Recanati, protagonista del grande cinema italiano ed internazionale, ad oggi tra le città più richieste dai registi come location per i propri film, sbarca all’80° edizione della Mostra del Cinema di Venezia per la presentazione di InFiniti, il nuovo film di Michele Calì girato in città.
“Recanati è ben lieta di offrire alle produzioni cinematografiche le sue suggestive bellezze storiche culturali e architettoniche immerse nella poesia di Giacomo Leopardi – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Grazie al grande lavoro del produttore Michele Calì e del regista Cristian de Mattheis, che ringrazio personalmente, dal 21 settembre tutta Italia potrà vedere il film InFiniti nelle sale cinematografiche ed apprezzare la bellezza delle nostre piazze e dei nostri scorci cittadini, ben riconoscibili al grande pubblico”.
Dopo il successo della presentazione del film in anteprima a Palazzo Venieri dedicata alla cittadinanza che ha assistito e partecipato con molte comparse alle riprese del film nei mesi scorsi, InFiniti, diretto da Cristian de Mattheis, è stato presentato alla stampa del Festival di Venezia all’Hotel Excelsior del Lido alla presenza del produttore Michele Calì, del regista Cristian De Mattheis, dell’intero cast, ovvero Francesca Loy, Federico Le Pera, Gabriele Rossi, Michela Persico, Ignazio Moser e del sindaco di Recanati Antonio Bravi e dell’assessora alle Culture Rita Soccio.
“È con soddisfazione che oggi, qui, con i giornalisti del Festival di Venezia applaudiamo l’uscita del nuovo film InFiniti girato nella sua prima parte a Recanati con numerose comparse locali – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Le strategie di comunicazione e promozione che siamo riusciti a mettere in atto in questi anni, a costo zero per il Comune, hanno caratterizzato Recanati come principale attrattore culturale e location per l’ambientazione di set cinematografici, non ultimo ricordiamo il film “Leopardi & Co” che ha visto nella nostra città recitare, proprio in questi giorni, l’attrice premio Oscar Whoopi Goldberg”.
InFiniti è diretto da Cristian de Mattheis, co-autore del soggetto e della sceneggiatura insieme a Federica Andreoli e prodotto e distribuito da A.C. Production di Michele Calì è sarà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 21 settembre.
Regista e produttore, dopo il successo di Un amore così grande, interpretato da Francesca Loy, Giuseppe Maggio e con la partecipazione dei ragazzi de Il Volo , sono tornati a collaborare in questa storia d’amore contemporanea che trae ispirazione da Giacomo Leopardi, e racconta gli intrecci sentimentali di cinque personaggi alle prese con le difficoltà quotidiane di una relazione.
La sinossi del film - Roberta e Davide stanno felicemente insieme da quattro anni da quando si sono incontrati e innamorati a Recanati: oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un agente immobiliare e lavora nell’agenzia di Davide, sposato alla ricca e annoiata Greta ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all’inizio della loro relazione l’ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo, il commesso del supermercato che ha un tatuaggio “leopardiano” sul polso. Ma anche nelle relazioni non tutto è come sembra e come nel nastro di Moebius due persone possono camminare nello stesso spazio ma ritrovarsi alla fine in punti diametralmente opposti.
Sabato 9 settembre verrà inaugurata ufficialmente, alle ore 17:00, la mostra personale di dipinti e sculture dell’artista tolentinate Enzo Grassettini. L’esposizione è stata allestita all’interno di un negozio in via Filelfo e presenta una selezione di opere realizzate in questi ultimi anni. I dipinti sono ispirati alle vacanze trascorse sulle spiagge libere mentre le sculture, realizzate in gesso e terracotta, oltre a una decina di pregevoli bronzetti realizzati a cera persa, sono per lo più dedicate a figure femminili.
Enzo Grassettini, artista autodidatta, ha alternato il mestiere di modellista, restauratore e decoratore a quello di pittore e scultore. Le sue opere, davvero pregevoli, raccontano il suo essere e le sue sensazioni che prendono ispirazione dalla quotidianità, dai gesti e dagli antichi mestieri di un tempo di cui Grassettini è da sempre un grande cultore. Da non dimenticare i suoi presepi artistici realizzati con perizia e densi di spiritualità.
Artista poliedrico, è anche un ottimo musicista, Enzo Grassettini è stimato per la sua tecnica e la autenticità e naturalezza delle sue opere che conquistano chiunque perché pregne di una purezza e di una gioia intrinseca che toccano l’anima. Un vero "testimone della realtà" che racconta la vita con gli occhi disincantati di colui che non cerca linguaggi astrusi ma vuole solo fissare il momento dell'emozione fuggente. L’esposizione "Dipinti e Sculture" sarà visitabile fino al 17 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 20 e i festivi dalla 10 alle ore 12.30.
È stata inaugurata sabato 2 settembre nei giardinetti di Cessapalombo la book sharing realizzata dalle agili mani di Simone Pazzelli su idea della sua consorte Greta Quintili. Essa è inserita nella rete “Little free library” rete internazionale di piccole biblioteche gratuite in ogni comunità permettendo lo scambio di libri: chi lo desidera potrà infatti prendere un volume non letto e mettere al suo posto un altro volume, letto, il tutto gratuitamente.
È stata pensata soprattutto per i più piccoli per avvicinarli ed invogliarli alla lettura; il pomeriggio è stato allietato da letture, qualcuna anche in inglese , rivolte ai bambini che si sono dimostrati molto interessati .
Il sindaco ha ringraziato Simone e Greta per il bel gesto civico per il comune di Cessapalombo e altresì anche chi ha lasciato vari libri all’interno della book sharing prima dell’inaugurazione.
Altre casette attrezzata ad hoc con libri sia per bambini che per adulti, da prendere o lasciare liberamente, verranno messe nelle varie frazioni di Cessapalombo una è già stata collocata pre nel Centro di aggregazione di Monastero, le altre verranno posizionate a breve.
