Domenica 29 maggio, a partire dalle 12:20, su Rai1 Linea Verde torna a solcare le terre di Nazareno Strampelli, l’uomo del grano. La crisi dei cereali è diventata di attualità e seguendo le orme di questo scienziato che negli anni '30 del secolo scorso ibridò centinaia di specie di grano con l’intento di sfamare il mondo, Beppe Convertini e Peppone attraversano le campagne maceratesi a bordo di un vecchio sidecar.
Sono i luoghi che Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” definì la sintesi di tutti i paesaggi del mondo. A raccontare Nazareno Strampelli sarà la bisnipote del grande agronomo, a renderlo attuale saranno i ricercatori del Cermis, a farci capire che le Marche sono il granaio d’Italia sarà la testimonianza dei luoghi di Papa Sisto V°.
Beppe Convertini salirà per questo sul Tibet delle Marche, Elcito, un minuscolo borgo tenuto in vita da due ragazzi che hanno scelto di viverci facendo panini – ecco il grano che ritorna – e poi troverà un famiglia di allevatori che da cinque generazioni si occupa dei bovini di razza marchigiana, compreso Omar che a 24 anni ai videogiochi ha preferito la bellezza del pascolo.
Peppone illustrerà la ricerca in campo agronomico ai piedi dell’abbazia cistercense di Fiastra, andrà ad assaggiare una pasta degna delle tavole dei re, si perderà lungo il fiume che da sempre irriga i “giacimenti” di grano del maceratese fino a salire tra cavalli, pecore e mucche nel tempio del ciauscolo.
Questo viaggio nel tempo comincia da Treia dove ancora si gioca il pallone al bracciale che ha ispirato una delle più famose liriche di Giacomo Leopardi e si conclude a Macerata allo Sferisterio, oggi tempio della lirica ma pensato come stadio del pallone al bracciale.
Lì due grandi cuoche si sfideranno a colpi di ricette per far assaporare a Beppe e Peppone i princepsgrass e i vincisgrassi appena insigniti del marchio europeo, mentre sul palco ragazze e ragazzi di tutte le discipline si esibiranno in coreografie celebrative per ricordare come Macerata sia città europea dello sport.
Che il mese di maggio 2022 sarebbe potuto essere il più caldo della storia meteo italiana, lo aveva preannunciato nei giorni scorsi il meteorologo Andrea Garbinato. E sulle spiagge di Civitanova turisti e bagnanti non si sono fatti attendere affollando alcuni degli stabilimenti balneari già aperti e spiagge libere al primo, vero caldo in attesa dell'estate.
Dal lungomare sud al lungomare nord, migliaia le persone riversatesi in spiaggia per contrastare la calura nel penultimo weekend di maggio. A determinare l'impennata delle temperature è stato il "persistente" anticiclone Hannibal, che, sottolinea l'esperto, "è alla massima potenza, facendo registrare temperature di 33 gradi all'ombra in Pianura Padana, che potrebbero salire ancora di 2-3 gradi".
A poco meno di un mese dal solstizio d'estate, l'Italia potrebbe battere numerosi record assoluti per maggio e anche la provincia di Macerata: qui la colonnina di mercurio arriverà a toccare i 32 gradi celsius, il punto più alto di tutte le Marche. E così turisti da ogni parte della regione ma anche da Umbria e Abruzzo hanno scelto Civitanova Marche per trascorrere un fine settimana che, a queste latitudini, profuma già d'estate.
(Foto Luigi Verdecchia)
“Criminali si diventa”, l'action comedy diretta da Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è una produzione cinematografica tutta 'Made in Marche' che ha saputo dare risalto alla regione e ottenere premi degni di nota.
Il film marchigiano ha avuto riconoscimenti in Italia e all'estero: presentato al Festival di Venezia, ha vinto il premio della Sezione Lungometraggi al 75° Festival del Cinema di Salerno e la categoria Best Foreign Film del Cannes World Film Festival 2022, superando i confini nazionali e arrivando quindi in Francia.
“La vittoria a Cannes è stata una notizia inaspettata, – ha affermato il regista Trovellesi Cesana – ci hanno contattati e poi spedito la targa. Per noi è stata una sorpresa e al contempo un traguardo importante poiché il film non era nato per il mercato, ma per tornare a credere nel settore del cinema, dopo anni difficili di restrizioni per il Covid.”
Non è stato semplice avviare la produzione di un film in un periodo di pandemia: “L'idea di girare la nostra commedia nelle Marche è stata anche una conseguenza, dopo il lockdown abbiamo deciso di soffermarci in questa regione poiché i decreti non ci permettevano di spostarci”, ha puntualizzato Trovellesi.
Nasce così l'idea di basare la trama su un fatto di cronaca marchigiano, il furto di un'opera di Raffaello. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio del 1975, sono stati rubati dal Palazzo Ducale di Urbino tre famosi dipinti: "La Flagellazione", "La Madonna di Senigallia" di Piero Della Francesca e appunto "La Muta" di Raffaello.
