Nelle prime ore del pomeriggio ecco che compare un ospite a sorpresa da "Guido Beach", storico bar-gelateria di Porto Recanati: l'ex calciatore del Milan e campione del mondo nel 2006 con l'indimenticabile Nazionale allenata da Marcello Lippi, Cristian Zaccardo.
Un po’ di relax e qualche ora di mare e di sole per il noto calciatore, che - come tutti - sta riassaporando la normalità dopo due mesi di lockdown, e ha scelto di fare una piacevole visita sulle spiagge della città rivierasca.
Lo sfondo dei Sibillini e il panorama della Rocca dei Borgia a Camerino per la prima volta saranno la cornice di cerimonie e matrimoni.
Una novità assoluta che apre a nuovi scenari nella città ducale. A stabilirlo una delibera con cui la Giunta camerte ha deciso di aprire uno dei monumenti storici della città a eventi e cerimonie, almeno momentaneamente nel rispetto delle normative imposte dal Covid19 e con gli ingressi contingentati.
Una bella notizia per la città, ma non solo.
Si potrà avere a disposizione per le proprie celebrazioni uno degli spazi a cui la cittadinanza di Camerino tiene di più e con cui custodisce un forte legame, ma sarà disponibile per tutti coloro che lo chiederanno da tutta la Regione e non solo.
"Abbiamo scelto di aprire la Rocca dei Borgia anche attraverso le cerimonie - ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia - dal momento che la sua straordinaria bellezza sembra essere la cornice ideale per eventi importanti e celebrativi: si tratta davvero di un posto magico dove la terra sembra quasi incontrare il cielo. Va promosso e la sua fruizione va incentivata. Un panorama meraviglioso a 360 gradi sui monti Sibillini e le valli che circondano Camerino, uniti a un'atmosfera unica e indimenticabile - prosegue il sindaco Sborgia - Si respirano storia e bellezza al contempo. Per questo abbiamo deciso, insieme alla Giunta, di aprire questo nostro gioiello a coloro che lo sceglieranno per celebrare un momento importante della propria vita. Accadrà per la prima volta e siamo certi che la cittadinanza potrà accogliere con gioia questa decisione perché mostra una delle tante meraviglie che abbiamo a disposizione". Il provvedimento si inserisce nel quadro di sostegno e incentivazione alla ripartenza del tessuto economico imprenditoriale attraverso la valorizzazione dell'imponente patrimonio storico-artistico-monumentale che il nostro territorio custodisce e che da oggi diventa anche opportunità di crescita culturale ed economica.
Una novità che si va ad aggiungere alla riapertura del bar annunciata nelle scorse settimane.
Nei giorni scorsi il sindaco Sandro Sborgia insieme all'ufficio tecnico ha effettuato un sopralluogo all'interno dell'edificio e ha verificato la sua fruibilità. A breve si provvederà alla pubblicazione del bando per l'affitto del locale che potrà tornare a ospitare il bar nei giardini.
Il 27 e 28 giugno, intanto, sarà la sede del Premio internazionale Massimo Urbani.
C’è anche una giovane wedding planner settempedana tra i vincitori della 7° edizione dei prestigiosi premi Wedding Awards del portale leader nel settore nuziale Matrimonio.com che conta più di 60mila aziende registrate.
Il riconoscimento che premia chi si è distinto in 19 diverse categorie del settore nuziale, affidandogli il titolo di professionista più raccomandato dalle coppie che si sono sposate nel 2019, è andato a Jessica Bartomucci, wp capace di dare vita ad eventi eleganti e raffinati dopo aver maturato anni di esperienza in un atelier di abiti da sposa.
L’edizione 2020 del premio è risultata particolarmente importante poiché rappresenta un grande supporto per le aziende in una delle stagioni più difficili per il settore dei matrimoni a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Alla professionista settempedana l’assessore comunale alle Attività Produttive, Jacopo Orlandani, ha fatto giungere un messaggio di felicitazioni complimentandosi per un’attività, quella del wedding, che a San Severino Marche conta sempre più professionisti e locations da favola.
