Cultura

Solidarietà e divertimento alla "Festa d'estate" del Rotary di Tolentino

Solidarietà e divertimento alla "Festa d'estate" del Rotary di Tolentino

“Festa d’estate” del Rotary di Tolentino all’insegna della solidarietà, dell’amicizia e del divertimento. La serata si è svolta a Treia, a casa del socio Francesco Lambertucci. Nel corso dell’evento sono stati distribuiti degli orologi, per uomo e donna, realizzati dal club, con nel quadrante il logo del Rotary Tolentino, grazie al sostegno del socio Aurelio Zangheri per raccogliere fondi. Il ricavato della serata con la vendita degli orologi è stato devoluto all’allestimento di una classe per disabili in una scuola media di Tolentino. Quella dell’altra sera si è rivelata una simpaticissima serata a cura del Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, dove è prevalso, oltre a quello della solidarietà, anche lo spirito di amicizia. La festa è stata allietata dal dj Niki. Divertimento e tanta allegria hanno così caratterizzato l’evento che si è chiuso con lo spettacolo di pole dance di Anna K e di burlesque di Mimì. 

31/07/2017 11:40
Civitanova, processione in mare: “Il Predatore” ospiterà l'urna del Santo patrono

Civitanova, processione in mare: “Il Predatore” ospiterà l'urna del Santo patrono

Il motopeschereccio “Il Predatore” di Sergio Gaetani è stato sorteggiato per trasportare a bordo le reliquie di San Marone, nel giorno della storica processione in mare delle barche che si svolgerà mercoledì 16 agosto alle ore 18, dopo la santa messa. Dopo anni in cui la dea bendata aveva scelto “Braveheart” della famiglia Barboni, quest'anno ci sarà a capo della flotta una imbarcazione della cooperativa Casa del Pescatore. “Il Predatore” aveva ospitato l'urna del patrono nel 2013. Sabato, al salone del Mercato ittico, per l'Amministrazione comunale era presente l'assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive Pierpaolo Borroni, per la Capitaneria di Porto il sottufficiale Pasquale Campano e i rappresentanti delle cooperative Casa del Pescatore e Piccola Pesca. Nel corso della mattinata sono stati estratti anche gli altri motopescherecci che, come tradizione, seguiranno il Predatore in mare. In ordine di uscita: Braveheart, Ferdinando A., Provveditore, Aretusa, Dante Padre, Fratelli Gasparroni, Il Greco, il Vincenzo Paolucci, Maria Madre, Fratelli Medori, Avventuriero, Gianluca, Galileo Padre, Alessandro il Grande. Il corteo degli scafi, sospeso per anni a causa della complessità nell’organizzazione dell’evento, fu ripristinato nel 2008.

31/07/2017 11:35
Disfida del Bracciale, i viola del Vallesacco trovano il tris nella competizione juniores

Disfida del Bracciale, i viola del Vallesacco trovano il tris nella competizione juniores

Si è concluso, nell'ambito della XXXIX edizione della Disfida del Bracciale di Treia, il torneo juniores con il successo del Vallesacco che è ancora primo dopo i successi del 2015 e 2016. I viola superano 7-3 in finale i celesti del Borgo. Nella finale per il terzo posto i verdi del Cassero piegano l'Onglavina. Già concluse anche la disfida dei ragazzi (successo del Cassero negli esordienti; nei giovanissimi vincono i gialli dell'Onglavina) e la disfida "rosa" che si tinge di verde (si impone il Cassero in finale sull'Onglavina). Ora occhi puntati sulle due semifinali seniores di sabato 5 agosto: Onglavina-Borgo e a seguire Vallesacco-Cassero; domenica 6 agosto dopo la sfilata storica in costumi ottocenteschi per le vie del centro il gran finale con il nome del vincitore della XXXIX Disfida. Soddisfazione sempre crescente per un movimento che vede un parco giocatori di quasi cento unità, che continua a crecere grazie all'orgoglio e alla passione dellìEnte Disfida e dell'ASD Carlo Didimi, da sempre impegnati, insieme all'Amministrazione Comunale, nella promozione del gioco, sport e tradizione locale, in ogni parte d'Italia.   Rose juniores: Vallesacco con Alfredo Pieroni, Carlo Sarnari, Nicola Renzi, Luca Gigli, Lorenzo Prosperi, Elia Moretti; Borgo in campo con Luca Giustozzi, Alessio Tartarelli, Gianmarco Marini, Nicola Ventura e Giampaolo Germani; Il Cassero con Leonardo Medei, Matteo Tomassoni, Leonardo Giannandrea, Mirko Branchesi e Andrea Mancinelli; L’Onglavina con Riccardo Pettarelli, Mattia Bruzzesi, Matteo Ventura, Matteo Bartoloni e Mauro Laurito.   Rose esordienti: Cassero: Marco Frascarelli, Emanuele Veres, Matteo Orazi e Sofia Leonardi; Vallesacco: Edoardo Frascarelli, Tommaso Bartoloni Nicola e Anna Crispiani; Borgo: Alessio Baccifava, Matteo Rizzuto, Elia Morichetta, Leonardo Crucianelli e Sara Bartoloni; Onglavina: Tommaso Leonardi, Mattia Giulianelli, Marco Baldassarre e Federica Testa.   Rose giovanissimi: Onglavina: Filippo Bianchi, Tommaso Marini, Marco Baldassarre, Tommaso Leonardi e Federica Testa; Cassero: Leonardo Montefusco, Elia Moretti, Alessandro Lausdei, Marco Frascarelli e Sofia Leonardi; Vallesacco: Edoardo Frascarelli, Leonardo Buratti, Simone Brizi, Elia Leonardi e Anna Crispiani; Borgo: Kevin Medei, Tommaso Pierucci, Stefano Salvatori, Alessio Baccifava e Sara Bartoloni.   Rose femminile: Cassero: Tamara Ricci, Alessandra Giannangeli, Aurora Pasqualini e Barbara Passeri; Onglavina: Lucia Lausdei, Giulia Pannelli, Larisa Vares e Camilla Fogante; Vallesacco: Sara Paolantoni, Erica Buratti, Veronica Mariani e Lucia Matteucci;   Borgo: Giada Forconi Alessia Liberti, Beatrice D’Ascanio e Eva Chiara Paciaroni.

31/07/2017 11:03
Serrapetrona, inizia il quinto Festival d'estate a Palazzo Claudi

Serrapetrona, inizia il quinto Festival d'estate a Palazzo Claudi

Tutto pronto a Serrapetrona per il 5° “Festival d’estate a Palazzo Claudi” che si apre domani, martedì 1° agosto, sotto la direzione artistica del maestro Michele Torresetti. La rassegna di musica da camera è promossa dalla Fondazione Claudi con il patrocinio del Comune. Tre le serate in programma fino a sabato 5 agosto. L'appuntamento inaugurale - martedì 1 agosto – è incentrato su due concerti: il quintetto per pianoforte e archi in do minore di Vaughan Williams e il quintetto per pianoforte in la maggiore “La trota” di Franz Schubert. Protagonista della prima serata del Festival è il maestro di pianoforte Alessandro Deljavan, noto a livello internazionale. Con lui suoneranno lo stesso Michele Torresetti (violino), Giacomo Grava (violoncello), Giacomo Gradozzi (contrabbasso) e Matteo Torresetti (viola). L'ingresso è libero e, al termine del concerto, brindisi nel giardino di Palazzo Claudi con la tipica Vernaccia di Serrapetrona. Durante la serata viene assegnato anche il Premio internazionale di poesia “Le stanze del tempo”, riservato a opere inedite di giovani poeti. La vincitrice è una ragazza nata nel 1994 a Caltagirone, in Sicilia, che si chiama Alessandra Fichera ma firma i suoi componimenti con lo pseudonimo di Sara Mari. Attualmente risiede a Siena dove studia Storia dell'arte all'università. La promettente autrice scrive poesie da quando aveva 17 anni, raccogliendo il bellissimo dono lasciatole dalla nonna paterna Sarina, poetessa e scrittrice siciliana. Il Festival prosegue, poi, giovedì 3 agosto con tre concerti al pianoforte, a cura del maestro Marco Vergini, su musiche di Mozart, Beethoven e Liszt. Sabato 5 agosto, infine, torna protagonista il Quartetto Fauves che suonerà brani di G.B. Cirri, F.A. Zaiolo e A. Borodin. I concerti, a ingresso libero, iniziano alle 21.15. In caso di maltempo si svolgono nella chiesa di San Francesco.  

