A Tolentino "è sempre Natale", presentato il cartellone degli eventi natalizi. La città si veste a festa con tante luci, stelline scintillanti e affascinanti istallazioni luminose che trasformeranno vie e piazze sia del centro storico che dell'area urbana.
A presentare il programma nel corso di una conferenza stampa, ospitata al Politeama, il sindaco Mauro Sclavi, con gli assessori e i consiglieri comunali delegati Fabio Borgiani e Fabio Montemarani.
Per queste feste l'amministrazione comunale e i commercianti si sono ispirati al celebre personaggio del Grinch con l'obiettivo primario di celebrare e salvare i veri significati del Natale da chi invece vorrebbe solo una festa fine a sé stessa.
Si inizia il primo dicembre con la mostra degli ospiti del CentroArancia allestita a Palazzo Sangallo e con la presentazione del libro di Andrea Mosca dedicato all'odonomastica delle vie di Tolentino. Sabato 2 dicembre accensione delle luminarie e animazione con Multiradio live, domenica 3 dicembre grande festa di Natale con tante iniziative in piazza Togliatti.
Venerdì 8 dicembre tradizionale accensione del grande albero di Natale posizionato in piazza della Libertà con le canzoni tipiche del periodo intonate dai bambini dei cori degli istituti Don Bosco e Lucatelli, le manifestazioni proseguiranno, dal 9 dicembre, con il Trenino Grinchmas che accompagnerà, in diversi giorni, grandi e piccini in giro per le vie di Tolentino.
Da non perdere la visita alla Grotta del Grinch, allestita nella centralissima via Parisani e dove ci sarà, fino alla vigilia di Natale, anche lo scorbutico signor Grinch che nei primi giorni del 2024 sarà sostituito dalla simpatica Befana che il 6 gennaio si calerà dalla Torre degli Orologi, grazie ai vigili del fuoco, per dare vita al tradizionale "Raduno delle Befane".
L'evidenza scientifica dimostra che i primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per tutta la vita adulta.
È per questo che il comune di Tolentino in collaborazione con l'associazione di promozione sociale "Il Girasole" vuole attuare la promozione del programma Nati per Leggere, donando un libro ai nuovi nati tra il mese di dicembre 2022 e novembre 2023.
Il dono del libro avverrà sabato 2 dicembre alle ore 10:00 presso la sala lettura Ex Centrale del Ponte. L'assessore all'Istruzione e ai servizi sociale Elena Lucaroni, supportata dal consigliere delegato Benedetta Lancioni, invitano tutti i neo genitori del comune di Tolentino a partecipare. Interverranno all'incontro la pedagogista, insegnante e referente 'Nati per Leggere' Ats16 Laura Nardi, la pediatra Loredana Piermattei.
Appuntamento da non perdere sabato 16 dicembre con i negozi aperti fino a tarda sera nel centro città. Dalle 16:00 fino alle 22:00, "Ginchmas Shopping". I commercianti del centro rimarranno aperti la sera per uno shopping sotto le "stelle natalizie", organizzando tra le tante attività una divertente caccia al tesoro (Geocaching) a tema Grinch.
Tanti i presepi che verranno allestiti in giro per la città. A partire da quello tradizionale realizzato all’interno della Basilica di San Nicola e inaugurato proprio la notte tra il 24 e il 25 dicembre, a quello montato nell’androne di Palazzo Sangallo, a quello costruito nella galleria di Palazzo Europa, a quello particolarmente creativo posizionato sotto il torrione di San Catervo e creato dal Comitato del Quartiere Foro Boario.
Novità di quest'anno il presepe vivente con i bambini che sarà portato in scena nel Parco Grande Torino a cura del Comitato di Quartiere Vittorio Veneto e Trento e Trieste, nel pomeriggio del 17 dicembre. Tanti i momenti dedicati ai bambini come ad esempio "Il Natale è magia" programmato per il 9 dicembre e "I bambini fanno il Natale" previsto il 16 dicembre.
Sia il Politeama che il Teatro Vaccaj propongono diversi spettacoli e concerti per tutti i gusti, da quelli da vedere con mamma e papà, ai pomeriggi da passare con Muriel (dal 5 al 10 dicembre) alle esibizioni di importanti attori e musicisti tra cui, il concerto di natale del Coro Polifonico città di Tolentino programmato per il 16 dicembre al Teatro Vaccaj alle ore 21.15 e il giorno di Santo Stefano.
L'appuntamento con la musica jazz con il Paolo Del Papa Collective feat. Linda Valori – 'bout Steely Dan, in programma al Politeama, alle ore 18:00 o il monologo su tre scomode verità di Giampaolo Morelli che andrà in scena il 7 gennaio, alle ore 18:00, sempre al Politeama. Domenica 7 gennaio al Teatro Vaccaj torna ad esibirsi il concerto di fiati "G. Verdi" dell'Associazione Musicale "N. Gabrielli – Città di Tolentino".
Sabato 6 gennaio, alle ore 21:15 al teatro Spirito Santo "Gran Varietà della Befana", uno spettacolo con la partecipazione di artisti locali che proporranno brani musicali ma anche momenti divertenti per chiudere con una festa collettiva il periodo delle festività natalizie. Incasso devoluto all’Associazione ProssimaMente.
Per gli appassionati del running e delle corse o delle camminate, seconda edizione, domenica 17 dicembre, alle ore 9:30, della "corsa dei Babbo Natale". Per partecipare alla Tolentino Christmas Running bisogna indossare almeno il cappello di babbi natale, meglio se anche il vestito. Torneo "Botte di Natale" al Palasport con il circuito nazionale Gold Cup "Shoot Boxe". Sempre al palasport il 22 dicembre torneo di calcetto dedicato a Giulio Chierici.
Sabato 23 dicembre Babbo Natale arriverà in vespa con tante sorprese. Tanti i mercatini programmati nei giorni di festa con i prodotti tipici e artigianali. Diverse le mostre allestite per tutto il periodo tra cui quella che propone i lavori degli ospiti del CentroArancia.