Il 16 Giugno 1940, dopo il tramonto, giunsero all'Abbadia di Fiastra Aristide Dello Strologo e Giusto Levi da Livorno, Renzo Bonfiglioli, Nino Contini, Ivo Minerbi e i fratelli Hanau da Ferrara.
Erano i primi sette internati del campo di internamento di Urbisaglia che, fino alla sua chiusura nell'ottobre del 1943, contò il passaggio di circa 350 persone accusate, a vario titolo, di essere pericolose o indesiderabili.
A Urbisaglia, in particolare, il Ministero degli Interni convogliò gli internati per motivi di polizia: civili italiani considerati pericolosi, per motivi di guerra: in particolar modo sloveni, dalmati e croati sospettati di sostenere la guerra partigiana e per motivi razziali: ebrei tedeschi, polacchi, ex cecoslovacchi ed ex austriaci, molti dei quali furono successivamente deportati nei campi di sterminio tedeschi.
Il campo venne allestito all'interno del Palazzo Giustiniani Bandini e aveva una capienza di circa cento posti, che furono occupati da personaggi provenienti da tutta Italia e da figure di spicco della cultura ebraica. Attraverso le memorie e le lettere di queste persone, è stata ricostriuta quella che doveva essere la vita di tutti i giorni nel campo, e, soprattutto, si riesce a percepire le loro paure, i disagi e il dolore di vivere lontano dai propri cari. Con i pochi mezzi che avevano a disposizione gli internati riuscirono ad allestire una biblioteca da cui ognuno poteva prendere in prestito gratuitamente dei libri; organizzarono lezioni su argomenti di loro competenza e lezioni di lingua italiana, tedesca e inglese cercando di sostenersi l’un l’atro tra anzie e privazioni.
Grazie ai continui lavori di ricerca, portati avanti dalla sezione ANPI di Urbisaglia, in questi ultimi anni il Comune di Urbisaglia è riuscito a stabilire un contatto con diversi familiari degli internati che, con grande partecipazione, hanno contribuito alla raccolta di informazioni inviando testimonianze, lettere e foto scattate dai loro congiunti. Alcuni hanno voluto fare visita all'Abbadia di Fiastra per conoscere il luogo dove i loro nonni vissero prima della deportazione nei campi di sterminio, come la signora Marion Scott dagli Stati Uniti, e la signora Jehudit da Israele.
"È assurdo che un posto così bello sia stato usato per fare la guerra - ha commentato Jehudit - Siamo felici di vedere che nostro nonno ha vissuto gli ultimi tre anni della sua vita in un luogo così bello, anche se dopo è seguito il luogo peggiore al mondo."
Sono passati 80 anni da quel 16 giugno ma ci sono ancora tante persone che cercano di ricostruire gli ultimi anni di vita dei loro cari, sapere in quali condizioni vissero, capire dove e quando furono arrestati. Per questo è stato messo a disposizione un sito di studio e ricerca all'indirizzo campodiurbisaglia.org nel quale raccogliere le biografie degli internati e mettere a disposizione di tutti i materiali raccolti. L’amministrazione comunale di Urbisaglia inoltre ha sviluppato con la Fondazione Giustiniani Bandini, ente proprietario del palazzo, l’intenzione di organizzarvi il museo della memoria dove custodire tutta la documentazione e tramandare le terribili vicende che segnarono la storia degli internati di Urbisaglia e più in generale dell’Italia intera prima e durante la Seconda Guerra mondiale.
Lodevole iniziativa, finalizzata alla promozione di escursioni nei numerosi ambienti storico naturalistici presenti nel territorio, quella portata avanti dall’Amministrazione Comunale di Fiuminata e da alcuni ragazzi di Spindoli, piccola frazione del Capoluogo che, con grande passione e donando gran parte del loro tempo libero , sono riusciti a restituire l’antico splendore a quei luoghi, situati ai piedi della Rocca, che un tempo costituivano la meta preferita di ogni spindolese e degli avventori che volevano trascorrere momenti di relax e convivialità tra il verde incontaminato e la protezione dell’imponente bastione.
