Un successo oltre le aspettative per la prima serata evento organizzata dai ragazzi della Homeless Factory. L'”Homeless Party Beta Release”, tenutosi presso il magazzino dell’associazione nella zona industriale di Montecassiano nella serata di venerdì 6 gennaio, ha regalato un'esperienza musicale di alto livello al pubblico presente allo spettacolo. Tre talenti locali si sono esibiti in un concerto di circa tre ore sul palco dell’Homeless Factory, trasportando la qualità tipica del noto fetival annuale in un contesto da concerto, dove gli artisti hanno potuto esibirsi senza le meccaniche da competizione come limiti di tempo o giuria.
“Sono molto soddisfatto del risultato di questo primo esperimento - spiega Alessandro Destro, Video Jockey e organizzatore del concerto -. Il nostro obiettivo è continuare a far crescere questo progetto, trasformando serate come questa in un appuntamento fisso dove gli artisti locali possono incontrarsi ed esprimersi, offrendo uno spettacolo di qualità ai nostri ospiti”.
Il primo a calcare la scena è stato Daniele Gatto, in arte Mivergogno, che con il suo "urlautorato" ruggente ha aperto le danze riuscendo anche a regalare qualche sorriso al pubblico. "Per me è stato come giocare in casa - ha commentato a margine Mivergogno -. Collaboro con i ragazzi dell’Homeless da qualche anno ed è qui che registro i miei pezzi".
"È stata però un’esperienza bellissima poter riscoprire questo luogo sotto un’altra luce e credo molto in questo progetto - continua Gatto -. Sono convinto che se dovesse continuare, la Factory potrebbe diventare un punto d’incontro per chi vuole ascoltare buona musica dal vivo, con la qualità di un vero concerto".
Il turno di mezzo è spettato al duo degli Ikaros con le loro sonorità moderne dal retrogusto classico tipico del cantautorato italiano. Sperimentazione e cultura si uniscono in un connubio dinamico e sorprendete in pezzi come "Rana/Scorpione", "Cervo" o "Falena", tutti parte del disco in uscita "Bestie: Antologia animale".
"Ci piace sperimentare e unire insieme diversi generi - dice Lorenzo Destro, chitarra e voce del duo -. Cerchiamo di unire le sonorità moderne della musica elettronica allo spirito originale del cantautorato italiano. Poter portare la nostra musica qui, poi, è stato bellissimo: come vivere la potenza dell’Homeless Festival condensata in un concerto".
"Vedo molto potenziale nel progetto - sostiene Alessandro Marzioli degli Ikaros - e sono felice dell’opportunità che ci è stata data: poter cantare su un palco così bello, con tutti i crismi e la cura tipica dell’Homeless, è stato impagabile”.
Il sipario cala con un concerto di musica ambient dai toni evocativi, quasi mistici: un viaggio nel mondo techno di Riccardo Andrenelli. “Il tentativo è quello di avvicinare le sonorità tipiche della musica elettronica al gusto di tutti, rendendo ascoltabile da chiunque un genere ai più sconosciuto - commenta Andrenelli, fonico e membro dell’associazione Homeless -. Credo che sia fondamentale dare più spazio alla musica, riabilitandone la veste culturale e promuovendo la scena musicale locale. Questo è lo scopo dietro il nostro progetto: l’underground è vivo e ha voglia di fare e noi vogliamo offrire uno sfogo serio e professionale a tutti gli appassionati”.
"Un esperimento pienamente riuscito - chiosa Angelo Cioci, fondatore dell'associazione e regia luci della serata -. Vogliamo continuare a crescere, allargando il panorama di artisti da invitare e credendo nel progetto. Credo potrebbe rappresentare un ottimo modo di dare visibilità e continuità all’Homeless Festival, estendendo l’orizzonte musicale locale e ridando linfa vitale alla scena del territorio".
Appignano festeggia l’Epifania con lo spettacolo “A notte de Natà” della Compagnia Valenti di Treia, venerdì 6 gennaio alle ore 16,30 nella Chiesa di Gesù Redentore ad ingresso libero.
"Abbiamo voluto offrire alla nostra comunità uno spettacolo brillante, dove la tradizione sacra del Natale viene messa in scena con gli elementi del presente tramite il linguaggio che più identifica e valorizza le nostre radici e la nostra appartenenza al territorio, il dialetto, una eredità della nostra storia". - Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita – Invitiamo la cittadinanza e tutti i visitatori a festeggiare insieme l’Epifania nella suggestiva scenografia della Chiesa di Gesù Redentore. Ringrazio in particolare Don Gianluca per la grande disponibilità dimostrata" .