Vale la pena visitare il nuovo allestimento tecnologico del Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj che è stato dotato di nuove tecnologie al servizio del sapere oltre le differenze divenendo così inclusivo e pienamente fruibile anche per le persone diversamente abili. Molto coinvolgenti le diverse applicazioni tecnologiche e i laboratori per bambini. Ogni reperto racconta una storia, un museo dove il tempo si trasforma in spazio e dove ci si emoziona grazie alle conoscenze e allo studio.
Al Miumor, al primo piano di Palazzo Sangallo, è allestita la mostra di una significativa selezione delle opere partecipanti alla 32° edizione della Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte. Si ride e si riflette sull'attuale società, uno sguardo disincantato e satirico-umoristico sul mondo. Molto bella la sezione dedicata alla caricatura.
Montelupone è pronto a diventare capitale del miele, iniziando la lunga serie d’iniziative in programma nel mese di dicembre con l’inaugurazione della mostra “Sant’Ambrogio e l’apicoltura romantica”, in programma sabato alle 15, nella Pinacoteca comunale. Sant’Ambrogio è il patrono riconosciuto degli apicoltori e il titolo della mostra prende spunto dall’iconografia che spesso raffigura il Santo Vescovo di Milano con accanto un bugno rustico, ovvero l’antico ‘alveare di paglia’ in uso prima della nascita dell’arnia a telaini che segna lo sviluppo dell’apicoltura moderna.
La mostra è suddivisa in due sezioni espositive e sarà visitabile fino al 10 dicembre. La prima sezione presenta il legame che unisce Sant’Ambrogio al mondo delle api, che inizia sin dalla sua prima infanzia, come racconta la tela “Sant’Ambrogio e il miracolo delle api” di Paolo Camillo Landriani detto ‘il Duchino’ (1610):
Ambrogio ha pochi mesi di vita, forse un anno soltanto. Dorme placido nella sua culla, quando uno sciame d’api gli copre il volto, entrando e uscendo dalla sua bocca come in un favo. La balia è spaventata e cerca di scacciare gli insetti, temendo possano far del male al bambino. Ma il padre la ferma: intuisce che non è un fatto normale e, con paterna trepidazione, attende l’evolversi del prodigio. Infatti, poco dopo le api si levano in volo a così grande altezza da sottrarsi allo sguardo umano. Il padre, colpito da l’evento, esclama: ‘se questo bambino vivrà, diventerà qualcosa di grande’.
Nella storia dei Santi la vita e l’opera del Vescovo di Milano è caratterizzata dalla sua capacità oratoria e dalla scrittura. I libri antichi evidenziano come la sua parola risulti dolce come il miele. Una dolcezza non zuccherosa … ma gustosa, corroborante che accarezza l’udito, nutre la mente e l’anima.
Nel medioevo, inoltre, si sottolineava come il nome stesso di Ambrogio derivasse dalla parola latina ‘ambrosia’ ovvero il cibo degli angeli. Iacopo da Varazze, scrittore domenicano del MCC secolo, nella sua ‘Legenda aurea’, evidenzia come Sant’Ambrogio fu «celeste favo di miele per la dolce esposizione della Scrittura, cibo angelico perché con gli angeli gioì della gloria».
Nel suo commento ai sei giorni della Creazione, Sant’Ambrogio esprime una particolare ammirazione per la ‘società perfetta delle api’, alla quale l’uomo dovrebbe ispirarsi.
All’interno delle mostra sarà un video di Luca Frigerio giornalista, storico dell’arte sacra e autore del libro “Ambrogio il volto e l’anima” ad accompagnare il visitatore nell’approfondimento della figura del Santo patrono degli apicoltori.
La seconda parte della mostra presenta l’apicoltura a favo naturale, detta anche a favo fisso, costruito in modo del tutto naturale dalle api. Questa apicoltura naturale, con arnie top bar, Warrè o anche con bugni villici, permette un rapporto diverso con le api e soprattutto offre agli studiosi e all’apicoltore l’opportunità di conoscere in modo più profondo il comportamento naturale di questo insetto.
Ideali per una apicoltura familiare ma anche e soprattutto per studi scientifici e per la didattica, le arnie a favo naturale non devono essere viste come un mero ritorno a un passato nostalgico, ma piuttosto una opportunità per far progredire l’apicoltura anche attraverso una maggiore conoscenza scientifica. Il miele prodotto da favi naturali non viene centrifugato ma torchiato a mano.
A presentare l’apicoltura naturale al pubblico sarà Paolo Fontana, entomologo di fama internazionale, nel convegno in programma sabato 9 dicembre al teatro comunale alle ore 9.30 “Api e biodiversità: il valore delle scelte”.
Un viaggio che attraversa le vicende di donne caratterizzate dal colore dei propri capelli per scoprire il ruolo che l'icona della Bionda ha assunto nei miti, nella società e nella cultura occidentale. Domenica 3 dicembre alle ore 18:00 va in scena al Politeama di Tolentino "Blondie, da Isotta a Marilyn" con Cesare Catà, Paola Giorgi e la musica de "The Unconventional Affair". Uno spettacolo teatrale per tutti che alterna uno storytelling originale, stand-up comedy e musica live.
Partendo da alcune protagoniste letterarie, quali Isotta la Bionda, Elena di Troia, Euridice nella meravigliosa lettura di Rilke, lo spettacolo giunge fino alla contemporaneità per narrare, seguendo il filo conduttore del biondismo come dato simbolico e filosofico, le vicende di figure come Marlene Dietrich, Evita Peron, per giungere infine a Marilyn Monroe.
Cesare Catà, autore del testo, filosofo e performer, accompagna nella storia gli spettatori alternando uno storytelling originale in cui si mescolano la divulgazione filosofica e l'ironia della stand-up comedy; al suo fianco l'attrice e coautrice Paola Giorgi dona anima, corpo e voce a tutte le protagoniste, attraverso la lettura scenica, la recitazione, il canto. Il ritmo dello spettacolo è scandito dalla raffinata ricerca musicale de "The Unconventional Affair" che restituisce innovazione e unicità.
