Le telecamere si accendono nuovamente a Treia per un nuovo ciak. Dopo il nuovo film di Simone Riccioni, Neve, nel quale la città è stata la sede principale delle riprese, arriverà Sergio Rubini con la sua troupe a girare il suo nuovo film su Giacomo Leopardi, co-prodotto con Rai Film.
A primavera Rubini era arrivato a Treia rimanendo meravigliato e piacevolmente colpito dalle viuzze che si snodano nel centro storico, la splendida piazza, il panorama che lascia senza fiato, proprio come lo descriveva il sommo poeta Leopardi.
Da lì la decisione di girare a Treia, grande piacere e soddisfazione espressa da parte del sindaco Franco Capponi e dell’Amministrazione comunale, subito disponibili affinché ciò fosse possibile. Le riprese inizieranno il 9 ottobre e proseguiranno per qualche giorno prima di spostarsi.
«L’ho detto e tengo a ribadire l’importanza di queste possibilità, come è stato il film Neve e come sarà il film di Rubini, proprio per Treia e per la sua valorizzazione. Il futuro del turismo passa necessariamente anche da questo e così nel giro di pochi mesi la nostra splendida città avrà nuovamente grande visibilità per un film, questa volta che riguarda il poeta Leopardi, valorizzando la cultura dei nostri luoghi a riprova della bellezza di Treia capace di attirare sempre più spesso curiosità e attenzioni».
Si intitola: “Oltre il colore, la luce” la mostra di Clara Venanzetti, giovane artista civitanovese che da alcuni anni si misura con l’uso del colore per dare voce alle sue emozioni. La sua personale aprirà sabato 30 settembre, alle ore 17:30, al ristorante "America Graffiti” di via Matteotti, 3 a Civitanova Marche.
L’evento, patrocinato dalla città di Civitanova Marche, è promosso dal presidente della Commissione cultura e turismo Gianluca Crocetti e in collaborazione con Giorgia Montanari, titolare del ristorante in stile italoamericano.
L’esposizione resterà aperta fino al 14 ottobre e sarà presentata dal poeta Armando Mastrangelo. Questa mattina, nella Sala della Giunta comunale, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto l’artista accompagnata dal consigliere comunale Crocetti e da Giorgia Montanari, Gianandrea Cardelli e Federica Zucchini per un’anteprima della personale.
Clara Venanzetti ha spiegato così lo spirito della mostra, che ruota attorno al tema della rinascita: “Ogni essere ha un colore dentro di sé, che attraversa una luce meravigliosa. Bisogna saper restare in ascolto di sé e dell’altro, per essere illuminati e non abbagliati da questa luce intensa e chi sarà in grado di accoglierla entrerà a far parte di un mondo meraviglioso”.
Sabato dopo il taglio del nastro, ci sarà la possibilità di degustare una cena alla carta, con un ospite a sorpresa, usufruendo di uno sconto del 10%.
Domenica primo ottobre torna la magia della rassegna "A teatro con mamma e papà" organizzata da Compagnia della Rancia/RanciaVerdeBlu, con un cartellone di appuntamenti pomeridiani e di matinée per gli istituti scolastici della città e della provincia, in un confronto continuo tra il teatro e il suo pubblico di ragazzi, genitori e insegnanti: teatro d’attore, musica, pupazzi e storie coinvolgenti in un'unica voce per arricchire le sensibilità e far crescere nuove relazioni.
Quest'anno si parte prestissimo: domenica 1 ottobre, in occasione della Festa dei Nonni, va in scena "Federico e Wanda - Amore riciclo e fantasia in una favola sul tetto", un titolo originale di RanciaVerdeBlu che propone ai piccoli spettatori il tema dell’ecologia e dell’amore senza età in modo delicato e divertente.
Un piccolo terrazzo nascosto fra i tetti è uno scenario che diventa surreale nel momento in cui viene scelto da un barbone per portarci la propria residenza. Federico, questo è il suo nome, è un vecchio attore che trova qui la sua serenità in una singolare organizzazione quotidiana, in compagnia delle sue letture e degli animali, legittimi inquilini dei tetti. Fra questi spiccano Romeo e Dolores, gatti co-protagonisti che si corteggiano.
Dalla finestra di un abbaino si scopre un'altra esistenza, quella pacifica e apparentemente serena della signorina Wanda, impiegata in pensione alla quale non manca proprio nulla, al punto tale che con i suoi rifiuti Federico ci vive. Infatti, ogni giorno trova nel suo sacco dell’immondizia qualcosa di buono per sé.