L’opera teatrale “A notte de Natà” della Compagnia Valenti, diretta da Francesco Facciolli, prende spunto e contenuto dalla tradizione sacra e profana del Natale, la tradizione popolare. Lo spettacolo spazia dal sacro al profano e racconta tutta l’aura della festa di Natale attraverso scritti antichi e moderni. I testi sono stati attinti da una ricerca approfondita che si è avvalsa dell’opera di raccolta di Giovanni Ginobili, mirabile curatore delle tradizioni locali e di altri scritti realizzati da Fabio Macedoni e curati dal regista Francesco Facciolli.
La narrazione teatrale viene accompagnata, per la prima volta, da musiche e canti dal vivo. “A notte de Natà” è uno spettacolo di divertimento e di riflessione – ha spiegato il regista Francesco Facciolli – In questa commedia c’è molto di serio e c’è molto di comico-brillante, è uno specchio fedele della vita, attraversata da momenti diversi ed opposti che scandiscono le giornate di ognuno di noi. Il tutto nella notte della magia divina nella quale Gesù nasce dove la tradizione e la fede, la spiritualità e la carnalità si incontrano per assistere alla Nascita Santa.”
Il sottotitolo “ Tutte ‘e vestje sa parlà” è stato un altro elemento di ispirazione, si racconta infatti in un proverbio locale che la notte di Natale, in occasione della nascita santa, tutte le bestie abbiano la facoltà di parlare fra loro; il proverbio, quindi, è diventato il titolo ed il sottotitolo della commedia.
“La scelta dell’allestimento nella Chiesa del Gesù Redentore come luogo di rappresentazione non è casuale in quanto l’argomento trattato è legatissimo alla tradizione cattolica del nostro territorio e della nostra spiritualità. - Hanno commentato gli autori dello spettacolo Fabio Macedoni e Alessandra D’Oria - Va ricordato inoltre che il teatro nasce proprio sui sagrati delle chiese per raccontare le sacre scritture. Una scelta peraltro incoraggiata ed avallata anche dai vescovi Nazzareno Marconi e Francesco Massara”.
Il festival Macerata Jazz, la kermesse del comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz, in collaborazione con l’Università di Macerata e il supporto di Regione Marche, Ministero della Cultura e numerosi sponsor, giovedì 5 gennaio chiude la sua 53^ edizione.
Alle ore 21:15, sul palco del Teatro Lauro Rossi si esibirà la Musicamdo Jazz Orchestra, big band fondata dall'Associazione Musicamdo su idea e coordinamento del sassofonista Stefano Conforti e composta da 25 musicisti jazz principalmente del maceratese con un progetto tutto dedicato a Mina.
"Grande, grande, grande… Mina", nasce infatti per omaggiare la "tigre di Cremona" attraverso le sue più belle canzoni arrangiate per voce e big band. Il progetto è stato inciso recentemente in un disco per l’etichetta No.ta.mi.
La Musicamdo Jazz Orchestra con ospite alla voce Alessandra Doria, diretta dal Maestro Luca Pecchia propone le emozioni, le sonorità degli anni ‘70 con gli arrangiamenti esclusivi di Massimo Morganti, Pierfrancesco Ceregioli, Paolo Del Papa, Diego Donati e Marco Postacchini.
In particolare si vuole celebrare l’atmosfera e il concerto alla Bussola del 1972 "Mina e l’Orchestra", un evento unico nella storia della musica leggera italiana. In quelle mitiche performance live, la potenza dell’unica artista italiana in grado di reggere una big band con ritmica e sezioni di fiati formate dai più importanti jazzisti italiani, proiettava la Versilia e l’Italia in una dimensione internazionale di divertimento e tipico delle notti di Las Vegas e Los Angeles, Londra e New York.
(Credit foto: Marco Tamburrini)
Nuovo appuntamento a Civitanova con "Domenica al museo", iniziativa nazionale che ha avuto grande successo e che torna dopo il lungo stop dovuto alla crisi pandemica. Anche la pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta sarà aperta al pubblico ogni prima domenica del mese, da ottobre ad aprile 2023.
Così, domenica primo gennaio, dalle 17:30 alle 20:30, la pinacoteca aspetterà il pubblico per regalare un pomeriggio di bellezza. Per l’occasione, la direttrice Enrica Bruni parlerà agli ospiti dell'artista Nino Ricci, straordinario pittore e incisore maceratese, illustrando un'opera della collezione.
La visita è gratuita. Info: info@pinacotecamoretti.it - 0733.891019. Si ricorda, inoltre, che la Pinacoteca Moretti è aperta al pubblico per le festività natalizie, con appuntamenti che arricchiscono il programma degli eventi messi in campo da Comune e Azienda dei Teatri. I prossimi giorni di apertura, con ingresso gratuito, sono (oltre al primo Gennaio): 6, 7, 8 gennaio dalle 17:30 alle 20:30.
Giovedì 29 dicembre, alle 21:15, il Politeama di Tolentino ospita la proiezione di "Terzo Tempo", cortometraggio del regista sarnanese Stefano Monti che interverrà a fine proiezione insieme a Saverio Marconi che ha interpretato il ruolo dell’arbitro Michele nel cortometraggio.