Cesare Catà è dottore di ricerca in Filosofia del Rinascimento, scrittore e performer teatrale. Ha ideato il format dei Magical Afternoon, lezioni-spettacolo sulla grande letteratura, con cui si esibisce regolarmente in teatri, pub, spiagge e altri luoghi inusuali. Studioso versatile con all'attivo saggi scientifici di filosofia e letteratura, ha collaborato con università e centri di ricerca internazionali, tra cui la University of Hawaii di Honolulu, il Cusanus Institut di Trier, l'Ephe di Parigi, l'Istituto Italiano di Cultura di Dublino.
È autore del fortunato libro di racconti "Efemeridi. Storie, amori e ossessioni di 27 grandi scrittori" (Aguaplano, 2017), e dei saggi: "Shakespeare e l’Urlo di Narciso. Viaggio nel Riccardo II" (Aguaplano, 2015); "Filosofia del Fantastico. Escursione tra i Monti Sibillini e l'Irlanda sul concetto di Fantasia" (Il Cerchio 2012) e molti altri.
Biglietti a partire da 16 euro disponibili al botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all'indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/.
Con il concerto numero 242 (senza contare messe, matrimoni e altre ricorrenze), il coro Equi Voci ha festeggiato il trentesimo anno di attività con un concerto tenuto presso la Collegiata di San Lorenzo di Urbisaglia sabato 25 novembre.
"Per chi non fa parte di un coro" ha spiegato la corista Miria Salvucci, "può non essere chiaro che cosa spinga un gruppo di persone a passare insieme del tempo. Più di 3000 ore di prove, fredde serate strappate al tepore del divano...ma questo tempo è stato ben speso, è stato, come diceva un poeta, cantare con il sole in gola, è stato un creare armonia insieme".
In tutti questi anni, oltre cento persone hanno cantato insieme per condividere e trasmettere la passione per la musica: una realtà che è arrivata ad unire tre generazioni con la creazione del MagiCoro, il bellissimo coro di voci bianche che già si è esibito diverse volte a Urbisaglia e che, il prossimo 23 dicembre, si esibirà insieme ai Pueri Cantores di Macerata sempre nella Collegiata di San Lorenzo a Urbisaglia.
Ma se il Coro Equi-Voci è arrivato a festeggiare questi trent'anni è perché ai coristi si sono affiancate tante altre persone: l'amministrazione comunale che ha promosso la creazione del gruppo e che continua a sostenerlo, i maestri che si sono avvicendati nella direzione, i coristi che hanno svolto mansioni organizzative e tutti gli amici che in qualche modo hanno sostenuto l’attività del coro.
Celebrare un trentennale significa inevitabilmente guardare al passato, alla propria storia, alle molte esperienze vissute, agli incontri fatti e a tutto ciò che si è imparato. Allo stesso tempo significa volgere lo sguardo al futuro, alle nuove possibilità, alle prospettive di crescita ulteriore: è questa la visione che ha ispirato la scelta delle opere eseguite nel concerto del trentennale.
Ad un primo sguardo la selezione dei brani poteva sembrare un po’ azzardata e più facile da associare alla parola mess (che in inglese significa "confusione") che alla parola Mass (in inglese "Messa"): di qui il gioco di parole presente nel titolo del concerto "What a Mass!".
Eppure tutti i brani del concerto hanno condiviso una struttura compositiva basata su elementi del passato, immersi però nella contemporaneità dei loro autori: la Missa Brevis di Antonio Lotti, infatti, fa riferimento a un sistema musicale (i tuoni) non più in uso al suo tempo; le sonorità della Little Jazz Mass di Bob Chilcott sono accostate alla lingua latina; il Credo di Corrado Margutti, del 2004, contiene una citazione della messa di Monteverdi del 1610, che a sua volta riprendeva un brano ancora più antico.
Il concerto è stato diretto dal maestro Cristina Picozzi, giovanissima direttrice del Coro Equi-Voci. Al pianoforte il maestro Michele Ciopettini. Al concerto erano presenti, insieme a tanti cittadini di Urbisaglia e a tanti amici del coro, il sindaco Paolo Francesco Giubileo e l'assessore alla cultura Cristina Arrà, che hanno ringraziato calorosamente l'Associazione Amici della Musica e il presidente Massimiliano Fiorani per tutte le attività organizzate in questi anni ad Urbisaglia.
All’interno del festival “De Sidera” mercoledì 29 novembre, alle 17,30 nella biblioteca comunale Sala Castiglioni, Guido Garufi presenterà la sua ultima raccolta poetica, “Non esiliarti”, Arcipelago Itaca editore, una autoantologia corposa che raccoglie i suoi versi dal 1972 al 2022, con un inserimento di inediti.
Abbiamo chiesto all’autore il significato di questo libro. “È un po’ una sintesi della mia vita di poeta, cinquanta anni di scrittura, ho avuto amici e Maestri , le mie raccolte portavano la firma autorevole di Mario Luzi e Vittorio Sereni e questo, al quale tengo, molto include in epigrafe una nota di Giampero Neri, il decano della poesia italiana del Novecento, scomparso a febbraio all'età di 96 anni".
Perché questo titolo? “È un invito che mi ha sempre sostenuto, quello cioè di affidare alla poesia una funzione, ovvero di suscitare senso e sentimento, il far emergere da dentro la lingua antica e riposta nel nostro essere. Un lingua non frantumata o schizoide, non annebbiata dalla attuale frantumazione, non teleguidata dal potere e dal sistema".
Molti si sono occupati di te, se potessi fare una sintesi come risponderesti? "Sono uno scrittore 'classico' legato a maestri che mi hanno consentito di 'scavalcare' il vuoto sperimentalismo, la mia una poesia è legata alla tradizione e ho sempre puntato alla memorabilità del verso, insomma, una poesia utile alla conoscenza del mondo e alla propria interiorità". Sei stato il vero e unico amico di Remo Pagnanelli e a lungo avete lavorato e scritto insieme, cosa ti ha lasciato e cosa ti manca: ”Mi ha lasciato tanto mi ha tolto tanto”.