“Ho già realizzato nel 2020 un documentario su quel furto, ma per il film lo abbiamo pensato come se fosse avvenuto oggi, - ha spiegato il regista - aggiungendo poi la volontà di coinvolgere nel progetto colleghi e amici marchigiani; a eccezione degli attori di punta, il cast è tutto regionale. Da qui una pellicola 'Made in Marche' a 360°.”
La commedia rappresenta un’importante occasione di promozione per i territori in cui è ambientata: i campi base sono stati Fermo, Fano e Civitanova Alta. Tra le numerosissime recensioni ricevute, tanti sono stati i commenti riguardo i luoghi scoperti con la visione di “Criminali si diventa”, che dà valore a quella definita da uno spettatore come una “parte bellissima d'Italia”.
“Io amo la mia terra, sono di Civitanova, Alessandro Tarabelli è di Filottrano e ho sempre desiderato fare un film qui. Dal punto di vista professionale è stato fantastico, abbiamo coinvolto anche studenti e stagisti”, continua Trovellesi.
“Questo è stato il nostro primo film, siamo più che soddisfatti – puntualizza infine il regista – Abbiamo sempre lavorato a documentari e docufiction; ora abbiamo in progetto un paio di nuove pellicole ambientate probabilmente all'estero, ma niente spoiler!”
È stata una studentessa del IV sezione Arredo e forniture d’interni dell’Ipsia “Renzo Frau” di Sarnano, sede di San Ginesio, a conquistare il primo premio alla gara nazionale “Industria e artigianato per il Made in Italy”, svoltasi nei giorni scorsi a Campagna, in provincia di Salerno.
Andrea Guglielmi, classe 2004, abile e creativa, si è distinta al concorso organizzato dall’istituto salernitano “T. Gonfalonieri”, tra il 17 e il 19 maggio, con un mobile contenitore che ha come principali caratteristiche quelle di poter essere scomposto e ricomposto in vari modi, facilmente, e con un ingombro molto ridotto.
Nei laboratori di progettazione e design prima, e in quello di produzione poi, seguendo solo una linea guida, Andrea ha dato vita al suo complemento d’arredo, rispondendo allo slogan della manifestazione dedicata al settore del legno e del design del mobile: "Se lo puoi sognare, lo puoi fare".
Il prestigioso riconoscimento, al termine della gara, è stato assegnato a lei proprio "per l’originalità del progetto, l’ottimizzazione dello spazio e le modalità di assemblaggio". Molto fiero di Andrea Guglielmi tutto l’Ipsia Frau: compagni, studenti, docenti, dirigente, che per lei hanno organizzato una festa.
"Ci tengo a ringraziare la dirigente e i docenti, che hanno creduto in me - ha dichiarato Andrea - e mia madre, che mi ha accompagnato al concorso".
"Uno degli obiettivi del nostro istituto è senza dubbio quello di valorizzare le eccellenze; la formazione intende riportare in primo piano l’intelligenza delle mani: competenze frutto di conoscenze approfondite e di abilità di eccellenza che sono alla base del Made in Italy. Immaginare un prodotto, progettarlo e realizzarlo; rendere concreto quello che era solo un’idea", ha commentato la dirigente, Ida Cimmino.
"Andrea è una nostra eccellenza e rappresenta senza dubbio alcuno la speranza che i giovani possano riscoprire con passione percorsi che sanno unire sapere e saper fare, rendendosi protagonisti di primo piano della ripresa e soprattutto dello sviluppo verso orizzonti sempre più innovativi delle realtà produttive del territorio”, ha aggiunto la preside.
Dall’anno prossimo, in particolare, la sede di San Ginesio, delocalizzata dopo il sisma del 2016, potrà finalmente insediarsi negli spazi della nuova scuola, nel centro del paese, che sarà realizzata nell’ambito degli interventi del Commissario straordinario per la Ricostruzione post sisma del Centro Italia con un investimento di 7,4 milioni di euro.
Sono state inaugurate questa mattina due sale del ristorante Di Gusto di Macerata, che amplia il suo locale di Piazza Battisti con la nuova area ricevimenti "L'Origine", nello stesso edificio della struttura ricettiva "Palazzo Cortesi" gestita dall'Hotel Lauri.
"Il nome che abbiamo scelto è significativo - ha annunciato Marco Guzzini, componente della famiglia titolare del ristorante. - Questo perchè torniamo proprio nelle sale da cui un tempo eravamo partiti." Con spazi più ampi e un maggior numero di coperti, potranno così soddisfare l'ampia domanda turistica che arriva durante la stagione estiva.
Un posto ideale per soggiornare a Macerata: l'edificio che ospita i locali è in pieno centro storico, dotato di una bella vista e ristrutturato da qualche mese, in seguito a danni subiti dal terremoto. "La ristrutturazione ha permesso l'apertura di uffici, della nostra area eventi e delle 6 dimore turistiche sui piani superiori del palazzo" puntualizza Marco.