"Era molto tempo che non ero più di fronte a una macchina da presa e tornare a fare cinema è stata un’esperienza emozionante" commenta Saverio Marconi. "Quando ho letto la sceneggiatura mi è sembrata molto interessante e, quando ho visto il risultato finale, poi, sono stato davvero colpito dalla bellezza del corto, della sua magnifica fotografia e della precisione della narrazione".
"Credo che venire a vederlo in sala sia importante sia per il tema, poiché parlare di antifascismo è sempre più necessario soprattutto per i giovani, sia perché si tratta di un’opera prima di un giovane regista marchigiano di cui sarà interessante seguire il percorso artistico", aggiunge Marconi.
Il corto – già vincitore del premio della giuria popolare al festival Storia in Corto di Mentana (Roma) e selezionato a festival nazionali e internazionali come l’I-Fest - International Film Festival di Castrovillari (CS), il Veterans Film Festival di Sydney (Australia), il Rome Independent Film Festival (RM) e l’Asti Film Festival (AT) – si ispira a un fatto realmente accaduto a Sarnano nella primavera del 1944: una partita di calcio tra militari e civili, imposta dalle truppe naziste e arbitrata da Mario Maurelli, futuro arbitro di serie A.
Sullo sfondo di questo evento storico, "Terzo Tempo" racconta la storia di un’amicizia sigillata in giovinezza da un patto di sangue e poi corrosa dall’avvento Seconda Guerra Mondiale che sgretola vite e rapporti umani.
Tra maestranze e attori, al corto hanno lavorato quasi cinquanta persone. Nei ruoli principali, oltre a Saverio Marconi, compaiono altri interpreti di rilievo del panorama nazionale, come Jacopo Olmo Antinori (“Io e Te”, “I nostri ragazzi”) e Aglaia Mora (“Il Commissario Montalbano”, “Don Matteo”).
Il comune di Recanati si è aggiudicato un nuovo finanziamento di 500mila euro relativo al Pnrr, che permetterà di eseguire interventi di rimozione delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali nei Musei cittadini.
Interventi che permetteranno di migliorare le condizioni di accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva del Museo "Beniamino Gigli" ospitato all’interno del Teatro Persiani e dell’attiguo Museo della Musica "MuM".
"Ancora una volta il nostro grande lavoro di progettazione e di ricerca di fondi governativi ci premia con un nuovo finanziamento di 500 mila euro per migliorare e rendere più inclusivi i nostri musei cittadini - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Vogliamo lavorare per una cultura accessibile a tutti e questo passa dall’impegno nel rimuovere sempre più ogni tipo di barriera, fisica o sensoriale nella nostra bella città, tanto amata dai migliaia di visitatori e turisti".
Proprio in questi giorni il Ministero della Cultura ha pubblicato la graduatoria delle proposte ammesse al finanziamento di tutta Italia, tra cui il progetto presentato dall'amministrazione Bravi, redatto dall'ufficio tecnico del comune, a firma dall’architetto Maurizio Paduano.
"Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto questo finanziamento del Pnrr che premia la nostra visione della cultura come inclusiva e fonte di benessere per la comunità - ha affermato l’assessora alla cultura Rita Soccio -. Il progetto che abbiamo presentato non solo unirà i due musei di "Beniamino Gigli" e "MuM" creando un unico polo accessibile ma andrà a potenziare la fruizione delle persone con disabilità attraverso strumentazioni e percorsi specifici".
"Particolare attenzione sarà rivolta a rendere più inclusive le visite e i laboratori rivolti alle scolaresche, con una formazione mirata che potrà coinvolgere le associazioni e le università del territorio. Se siamo riusciti ad avere questo ulteriore finanziamento è grazie anche al lavoro di dirigenti e personale comunale che credono come noi nella cultura come opportunità di crescita" ha concluso Soccio.
"Il mio nome è vendetta" diretto da Cosimo Gomez con Alessandro Gassmann e Ginevra Francesconi è diventato il primo titolo italiano a entrare nella 'Top Ten' globale dei film non in lingua inglese più visti di sempre su Netflix.
Con i dati appena pubblicati dalla piattaforma streaming, il film prodotto dalla Colorado Film di Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio Straffi, scritto da Sandrone Dazieri, Cosimo Gomez e Andrea Nobile, alla sua quarta settimana di permanenza nella classifica ha aggiunto altre quattro milioni di ore di views in oltre 90 paesi (settimo posto nella top ten della settimana) raggiungendo quindi l'impressionante monte di 67,2 milioni di ore di visualizzazioni che lo hanno portato ad entrare al decimo posto della classifica di tutti i tempi.
