Arrivato alla soglia degli ottant'anni Dante Ferretti, tre volte vincitore del premio Oscar per la migliore scenografia, si racconta per la prima volta in un'autobiografia illustrata con bozzetti dai suoi film, foto d'epoca e dipinti inediti dell'autore.
Il libro "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", nato dalle lunghe conversazioni con lo scrittore, sceneggiatore e critico d'arte David Miliozzi, sarà in libreria il 25 novembre per le Edizioni Jimenez.
È la storia di un artista italiano che, partendo dalla provincia e da un approccio artigianale, ha dedicato al cinema gran parte della sua esistenza, costruendosi un destino pieno di successi e riconoscimenti internazionali e diventando un simbolo mondiale del Made in Italy.
Come racconta lui stesso, Dante Ferretti è nato "due volte" a Macerata: la prima il 26 febbraio 1943, la seconda quando la casa di famiglia fu demolita da un bombardamento e lui miracolosamente estratto vivo dalle macerie. Quella doppia nascita ha influenzato le sue scenografie più celebri, basta osservare la torre dell'orologio di Macerata e le scenografie di Hugo Cabret per capirlo.
Nel libro pieno di aneddoti, eventi straordinari, amicizie e incontri fuori dal comune, ci sono i ricordi dei registi con cui ha lavorato Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Martin Scorsese, Tim Burton, Franco Zeffirelli, Terry Gilliam e dei compagni e divi conosciuti dietro e davanti alla macchina da presa.
"Grazie a Pier Paolo Pasolini ho visto il cinema attraverso l'arte, è stato il primo a credere in me "- ricorda Ferretti. Nel "Secondo Tempo" e nei "Titoli di Coda" la voce passa a David Miliozzi che ne ripercorre la carriera professionale e il percorso umano inseguendo il Maestro a caccia di ricordi e immagini.
Viene fuori così il ritratto di un uomo umile, tenace e geniale riuscito a diventare il simbolo di quel "saper fare" italiano che ha reso celebre il nostro paese nel mondo, ottenendo una popolarità che si può mantenere solo a patto di restare onesti con sé stessi e vicini alle proprie origini.
Dopo un lungo periodo di silenzio, Beppe Grillo ritorna a teatro con "Io sono il peggiore", lo spettacolo delle "rivelazioni, dove tutti sono coinvolti e nessuno è escluso". Il 29 marzo sarà al Teatro delle Muse di Ancona.
Dalla religione alle silenziose guerre economiche, passando per il metaverso, fino al lato oscuro dell’ambientalismo. Il grande ritorno sulle scene del comico italiano sarà spiazzante e caustico, "come mai si è visto prima" promette Grillo. Lo spettacolo è organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci, la produzione è di Marangoni Spettacolo.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, riunitosi a Macerata lunedì 21 novembre, ha deliberato all’unanimità dei presenti di conferire l’incarico di sovrintendente per il biennio 2023-2024 a Flavio Cavalli. L’incarico sarà pieno ed esclusivo e verrà assunto con immediatezza.
Il Cda ci tiene a sottolineare che, "anche questa volta, si è fatto ricorso, per le figure apicali, ad una manifestazione pubblica di interesse che costituisce un fatto qualificante e necessario per l’Associazione. Si tratta di un percorso complesso che, nel pieno rispetto della legge, ha i suoi tempi e le sue procedure amministrative da rispettare, ma che garantisce alla città trasparenza e rinnovamento".
Il presidente del Cda, Sandro Parcaroli, "a nome di tutto il consiglio e del direttore artistico Paolo Pinamonti, formula al nuovo Sovrintendente i migliori auguri di buon lavoro".
Flavio Cavalli (Rimini 1959) si è laureato in Amministrazione Finanza e Controllo presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino ed è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro dal 1986.
Svolge attività professionale di consulenza tributaria, societaria e contrattuale con particolare specializzazione nell’organizzazione aziendale. È inoltre revisore legale e consulente tecnico del Tribunale di Pesaro. È stato direttore generale del Rossini Opera Festival (2010-2016).
Dal 2011 al 2018 è stato membro del consiglio direttivo del Consorzio Marche Spettacolo. Ha maturato una forte esperienza nei settori dello spettacolo e delle aziende turistiche, in particolar modo del mondo dei tour operator.
È Alessandro Preziosi ad aprire, giovedì 24 novembre, con “Totò oltre la maschera” il cartellone teatrale dell’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, realizzato da Comune e Amat, associazione Marchigiana Attività Teatrali con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura e con il patrocinio di UniCam.
Affiancato da Daniele Bonaviri alla chitarra, Preziosi dà voce, a cinquantacinque anni dalla scomparsa, all’attore fra i più rappresentativi dell’Italia del dopoguerra. Il 15 aprile 1967, infatti, se ne andava un attore senza eguali, capace di dare voce con la sua straordinaria “rivoluzione del linguaggio”, con le sue smorfie e i suoi lazzi verbali allʼItalia del dopoguerra.
A cinquant’anni dalla sua morte Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, più romanticamente Totò, non ha mai smesso di farci sentire la sua presenza.