Al via a Recanati le riprese del film Leopardi & Co, una co-produzione Camaleo/Eagle Pictures, che vede il debutto in un film italiano del premio Oscar Whoopy Goldberg. La produzione ha avuto il nulla osta dal sindacato Sag per poter iniziare le riprese.
Leopardi & Co. è una commedia romantica, girata interamente a Recanati, in cui l'amore fra i due giovani protagonisti, David e Silvia, sboccia e cresce nella cittadina marchigiana, ruotando attorno al mito senza tempo di Giacomo Leopardi.
Goldberg è una delle 18 personalità al mondo che possono vantare di aver raggiunto lo status di Egot (vincitrice di Emmy, Golden Globe, Oscar e Tony Award). Diretto dalla regista marchigiana Federica Biondi (La Ballata dei Gusci Infranti), il film è interpretato anche da Jeremy Irvine (Mamma Mia! Ci risiamo, War Horse) Denise Tantucci (HotSpot - Amore Senza Rete, Tre Piani), Paolo Calabresi (Trilogia Smetto Quando Voglio, Boris), e Paolo Camilli (The White Lotus).È scritto da Mauro Graiani da un'idea originale di Roberto Cipullo e Nicola Barnaba.
"Grazie alla fiducia che ci ha dato Eagle - spiega Gabria Cipullo, Ceo di Camaleo -, siamo riusciti a portare a Recanati un cast stellare al servizio di una storia che siamo sicuri emozionerà il pubblico di tutto il mondo". Secondo Andrea Goretti, amministratore delegato di Eagle Pictures, "la conferma definitiva sulla bontà del progetto è poi arrivata quando attori di questo livello hanno scelto di prenderne parte".
Nel film David (Jeremy Irvine) è un giovane attore americano che sogna un ruolo in grado di consacrarlo come una vera star mondiale. Ma è talmente superficiale che nemmeno legge i copioni che gli arrivano, finché la sua agente Mildred (Whoopi Goldberg) lo costringe ad accettare il ruolo di protagonista in "Giacomo in Love", film diretto dal mitico regista italiano Ruggero Mitri (Paolo Calabresi). David, convinto sia la storia di Casanova, arriva sul set a Recanati totalmente impreparato per cui viene affidato a Silvia (Denise Tantucci), una coach del luogo che deve spiegare all'americano chi era il Poeta. Tra i due è odio a prima vista…
Pittura, scultura, architettura, storia, cinema, musica, filosofia. Un calendario culturale come sempre a 360 gradi quello proposto nei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale ciclo di incontri curati dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri.
Arrivati alla 17esima edizione, i Martedì dell’Arte del 2023/24 si articolano in 28 lezioni, che dal 5 settembre al 2 aprile faranno incontrare il sempre attento e numeroso pubblico dell’evento con relatori di caratura nelle più svariate discipline.
L’edizione numero diciassette vedrà infatti salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Tutti gli incontri si terranno al cine-teatro Cecchetti dalle 18 e il primo appuntamento è in programma martedì 5 settembre, con Evio Hermas Ercoli che parlerà di 1973, La grande bouffe.
“Anche per l’edizione 23/24 offriamo un cartellone davvero ampio, che spazia su tanti argomenti - le parole della presidente dell’associazione Arte Anna Donati -. La nostra rassegna, fin dalla sua nascita, ha voluto dialogare con diverse forme di divulgazione, convinti che l’arte, nel senso più alto del suo termine, elevi tutto il pubblico culturalmente. Per questo, anche nel cartellone che sta per partire, ci confronteremo con massimi esperti dei più svariati settori, che ci introdurranno alla bellezza della conoscenza”.
“Siamo arrivati alla sedicesima edizione di una rassegna seguitissima - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - e vorrei ringraziare la presidente Anna Donati e tutti i suoi collaboratori per il grande impegno profuso. I Martedì dell’Arte ci accompagneranno per tutto il periodo autunnale e invernale in un viaggio interessante alla scoperta di tante discipline”.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
A sette anni dal Sisma il Commissario Straordinario Guido Castelli sembra aver imboccato la strada giusta: una visione diversa per il futuro del territorio che dovrà necessariamente passare attraverso la valorizzazione delle nostre eccellenze, tra le quali possiamo annoverare indubbiamente i Beni Cultuali Architettonici, non solo quelli vincolati per legge, ma anche quelli segnalati nelle pianificazioni territoriali che non sono ancora stati interessati da valutazione di merito per l’interesse culturale, propedeutico all’apposizione del vincolo di legge, ma che tuttavia ne mantengono tutte le caratteristiche per renderli idonei.
Sono questi quelli maggiormente a rischio anche di interventi di demolizione e ricostruzione e che in questo caso farebbero irrimediabilmente perdere un valore storico che potrebbe esser messo a rete per il territorio ed il suo sviluppo socio economico. Una ricostruzione complessa e rallentata da tutta una serie di procedure necessarie per garantire alla collettività legalità e trasparenza. Mai si sarebbe potuto immaginare che a questo punto, dopo sette anni, partiti finalmente innumerevoli interventi di riparazione del danno ed avviati i cantieri, i cartelli di cantiere avessero manifestato chiaramente alla popolazione che le procedure di legalità si sono dimenticate le competenze professionali, relegando la figura dell’Architetto al puro avallo di progettazione di Geometri ed Ingegneri, quando va bene perché in molti casi nel team di progettazione gli architetti sono completamente assenti.
Il ruolo degli Architetti negli interventi edilizi sui Beni Culturali è centrale e deve essere oggetto di attenzione nella formulazione dei gruppi di progettazione affidando loro direttamente il Coordinamento e almeno la Coprogettazione Architettonica e la Direzione Lavori Architettonica, requisiti minimi perché la proposta del team progettuale sia conforme alla norma in termini di competenze professionali.