Il film italiano più visto prima di "Il mio nome è vendetta" era "Yara" di Marco Tullio Giordana che aveva raggiunto 'solo' 37,8 milioni totali di ore di views. A questo punto è praticamente sicuro che Netflix darà la luce verde per la produzione del sequel visto che, come ha detto il regista proprio a Cinecittà News, "sia io che gli altri sceneggiatori abbiamo molte idee su come andare avanti".
(Credit foto: Artègo Italia)
Il 2023 inizia a teatro a Montelupone dove si alza il sipario su una nuova stagione ricca di nomi illustri pronti a salire sul palco del "Nicola degli Angeli". A inaugurarla sarà Corinne Clery con Francesco Branchetti venerdì 13 gennaio con lo spettacolo "Il diario di Adamo ed Eva", l’esilarante e romantico capolavoro di Mark Twain.
Il nuovo cartellone è stato presentato dall'amministrazione comunale che, dopo aver dedicato nelle scorse settimane una rassegna ad hoc per i ragazzi, ha pensato a un'offerta culturale trasversale e di pregio, in grado di coinvolgere gusti diversi con quattro spettacoli in cui saranno in scena attori di grande rilievo nazionale.
Il secondo appuntamento sarà sabato 18 febbraio con Matilde Brandi nella commedia "Una come me" insieme a Salvatore Buccafusca e Andrea Zanacchi. Il 9 marzo toccherà a Giobbe Covatta col suo spettacolo "Scoop (Donna sapiens)", con cui l’attore e comico nonché grande scrittore, vorrà dimostrare, attraverso il suo linguaggio irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo.
Per concludere il 28 aprile sarà la volta dello spettacolo "Il test" con protagonisti Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi in un’esilarante e graffiante commedia che ha sbancato i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid ed è arrivata in Italia. In programma anche due commedie dialettali.
“Abbiamo pensato a una stagione teatrale in grado di offrire dei momenti di leggerezza, ma anche riflessione - ha spiegato l’assessore alla cultura Orietta Mogliani - per tornare a vivere a pieno la socialità che negli ultimi due anni ci è tanto mancata a causa della pandemia. Con questo scopo sono stati pensati anche gli abbonamenti con prezzi davvero popolari: basti pensare che il ridotto comprende sei spettacoli a 65 euro. Abbiamo anche realizzato la rassegna per ragazzi con spettacoli completamente gratuiti. Tutto per incentivare momenti di condivisione sociale e di valenza culturale per la cittadinanza”. Info e prenotazioni: 07332249319 (biglietteria nei giorni di apertura) oppure 0733224911 (Comune, dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì).
Abbonamenti (valido per tutti i 6 spettacoli, di cui 4 professionistici e 2 amatoriali)
Intero € 80,00
Ridotto (over 65 e under 18) € 65,00
Biglietti
Spettacoli professionistici:
Intero € 20,00
Ridotto (over 65 e under 18) € 15,00
Spettacoli amatoriali:
Intero € 10,00
Ridotto (over 65 e under 18) € 8,00
Si conferma un successo l’appuntamento con il gospel di Santo Stefano al teatro Piermarini di Matelica. Da diversi anni ormai il 26 dicembre a Matelica è sinonimo di concerto gospel e anche questa volta la tradizione è stata rispettata con una buona riuscita dal punto di vista qualitativo e delle presenze.
Sul palco del Piermarini è salito il gruppo "Gospel Times", nato nel 2005 con l’intento di condividere la musica gospel in un viaggio attraverso sapori e atmosfere dalle mille sfumature, grazie alle differenti esperienze artistiche dei componenti, professionisti appassionati che permettono un fondersi di colori dalla coinvolgente personalità.
La formazione è riuscita a trasmettere il vero "sound" gospel grazie all’interpretazione di voci statunitensi e inglesi straordinarie, dalle doti vocali della leader Joyce E. Yuille, al soul di Kenn Bailey, alla bravura di Julia St. Louis e alla straordinaria voce di Josie St Aimee, accompagnati dal fantasioso pianista Michele Bonivento.
Ora al Piermarini arriva un altro grande appuntamento di successo degli ultimi anni: il concerto di Capodanno della banda musicale P. Veschi. I musicisti del gruppo matelicese saranno diretti dal maestro Gabriele Bartoloni per un’esibizione che è sempre molto apprezzata dal pubblico. L’appuntamento è per domenica primo gennaio alle ore 21:15 presso il teatro Piermarini. Ingresso a offerta libera (è consigliato prenotare al seguente numero telefonico: 347 6883010).
Il comune di Macerata si è aggiudicato il finanziamento di 499mila euro relativo al Pnrr, che permetterà di eseguire interventi di rimozione delle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali dello Sferisterio. Il progetto, "Sferisterio Inclusivo", era stato presentato circa tre mesi fa e in questi giorni il ministero della Cultura ha pubblicato la graduatoria degli assegnatari.