La lettura, tra lettere, interviste, frammenti, musica e poesia, ripercorre la carriera dell’attore partendo idealmente dal suo rapporto con il teatro, che con apparente paradosso meglio di altro può servire come chiave per mettere a nudo l’uomo oltre la maschera dell’interprete. Perché sono esistiti un Totò e un Antonio De Curtis. E per entrambi non si può che avere, parafrasando una sua canzone, soltanto una parola: amore e niente più.
Biglietti anche nei ticket store del circuito Amat/VivaTicket e online su vivaticket.com. L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.
(Foto di Lucia Montecchiari)
Taglio del nastro per Sogno, la nuova collettiva promossa dall’associazione culturale Arte al foyer del cineteatro Cecchetti di Civitanova.
Undici artisti, provenienti da diversi luoghi delle Marche e del centro Italia, sono stati chiamati ad interpretare il tema della mostra, realizzando per l’occasione una propria opera da esporre.
La presidente dell’associazione Arte Anna Donati, ringraziando la direttrice dei Teatri di Civitanova Paola Recchi per la partecipazione al taglio del nastro, ha detto: “Stiamo dimostrando che anche un piccolo luogo come il foyer del cineteatro Cecchetti può essere riempito d’arte. Gli artisti, con la loro umiltà, entrano negli spazi con passi lievi e fanno esplodere con forza tutta la propria espressività”.
Sogno, infatti, fa da seguito alle personali di La pittura va al cinema, con sei artisti civitanovesi che avevano esposto le proprie opere, sempre al Cecchetti.
La direttrice Recchi ha proprio sottolineato il suo apprezzamento “all’idea di valorizzare tutti gli spazi dell’Azienda Teatri, compreso il foyer del Cecchetti. Ringraziamo l’associazione Arte per questa ulteriore iniziativa”.
Gli artisti che partecipano alla collettiva sono: Paolo Berti, Agostino Cartuccia, Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo, Anna Donati, Fabrizio Mariani, Laura Martellini, Lucio Monaco, Massimo Pompeo, Anna Seccia, Franco Sinisi.
L’esposizione, organizzata dall’Associazione Arte con la collaborazione di Comune e Azienda dei Teatri di Civitanova, è visitabile negli orari di apertura del cineteatro.
Ricordiamo, inoltre, che l’associazione Arte sta organizzando la sedicesima edizione dei Martedì dell’Arte, il ciclo di incontri aperti alla cittadinanza con lezioni capaci di spaziare nei diversi campi della conoscenza.
Martedì 22 novembre, alle ore 18 al cineteatro Cecchetti, è prevista la lectio del professor Alessandro Delpriori su “Federico da Montefeltro e il sogno del buon governo - Un palazzo e la città ideale”. Ingresso gratuito
L’arte e la cultura come strumenti nel processo di inclusione sociale delle persone con disabilità. E’ questo uno degli obiettivi di "Macerata Inclusiva", il claim che identifica il percorso intrapreso dall’assessorato alle politiche sociali con l’obiettivo primario di consentire a tutti di partecipare pienamente e attivamente alla vita della comunità rafforzando il senso di appartenenza alla comunità stessa.
Obiettivo, che a partire dai prossimi giorni fino alla metà di dicembre, si materializzerà con diversi appuntamenti all’interno del tour "Macerata e l’arte del cielo", iniziativa realizzata nell’ambito del progetto europeo "Adrinetbook".
"Macerata Inclusiva significa sensibilità nel disegnare e realizzare processi e percorsi diretti a favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, della terza età e giovani - afferma il vice sindaco e assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro -. La carenza relazionale ed educativa rendono le persone maggiormente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale".
"Per questo noi mettiamo le persone, tutte, al centro delle nostre azioni - continua l'assessore - in questo caso, le iniziative organizzate, oltre a far vivere appieno la città, a far conoscere il patrimonio artistico e culturale che Macerata offre, vanno proprio in questo senso. Vengono promosse per garantire a tutti la partecipazione sociale e allo stesso tempo per sensibilizzare la comunità all’accoglienza e alla reale inclusione. L’idea nasce dal presupposto che l’arte, oltre a essere un mezzo di comunicazione dalle forti potenzialità, rappresenta un prezioso veicolo di emozioni e una modalità privilegiata di connessione tra le persone".
Il nuovo ciclo di visite, messo a punto dai servizi sociali comunali in sinergia con l’ufficio Europa e Macerata Musei e che vede il coinvolgimento delle realtà associative della città che operano nel campo della disabilità, della terza età, della fragilità e dei minori.
Le visite, che verranno effettuate secondo un preciso calendario, sono state precedute da incontri tra il personale dei Musei civici e gli educatori dei gruppi delle persone con disabilità cognitive al fine di predisporre laboratori propedeutici all’interno dei centri diurni o di aggregazione e facilitare la comprensione dei contenuti che verranno illustrati nel corso delle visite. Per le persone ipoudenti o sorde sarà garantita la prestazione in Lis.