Non una rivendicazione di categoria, ma l’attenzione istituzionale per competenza territoriale dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Macerata per garantire la collettività che le progettazioni e soprattutto l’esecuzione dei lavori nei Beni Culturali Architettonici, vincolati e non, siano del livello necessario che lo sforzo economico del Governo per i nostri territori finanziando la Ricostruzione e la Riparazione merita. Un’ulteriore attenzione necessaria per completare il quadro di legalità che farà di questa Ricostruzione un modello per tutta l’Italia e che vedrà l’Ordine Appc di Macerata al fianco delle istituzioni interessate per la corretta applicazione della norma anche nel campo delle competenze professionali nei Beni Culturali.
La collezione di fotografie e memorabilia di Mario "Sem Vaccaro" Capozucca su Marilyn Monroe sarà in esposizione fino al 31 agosto al Museo Magma di Civitanova Alta. Ulteriore proroga, dunque, per un’esposizione che si è aperta nel mese di luglio grazie alla collaborazione tra comune di Civitanova Marche, assessorati alla Cultura e al Turismo, Nuova Cartacanta e DinamicArt Studio-Milano.
"Tenuto conto del grande successo di pubblico per la mostra 'Marilyn diva immortale' - spiega il direttore del Magma Enrico Lattanzi - abbiamo deciso di prorogare l'apertura per consentire ai molti interessati di partecipare, viste le numerose richieste che ci stanno arrivando. Con questa mostra, il Museo della grafica e del manifesto di Civitanova Alta, realtà unica nel suo genere in Italia, vuole anche rendere omaggio al maestro civitanovese, artigiano, creativo Mario Capozucca, che dalla provincia ha saputo imporsi con intraprendenza sulla scena nazionale".
Le visite sono possibili tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 10-12:30/15-18:30. L'ingresso è libero. All'icona Marilyn, il Civitanova Film Festival e l'azienda Teatri hanno dedicato quest'anno anche una rassegna cinematografica nello spazio all’aperto del Cecchetti.
Con 7 minuti e mezzo di applausi per l’ultima recita di Lucia di Lammermoor, lo scorso sabato si è chiusa la 59a edizione del Macerata Opera Festival 2023, firmata dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti. 40.381 spettatori, dal 25 maggio al 19 agosto, tra lo Sferisterio e il Teatro Lauro Rossi, hanno seguito tre produzioni operistiche (Carmen, La traviata, Lucia di Lammermoor), spettacoli di danza, concerti, e il fondamentale prologo “Lo Sferisterio a Scuola” (La storia di Babar, Il Flauto Magico. Il suono della pace, Carmen MOF).Nuovo record di presenze quindi per il Macerata Opera Festival. Nel 2022 si erano infatti sfiorate le 35mila persone (pre-Covid erano state 37mila nel 2019 e 34mila nel 2018). I tre titoli - Carmen, La traviata, Lucia di Lammermoor - hanno raccolto 23.021 presenze, poco sotto il record del 2019, fissato a 24.493 (nel 2022 erano state 20.255).Il valore dei biglietti staccati nel 2023 è pari a 1.349.950 euro (1.271.890 euro nel 2022).Si conferma un pubblico in maggioranza italiano (oltre l’85%) con presenze in crescita dall’estero, in particolare da Germania, Olanda, Gran Bretagna, Belgio, Francia e Stati Uniti. «Il successo di questa 59a edizione del Macerata Opera Festival – sottolinea il direttore artistico Paolo Pinamonti – successo di critica ma anche di pubblico con numeri estremamente positivi relativi alle presenze e agli incassi, e con un incremento importante degli spettatori provenienti dai paesi esteri, non può non farci guardare con fiducia e ottimismo alla prossima edizione, già annunciata. Ma questi risultati non sono mai il frutto del lavoro di poche persone, sono sempre il risultato ottenuto da una grande squadra, il mio grazie di cuore a tutti i collaboratori amministrativi, ai professori d’orchestra, agli artisti del coro, ai maestri e alle maestranze tecniche con cui ho condiviso queste coinvolgenti settimane estive». Per quanto riguarda la copertura stampa, web, radio e televisione, nel 2023 sono state 117 le testate che hanno parlato del festival, di cui 17 straniere (dagli Stati Uniti al Messico, dalla Francia alla Cina): un traguardo mai raggiunto fino a oggi. La programmazione è stata protagonista anche di servizi su diversi TG Nazionali ed è stata seguita con assiduità dalla RAI TGR Marche, oltre che da varie tv del territorio regionale. Considerando invece la comunicazione digitale nei soli mesi di luglio e agosto:- il sito sferisterio.it è stato visitato da 79.373 utenti, con connessioni prevalentemente italiane ma anche di utenti provenienti, tra gli altri, da Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti;- il racconto organico del Festival e delle sue produzioni su Facebook e Instagram (foto, video interviste, reel, storie, clip documentario, post) ha totalizzato sulle pagine una copertura di 828.468 utenti e 45.306 interazioni (tra like, reazioni, condivisioni e commenti);- la promozione web ha invece raggiunto 939.522 utenti;Da sottolineare il particolare successo del nuovo format che ha legato tre hit dell’estate 2023 (“Mon Amour” di Annalisa, “Furore” di Paola e Chiara, “Pazza Musica” di Elodie e Marco Mengoni) ai titoli in scena: i 3 reels dedicati a Carmen, La traviata e Lucia di Lammermoor hanno toccato organicamente solo su Instagram le 44.400 visualizzazioni, mentre tutti i video prodotti per entrambi i profili social del Macerata Opera Festival hanno superato le 400mila visualizzazioni (sempre in organico). Durante il festival è arrivato anche un riconoscimento per i poster del Macerata Opera Festival 2022, ideati dallo studio Venti caratteruzzi di Carlo Fiore, che hanno vinto il “Graphis Silver Award”, premio internazionale assegnato da oltre vent’anni alle migliori campagne di affissione di tutto il mondo da «Graphis», rivista di design fondata nel 1944 e con sede a New York dal 1986. Tra il pubblico che ha seguito il programma 2023 va ricordato quello che ha affollato gli Aperitivi Culturali organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura, le proiezioni cinematografiche dedicate a Carmen promosse dalla Società Civile dello Sferisterio, le attività e i laboratori di InclusivOpera giunto alla 15° edizione per disabili sensoriali e intellettivi in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS), il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), il Comune e l’Università degli Studi di Macerata e la University of Pittsburgh (USA), il progetto InOpera organizzato dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Macerata. Adesso si guarda al futuro e al 60° Macerata Opera Festival che, dal 19 luglio al 18 agosto 2024, sarà dedicato principalmente al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno due opere molto celebri come Turandot e La bohème. È in cantiere inoltre un progetto dedicato ancora a Puccini con il Trittico (Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) che sarà l’occasione per conoscere i legami del compositore di Lucca con l’Europa musicale di inizio Novecento, attraverso un percorso parallelo con i lavori di altri tre compositori pressoché coevi.