31/07/2017 10:53
Ancora successo per RisorgiMarche, in migliaia per il concerto di Mannoia e Barbarossa

Ancora successo per RisorgiMarche, in migliaia per il concerto di Mannoia e Barbarossa

In migliaia hanno partecipato al concerto di Fiorella Mannonia e Luca Barbarossa a Morro di Camerino, in un'area verde all'aperto, tappa di RisorgiMarche, il festival diffuso creato da Neri Marcorè, marchigiano doc, con Giambattista Tofoni direttore esecutivo, a sostegno delle popolazioni terremotate. Il festival ha preso il via il 25 giugno ad Arquata del Tronto, proprio nel cratere del terremoto: in tutto 13 concerti, gratuiti, tra boschi, vette e altopiani incorniciati dalla bellezza dei Monti Sibillini. Al concerto era presente anche il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Stamattina Fiorella Mannoia ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Castelraimondo, paese in cui ha vissuto la madre della cantante. (fonte Ansa)

30/07/2017 20:06
Treia, il mito e il culto di Iside va in scena all'anfiteatro Diaz di Porto Recanati

Treia, il mito e il culto di Iside va in scena all'anfiteatro Diaz di Porto Recanati

Un venerdì sera dedicato all’antico municipio romano di Trea e a “ Miti e Dei”, proposto dal comune di Treia presso l’anfiteatro Diaz, messo a disposizione dal comune di Porto Recanati, nell’ambito della interessante serata a tema  “A spasso nel tempo”, organizzata dal comune di Porto Recanati per  l’evento “La Notte dei Desideri”. Un interessante percorso storico-culturale, che ha portato numerose persone a rivivere antichi contesti ed a scoprire i vari aspetti della storia picena e romana del territorio. Il comune di Treia per l’evento ha messo in scena una performance teatrale per far  ripercorrere agli spettatori un periodo interessante della storia del territorio,  ricreando il contesto storico dell’antico municipio di Trea, costruito sul diverticolo dell’importante via consolare Flaminia. Nel piccolo anfiteatro  sono arrivati in tanti, grandi e piccoli, per conoscere interessanti particolari dell’antica città di Trea, che, attraverso i contatti con l’Oriente, abbracciò il culto di Iside e Serapide, al quale sembra essere dedicato il complesso santuariale all’interno dell’area del SS. Crocifisso di Treia. La religione ha  svolto  un ruolo primario nella vita quotidiana degli abitanti dell’antica città di Trea, come del resto, in altri municipi romani situati lungo la valle del Potenza. Templi, santuari, siti ed altari, eretti in onore delle diverse divinità, simboleggiano il bisogno di garantire al centro urbano e ai suoi immediati dintorni protezione e prosperità; tra le religioni orientali, il culto di Iside aveva un posto di rilievo. L’origine egizia vuole la Dea sposa di Osiride (Serapide), assassinato dal fratello. Iside, una dea dagli innumerevoli poteri, sovrana della magia, del destino, della navigazione, della fertilità, della maternità e dell’amore. Un legame importante, quello tra Iside e Treia, che attraversa i secoli, forte del fascino che il culto del divino femminile ha sempre esercitato nel tempo. Il comune di Treia da anni dedica attenzione concreta alla didattica museale, attraverso le attività educative  rivolte alle scuole ed ai turisti, organizzate e gestite direttamente  dall’assessore alla cultura Edi Castellani, per comunicare, valorizzare e soprattutto avvicinare le giovani generazioni alla storia identitaria del territorio, promuovendo l’educazione al patrimonio culturale, materiale ed immateriale, partendo naturalmente dal Museo Archeologico, principale custode del passato. Anche venerdì sera, negli spazi dell’anfiteatro Diaz di Porto Recanati, sono stati organizzati dei laboratori didattici dedicati ai bambini che, dopo aver visto l’interessante performance teatrale, hanno realizzato simpatici segnalibri a tema, colorando disegni di soldati e reperti romani, divinità legate al culto di Iside e Serapide; una indovinata strategia per avvicinare i più piccoli all’antica storia del territorio, quella più difficile da comunicare ai bambini. Ma a suscitare grande interesse e divertimento è stato sicuramente il laboratorio, che ha utilizzato un grande gioco didattico: ricreando il contesto attraverso la narrazione per immagini,  questo gioco ha  fatto conoscere, attraverso quesiti a tema, tanti interessanti particolari della storia del territorio. I bambini hanno trascorso la maggior parte del tempo a rispondere a domande su antichi municipi romani, miti e dei, insieme ai numerosi genitori presenti alla serata, che hanno partecipato anche essi al gioco, cogliendo l’occasione per interagire con i personaggi/guida e chiedere approfondimenti sull’argomento. Un ringraziamento al comune di Porto Recanati per l’ospitalità offerta e per aver creduto in questa iniziativa, che rappresenta sicuramente la prima azione sinergica fra comuni, quella di cui spesso si parla, ma che poco si realizza! L’evento sopra descritto e la mostra “Un paesaggio di età romana rivelato. Potentia e la valle del Potenza, fra l’Appennino e il mare Adriatico”, ospitata fino al prossimo 14 ottobre al Castello Svevo di Porto Recanati, con reperti provenienti anche dal Museo Archeologico di Treia,  rappresentano  una concreta azione sinergica, una vera e propria relazione che mette in rete e unisce i comuni della costa e dell’entroterra. Un ringraziamento particolare va agli attori che hanno interpretato gli antichi personaggi fino a tarda ora, per il piacere di tanti spettatori intervenuti: nei panni del romano aristocratico Alessandro Melchiorri, Patrizia Gabbanelli ha impersonato l’egiziana che ha narrato in prima persona  il mito di Iside;  con loro il centurione Roberto Carlini e i soldati romani Leonardo Piermattei e Alessandro Di Turi. I reperti provenienti da Treia ed esposti a Porto Recanati  ritorneranno in sede a fine ottobre, ma  invitiamo a visitare la bellissima città di Treia e il suo Museo Archeologico per scoprire in loco il resto della storia ed ammirare altri interessantissimi reperti, fra cui il Serapide e le statuette egizie.

30/07/2017 16:46
Macerata Opera Festival: domani Filippo Ongaro e la medicina orientale

Macerata Opera Festival: domani Filippo Ongaro e la medicina orientale

La seconda settimana del Macerata Opera Festival si apre con un nuovo appuntamento dei Lunedì con il ciclo di incontri intitolato Da Oriente a Occidente: viaggio tra mente, corpo e spirito, curati da Life Strategies. Nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, tre grandi studiosi analizzano il rapporto che unisce le due facce del pianeta per scoprire gli insegnamenti orientali per una vita più equilibrata e luminosa. Dopo i pienone di lunedì scorso con Igor Sibaldi, domani 31 luglio, Filippo Ongaro spiega le antiche pratiche orientali usate per ottimizzare tutti gli aspetti della vita. Ongaro è il primo italiano ad aver ottenuto in USA la certificazione in medicina funzionale e in anti-aging. Collabora con varie testate e ha partecipato a numerosi programmi televisivi e radiofonici nazionali ed esteri. Oltre ad essere uno dei divulgatori più seguiti in Italia, viene considerato una figura di spicco di una nuova medicina che si concentra sul miglioramento della salute. L’incontro La scienza occidentale scopre l’Oriente, una lente scientifica vuole esplorare le antiche tradizioni mediche dell’Oriente per la cura della persona, basate sui fondamenti della nutrizione, dell’integrazione alimentare, dell’allenamento fisico e della meditazione. Il medico degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si immerge nei segreti delle discipline in grado di lavorare sul corpo e sulla mente per presentare al pubblico un tipo di medicina che cura prima di tutto la persona per debellare la malattia.  A seguito dell’intervento nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, è possibile visitare la galleria dell’Eneide nel piano nobile dell’edificio, una delle sale più suggestive del centro storico della città. L’ingresso agli incontri è gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.sferisterio.it.

