Si apre il sipario del teatro Giuseppe Verdi di Pollenza per la stagione teatrale 2023/2024: in scena emozioni, storie che guardano al presente e mirano al futuro, ma anche musica, divertimento e tante risate.
Un cartellone che ha tutta l'intenzione di catturare l’attenzione del pubblico e soddisfare i gusti e le esigenze della più ampia varietà di spettatori, proponendo sia gli appuntamenti con le Associazioni e le Compagnie teatrali locali, che le rassegne di prosa e teatro per ragazzi, rispettivamente in collaborazione con l'Amat e con l'Associazione Culturale Lagrù.
Si comincia con lo spettacolo di teatro sociale a cura dell'Associazione Culturale e Compagnia Teatrale Massimo Romagnoli di Pollenza, per la regia di Sarah Salvucci, atteso per sabato 25 novembre alle ore 21:15 in occasione della giornata mondiale sulla violenza di genere dal titolo “Siediti”, liberamente tratto da “Polvere” di Saverio la Ruina.
Sabato 3 dicembre alle ore 21:15 e domenica 4 dicembre alle ore 17:30 il primo appuntamento è con la rassegna "Celebriamo il Dialetto" con "Quanno c’è la salute!" di Aldo Pisani per la regia di Rosita Illuminati, presentato dall’Oratorio Cardinale Cento di Pollenza.
Venerdì 8 dicembre alle ore 18:30, dopo l’accensione dell’albero, torna l’appuntamento col consueto Concerto di Natale a cura del Corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Pollenza. Sabato 9 dicembre alle ore 21:15 è la volta della serata finale del concorso internazionale "Poesia di Strada", a cura dell’Associazione culturale Licenze poetiche, con la decretazione del vincitore.
Venerdì 15 dicembre alle ore 21:15 la Compagnia Instabile di Cantagallo presenta "Varietà che passione!", organizzato dall'Aido di Pollenza nell'ambito della Rassegna "I Donattori". Sabato 16 dicembre alle ore 21:15 torna l’appuntamento con la quinta edizione di "Mani amiche", a cura della Soms di Pollenza e dedicata ai concittadini meritevoli.
Inaugura la collaborazione con l'Associazione Lagrù di Fermo lo spettacolo di burattini in baracca "Mengone e i doni di Babbo Natale" di martedì 26 dicembre alle ore 17:30 e "Il gatto e la volpe" in programma domenica 14 gennaio alle ore 17:30.
Si parte invece con la stagione di prosa in collaborazione con l'Amat mercoledì 17 gennaio 2024 alle ore 21:15 con la commedia sfacciata e piccante dal titolo “La ciliegina sulla torta”: in scena Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Adelmo Fabo. Sabato 20 gennaio 2024 alle ore 21:15 l’Associazione Teatro Totò di Pollenza porta in scena “Disokkupati” di Paolo Carassai, per la regia di Aldo Pisani.
Domenica 4 febbraio 2024 alle ore 17:30 in scena lo spettacolo di attori, pupazzi e burattini “I lupi sono cattivi…solo nelle favole”, nell’ambito di “Che spettacolo ragazzi!”. Sabato 17 febbraio alle ore 21:15 la compagnia Amici del Teatro di Loro Piceno presenta “Boeing boeing” di Marc Camoletti per la regia di Eraldo Forti: per una commedia in dialetto tutta da ridere.
Sabato 24 febbraio alle 21:15 è la volta di Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in "L’anatra all’arancia": un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti.
Domenica 3 marzo alle 17:30 l'ultimo appuntamento del teatro per bambini con lo spettacolo di narrazione con l'utilizzo di pupazzi e grandi libri a pop up dal titolo "Biancaneve", con la Compagnia Tieffeu di Perugia.
Mercoledì 6 marzo alle 21:15 è la volta della comicità unica di Ale & Franz con "Recital (Atti scenici in luogo pubblico)": lo spettacolo raccoglie il meglio di Ale & Franz per portare al pubblico un po' di sana leggerezza. Domenica 10 marzo 2023 va in scena il musical socio-storico giuridico ideato da Mario Paciaroni dal titolo “Stupri di guerra”.
Sabato 16 e domenica 17 marzo, rispettivamente alle ore 21:15 e alle ore 17:30, l’Associazione culturale e Compagnia teatrale “Massimo Romagnoli” presenta "Che bella famiglia...l'evoluzione!", di Sarah Salvucci e Federica Palmieri, che chiude in bellezza la rassegna dialettale.
Domenica 7 aprile alle ore 21:15 l’ultimo appuntamento della stagione Amat con "Vicini di casa": una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo; in scena Amanda Sandrelli e Gigio Alberti.
Sabato 13 e domenica 14 aprile, alle ore 21:30 e alle ore 17:30, concludiamo la stagione con “Wanted” di Rosita Illuminati: l’oratorio Cardinale Cento in scena tra balli, canti e parole che ci incanteranno nella magia del teatro.
Dopo l’inaugurazione della mostra “Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra il I e il III d.C.”, che sarà visitabile fino al 28 gennaio 2024 nelle giornate di sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle13 e dalle 15 alle 18 (dal martedì al venerdì su prenotazione, lunedì chiuso), il museo civico archeologico “Giuseppe Moretti” di Castello al Monte ospiterà un ciclo di eventi pensato come attività complementari all’esposizione.
Ad aprire le conferenze sarà il professor Frank Vermeulen che domenica 19 novembre, alle ore 17, parlerà delle “Recenti ricerche sull’urbanistica romana di Septempeda”.