"Gli interventi permetteranno di migliorare le condizioni di accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva in rapporto all’obiettivo della fruizione ampliata quale tema strategicamente rilevante della mission dello Sferisterio in parallelo con un positivo impatto sulla promozione non solo culturale ma anche sociale ed educativa - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Con il progetto 'Sferisterio Inclusivo' abbiamo deciso di valorizzare ancora di più un luogo identitario della città".
L’intervento, redatto dall'Ufficio Tecnico del Comune in collaborazione con il Servizio Welfare e Cultura, permetterà di eliminare i dislivelli esistenti all’ingresso della biglietteria e del corridoio innocenziano - tramite la realizzazione di scivoli mobili - e di realizzare un ascensore che renderà accessibile la gradinata, il primo e il secondo ordine.
L'obiettivo è anche promuovere linee di intervento per il superamento delle barriere cognitive e sensoriali implementando gli strumenti che assicurano la fruizione ampliata di informazioni e conoscenze dei contenuti culturali che consentiranno l’interazione in una logica partecipativa con il supporto di personale formato e qualificato. Il progetto ha visto coinvolti l'Università di Macerata, il Museo Tattile Statale Omero, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Marche, l’Associazione Arena Sferisterio e Sistema Museo.
Un Natale all’insegna dell’arte ceramica quello offerto dal comune di Appignano ai cittadini e ai tanti visitatori del suggestivo borgo marchigiano.
Appignano, tra le 45 città italiane di antica tradizione ceramica ha aderito anche quest’anno all’iniziativa nazionale "Buon Natale ceramica" promossa dall’AiCC, Associazione italiana Città della Ceramica, con un percorso artistico unico nelle principali chiese e conventi tra mostre di presepi e opere natalizie create a mano dai maestri ceramisti della città.
"Vogliamo offrire ai nostri cittadini e visitatori un percorso artistico a tema natalizio ricco della bellezza e dalla creatività della nostra arte ceramica - ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita -. Tante e suggestive sono le mostre e le esposizioni di opere appositamente create dai nostri ceramisti per il Natale che raccontano storie antiche e contemporanee, in continuità con la tradizione e l’identità del nostro borgo".
Tra le iniziative più originali la mostra di presepi in ceramica creati all’interno di bottiglie per lanciare messaggi di pace e di speranza nella società moderna. Realizzate a mano delle ceramiste di Appignano dell’associazione AppCreativa le opere si possono ammirare nel chiostro del Convento dei frati di Forano fino al 31 gennaio 2023.
Nato nell’antica Grecia, il mito del messaggio nella bottiglia vive e si rinnova nella tradizione natalizia proprio nella città della ceramica e racconta di vita attuale. Al messaggio universale di pace e di fraternità che porta in sé la rappresentazione del presepio si aggiunge infatti il messaggio personale di ogni artista che ha partecipato all’iniziativa, custodito nella creazione dell’opera stessa.
Sedici sono le affascinanti creazioni in mostra che rappresentano i presepi all’interno di bottiglie, realizzate in ceramica con tecniche miste, dei veri e proprio gioielli dove terra, acqua, fuoco si fondono con le anime e con i messaggi degli artisti, nella più antica tradizione del borgo di Appignano.
La mostra invita i visitatori anche a scrivere il loro messaggio personale e a lasciarlo in una grande bottiglia prima di uscire dal chiostro, desideri e preghiere che verranno gelosamente custoditi dai frati del Convento di Forano. In una sezione della mostra sono esposte anche le opere pittoriche di artisti locali che hanno voluto lanciare il loro messaggio con la propria arte.
Sempre al Convento di Forano è possibile visitare il grande presepio meccanico realizzato dai frati, dove la sacra famiglia e i personaggi della rappresentazione sono allestiti all’interno di un’opera che riproduce in scala il Convento stesso.
Altre esposizioni di presepi artistici in ceramica si possono visitare nella Chiesa della Madonna Addolorata e nella chiesa di Gesù Redentore dove in particolare si possono ammirare anche le sessanta opere in ceramica che decorano un grande albero natalizio, scolpito in legno, donato dalla ditta Clc.
Un progetto della Taruschio Ceramica di Appignano, condiviso da tutti i ceramisti locali, che offre ai visitatori un’esplosione di creatività di arte ceramica, opere realizzate con tecniche miste, a forma di sfere, cubi, medaglioni e campanelle create dagli artisti del Borgo.
Un albero di Natale di circa tre metri che racchiude la sintesi dell’artigianato della tradizione locale nelle sue materie principali, la ceramica e il legno e che svetta nella punta con una magnifica opera tornita a mano dalla ceramista Laura Scopa.
È l’artista Giovanni Dessì il nuovo presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, che subentra all’avvocato maceratese Vando Scheggia dopo tre anni di mandato.
