Il gruppo folk di Montecosaro ha preso parte alle riprese del film “Lo chiamava rock & roll”, ispirato ad una storia vera, diretto dal regista Saverio Smeriglio e interamente girato nella regione Marche.
Una pellicola che uscirà nelle sale cinematografiche tra qualche mese e che vede come personaggio principale un ragazzo rimasto purtroppo invalido dopo un incidente. Il film racconta la storia di una grande amicizia con un altro giovane affetto da atassia e di un viaggio, alla scoperta di quei luoghi interiori in cui la forza della volontà supera barriere fisiche che sembravano insormontabili.
L'obiettivo di “Lo chiamava rock & roll” è anche quello di sensibilizzare sull’atassia e il film tocca temi di notevole importanza sociale a partire dall’inclusione. In una scena, girata a Cupra Marittima, si riproduce una festa di paese e Smeriglio, più il produttore Roberto Acquaroli, hanno espressamente voluto Li Matti de Montecò in azione ballando il saltarello.
Insomma l'associazione ha vissuto l'emozione del set cinematografico in modo molto naturale e la danza popolare per eccellenza del nostro territorio avrà quindi una ribalta cinematografica. Per Li Matti de Montecò un altro attestato di stima, l’ennesimo riconoscimento verso un gruppo che da anni svolge con costanza e passione l'attività di salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni musicali e culturali.
L'insegnante Monia Scocco parla della nuova esperienza: “È stata una esperienza diversa, in un ambiente nuovo e la cosa ci ha assai stimolato oltre che gratificato. È stato bello essere conoscere una troupe di professionisti e inoltre sappiamo quanto sia importante anche il mezzo cinematografico per la diffusione del saltarello e delle nostre tradizioni marchigiane. Infine ci ha fatto molto piacere essere presenti proprio in un film che tratta tematiche importanti e delicate a livello sociale”.
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