Lunedì 14 agosto 2023 si è conclusa la 37^ edizione del Camerino Festival, rassegna ricca di pubblico e di eventi tutti di grande qualità grazie alla presenza di artisti di fama nazionale e internazionale per la cui presenza possiamo ringraziare i tre direttori artistici: il M° Vincenzo Correnti dell’associazione Adesso Musica, Daniele Massimi di Musicamdo Jazz e il prof. Francesco Rosati della Gioventù Musicale. Il concerto finale ha visto protagonista l'Orchestra di Fiati Città di Camerino diretta dal M° Vincenzo Correnti che torna al Camerino Festival dopo il successo della passata edizione con un nuovo progetto dedicato alla canzone italiana. L'orchestra è formata da circa 65 elementi tra cui molti giovani studenti dell'Istituto musicale Nelio Biondi e si è esibita in diverse occasioni importanti e location di prestigio quali il Senato della Repubblica e lo Sferisterio di Macerata accompagnando artisti come Andrea Bocelli e Giovanni Caccamo.
Nella suggestiva cornice offerta dalla Rocca Borgesca il suono dei fiati ci ha guidato attraverso il passato e il presente della musica italiana, partendo dalla musica napoletana, che iniziò a diffondersi al di fuori della Campania solo dopo l’Unità d’Italia, in una "Rapsodia" che raccoglie le melodie popolari più tipiche e celebri, molto orecchiabili, da cantare a voce spiegata, su testi spesso di argomento amoroso o sentimentale, caratteristiche tipiche della canzone melodica o “all'italiana”. Il viaggio è proseguito con motivi celebri degli anni '30, legati alle trasmissioni radiofoniche e alla nascita del cinema sonoro; tra questi "Parlami d'amore Mariù", composta per la voce di Vittorio De Sica ed inserita nel film "Gli uomini, che mascalzoni…" poi "Lucciole vagabonde", "Violino tzigano" e "Mamma", raccolte in "Canta Italia" da Fernando Francia.
Un doveroso omaggio è stato dedicato a Domenico Modugno, eseguendo la famosissima melodia "Volare" in versione jazz, che ha coinvolto tutto il pubblico; a Lucio Dalla di cui l'orchestra ha suonato "Caruso" e a De André, I Nomadi, Zucchero, Battisti e Renato Zero attraverso dei medley che raccolgono i loro migliori lavori. Il concerto si è concluso con " C'era un ragazzo che come me" durante il quale all'orchestra si è unito il pubblico che ha cantato e saltato a ritmo di musica dimostrando così il proprio entusiasmo.
Il guasto di una centralina elettrica, seppur ovviamente non previsto, ha permesso di creare un'atmosfera molto intima e magica, grazie al lavoro dei tecnici di "DPM Service di Giuseppe Di Paola" e dei giovani volontari sempre presenti in tutti i concerti, dimostrandoci ancora una volta che nulla può fermare la musica.
Grande entusiasmo nei giorni scorsi allo Spazio Multimediale San Francesco di Civitanova Alta per Hortus Conclusus - racconti del Chiostro nell’ambito del ventennale di Vita Vita.
È stato un viaggio interessante e stimolante, di musica e parole, in una serata tutta al femminile che ha visto in scena tre bravissime professioniste: la scrittrice Lucia Tancredi, la violoncellista Monica Del Carpio e la cantautrice civitanovese, Serena Abrami. A lei, il direttore del festival Sergio Carlacchiani ha voluto attribuire il Premio Vita Vita Giovane Talento ex aequo, che sarà condiviso con Paolo Jannacci.
Proprio Jannacci sarà ospite a Civitanova il 17 agosto con il concerto dedicato anche alle musiche del padre Enzo (biglietti in prevendita online su Ciaotickets e nei punti vendita del circuito). Le conclusioni di Vita Vita saranno invece affidate la sera del 20 agosto al Gran Finale per le vie del centro.
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, mostra e altri siti culturali di Macerata visitabili e aperti nella giornata di Ferragosto che può trasformarsi in una preziosa occasione per i turisti di trascorrere una giornata all’insegna dell’arte e della cultura e per i cittadini di rivedere, o magari conoscere più da vicino, i beni culturali e le bellezze architettoniche della città.
“C’è un flusso costante di visitatori per la rete museale in questo periodo di agosto – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. È quindi importante essere aperti ed accogliere nel miglior modo i tanti turisti, soprattutto stranieri, che apprezzano la cura della città e l’ottima offerta culturale che Macerata offre, dal Macerata Opera Festival alle mostre allestite. I continui apprezzamenti che riceviamo sono per noi motivo di grande orgoglio e il segno tangibile che le scelte operate vanno nella giusta direzione”.