30/07/2017 15:45
Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al Macerata Opera Festival

Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al Macerata Opera Festival

I vertici di Rendez-vous, la più prestigiosa catena di negozi di scarpe e accessori della Russia, sono nelle Marche. Giovanni Fabiani, titolare del calzaturificio che porta il suo nome, li ha invitati e ha organizzato un educational tour che ha impegnato gli ospiti sia nell'azienda fermana per una lezione sui materiali di pregio e sulla linea produttiva, sia sulla conoscenza del Made in Marche, la principale regione da cui provengono i prodotti venduti nella catena di moda russa. Dopo la visita aziendale, Giovanni Fabiani, il più longevo dei Mecenati dello Sferisterio, ha portato il patron del retailer russo insieme alle 50 migliori store manager dei punti vendita presenti in tutte le grandi città ad assistere alla seconda recita di Madama Butterfly.  La presenza degli ospiti di Giovanni Fabiani nell’Arena maceratese è il coronamento del suo impegno nella promozione della cultura e del “made in Italy”, specialmente in Russia. Infatti, oltre ad essere stato il primo aderente del progetto Cento Mecenati attraverso l’Art Bonus, Giovanni Fabiani ha finanziato diverse iniziative nel corso degli anni. Già nel 2015, in occasione dell’Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia, l’Ambasciata Italiana in Russia e il Consolato Generale d’Italia aveva rilasciato gratuitamente i visti ai cittadini russi in possesso dei biglietti per lo Sferisterio, resa possibile grazie alla profonda conoscenza che l’azienda ha del panorama russo e che si è sviluppata con una esclusiva “luxury experience”. Altra importante iniziativa, la masterclass su dizione e stile delle opere italiane tenuta due anni fa dal direttore artistico Francesco Micheli e dal Maestro Nicola Giuliani al teatro Bolshoi di Mosca.

30/07/2017 14:39
Montelupone, un successo per "Una Notte da Star" - FOTO

Montelupone, un successo per "Una Notte da Star" - FOTO

Metti insieme una piazza salotto, la voglia di esibirsi, la travolgente allegria dei ragazzi, le luci di un palco ed ecco nascere l’edizione 2017 di Una Notte da Star. Montelupone ha assistito a due ore di spettacolo, prodotto da quindici ragazzi tra i 7 e i 19 anni con le loro esibizioni canore, danzanti e strumentali. Da un’idea del locale consiglio comunale dei ragazzi, lo spettacolo è stato un susseguirsi di luci, colori, note e passi di danza. I cantanti Laura Storani e Ilaria Casillo, la pianista Cecilia Paciotti, le ballerine di danza moderna Alessandra Baldassarri, Elena Spalletti ed Elena Pirro, le sorelle Erika Giacomelli (danza classica e moderna) e Ilaria Giacomelli (ballerina prestata dalla ginnastica artistica), le ginnaste anch’esse sorelle Gaia Gambini e Sofia Gambini (la più piccola del gruppo), il ballo hip hop di Nicola Elisei (con le sue compagne di ballo Gaia Vincenzoni e Francesca Giulietti), il mix di danza moderna e ginnastica artistica di Chiara Baldassarri e Martina Moroni. Il tutto illuminato dalla scintillante voce di Serena Lambertucci e dalla premiazione degli sportivi monteluponesi che hanno conseguito quest’anno importanti traguardi, come la promozione in Serie D Regionale per le ragazze della pallavolo, la vittoria dei Campionati Nazionali di balli caraibici per Edoardo Perna e l’inizio dell’avventura calcistica in Serie A di Lorenzo Marcantoni con il Crotone.L’idea di far vivere una notte da Star ai ragazzi ha fatto sì che lo spettacolo si strutturasse come uno spettacolo televisivo, con la proiezione delle interviste ai ragazzi registrate durante le prove e l’esibizione live.   La cantante monteluponese Alessandra Gattari ha smesso per una sera i panni del soprano ed ha condotto la serata con grande maestria, rendendo lo spettacolo lineare, suggestivo e da vivere tutto d’un fiato.Sul palco il Sindaco dei ragazzi Francesco Valentini, il Sindaco Rolando Pecora, il suo vice prof. Alberto Muccichini ed il consigliere comunale con delega alle politiche giovanili Simone Gambini, che ha curato insieme ad Alessandra Gattari tutti i vari aspetti e momenti, regalando così ai ragazzi partecipanti una serata certamente indimenticabile.Ancora una volta i ragazzi di Montelupone hanno dimostrato che con il lavoro, il sacrificio e soprattutto la passione si possono realizzare cose magari semplici ma meravigliose, perché fatte veramente con il cuore.

30/07/2017 11:53
Mind Festival, stasera arriva la patchanka salentina degli Aprés La Classe

Mind Festival, stasera arriva la patchanka salentina degli Aprés La Classe

Una pista da ballo sotto le stelle, questo è quello che è diventato il Mind Festival di Montecosaro ieri sera per lo strabiliante live-dj set di Alex Neri e Saturnino. Una folla danzante ha preso d’assalto il campo sportivo in cui si tiene l’evento. Il dj di fama internazionale, da sempre innovativo e precursore di sonorità e stili musicali, Alex Neri, ha incontrato un bassista dalla tecnica incredibile considerato dalla critica più accreditata uno dei migliori bass player della scena internazionale, Saturnino, conosciuto al grande pubblico per essere bassista di Jovanotti. Questa sera intanto si torna a scatenarsi con gli Aprés La Classe, la band il cui percorso musicale, fatto di sei album in studio, è un viaggio attraverso i suoni etnici salentini, mixati con ritmiche patchanka, che sfociano nel roots e ritmi latini nei testi più solari e spensierati del combo salentino. Una serata divertente e ricca di energia in attesa della chiusura di lunedì con Manuel Agnelli e i suoi Afterhours in esclusiva regionale per il Mind Festival. Fondamentale anche in questa edizione la collaborazione e il supporto di Ercan, Officine 21, Siman, Fac GB, Vittorazi, IPM, Mattia Capezzani, Beltion, Korh, Montarbo, Taverna 41, un mondo imprenditoriale attento all’aspetto culturale e sociale che smuove il Mind Festival e il suo staff.

30/07/2017 11:38
Madama Butterfly, l'abilità del direttore d'orchestra e la "debolezza" dei violini

Madama Butterfly, l'abilità del direttore d'orchestra e la "debolezza" dei violini