Quindi lui sa di lei, ma lei non sa di lui e le loro vite scorrono tranquillamente fino al giorno in cui si rompe l’antenna della televisione e allora...In un susseguirsi di canzoni, prove di recitazione, danze, giochi di magia e animazioni si snoda uno spettacolo pieno di trovate ed emozioni che incanterà grandi e piccini.
Protagonisti di questo emozionante spettacolo sono Francesco Properzi, Emma Ray Rieti ed Enrico Verdicchio. Federico & Wanda è uno spettacolo originale, scritto e diretto da Ada Borgiani, che ha realizzato anche la bellissima e particolarissima scenografia; le musiche sono di Aldo Passarini, le coreografie di Ilaria Battaglioni. La Sartoria Tul.Ma di Massimo Eleonori e Daniela Patacchini firmano i costumi, Carla Accoramboni ha, invece, realizzato i vari pupazzi che si alternano sul palco.
In occasione di questo primo appuntamento della stagione di teatro ragazzi, in concomitanza della Festa dei Nonni, gli abbonati potranno acquistare un biglietto ridotto al prezzo speciale di 5€ per coinvolgere nuovi piccoli spettatori nell’esperienza teatrale.
Secondo appuntamento con il professor Stefano Papetti nella 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale ciclo di incontri curati dall’associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri.
Il programma 2023/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali, tutte con ingresso libero dalle 18 al cine teatro Cecchetti.
Così, martedì 26 settembre, il professor Papetti relazionerà su Virgo Lactans. L’iconografia della Madonna del latte fra XIV e XVI secolo.
La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Inoltre, nell’ambito della rassegna, è stata inaugurata al foyer del Cecchetti una personale dell’artista Agostino Cartuccia, con cinque paesaggi che rimarranno esposti fino al 5 ottobre. La mostra è visitabile in orario di apertura del cine-teatro.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Da domani (sabato 23 settembre) riapre le porte al pubblico, dopo il sisma del 2016, il museo del territorio, raccolta di testimonianze della civiltà contadina artigianale e protoindustriale che si presenta in una mostra temporanea negli stessi spazi di sempre, allestiti all’interno della scuola media di viale Bigioli.
Il Museo del Territorio nasce da una felice intuizione del preside Giuseppe Micozzi Ferri che negli anni ’90, con passione e dedizione, iniziò a raccogliere da privati cittadini le testimonianze storiche e documentarie delle nostre radici contadine.
Successivamente la raccolta si è arricchita di oggetti e strumenti legati al fiorente artigianato locale e alla civiltà proto-industriale. Scopo principale del museo è quello di rinforzare l’identità collettiva diffondendo e mantenendo la memoria di usi e costumi. In esso rivivono i fondamenti della nostra cultura, una presenza attiva capace di riannodare l’incontro tra le nuove generazioni e il vissuto dei loro antenati, spesso dimenticato.
Con il boom economico e l’industrializzazione degli anni ’60 e ’70, infatti, anche l’entroterra marchigiano risentì dello spopolamento delle campagne e dell’abbandono delle attività tradizionali di sussistenza a favore del lavoro di fabbrica che assorbì la maggior parte della manodopera giovane del tempo. In questo modo molti antichi mestieri artigiani, ed in particolare il lavoro dei campi,vennero abbandonati o sostituiti con attività tecnologizzate più moderne e redditizie.
Di conseguenza, nel tempo le giovani generazioni non avevano più a disposizione quel patrimonio etnografico che era stato tipico e caratteristico dei propri padri e dei propri nonni. Così la scuola, nell’ambito del proprio intervento formativo e didattico, si preoccupò di conservare e mantenere vivo al meno il ricordo e le testimonianze di un passato recente. Fu con queste premesse che iniziò il lavoro di ricerca coordinato dal preside e portato avanti in collaborazione con gli insegnanti, gli alunni e le famiglie, grazie al quale furono raccolti oggetti relativi alla vita quotidiana del passato.
Il successo di tale raccolta fu così ampio che il progetto iniziale di costituire un museo della vita contadina fu ampliato in quello di un museo del territorio, rappresentativo cioè non solo della connotazione rurale della vita passata del paese, ma dei diversi aspetti sociali, economici, associativi, ludici. In seguito all’ampliamento dello spazio a disposizione al museo fu annessa anche una vicina casa colonica che è stata arredata seguendo le caratteristiche di un ambiente contadino di inizi ‘900.