“Vedi, ci sono dei lutti che ti colpiscono di più, indipendentemente dalle questioni parentali. Remo era per me la parola e il confronto, nella la vita, ho sempre pensato che il 'dialogo', l’incontro e lo scontro siano la vera nostra natura. Non questa immobilità alienata, questa vita 'delegata' ai media, non questa assurda frammentazione e inutile velocità".
A cosa serve la poesia, e ovviamente anche la tua, è ancora attuale e utile oggi? "La poesia è 'povera per natura' e sempre è vissuta in esilio, per riprendere il mio titolo, ma da questa postazione apparentemente periferica resiste da millenni ed emana energia. È la vera educazione sentimentale del cuore è il vero orientamento quando si perde la bussola, quando si entra nella bufera". Macerata, la tua città, entra nei tuoi versi? Questo perché sei stato tu, insieme a Remo, ad aver classificato Macerata “come la più grande necropoli del Piceno”.
“Ho sempre avuto, come tanti, un rapporto odio-amore con la mia città. A quei tempi il nostro 'marchio' era indirizzato a muovere le “sabbie immobili”. Oggi lo replicherei poiché ritengo insopportabile il silenzio e la non reattività. Ma è una questione più antropologica o culturale che politica". Come Pagnanelli la tua vita ha avuto un doppio percorso, la poesia e la critica letteraria. Ti ha giovato questo binario?: ”Si, moltissimo. Esplorare il testi di altri è un arricchimento. Leopardi non sarebbe stato quell’autore infinito che conosciamo se non avesse 'abitato'la grande biblioteca del padre Monaldo".
"Molti non leggono, scrivono e basta. Internet ha amplificato questa condizione. La conoscenza implica riflessione e ripensamento, tutto il contrario della velocità. Osservo che molti 'producono' libri a valanga. È un tranello e una grande illusione". A chi è indirizzato il tuo libro, ovvero esiste un lettore particolare o ideale? "Sì, il lettore che si apre all’ascolto del cuore. Per il resto la penso come Nietzche a proposito del suo 'Così parlò Zarathustra', ovvero 'Un libro per tutti e per nessuno'. Ho scritto vari libri di poesia, in verità ho scritto un solo libro".
Sala Consiliare piena con pubblico preparato e attento lo scorso sabato per l'incontro che ha visto come protagonisti il professor Diego Fusaro e il giornalista Andrea Cionci per discutere dell'attuale situazione storico-filosofica e teologica che caratterizza i tempi in cui viviamo.
Il convegno, che rientra all'interno della serie di incontri "Filosofarte", è stato introdotto dal presidente della commissione cultura e turismo Gianluca Crocetti e moderato da Nello Serboluisca del birrificio artigianale Oaken di Perugia, quale main sponsor dell'iniziativa.
"Nei tempi in cui la tecnocrazia ed un pensiero unico dominante sembrano prevalere sulla libertà dei singoli, la persona è stata trasformata in merce sempre disponibile e acquistabile a un prezzo stabilito dal mercato e i desideri vengono riconosciuti come diritti", ha dichiarato Fusaro stimolando i partecipanti a riflettere su ciò che sta accadendo oggi grazie a un percorso introspettivo filosofico teologico e di diritto canonico. Al termine dell’incontro è stato possibile per alcuni partecipanti continuare la discussione grazie a un momento conviviale.
Nella splendida Chiesa di San Marco a Montecassiano, grande partecipazione per l’inaugurazione della mostra dal titolo "Donatella Fogante - La Regina", curata da Serena Scolaro, retrospettiva tematica della poliedrica artista maceratese.
Le opere scelte dalla curatrice, tracciano l’evoluzione stilistica della Fogante attraverso la riflessione sul tema del femminile, tanto caro all’artista prematuramente scomparsa cinque anni fa. L’allestimento di forte impatto emotivo, mette in mostra ventisette opere, dai primi bronzi dei primi anni '90 all’ultima opera realizzata dall’artista, una suggestiva installazione multimediale del 2017.
Serena Scolaro, curatrice d’arte e amica dell’artista, ha previsto per l’evento la presenza al pianoforte di Francesco Ernesto, nipote dell’artista, la fusione tra le opere e la musica jazz suonata dal vivo, la partecipazione della famiglia e dei tanti amici e colleghi intervenuti hanno caratterizzato l’evento artistico creando un’atmosfera fortemente coinvolgente ed emozionante.
Oltre al saluto istituzionale dell’assessore alla cultura di Montecassiano Ilaria Matteucci e al contributo critico della professoressa Maria Rita Bartolomei (purtroppo assente per causa di forza maggiore) letto dalla Scolaro, molteplici gli interventi: per primo Giordano Pierlorenzi, direttore di Poliarte Accademia di Arti e Design di Ancona, che ha ricordato il prezioso contributo che la Fogante ha portato nei laboratori dell’istituzione in qualità di docente di Metodologia della progettazione durante i vent’anni di collaborazione.
A seguire Paola Ballesi, curatrice e già direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, che ha condiviso col pubblico il suo commosso ricordo dell’artista ed amica e sottolineato la costante ricerca di armonia che ne contraddistinguono l’opera.
Infine, Patrizia Tiranti, già presidente Cna Donna Macerata e del Comitato Imprenditoria Femminile che ha parlato del ruolo politico che l’artista ha svolto all’interno di Cna lavorando per la difesa dei diritti e la garanzia della sicurezza sul lavoro delle imprenditrici ed artigiane del territorio.
La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 18:00 -19:30, sabato e domenica 10:00-13:00 / 16:00-19:30.
A cinque anni dalla scomparsa, al teatro Apollo di Mogliano domenica scorsa è stato ricordato Benedetto Miconi. L’evento ha avuto luogo alla presenza dell'onorevole Adriano Ciaffi, dei sindaci di Mogliano e Loro Piceno Cecilia Cesetti e Robertino Paoloni, della consorte Gaetana Lombardi, dei due fratelli, nipoti pronipoti e colleghi.
Nell’occasione è stato presentato il libro "Due paesi nel cuore. Ricordo di Benedetto Miconi", pubblicazione curata da Claudio Luchetti. Cultura intelligenza altruismo e generosità sono le doti emerse dai vari interventi mirati a tracciarne un profilo dal punto di vista umano amministrativo e scolastico.