L’intervento del professor Vermeulen costituirà un’opportunità per approfondire la conoscenza sulla città di Septempeda e sulle sue caratteristiche urbanistiche durante il periodo romano. L’iniziativa è aperta al pubblico ed è destinata non solo agli esperti di archeologia ma anche a tutti coloro che sono interessati a scoprire di più sulla ricca eredità storica del nostro territorio.
Docente di Archeologia romana e Metodologia archeologica alla Ghent University, in Belgio, il professor Vermeulen è internazionalmente riconosciuto per la sua attività di ricerca nell’ambito dell’archeologia del Mediterraneo e, in particolare, dell’Adriatico. Il professor Vermeulen è inoltre un punto di riferimento anche per le metodologie innovative di analisi e ricostruzione dei paesaggi antichi, tra cui le tecniche di indagine non invasiva più all’avanguardia. Il ciclo di incontri è promosso dalla città di San Severino Marche e dalla Rete Museale dell’Alta Valle del Potenza.
Sabato 11 novembre, alle ore 21:30, Sebastiano Somma, accompagnato dal violino del maestro Riccardo Bonaccini e la partecipazione di Cartisia J. Somma, porta in scena al Teatro Nuovo di Gualdo "Il vecchio e il mare", il capolavoro senza tempo di Ernest Hemingway.
Una produzione presentata da Orchestra da Camera della Campania con l'adattamento di Lucilio Santoni e la regia dello stesso Sebastiano Somma. L'ingresso sarà libero, grazie anche al patrocinio della regione Marche nell'ambito del progetto "Ri- nascere", creato per valorizzare la cultura nei piccoli paesi montani.
LO SPETTACOLO - Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa.
Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero. Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell’essere umano. Il ragazzino Manolin è l’unico che lo capisce e gli è fedele. Ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, ma è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca con maggior fortuna.
Manolin però è molto affezionato al vecchio e, appena può, se ne prende cura come se fosse un figlio. Nel rapporto intenso col ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza.
Sebastiano Somma è attore di teatro, cinema e televisione, è stato protagonista di fiction come Sospetti, Senza confini, Madre Teresa, Un caso di coscienza e tante altre. A teatro viene diretto da Giorgio Albertazzi in Sunshine, poi rende omaggio ad Eduardo de Filippo in una commedia interpretata a fianco di Tosca D’Aquino Io, Eduardo diretta da Bruno Colella. Viene diretto anche da Gigi Proietti nella commedia Remember me.
Vedo a Colori sbarca a Dublino e si presenta al pubblico con la mostra ufficiale e il documentario finale girato tra il 2017 e il 2023. Alla presenza di oltre 170 persone il fondatore e direttore Giulio Vesprini presenta in due momenti unici nel suo genere: la mostra fotografica "Vedo a Colori: saluti dal Porto" presso il prestigioso Irish Architectural Archive di Dublino e il docufilm finale 2017-2023 “Un documentario al Porto” presso l'Istituto Italiano di Cultura sempre a Dublino firmato dalla regista Caterina Marchetti.
"I due eventi - fa sapere Vesprini - segnano un passaggio storico ed un riconoscimento di livello per il progetto che ha visto la partecipazione di tantissimi artisti ed esperti d'arte oltre al Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Dublino Marco Gioacchini, di Edoardo Berionni Berna, primo segretario e deputy Ambassador dell'Ambasciata D'Italia in Irlanda, il Direttore dell'Archivio di Architettura Irlandese Simon, del direttore di Vedo a Colori Giulio Vesprini e della curatrice Cristina Ciampaglione".
Presenti molti marchigiani che vivono a Dublino e che già conoscevano il lavoro di Vesprini a Civitanova Marche. Vedo a Colori incassa i complimenti da parte dell'Ambasciata Italiana in Irlanda e di tutti i presenti riscuotendo un notevole successo sotto ogni punto di vista. "Un omaggio a Civitanova Marche - continua Vesprini - e alla sua cartolina che dal porto si estende alle scuole, sottopassi, parchi pubblici. Si alza ancora di più il livello culturale di Vedo a Colori che per la prima volta supera i confini nazionali per raccontarsi ad un pubblico eterogeneo, un vero gioiello per la città di Civitanova Marche che oggi vanta uno dei porti più dipinti in Italia e dialoga con i più grandi festival internazionali".
"Mi congratulo con Giulio Vesprini, civitanovese doc - dice il sindaco Fabrizio Ciarapica - che in questi giorni è a Dublino per la mostra e la proiezione del nuovo documentario di Vedo a Colori, il museo d'arte urbana della nostra città. Un evento storico che premia un lavoro meticoloso e costante e che porta Civitanova a confrontarsi con le più importanti capitali europee per la street art".
"Vedere il nostro porto colorato, le nostre scuole dipinte e la nostra città all' Istituto Italiano di cultura a Dublino e Archivio dell'Architettura Irlandese è motivo di orgoglio per tutti. Un traguardo meraviglioso raggiunto da una delle menti più creative della città. A nome mio e di tutta l'amministrazione comunale ringrazio Giulio Vesprini per l'impegno e la passione con cui racconta ed esporta Civitanova nel mondo, un grazie al direttore dell'Istituto Italiano di cultura Marco Gioacchini in visita al porto e che ho avuto il piacere di incontrare in comune la scorsa estate insieme a Giulio, grazie a tutti i giovani fotografi e videomaker che hanno realizzato un importante archivio che racconta attraverso immagini e video i 14 anni di Vedo a Colori".