Sia oggi, lunedì 14 agosto che domani, martedì 15 agosto, infatti, lo Sferisterio, Palazzo Buonaccorsi e la Torre Civica sono aperti come da consueto orario: Sferisterio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, Palazzo Buonaccorsi dalle 10 alle 19 e la Torre civica con visite guidate alle 10.30, 12, 15, 16, 17 e 18.
L’area archeologica di Helvia Recina sarà invece possibile visitarla dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 esclusivamente su prenotazione da effettuare al numero 0733 492937. Ingresso gratuito.
La mostra al Buonaccorsi
Per quanto riguarda le mostre al piano nobile di Palazzo Buonaccorsi ad accogliere il visitatore, fino al 24 settembre, c’è l’esposizione “Sante Monachesi tra Macerata e Parigi” che racconta il legame del celebre artista maceratese con la città di Parigi. Promossa dal Comune di Macerata, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con Macerata Musei, l’esposizione, curata da Maurizio Faraoni si avvale del supporto scientifico di Donatella Monachesi. Con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata sarà visitabile fino al 24 settembre.
Il percorso espositivo, attraverso una selezione di oltre 60 opere tra disegni e pitture, ripercorre gli anni in cui l’artista lascia la sua città alla volta di Parigi presentando una serie di documenti d’archivio, foto, lettere, sculture, disegni inediti, dipinti, alcuni dei quali esposti nella galleria Silvagni nel 1950 e che ritraggono i famosi “Muri ciechi”, opere pittoriche in cui Monachesi trasforma e reinterpreta i profili ciechi delle facciate parigine, chiaro esempio del “minimalismo dell’autore”, come illustra Faraoni.
Infopoint
Per quanto riguarda l’Infopoint Macerata, il punto informativo di piazza della Libertà, nel mese di agosto l’ufficio turistico, situato di fianco al Teatro Lauro Rossi e alla Torre Civica, sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 e il venerdì dalle 10 alle 23. Info info@macerataculture.it tel 0733/060279
Il quarto weekend della 59a edizione del Macerata Opera Festival 2023 si è chiuso con l’ultima replica della “Traviata degli specchi” sold out. La produzione storica maceratese, ideata nel 1992 dallo scenografo Josef Svoboda, continua a incantare il pubblico che, nel totale delle recite di queste settimane, ha toccato quota 9.500.
Calore ed entusiasmo del pubblico anche per il debutto del terzo titolo operistico, atteso da vent’anni, Lucia di Lammermoor, capolavoro di Gaetano Donizetti che ha trascinato il pubblico con le sue melodie immortali e i virtuosismi del bel canto di un cast di prim’ordine, tra atmosfere gotiche e la ricostruzione attraverso speciali effetti video della brughiera e delle scogliere scozzesi e la regia firmata dal monegasco Jean-Louis Grinda.
Prossime repliche lunedì 14, giovedì 17 e sabato 19 agosto con Jordi Bernàcer sul podio e un gruppo di solisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo), Davide Luciano (Enrico) e Mirco Palazzi (Raimondo). Il programma della quinta e ultima settimana del Macerata Opera Festival 2023 è completato da due serate al Teatro Lauro Rossi. Mercoledì 16 agosto “Omaggio a Sesto Bruscantini”, basso-baritono di Civitanova Marche (1919-2003) che nel Novecento ha conquistato le platee di tutto il mondo.
In collaborazione con WunderKammer Orchestra, sono in programma due appuntamenti: alle ore 17.30, agli Antichi forni, una conversazione moderata da Stefano Gottin con Marco Beghelli, Bruno De Simone, Andrea Foresi, Roberta Pedrotti, Alessandra Rossi e Gianni Tangucci; alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi concerto del celebre baritono Bruno De Simone (tra gli allievi più noti del cantante civitanovese) che ha ereditato da Bruscantini il patrimonio artistico e il desiderio di trasmettere ai giovani la propria esperienza.
Per questo suo omaggio al Maestro, De Simone, anche apprezzato docente, ha selezionato tre giovani interpreti già in carriera, provenienti da blasonate accademie liriche, i quali si esibiranno accanto a lui: Marilena Ruta (soprano), Aleksandra Meteleva (mezzosoprano) e Federico Vita (tenore). Al pianoforte Lorenzo Bavaj. In programma musiche di Bizet, Donizetti, Mozart, Rossini.
Venerdì 18 agosto (ore 21) il Teatro Lauro Rossi accoglie uno dei più interessanti talenti italiani del pianoforte: Elia Cecino (Treviso 2001), fresco vincitore del XXII Concurso Internacional de Piano de València “José Iturbi” 2023, in cui la giuria presieduta da Joaquín Achúcarro gli ha conferito anche i premi speciali per la migliore interpretazione di un concerto di Beethoven e per la migliore interpretazione della musica di Chopin.
Grazie proprio a questo premio e al sostegno della Diputación de Valencia, il pianista veneto sarà a Macerata con un programma che comprende pagine di Mendelssohn, Schumann, Bartók, Janàček e Prokof’ev.
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Costretto a traslocare per la necessità di fornire aule alla didattica, alle prese con le difficoltà legate all’emergenza terremoto, il museo del territorio “Oberdan Poleti” presto potrà fare il definitivo ritorno nella sua sede storica, all’interno del complesso dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di viale Bigioli.
Il Consiglio d’istituto ha infatti deliberato favorevolmente per la restituzione completa dei locali, in parte già avvenuta con la riapertura di sole alcune sale. Un’operazione che precederà di poche settimane il ritorno alla normalità e la realizzazione di un progetto che prevede un percorso unico con il vicino museo di Borgo Conce. La raccolta vera e propria custodisce testimonianze della civiltà contadina, artigianale, protoindustriale anche se il museo “Oberdan Poleti”, nel suo complesso, risulta essere espressione di tre diverse realtà: una casa colonica arredata, tipico esempio di abitazione mezzadrile marchigiana, un giardino botanico, dove sono state messe adimora negli anni varie specie arboree locali, e gli spazi espositivi dove sono accolti, tra gli altri, un grande torchio ligneo dell’800 e numerosi attrezzi per le attività agricole che vanno dagli aratri, alla seminatrice, all’erpice, alla trinciaforaggi, a falci e falcette, zappe e picconi, seghe e morse.