Egli fu preside della scuola media di Loro Piceno per ben 26 anni, e ricoprì le cariche di sindaco vicesindaco e assessore di Mogliano. L'onorevole Ciaffi è intervenuto a testimoniare la profonda amicizia che univa i due personaggi, a tal punto che il senatore maceratese fu testimone di nozze al suo matrimonio.
Il sindaco Cesetti ha dato lettura di un saluto pervenuto dal primo cittadino di Mogliano Veneto (TV) ingegner Bortolato. infatti il professor Miconi, negli anni '60 nelle vesti di vicesindaco, fu tra i promotori di alcuni incontri tra i due centri uniti dallo stesso nome.
Al termine della toccante serata la consorte del professor Miconi è stata omaggiata di un bouquet floreale offerto dall'amministrazione comunale moglianese e da una targa ricordo donata dal Comune di Loro Piceno. Sono state infine distribuite copie del libro al numeroso pubblico intervenuto.
Il festival della filosofia dell’umorismo compie 10 anni e a Tolentino Biumor festeggia il decennale durante la 32esima Biennale d’arte umoristica giovedì 23 novembre. In occasione dell’anteprima dell’appuntamento che precede la premiazione, la direttrice artistica di Popsophia terrà una lectio su filosofia e umorismo, ripercorrendo i 10 anni di Biumor.
Il programma si apre nel pomeriggio al teatro Politeama alle 17.30 con il direttore artistico Evio Hermas Ercoli che farà un’introduzione alla 32esima edizione della Biennale. Una mostra record con il numero più alto di partecipanti mai pervenuto in questi dieci anni.
A seguire due incontri: quello con Michael Rocchetti, presidente della giuria di valutazione delle opere, fumettista noto con lo pseudonimo di Maicol&Mirco che presenterà il suo ultimo lavoro: “Natura Morta, una domanda a Giorgio Morandi”. Un ritratto atipico dell’artista bolognese descritto attraverso le sue “cose” e il suo laboratorio in un immaginario incontro con un “amico fragile”.
A seguire Piero Massimo Macchini porta un monologo in cui, a dispetto del titolo, non farà sicuramente “Scena Muta. Anzi, al pubblico di Biumor racconterà tutte quelle volte che ci viene da rimanere attoniti e sbalorditi di fronte alla contemporaneità. E anche quanto è ingiusto restarsene zitti. A seguire la lectio di Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia su Filosofia e umorismo con la proiezione del docu film sul decennale.
Dieci anni in cui il festival ha vestito di innovazioni culturali e irriverenza artistica le location più suggestive della città: dal castello della Rancia con i suoi spazi medievali, il cortile con gli spettacoli con musica dal vivo, l’auditorium con le lectio pop, la torre con le installazioni multimediali e le mostre di manifesti e fotografie. Fino allo spazio polivalente del teatro Politeama con conferenze, aperitivi filosofici, spazi espositivi interattivi.
Fino al rinnovato teatro Vaccaj, inaugurato proprio da Biumor dopo i lunghi anni della chiusura con spettacoli di musica e filosofia che hanno attivato migliaia di persone da tutte le regioni d’Italia. Nato dalla suggestione di rispondere alla domanda: “Cosa significa ridere?”, Biumor in questi anni ha ricercato le risposte nell’analisi della contemporaneità e nei fenomeni culturali di massa, interpretando i nuovi linguaggi della comicità.
Dimmi come ridi e ti dirò chi sei: l’umorismo racconta la società che cambia e per ripercorrere questo decennio, come è nello stile di Popsophia, verrà presentato un video racconto curato dal regista Riccardo Minnucci che mostrerà i tanti ospiti e relatori: da Giulio Giorello a Umberto Curi, da Monia Andreani ai comici come Valerio Lundini, Piero Massimo Macchini, artisti come Luca Boschi e Maurizio Galimberti, giornalisti come Angela Azzaro ed Enrico Ghezzi, scrittrici come Licia Troisi ed Eleonora Caruso e infine gli interpreti di nuovi fenomeni della comicità sul web, dal collettivo The Pills alla pagina Lercio fino al nostro Degrado postmezzadrile. Le tante voci che hanno contribuito alla riflessione sull’arte della risata amara e malinconica.
“Umorismo e filosofia hanno lo stesso scopo: gettare un’ombra di diffidenza sulle ovvietà del senso comune, sulle premesse ideologiche, sui pregiudizi culturali – sottolinea la direttrice artistica Lucrezia Ercoli - Mentre fanno crollare queste certezze, aprono nuove possibilità di risemantizzazione, nuovi punti di vista, nuovi sguardi sul mondo. Il filosofo che ha imparato a ridere è in grado di inventare modi alternativi e nuovi di pensare il presente. Fare umorismo è un modo per imparare a “filosofare” e fare filosofia è un modo per imparare a “ridere”: imparare ad avere il distacco necessario per non prendere nulla troppo sul serio e per non cedere all’arroganza della verità assoluta”.
Col patrocinio del Comune di Macerata, sabato 25 e domenica 26 novembre, al Teatro "Don Bosco" di Macerata alle 21, con ingresso libero, si terranno le serate finali della diciassettesima edizione di Homeless Fest, concorso musicale per artisti emergenti organizzato dall’Associazione Homeless.
"Ancora una volta in primo piano il protagonismo musicale giovanile dell’Homeless Fest, divenuto ormai per Macerata una tradizione consolidata - commenta l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli -. C’è attesa per le performance live che si disputeranno nel fine settimana nelle quali, sono certo i giovani musicisti esprimeranno il meglio della loro creatività. Non mi rimane che fare un grande in bocca al lupo a tutti".
Le finali giungono a conclusione di un percorso ad eliminazione in quattro tappe - a seguito del record di iscrizioni registrato quest’anno - svoltosi tra ottobre e novembre. Tutti gli artisti in gara hanno avuto la possibilità di esibirsi dal vivo sui palchi allestiti dall’associazione in alcuni dei teatri più suggestivi delle Marche, come il Teatro “Delle Logge” di Montecosaro il 21 ottobre, il Teatro Comunale di Petriolo il 28 e 29 ottobre, e il Teatro “Apollo” di Mogliano l’11 novembre.