Gli appuntamenti messi a punto dall’assessorato ai servizi sociali prevede giovedì 24 novembre e martedì 20 dicembre, in collaborazione con Ircr e Attivi Si Nasce, giovedì 1 dicembre e 15 dicembre con Glatad e associazione “Piombini – Sensini di Macerata.
Il 16 dicembre con Ens e UIC (presente l’interprete LIS) il tour che comprende la visita sala dell’Eneide, la spiegazione dell’orologio astronomico e la visita alla biblioteca Mozzi Borgetti dove è custodito l’Astronomicum di Pietro Apiano,
Venerdì 25 novembre, con Centro Ci sono anch’io, Fondazione Anffas di Macerata, Nessuno escluso, Associazione Papa Giovanni XXIII, e infine venerdì 2 dicembre con l’associazione I Nuovi Amici di Macerata le visite a Palazzo Buonaccorsi, alla sala dell’Eneide, al Museo della carrozza, un laboratorio sulle stelle e infine il carosello dell’orologio della Torre Civica.
La Biblioteca comunale Zavatti e le volontarie del presidio "Nati per leggere", organizzano a novembre, due incontri speciali per la Settimana Nazionale" Nati per Leggere", che si apre sabato 19 novembre.
L’appuntamento con "Andiamo dritti alle storie", letture per bambini fino a sei anni, si svolgerà mercoledì 23 novembre in Biblioteca, alle ore 17:00. L’altro incontro è programmato per domenica 27 novembre, ma l’iniziativa si sposta al Centro civico del quartiere Risorgimento, alle ore 10.
La partecipazione è gratuita. Per info e prenotazioni: 0733 813837. La settimana nazionale "Nati per Leggere" nasce nel 2014 per tutelare il diritto alle storie delle bambine e dei bambini. Il Comune di Civitanova Marche ha aderito al programma attraverso la Biblioteca che si impegna a diffondere e a garantire la lettura ai più piccoli. Il programma prosegue a dicembre con altri tre appuntamenti.
Sempre alla Biblioteca comunale, sabato 3 dicembre 2022, alle ore 17:30, si svolgerà la presentazione del libro “Chi dà luce rischia il buio”, con l’autrice Giulia Ciarapica (Sala Cecchetti).
Il teatro Annibal Caro di Civitanova Alta ha ospitato sabato sera lo spettacolo “Pane e Nutella, ovvero la nascita di un’amicizia”, scritto e recitato da quindici ragazzi di età compresa tra 11 e 14 anni, risultato del percorso di Improvvisazione teatrale e scrittura creativa proposto dall’assessorato alla Famiglia del Comune di Civitanova Marche all’interno del progetto Civitanova città con l’infanzia e realizzato tramite il Centro per la Famiglia.
La messa in scena del copione recitato dai ragazzi attraverso la guida e la supervisione del regista Leonardo Accattoli e della performer formatrice Laura Marziali, ha ottenuto un notevole successo sia a livello di presenze che a livello di contenuti.
"Il percorso di scrittura creativa e improvvisazione teatrale del Centro per la famiglia – ha detto l’assessore Barbara Capponi - è stato molto più che una semplice attività pomeridiana: ha portato alla ribalta non solo talenti, ma ha anche fatto nascere nuove amicizie e riflessioni serissime sulle dinamiche in cui i giovani sono immersi quotidianamente. Ringrazio i ragazzi che hanno messo in scena, emozionandoci e parlando con semplicità e profondità disarmanti, il complesso rapporto con i pari nella vita reale e nei social, i loro sguardi su felicità, paura e molto altro ancora”.
“Grande gratitudine anche per gli esperti che li hanno coadiuvati, e per tutta la cittadinanza, che li ha sostenuti con una partecipazione foltissima nello splendido teatro Annibal Caro voluto come cornice per celebrare il loro impegno e la loro "stoffa". Si è resa con naturalezza concreta quella Civitanova città con l'infanzia dove ognuno è artefice e responsabile del benessere degli altri. Siamo già al lavoro per camminare ancora accanto ai nostri ragazzi, valorizzandoli e sostenendoli come meritano".
Nella parte iniziale della serata, spazio ai saluti istituzionali da parte dell’assessore Capponi, del vicesindaco Claudio Morresi e del neo presidente dell’ASP Paolo Ricci Alfredo Perugini e ai registi, che hanno spiegato cosa è stato fatto e cosa è stato creato attraverso l’intera durata del corso. Poi il sipario si è aperto ed i ragazzi sono andati in scena e carichi di emozioni e, insieme agli spettatori, hanno intrapreso un viaggio nel tempo all’interno del quale sono stati affrontati diversi temi di notevole importanza. Tra i temi trattati, quelli della “solitudine” e dell’utilizzo dei social network, passando ai temi dell’amicizia, “paura”, “felicità” e “tristezza”.
La serata si è conclusa con altrettante esplosioni di emozioni da parte dei ragazzi e dei registi. L’assessore Capponi ha infine consegnato ai protagonisti un pensiero molto apprezzato da tutti.