E' nata dunque una collaborazione anche tra la famiglia Guzzini e l'hotel: i turisti che soggiorneranno nelle stanze del Palazzo Cortesi potranno consumare i pasti nei locali di Di Gusto e L'Origine. "Veniamo da un susseguirsi di successi - afferma Marco - abbiamo avuto un gran numero di clienti già da questo inverno, questa nuova apertura rappresenta per noi un valore aggiunto."
Un orso in fuga nella galleria di Forca Canapine, al confine tra Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Norcia (Perugia). Il video dell'animale che corre - "scortato" da un'auto con il chiaro tentativo di accompagnarlo fuori dalla galleria - è stato pubblicato da un utente Facebook sul gruppo social "Amanti dei Monti Sibillini Marche" nella tarda serata di ieri.
L'orso, affaticato e un po' impaurito, a un certo punto si ferma e si volta verso il veicolo che lo segue, per poi riprendere la sua corsa in direzione del territorio umbro. Chi ha postato il video, residente ad Arquata, racconta di aver ricevuto quelle immagini e di averle semplicemente caricate sul gruppo social, sottolineando:
"Non sono io l'autore del video, anche perché è stato girato in un momento in cui la galleria era chiusa al traffico e quindi penso che sia stato filmato da qualche addetto autorizzato a lavorare nel cantiere". Il video, che ha una durata di un minuto e 48 secondi, si conclude con l'orso che continua a correre in direzione Norcia.
Poche settimane fa, l'Ente Parco aveva già testimoniato la presenza dell'orso bruno marsicano sui Sibillini, invitando ad evitare qualsiasi forma di allarmismo e stilando un vademecum sul comportamento da seguire in caso di incontro. Certamente l'avvistamento dell'animale all'interno di una galleria di un'arteria stradale rappresenta un fatto piuttosto insolito.
(Fonte Ansa)
Il trapianto aspettato da anni e la felicità di poter tornare a vivere serenamente. È la storia di Lorenzo Ciccioli, 62 anni, di Petriolo che nel 1989 ha perso un rene dopo un infortunio sul lavoro. Passano gli anni e purtroppo Ciccioli subisce anche un’insufficienza renale che lo ha portato nel 2019 alla dialisi.
"Da quel giorno è iniziato un calvario - spiega -, tre giorni alla settimana per quattro ore di dialisi che hanno condizionato la mia vita. Poi l'attesa per il trapianto: ero in lista ad Ancona e Bologna, ma nessuno riesce a dirti quando possa arrivare la telefonata e se o quando arriva non si ha molto tempo per pensare, si deve partire immediatamente".
Dopo tre chiamate di riserva, alla quarta ricevuta dal Centro Trapianti di Ancona (sempre di riserva), il 3 maggio scorso è arrivata la titolarità del rene: "Andare in sala trapianti mi ha restituito la serenità e la possibilità di riassaporare ogni momento di quotidianità con la mia mia famiglia" dice Ciccioli, che ha anche spedito una lettera alle varie strutture sanitarie.
"Voglio ringraziare il direttore del reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianti di rene dell’Ospedale riuniti di Ancona, il dottor Andrea Ranghino, gentile e disponibile con i pazienti. Il mio “grazie” va anche a tutti i dirigenti, al servizio medico che monitora le condizioni dei pazienti a agli infermieri, anch’essi cordiali e professionali - afferma -. Un doveroso ringraziamento va alle mani dei chirurghi, agli anestesisti e a tutti gli assistenti della sala trapianti".
"Inoltre - aggiunge Ciccioli -, vorrei ringraziare i Centri Dialisi di Macerata e Tolentino, guidati dal direttore dottor Franco Sopranzi e la sua équipe medica, in particolare il dottor Francesco De Finis. Non ultima, la mia profonda gratitudine va alla famiglia del donatore o della donatrice, così come alla mia famiglia, a tutti i parenti e gli amici che mi hanno sostenuto in questo delicato momento della mia vita".
Progetto "Bee Safe": tutelare gli insetti impollinatori nel parco nazionale dei Monti Sibillini. Il 19 maggio, alle 17:30, un webinar in diretta Facebook sarà dedicato alla conservazione dell’ape mellifera autoctona e anticiperà la Giornata Mondiale delle Api che si tiene il 20 maggio.
L’ape mellifera ligustica, pur essendo particolarmente resistente agli effetti del cambiamento climatico e ai parassiti, è minacciata nel nostro paese dal fenomeno dell’ibridazione a causa di altre sottospecie introdotte a scopo commerciale.
L’obiettivo del progetto "Bee Safe" è creare oasi di fecondazione per la riproduzione in purezza genetica di quest’ape: diciotto apicoltori del Parco hanno sottoposto le loro api ad un'analisi morfologica e genetica per identificare quelle autoctone al fine di creare aree di tutela intorno agli alveari e salvaguardarne l’integrità.