L’allestimento degli spazi espositivi e la loro cura sono stati affidati ai presidi che si sono succeduti nel tempo e all’opera di un bidello, Oberdan Poletti, cui il complesso ha dedicato visto che questi ha svolto per lungo tempo le mansioni di custode.
Gli oggetti in mostra si dividono in alcune sezioni dedicate alla sanità, con gli oggetti che ricordano l’associazione di pubblica assistenza Croce Verde nata nel Novecento, al lavoro agricolo, con macchine e utensili impiegati nelle nostre campagne, al mondo del lavoro artigianale, con molte testimonianze che giungono dal vecchio Borgo Conce, al tempo libero, alla vita quotidiana. Nella casa colonica, invece, si può scoprire un mondo d’altri tempi, di quando cioè non c’era la luce elettrica e la vita era scandita da altri ritmi e altre priorità.
La mostra temporanea, promossa dalla città di San Severino Marche e da San Severino Musei con il patrocinio della Regione e del Ministero della Cultura, si aprirà alle ore 16,45 con i saluti del sindaco, Rosa Piermattei, il saluto del direttore della rete museale “Alta Valle del Potenza”, Federica Galazzi, e l’intervento del direttore onorario del Museo del Territorio, Egidio Pacella.
A seguire intervento di Alberto Pellegrino, sociologo e storico, dal titolo: “La cultura popolare come contributo alla storia e alla memoria di una comunità”. Alle ore 18 esibizione del gruppo folkloristico città di Castelraimondo poi farsa “Gente della campagna nostra” con il gruppo teatrale L’Alternativa. Alle ore 18,45 visita guidata agli spazi museali riallestiti e poi calice di saluto di benvenuto.
Domenica primo ottobre il regista Matteo Garrone, vincitore del Leone d'Argento per la migliore Regia all'80/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, visiterà alcune sale della comunità delle Marche, a Pesaro, Fano e Senigallia, per presentare e raccontare agli spettatori il suo nuovo film "Io Capitano", appena designato a rappresentare l'Italia nella categoria che premia il film internazionale alla 96/a edizione degli Academy Awards.
Il 21 dicembre si saprà se il film entrerà anche tra i candidati all'Oscar, "Matteo Garrone è uno dei grandi maestri del nostro cinema - commenta all'Ansa Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura, che ha organizzato l'evento insieme a Marche Film Commission e ad Acec, l'associazione cattolica degli esercenti cinema - e il suo ultimo lavoro, meritatamente premiato a Venezia col Leone d'Argento per la miglior regia, non è solo un film di alto livello, ma anche esempio di coraggio civile nell'affrontare un tema attualissimo e delicato”.
“Non possiamo che affiancare e sostenere preziose occasioni di confronto con l'autore come quelle che vivremo in tre sale della nostra Regione. Sono certo che saranno tre serate stimolanti". Gli appuntamenti alla presenza del regista in programma domenica primo ottobre sono: Cinema Loreto di Pesaro: proiezione ore 16.00 e incontro con il regista alle ore 18.00; Cinema Masetti di Fano: proiezione ore 17.00 e incontro con il regista alle ore 19.00; Cinema Gabbiano di Senigallia: proiezione ore 18.00 e incontro con il regista alle ore 20.00; Cinema Gabbiano di Senigallia: incontro con il regista prima della proiezione delle 21.15.
Sceneggiata da Matteo Garrone insieme a Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri, la pellicola trae spunto da un soggetto dello stesso regista, già celebre per capolavori come L'imbalsamatore, Gomorra", Dogman e Reality.
Tempo di bilanci sul finire dell’estate, a Montelupone, dove a essere protagonista nell’ultimo periodo è, in particolare, la mostra ‘‘Donazione Galantara. Dipinti e disegni’’.
La nuova esposizione curata da Ermenegildo Pannocchia comprende 24 opere del tutto inedite ed è visitabile nella Pinacoteca fino al 26 novembre. “C’è stata molta curiosità verso la mostra ed è stata apprezzata dai visitatori che hanno colto il sentimento dell’artista, potendo godere di un aspetto diverso di Galantara che è noto soprattutto per le sue vignette e per le sue opere di grafica – spiega Alberto Muccichini, volontario dell’ufficio del turista che gestisce le prenotazioni – In questo caso l’artista si dedica alla pittura ed è un’occasione veramente preziosa per poterlo apprezzare anche in questa veste”.