La nomina, arrivata lo scorso 21 dicembre da parte ministro Anna Maria Bernini, è sostenuta dalla seguente motivazione: "L'alta formazione artistica è la nostra finestra sul mondo - spiega il ministro Bernini -. I Conservatori, le Accademie, gli Istituti Superiori Artistici sono in assoluto i centri di diffusione del sapere più internazionalizzati in Italia, che ci consentono di andare oltre il Made in Italy per affermare il valore assoluto del 'creato’ in Italia".
"In queste realtà risiede l'altissimo artigianato artistico, il saper fare, l'intelligenza delle mani - si aggiunge -. Obiettivo del Ministero è valorizzare questi luoghi di eccellenza, competitivi e attrattivi, forti della nostra storia e sempre più consapevoli della nostra bravura".
La nomina di Giovanni Dessì, importante artista del panorama nazionale e internazionale dell’arte, rappresenta una conferma autorevole del successo perseguibile per chi intraprende un percorso di formazione nell’ambito della creatività, ampiamente sostenuto dall’attuale direttrice, la professoressa, Rossella Ghezzi. Un percorso che allo stesso tempo si pone sin da ora in continuità con la precedente presidenza, attento alla vita culturale e sociale, non solo dell’Accademia ma di tutta la città.
A pochi giorni dalla riapertura, la Diocesi di Macerata - collegandosi al sito internet dedicato - offre la possibilità di compiere una visita virtuale in altissima risoluzione della Collegiata di San Giovanni, insieme ad altre otto chiese della provincia.
"In questo modo – ha detto il vescovo Marconi – intendiamo offrire a chiunque lo desideri, anche se sta dall'altra parte del mondo, la possibilità di conoscere da vicino la bellezza delle nostre chiese, una possibilità che continuerà ad ampliarsi mano a mano che si completeranno i restauri".
"Chiunque, tramite internet, con l'esperienza immersiva di un videogame di ultima generazione può, grazie al lavoro dei nostri uffici tecnici ed informatici, vivere un assaggio di quello che, venendo nelle Marche, potrà sperimentare di persona. Questi tour virtuali sono bellissimi, ma la visita reale delle Marche e delle nostre bellissime chiese, lo è molto di più" ha concluso il vescovo Marconi.
La tredicesima edizione del "Concerto di Natale" per soli, coro, tromba, pianoforte e quartetto d’archi, si terrà venerdì 23 dicembre alle ore 21:15, presso la chiesa San Lorenzo Martire (Collegiata) di Montecosaro.
Protagonista sarà, come sempre, la corale "Santa Cecilia", accompagnata dal quartetto d’archi "Eudora", dal trombettista Federico Perugini e dal pianista Mauro Giorgini, con interventi dei solisti Anna Sabbatini e Daniele Mazzoccolo.
Il concerto, organizzato dalla stessa corale Santa Cecilia e dal blog Montecorriere, con il patrocinio del comune di Montecosaro, sarà presentato da Maria Tiziana Pepi e diretto da Giorgio Quattrini.
Per vivere meglio l'atmosfera del Natale, consuetudine vuole che al concerto sia sempre presente un coro di voci bianche. Ospite di questa edizione sarà il coro "Vocincanto" dell'Istituto Comprensivo Solari di Loreto diretto da Tiziana Antrilli. Ingresso libero.
Promosso a Parma dopo l'addio a Macerata. Il consiglio di amministrazione del Teatro Regio di Parma, ha nominato, per il triennio 2022-2025, Luciano Messi nuovo sovrintendente della Fondazione Teatro Regio.
Il maceratese Messi, classe 1971, è presidente di Atit-Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione, vicepresidente di Federvivo e direttore della Fondazione Rete Lirica delle Marche ed è stato sovrintendente dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata dal 2015 al 2022.
"Sono certo, insieme agli altri componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio - osserva in una nota Michele Guerra, sindaco di Parma e presidente della Fondazione Teatro Regio - che Luciano Messi possa avere le competenze, l'esperienza e la sensibilità per guidare il nostro Teatro verso uno sviluppo artistico, culturale e sociale che dia valore alla nostra città e che mantenga la solidità dei rapporti internazionali costruiti in questi anni".
Il Teatro Regio, argomenta nella nota il neo sovrintendente, "è un'istituzione di produzione artistica di riconosciuta eccellenza la cui forza risiede nella sintesi tra tradizione e innovazione e nel capitale umano che ci lavora e lo sostiene. La mia visione è quella di un Regio in dialogo autentico con il suo territorio e al tempo stesso nel cuore delle sfide culturali del nostro Paese, oltre che al centro di una intensa rete di relazioni internazionali. Un teatro inclusivo, sostenibile e generativo, pronto a fare la sua parte nella grande transizione socio-culturale che stiamo vivendo".
La storia del Museo della Carrozza di Macerata è una storia iniziata sessanta anni fa. E questo traguardo l'amministrazione comunale lo vuole festeggiare giovedì 15 dicembre, a partire dalle 17, con una visita guidata gratuita insieme alle associazioni che hanno sostenuto negli anni la sua attività.
