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Cultura Macerata

Macerata, Palazzo Buonaccorsi ospita 7 'gioielli' di Carlo Crivelli: taglio del nastro per la mostra

Macerata, Palazzo Buonaccorsi ospita 7 'gioielli' di Carlo Crivelli: taglio del nastro per la mostra

Grande colpo d'occhio per il partecipatissimo vernissage della mostra "Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose" dedicata a uno dei Maestri del Rinascimento, a Palazzo Buonaccorsi, sede dei Musei civici di Macerata. 

Il taglio del nastro ha visto la partecipazione di un folto pubblico, delle autorità e dei rappresentanti degli enti promotori e collaboratori: la Regione Marche con l’assessore alla Cultura Giorgia Latini, il Comune di Macerata con il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori alla Cultura Katiuscia Cassetta e al Turismo Riccardo Sacchi, l’Università degli Studi di Macerata con il rettore Francesco Adornato e la Fondazione Carima con la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti insieme al presidente dell’Istituzione Macerata Cultura Paola Ballesi e le curatrici Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci.

Un’unica sezione per un percorso che parte da Macerata con 7 dipinti di Crivelli selezionati con l’intento di riportare nel territorio di provenienza alcune opere e prosegue in 8 comuni della nostra regione – Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino - che conservano lavori dell’artista o a esso fortemente collegati in una serie di, come suggerisce il titolo del progetto, relazioni meravigliose.

L’occasione di “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”, è l’importante restauro realizzato da Daphne De Luca a favore della “Madonna con il Bambino”, custodita a Palazzo Buonaccorsi e che porta con sé una rilevante novità. In seguito ad accurate analisi effettuate durante il restauro oggi è possibile affermare che l’opera fu eseguita direttamente su tela, portando a escludere l’ipotesi del trasporto da tavola fino a oggi sostenuto. La scoperta, supportata da una serie di prove, indentifica così la Madonna come l’unico esempio conosciuto di tela dipinta da Crivelli

L’opera, infatti, è sempre stata considerata una tavola trasportata su tela anche se questa notizia non è mai stata attestata da alcuna fonte, ma, come si diceva, durante le operazioni di restauro, grazie alla rimozione della fodera è stato possibile avere un contatto diretto con il fronte ma soprattutto con il retro.

Accanto alla Madonna con il Bambino di Macerata si possono ammirare “Madonna del latte” proveniente dalla Pinacoteca Parrocchiale di Corridonia, “Madonna con il Bambino” da Accademia Carrara di Bergamo, “Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena)” dai Musei Vaticani, “San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo” da Museo Poldi Pezzoli di Milano, “Cristo benedicente” da Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma oltre a un’opera del fratello Vittore Crivelli, “San Sebastiano e devoti” custodita nei depositi della Soprintendenza presso Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e che sarà restituita a fine mostra alla città di Montegiorgio, da cui proviene.

Pittore inquieto, sperimentatore, pieno di grazia e di genio, Carlo Crivelli è una delle figure più intriganti del XV secolo. Veneziano di nascita, in seguito a una vicenda giudiziaria in cui fu coinvolto, abbandona la laguna giungendo prima a Zara per poi trasferirsi nelle Marche (dal 1468 al 1495), influenzando in modo definitivo la storia dell’arte di quel territorio e non solo.

Ignorato da Giorgio Vasari, sconosciuto per decenni, riscoperto e adorato soprattutto dagli artisti preraffaelliti inglesi, conteso dai collezionisti del mondo, Carlo Crivelli a oggi è una figura indipendente che proietta il suo fascino, fatto di invenzioni sempre diverse, perfezione tecnica e mistero.

 

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