La Rocca di Spindoli sorge sopra uno sperone roccioso e spicca in alto donando al luogo il fascino di un’epoca ormai passata. Costruita probabilmente intorno all’undicesimo secolo, la struttura presenta ancora la torre centrale e porzioni di mura perimetrali. Il panorama che si presenta agli occhi del visitatore è unico poiché l’antica Rocca domina gran parte della vallata del fiume Potenza.
La Rocca di Spindoli costituisce uno dei numerosi siti storico-naturalistici presenti nel territorio comunale di Fiuminata ed è facilmente raggiungibile a piedi risalendo una piccola strada bianca che inizia alla fine del paese. Il percorso è adatto anche a famiglie con bambini, il luogo adiacente alla Rocca è dotato di acqua di sorgente e area pic nic con braciere.
Il Nursind, Sindacato degli infermieri di Macerata, ha distribuito presso alcuni dei comuni rientranti nell’Area Vasta 3 un manifesto di ringraziamento per tutti i colleghi che si sono adoperati con grande sacrificio in questi mesi di emergenza sanitaria.
A partire da domani, il messaggio comparirà sui muri dei comuni di Macerata, Treia, San Severino Marche, Camerino e Corridonia. A Tolentino il manifesto è già comparso nella mattinata di oggi, in Viale Giovanni XXIII, con su scritto: "Nursind ringrazia tutti i colleghi impiegati nella difesa della salute dei cittadini".
Alice ed Elia hanno pronunciato il loro “si “questa mattina e sono stati i primi a sposarsi con rito civile dopo l’emergenza Coronavirus.
Si sono adeguati alle nuove modalità che prevedono il distanziamento e la presenza di pochissimi partecipanti, ma l’emozione generata dalla loro unione non è stata affatto alterata.
Il matrimonio è stato celebrato dal Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco sulla splendida terrazza dell’attuale Sede Municipale (Ex Villa Giuffrè) che è stata allestita in maniera semplice, ma raffinata e soprattutto in perfetta armonia con la stupefacente veduta panoramica sui Monti Sibillini.
Ad Alice Quassinti ed Elia Bruè giungano i migliori auguri per una felice vita insieme.
Secondo fiocco a strisce al Parco Zoo Falconara. Dopo il piccolo Achille, venuto alla luce il 14 maggio, il giardino zoologico marchigiano dà il benvenuto a un altro cucciolo di zebra.
Nato nei giorni scorsi, il nuovo arrivato ha già iniziato a correre all’interno del reparto, dov’è costantemente accudito e allattato dalla mamma a cui è particolarmente attaccato.
Ancora presto per stabilire se si tratti di un maschietto o di una femminuccia, la scelta del nome, una volta determinato il sesso, verrà affidata a un sondaggio sulla pagina Facebook della struttura.
La baby zebra appartiene alla specie Equus quagga, come tutti gli altri esemplari ospiti del parco, ed è caratterizzata dal manto a larghe strisce bianche e nere con zone d’ombra tendenti al marrone che si estendono anche sul ventre. La disposizione delle strisce è unica per ogni animale, proprio come un’impronta digitale, caratteristica che consente alla mamma di riconoscere il suo cucciolo.
Un momento di grande gioia per lo staff del giardino zoologico, importante meta turistica del territorio e centro didattico-scientifico d’eccellenza che, nonostante un avvio di stagione posticipato a causa del lockdown, sta registrando una buona affluenza, aumentata con la recente apertura dei confini regionali.
Merito del grande impegno, che da sempre contraddistingue il team del parco, quest’anno al centro di una vera e propria gara di solidarietà che ne ha consentito la ripartenza nel pieno rispetto delle misure di sicurezza.
Luogo di svago particolarmente apprezzato dalle famiglie e in prima linea nella conservazione delle specie minacciate di estinzione, il Parco Zoo Falconara ha anche ripreso a svolgere il suo ruolo di divulgazione scientifica in collaborazione con prestigiose università italiane ed europee.