Venerdì 10 novembre prossimo alle ore 18,00 nel Teatro parrocchiale di Loro Piceno (via Colombo), organizzato da Avulss, Unitalsi e BiblioLoro, padre Alberto Maggi presenta il suo ultimo libro “Bernadette, la vera storia di una santa imperfetta”.
Alberto Maggi è frate dell’Ordine dei Servi di Maria. Ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École biblique et archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano, cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere.
Chi è, davvero, Bernadette? Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile.
Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso – lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers – e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità.
A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capace di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà. Un libro che cambia il significato della santità, evidenziando la profonda umanità di Bernadette, perché “più si è umani e più si manifesta il divino che è nell'intimo di ogni creatura”. Un incontro imperdibile.
Il consiglio di amministrazione dell'Associazione Arena Sferisterio, riunitosi oggi, ha nominato Paolo Gavazzeni direttore artistico del 60° Macerata Opera Festival. La notizia, già nell'aria da diversi giorni, diventa quindi ufficiale.
Bergamasco, diplomato in pianoforte principale al Conservatorio della sua città, Paolo Gavazzeni è laureato in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche.
Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come direttore artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.
Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di responsabile dei servizi musicali e dell’attività quotidiana del Teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della Fondazione Arena di Verona e dal novembre dello stesso anno è stato nominato direttore artistico del canale televisivo Classica HD, in onda sulla piattaforma televisiva di Sky.
Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma numerose regie di spettacoli d’opera a partire da Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016), Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017), sino alle più recenti per La Cenerentola di Rossini, La traviata di Verdi e Adriana Lecouvreur di Cilea al Teatro Bellini di Catania (2019, 2021 e 2022), La bohème al Teatro Regio di Torino (2020), Il tabarro al Teatro Filarmonico di Verona (2021), Don Giovanni al Teatro Comunale di Sassari (2022).
L’antico chiostro di Castello al Monte illuminato da una luce nuova: si presenta così uno dei luoghi simbolo della città di San Severino Marche, grazie al progetto "Arte e luce narrano l’antico chiostro", frutto del lavoro del light designer settempedano Francesco Vignati e dello scenografo Gabriele Moreschi.
I due esperti, noti a livello nazionale e internazionale, hanno deciso di firmare una nuova istallazione e una nuova illuminazione presentandole per la candidatura per l'accesso a un finanziamento previsto da un bando della regione Marche, di cui sono poi risultati vincitori per conto del comune.
Autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica per le Belle Arti e il Paesaggio, il lavoro di Vignati e Moreschi ha permesso l’adeguamento degli spazi e l’istallazione di alcuni apparati illuminotecnici, prodotti dalla ditta iGuzzini, sotto le loggette e tra i colonnati del chiostro mentre al centro dello stesso, realizzato dal Laboratorio Scenografico Pesaro, è stato posto un grande elemento ad uovo, inteso come simbolo di vista, creazione, rinascita, centro e fulcro dell’universo.
L’immagine della nuova realtà è stata applaudita da chi ha assistito all’inaugurazione della stessa, avvenuta a margine dell’apertura della mostra "Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.".
Pienamente centrate le finalità dell’iniziativa, finanziata dalla Regione Marche, che aveva come scopo quello di valorizzare una realtà urbana attraverso innovative modalità di progettazione illuminotecnica e di riqualificare un luogo storico che, grazie all’arte contemporanea, è stato quindi trasformato in vivace e propositiva realtà e arricchito di un nuovo significato e rinnovato nella sua vivibilità culturale.
Grazie al linguaggio della luce la nuova illuminazione e la nuova istallazione offrono anche un primo esempio di light design in città: l’idea ora è quella di creare altre soluzioni progettuali integrate che promuovano e valorizzino i tanti "luoghi" culturali del borgo di Castello al Monte, realizzando un museo notturno, e non solo, diffuso.
"L’intervento di illuminazione è stato quello di utilizzare la luce come elemento decorativo per valorizzare l’architettura del chiostro, cercando attraverso delle linee di luce di esaltare quello che è la forma architettonica", è la descrizione che fa dell’incantevole realizzazione lo scenografo Lele Moreschi che è stato affiancato nel suo lavoro dal tecnico delle luci e dell'illuminazione Francesco Vignati. Ad inaugurare le nuove luci di Castello al Monte è intervenuto anche l’assessore alla Cultura della Regione Marche, Chiara Biondi.
Il maestro civitanovese Alfredo Sorichetti è tornato a dirigere nella Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, in quello che è considerato il tempio della musica sinfonica, celebre anche per essere la sala dalla quale viene trasmesso il concerto di capodanno in mondovisione.
La trasferta in Austria lo ha visto impegnato in un doppio concerto, oltre che a Vienna il 2 novembre anche al Konzerhaus di Klagenfurt il 4 novembre. Per l’occasione ha diretto una delle più blasonate orchestre ungheresi: la Hungarian State Symphony Orchestra of Szolnok.
Di rilievo il programma che prevede l’esecuzione integrale delle 21 Danze Ungheresi di Johannes Brahms, compositore particolarmente legato alla Sala d’Oro, viste le numerose prime esecuzioni di sue opere qui avvenute.
Sorichetti è stato accolto con un grande successo: a Vienna ha ricevuto una standing ovation dal numerosissimo pubblico. Il direttore d’orchestra marchigiano è in questi mesi impegnato ad allestire la Stagione Lirica Civitanova all’Opera, in particolar modo la prima del Rigoletto del 16 dicembre per la quale c’è una grande attesa.
Secondo appuntamento con il professor Roberto Mancini alla 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale ciclo di incontri curati dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. Mancini tornerà martedì 7 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti per una sua lectio (ingresso libero).
Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali. La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Sono oltre duemila le opere che partecipano alla Trentaduesima Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte. Ben 741 artisti hanno infatti inviato i propri lavori a Tolentino. Raggiunto così il record assoluto di tutti i partecipanti di tutte le passate edizioni; un record che conferma la caratura del concorso, che è a tutti gli effetti uno degli eventi marchigiani più frequentati a livello mondiale.
Artisti presenti da tutto il mondo. Si dividono in 40 nazionalità, e solo circa un terzo sono italiani. Tra i Paesi più rappresentati, spiccano l'Iran, la Cina, la Romania, la Serbia, la Spagna, la Turchia.
Una partecipazione imponente ed equamente distribuita. Autori arrivati da ogni parte che testimoniano una diffusione capillare avvenuta grazie alle piattaforme social e alla comunicazione online che ha permesso di raggiungere gli artisti in ogni parte del mondo e l'invio massiccio delle opere ha confermato l'interesse del mondo dell'arte per un concorso che non smette mai di innovarsi.
"L’alto livello artistico delle opere dimostra che siamo riusciti ad intercettare ciò che l’umorismo rappresenta per la società contemporanea. La risposta degli artisti non ha precedenti e fa di questo appuntamento l’evento di maggiore rilievo internazionale della Regione Marche. Un risultato quello di oggi che viene da un grosso lavoro. Edizione dopo edizione, anno dopo anno, grazie alla sinergia con il Festival della Popsophia dell’Umorismo, che dal 2013 ha affiancato il concorso, la Biennale è cresciuta oltre ogni più rosea previsione", ha detto il direttore artistico Evio Hermas Ercoli.
"Abbiamo coinvolto ancora di più il popolo della rete e la risposta è stata entusiasmante. Un record assoluto di opere e di artisti rispetto a tutte le passate edizioni. Giovedì 23 novembre al Politeama e venerdì 24 novembre al Teatro Vaccaj saranno giornate di premiazioni e spettacoli, ricchissime e piene di appuntamenti e di rinnovato fervore", ha aggiunto Ercoli.
La Biennale oltre ad essere un appuntamento storico per Tolentino, rappresenta anche una finestra sul mondo per interpretare in maniera diffusa e globale i fenomeni del presente. La selezione si presenta ardua per l’elevato livello artistico delle opere in concorso. Tante le interpretazioni dell’umorismo da parte degli artisti; non sono mancati tutti i format dei "Nuovi Linguaggi" del contemporaneo, dal digitale alle realizzazioni video.
Varie anche le tecniche utilizzate che vanno dalla scultura all’illustrazione, dall’incisione alla pittura e alle immagini digitali. Molte anche le caricature arrivate per il premio dedicato a Luigi Mari e che hanno raffigurato alcune celebrità recentemente scomparse, capi di Stato e lo star system. Fra gli artisti tanti autori affezionati al festival (un fedelissimo che interviene dalle prime edizioni) e anche molti giovanissimi alla prima partecipazione.
Le opere saranno analizzate mercoledì 8 novembre, nella sala Mari di Palazzo Sangallo a Tolentino dove si riunirà la Giuria del premio. L’occasione, decretare il vincitore del "Premio internazionale Città di Tolentino", il "Premio Luigi Mari", dedicato come di consueto al ritratto caricaturale e segnalare i "Nuovi Linguaggi", i lavori più innovativi dell’umorismo.
La giuria è composta dal presidente Michael Rocchetti, fumettista noto con lo pseudonimo di ‘Maicol e Mirco’; Mara Amico, dirigente I. C. Lucatelli; Matteo Catani, Digital Art; Fabrizio Cotogno, caricaturista; Marco D’Agostino, caricaturista; Giorgio Leggi, grafico; Piero Massimo Macchini, comico; Carla Sagretti, ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale; Daniele Taddei, collezionista e critico d’arte; Mirella Valentini, direttrice UniTre Tolentino.
L’ultima domenica di “Caro Teatro” ospita per la chiusura del 5 novembre l’associazione culturale Piccola Ribalta Aps, organizzatrice della stessa rassegna, che proporrà “I Persiani” di Eschilo per la regia di Antonio Sterpi. Ad anticipare l’ultima rappresentazione, ci sarà un convegno sullo stato dell’arte del teatro amatoriale, organizzato alle ore 11,00 presso l’auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta.
Poi, come consueto, alle ore 17,30 appuntamento all’Annibal Caro con il sesto spettacolo della rassegna e la premiazione delle compagnie. A presentare e condurre la serata di premiazione sarà la giornalista del Tgr Marche Rai Patrizia Ginobili, legata artisticamente ad Antonio Sterpi e Luigi Ciucci per aver insieme a loro partecipato in qualità di attrice alla messa in scena di alcune opere.
“Siamo alle fasi conclusive di questa che è stata per tanti motivi una edizione speciale di Caro Teatro – scrive Antonio Sterpi -. Per festeggiare i 25 anni abbiamo voluto ampliare la proposta culturale offerta dal cartellone con l’allestimento della Mostra d’Arte sui 25 anni di Caro Teatro e con il convegno su “Teatro amatoriale: stato dell’arte” e con il convegno. Grazie all’Amministrazione comunale e all’azienda Teatri di Civitanova, la Piccola Ribalta ha potuto usufruire del teatro Annibal Caro e dell’Auditorium Sant’Agostino. E questa sinergia ha, da un lato, impreziosito la nostra attività culturale e, dall’altro, stimolato la cittadinanza ad avvicinarsi al mondo del teatro”.
