nella fase in cui la drupa ha incamerato gran parte dell'olio e quindi si prepara per cadere. Dal punto di vista tecnico esiste uno strumento che misura la forza per creare un intacco sulla drupa. Ma se noi andiamo con un'unghia, ci accorgiamo di quanta pressione serve per intaccare la drupa d'oliva. Un accorgimento banale e semplice, ma idoneo per capire se è arrivato il momento".

Si prosegue poi scegliendo il tipo di raccolta da fare: "Le tecniche di raccolta sono infinite. Chi non ha molte piante si arrangia con sistemi di raccolta che prevedono un abbacchiatore elettrico per far cadere l'oliva sopra i teli. Esistono poi altri metodi a livello di olivicoltura intensiva. Le piante sono anche trattate e potate in maniera diversa, per permettere quel tipo di raccolta, come ad esempio quella a scuotimento basale, o altri sistemi più moderni che prevedono un allevamento "a cipresso", adatto alla raccolta a macchina".

Riguardo il costo, spiega Pasquali: "Si parla di 13 euro a litro e 14 euro al kg, i privati probabilmente arrivano a 15. Qualcosa è aumentato ma siamo in linea con gli scorsi anni. È aumentata però anche la qualità. Questa è un'annata da segnare sul calendario perché è un'annata sana, di grande quantità di raccolto", ha concluso Pasquali, prima di mostrarci all'atto pratico il suo metodo di raccolta e pre-potatura.

Infine gli arnesi del mestiere. "Un paio di forbici da campagna e un segaccio montato su un'asta sono arnesi indispensabili per non dover ricorrere alla scala. Tagliando i rami più altri, si prepara già la pianta alla potatura che poi avverrà verso aprile, e si raccoglie in maniera più facile, senza il rischio di cadere: "Il mio obiettivo è di non usare le scale. Mia figlia fa il medico e mi dice che l'ospedale è pieno di persone che si sono fatte male raccogliendo l'oliva. Elimino la scala e tagliando i rami più alti e sporgenti preparo la pianta all'invernata, prima della potatura di primavera. Questo è il sistema che mi limito a fare io. Spero di essere stato di aiuto a piccoli coltivatori come me".

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