Dopo non poche peripezie riesco a ritornare allo Sferisterio ed ascoltare la seconda di Madama Butterfly. Bella l’idea di chiudere Piazza Nazario Sauro e di arricchirla con delle panchine a mo’ di salottino, foyer del teatro. C’è un senso di partecipazione maggiore di questa parte della città all’evento che dovrebbe essere il principale del territorio. La serata è piacevole e anche la poca brezza presente all’inizio si ferma come per far meglio sentire e apprezzare la ricchezza dei dettagli della musica. Madama Butterfly tratta da un dramma di David Belasco a cui Puccini aveva assistito a Londra nel 1900, è stata molto amata dal compositore che ha creduto nel suo enorme valore e lo ha sempre difeso anche dopo l’insuccesso della prima rappresentazione, avvenuta a Milano, Teatro alla Scala, il 17 febbraio 1904. Tra i motivi della caduta è certo da annoverare la divisione dell’opera in due soli atti, il secondo dei quali, comprendendo per intero gli attuali secondo e terzo atto, risultava di una lunghezza eccessiva. Ripresentata a Brescia il 28 maggio dello stesso anno, dopo aver apportato da grande uomo di teatro quale era, le dovute modifiche ebbe un’enorme successo e cominciò la sua grande popolarità. L’opera è sostanzialmente centrata sul personaggio di Cio-Cio-San (soprano – in questa produzione Maria Josè Siri) il cui carattere ha uno sviluppo coerente passando dalla ingenuità iniziale ai primi sospetti sul proprio destino, fino al terzo atto in cui, rassegnata, domina assoluta sulla scena. Intorno a lei si muove con delicata partecipazione la serva Suzuki (mezzosoprano – Manuela Custer). Gli altri sono più pallide figure come Pinkerton (Tenore – Antonello Palombi) e Sharpless (Baritono – Alberto Mastromarino) o macchiette come Goro (Tenore – Nicola Pamio) e Yamadori (tenore – Andrea Porta). Al contrario di Turandot Butterfly è un’opera molto intima. L’autore, attento all’atmosfera esotica del dramma, ricorre talvolta a ritmi e motivi giapponesi, liberamente reinventati; numerosi passi sono caratterizzati da delicati interventi con strumenti solistici che ben si adattano al personaggio della fragile geisha. Un paio sono gli interventi corali più significativi, abbastanza brevi, uno nel primo l’altro nel secondo atto. Quest’ultimo però, fuori scena e a bocca chiusa, costituisce un momento tra i più suggestivi e famosi dell’intera produzione operistica italiana. In questa produzione il regista (Nicola Berloffa) ha collocato l’azione all’epoca dell’invasione americana del Giappone, nel 1945, in un teatro tradizionale giapponese luogo di incontro e vendita delle geishe dove Butterfly viene comprata da Pinkerton. Il contrasto tra culture diverse fa mutare il teatro in un cinematografo (Butterfly, ormai naturalizzata americana, vive lì) dove vengono proiettate, per i soldati americani, pellicole della Hollywood degli anni Quaranta. Anche il contrasto tra i costumi dei soldati e quelli tradizionali nipponici tende ad amplificare la differenza tra i due popoli. Scena molto funzionale, coerente e estremamente rispettosa della musica. A dire il vero l’unica cosa che un po’ ha infastidito è stato il rumore della macchina da presa del cinematografo, a volte, troppo presente. La vera protagonista della serata è stata la musica. Non voglio assolutamente togliere niente alla soprano e agli altri protagonisti che hanno dimostrato di essere all’altezza del ruolo possedendone sempre il controllo e avendolo analizzato fin nelle più piccole sfaccettature, ma sono fermamente convinto che la riuscita di una rappresentazione lirica è da attribuirsi ad una buona esecuzione musicale che come collante deve avvolgere tutti, esaltando le varie caratteristiche di ognuno, dal primo protagonista al più piccolo intervento del comprimario passando per il coro fino addirittura alle masse dei figuranti. Il vero artefice di tutto ciò è il direttore d’orchestra. Data la mia formazione tendo ad essere nei confronti dei Maestri concertatori, da una parte indulgente perché capisco le effettive difficoltà (avendo studiata o magari diretta la partitura) dall’altra spietato quando rilevo uno studio fatto in modo superficiale o addirittura non si sia in possesso di una tecnica adeguata per ottenere determinati risultati. Massimo Zanetti ha diretto con maestria, esperienza e classe sottolineando i tanti particolari che caratterizzano la partitura. Con gesto elegante è stato ogni momento con la musica (molti direttori, anche dopo anni di carriera, vanno solo dietro alle melodie dei cantanti) e di conseguenza l’orchestra lo ha sempre seguito delineando con perfezione il terreno di azione di ogni protagonista. Questi ultimi quando il loro spazio è ben chiaro si sentono da un lato estremamente liberi, ma anche protetti e non abbandonati a loro stessi perché il direttore, tramite l’orchestra, controlla sempre il loro operato. Quando ti allontani attraverso strade sconosciute stai più tranquillo se per il ritorno hai un navigatore. Di conseguenza il suono di tutti risulta essere più bello, ricco e di un più ampio spettro dinamico. L’orchestra ha suonato nel piano, nel forte, ha sfruttato i crescendo e i diminuendo. Sembrava un’altra compagine rispetto a quella di Turandot. Numerosi gli effetti agogici (sono quelle piccole differenze di tempo che caratterizzano qualsiasi discorso sia parlato che musicale) tutti espressi con estrema naturalezza e coerenza. Il pubblico non ha potuto che lasciarsi rapire dalla musica. Visto che sempre più spesso assistiamo a concerti in cui le orchestre suonano da sole (cosa a mio parere altamente diseducativa) è bene ribadire che, nell’ambito di un brano sinfonico o operistico che sia, un direttore è assolutamente necessario per delineare un discorso musicale (un po’ come tracciare un percorso). La sua assenza non esalta mai la bravura dell’orchestra nel fare musica, semmai solo capacità dei propri componenti di contare tutti insieme. Nonostante si sia riproposta la soluzione del raggruppamento in soli due atti, che un secolo fa aveva contribuito all’insuccesso della prima dovuta ad una seconda parte troppo lunga, la qualità musicale ha ben colmato e fatto superare questa lacuna. A onor del vero c’è da dire che una parte del merito va anche attribuita alle grandi composizioni del secolo scorso che hanno abituato il pubblico a tempi di attenzione più lunghi. Basta pensare alle sinfonie di Bruckner, Mahler e Shostakovic. Il coro diretto dal Maestro Carlo Morganti (esperto frequentatore di palcoscenici con una conoscenza impressionante del repertorio lirico e della voce) ha dimostrato una buona duttilità e garantito un discreto livello. Suggestivo il finale del secondo atto, anche in un contesto all’aperto come il nostro dove è inevitabile il sibilo degli aerei che transitano nel cielo sopra lo Sferisterio e dove pure ancora non si riesce ad eliminare il rumore di qualche motorino che, smarmittato, percorre la via adiacente verso il quartiere della Pace. Un’osservazione va assolutamente precisata. Ho assistito alla seconda recita che notoriamente vede gli interpreti liberarsi di tutte le tensioni che caratterizzano la prima rappresentazione. Colgo l’occasione per stigmatizzare qualche problematica non specifica dell’opera ma ricorrente durante le stagioni. L’orchestra risulta essere l’anello più debole delle produzione maceratesi. La sezione dei violini, estremamente leggera, anche questa sera non è stata molto presente. Visto che è ormai la terza volta che evidenzio questa problematica provo anche a dare qualche spiegazione e fare qualche osservazione. Quando una sezione non si sente non ci sono molte alternative. A meno che la metà dei violinisti, a cena, fuori l’Arena, non abbia mangiato qualcosa che possa aver creato problemi di digestione o altro, (visto comunque che non parliamo di un caso singolo), bisogna spendere due parole su come vengono ingaggiati i musicisti stessi. È importante essere a conoscenza delle competenze di chi effettua l’ingaggio e del criterio applicato per il relativo reclutamento. Personalmente ho notato un certo numero di orchestrali molto giovani. Non che abbia qualcosa in contrario, si può sempre incontrare un giovane talento che suona come Paganini. Ma non essendo in Cina, dove i bambini prendono in mano uno strumento all’età di due anni, e non avendo notato in buca altrettanti giovani Paganini è bene fare delle precisazioni. È noto che il suonare i primi tempi in orchestra è abbastanza traumatico anche per chi è molto dotato, semplicemente perché le priorità del suonare insieme sono diverse da quelle che caratterizzano il solista e, cosa non da poco, si suona sotto direzione. È del tutto naturale che in questa situazione il suono risulti più debole. Per questi giovani, qui mi rivolgo al responsabile artistico dell’orchestra, è stata prevista una necessaria fase per l’inserimento magari facendoli suonare in un gruppo di soli archi sotto la bacchetta di qualcuno? Questo è assolutamente necessario se si vuole, nel minor tempo possibile, avere degli orchestrali con una gamma di sonorità necessaria per affrontare il repertorio operistico otto-novecentesco. Altrimenti è lecito pensare che l’inserimento di giovani leve sia una mera operazione al risparmio; un giovane costa meno. Attenzione nelle pieghe del risparmio si possono annidare azioni che poco hanno a che fare con la qualità musicale e con l’etica in generale. Lo spettacolo va assolutamente visto: è comunque nutrimento per l’anima e lo spirito.   Non riuscendo ad assistere alla prima di Aida non potrò recensirla. Ringrazio il direttore di Picchio News per avermi dato, per il secondo anno consecutivo, la possibilità di raccontare qualcosa sulle opere che sono andate in scena nella nostra amata Arena. Saluto i lettori del giornale, che, quest’anno, risultano essere stati numerosi, con un arrivederci alle prossime recensioni.   