Al convegno curato dal professor Pierfrancesco Giannangeli, docente presso l’Accademia Belle Arti di Macerata, parteciperà lo stato maggiore della UILT (Unione Italiana Libero Teatro) il dottor Paolo Ascagni (presidente), Domenico Santini (segretario), Il dottor Flavio Cipriani (direttore del Centro Studi UILT), il dottor Aldo Manuali (presidente della UILT Umbria), Paola Pizzolon (presidente della UILT Veneto), la UILT Marche e i rappresentanti delle compagnie teatrali marchigiane.
Sarà l’occasione per discutere delle origini del fare teatro per capire le potenzialità di sviluppo e gli obiettivi che si vuol raggiungere attraverso lo studio e una continua formazione artistica. Verranno anche evidenziate le varie difficoltà che le compagnie debbono affrontare per promuovere i loro spettacoli.
Alle ore 17,30, presso il teatro Annibal Caro saranno svelati i nomi delle compagnie e degli attori premiati. Alla Giuria tecnica, formata da Lucia De Luca docente, regista e attrice, Graziano Ferroni regista e attore, Andrea Rosati docente e regista e Rita Trobbiani attrice (in rappresentanza della Piccola Ribalta), è stato affidato il compito di assegnare il premio per il Miglior Attore, il Premio “Eddi Martellato” per la Migliore Attrice, il Premio “Luigi Ciucci” per la Migliore Scenografia ed il Premio per il Miglior Spettacolo.
Alla compagnia vincitrice verrà riconosciuto anche un assegno di 500,00 euro. Ad assegnare il Premio Gradimento Pubblico sono stati gli spettatori che hanno, con un voto, dimostrato il loro apprezzamento per gli spettacoli che si sono succeduti a partire dal 1° ottobre in poi.
Effettuate le premiazioni il sipario si aprirà per l’ultimo spettacolo di Caro Teatro rappresentato dalla Associazione Culturale Piccola Ribalta A P. S. “I Persiani” di Eschilo per la regia di Antonio Sterpi con Alessio Orpianesi nel ruolo del Corifeo, Lucia De Luca e Ena Giuggioloni che vestiranno i panni delle Coreute, Rita Trobbiani nel ruolo della Regina Atossa, Giuseppe Faggiolati che interpreterà il fantasma del Re Dario ed Antonio Sterpi impegnato nel ruolo del Messaggero e del Re Serse.
La scenografia è del compianto Luigi Ciucci, realizzata dalla ditta Chiediscena di Filippo Iezzi, le musiche originali sono state affidate al maestro Samuele Dutto, Audio e Luci saranno gestite da Gianluca e Mattia Marziali. I costumi sono stati realizzati dagli studenti dell’Accademia Belle Arti di Macerata sotto la guida della docente Roberta Fratini.
La storia racconta della battaglia di Salamina (480 a. C.) tra i Greci e i Persiani a cui lo stesso autore aveva partecipato. A narrare la disfatta dell’esercito persiano guidato dal Re Serse sono i vinti ed è questa l’idea geniale di Eschilo, la più antica pervenutaci e l’unica che ha un contenuto storico e non mistico. Tra i temi trattati: lo scontro tra Asia e Europa, tra dittatura e democrazia, il rispetto della natura, la potenza dell’intelletto che vince sulla forza bruta ed il peccato di presunzione non perdonato dagli dei a coloro che sono destinati alla morte.
Presso l’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Marche Alta è visitabile la mostra d’arte “25 anni di Caro Teatro, immagini di una storia” che raccoglie manifesti di tutte le edizioni della rassegna e, in collaborazione del Museo MAGMA, tante opere dei migliori grafici di fama nazionale ed internazionale. La mostra rimarrà aperta fino al 5 novembre, tutti i sabati e domeniche dalle ore 16,30 alle ore 19,30.
"MuSeidiMacerata" è la nuova rassegna di visite guidate tematiche fortemente voluta dall'assessorato alla cultura e a cura di Sistema Museo. Si tratta di appuntamenti completamente gratuiti dedicati esclusivamente ai residenti nel comune di Macerata per scoprire e riscoprire insieme i tesori della città.
"Un'iniziativa a cui teniamo particolarmente - interviene l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta - che ci permette di aprire ulteriormente le porte del nostro museo e renderlo parte della vita quotidiana dei nostri concittadini che vorremmo sempre più partecipi alle tante attività che vengono proposte dalla rete museale cittadina. Un modo per prendere consapevolezza del ricco patrimonio artistico che la città ha e l'auspicio che tutti poi se ne facciano portavoce nei confronti dei tanti turisti che frequentano la città. L'auspicio è che i maceratesi partecipino numerosi".
Le tre visite guidate tematiche, della durata di circa un'ora, sono in programma il sabato pomeriggio alle 16. Si inizia con due appuntamenti ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Il primo, in programma l'11 novembre, è dedicato al tema "Paladine della fede o rivoluzionarie, nobildonne o divinità, i volti femminili nelle collezioni del palazzo". Il secondo, previsto per sabato 13 gennaio, è una visita guidata su "Dalle tante rappresentazioni di Ercole alle Nozze di Bacco e Arianna, i miti nelle stanze del palazzo".