Anche la città di San Severino Marche saluta con gioia il rientro in regione del capolavoro di Lorenzo d’Alessandro raffigurante La Pietà, concesso in comodato quinquennale dalla fondazione Boris Christoff alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino ed esposto nella sala dei Veneti, il primo ambiente dell’Appartamento degli Ospiti, al piano nobile del Palazzo Ducale.
La piccola tavola, che misura 24 centimetri di larghezza per 33,5 di altezza, è una delle opere più grandiose del pittore nato a San Severino Marche nel 1455 circa e soprannominato “Il Severinate”.
“Il prestito – è stato sottolineato in occasione dell’arrivo del capolavoro ad Urbino - rappresenta un arricchimento culturale considerevole per la Galleria Nazionale delle Marche che ha come fine ultimo quello di raccogliere, conservare e promuovere l’arte delle Marche, una regione che nel corso dei secoli ha subìto il depauperamento di magnifici capolavori che primeggiano nella storia dell’arte universale”.
Di Lorenzo d’Alessandro, purtroppo, si sono persi molti dipinti. Come risulta dal catalogo delle opere custodite nella Galleria Nazionale, La Pietà si configura come un’opera-documento rivelatrice di importanti notizie, quali il nome del committente, frate Matteo da Sanseverino, e la data di realizzazione, il 1491, iscritto nel bordo del sarcofago.
L’opera racconta della piena maturità di Lorenzo d’Alessandro e, a un’analisi stilistica, se ne colgono bene certi aspetti arcaizzanti come il fondo dorato. Allo stesso tempo la formazione umbro-camerte si arricchisce del linguaggio di Carlo Crivelli e di una più moderna componente veneta, tra Giovanni Bellini e i Vivarini. La preziosa tavola è caratterizzata dal dolce abbraccio della Vergine al Figlio, raffigurato nella luminosa e delicata armonia dei colori.
Si conclude a Recanati la rassegna “Pasolini, l’intellettuale che capiva troppo” con il prestigioso appuntamento di giovedì 17 novembre, alle ore 21:15, presso l’aula magna del comune, che vede protagonista il giornalista, scrittore e filosofo Marcello Veneziani in una lectio magistralis dal titolo “Pasolini contro il conformismo”, affiancato dall’attore Luca Violini che proporrà alcune letture tratte da opere di Pasolini.
La rassegna, organizzata dall’associazione Controvento e dall’agenzia Mediadux srls, cofinanziata dalla Regione Marche e patrocinata dai comuni di Recanati e di Sirolo, si propone di focalizzare gli aspetti salienti della sua figura umana e culturale.
"Il Pasolini intellettuale, fuori dal coro, è ancora oggi la figura che più di ogni altra può indurci a valutare e comprendere la realtà non secondo gli antiquati e pesanti strumenti dell’ideologia, ma affidandoci al rasoio tagliente ed efficace della passione: sia essa civile, culturale, o semplicemente umana. Passione e ideologia: una dicotomia ed una contraddizione efficace che sta alla base della visione del mondo di Pier Paolo Pasolini", sottolineano gli organizzatori. L'evento è ad ingresso gratuito, con prenotazione raccomandata al numero 320/5623974.
Un folto pubblico ha accolto e applaudito lo scrittore Fabio Bacà, ultimo ospite della rassegna “Incontri con l’Autore” dei Teatri di Sanseverino. Scrittore quasi esordiente, visto che è al suo secondo romanzo, Bacà è stato tra i finalisti, nell’edizione 2022, di ben due Premi: il premio Strega e il premio Campiello.
Si tratta di uno dei migliori autori che pubblica per la casa editrice Adelphi. Nel suo primo romanzo, dal titolo “Benevolenza Cosmica”, racconta in modo ironico e dissacrante l’avventura e la disavventura di un londinese che si trova a vivere improvvisamente, e inspiegabilmente, una serie di fortune e sfortune una dietro l’altra cercando di capire perché il suo karma all’improvviso sia diventato così positivo.
Il secondo romanzo di Bacà, dal titolto "Nova", narra invece di una vicenda diversa ambientata a Lucca che si tinge di scuro perché inizia a parlare di violenza e vigliaccheria, due temi che si innestano e che fanno riflettere il lettore che viene letteralmente inghiottito da questo secondo memorabile romanzo di un autore destinato a far parlare, probabilmente a lungo, di sè.
Il fatto che la scrittura di Bacà mantenga un carattere asciutto e un tono ironico rendono sicuramente la lettura delle sue opere gradevole e, soprattutto, scorrevole. Oltre ai temi dei due romanzi il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, nel moderare l’incontro ha posto all’autore ospite dalla rassegna all’Italia alcune domande anche sull’avventura dello scrivere e sul mestiere proprio dello scrittore.
Tra il pubblico presente in sala pure il sindaco, Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, e il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi. L’incontro con Fabio Bacà ha chiuso le prime due settimane di programmazione della nuova stagione dei Teatri di Sanseverino che hanno registrato il tutto esaurito di Misery e dell’incontro con le Altre Culture dedicato all’Islanda.