30/07/2017 11:22
Neri Marcorè regala uno spettacolo nello spettacolo a Futura Festival

Neri Marcorè regala uno spettacolo nello spettacolo a Futura Festival

Ospite attesissimo Neri Marcorè venerdì nel salotto allestito sul palco di Futura Festival. Ad intervistarlo lo scrittore, giornalista e critico letterario Paolo Di Paolo, tra i coordinatori del festival. “La scena, la vita e l’impegno per le Marche” questo il nome dello spazio dedicato al poliedrico artista marchigiano che ha catalizzato l’attenzione di un pubblico copioso con momenti di gran divertimento intervallati ad altri più impegnati. Dai suoi esordi a Radio Aut dov’era appena dodicenne, passando per la Corrida, Stasera mi Butto, Per un pugno di libri, Il Cuore altrove di Pupi Avati. Un artista a tutto tondo: comico, attore impegnato, conduttore tv, cantante, doppiatore, ma soprattutto imitatore. Sono le sue doti di imitatore ad averlo aiutato a calarsi nei ruoli più svariati e, nello stesso tempo, a fargli ritrovare la sua vera voce. Un’intervista densa di momenti esilaranti dove non sono mancate alcune sue imitazioni, da Peppo della sua pre-carriera a Pupi Avati, fino ad Alberto Angela. E poi un susseguirsi di aneddoti legati all’infanzia e alla carriera. In tutto questo percorso di poco più di un’ora Marcorè non si risparmia, dà molto al pubblico e ribadisce con orgoglio la sua appartenenza alle Marche, il paese dov’è nato. Ricorda, orgoglioso, espressioni tipiche del dialetto di Sant’Elpidio come “sgarbella l’occhi”, “rcaccia”, “gnenoccia”: “Questi termini andrebbero difesi come patrimonio dell’Unesco” dice e il pubblico è in visibilio. La platea allestita con poltroncine davanti al palco non ce la fa a contenere le persone giunte per l’attore marchigiano e in moltissimi rimangono in piedi fuori dalle transenne. Neri, da piccolo, era un bravo studente, leggeva molto, aveva cominciato a suonare la chitarra, praticava sport, partecipò anche ad un torneo di scacchi con i suoi amici. “Facevo tutte cose che mi piacevano. Non mi sono mai posto un obiettivo. Mi divertivo e l’obiettivo è nato strada facendo. Le fatalità della vita combaciano con i talenti che si hanno ed io in tali circostanze ho tirato fuori cose che avevo incamerato prima” dice l’attore. Poi aggiunge che ai traguardi si arriva senza cercare di evitare le cadute: “Oggi sembra che il fallimento non sia previsto, si ambisce alla perfezione. Se sbagli sei considerato un perdente, inseguendo un po' ciò che è il mito americano. Invece i risultati si ottengono per tentativi, bisogna fallire. E’ necessario tornare a soffrire un po' di più per godersi le cose belle della vita”. A tal proposito svela un aneddoto: “Fui scelto da Pupi Avati per il suo film Il Cuore altrove perché il regista e suo fratello mi videro nella conduzione televisiva Per un pugno di libri. Dissero di aver trovato il protagonista del film perché ero il conduttore più inguardabile e imbranato che avessero mai visto. Quindi, siate imbranati”. Sulla stessa linea risponde alla domanda sui nonni: “Sono cresciuto con nonna Assunta che era un vero carabiniere in casa. I migliori insegnamenti l’ho ricevuti dai nonni e dalla mia maestra. Era manesca (dice ridendo), ma era una vera educatrice e metteva curiosità in tutto quello che diceva. Oggi c’è troppa iperprotettività verso i figli, li difendiamo davanti ai loro insegnanti. Ma si cresce davvero solo affrontando la fatica. Questo è il meccanismo per imparare cose che altrimenti non impareresti”. La serata si conclude con parole d’affetto per la nostra regione che Marcorè definisce un paese con la tendenza al profilo basso. Una fortuna nel senso del non ostentare. Questo atteggiamento di grande umiltà ha portato alla buona conservazione del territorio e a salvaguardarlo da grandi flussi di criminalità che colpiscono dove c’è più urbanizzazione. Un neo se si pensa che per lo stesso motivo si è curata poco l’autopromozione del territorio. Ma le Marche vanno amate e rispettate anche per la loro pluralità. Caratteristica che si trova nella geografia come nei tanti idiomi di cui la regione è ricca. “Basta un fiume che separi due paesi e il dialetto è già diverso. Inoltre, per passare da una valle all’altra è come se cambiassimo regione e il nome Marche al plurale non è un caso” dice Marcorè. Da qui, il balzo al progetto Risorgimarche è breve. Si tratta di un evento di 13 concerti per la rinascita delle comunità colpite dal sisma, ideato e promosso da Neri Marcorè e con la collaborazione di tanti artisti del mondo della musica. Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, Max Gazzè, Brunori Sas, Francesco De Gregori, Samuele Bersani gli artisti che si potranno ancora ammirare nei concerti fino al 4 luglio. Il festival, iniziato il 25 giugno, ha già attirato 27mila persone non paganti nelle località colpite dal sisma. Non è un evento gestito dalla politica né strutturato per una raccolta fondi. Sono presenti sponsor a sostegno dell’iniziativa, ma le risorse economiche sono percepite tramite il decreto “Mille proroghe” per la promozione turistica (in particolare per le attività culturali nelle aree colpite dl sisma). Non esiste un palco durante lo spettacolo, gli artisti e il pubblico sono sullo stesso piano. “Molti artisti, compreso me, non ricevono compenso per le esibizioni. Pubblicheremo tutte le voci dei costi in assoluta trasparenza. Questo evento non è stato creato per costruire le casette di legno, ma per mantenere accesa l’attenzione sulla nostra regione rimasta ferita in molte zone dal terremoto, per sensibilizzare e mobilitare le masse e perché le nostre istituzioni si attivino nel concreto per il recupero del nostro territorio” spiega Marcorè.   (di Raffaella D'Adderio)

29/07/2017 18:15
Lo Sferisterio per il territorio: l'11 e il 14 agosto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per Aida

Lo Sferisterio per il territorio: l'11 e il 14 agosto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per Aida

Due serate all’insegna della solidarietà (11 e 14 agosto) per le popolazioni del maceratese colpite dal sisma: il Comune e la Provincia, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e il sostegno dell’azienda Vemac, hanno deciso di accogliere in occasione dell’Aida al Macerata Opera Festival una rappresentanza di tutta la popolazione che lo scorso anno ha vissuto il dramma del terremoto, forti della convinzione che la musica e la cultura in genere sono alla base delle azioni per la ripresa delle attività quotidiane e per la ricostruzione.Il Sindaco di Macerata, Romano Carancini, e il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, attraverso i sindaci dei comuni del cratere, accoglieranno simbolicamente il territorio colpito dal terremoto allo Sferisterio per condividere la soddisfazione e l’orgoglio per i risultati dell’attuale stagione del Macerata Opera Festival, una manifestazione che pone le Marche al centro dell’interesse turistico e culturale internazionale sia durante le serate di spettacolo nel singolare e affascinante spazio dello Sferisterio, sia nelle numerose attività collaterali del Festival OFF. “Saranno bellissimi momenti di condivisione fra le istituzioni, ma prima di tutto fra le persone – sottolinea il sindaco di Macerata Romano Carancini –. Vogliamo vivere insieme al territorio l’ultima notte del Macerata Opera Festival 2017, confidando che la paura dei mesi scorsi resti fuori dagli archi dello Sferisterio, per testimoniare quanto siamo uniti”. “Con gli appuntamenti dell’11 e 14 agosto – dichiara il presidente della provincia Antonio Pettinari – vogliamo rafforzare il coinvolgimento di tutto il territorio in quella che è la manifestazione estiva per eccellenza del capoluogo, attraverso la quale lanciare un messaggio di speranza, che si unisce alla nostra volontà di ripartire. Le parole d’ordine sono: solidarietà, coesione e vicinanza”. Saranno quindi due i momenti principali, concentrati significativamente alla fine del festival per un abbraccio conclusivo che possa segnare l’edizione 2017 del Festival.La prima data è quella dell’11 agosto, per l’ormai consueta serata dei Sindaci del maceratese, che assume anor più un significato di coesione per il territorio dopo il terremoto dello scorso anno. A sostenere l’iniziativa è la società Atlantico, operante nel settore dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico che, oltre a curare il progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Macerata, ha deciso di partecipare alla 53° stagione operistica maceratese attraverso Art Bonus, dimostrando la sua vicinanze alle Marche. La seconda è invece rivolta alle comunità residenti nella zona rossa della regione. La volontà del Comune e della Provincia, come anche del Festival, è quella di dedicare l’ultima serata di questa edizione 2017 ai cittadini terremotati come gesto di affetto e solidarietà. Saranno messi a disposizione circa 500 biglietti per lo spettacolo di Aida del 14 agosto in una quantità definita secondo la popolazione del comune (10 biglietti fino a 5.000 abitanti, 16 biglietti fino a 10.000 abitanti, 24 biglietti oltre i 10.000 abitanti).Grazie al sostegno dell’azienda Vemac, i biglietti per questa causa sono totalmente gratuiti e sarà inoltre organizzato un servizio di navette ad hoc per coloro che prenderanno parte all’evento. Nata a Pescara nel 1976, Vemac è oggi leader in Abruzzo e Marche nella vendita di materiali per l’edilizia, con 10 magazzini e 4 showroom dedicati alle finiture, in particolare piastrelle, arredo bagno e infissi. Nel maggio 2017, Vemac è entrata a far parte del gruppo Eternedile, nato nel 1949, che è diventato in questo modo uno dei più importanti in Italia, grazie alla capillare distribuzione con 37 magazzini per l’edilizia e 11 showroom.“La scelta di organizzare queste iniziative per il territorio nelle serate conclusive del Festival – precisa il sovrintendente Luciano Messi – rinnova il ruolo di catalizzatore dello Sferisterio, attorno al quale in questo caso si aggregano Atlantico e Vemac. È grazie all’impegno di questo partner che possiamo offrire questo contingente di biglietti omaggio alla popolazione del cratere. Siamo particolarmente soddisfatti che al segnale forte che lanciato dallo Sferisterio, fa sempre eco una risposta altrettanto forte di aziende e privati”.“Quando il terremoto ha colpito questa terra – ricorda il direttore artistico Francesco Micheli – subito abbiamo cercato di capire cosa avremmo potuto fare. Oggi è bello constatare che in un anno cosi difficile il Macerata Opera Festival dimostra di godere di ottima salute e di essere il maggior momento di rinascita. Sono particolarmente felice che quel sto abbraccio collettivo coinciderà con Aida della quel curo la regia. Nella vicenda verdiana di questa ragazza etiope inconsapevolmente c’è il racconto di tanti uomini e donne, tante persone che nei mesi scorsi hanno dovuto lasciare forzatamente la propria terra, i propri borghi incantevoli per andare verso il mare, come Aida aveva lasciato la sua terra rigogliosa verso la sabbia del deserto egiziano. Nell’aria “O cieli azzurri” sembra che riecheggino i versi leopardiani e il paesaggio dei Sibillini. Richiamare i sindaci e i cittadini di questi paesi ci sembra una sorta di rito di riconciliazione tra noi e il territorio. Questo è il secolo che ci ha insegnato che non di soli beni materiali vive l’uomo e lo Sferisterio ci sembra un ottimo luogo dove poter trarre nutrimento per la nostra anima, così come dichiaravamo all’inizio di questo triennio operistico”