Infine, l'ultimo incontro, in calendario per il 13 aprile, porterà i partecipanti alla scoperta del Teatro Lauro Rossi. Molti maceratesi hanno assistito a un concerto o uno spettacolo all'interno del teatro ma non tutti conoscono la sua storia e il suo pregio artistico. Ogni visita guidata è gratuita e riservata ai soli residenti nel comune di Macerata. La prenotazione è consigliata fino a esaurimento posti.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha incontrato lo scrittore settempedano Enrico Prosperi autore, dopo il romanzo d’esordio "Assassinio in Conclave", del recente "Le ombre del Quirinale", pubblicato da Calibano editore.
Prosperi, 40 anni, laureato in ingegneria della produzione industriale, lavora in un’azienda locale. Oltre alla genealogia, si diletta nella scrittura. La sua nuova opera, un romanzo breve, racconta di un giovane presidente della Repubblica che viene ricattato da un manipolo di uomini che hanno rapito sua figlia e che gli impongono di nominare come presidente del Consiglio un uomo da loro indicato.
Ma il protagonista ben presto si accorgerà che la soluzione è quasi peggiore del problema. In questa situazione, dove egli rischia di essere manipolato da un oscuro burattinaio che si muove nell’ombra, il presidente dovrà proteggere la democrazia. Ma riuscirà a salvare la nazione?
"Mi sono avvicinato alla scrittura per diletto. È una passione che condivido insieme a due altre passioni: la genealogia e il tiro con l’arco - racconta l’autore del romanzo, Enrico Prosperi, che spiega - Sono da sempre un appassionato di film di spionaggio e da qui è nato questo mio nuovo lavoro": Il primo cittadino settempedano ha ricevuto dall'autore una copia del libro autografata.
Avrà inizio sabato 4 novembre, alle 17 a Villa Colloredo Mels, il ciclo di incontri di approfondimento legati alla mostra "Da Ulisse a Corto Maltese. Viaggio nell’immaginario di Hugo Pratt", realizzata da Associazione Arcadia, comune di Recanati, Sistema Museo e Cong-Pratt; due ospiti d’eccezione, Marco Steiner, scrittore e storico collaboratore di Pratt, e Piero Melati, giornalista de 'La Repubblica', presenteranno il volume 'Il Desiderio di essere inutile - Le 13 vite di Hugo Pratt' nelle interviste di Dominique Petifaux.
In questa straordinaria testimonianza ripubblicata dalla casa editrice Cong a fine 2022, Pratt per la prima volta accetta di raccontare la storia della sua vita a partire dall’adolescenza in Etiopia, dove scopre il fascismo e I’amore, impara a disegnare e a detestare il colonialismo, per tornare poi alla sua Venezia liberata, dove indossa tutte le uniformi possibili.
A ventidue anni s'imbarca per Buenos Aires, dividendo il suo tempo tra fumetti, viaggi e stravaganze mondane. Crea circa novemila tavole disegnate, da "L'Asso di picche" a Corto Maltese, personaggio che diventerà un vero e proprio culto. Da un'avventura all'altra compie più volte il giro del mondo, sulle tracce di Rimbaud, Stevenson, Jack London e tanti altri amici noti e meno noti. "La mia vita è cominciata molto prima che nascessi, e credo continuerà senza di me per molto tempo ancora", scrive Pratt.
Oltre ai tanti viaggi compiuti per il mondo racconta anche quello interiore: esperto di cabala, iniziato al vudu, esploratore dell'arcano in sei o sette lingue apprese e parlate e in trentamila libri letti e collezionati, Hugo Pratt è il misterioso gentiluomo di Venezia che si incontra in questo libro assieme alle sue sorelle nere, ai suoi cugini indiani, alle sue donne, ai suoi personaggi, ai suoi amici e alla morte.
L'incontro è a ingresso libero; per coloro che vorranno visitare anche la mostra su Hugo Pratt e le collezioni permanenti del Museo è prevista l'apertura dalle 15 fino alle 20 alla tariffa di 7.50 euro a persona, gratuito fino a 13 anni. Info e prenotazioni: recanati@sistemamuseo.it/071981471/whatsapp 3938761779/www.infinitorecanati.it
Dopo l’ultima domenica con Caro teatro, in calendario il 5 novembre, il teatro Annibal Caro ospiterà la dodicesima edizione di: “a teatro con mamma e papà”, una rassegna interamente dedicata ai bambini che potranno vivere l’emozione di andare a teatro e condividere questa avventura con i loro genitori. Saranno sei gli appuntamenti, dal 26 novembre 2023 al 24 marzo 2024, tutti di domenica pomeriggio, con inizio alle ore 17,00, prenotabili da oggi.
L'iniziativa è promossa dall'assessorato alla cultura del comune di Civitanova Marche, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro”, per la direzione artistica di Marco Renzi e fa parte di un progetto molto ampio: Tir-Teatri in rete, che coinvolge e mette in sinergia sette comuni nelle Province di Macerata (Civitanova Marche, Treia), Fermo (Fermo, Montegranaro, Montegiorgio, Porto San Giorgio) e Ascoli Piceno (Grottammare), per quello che è il più grande circuito di teatro per l'infanzia e la gioventù nella parte sud della Regione Marche.
“Nell'ambito della ricca programmazione culturale che la città di Civitanova Marche offre nella stagione 2023/2024 – ha detto il sindaco e assessore alla cultura Fabrizio Ciarapica - accanto alle proposte di teatro e danza, si conferma anche quest'anno una bella stagione di spettacoli pensati per i bambini e le loro famiglie. Sei appuntamenti con formazioni di assoluta e comprovata professionalità, tutte con anni di lavoro nei vari teatri d'Italia, un certificato di qualità tanto più necessario quando si mettono in campo proposte che riguardano non solo lo spettacolo ma anche la crescita e la formazione dei più giovani”.