Mercoledì scorso un folto pubblico ha applaudito a lungo le tre compagnie di circo contemporaneo che hanno portato proprio la magia del circo a teatro. Prossimo appuntamento con i teatri settempedani giovedì e venerdì prossimi per la rassegna dedicata al cinema.
Consolidata la collaborazione tra Comune di Macerata e Musicultura: la giunta delibera l’accordo triennale. Il Comune, per il 2023, 2024 e 2025 metterà a disposizione l’Arena Sferisterio, il teatro Lauro Rossi e ulteriori spazi, piazze e strutture comunali per lo svolgimento di tutte le attività della manifestazione oltre a contribuire economicamente alla realizzazione del Festival della canzone popolare e d’autore.
"Musicultura è uno degli asset culturali più prestigiosi del nostro territorio e il valore unico che ha assunto, di anno in anno, acquisendo grande capacità promozionale a livello nazionale grazie all’indiscutibile livello artistico, non può che riversarsi sulla città con un’evidente capacità di valorizzazione - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -; su questi presupposti, abbiamo ritenuto strategico un ancora maggior supporto per essere sempre più al fianco del festival”.
"La convenzione triennale consente una programmazione pluriennale, con tutti gli immaginabili vantaggi in termini organizzativi, operativi e artistici - ha aggiunto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Auspichiamo, dunque, una sempre maggiore sinergia e collaborazione tra il festival, che ormai fa parte del dna di Macerata, l'amministrazione e la città. Stella polare, come sempre, dovrà essere la qualità degli eventi culturali e musicali in combinato disposto con il ritorno in termini di marketing territoriale, di ricaduta economica e di incoming turistico".
"Questa convenzione è la naturale conseguenza della proficua collaborazione che ha fin qui contraddistinto il rapporto tra Musicultura e l’amministrazione, che così viene ulteriormente a consolidarsi – ha continuato il presidente di Musicultura Stefano Caperna -. In un contesto oggettivamente complicato, diamo atto al Comune di avere fatto un passo importante nella direzione auspicata".
"Vorrei sottolineare l’importanza del ritorno alla prospettiva triennale – ha concluso il direttore artistico dell’associazione Ezio Nannipieri -. Sia perché consente a Musicultura di progettare e programmare meglio, e con minor assillo, le attività con cui cerca di favorire da sempre in città e attraverso i media un coinvolgimento sano e articolato di spettatori e artisti, sia perché da parte del comune di Macerata riflette una visione lungimirante che si traduce in scelte concrete".
Domenica 13 novembre i Teatri di Sanseverino ospitano un altro importante appuntamento con la rassegna "Incontri con l’Autore". Al teatro Italia, con ingresso libero alle ore 17, lo scrittore Fabio Bacà, finalista al premio Strega e al premio Campiello 2022, presenta il suo ultimo romanzo, dal titolo "Nova", edito da Adelphi.
Ad introdurre e condurre la serata il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni. Protagonista del romanzo di Bacà è Davide, un neurochirugo che del cervello umano sa quanto ha imparato all’università.
Per anni tanto gli è bastato per neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana: l’estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l’inspiegabile atterraggio in giardino di un boomerang aborigeno in arrivo dal nulla.
Ma in quei suoni familiari e sedati si nasconde per lui una vibrazione più sinistra, che all’improvviso un pretesto qualsiasi – una discussione al semaforo, una bega di decibel con un vicino di casa – rischia di rendere insopportabile. È quello che tenta di far capire a Davide il suo nuovo, enigmatico maestro, Diego: a contare, e spesso a esplodere nel modo più feroce, è quanto del cervello, qualunque cosa sia, non si sa. O si preferisce non sapere.
Aspettando il Natale, novembre ricco di appuntamenti a San Severino Marche. Riapre i battenti il Cine Teatro San Paolo con due grandi proposte: giovedì 10 e venerdì 11 novembre (ore 21:00) il film Dante, del regista Pupi Avati con Sergio Castellitto, Alessandro Sperduti, Enrico Lo Verso, Carlotta Gamba, Alessandro Haber, e sabato 12 e domenica 13 novembre (ore 21:15) "Lo Schiaccianoci e il flauto magico" per la regia di Vikor Glukhusin, che danno il via alla rassegna cinematografica per i mesi di novembre e dicembre 2022, con otto serate di grande cinema, ogni giovedì e venerdì.
Ricchissima, in particolare, la giornata di sabato 12 novembre che oltre alla proiezione del film "Lo Schiaccianoci e il flauto magico", la sera al Cine Teatro San Paolo, vedrà animarsi Piazza del Popolo a partire dalle ore 16 con la "Festa d’Autunno", con tante iniziative per tutte le età organizzate dalla Proloco con la collaborazione di Associazione Colleluce, Rione di Contro, Associazione Serralta, Associazione Pro Cesolo, Panificio Settempeda, Acqua Nerea e Croce Rossa Italiana-Comitato di San Severino Marche.
Poi la sera al Teatro Feronia, alle ore 21, lo spettacolo "Children’s Corner - L’angolo di Gianni Rodari", con Michele Pirani voce recitante, uno spettacolo per grandi e bambini su testi di Gianni Rodari con musiche di Claude Debussy, Robert Schumann, Marco Pedrazzi/Diego Tripodi.