29/07/2017 17:59
Domenica a Colmurano il raduno di moto e auto d'epoca

Domenica a Colmurano il raduno di moto e auto d'epoca

Anche quest’anno gli amanti dei motori della nostra provincia potranno finalmente liberare i loro “cavalli” da ormai troppo tempo tenuti a freno, e naturalmente anche la loro fantasia, ammirando veri e propri pezzi da collezione. Moto moderne e moto d’epoca, così come, veicoli a quattro ruote e scooter di ieri e di oggi, vivranno il loro meritato giorno di gloria a Colmurano (MC) grazie al “28° raduno di moto e auto d’epoca, 9° “Memorial” Gabriele Gentili”, che si svolgerà il prossimo 30 luglio dalle ore 08:00 alle ore 13:00 circa, grazie alla consueta e accurata organizzazione della “Società Operaia” dell’ormai famoso e pittoresco Borgo maceratese. È proprio il Presidente della “Società Operaia” di Colmurano, Mario Lambertucci, a parlarcene entusiasticamente, considerando la grande quantità d’iscritti che in questa tanto attesa ricorrenza faranno sentire il rombo dei loro motori in un suggestivo giro turistico che toccherà  il comune di Urbisaglia e lo stupendo parco archeologico Urbis Salvia con visita guidata. Come consuetudine oramai da diversi anni potremo godere delle prelibatezze del  ricco buffet di benvenuto offerto dall’azienda florovivaistica “Bellesi Vivai” di Urbisaglia e sapientemente allestito in un’incantevole cornice naturale ai bordi di una grande piscina, così come, il pranzo finale organizzato dalla stessa “Società Operaia” di Colmurano… non saranno altro che semplici ma ben studiati modi per far raffreddare i “motori” e riscaldare ancor più i cuori di coloro che amano i “cilindri” come fossero una parte irrinunciabile della loro vita. Gli stornellatori Andrea e Mirko rallegreranno il momento conviviale. Veramente una bella occasione per ritrovare il piacere di fare nuove amicizie e di stare insieme per scambiarsi impressioni e anche preziosi consigli, grazie a una grande passione che accomuna milioni di persone.   Per iscrizioni e per ottenere maggiori informazioni telefonate a: 333.590.80.35 (Mario L.) 347.467.50.53 (Lorena)

29/07/2017 17:53
Al “Premio Ravera: una canzone è per sempre 2017, #Primo Appuntamento” di Porto Recanati arriva Fausto Leali

Al “Premio Ravera: una canzone è per sempre 2017, #Primo Appuntamento” di Porto Recanati arriva Fausto Leali

Al "Primo Appuntamento" del Premio dedicato a Gianni Ravera, il 3 Agosto nella splendida cornice dell’Arena Gigli di Porto Recanati, arriva anche Fausto Leali. Lui è una forza della natura. Una voce unica che si unisce a tanti altri ospiti speciali. Ci regalerà alcuni tra i suoi più grandi successi. Leali è in pista dal 1960. Il suo primo successo risale al 1967 con la canzone “A chi” e da allora è rimasto tra i più amati e cantati da tutte le generazioni. “Non solo Leali” è l’album uscito nel 2016 il più importante della sua carriera, per i duetti che offre con Mina, De Gregori, Baglioni e poi lo abbiamo riscoperto anche nella divertente avventura a “Ballando con le stelle” di Milly Carlucci. “Premio Ravera: una canzone è per sempre 2017, #Primo Appuntamento” avrà il piacere di avere alla guida di questo viaggio all’insegna delle canzoni oltre che delle emozioni, Pupo, un artista eclettico, amatissimo dal pubblico internazionale, con un profondo legame con Ravera, tanto che ci racconta, ad esempio, che il marchigiano Ravera gli telefonò a casa: “… e ricordo come fosse ora ciò che mi disse : "Pupo, la Goggi fa i capricci ed io ho deciso che sarai tu a prendere il suo posto. La sua canzone è fortissima ed è perfetta anche per te. Ci vediamo a Sanremo". Riattaccò il telefono senza nemmeno darmi il tempo di replicare… Gianni non si sbagliava, "Un amore grande" fu subito un successo mondiale… “ (Pupo) Canzoni indimenticabili, racconti e testimonianze illustri in una serata speciale dedicata a Ravera e alla Musica Italiana. Il Premio Ravera ritornerà con il Gran Galà del 9 Settembre nella straordinaria piazza di Tolentino, che lo ospita sin dalla sua prima edizione e con un nuovo cast stellare. “Premio Ravera: una canzone è per sempre” è anche un concorso per giovani artisti provenienti da tutta Italia, per riconoscere, premiare e supportare il talento, seguendo la strada tracciata da Ravera, che con intuito eccezionale ha lanciato grandi nomi. "Promo Biglietti" da 10€, bambini gratis fino a 12 anni. Info e biglietteria: Ufficio IAT Porto Recanati C.so Matteotti 11, tel 0719799084 Prevendite Amat/Vivaticket Gianni Ravera era nato in provincia di Ancona, a Chiaravalle. Ha scritto numerose e straordinarie pagine della storia della musica e della televisione italiana. Noto organizzatore di manifestazioni musicali, e in particolare del Festival di Sanremo, di cui aveva curato ben 24 edizioni dal lontano 1962. Il Festival era la sua creatura, la sua opera prediletta, così come Castrocaro (che inventò lui stesso) che pure aveva portato agli onori della cronaca musicale. Ravera curò anche il Disco per l’estate, e collaborò a trasmissioni televisive come Fantastico e Serata d’Onore. Nel mondo della canzone Gianni Ravera era diventato una specie di istituzione. A lui devono il loro successo artisti come Iva Zanicchi, Bobby Solo, Gigliola Cinquetti, lo stesso Michele Pecora, ideatore del Premio, e poi Eros Ramazzotti, Zucchero, Luca Barbarossa.   www.premiogianniravera.it