Una storia lunghissima quella del Museo della Carrozza, dalla prima donazione fatta dal conte Pieralberto Conti e sostenuta tenacemente dal Lions Club locale e allestita negli spazi che adesso ospitano la Public Library della Biblioteca Mozzi-Borgetti, fino al nuovo allestimento nel restaurato Palazzo Buonaccorsi, avvenuto nel dicembre 2009.
Una storia che ha visto il Museo della Carrozza di Macerata ergersi come una delle migliori espressioni museali in tema di carrozze, accessibilità alle collezioni e mediazione, cosi come per la cura e il rigore nelle scelte espositive.
"Il Museo della Carrozza è un motivo di vanto e di orgoglio per tutta la rete museale della nostra città - interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Un ringraziamento va a tutti coloro che negli anni hanno contributo, con la passione, alla sua crescita e alla sua divulgazione facendone una delle attrattive più originali e apprezzate della città".
"Allestito secondo una concezione che punta sul racconto del viaggio e sul legame con il territorio, arricchisce il patrimonio culturale maceratese grazie ad una location e a un allestimento all’avanguardia, con proposte interattive e ludiche, meta di migliaia di visite annuali con un pubblico di visitatori che esprime un costante e alto consenso grazie anche ai numerosi momenti di fruizione rivolti alle persone disabili" ha concluso Cassetta.
Nell’occasione, giovedì, verrà distribuita la guida breve finanziata con i fondi della Regione Marche e grazie al contributo dell'Inner Wheel di Macerata il pieghevole dedicato ai visitatori più piccoli e alle loro famiglie.
Dalle 17 fino alle 18:30 - l’ultimo ingresso sarà alle 18:15 - gli operatori museali accompagneranno i visitatori alla scoperta dei segreti di questi affascinanti mezzi di locomozione, con lo scopo di soddisfare ogni curiosità: la storia e le fasi costruttive, i viaggi, i bagagli, le strade di posta, le vetture in città, lo sport e molto altro.
Dopo il boom di presenze a palazzo Bonaccorsi di Macerata, dove in meno di due mesi dall’apertura si sono registrate oltre 4mila visite, la mostra "Carlo Crivelli, le relazioni meravigliose", porta nelle città degli "itinerari crivelleschi" diverse iniziative itineranti.
In questo percorso a San Severino Marche, dove Vittore Crivelli ha lasciato un prezioso polittico conservato nella pinacoteca civica "P. Tacchi Venturi", è stato ospitato, con grandissima partecipazione di pubblico, il convegno dal titolo: "I fratelli Crivelli: museologia, storia dell’arte, fortuna".
Sul palco del Feronia, per quello che è stato un evento nell'evento, si sono ritrovati a parlare dei capolavori dei due grandi fratelli, ma non solo, il museologo Stefano Papetti, lo storico Alessandro Delpriori e l’economista Oronzo Mauro.
L’iniziativa, promossa e curata dal comune di San Severino Marche, è stata introdotta dal vice sindaco e assessore alla Cultura, professoressa Vanna Bianconi. Presente al convegno anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Il dibattito è stato animato da quello che viene rappresentato come un vero caso di studio: le relazioni tra i fratelli Crivelli che hanno permesso di parlare delle straordinarie opere di Carlo, certo, ma anche di quelle del fratello minore Vittore.
Di quest’ultimo viene custodito in città, come detto, il polittico che fa parte dei capolavori nella raccolta d’arte di via Salimbeni. Un’opera che stupisce per cromatismo, ricchezza decorativa e minuzia del particolare, risalente al 1462. I poverissimi frati minori osservanti del convento di Santa Maria delle Grazie, ora santuario di San Pacifico da dove l’opera proviene, l’avevano commissionata al Crivelli anche se in un primo momento si pensò che fosse di Ludovico degli Urbani.
Sulla figura di un pittore non affatto "minore" si sono incentrare le relazioni del professor Stefano Papetti, per anni alla guida della Fondazione Salimbeni, che ha parlato di come e dove si possono trovare le opere dei fratelli Crivelli nel territorio, del professor Alessandro Delpriori, che ha affrontato la questione legata al confronto stilistico tra i due fratelli, e del professor Oronzo Mauro, che ha presentato una retrospettiva sulle mostre del '900 mostrando il fortunato caso dei Crivelli nell’ambito del panorama delle “economie delle mostre”. A gennaio la Città di San Severino Marche ospiterà un press tour nei luoghi dove i Crivelli operarono.
Macerata e le Marche protagoniste a Roma con la presentazione del libro "Immaginare prima" di Dante Ferretti, che è stato uno degli eventi di chiusura della Fiera nazionale dell’editoria "Più Libri Più Liberi". Oltre all’autore erano presenti il curatore del volume, David Miliozzi, la direttrice editoriale del gruppo Jimenez, Michela Carpi, e la 3 volte Premio Oscar, Francesca Lo Schiavo.