Con la riapertura, sono tornati sul campo due studenti che stanno per conseguire la laurea magistrale in Etologia e che hanno scelto il giardino zoologico per preparare la tesi, conducendo studi ed approfondimenti sui gibboni e i ghepardi. Attesi, inoltre, tirocinanti universitari provenienti dai principali atenei italiani e stranieri.
Venerdì 12 giugno, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno l'ottava puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "Emergenza & Emergenze".
Al centro del dibattito ci saranno gli effetti che il Covid-19 ha provocato sulle popolazioni terremotate, già fortemente provate da una ricostruzione che procede a rilento.
Saremo collegati in diretta con:
GIULIANO CIABOCCO
Sindaco di San Ginesio
ROSA PIERMATTEI
Sindaco di San Severino Marche
GIAMPIERO FELICIOTTI
Presidente Unione Montana Monti Azzurri
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Si è svolto a Monte San Martino, nell’agriturismo che porta lo stesso nome del Paese, un incontro convocato dal sindaco Matteo Pompei e diretto dal Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti.
I tre sindaci che detengono la maggior parte del territorio di produzione della Mela Rosa dei Sibillini (Monte San Martino, Montedinove e Smerillo) hanno convenuto di riunire le forze per arrivare con determinazione alla creazione di una DOP per uno sviluppo territoriale e una valorizzazione unitaria del frutto attraverso la creazione organica di un distretto che, attraverso analisi e sistemi culturali tecnicamente avveduti, possa dare alla mela rosa, oltre ad una maggiore qualità e resa, anche il ruolo di testimonial di un territorio alle falde dei Sibillini.
L’entusiasmo di Antonio Del Duca, sindaco di Montedinove e di Antonio Vallesi sindaco di Smerillo hanno fatto felice il Sindaco di Monte S.Marticno che tanto aveva premuto sul presidente Feliciotti per l’avvio di questa azione che da anni il suo predecessore Valeriano Ghezzi – oggi assessore dell’Unione Montana- tanto aveva voluto per la valorizzazione nel suo Paese.
È stato stilato un programma molto stretto sotto la direzione del presidente Feliciotti per definire i confini dell’area nei tre Comuni, analizzare i terreni e stilare un documento tecnico che determini e certifichi le condizioni per far sì che si possa attestare che la mela rosa dei Sibillini è un prodotto unico e così particolare da poter maturare a dare il meglio di sé solo in quel contesto ben delimitato e con speciali condizioni pedoclimatiche per raggiungere la qualità che già in molti gli riconoscono.
Una certificazione che permeterebbe una presenza più pregnante sul mercato e un uso specifico nel settore del benessere e nella medicalità per il pregio delle sue bucce, oltre alla possibilità di ricavare sidro ed altre particolari bevande.
"Tre sindaci, tre province e tre Unioni Montane per un solo distretto agroalimentare: finalmente l’entroterra decolla!" ha sottolineato il presidente Feliciotti.
Giornata speciale, sebbene un po' diversa da quanto immaginato per via dell'emergenza Covid-19, quella vissuta ieri da Vanessa Antonelli.
Nella mattinata di ieri la giovane di Chiesanuova di Teria ha conseguito, dopo diversi sacrifici, la laurea magistrale in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Camerino.
Dopo la discussione online della tesi in diritto pubblico comparato, collegata direttamente dal divano di casa, dal titolo "Libertà religiose e liberà in Cina", Vanessa ha festeggiato l'ambito traguardo tra le mura di casa circondata dall'affetto dei suoi cari.
Genitori, parenti e amici, si congratulano con lei per l'importante il traguardo raggiunto “da remoto”.
Duecento proposte di viaggi inaspettati a due passi da casa “per un’estate sicura nell’Italia che non avete mai visto”.
Sono le “Vacanze italiane” che il Touring Club presenta sul proprio sito istituzionale e che sono state selezionate dallo stesso Tci, insieme a Legambiente, grazie ai consigli di operatori qualificati e attenti ai temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Nel capitolo dedicato alla nostra regione figura anche la faggeta di Canfaito, nel territorio del Comune di San Severino Marche, all’interno della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito.