Domenica 26 novembre al Teatro “Don Bosco” di Macerata sarà proclamato il vincitore dell’edizione 2023 al cospetto di una giuria di qualità di rilevanza nazionale. Confermate le presenze dello storico presidente di giuria Gianluca Polverari, direttore artistico di Radio Città Aperta, Roma, di Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti, La Tempesta DIschi) e di Alberto Albi Cazzola (Lo Stato Sociale).
Si contenderanno il titolo cinque degli otto semi-finalisti in gara sabato 25 novembre: Alessandra Bacaloni, Barry e i Karamazov, DegeneRadio, Eazy Chills, Francesco Pecs, SenzaVolto, Telecomando e The Sick Orange.
Graditi ospiti della serata finale saranno il cantautore abruzzese Fredd0 che aprirà la serata con un suo live set, e la band marchigiana Maison Dieu che la chiuderà allo stesso modo, rispettivamente primo e secondi classificati della passata edizione del concorso. In entrambe le serate lo sponsor Distilleria Varnelli allestirà un punto di degustazione del suoi prodotti nel foyer del teatro.
Cesare Bocci affiancato dall'Orchestra Saverio Mercadante apre sabato 25 novembre, con "Lucio Battisti. Emozioni!", la stagione del Teatro Velluti di Corridonia proposta da Comune e Amat, con il contributo di MiC e Regione Marche.
Quello di Bocci è un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. L’apporto che Battisti ha saputo dare alla canzone italiana in anni in cui il nostro Paese si riscopriva e affrontava periodi alquanto delicati è stato davvero eccezionale.
La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi.
Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura. Cesare Bocci ci racconta questa storia affiancato dalle raffinate citazioni musicali dell'Orchestra Saverio Mercadante.
I biglietti per i singoli spettacoli, posto unico numerato 20 euro con riduzione a 15 euro – si possono acquistare in tutti i punti vendita AMAT/Vivaticket, su vivaticket.com e a teatro il giorno di spettacolo dalle 18.
Inaugurata sabato mattina la mostra personale di Riccardo Garbuglia presso il Cag di Corridonia "ex mercato coperto", alla presenza del presidente dell’Ordine degli Architetti di Macerata Vittorio Lanciani e dell’assessore alla cultura del comune di Corridonia Massimo Cesca.
L’esposizione è stata prevista come parte integrante del programma predisposto dall’Ordine provinciale degli Architetti di Macerata nell’ambito dei festeggiamenti per i 100 anni dall’istituzione della figura dell’Architetto in Italia e dei 40 anni della fondazione dello stesso Ordine provinciale.
I tanti professionisti presenti e il numeroso pubblico intervenuto nel corso della giornata sono rimasti incantati dalle opere esposte, tutte di grande impatto rievocativo ed emozionale, ispirate dai vari brani dell’Infinito di Leopardi.
Molti dei presenti conoscevano l’architetto Garbuglia per la sua attività professionale e come uomo di grande cultura, ma non da tutti conosciuto per le sue straordinarie doti artistiche, pienamente emerse nelle opere esposte.
La mattinata era iniziata con una visita degli architetti presso la mostra De Minicis a Petriolo e a seguire la visita guidata alla straordinaria mostra del Maestro Silvio Craia a Corridonia.
"Come amministrazione siamo orgogliosi di aver collaborato con l’Ordine degli Architetti di Macerata per l’organizzazione di questo prestigioso evento che ha portato in città tanti affermati professionisti e di aver permesso a tante persone di ammirare le opere di un grande artista come l’architetto Riccardo Garbuglia - ha sottolineato l'assessore alla cultura Massimo Cesca -. Un ringraziamento particolare agli operai e dipendenti comunali per la preziosa collaborazione e all’architetto Bruno Illuminati per l’instancabile dedizione nell’organizzare una giornata molto intensa ma incredibilmente interessante". La mostra sarà visitabile dal 18 al 23 novembre dalle 10:00 alle 12:00 e nel pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00.
Una folla di circa 1000 persone ha accolto, ieri sera, il filosofo Umberto Galimberti a Matelica. L’appuntamento con il format “Nutrire il talento”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Matelica e dall’associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV della presidente Cristina Marcucci, in collaborazione con Roberta Cesaroni e Agnese Testadiferro di “Medicina per Me” e il sostegno di Cna Macerata, ha riscosso un grandissimo successo, per certi versi inaspettato, in quanto inizialmente addirittura l’evento doveva tenersi nel meno capiente teatro Piermarini.
Fin da subito le tante prenotazioni arrivate hanno fatto riflettere gli organizzatori che hanno deciso di spostare l’evento al palazzetto di via Borgo Nazario Sauro. Il successo arriva dopo il buon riscontro dello scorso 21 settembre al teatro Piermarini con il biologo molecolare e musicista Emiliano Toso, affiancato dalla psicologa Roberta Cesaroni. Anche questa volta sul palco c’era la dottoressa Cesaroni, che ha presentato e dialogato a fondo con il professor Galimberti.
L’intervento ha preso spunto dal suo libro "L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani", non a caso il titolo della serata era proprio: “Adolescenti: uno tsunami di emozioni”. Si è parlato anche dell’autore matelicese Libero Bigiaretti, al quale sono dedicate le Giornate Bigiarettiane nel cui cartellone di iniziative rientra anche l’evento di ieri sera con Galimberti.
Ad aprire e chiudere la serata ci ha pensato il violinista Marco Santini, che con la sua musica ha ammaliato i tanti presenti. Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale matelicese, in particolar modo per l’assessore alla Cultura Giovanni Ciccardini, che ha fortemente voluto questo evento.