29/07/2017 14:20
Giornata finale di Futura con Augé, Boncinelli, Giorello, Colangeli e gli autori di lercio.it

Giornata finale di Futura con Augé, Boncinelli, Giorello, Colangeli e gli autori di lercio.it

Il gran finale di Futura è con Marc Augé, Giorgio Colangeli, Edoardo Boncinelli, Giulio Giorello e gli autori di lercio.it. Domenica 30 luglio si prevede una chiusura frizzante per il Festival diretto da Gino Troli. La giornata inizia sempre con un omaggio alla scienza. Dalle ore 17.30 al Teatro Annibal Caro, Mario Pappagallo dialoga con il genetista Edoardo Boncinelli sull’Azione diretta e indiretta dei vaccini, a cui segue l’incontro con Vincenzo Vagnoni, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare su La scoperta della particella xi al Cern di Ginevra. La scienza è anche la materia dei laboratori per bambini organizzati dalla Festa di Filosofia e di Scienza di Foligno (prenotazioni al numero 392/4121667). Alle 18 (e alle 21.30), all’ex liceo, Generatori di onde, ondoscopio, Energia dei terremoti e Modellare la crosta terrestre per il laboratorio di fisica e geologia, Il tempo della chimica e L’incredibile mondo degli orologi chimici e delle reazioni oscillanti per quello di fisica. Non manca il laboratorio per gli amanti della robotica, con la costruzione e programmazione del robot Lego Wedo. Lo spazio per i piccoli si completa con Tre fiabe sulla scienza raccontate da Roberta Pelachin. Alle 18 Barbara Garlaschelli presenta, al chiostro Sant’Agostino, il suo libro Non volevo morire vergine, mentre alle 18.30 nello spazio Multimediale di San Francesco, Sergio Salvi approfondisce la figura del genetista maceratese Nazareno Strampelli. Lo scienziato Edoardo Boncinelli e il filosofo Giulio Giorello dedicano il loro appuntamento a Leopardi e al suo Zibaldone discutendo su L’incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato. Prima di cena, nella Sala Pio X, Lucilio Santoni e Yamina Oudai Celso conversano su La biblioteca di Federico Garcia Lorca. Alle 21.30 in Piazza della Libertà uno degli ospiti più attesi del Festival, l’etnologo e antropologo francese Marc Augé, noto in tutto il mondo per le sue teorie e per aver coniato il neologismo del “non luogo”, in un’intervista con Filippo a Porta sul tema: Un altro mondo è possibile. Dopo Augé, La notte delle bufale con Stefano Guerrera, il giovane autore del fenomeno del web diventato un libro - Se i quadri potessero parlare -, e con Augusto Rasori e Gianni Zoccheddu, autori di lercio.it, condotta da Massimo Arcangeli. La poesia di Leopardi chiude la quinta edizione di Futura con un recital di e con Giorgio Colangeli, amico del Festival: un saluto e un arrivederci al prossimo anno con Infinito Giacomo al Teatro Annibal Caro. Attivo il servizio di navetta gratuito. Dalle 19 Futura Food&Wine con la Cantina Fontezoppa e i 4 chef - Michele Biagiola, Errico Recanati, Paolo Mazzieri, Rosaria Morganti - che propongono un menù degustazione agli spettatori del Festival (costo 13 euro).   Futura Festival è organizzato dal Comune e dall’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo della Regione Marche e il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata e della Camera dei Deputati. Gli sponsor sono Bcc - Credito cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro, ATAC e Miramare; i partner tecnici invece sono Marvel Adv, Adriatica Pubblicità, Fontezoppa, Pellegrini Garden, Auto 90, Arredamenti Maurizi, Nerea.

29/07/2017 13:00
Notte dell’Opera. Le disposizioni su viabilità e sicurezza del comune di Macerata

Notte dell’Opera. Le disposizioni su viabilità e sicurezza del comune di Macerata

Giorni di intenso lavoro per la macchina organizzativa della Notte dell’Opera, prevista per il 3 agosto. Lo svolgimento della manifestazione, alla luce della circolare emanata dal Capo della Polizia Franco Gabrielli per intensificare le misure di sicurezza anti-terrorismo dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino, comporterà notevoli modifiche alla viabilità cittadina e importanti disposizioni per le attività commerciali. “Questi provvedimenti vanno nella direzione di  miglioramento dell’organizzazione e della sicurezza di un evento molto atteso dell’estate maceratese che porterà in città migliaia di persone e per il quale è fondamentale la collaborazione tra i residenti, i commercianti e l’amministrazione comunale” affermano gli organizzatori sottolineando il ruolo fondamentale svolto da forze dell'ordine, polizia locale, associazioni e volontari per garantire i risultati attesi. Due le ordinanze emesse con le nuove disposizioni. La prima, del Comando di Polizia municipale, dispone modifiche sostanziali alla viabilità cittadina mentre la seconda, a firma del sindaco Romano Carancini, bandisce l’uso del vetro all’interno delle attività commerciali, vieta la vendita per asporto di bevande contenute in vetro e alluminio e anche la detenzione da parte di tutti coloro che parteciperanno alla Notte dell’Opera. Queste le principali disposizioni in tema di viabilità: Divieti di sosta Divieti di sosta in tutte le vie e piazze principali del centro storico, in corso Cairoli, corso Cavour, Galleria Luzio, via IV Novembre, piazza Garibaldi, piazza Nazario Sauro e via Severini (ultimo tratto verso Corso Cairoli), dalle ore 14.00 fino al termine della manifestazione. In piazza Cesare Battisti e piazza XXX Aprile il divieto inizierà dalle ore 07.00. Disabili Per i veicoli al servizio delle persone diversamente abili, munite dell’apposito pass sarà riservata l’area dei Giardini Diaz in prossimità dell’accesso al percorso pedonale/ascensore, dalle ore 08.00 fino alle ore 14.00 del giorno successivo, venerdì 4 agosto Residenti I veicoli dei residenti nel centro storico muniti del permesso zona A, dalle ore 08.00 del mattino fino alle ore 14.00 del giorno successivo potranno sostare gratuitamente: nell’anello perimetrale dei Giardini Diaz, in tutte le aree a pagamento in concessione all’APM (non interdette dai divieti temporanei per la manifestazione) e sugli stalli di sosta dei residenti delle altre zone. I residenti nel centro storico possessori di aree private, non titolari di permesso di sosta zona A, potranno ottenere dall’APM un apposito permesso per usufruire delle stesse agevolazioni previste per i residenti muniti di permesso zona A. Chiusura al transito - Dalle ore 18.30 il transito nel centro storico sarà consentito solamente ai veicoli di soccorso, polizia, diversamente abili muniti di contrassegno, residenti e ai veicoli degli addetti al montaggio delle strutture per gli spettacoli dotati di apposito Pass rilasciato dall’organizzazione. Da tener presente che i veicoli che effettuano operazioni di carico e scarico presso gli esercizi commerciali del centro storico, potranno entrare soltanto fino alle ore 18.30 senza nessuna esclusione e senza possibilità di deroga. - Dalle ore 20.00 l’accesso al centro storico, sia dal varco di Rampa Zara che dal varco dei cancelli, sarà consentito esclusivamente ai veicoli di soccorso e di Polizia. Tutti gli accessi e le uscite dal centro storico saranno chiuse, fino a cessate esigenze di sicurezza stradale e di ordine pubblico, mediante dispositivi strutturali fissi o mobili secondo i previsti piani di sicurezza. Da tener presente che la ZTL H24 resterà attiva e le telecamere saranno quindi in funzione. - In via Armaroli sarà istituito un doppio senso di circolazione con il fine di raggiungere la struttura di parcheggio coperto. L’uscita dal parcheggio avverrà verso il percorso Rampa Zara-Via Leopardi. - In corso Cairoli e corso Cavour il traffico sarà chiuso dalle ore 16.00 per permettere il posizionamento delle misure strutturali fisse o mobili necessarie per assicurare la sicurezza della manifestazione. I veicoli dei residenti muniti di permesso zona B (zona corso Cavour e zone limitrofe) potranno sostare gratuitamente al parcheggio Garibaldi o al parcheggio Centro Storico. I veicoli dei residenti muniti di permesso zone D ed F (corso Cairoli, via Severini e limitrofe) potranno sostare gratuitamente al parcheggio Sferisterio. L’accesso in corso Cairoli e corso Cavour sarà consentito elusivamente ai veicoli di soccorso e di polizia. Tali chiusure verranno protratte fino a cessate esigente di sicurezza stradale e ordine pubblico. Viabilità lungo il percorso della Sfilata d’Oriente - Dalle ore 20.00 fino alle ore 21.00 circa si terrà la Sfilata d’Oriente che, partendo da corso Cavour raggiungerà piazza Nazario Sauro percorrendo viale Puccinotti e viale Trieste. Durante la sfilata il traffico lungo il percorso sarà sospeso, con deviazioni provvisorie sul percorso piazza Garibaldi, Giardini Diaz, piazza Marconi e viale Piave. Il traffico in viale Trieste all’altezza dell’intersezione con viale don Bosco sarà comunque interdetto alla circolazione per tutto il tempo necessario all’arrivo della sfilata in piazza Nazario Sauro e fino al termine del corteo. Nel tratto stradale interessato, per tutta la durata della Sfilata d’Oriente, le vie di confluenza nel percorso saranno chiuse con misure strutturali fisse o mobili, secondo i previsti piani di sicurezza.  Riapertura al traffico delle arterie cittadine Con l’ultimo appuntamento in programma in piazza della Libertà, alle 24 termina l’edizione 2017 della Notte dell’Opera. Di conseguenza l’efficacia delle occupazioni di suolo pubblico autorizzate dal Comune esclusivamente per questo evento terminerà alla mezzanotte. A partire da questa ora, i pubblici esercizi dovranno quindi iniziare a far defluire la clientela e a rimuovere le strutture con cui vengono occupate le carreggiate in modo tale da permettere l’ingresso alle autovetture degli addetti allo smontaggio e alle pulizie e facilitare così la regolare ripresa della circolazione stradale. A differenza degli scorsi anni, infatti, le misure restrittive in tema di sicurezza e incolumità pubblica, non permettono l’ingresso parziale nelle zone interdette alla circolazione stradale neanche ai veicoli a supporto dell’organizzazione. Il ritardo nello sgombero della strada quindi comprometterebbe anche le operazioni di pulizia e lo smontaggio di palchi e strutture. Somministrazione, vendita per asporto e detenzione di bevande Dalle ore 19 del 3 agosto, fino al termine della manifestazione, l’ordinanza firmata dal sindaco vieta alle attività commerciali del centro storico, di corso Cavour e corso Cairoli, la somministrazione in bicchieri di vetro e la vendita per asporto di qualsiasi bevanda contenuta in lattine, bottiglie di vetro o altri contenitori di alluminio e vetro. Allo stesso modo vieta a tutti coloro che parteciperanno alla Notte dell’Opera all’interno del centro storico, di corso Cairoli e corso Cavour, la detenzione di qualsiasi bevanda contenuta in lattine, bottiglie o contenitori di alluminio e vetro. 