“Alle pendici del monte San Vicino si trova un luogo divenuto negli ultimi anni una delle mete naturalistiche più frequentate della regione: la faggeta secolare di Canfaito, un vasto altipiano a circa 1000 m di altezza - si legge nel testo, che prosegue - All’ingresso della faggeta è possibile parcheggiare e poi immergersi a piedi in un’atmosfera suggestiva, resa memorabile dalla presenza di alcuni tra i faggi più grandi e antichi delle Marche. L’ampia zona pianeggiante permette di percorrere brevi e piacevoli itinerari. Con poco sforzo ci si può spingere fino al belvedere per guadagnarsi il panorama che spazia dal monte Catria fino ai Sibillini. Il maestoso bosco si presenta bello in tutte le stagioni, ma è il periodo autunnale che lo rende ancora più affascinante, quando le chiome si tingono dei colori caldi dell’autunno. Per informazioni: www.riservamontesanvicino.it”.
Alla pagina www.touringclub.it/vacanzeitaliane l'introduzione al progetto e l'indice con tutte le regioni.
“Una passeggiata nella faggeta di Canfaito è un’emozione unica - sottolinea il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, ente che gestisce la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, Matteo Cicconi - E’ un luogo straordinario inserito all’interno di luoghi che sono luoghi della memoria. Qui si è a contatto con la natura, con la storia, con la nostra identità. Il Touring Club Italiano credo che abbia scelto non a caso questo itinerario in un’estate, quella del 2020, che forse un aspetto positivo lo avrà: farà riscoprire a tanti italiani, e a tanti marchigiani, il fascino delle nostre zone che non hanno niente da invidiare ad altre mete nel nostro Paese e nel mondo”.
Nella mattinata di oggi Noemi Tartarelli ha conseguito la laurea in lingue e culture straniere occidentali e orientali all'Università degli Studi di Macerata.
La neo-dottoressa, originaria della frazione Grottaccia di Cingoli, ha presentato una tesi in letteratura e cultura cinese dal titolo "Modello centenario di umanitarismo rivoluzionario: Ba Jin e le sue "gelide notti" come testimoni della Cina del XX secolo", ottenendo il voto di 104: un ottimo risultato, nonostante le problematiche connesse al Covid-19.
La discussione è avvenuta online, per via dei provvedimenti connessi al contenimento del coronavirus, presso l'agenzia "Bert Associati", in via Vanvitelli, a Macerata.
Un augurio speciale giunge dai suoi genitori, dai parenti e dagli amici. Dopo la proclamazione, i festeggiamenti sono continuati presso il "Caffè Centrale" di Macerata: un brindisi collettivo per celebrare l'importante traguardo conseguito da Noemi.
Mercoledì 10 giugno, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la sesta puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "Allacciate le cinture".
Al centro del dibattito ci saranno le misure che la Regione Marche ha previsto per rilanciare il turismo interno e le difficoltà che si trovano a fronteggiare tour operator, agenzie viaggi e strutture alberghiere dopo aver perso, a causa del Covid-19, le prenotazioni già in atto nei mesi clou e più produttivi dell'anno.
Saremo collegati in diretta con:
MORENO PIERONI
Assessore al Turismo Regione Marche
DANIA BATTISTELLI
Titolare agenzia viaggi "Uniglobe Masterkey Travel" di Civitanova Marche
ALDO GIUSTOZZI
Titolare tour operator
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha voluto festeggiare, stringendo in un abbraccio col quale ha inteso rappresentare simbolicamente tutta la comunità settempedana, i 100 anni della signora Adorina Paciaroni, che proprio oggi ha raggiunto lo straordinario traguardo del secolo di vita.
Alla riuscitissima festa, organizzata dalle tre figlie di Adorina - Maria, Raffaella e Clelia -, il primo cittadino si è presentata con un bel mazzo di fiori. L’arzilla nonnina ha ben 6 nipoti e 8 pronipoti.
Rimasta vedova nel 2004, dopo la scomparsa del marito Cesare Rumachella la signora Adorina vive con la sua badante e trascorre le giornate attorniata dall’amore dei propri cari. A seguirla molto da vicino, anche nel giorno della festa a lei dedicata, insieme alle sue figlie c’era il suo medico di fiducia, il dottor Giuseppe Tartaglia.