Il progetto, inoltre, prevede il monitoraggio delle farfalle diurne e degli apoidei selvatici presenti nel Parco per identificare le diverse specie e valutarne la presenza nel tempo. Prevista la raccolta di polline, miele, cera per realizzare analisi chimiche e identificare eventuali contaminanti ambientali.
Le attività di monitoraggio sono realizzate in collaborazione con le Università di Firenze e Pisa, mentre le analisi chimiche sono svolte dall’Università di Tor Vergata e quelle genetiche e morfologiche dal Crea di Bologna.
Il webinair di giovedì, dedicato al tema “L'Apis mellifera ligustica, un’ape resiliente: strategie di salvaguardia e valorizzazione per l'ape mellifera autoctona”, vedrà come relatore Tiziano Gardi, esperto apistico nazionale, preceduto dai saluti di Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dagli interventi di Giorgio Davini e Giovanna Di Domenico, rispettivamente del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga e di quello della Maiella, e di Franco Ferroni, responsabile agricoltura di WWF Italia. Il webinar potrà essere seguito collegandosi al seguente link: clicca qui.
Il 18 maggio 2017 veniva inaugurato il Politeama, centro d’eccellenza per le arti e la cultura che, a partire dalla città di Tolentino, si è affermato come punto di riferimento culturale sull’intero territorio regionale e non solo. Cinque anni fa questa inaugurazione ha rappresentato un forte segnale di speranza e di rinascita, in un contesto sociale e urbano fortemente colpito dagli eventi sismici.
L’intera comunità ha accolto il Politeama con un "Bentornato!" a quel teatro restituito alla città per volontà dell’imprenditore e mecenate Franco Moschini che, attraverso la Fondazione che porta il suo nome e che vede la presenza attiva del Comune di Tolentino, ha continuato a sostenere le attività di questi primi ed intensi cinque anni di vita.
Un esempio di come la provincia non abbia nulla da invidiare alle grandi città: il Politeama si è affermato come centro di produzione ed attrattore culturale. Un luogo unico nel suo genere, dove persone di tutte le età entrano quotidianamente per creare e condividere esperienze: danza, teatro, cinema, musica, spettacoli, mostre, convegni, formazione e convivialità.
Una ricorrenza, quella dei cinque anni dalla riapertura, festeggiati con un video dedicato ai tantissimi artisti che si sono esibiti sul prestigioso palco del Politeama. Il video diffuso sui canali social, Facebook, Twitter e Instagram è visibile sul canale YouTube del Politeama al seguente link: clicca qui.
A partire dagli eventi inaugurali e per le successive cinque stagioni artistiche molte sono state le rassegne che hanno arricchito la programmazione, con produzioni originali e uniche. "Racconti D’Attore" che ha visto sul palco tanti noti attori italiani; una rassegna voluta e ideata dal direttore artistico Massimo Zenobi.
L’eccellenza del Master Piano Festival con illustri musicisti e repertori ricercati per gli appassionati del genere e non solo, organizzata con la Maestra Cinzia Pennesi. Il Jazz con musicisti del panorama nazionale e grandi nomi internazionali, e tanti altri eventi musicali. Il Cabaret con tanti popolari comici italiani.
Una programmazione cinematografica d’autore con film che hanno fatto la storia del cinema e titoli dei più grandi maestri contemporanei. Parallelamente alla stagione artistica, il Politeama in collaborazione con il Comune di Tolentino ha organizzato "TalentiNati", festival per la valorizzazione e la diffusione dei progetti artistici di giovani talenti del territorio. In questi cinque anni di attività il Politeama ha ospitato anche importanti mostre artistiche e fotografiche, insieme a numerose presentazioni di libri.
Una programmazione artistica costante che in cinque stagioni ha contato 134 eventi live, 170 proiezioni cinematografiche, alcune delle quali sonorizzate dal vivo, 182 eventi tra convegni, conventions, meeting e conferenze, 15 mostre ed esposizioni e innumerevoli attività formative in campo artistico, facendo del Politeama un luogo attivo e aperto tutti i giorni.
Il Politeama ha affrontato con determinazione anche la difficile emergenza legata alla pandemia, proseguendo la sua attività di diffusione della cultura, dello spettacolo e della formazione. Uno spazio sempre a sostegno della città e parte integrante del territorio grazie a tutte le collaborazioni avviate con molte realtà locali, tra le quali: il Liceo Coreutico, l’Unitre, il Centro Teatrale Sangallo, la scuola Sfumature Danza, l’Accademia della Libellula, l’Associazione Tolentino Jazz, l’Associazione Appassionata, Officine Mattòli, l’Accademia Filelfica e molte altre.
Sempre ispirato dall’eccellenza e con sguardo attento alla formazione, il Politeama ha saputo coinvolgere le scuole del territorio e le giovani generazioni. Sono stati organizzati matinée e incontri dedicati volti ad arricchire l’offerta formativa per stimolare il pubblico di domani, anche con esperienze di alternanza scuola-lavoro.