Ancora al Teatro Feronia un bellissimo spettacolo della stagione di prosa 2022-2023, domenica 27 novembre, alle ore 17, va in scena "A Spasso con Daisy" di Alfred Uhry su adattamento di Mario Scaletta e regia di Guglielmo Ferro, con Milena Vukotic. Infine ben due incontri con l’autore: domenica 13 novembre al CineTeatro Italia alle ore 17 Fabio Bacà con Nova (Adelphi edizioni), mentre sabato 26, alle ore 17, a Palazzo Governatori Federico Piancatelli, presenterà "Carpe diem. Se puoi sognarlo puoi farlo".
Nella mattina di lunedì, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti gremito di persone, è stato presentato il libro – realizzato a più mani – “Il Valore di rimanere accanto. Storie di vita a Villa Cozza”.
Il libro nasce da un'idea del Presidente Ircr Macerata Giuliano Centioni per portare all'attenzione della cittadinanza e delle istituzioni proprio il "valore" che la cura e la vicinanza nei confronti degli anziani rappresentano, oggi più che mai.
Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Francesca d’Alessandro, l’assessore Oriana Piccioni, l’assessore Katuscia Cassetta e l’assessore Paolo Renna, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini e moltissime associazioni maceratesi.
"Sono felice ed emozionato nel presentare questo lavoro che riassume in sé tanta vita, tutta la vita di coloro che vivono e lavorano a Villa Cozza. Non è poco, anzi è moltissimo, soprattutto dopo aver sofferto tanto per il Covid. Questo libro parla di persone, delle loro sensazioni, delle loro esperienze di lavoro, delle loro amicizie. Queste persone sono un unicum, una comunità in cui gli interscambi fra operatori ed ospiti sono costituiti da gesti e parole per i primi e da racconti e ricordi per i secondi" ha dichiarato un emozionato Centioni.
Parole riprese dal sindaco Sandro Parcaroli che anche oggi ha mostrato la sua vicinanza all’Ircr: "Conoscenza, partecipazione e vicinanza verso una realtà che è un fiore all’occhiello di Macerata; è questo l’intento del progetto promosso dal presidente dell’IRCR Giuliano Centioni, che ringraziamo, con il libro 'Il valore di rimanere accanto'. Tramite foto e racconti, il progetto permette di scoprire una comunità unica che racchiude tante storie: quelle degli anziani ospiti e del personale medico, degli infermieri, degli operatori socio sanitari, degli educatori, di tutti coloro che si mettono a servizio dell’altro accompagnandolo con amore, dolcezza e serenità nell’ultima parte della vita".
"Amministrare sapendo di poter contare su un simile patrimonio professionale rende migliore e più incisivo anche il nostro lavoro -sottolinea la vicesindaco D'Alessandro -. Questo progetto ci permette di scoprire il valore di un percorso di vita: a Villa Cozza gli anziani, una vera e propria famiglia allargata, possono vivere a tutto tondo la quotidianità grazie alle tante attività che rappresentano per loro uno stimolo costante. Ogni persona viene inoltre curata, non solo in senso medico ma anche nell’animo, in base alla propria singolarità e alle proprie esigenze e questo scongiura la standardizzazione, valorizzando invece le persone che non amiamo chiamare ospiti ma padroni di casa".
Gli interventi sono stati intercalati dalla presenza attiva del pubblico fra i quali anche alcuni "padroni di casa" di Villa Cozza che hanno posto domande al sindaco e a Giuliano Centioni. Il direttore generale Ircr Francesco Prioglio ha parlato di come “Villa Cozza sia un villaggi all’interno del quale, fra Casa di Riposo, Centro Diurno, Asilo Nido e Parco, gravitano circa 500 persone. Villa Cozza è un bene della città e il suo valore supera i muri, è un’istituzione che va aiutata, sostenuta e compresa nel suo profondo perché appartiene davvero a tutti".
"Il valore di rimanere accanto è uno spaccato di vita all'interno della nostra casa di riposo maceratese raccontato in prima persona da un'ospite. Parole e dialoghi raccolti dalla nostra educatrice Laura Panichelli e dalla psicologa Letizia Coluccini che Chiara Sentimenti ha saputo porgere in maniera delicata ed accattivante nelle pagine del libro, corredati dalle bellissime foto di Carlo Torresi" conclude Prioglio.
Dopo la pausa per il giorno di Tutti i Santi, torna il professor Roberto Mancini alla sedicesima edizione dei Martedì dell’Arte, il ciclo di incontri promossi dall’Associazione Arte e aperti alla cittadinanza, con lezioni capaci di spaziare nei diversi campi della conoscenza.
Domani, martedì 8 novembre, alle ore 18 al cine-teatro Cecchetti, Mancini terrà una lectio su Platone e la vita dell’Anima. Ricordiamo che il programma completo di questa sedicesima edizione prevede 22 incontri con sette relatori di altissimo profilo: sono i professori Stefano Papetti, Roberto Mancini, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Andrea Viozzi, Paola Ballesi e Roberto Cresti.