Nata in località Pieve e cresciuta a Pitino, dopo la vita nei campi la signora Adorina con suo marito si è trasferita diversi anni fa nel rione Di Contro. Grande invalido di guerra, suo marito prestò servizio al fronte per sette lunghi anni combattendo in Africa per finire poi in India e in Australia. In città era molto conosciuto avendo gestito una tabaccheria nei pressi della stazione.
Camerino si prepara a presentare un nuovo piano turistico per l’estate 2020, in piena conformità con le regole imposte dall’emergenza Covid che ha costretto a rivedere il lungo calendario già programmato nei mesi scorsi.
A prestare il suo volto al nuovo progetto turistico-culturale è una testimonial d’eccezione: la splendida attrice e modella Simonetta Gianfelici.
Di origini romane, conosciuta a livello internazionale, fascino ed eleganza unici, icona di stile di bellezza, custodisce un rapporto di grande attaccamento con Camerino e il suo territorio, dove nel 2008 ha anche vestito i panni della duchessa Da Varano (con Cesare Bocci nei panni del duca) nella 27esima edizione della Corsa alla spada e palio.
Ha intrapreso la carriera da modella a 17 anni, calcando le passerelle di numerosi stilisti, posando per i fotografi più prestigiosi, comparendo su celebri copertine e numerose campagne stampa. New York, Londra e Parigi sono solo alcune delle città famose in tutto il mondo in cui ha lavorato. Appassionata di cinema e teatro, Simonetta Gianfelici ha preso anche parte a film di Robert Altman e Jon Jost e recitato in reading teatrali come “Biografia della fame” di Amelie Nothomb.
Negli anni si è affermata anche come talent scout e Fashion Consultant, ha mostrato grande impegno nel sociale sostenendo in varie occasioni il movimento V-Day in favore di associazioni e programmi che assistono le donne vittime di violenza domestica.
In Francia le è stata conferita l'Alta Onorificenza di Chevalier de l'Ordre des Art et des Lettres.
“Siamo contentissimi di poter avere per Camerino una testimonial d’eccezione come Simonetta Gianfelici che voglio ringraziare per la grandissima disponibilità mostrata da subito – commenta l’assessore alla cultura e turismo Gioanna Sartori - È una persona che ha una grandissima sensibilità nonché un grandissimo attaccamento a questi territori per cui dal primo momento ci siamo intese sul messaggio che vogliamo lanciare. Ammetto – prosegue l’assessore – che è un progetto a cui tengo tantissimo e quale migliore testimonial di un personaggio come lei, che ha girato il mondo, ma sceglie i sapori, i profumi e i paesaggi dei nostri territori”. L'attrice sarà in città nei prossimi giorni.
Venerdì 5 giugno, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la sesta puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "La sanità torna Covid free".
Al centro del dibattito ci sarà la ripresa della normale attività ambulatoriale delle strutture ospedaliere maceratesi, dopo la chiusura dei reparti Covid.
Saremo collegati in diretta con:
MARCO SIGONA
Dermatologo ospedaliero
ALESSANDRO MACCIONI
Direttore Area Vasta 3
ANTONIO GIORDANO (in collegamento da Philadelphia)
Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e riconosciuto come una delle 100 eccellenze italiane mediche nella diagnosi e cura del cancro polmonare
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
I Vigili del Fuoco della Sede Distaccata di Camerino sono intervenuti, intorno alle ore 17 del pomeriggio odierno, per catturare un rettile che si era introdotto tra il vetro e la tapparella di una abitazione posta su di un piano rialzato spaventando i proprietari
Si è trattato di una comune biscia che è stata catturata e in seguito rilasciata in un campo fuori l'abitato.