Il Politeama intende continuare su questa strada, offrendo un panorama completo delle performing arts e stimolando il fermento culturale dell’intero territorio, proprio come prevede da sempre la sua mission.
Difendere, preservare, accudire: sono solo alcune delle declinazioni legate alla mission e alla storia della company del gusto Monterotti di Sarnano - tutta al femminile – che da oltre quarant’anni conserva aromi antichi trasformando in bontà la memoria eterna e sapida delle montagne.
Le sorelle Genny e Katia hanno saputo nel tempo raccogliere l’eredità del loro padre Fabrizio e rispondere alla desolazione fisica che ha sfigurato la città dopo il sisma del 2016 e al vuoto intimo e traumatico dell’addio a un genitore portato via dal Covid solo pochi anni più tardi.
Grazie a loro, il salumificio Monterotti ha saputo portare avanti i valori della tradizione, valorizzando la filiera corta attraverso la scelta di allevamenti locali per ottenere prodotti d’eccellenza, come prosciutto, salame, porchetta, lonza, ciauscolo igp ed altri insaccati.
Sotto la guida del fondatore, l’azienda si è aggiudicata numerosi riconoscimenti, nel corso dei decenni, tra cui il premio per il miglior salume spalmabile IGP. Oggi, Genny e Katia vogliono mantenere il “gusto dei Sibillini” un fattore di unicità che consente loro di raccogliere il testimone di chi le ha precedute con l’obiettivo di custodire la tenace bontà nata in valli splendide .
La strategia di conservazione di tale unicità passa per il “metodo profumo di bosco”, un caratteristico modello di difesa del sapore in due atti: il primo basato sulla stagionatura naturale artigianale ricca di profumi e dal retrogusto specifico. I prodotti vengono venduti solo quando il processo è completo.
Il secondo atto di questa straordinaria modalità operativa comporta, come principale garanzia della genuinità dei prodotti, un’attenta tracciabilità che include la selezione di allevamenti rigorosamente locali. In questo modo la company del gusto firmata Monterotti riesce a custodire il buono trasformando il piacere di aromi antichi nella memoria eterna e sapida delle montagne.
“Sono davvero fortunata a poter festeggiare questa età”. Fernanda Papi, ospite della RSA Villalba di Macerata, ha tagliato il traguardo dei 100 anni, festeggiati con i suoi cari e con gli operatori sanitari della struttura in cui vive, suoi “amici” di tutti i giorni.
E lo ha fatto dicendosi appunto fortunata per l’età raggiunta. Una vita, quella di Fernanda originaria di Sassoferrato in provincia di Ancona, bella e vissuta appieno, prima come sarta, da giovane, nella sua Sassoferrato e poi a Roma come impiegata in una società finanziaria.
Fil rouge della sua vita, così come ci raccontano anche i suoi cari più stretti, è stato mantenere sempre uno spirito positivo anche al cospetto delle avversità e dei momenti difficili, oltre all’attenzione per una alimentazione che fosse sempre corretta, all’insegna dei prodotti di qualità, ben cucinati e mangiati con la giusta tranquillità. Insomma, un autentico spot nella direzione del recupero di abitudini quotidiane sane e corrette.
“Le nostre strutture – dice la dottoressa Monica Pennesi, Direttrice di Villalba di Macerata e della Rsa Anni Azzurri “Santa Maria in Chienti” di Montecosaro, entrambe appartenenti al Gruppo Kos, primario gruppo sanitario nazionale – sono ricche di umanità, di vite esemplari e storie meravigliose come quelle di Fernanda. Noi operatori ci sentiamo in qualche modo privilegiati e fieri nel poterne fare da custodi in questa preziosa ed importante fase della loro vita”.
Visita pastorale dell’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e vescovo di Fabriano-Matelica, sua eccellenza monsignor Francesco Massara, alla piccola comunità di Serralta di San Severino Marche.
Il presule domenica scorsa ha impartito, in una cerimonia all’aperto tenutasi nella piazzetta del castello, la cresima ad alcuni ragazzi e ragazze del posto alla presenza delle catechiste Graziella e Fabiana. A dare una mano nell’organizzazione dell’incontro e dell’importante cerimonia anche il Comitato di Serralta, con Gabriella, Pietro e Patrizio, e la locale Polisportiva.
Sull’altare, per ricevere appunto il sacramento della cresima, si sono presentati Rudy, Diego, Edoardo, Alessandro, Federico, Cecilia, Sofia, Andrea e Lorenzo. Per loro una grande festa salutata con felicità e gioia da tutta la comunità di Serralta, da familiari, parenti e amici.
Durante la visita pastorale a monsignor Massara sono stati consegnati il gagliardetto della Polisportiva, un libro dedicato a Serralta oltre al calendario 2022 con le immagini della frazione, e insieme, una foto del castello. Alla cerimonia e alla funzione religiosa hanno assistito anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore Sara Clorinda Bianchi.