Gli appuntamenti, che si snoderanno fino a marzo 2023, quest’anno avranno un’importante novità, perché la presenza verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
“Non è mai successo che al 5 novembre ancora non si sapesse nulla della stagione teatrale, della stagione di danza e degli eventi invernali. Siamo l’unico Comune delle Marche, forse in Italia, a non aver ancora ufficializzato nulla e la cosa sconcertante è che l’assessore al turismo partecipa alle fiere e non riesce a promuovere nessun evento perché nulla è stato predisposto”. Così, in una nota, il coordinatore del Pd Giulio Silenzi.
“Questo penalizza non solo gli albergatori – prosegue l’esponente dem - che hanno pacchetti di soggiorno ai quali non possono abbinare nessun evento, ma in generale tutti coloro che vorrebbero godere di occasioni culturali”.
“C’è una distrazione generale su questo vuoto di proposte, con il silenzio della politica, della maggioranza ed è la costatazione della mancanza di un vero assessorato alla cultura che viene gestito in maniera clientelare/elettorale dal sindaco nonostante disponga di un capitolo di spesa con quasi 3 milioni di euro”.
“Un vuoto così non si era mai registrato, spiega l’ex consigliere comunale. Il Cda dell’Azienda dei Teatri non è stato rinnovato per le infrazioni del sindaco che sono state evidenziate e sanzionate dall’Autorità dell’Anticorruzione in relazione alle vicende della nomina del presidente Cosmari, ma oggi potrebbe immediatamente nominarlo perché quelle sanzioni sono state rimosse”.
“In assenza del Consiglio d’amministrazione dei Teatri, la giunta avrebbe potuto sostituirsi e deliberare le stagioni di prosa e di danza. Se ci guardiamo attorno vediamo un’attività culturale importante nei maggiori Comuni della provincia e della regione. E pensare che a Civitanova hanno cancellato, per faziosità, festival che si erano affermati come Futura Festival che aveva assunto spessore nazionale, o Rive Festival o il Cecchetti in Jazz, sostituiti con il nulla”.
“Non hanno un’idea e propongono eventi occasionali, a volte con un vero sperpero di denaro. Civitanova che era la città dei festival non merita la desertificazione culturale, ma con Ciarapica anche questo è stato possibile”.
Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino. Questa sera va in scena, alle ore 20:45 in abbonamento al Feronia, "Misery" di William Goldman, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, con Arianna Scommegna, Carlo Orlando e Aldo Ottobrino e per la regia di Filippo Dini.
Lo spettacolo, in esclusiva regionale, racconta di Paul Sheldon, uno scrittore di successo. I suoi romanzi hanno come protagonista Misery, un’eroina ottocentesca dal cuore d’oro. La fama di Paul è indissolubilmente legata a Misery e questo lo incatena come artista e come uomo. Quando si risveglia dall’incoscienza dopo un terribile incidente stradale, Paul pensa di essere stato fortunato.
Anche se non riconosce la casa e il letto dove giace, qualcuno lo ha salvato. Quando poi capisce che a salvarlo è stata Annie, un’abile, materna e premurosa infermiera in pensione, pensa di essere stato molto fortunato. Quando infine Paul scopre che Annie è una sua grande fan e ha avuto cura di salvare dalle lamiere contorte della sua macchina il suo ultimo manoscritto, allora pensa di essere l’uomo più fortunato del mondo.
Annie gli ha salvato la vita ed è così gentille...Paul continua a pensarlo anche quando realizza che Annie non ha avvisato nessuno dell’incidente e del ritrovamento e anche quando gli antidolorifici cominciano ad arrivare con meno regolarità e il dolore alla gamba brucia di più. Lei lo ama alla follia. Appunto: alla follia.
Perché Paul si rende conto, piano piano, con crescente orrore, che Annie ha qualcosa di inquietante. E quando scopre di essere ormai dipendente dalla morfina degli antidolorifici e che Annie non vuole avvisare nessuno, allora comincia a realizzare di essere nei guai. Ma questo è niente. Una notte Annie lo sveglia urlando, distruggendo la sua stanza e le porte dell’orrore si spalancano davvero: Annie ha finito l’ultimo romanzo di Misery e Misery è morta e questo Annie non può accettarlo.
Paul prova a farla ragionare, ma è tutto inutile. C’è un’unica soluzione: Paul dovrà scrivere un altro romanzo. Dovrà riportare in vita Misery. Prigioniero di Annie, Paul diventa Sherazade. Racconta o muori. E così Paul si mette al lavoro. Mentre tenta disperatamente di organizzare una fuga, affronta faccia a faccia, come mai lo ha affrontato nella sua vita, il suo demone, incarnato da Annie. Il demone che accompagna la vita di ogni artista: il demone tirannico e folle della creazione, che tutto dona in cambio della vita.