«Inizialmente si era pensato di incontrarci nel nostro teatro, ma l'interesse registrato ci ha spinto ad optare la soluzione palazzetto, privilegiando la partecipazione alla location – ha fatto sapere Ciccardini -. Penso di non essere smentito nel ritenere che nella nostra città questo evento è storicamente uno degli eventi culturali con maggiore affluenza. Ricordo che nell’ambito delle Giornate Bigiarettiane avremo altri incontri culturali: nella prima settimana di gennaio la presentazione della riedizione, curata dalla prof.ssa Carla Carotenuto con ristampa offerta dall’Halley Informatica, del libro di Libero Bigiaretti “I figli”. Mentre la giornata del 26 gennaio sarà dedicata ai giovani, al loro rapporto con la scuola e con gli adulti, con il professor Enrico Galiano».
L’amore femminile nel melodramma del 1800 al centro del nuovo appuntamento del ciclo di lezioni della 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale evento curato dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. A seguire la lectio, il professor Vincenzo Ruggiero.
L’incontro è in programma martedì 21 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero). Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
L'Enrico Pieranunzi European Trio, tra le formazioni stellari del jazz europeo, con il batterista francese André Ceccarelli e il contrabbassista danese Thomas Fonnesbaek accanto al sommo pianista, si esibità sabato sera alle 21 a Macerata, Teatro Lauro Rossi in un concerto a ingresso gratuito.
Il concerto chiude l’innovativo workshop organizzato a Fermo in questi giorni dal Centro Interuniversitario per la Ricerca Musicologica, Ceirm, diretto da Vincenzo Caporaletti, che consorzia l’Università di Macerata con i Conservatori di Fermo e Pescara, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio di Macerata, nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale "Composizione e Improvvisazione: le due identità della musica europea".
Pianista, compositore, arrangiatore, Enrico Pieranunzi è tra i più noti ed apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale. Ha collaborato con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron.
Si è esibito, oltre che sui palcoscenici dei principali Paesi europei, in Sud America, Giappone e negli Stati Uniti. È l'unico musicista italiano ad aver suonato più volte e ad aver registrato a suo nome nello storico "Village Vanguard" di New York. È stato scritto di lui: "Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo" (Ray Spencer, Jazz Journal); "Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi" (All About Jazz); "Tra i migliori pianisti del mondo" (The Wall Street Journal).
Ieri nello splendido foyer del teatro Carlo Felice di Genova sì è tenuta la presentazione di Immaginare Prima, la prima autobiografia del Maestro Dante Ferretti, che con i suoi racconti ha estasiato il numeroso pubblico presente. Sono intervenuti lo scrittore David Miliozzi e il sovrintendente del teatro Carlo Felice Claudio Orazi. "Tre maceratesi a Genova" ha scherzato Ferretti.
"Come confido nel libro sono molto legato a Macerata, pensa che ho cominciato con le regie d'opera 20 anni fa, proprio nel mio Sferisterio con Carmen, e domenica 19 novembre c'è la Prima del mio Werther", ricorda Ferretti.
"Ho assistito alla prova generale, Dante ha fatto un lavoro strepitoso, regia, scene e costumi" dice Miliozzi:"Un'opera cinematografica, di grande impatto visivo. Un Werther da Oscar, con un allestimento mozzafiato. E complimenti al sovrintendente Orazi, una stagione teatrale davvero imperdibile".
Claudio Orazi è stato sovrintendente dello Sferisterio dal 1992 al 2002, periodo in cui sono stati prodotti capolavori indimenticabili, a cominciare dalla celebre Traviata degli specchi. "Dante Ferretti è l'angelo custode di un'arte senza tempo, un genio" dice Orazi. "Siamo orgogliosi di averlo al teatro Carlo Felice, eravamo sicuri che avrebbe fatto un lavoro straordinario. A proposito di grandi maceratesi, mi piace ricordare che Padre Matteo Ricci è partito da qui, dal porto di Genova, per andare in Cina". “Alla fine Macerata c'entra sempre”, hanno riso Ferretti e Miliozzi.
Tutto pronto per la cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Civico Archeologico "Aristide Gentiloni Silverj" ospitato nelle storiche sale, al primo piano del Castello della Rancia e che raccoglie i reperti rinvenuti a Tolentino di epoca picena e romana e che si terrà sabato 18 novembre.
Il Museo è stato dotato di nuove tecnologie al servizio del sapere oltre le differenze divenendo così inclusivo e pienamente fruibile anche per le persone diversamente abili. L’evento sarà aperto, alle ore 17:00, dai saluti del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, di John Francis McCourt magnifico rettore dell'università degli studi di Macerata e di Giuseppe Lacava soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Il progetto sarà illustrato da Roberto Perna, professore di archeologia classica del dipartimento di Studi Umanistici dell'università degli studi di Macerata, da Catia Giaconi professoressa di Didattica e pedagogia speciale del dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo prorettrice vicaria dell’Università degli Studi di Macerata e da Michele Spagnuolo, amministratore delegato di PlayMarche srl, spin off dell'università di Macerata.
Subito dopo il taglio del nastro sarà possibile provare tutte le installazioni che hanno arricchito il percorso museale e alle ore 18:00 sarà proiettato sulle pareti della corte interna del castello un video mapping.
Torna il festival "de Sidera. A proposito di cosmogonie", giunto quest’anno alla seconda edizione. Si tratta di un percorso culturale di conoscenza e di riflessione, un fil rouge tra poesia e stelle, evocando de-sideri e con-siderazioni, in programma a Macerata dal 17 novembre al 4 dicembre.
"Si tratta di un festival - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, insieme all’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi e al professor Guido Garufi -, essendo articolato in quattro giornate, portatore di un’ambizione non banale. In ‘de Sidera’ vorremmo un po’ di tutto, poter parlare di politica, letteratura, di poesia, di saggistica e di musica. È un’iniziativa interessante perché aperta, nuova, senza particolare recinti, il criterio di scelta non è politico ma affidato al gusto di ciascuno di noi. Vedrete che chi seguirà il Festival si porterà a casa qualcosa di importante, per la città e per lui".