Ci sono poi macine a mano in pietra, misure per il grano, utensili da cucina, bilance, e altri oggetti. Nelle sale espositive presto si potranno di nuovo ammirare un frantoio con grandi macine di pietra, una pressa per la produzione di olio, una pompa a mano antincendio in dotazione all’inizio del secolo a a quella che fu la stazione dei vigili del fuoco, vecchie apparecchiature per la produzione di acque gassate, un tostino per caffè ad alcool, un trapano a mano, un tornio di legno a pedale, un deschetto da calzolaio.
Altre sezioni riguardano aspetti del tempo libero, dell’associazionismo e della pubblica assistenza come una lettiga- ambulanza su ruote sospinta a mano, degli inizi del secolo. Fanno parte degli oggetti del museo anche macchine tipografiche e altri macchinari. Un tour virtuale all’intero del museo del territorio “Oberdan Poleti” è tuttora possibile grazie all’iniziativa del professor Maurizio Moscatelli.
Taglio del nastro, nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia in piazza Del Popolo, per la “Mostra San Severino” collettiva di pittura e scultura che, nell’edizione di quest’anno, vede la partecipazione di una trentina di artisti tra cui due giovanissimi: Densil di 12 anni e David di 10 anni.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’ideatrice dell’iniziativa, Serenella Eugeni, insieme a quasi tutti gli autori delle opere esposte. Tra questi ultimi figurano i settempedani Adriana Antonini, Eliana Della Mora, Alba Frezzini Crognali, Luciano Padella, Tiziana Cameli, Angelo Tonnarelli, Alessandro Di Tofano, Maria Teresa Cristini, Mario Gobbi, Inge Bathelt, Maria Paola Marconi, Gianfranco Pizzi, Nunzia Lorenzini, Martina Cochi, Milvia Catena, Simone Veroli, Anna Maria Valenti, Giovanni Tartabini, Giulia Bellini, Palma Conforti, Giovanni Florio, Adriano Crocenzi, Genny Iachetta e Fabrizio Savi insieme a Silvana Rossi di Fano, Monica Conforti e Gabriella Gattari di Tolentino.
Inoltre le sale espositive dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia accolgono anche i quadri del defunto sacerdote Giovanni Piantoni.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutto il mese di agosto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 19,30. Per informazioni e aperture straordinarie si può contattare il numero di telefono 3890727641.
Quest'anno, in occasione del 50esimo anniversario del Festival, è stato istituito il Premio Terranostra: un riconoscimento simbolico che il Comune di Apiro e l'associazione Urbanitas vogliono assegnare annualmente a chi, nella propria carriera, si è distinto come promotore e devoto estimatore di questo territorio.
A ricevere ilpremio di questa prima edizione è stato il professor Franco Musarra. Apirano di nascita, laureato nel 1965 in Lingua e Letteratura tedesca alla Ca’ Foscari di Venezia, ha insegnato prima in Olanda, poi in Belgio presso l’Università Cattolica di Lovanio. Qui, nel 2007, ha ricevuto il titolo di professore emerito. Impossibile fare un elenco di tutti gli studi che ha pubblicato, menzionare tutti gli autori con cui ha collaborato, protagonisti indiscussi del panorama letterario europeo. Fra questi, due nomi sono perfino arrivati nel cuore di Apiro: nel 2011 Umberto Eco e più tardi, nel 2015 e di nuovo nel 2018, Roberto Benigni.
Il “Premio Terranostra” - un manufatto unico che rappresenta il logo del Festival, realizzato quest'anno dall'artista Mauro Puccitelli - è stato consegnato al professor Musarra dal sindaco di Apiro, Ubaldo Scuppa, nel corso della serata d'apertura del Festival.
Festival che è partito alla grande, con oltre mille spettatori presenti alla cerimonia inaugurale, durante la quale i gruppi ospiti hanno offerto un “assaggio” del loro repertorio per riproporlo poi in questi giorni nella sua completezza.
Ieri (giovedì 10 agosto) hanno iniziato Honduras e Stati Uniti, stasera (11 agosto) è la volta di Moldova e Nuova Zelanda, domani (12 agosto) chiudono la serie Messico e Senegal. Poi, domenica 13 agosto, un altro appuntamento imperdibile: la Festa paesana, dalle ore 19, con musica, balli e cucina tipica delle formazioni ospiti per le vie di Apiro, fino allo spettacolo di chiusura de “I Trillanti” (ore 22, impianto sportivo del pattinaggio-calcetto).
Quindi, lunedì 14 agosto, la serata clou di “Terranostra 2023”: il Galà del folclore: uno spettacolo magico dove tutti i gruppi ospiti e il gruppo Urbanitas di Apiro emozioneranno il pubblico con il meglio del proprio repertorio (ore 21.30, impianto sportivo del pattinaggio).
Infine, martedì 15 agosto la Giornata conclusiva del Festival, con tante iniziative dal pomeriggio fino a tardasera.
Tutto pronto per il debutto attesissimo di Lucia di Lammermoor, il capolavoro di Gaetano Donizetti che manca da vent’anni dallo Sferisterio e che è pronto a trascinare il pubblico con le sue melodie immortali e i virtuosismi del bel canto, tra atmosfere gotiche e la ricostruzione attraverso speciali effetti video dei castelli e delle scogliere scozzesi.