A teatro con mamma e papà aprirà domenica 26 novembre con il lupo e i sette capretti della compagnia “accademia perduta romagna teatri” di Ravenna, una delle formazioni più importanti del Teatro Ragazzi in Italia, operante da quasi mezzo secolo, porteranno una divertentissima rilettura di questa fiaba che continua ad essere una delle più amate di sempre.
Si prosegue il 10 dicembre con Jack e il fagiolo magico della compagnia "Fratelli di taglia"di Riccione, un lavoro con attori, maschere e teatro delle ombre per un viaggio nel magico mondo di questo racconto popolare inglese.
Si prosegue nel nuovo anno domenica 21 gennaio con la favola delle nuvole e del profumo, ultima produzione di Proscenio teatro ragazzi, una favola moderna con canzoni, pupazzi e partecipazione del pubblico.
Domenica 18 febbraio, passato il Carnevale, è la volta de il mago Oscar nel paese delle meraviglie della compagnia “Florian Metateatro” di Pescara, un mix di teatro, magia, sand art, per uno spettacolo capace di incantare ogni tipo di pubblico, grandi e piccoli.
Domenica 3 marzo è la volta de la principessa sul pisello della compagnia “Stivalaccio Teatro” di Vicenza, una delle formazioni più interessanti del nuovo teatro italiano, un lavoro che attinge a piene mani dalla commedia dell'arte e che trova nella maschera il suo punto di forza e di divertimento.
Si chiude il 24 marzo con la capra ballerina presentato dalla Compagnia “Granteatrino” di Bari, una formazione riconosciuta dal MIC come di rilevanza nazionale nel campo del Teatro di Figura. Un lavoro tratto da una fiaba della tradizione italiana, giocato tra attori e pupazzi, estremamente dinamico e dal divertimento assicurato. La campagna abbonamenti è aperta fino alle ore 12 di venerdì 17 novembre.
Arriva il professor Roberto Mancini alla 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale ciclo di incontri curati dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri.
Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali, tutte con ingresso libero dalle 18 al cine-teatro Cecchetti. Martedì 31 ottobre Mancini parlerà di Francesco d’Assisi: La Vita Nuova.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Inoltre, nell’ambito della rassegna, sarà possibile visitare in questi giorni al foyer del Cecchetti una personale dell’artista Laura Martellini. La mostra è visitabile fino al 5 novembre, in orario di apertura del cine-teatro.
Il moglianese Claudio Luchetti, da sempre appassionato del grande fumettista Jacovitti, è stato invitato a visitare in anteprima, martedì 24 ottobre, la mostra "Jacovittissimevolmente: l'incontenibile arte dell'umorismo" allestita al Maxxi di Roma in occasione del centenario della sua nascita e del venticinquesimo della sua scomparsa.
La figlia Silvia (curatrice della mostra insieme a Dino Aloi) al taglio del nastro, presenti i numerosi sponsor e rappresentanti dell'amministrazione comunale capitolina. Nel pieghevole della mostra e in alcuni pannelli a corredo delle 400 opere originali -manifesti, bozzetti, poster, gadget, pubblicazioni varie compreso il celeberrimo Diario Vitt- viene anche citata la città di Macerata, importante tappa della vita dell'artista : infatti, la formazione scolastica giovanile di Jacovitti è avvenuta a Macerata: dal 1930 al 1939 egli frequentò la scuola elementare e successivamente la Scuola d'Arte (odierno liceo artistico).
Invitato anche il moglianese Claudio Luchetti che ha avuto modo di visitare gli innumerevoli e interessanti padiglioni tematici con 400 opere originali esposte: manifesti, bozzetti, poster, pubblicazioni varie compreso il celeberrimo diario Vitt.
Con la sua presenza, Luchetti ha voluto rappresentare Macerata e il Maceratese e affermare la sua volontà di continuare a sollecitare Comune e Provincia per l'installazione di una targa commemorativa per suggellare a futura memoria il profondo legame tra l'artista e la città marchigiana. La coloratissima e imperdibile mostra sarà visitabile fino al 18 febbraio 2024.
Domenica 29 ottobre, il teatro Annibal Caro ospita "Rumori Fuori Scena" del britannico Michael Frayn, una valanga di comicità e un meccanismo perfetto di incastri per il quinto appuntamento della rassegna teatrale nazionale "Caro Teatro", ideata dall’associazione culturale Piccola Ribalta in collaborazione con il comune di Civitanova Marche e Azienda Teatri.
Sarà la Compagnia "LiberaMente" aps di Cesena ad interpretare una delle commedie meglio scritte e più rappresentate, in un adattamento che è stato curato con lunga preparazione. Nove gli attori in scena diretti in regia da Cristiano Caldironi, fondatore del Circolo degli attori di Ravenna che vanta un passato nel cabaret, applaudito a Zelig nella trio band Le Tutine.
È anche fresco protagonista del film "Acqua alle corde" di Paolo Consorti una commedia corale con molti attori noti (fra cui Enzo Iacchetti, Elio, Giobbe Covatta, Natasha Stefanenko). Tra i motivi di forza di Rumori fuori scena, che debuttò a Londra nel 1982 e l’anno dopo in Italia grazie alla compagnia di Attilio Corsini, c’è l’elemento metateatrale, ovvero una storia di teatro nel teatro. Nel 1992 il regista Bogdanovich ne ricavò anche un film con Michael Caine. Inizio ore 17:30.