29/07/2017 12:55
RisorgiMarche: doppio appuntamento per le "isole del gusto", 42 le aziende coinvolte

RisorgiMarche: doppio appuntamento per le "isole del gusto", 42 le aziende coinvolte

Doppio appuntamento per RisorgiMarche e le "Isole del gusto", con 42 aziende agricole e dell’artigianato impegnate ai concerti di Fiorella Mannoia-Luca Barbarossa (Morro, Camerino MC, 30 luglio ore 16.30) e di Brunori SAS (Foce, Montemonaco AP, 31 luglio ore 16.30). A queste, come al solito, si aggiungerà una cantina fatta di 70 etichette in rappresentanza di tutte le doc vitivinicole regionali curata dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e dal Consorzio vini piceni, che assieme all’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime) sono partner dell’evento ideato e promosso da Neri Marcorè. Nel dettaglio, saranno 35 le aziende che operano nelle aree del cratere impegnate dalle ore 12.30 nell’area montana di Morro (Camerino), lungo il tragitto che porta all’esibizione del duo Mannoia-Barbarossa, mentre saranno 23 le piccole imprese che venderanno i propri prodotti al concerto di Brunori SAS. Si tratta della nona e decima tappa del festival di solidarietà che ha radunato sino a oggi decine di migliaia di persone sui prati montani delle Marche colpite dal sisma. In attesa del rush finale con Max Gazzè (2 agosto), Francesco De Gregori con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana (il 3 agosto) e Samuele Bersani, che il 4 agosto recupererà il concerto previsto per il 25 luglio, rimandato per maltempo. Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Antica gastronomia; Sadifa; Fattorie Marchigiane; Leonardi Angelo; Distilleria Varnelli Spa; Giorgio Togni; Giovanni Angeli; Cartofaro Agrobiologica; Angelo Pungilli; Birrificio Bach; S.i.a.m. Molino Petrucci Srl; Azienda agricola Sapori dei Sibillini di Luca Testa; Pettacci Snc; Azienda Agricola Lorese; Panifici di Cappa Antonio e Cappa Patrizia; Gabriella Tassotti; Pasticceria Artigiana di Giglioni Annamaria; Oleificio Zamponi; Norcineria Altonera snc; Angeletti Enzo; Panetteria La Spiga di Pompei Mario; Azienda agricola Terre delle Armonie; Apicultura Il Girasole di Turchetti Umberto; Il bosco d’oro; Azienda agricola Marinacci Valentina; Giorgio Poeta; Mymarca; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia. Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Brunori Sas: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Colibazzi Filippo; Il Gelso Rosso di Tiberi Scilla; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; Oleificio Miconi; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Pastificio Regina dei Sibillini; Antica gastronomia; Sadifa; Lavanda dei Sibillini - Rossi Federico; Fattorie Marchigiane; Leonardi Angelo; Società agricola Montemonaco; Distilleria Varnelli Spa; Dibibi – Tenuta Verdaldo di Gordoni Beatrice; Giorgio Togni; Giovanni Angeli; Cartofaro Agrobiologica; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.

29/07/2017 12:35
Domani a Corridonia tutti insieme per festeggiare la fine del Summer Camp 2017

Domani a Corridonia tutti insieme per festeggiare la fine del Summer Camp 2017

Domani 30 luglio a Corridonia si festeggerà la fine del Summer Camp 2017. L’evento si terrà nello splendido parco di villa Fermani alle ore 17:30. Il Summer Camp è stato curato dalla cooperativa sociale Pars onlus con iniziative diurne nel territorio della città e con le colonie marine a Civitanova Marche. “Anche quest’anno per le vacanze estive il comune di Corridonia ha proposto molte attività ai giovani del territorio nei mesi di giugno e di luglio - spiega la coordinatrice del progetto Laura Marconi -. I bambini dai 6 ai 14 anni, nei locali della scuola Martiri, si sono divertiti durante i laboratori artistici e musicali. Non sono mancati anche giochi d'acqua, indispensabili in un'estate tanto calda, i balli e giochi di gruppo, negli spazi verdi esterni, grazie ai quali creare legami tra i partecipanti o rafforzare amicizie”. Le giornate al mare si sono alternate alle attività ricreative e giochi organizzate dalle operatrici Giulia Gentili e Giada Taglioni, e tutti i venerdì si sono scatenati nelle gite programmate in piscina e allo Zoo. All’iniziativa hanno partecipato anche i più piccoli che, nei locali della scuola dell’infanzia Crocefisso, hanno usufruito dell’esperienza di animatori e operatori capaci e affidabili, esperti di giochi e divertimento. Domenica, per la festa di arrivederci, sono previsti balli, giochi, una gustosa merenda e un bellissimo gadget finale a sorpresa.

29/07/2017 11:50
Domani all'alba "Flash Dog" a Civitanova Marche

Domani all'alba "Flash Dog" a Civitanova Marche

Domani domenica 30 luglio a Civitanova Marche si terrà l'iniziativa "Flash Dog", una tranquilla passeggiata con il proprio amico a quattro zampe al sorgere del sole sul lungomare.  Si partirà alle 5:30 dal Dog Park e si percorrerrano nel "dog run" 5,3 Km. Al termine della passeggiata saranno offerti cappuccino e brioches dal  CluanaDog. La partecipazione all'evento è gratuita e va prenotata al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-dog-run-530-a-civitanova-marche-36246828239 Una bella iniziativa di condivisione - anche in vacanza - con gli amici pelosi che troppo spesso, purtroppo, nel periodo estivo, sono vittime di abbandoni.     

29/07/2017 11:40
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