Giovedì 10 agosto, alle ore 21, Anteprima Under30 con la presenza all’ingresso del teatro di una postazione di Rum, la radio dell’Università di Macerata che racconterà lo spettacolo e raccoglierà commenti e testimonianze.
Lucia di Lammermoor debutta ufficialmente sabato 12 agosto (ore 21) in coproduzione con le Chorégies d’Orange, località francese celebre per l’imponente teatro romano in cui ogni estate si svolge un festival assai simile a quello maceratese (soprattutto per il luogo monumentale sede degli spettacoli).
Nel cast interpreti belcantisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo) e Davide Luciano (Enrico), Mirco Palazzo (Raimondo) guidati da Jordi Bernàcer. Completano il cast Paolo Antognetti (Arturo), Natalia Gavrilan (Alisa) e Gianluca Sorrentino (Normanno). In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico Marchigiano "Vincenzo Bellini" diretto da Martino Faggiani e la Banda Salvadei.
Lo spettacolo porta sul palcoscenico dello Sferisterio un vero e proprio angolo di Romanticismo letterario, nel quale è messa in luce la struggente vicenda di Miss Lucia, che soccombe al cinismo di chi osteggia per interesse personale i suoi sentimenti. L’ambientazione originale scozzese sarà riprodotta in scena attraverso la tecnica del videomapping sia sul pavimento che sul muro dello Sferisterio.
Due le particolarità di questa edizione musicale della Lucia a Macerata: la presenza della cosiddetta "scena della torre" spesso tagliata e poi la scelta di accompagnare la celebre "scena della pazzia" con la glassarmonica, strumento di rara esecuzione che Donizetti stesso aveva previsto in partitura per caratterizzare timbricamente la perdita della ragione della protagonista, e che spesso viene invece sostituito dal flauto. A suonare la glassarmonica è il tedesco Sascha Reckert uno dei pochissimi interpreti oggi in attività.
La regia dello spettacolo è di Jean-Louis Grinda, le scene di Rudy Sabounghi, i costumi di Jorge Jara, il video design di Étienne Guiol con la realizzazione di Malo Lacroix e le luci di Laurent Castaingt. Le repliche sono in programma lunedì 14, giovedì 17 e sabato 19 agosto.
Da Dublino a Civitanova per "ammirare" dal vivo una delle città più colorate d'Italia grazie al progetto "Vedo a Colori - Museo d'arte Urbana" di Giulio Vesprini. Marco Gioacchini, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Dublino, prima del grande evento che ospiterà nella capitale d'Irlarda, a partire dal 6 novembre, la mostra fotografica di Vedo a Colori, ha voluto incontrare l’Urban Artist e con l'occasione salutare il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica.
"È stato un piacere conoscere Marco Gioacchini e le attività che l'Istituto ha in programma - ha detto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica - .Tra qualche mese ospiterà il progetto di Giulio Vesprini, un'eccellenza civitanovese, che in questi anni ha contribuito a rendere più bella e più decorosa la nostra città. Orgogliosi di lui e di aver sposato, sin da subito, la sua arte".
Anche il direttore ha speso parole importanti per Vesprini, sottolineando in particolare l'importanza di un progetto come Vedo a Colori per Civitanova Marche, pronto per il suo primo viaggio fuori dai confini nazionali.
A Dublino, insieme alla mostra, sarà proiettato anche il secondo documentario, come già anticipato durante la terza mostra ufficiale, realizzata con successo, alla palazzina sud di Lido Cluana.
Il progetto sarà ospitato anche all'Irish Architecture Archive, sempre a Dublino, dove Vesprini parlerà del rapporto tra arte pubblica e architettura, raccontando l'esperienza di un progetto che dal 2009 ha portato Civitanova Marche a dialogare con i più importanti centri nazionali dedicati all'arte urbana.
Per "Testimonianze di Vita", nell’ambito del ventennale del festival internazionale di Arte Vivente Vita Vita, l’ideatore e direttore artistico, Sergio Carlacchiani incontra Alberto Maggi per discutere di Due in condotta, il piacevole e sorprendente libro scritto dal teologo, biblista cattolico e religioso dell’Ordine dei Servi di Maria italiano.
L’appuntamento è per domani, martedì 8 agosto, alle 21:00 allo spazio multimediale San Francesco. "A ventidue anni presi la decisione di lasciare il lavoro per diventare prete. Nessuno mi credette e molti scommettevano su quella che sembrava una delle mie tante bizzarrie. Gli amici mi davano del pazzo, quante vanità trovai nel mondo religioso, l’ambizione, l’apparenza, solo foglie per coprire l’assenza di frutti, lo stesso nulla che tanto mi aveva già deluso".
Un libro di ricordi dove si staglia l’affascinante figura di frate Alberto Maggi, un religioso cattolico senza peli sulla lingua.Ingresso gratuito.
Al Bano Carrisi a Civitanova Marche, per il concerto al Varco sul Mare, ha concesso un’intervista video esclusiva a Picchio News prima dello spettacolo andato in scena sabato sera al Varco sul Mare, in una sala dell’Hotel Miramare.
A conclusione della chiacchierata, mentre il direttore Guido Picchio omaggiava l’artista con il suo libro fotografico "Le 57 meraviglie della provincia di Macerata", colloquiando e guardando la foto dello Sferisterio ha rivolto una stilettata polemica verso il Comune di Macerata.
"Io sto aspettando il momento - ha detto Albano - per poter fare questo concerto a Macerata, allo Sferisterio. Prima chiamano poi rallentano, poi richiamano e poi rallentano. So che c’è stato il mio amico Morandi, c’è stato il mio amico Ranieri, ma c’è qualcosa contro di me?".
Da ricordare che sul finire della campagna elettorale del 2020 che portò all’elezione di Sandro Parcaroli a sindaco, Al Bano visitò Macerata passeggiando con il futuro primo cittadino. Nulla di strano perché i due si conoscono da molto tempo e sono amici.