Nasce il Coordinamento Giovani Federcaccia, con l’intento di dare un nuovo impulso all’ars venandi. La Federazione Italiana della Caccia, infatti, ha deciso di riunire e accorpare, sotto una propria e concreta entità, i suoi giovani, "che - si legge in un nota - rappresentano la nuova linfa di un’arte millenaria, tramandata di generazione in generazione".
Il coordinamento Giovani di Federcaccia Nazionale, rappresentato a livello centrale dal coordinatore nazionale Paolo di Bella e dal vice coordinatore Carmelo Violante, è nato - si aggiunge - "con l’intento di presentare alla società la vera figura del Cacciatore, spesso infangata in maniera inopportuna da una galoppante e spesso discordante ideologia".
La Federcaccia Marche, attraverso il Presidente Regionale Paolo Antognoni, in sintonia con i presidenti provinciali, ha deciso di dare seguito al progetto, fissandone lo start per la struttura Regionale, designando Elia Vivani, quale coordinatore dei Giovani Federcacciatori Marchigiani.
Profonda soddisfazione ed enorme senso di fiducia da parte del Presidente della Federcaccia Provinciale di Macerata Nazzareno Galassi: "Elia, federcacciatore della Sezione Comunale di Morrovalle, ha già dimostrato nel corso del tempo la volontà di proporsi ed agire, durante le variegate attività gestionali del territorio", ha sottolineato.
La leggendaria New Zealand Endeavour è approdata questo pomeriggio nel molo sud di Civitanova Marche. L’imbarcazione, vincitrice di un Giro del Mondo, mito dei record sportivi nelle più prestigiose regate degli anni ’90, fa sosta nella città marchigiana per la tappa che fa parte della Bull Days Inclusive Sailing Cup, un’epica circumnavigazione della Penisola Italiana a bordo di questa icona indiscussa della Vela.
Al timone i valori dell’inclusività sociale: a bordo infatti c’è una squadra di atleti paralimpici che affrontano un appuntamento unico, contraddistinto dallo spirito sociale e solidale. Quindici sportivi della Fai Sport, società sportiva paralimpica da 27 anni protagonista della scena sportiva nazionale che, partiti il 15 maggio da Trieste, dopo 45 giorni di navigazione e 1400 miglia percorse nei mari che bagnano il nostro Belpaese, arriveranno il 24 giugno nel principato di Monaco dopo aver toccato, oltre Civitanova Marche anche Porto Cesareo (Lecce), Palermo, Napoli, Pisa e Genova.
Bull Days Inclusive Sailing Cup si propone di unire più mondi e attraverso lo sport di parlare un linguaggio universale puntando, tramite l’inclusione della disabilità nell’attività sportiva, a dare il proprio apporto al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu (Sustainable Development Goals).
Un appuntamento che ha trovato l’immediata condivisione della Lega Navale italiana, partner della Cup e da sempre impegnata sui temi della nautica solidale e dello sport per tutti e dell’azienda civitanovese ICA, partner tecnico di questa iniziativa. L’impresa della famiglia Paniccia, infatti, nota a livello internazionale per l’innovazione e la sostenibilità nel campo delle vernici, ha realizzato per New Zealand Endeavour una speciale vernice protettiva per vele a basso impatto ambientale.
All’incontro con la storica imbarcazione hanno partecipato amanti della vela e del mare, sportivi in generale e curiosi. Presenti il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il Tenente di Vascello Ylenia Ritucci, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, l’assessore Giuseppe Cognigni, Sandro Paniccia, presidente ICA e l’armatore Ezio Tavasani con l’aiuto armatore Mauro Magarotto.
Bull Days Inclusive Sailing Cup inoltre aderisce alla Charta Smeralda, il codice etico per la conservazione degli ecosistemi marini e costieri di One Ocean Forum, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare gli oceani. Durante la navigazione saranno numerose le iniziative, fra la terraferma e l’acqua, mirate all’inclusione sociale.
La bellezza e la velocità in acqua è stata accompagnata dalle frecce della strada: una serie di stupende Lamborghini che viaggiano sulla terraferma e che si sono fatte ammirare sulla banchina del molo sud.
Si è svolto sabato, al Politeama di Tolentino, il workshop “Insieme per la pace interiore” con Sergio Muniz, Morena Firpo e Sibilla Leanza: grande successo per l’evento che ha visto la partecipazione di oltre 25 iscritti da tutta la provincia.
Il workshop aveva l’intento di riscoprire la propria serenità interiore, attraverso discipline olistiche come la Bioenergetica, lo Yoga, la meditazione e l’ascolto di musica devozionale. Un percorso che i tre operatori olistici hanno svolto con tutti i partecipanti, nel corso di 5 ore, nella sala polivalente del Politeama.