"Quattro eventi sono un pretesto positivo per conoscerci meglio - ha detto il professor Guido Garufi introducendo gli eventi in programma -. ‘de Sidera’ è un festival che di anno in anno si replica presentando dettagli diversi e potrebbe diventare una struttura permanente irraggiando altri segnali durante l’anno sulla città. Voglio ringraziare gli assessori Caldarelli e Sacchi perché ci vuole coraggio a produrre un atto culturale di questo tipo, perché quello che facciamo rientra in un circuito un po’ diverso. La qualità della cosa è come una giacca di classe e allora, in questo caso, non conta il pubblico ma la qualità del pubblico".
"Promuovere un festival che prevede nel suo core business quello è già stato detto prima di me, è un atto di coraggio - è intervenuto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. E’ un festival libero, forse perché non ha steccati ideologici e fa dell'approccio liberale la sua cifra. È un festival che più pop non si può, siamo liberi negli argomenti, nello scegliere gli autori, la forma d’arte e il contenuto. E quindi libertà di movimento e di scelta. Sottolineo, infine, la collaborazione e la sinergia benefica tra i due assessorati coinvolti benedetta dall’amministrazione comunale".
Tra letteratura, storia e società, il Festival, organizzato in sinergia dagli assessorati alle Politiche giovanili e agli Eventi, aprirà i battenti con un’anteprima regionale dal titolo “Corsi e ricorsi storici” con la presentazione di "Vico dei miracoli", il nuovo libro di Marcello Veneziani dove il giornalista e scrittore narra la vita di uno dei grandi filosofi italiani: Giambattista Vico.
Tutto scorre come in un racconto, ma tutto è veritiero: la nascita e l'infanzia travagliata; il lavoro di precettore; i primi passi accademici, le incredibili vicissitudini familiari, i rapporti con la Chiesa, i reali e la nobiltà, le opere incomprese, la vecchiaia, la morte e la farsa dei funerali ripetuti, la gloria postuma.
L’incontro, organizzato dall’associazione Antelitteram, per la direzione artistica di Filippo Davoli, si terrà venerdì prossimo, 17 novembre, alle 21.15, al Teatro della Filarmonica. Il calendario del Festival prevede poi per mercoledì 22 novembre, alle 21, al Caffè Basquiat, una serata particolare in compagnia di Luca Pucci e Alessandro Savi, autori del libro “Pronto, è il bar” che in tutta la provincia ha venduto più di mille copie ed è pronto alla ristampa. Il libro raccoglie e racconta un vasto repertorio aneddotico di personaggi frequentatori di bar e locali rappresentando uno spaccato sulle nostre tradizioni linguistiche e popolari.
Mercoledì 29 novembre, sarà la volta di Edoardo Salvioni che presenterà il nuovo libro di Guido Garufi "Non esiliarti", un’autoantologia dei versi dal 1972 ad oggi. L’incontro si terrà, alle 17.30, alla presenza dell’autore, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
A chiudere il festival, lunedì 4 dicembre, alle 17.30, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti sarà l’incontro intitolato "Lingua di Joyce e frazionamento dei linguaggi" a cura del professor John McCourt, magnifico Rettore dell’Università di Macerata e tra i massimi esperti al mondo di Joyce. L’intervento di McCourt sarà introdotto dal direttore artistico del Festival Filippo Davoli e da Guido Garufi. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Il professor Roberto Mancini continua il suo ciclo di lezioni alla 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale evento curato dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. Mancini tornerà martedì 14 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero).
Il tema di questo incontro, prende il titolo Tommaso: la ragione e la fede. Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Montefano ha vissuto giovedì pomeriggio uno straordinario momento culturale durante la presentazione ufficiale del cartellone della stagione teatrale 2023 presso il foyer del teatro La Rondinella.
Il sindaco Angela Barbieri ha espresso la sua gratitudine all'Associazione Culturale La Rondinella, evidenziando l'importante ruolo svolto nel promuovere l'arte e la cultura nella comunità. Ha inoltre sottolineato come "Montefano stia riscoprendo il valore della cultura, stiamo assistendo ad un risveglio artistico negli ultimi tre anni. L'amministrazione comunale attribuisce grande importanza a questo ambito, vitale per la cittadina, ha compiuto e continua a compiere sforzi significativi per proporre eventi e manifestazioni di elevata qualità".
Marco Bragaglia, presidente dell'associazione, ha condiviso con entusiasmo i progetti culturali in essere ed in arrivo, ricordando a tutti la mostra su Eva Kant. Le tavole originali di Diabolik disegnate da Palumbo, un'iniziativa che nasce a Montefano e si propone di girare i Teatri Storici italiani, sono esposte nel Foyer del Teatro, l'ingresso è gratuito.
La serata è proseguita con la presentazione del cartellone, il cui primo spettacolo è "Joni's Song" dei Singolarmete, in anteprima nazionale e in programma sabato 11 novembre alle ore 21:15.
Gli altri eventi in programma fino a dicembre:
Sabato 18 novembre alle ore 21:15 - Concerto di Dagger Moth (Massimo Volume) + Cirro, progetto solitario di Sara Ardizzoni e Fabrizio Baioni, unica data regionale. Costo € 10 (ridotto € 8).
Sabato 25 novembre alle ore 21:15 - Esilarante spettacolo di stand up comedy con Daniele Fabbri, un comico di grande abilità comica e performativa, poliedrico, senza distinzione tra black humor, comicità pop e satira demenziale. Costo € 12 (ridotto € 10).
Sabato 2 dicembre alle ore 21:15 - Una produzione originale dell'Associazione Culturale La Rondinella, "Crossword", testo di Marco Bragaglia, regia di Piergiorgio Pietroni, musica di Paolo Bragaglia, con Antonella Gentili e Fulvia Zampa. Costo € 10 (ridotto € 8).
Venerdì 15 dicembre alle ore 21:15 - Un altro divertente spettacolo di stand up comedy con Laura Formenti. Rivelazione di Italia’s Got Talent, Laura si divide tra gli spettacoli dal vivo in tutta Italia e Comedy Central. Costo € 12 (ridotto € 10).
Domenica 17 dicembre dalle 16:30 - Si conclude in bellezza con Sphera, spettacolo per bambini del Teatro di Carta. Ingresso limitato al costo di € 8.