Hanno unito le forze per far sopravvivere le proprie attività durante questo lockdown da coronavirus e ne è nata una virtuosa collaborazione: si tratta del “Ristorante Secondo Tempo” di Matelica dei fratelli Claudio e Mauro Zamparini e della tipografia matelicese “Grafostil” dei fratelli Pietro e Matteo Burzacca. “Dovevamo trovare una soluzione per riuscire a rimanere a galla durante questo periodo in cui le perdite sono state di oltre il 90% - affermano i fratelli Zamparini – e abbiamo deciso, come anche altri ristoranti della zona, di puntare molto sull’asporto con consegna a domicilio. Volevamo continuare ad essere presenti nelle vite dei nostri clienti e abbiamo pensato di sviluppare un packaging che facesse pensare a noi quando consegnavamo i nostri piatti. Per questo ci è venuta l’idea di appoggiarci a una realtà locale, anche con l’intento di sostenerci a vicenda in questa crisi economica da cui usciremo tutti molto colpiti. Quando abbiamo contattato i fratelli Burzacca di Grafostil abbiamo trovato immediatamente una buona intesa e da lì, grazie alla loro competenza, unendo forze e idee, abbiamo realizzato contenitori da asporto graficamente e tecnicamente adatti alle nostre esigenze. Ne è uscita una bella collaborazione che vorremmo mantenere anche dopo la riapertura. La nostra intenzione, infatti, è quella di continuare con il servizio di asporto anche in futuro per dare un servizio anche a quelle persone che ancora non se la sentono di frequentare locali pubblici oppure, semplicemente, preferiscono consumare i pasti a casa o all’aperto durante la bella stagione”.
Da lunedì 25 maggio prossimo il ristorante Secondo Tempo riaprirà il proprio locale, con una settimana di ritardo rispetto al “permesso” governativo, tempo che gli Zamparini hanno ritenuto necessario per capire meglio quali indicazioni seguire per garantire la sicurezza propria e dei loro clienti: “Siamo pronti a ripartire, per ora apriremo solo a pranzo tutti i giorni e il venerdì, sabato e domenica anche la sera, solamente su prenotazione, sperando di poter riprendere presto l'attività di prima e poter far rientrare anche il nostro staff che purtroppo per ora è a casa. Abbiamo deciso di non riaprire subito – spiegano i gestori – perché le indicazioni sulle regole da seguire non erano ancora abbastanza chiare e volevamo capire come sarebbe andata questa prima settimana di “libertà”. Tuttavia, le notizie sulla curva epidemiologica sembrano confortanti e molti dei nostri clienti affezionati si sono fatti sentire con l’intenzione di venire a mangiare nel locale. Così abbiamo preparato il ristorante per garantire distanziamento, sanificazione e sicurezza; abbiamo la fortuna di avere ampi spazi, anche all’aperto, per cui sarà abbastanza semplice distanziare i tavoli, ci saranno ovviamente i dispenser la sanificazione delle mani, i menù digitali, il plexiglass alla cassa e applicheremo tutte le accortezze necessarie per tutelare la salute di tutti. Per questo invitiamo i nostri clienti a venire nel locale con la mascherina che potranno togliersi quando saranno seduti al tavolo. Sarà tutto un po’ diverso da prima, ma quello che non mancherà sarà il nostro impegno in cucina e l’accoglienza in sala”.
Dopo mesi di lockdown, la città di Macerata torna a respirare aria di movida, seppur controllata. Nella serata di ieri, che ha aperto ufficialmente il primo week-end della fase 2, piazza della Libertà è tornata ad animarsi di giovani, che hanno voluto finalmente godere di una serata conviviale assieme ai propri amici, nei limiti delle restrizioni tuttora in vigore a causa del coronavirus. Le parole d'ordine restano distanziamento sociale e utilizzo della mascherina.
I comportanti di giovani e famiglie sono stati costantemente monitorati dai carabinieri, che per tutta la serata - con due pattuglie - hanno tenuto d'occhio quanto avveniva nelle vie del centro storico. I militari hanno dispensato consigli e ribadito le norme alle quali attenersi per evitare contagi, in un clima generalmente disteso.
Un primo passo verso il ritorno alla normalità, da riconquistare con pazienza e attenendosi a quanto previsto dai dpcm governativi per uscire, tutti insieme, dall'emergenza coronavirus quanto prima.