Abbattere le corazze che si formano nella personalità, favorire l’armonia tra corpo, mente e spirito, liberare la mente con la meditazione e ritrovare la serenità con l’ascolto di canti e musiche spirituali, ha generato in ogni partecipante un senso armonico del proprio io interiore, con un grande successo della manifestazione.
Nella parte finale, Sergio Muniz e Morena Firpo, si sono esibiti in un concerto di musiche devozionali, presentando in anteprima il proprio cd, in uscita a giugno, dove hanno unito le melodie della musica tradizionale indiana ai ritmi pop contemporanei.
L’evento è stato organizzato da Sibilla Leanza che svolge da oltre 25 anni la propria attività olistica in provincia, attraverso la Bioenergetica, lo Yoga e la Naturopatia.
Il Politeama è stato felice di aprire le sue porte anche alla nuova cultura del benessere che, oltre alla pratica olistica, vede protagonista l’universo della musica.
Macerata di nuovo protagonista su "Striscia la Notizia". Il capoluogo è stato oggetto di un divertente servizio dell'inviata Chiara Squaglia all'interno della nuova puntata della sua rubrica "EnigmArte", in onda nella trasmissione pre-serale di Canale 5 ogni sabato.
Il focus è stato posto sull'opera in ferro, posta all'esterno dell'Arena Sferisterio, nel piazzale antistante Porta Mercato. La Squaglia, che ha registrato il servizio lo scorso 13 aprile dopo aver intervistato il sindaco - nonché presidente provinciale - Sandro Parcaroli sulla situazione dei licei tolentinati (leggi qui), ha chiesto ai cittadini maceratesi cosa rappresentasse, per loro, l'opera, raccogliendo pareri contrastanti. La terra? O un pallone?
A sciogliere i dubbi ci ha pensato il critico d'arte Luca Nannipieri, che ne ha ricordato l'autore Umberto Peschi e la sua intenzione: tributare l'omaggio a un pallone, nel ricordo del gioco col bracciale per cui l'Arena Sferisterio è stata originariamente pensata. Ad essere citata dalla Squaglia anche la poesia dialettale di Goffredo Giachini dedicata proprio all'opera. Clicca qui per rivedere il servizio andato in onda su Striscia la Notizia.
Parla argentino l’amicizia ormai trentennale fra Treia e Monte Buey celebrata in questi giorni in città. Una delegazione proveniente dal Sud America è, infatti, ospite dell’Amministrazione comunale per sancire e confermare il trattato di amicizia pluridecennale con il quale le due comunità hanno espresso la reciproca volontà di consolidare i vincoli di sangue e storia esistenti. La cittadina di Monte Buey (provincia di Cordoba) è grande più o meno come Treia per abitanti ma con un territorio estremamente grande e ricco.
"Monte Buey è sicuramente la città Argentina con il più alto indice di cittadini discendenti da Italiani e moltissimi di essi provengono proprio da Treia. Il movimento della popolazione treiese dal 1895 al 1955 mostra come siano emigrati in Argentina un numero di cittadini pari quasi a quello che è oggi residente (9500 abitanti)", afferma il sindaco Franco Capponi.
Il programma di accoglienza e ospitalità, sviluppato in tre giorni, prevede una visita alla città di Treia e del territorio attraverso i suoi luoghi più caratteristici e storici, nonché nei vicini Comuni: Cingoli, Recanati, Loreto, le Grotte di Frasassi. Organizzato anche un Consiglio comunale aperto per sabato 14 maggio, alle 18, presso il teatro comunale per la trattazione della “Celebrazione del 30esimo anniversario del gemellaggio tra la città di Treia e Monte Buey” al quale sono stati invitati tutti coloro che hanno partecipato ai precedenti scambi e tutti i cittadini argentini oggi residenti a Treia.
Un rapporto, quello con la cittadina argentina, che affonda le sue origini nella storia di Treia, come spiega il primo cittadino: "La nostra città, come molti altri paesi, ha vissuto un lungo periodo di emigrazione in passato soprattutto nei periodi più bui tra le due guerre. Tra la fine dell'800 e la prima metà del secolo scorso, oltre novemila treiesi lasciarono la loro terra per emigrare in Argentina e tentare miglior fortuna. Alcuni, tra il 1921 e il 1949, si stabilirono a Monte Buey. Da questa circostanza è nata un'amicizia tra le due città, ufficializzata da un vero e proprio Trattato suggellato ormai trent’anni fa".
Dal 5 maggio ha aperto a Tolentino la nuova Farmacia ‘815. Fortemente voluta dai farmacisti titolari Giuseppe Caraceni e Adriano Giglioni, la farmacia è stata allestita con il sostegno delle collaboratrici Marzia Domizi e Anna Feliziani, in zona Pace al numero 4 di Largo ‘815, sotto il Multiplex Giometti.