Al Bano chiese di vedere lo Sferisterio, Parcaroli esaudì il desiderio (pagando i biglietti) e dichiarò: "Se vincerò, ad un anno dal mio insediamento, vorrò festeggiare con un suo concerto in città. E’ una promessa".
La promessa finora non è stata mantenuta, ma a quanto sembra dall’amministrazione comunale qualcuno nel frattempo ha chiamato più volte il cantante di Cellino San Marco prospettando il concerto allo Sferisterio. Al Bano e Macerata: il matrimonio s'ha da fare?
A pochi giorni dall’inizio della quarta edizione del Ginesio Fest diretto da Leonardo Lidi, - in scena dal 18 al 25 agosto – la giuria presieduta da Remo Girone e composta dal giornalista Rodolfo di Giammarco, dall’attrice Lucia Mascino, dalla poetessa Francesca Merloni e dal regista Giampiero Solari, è lieta di annunciare che il Premio San Ginesio all’Arte dell’Attore 2023 sarà conferito a Lino Musella e Sara Putignano.
La premiazione – alla presenza dei due attori - si svolgerà durante la serata finale del Ginesio Fest il 25 agosto, alle ore 21:30 in Piazza Alberico Gentili a San Ginesio. Lino Musella, autentico talento della scena, tra i più apprezzati della sua generazione, ritirerà il premio quale miglior attore.
Il suo viso è tra quelli che non si dimenticano, è stato Rosario O'Nano nelle prime stagioni di Gomorra, negli ultimi anni ha lavorato con autori di prestigio come Paolo Sorrentino sia in The Young Pope che in E’ stata la mano di Dio, Pupi Avati l’ha scelto per interpretate il giovane Giuseppe Sgarbi in "Lei Mi Parla Ancora", i fratelli D’Innocenzo l’hanno voluto in Favolacce, film che gli è valso una candidatura ai David di Donatello come non protagonista, è stato nei cast di Qui Rido io di Mario Martone dove è Benedetto Croce e de Il Bambino Nascosto di Roberto Andò.
A Sara Putignano il premio di migliore attrice. La sua è una ricca carriera teatrale che la vede lavorare negli anni con importanti registi quali Giorgio Barberio, Corsetti, Fausto Paravidino, Daniele Ciprì, Massimiliano Farau, Carmelo Rifici, Walter Malosti e tanti altri. Nel 2022 va in scena con "Zoo" scritto e diretto da Sergio Blanco e prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, mentre nel 2023 debutta nello spettacolo “Top Girls” di Caryl Churchill con la regia di Monica Nappo e ne “La pace non è mai stata un’opzione” di Emanuele Aldrovandi diretta da Silvio Peroni. Al cinema e tv è diretta, tra gli altri, da Fabio Mollo, Michael Zampino, Luca Medici, Alessandro Casale, Luca Miniero, Simone Spada e Francesco Amato.
Ideato e voluto da Remo Girone, il Premio San Ginesio "All’Arte dell’Attore" è la punta di diamante del Ginesio Fest e viene assegnato il giorno della festa del Santo Patrono della città, il 25 agosto, da una autorevole Giuria rappresentata da professionisti del panorama culturale Italiano. Le edizioni precedenti hanno visto il premio assegnato a Federica Fracassi, Massimo Popolizio, Carolina Rosi, Michele Di Mauro, Paolo Pierobon, Lino Guanciale, Petra Valentini.
Il Ginesio Fest, alla sua quarta edizione – la seconda diretta da Leonardo Lidi - si terrà dal 18 al 25 agosto nella splendida cornice di San Ginesio, in provincia di Macerata. Diventato un punto di riferimento nella geografia teatrale italiana, il festival vedrà la cittadina di San Ginesio trasformata in un palcoscenico circondato dalle storiche mura medievali. Uno dei borghi più belli d’Italia, che nel 2016 è stato gravemente danneggiato dal terremoto, ma che ha saputo sin da subito dimostrare la forte volontà di rinascita sociale culturale ed economica.
Un festival diffuso e originale i cui spettacoli, residenze artistiche, seminari e laboratori si intrecciano con gli spazi della cittadina. Tanti i protagonisti di questa edizione: Filippo Timi, Roberto Latini, Francesco Mandelli, Compagnia dei Gordi, Giuliana Musso, Piccola Compagnia Dammacco, compagnia Asterlizze e tanti altri.
Si debutta con Giuliana Musso con "La Scimmia" (18 agosto ore 21.30) che replicherà con "Mio Eroe" (20 agosto ore 21.30). La Piccola Compagnia Dammacco sarà in scena con "Esilio" (19 agosto ore 21.30) e "La buona educazione" (21 agosto ore 21.30) e poi a seguire "Sulla morte senza esagerare" (22 agosto ore 21.30), spettacolo di esordio della Compagnia dei Gordi.
Appuntamento poi con Francesco Mandelli per “Talk Mask” (22 agosto ore 22.30). Sarà poi la volta di un altro artista di rara sensibilità, l’artista residente di quest’anno sarà Filippo Timi che creerà insieme al laboratorio e al borgo due momenti fondamentali per questa speciale edizione: il laboratorio "Per te farò sanguinare i fiori del paradiso (la maschera del desiderio") e la serata/spettacolo del 23 agosto (ore 21.30) che nasce da una suggestione che parte da Koltès.
"One shot show" di Filippo Timi e Lorenzo Chiuchiù con Filippo Timi, Matteo Prosperi, Gianluca Vesce e tutti attori della scuola dello stabile di Torino. La programmazione prosegue il 24 agosto (ore 21.30) con Roberto Latini con il suo “Venere e Adone”. La compagnia Asterlizze di Alba Porto e Mauro Bernardi proporrà ogni giorno su prenotazione la performance immersiva “La Stanza. Esperienza d’archivio in Virtual Reality”.