Un momento di intimità in cui il Maestro si è raccontato con ironia, sottolineando quanto le sue origini siano state fondamentali per molte delle sue invenzioni scenografiche. Pasolini, Fellini, Petri, Scorsese, Burton, Gilliam, Branagh, solo alcuni dei nomi che hanno accompagnato la serata.
E soprattutto la straordinaria collaborazione con Francesca Lo Schiavo, cominciata nel 1981, con il film "La pelle" di Liliana Cavani. La celebre coppia, che con 6 Oscar è in assoluto la più premiata di Hollywood, con commovente complicità ha raccontato aneddoti straordinari accaduti dietro le quinte di film che hanno fatto la storia del cinema.
"Dopo aver sposato Francesca, sono diventato Dante Ferretti Lo Schiavo" ha scherzato il Maestro, per evidenziare il carattere e la genialità di sua moglie. "Immaginare prima", da oggi in tutte le librerie, è la prima autobiografia di Dante Ferretti, un libro imperdibile sul destino, l’amore per il cinema, e l’importanza dei sogni.
L'artista Nazareno Rocchetti ha posizionato in piazza della Libertà a Tolentino, proprio su un lato del palazzo comunale, una serie di sculture che creano una "Natività" molto particolare e di grande effetto.
A ringraziare e salutare l'artista cingolano per la realizzazione delle opere, questa mattina, sono stati il sindaco Mauro Sclavi, l’assessore Flavia Giombetti, il consigliere Fabio Montemarani e il consigliere delegato alla cultura, Samanta Casali.
L'installazione che si potrà, da oggi, ammirare in piazza prende spunto dalla Natività e declina vari significati: dall’amore, alla donna violata, dal Cristo che si carica sulle proprie spalle un uomo di colore ad una statua con la Madonna e la Maddalena. Sotto al porticato del Comune è stata posizionata una grande mano bianca protesa verso l’alto che insegue la libertà.
Nazareno Rocchetti è un vero visionario ed amante della natura. Ex massaggiatore della Nazionale Italiana di Atletica Leggera ha legato il suo nome a quelli di grandi campioni olimpici (come Pietro Mennea, leggi qui). Le sue opere sono esposte nei più importanti musei in tutto il mondo e nelle più importanti collezioni private.
Un libro, accessibile a tutti, che "racconta" Civitanova Marche. È quanto presentato a "Più libri più liberi", la Fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria che si è tenuta a Roma la settimana scorsa, dagli studenti degli Istituti Comprensivi Ugo Bassi e Sant’Agostino. Con loro Barbara Capponi, assessore ai Servizi Educativi e Formativi, servizio organizzatore della iniziativa, insieme a Simone Forani e Claudio Bellandi dell'Anffas.
Il volume presentato è stato scritto ed illustrato dagli studenti di questi istituti comprensivi, nell’ambito dell’iniziativa editoriale "Una città da favola", ideato dalla Gemma Edizioni e rivolto a quei comuni, come Civitanova, che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento 'Città che legge' dal Cepell (Centro per il libro e la lettura).
"Una bella esperienza per i nostri ragazzi - ha detto l’assessore Barbara Capponi - vedere presentati i loro lavori in un evento nazionale così importante, in forma totalmente accessibile, cosa che ha attratto l'interesse e il plauso anche di altri comuni presenti e di enti con cui ci siamo relazionati durante la giornata. I ragazzi hanno anche approfittato per conoscere e confrontarsi con diversi autori presenti. Un momento importante che li ha gratificati per il loro talento di autori, avvicinati sempre più alla lettura e offerto un momento di serenità e aggregazione tanto necessario dopo un lungo periodo di restrizione, che abbiamo voluto completamente sostenere per offrire a tutti la possibilità di partecipare".
Gli studenti nel volume hanno raccontato le vie, le strade, i luoghi del cuore e del divertimento della propria città. Da qui la presentazione a Roma, in una delle fiere dell’editoria più importanti. Il libro è accessibile a tutti: l'assessorato ha infatti delegato Anfass Civitanova, all'Interno del progetto Bookbox, che lo ha tradotto con voce narrante in lingua dei segni e con la comunicazione aumentativa, un sistema che utilizza tutte le competenze comunicative della persona (vocalizzazioni, gesti, segni ed immagini). Tale accessibilità viene resa possibile con un qr code all'interno del libro che, inquadrato, apre i filmati con tali linguaggi.
Il viaggio, la stampa del libro e la promozione sono stati finanziati dall’assessorato del Comune mentre la casa editrice ha messo a disposizione i suoi professionisti per l’elaborazione tecnica e progettuale. Anche l'ingresso alla fiera è stato gratuito per studenti e accompagnatori. Il libro, che è inserito in una collana che contiene i volumi di tutte le scuole aderenti al progetto, si può acquistare in libreria oppure dalla casa editrice.