Gli ampi locali consentono al cliente di usufruire di prestazioni professionali e di essere accolto con competenza e gentilezza, ascoltato e consigliato nel miglior modo possibile. La Nuova Farmacia Tolentino ‘815 è nata per diventare un centro sanitario a cui affidarsi e di cui fidarsi e dove trovare risposte adeguate ai propri bisogni di salute nel senso più ampio del termine.
Oltre ai medicinali, nella nuova Farmacia ‘815 sarà disponibile un vasto assortimento di prodotti cosmetici, integratori alimentari, articoli per l’igiene, articoli medicali, veterinari ed elettromedicali.
A disposizione ci saranno anche spazi dedicati per la misurazione della pressione arteriosa, e di telemedicina quali ECG, Holter cardiaco e pressorio, individuazione, senza l’uso di elettrodi, di aritmie e del controllo dermatologico di patologie della cute. La Farmacia ‘815 sarà inaugurata ufficialmente oggi, a partire dalle 17:30.
"Già nel nome della nostra nuova farmacia – precisano Caraceni e Giglioni – abbiamo voluto fare un preciso riferimento alla storia e alla cultura insite nel dna della Comunità tolentinate che si è sempre distinta per essere un vero laboratorio economico e sociale, senza dimenticare di aggiungere quella giusta dose di innovazione che ci consenta di fornire servizi rispondenti alle esigenze di quelli che vorranno essere nostri clienti. Da parte nostra mettiamo a disposizione tutta la nostra esperienza e preparazione oltre alla nostra innata disponibilità".
La prossima stagione de "Il contadino cerca moglie" sarà più maceratese che mai. Dopo la messa in onda della prima puntata dei casting della nuova edizione del format televisivo in onda a partire dal prossimo autunno su Nove e realizzato con la piattaforma Discovery+, è stata resa nota la lista dei concorrenti che tra vita agreste e nuovi incontri amorosi, cercheranno di trovare la donna giusta per un ritorno alle origini.
Con ben due concorrenti su 8 provenienti dalla provincia di Macerata, la trasmissione si tingerà un po' di biancorosso per la prossima edizione: tra i protagonisti infatti ci sono Dario, allevatore di bovini marchigiani che vive e lavora a Recanati, ed Enrico, soprannominato “Il Nol” e allevatore in Val di Fassa, ma originario di San Severino Marche.
Insieme ai giovani contadini in questo nuovo viaggio tra le più belle campagne italiane ci sarà anche per questa edizione Gabriele Corsi. Sarà l'ex Iena e storico componente del Trio Medusa, nel corso del reality prodotto da Fremantle per Discovery Italia, a far conoscere più da vicino gli otto protagonisti, le loro storie e i loro desideri.
Ma soprattutto guiderà gli otto concorrenti tra paesaggi bucolici, balle di fieno da rotolare e sterco da spalare per tracciare l’identikit dell’ambita anima gemella che sarà disposta ad abbandonare le comodità della città per immergersi nelle bellezze della natura incontaminata. E chissà la vittoria di questa edizione non arrivi proprio nel territorio maceratese.
Questa la lista completa di tutti gli altri concorrenti che prenderanno parte al reality televisivo:
Lorenzo, 29 anni: dirige l’azienda agricola di famiglia sulle montagne della Val di Pejo in Trentino.Alessandro, 32 anni: è un produttore di frutta e verdura ad Atzara in Sardegna.Stefano, 47 anni: è della provincia di Lecce ed è un coltivatore di patate e ulivi nella sua azienda agricola.Teodoro, 28 anni: è del Trentino Alto Adige ed è un coltivatore di canapa in Toscana.Michele, 41 anni: è della provincia di Salerno, ha creato un’azienda agricola dopo aver lavorato in una fabbrica.Nicolò, 27 anni: ha anche lui un’azienda agricola e vive nelle campagne di Terni.
Nel giorno della Festa della Mamma è tornata al suo posto, in un’edicola votiva della frazione di Colleluce dov’era stata posta da più di mezzo secolo, a San Severino Marche, la statuetta della Vergine Maria, trafugata da ignoti lo scorso Natale.
Il Comitato della frazione, presieduto da Serenella Eugeni, si è adoperato per la sostituzione della statuetta. L’edicola votiva dove è posta è spesso destinazione scelta dagli abitanti del posto per una preghiera e un breve momento di raccoglimento.
Il ritorno dell’immagine sacra al suo posto è stato salutato con una piccola cerimonia introdotta dalla benedizione di padre Aurelio, dei frati Cappuccini. Presenti anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata.
Il Comitato ha fatto dono a tutte le mamme presenti di una medaglietta della Madonnina e al primo cittadino di una miniatura dell’immagine. “La nuova statuetta ha più o meno le stesse dimensioni di quella trafugata - spiega Serenella Eugeni, presidente del Comitato di frazione - E’ stata donata dai fedeli che tenevano molto a questa cosa perché l’episodio del Natale scorso aveva lasciato un velo di tristezza nella nostra piccola comunità”.