La rassegna si chiuderà domenica 5 novembre con l'Associazione culturale Piccola Ribalta Aps e I persiani di Eschilo per la regia di Antonio Sterpi. Presso l’Auditorium Sant'Agostino di Civitanova Marche Alta è visitabile la mostra d’arte "25 anni di Caro Teatro, immagini di una storia" che raccoglie manifesti di tutte le edizioni della rassegna e, in collaborazione del Museo Magma, tante opere dei migliori grafici di fama nazionale ed internazionale. La mostra rimarrà aperta fino al 5 novembre, tutti i sabati e domeniche dalle ore 16:30 alle ore 19:30. Biglietto intero 10 euro, ridotto 8 euro.
Una mostra interattiva a Corridonia racconta "Le città invisibili" di Italo Calvino a cento anni dalla sua nascita. A rendere omaggio al romanziere, scrittore, saggista e giornalista le menti e le mani di docenti ed alunni dell'istituto professionale Filippo Corridoni, che hanno trasformato la sala del centro di aggregazione giovanile Pippo, in un viaggio tra il sogno e la realtà di luoghi soltanto immaginati sulla carta da Calvino, riprodotti in installazioni artistiche visitabili fino al prossimo venerdì al mattino, mentre al pomeriggio si terranno laboratori didattici per le scuole.
Al taglio del nastro sono intervenuti il dirigente scolastico Gianni Mastrocola e numerosi altri docenti dell'istituto, alcuni alunni, il sindaco Giuliana Giampaoli, il vicesindaco Nelia Calvigioni ed altri esponenti dell'amministratore comunale.
La mostra mette in scena alcune delle "Città invisibili" di Calvino, romanzo del 1972 in cui protagoniste sono città dai nomi di donna, ciascuna con le sue peculiarità, rese tangibili dalle installazioni artistiche contemporanee che popolano la sala del cag, rendendola una palestra d'arte.
I pannelli con le parole di Calvino invitano a riflettere sulla propria vita quotidiana, passando dalla dimensione del sogno a quella dell'azione concreta, come riannodare i fili del proprio percorso di vita, costruire tramite tessere mobili la propria idea di città fantastica, scrivere la parola che ha più peso nella propria esistenza.
Così chi entra a Zoe corre sulle ali del sogno e può colorare la sagoma della città, passando ad Ersilia ci si scambiano storie di vita, a Zenobia ci si alza in volo dal proprio esistere quotidiano e lo si contempla dall'alto. I vicoli di Eudossia invitano a perdersi per poi ritrovarsi, sedendosi su un tappeto volante.
Ma non basta, il viaggio prosegue sulle tracce dei propri desideri, nel trasformarli intrecciando i fili, scrivendo messaggi come quelli che si lanciano nelle bottiglie di vetro in mare. Ci sono ancora Zobeide, Raissa e Bauci, poi si esce all'aperto e a salutare ci sono le splendide lanterne realizzate a mano dalle ragazze e dai ragazzi dell'ipsia Corridoni.
«Un ringraziamento ai docenti, alle ragazze ed ai ragazzi che hanno allestito questa mostra, al sindaco e all'amministrazione comunale sempre presente - ha detto il dirigente scolastico professor Mastrocola - le docenti Barbara Castellani, Silvia Gentili, Antonella Macellari, Mirko Montecchia, Flavio Donati, le altre colleghe e colleghi che hanno dato supporto. Ricordiamoci soprattutto che siamo qui per le nostre studentesse e i nostri studenti».
Ha aggiunto Giuliana Giampaoli, sindaco di Corridonia: «Non mi resta che unirmi ai ringraziamenti del dirigente scolastico, che qualche mese fa mi ha parlato dell'idea di celebrare Calvino nel centenario dalla nascita. Idea che poi alla fine si è concretizzata, quindi un po' come nella nella sua vita di scrittore sempre in bilico tra questi due piani della fantasia, della realtà. Dalla fantasia siamo passati alla realtà di questa mostra che raccoglie l'energia di tante persone. Qui c'è la parte materiale, ma c'è anche il sogno. Penso che sia questo l'insegnamento che possiamo dare ai nostri ragazzi, che non è solo preparazione tecnica, ma anche una formazione dell'anima».
La Pro Loco di Visso sabato 28 ottobre, alle ore 10, promuove - in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata Ascoli Piceno Fermo, il Comune di Visso e l'associazione ArTemisia Lab - un convegno su Artemisia Gentileschi, una figura che, anche dopo cinque secoli, assume una centralità assoluta nel raccontare le vicissitudini di una donna che ha vissuto appieno la sua arte e tantissime traversie, tragicamente attuali.
L'introduzione a questa figura è a cura di della dottoressa Edi Castellani, presidente dell'associazione ArTemisia Lab di Treia, che tratteggerà la figura dell'artista. Il Maestro Marco Sciame farà invece entrare gli spettatori in contatto con l'artista Artemisia, dai riferimenti caravaggeschi, ed illustrerà le sue più famose opere.
La Fidapa Ancona presenterà la Carta della Bambina, già fatta sua dalla regione Marche, con chiari e semplici dettati a favore delle più piccole e dei più piccoli. Verrà infine "inaugurata" la Panchina Rossa nella zona commerciale di Piazza Maria Cappa, monito contro la violenza sulle donne, specialmente quella domestica.
"Aperigusto oin Tour", invece, richiamerà l'attenzione, grazie alla Confartigianato Imprese Macerata Ascoli Piceno Fermo, sulle tante eccellenze enogastronomiche del territorio vissano - salumi, trote, dolci, tartufi, vini - che potranno essere gustate nei negozi e nei ristoranti del comune.