Misery è uno dei capolavori di Stephen King, lo scrittore più famoso al mondo. Una storia che è orrore, claustrofobia e follia. Ma la vicenda di Paul Sheldon, protagonista del romanzo e del testo teatrale e scrittore anch’egli, non è solo questo. Annie, l’infermiera che si trasforma in una carceriera torturatrice che si nutre di pagine scritte e non si ferma davanti a niente pur di salvare il suo personaggio preferito, è l’incarnazione della fascinazione e dell’amore che ogni essere umano sente verso le storie e verso chi le racconta.
Misery è un testo senza tempo in cui vengono indagati i meandri della mente umana che cerca le storie, le vuole, le brama, e che di fronte alla fonte di quelle storie non può far altro che innamorarsi e nutrirsi, anche a costo di distruggere per sempre chi alimenta i suoi sogni. Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione.
In occasione dell’VIII edizione del Grand Tour Cultura della regione Marche, 'Terre d’Oltre' - la rete costituita dai Comune di Recanati, Porto Recanati e Loreto per la valorizzazione e la promozione sinergica del territorio - presenta il nuovo progetto 'Marche Terra d’Oltre' una rassegna dedicata al racconto di storie d’emigrazione a cura del Museo dell’Emigrazione Marchigiana.
Un ciclo di tre appuntamenti ad ingresso libero - il 10 dicembre a Recanati, il 28 gennaio 2023 a Loreto e il 26 febbraio 2023 a Porto Recanati - che vedranno protagonista l’autore e performer Maximiliano Cimatti in reading letterari sulla grande epopea dell’emigrazione marchigiana. Un fenomeno che ha ampiamente interessato la regione Marche, soprattutto nel periodo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 e che ha visto il territorio dei tre comuni della rete tra le aree maggiormente coinvolte nello spopolamento a favore di paesi come l’Argentina e gli Stati Uniti.
“Con il progetto Marche Terra d’Oltre la rete che abbiamo costituito tra i tre comuni si va a implementare e valorizzare con un nuovo progetto culturale”, ha affermato l’assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio. “L’iniziativa regionale del Gran Tour della Cultura ci ha dato l’occasione per progettare un percorso unico che ha unito le nostre città con un unico argomento valorizzando le peculiarità di ciascuno. Partendo dal MeMa Museo dell’Emigrazione Marchigiana Regionale che abbiamo la fortuna di ospitare nella nostra città, si raccontano e si fanno conoscere le tante storie che appartengono alla memoria collettiva delle nostre comunità. Riuscire a collaborare in progetti di rete volti alla promozione e alla crescita dell’intero territorio è l’obiettivo che stiamo portando avanti anche con altri comuni.”
La rassegna 'Marche Terra d’Oltre partirà dunque da Recanati il prossimo 10 dicembre, data fortemente simbolica per la Regione nella quale ogni anno si celebra la Giornata delle Marche, istituita nel 2005 per riflettere sulla storia, la cultura e le tradizioni dei marchigiani nelle Marche e nel mondo. In programma lo spettacolo 'C’era una volta in Argentina' che metterà in luce lo stretto rapporto che accomuna le Marche al grande paese sudamericano e si terrà nel Museo Civico di Villa Colloredo Mels alle ore 17,30.
Il 28 gennaio 2023 il progetto farà tappa a Loreto, nella sala Consigliare del Municipio alle ore 17,30 con lo spettacolo 'Le vene della terra' dedicato al duro lavoro degli italiani in miniera, il racconto di un legame antico e indissolubile, con la partecipazione di Martin Navello. La rassegna si chiuderà il 26 febbraio 2023 a Porto Recanati con 'Cantami di questo tempo', alle 17,30 nella Pinacoteca Comunale con l’appuntamento dedicato a Fabrizio De André, storico cantore degli ultimi, con la partecipazione di Marco Sonaglia.
Venerdì 4 novembre alle ore 18 presso la Sala L. Mari di Palazzo Sangallo ci sarà l’inaugurazione della mostra di Alberto Cespi, Prospettive interiori – Le battaglie di Paolo Uccello, a cura di David Miliozzi. Un viaggio agli albori del Rinascimento, reinterpretato attraverso il linguaggio multiforme dell’arte contemporanea.
Fonte di ispirazione del progetto espositivo è La battaglia di San Romano, in particolare il pannello conservato alla National Gallery di Londra, Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini. La celebre tavola, dipinta da Paolo Uccello, racconta le imprese del condottiero tolentinate Niccolò Mauruzi, che torna ad essere celebrato nella sua terra d’origine a circa 600 anni dalla storica battaglia.
Un uomo che ha creato un ponte tra le Marche, nello specifico Tolentino e Firenze: proprio in questi mesi stanno lavorando al restauro del monumento equestre di Niccolò Mauruzi, conservato a Santa Maria del Fiore, affrescato da Andrea Del Castagno.
Le Prospettive interiori elaborate da Alberto Cespi vengono messe in scena a Palazzo Sangallo, a Tolentino, attraverso un’installazione densa di significati, in cui storia, territorio, memoria e arte contemporanea si incontrano in questo percorso espositivo unico e di grande impatto visivo. All’inaugurazione sarà presente il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, per il saluto istituzionale.
La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino al 20 novembre.