L’assessore alla cultura Orietta Mogliani ricorda a tal proposito che “L’allestimento è stato possibile grazie alla generosa donazione di Giuliana Galantara e dei suoi figli Thomas James e Robert Douglas Rollins, eredi dell’artista, che hanno voluto destinare al Comune di Montelupone 24 opere originali di Ratalanga, oli e le tempere, provenienti, così come sono, con le cornici originali, dalle stanze private della famiglia’’.
L’assessore infine, a nome di tutta l’amministrazione, ha rivolto un ringraziamento particolare all’ufficio del turista e ai suoi volontari che hanno svolto un ruolo fondamentale nell'accoglienza e nell'orientamento dei visitatori, fornendo informazioni preziose e offrendo un servizio caloroso e attento: ‘Siamo molto orgogliosi di tutti i nostri volontari, che, negli anni - ha aggiunto - ci consentono di accogliere i visitatori che scelgono di venire a conoscere il nostro borgo. Il loro lavoro è prezioso così come il loro impegno e siamo tutti grati per quanto fanno per la comunità, valorizzando le ricchezze di Montelupone”.
Vittorio Sgarbi, storico dell'arte e sottosegretario alla Cultura, giudica impossibile la notizia della scoperta di un presunto Raffaello nelle Marche (leggi qui). "Nessuna possibilità - taglia corto Sgarbi - che il dipinto propagandato come Raffaello, e annunciato a Pergola, città affettuosa, sia del maestro urbinate".
"È soltanto uno scoop giornalistico, dal momento che si basa su una conoscenza di pochi trattandosi di un'opera in collezione privata, con la legittima aspirazione del proprietario di possedere un Raffaello".
"Già è bizzarra - aggiunge Sgarbi - l'idea di una Maddalena con le sembianze della moglie del Perugino, come è sospetta la pur legittima propensione di alcuni studiosi a pronunciarsi soltanto su grandi nomi: Raffaello, Leonardo, Botticelli”.
“ Perugino basta e avanza. L'opera annunciata come Raffaello - dice - è infatti una versione, forse autografa, di un prototipo di Perugino conservato a Palazzo Pitti, di cui si conosce un'altra versione alla Galleria Borghese. Difficile che nel 1504, quando, in contrasto con il suo Maestro nello 'Sposalizio della Vergine' di Caen, Raffaello, con infinita grazia, dipinge il suo mirabile 'Sposalizio', ora a Brera, che è tanto più libero, nuovo e sciolto di quello del maestro, egli si applichi a fare una copia del Perugino, che in quel momento ha già lasciato alle spalle”.
“E altrettanto impossibile - sottolinea - è che il Perugino dipinga una copia di Raffaello. Al massimo, dunque, la nuova versione, di collezione privata, è una replica del Perugino. Di cui verificare l'autografia, rispetto a quella certa delle opere conservate nei musei, e di pubblico dominio".
"Il gioco del privato che possiede un'opera 'più' autentica di quella di un museo - conclude Sgarbi - è già stato tentato, per Raffaello, con l'autoritratto giovanile. Poi la febbre è passata. Ma è evidente che la proprietà privata, e la conoscenza dal vivo di soltanto alcuni studiosi, sono pregiudizievoli per il riconoscimento della autografia".
(Fonte Ansa)
Spunta un nuovo dipinto di Raffaello, una Maddalena, con il volto di Chiara Fancelli, moglie del Perugino. L'opera, su tavola di pioppo di dimensioni 46 cm per 34 cm, del 1504, appartenente ad una collezione privata all'estero, è stata attribuita all'artista urbinate da un pool di studiosi.
L'annuncio è stato dato a Pergola durante la conferenza internazionale "La Bellezza Ideale-La visione della perfezione di Raffaello Sanzio", anticipando uno studio della rivista scientifica "Open Science, Art and Science" sotto il titolo "La Maddalena di Raffaello ovvero quando l'allievo supera il Maestro".
Verrà girata a ottobre in alcune località della provincia di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno la serie Tv Rai fiction Sergio Rubini, prodotta da IIBC Movie.
Lo rendono noto la Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission e la Guasco srl, che hanno organizzato una casting per comparse e figurazioni speciali mercoledì 20 e giovedì 21 settembre dalle ore 15.30 alle 20.00 presso la sede della Guasco, in via Martiri della Resistenza, 30.
La serie sarà trasmessa da Rai1. Si cercano uomini e donne di età compresa fra 18 e 70 anni, residenti nelle Marche, preferibilmente nelle province di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.
La serie è ambientata tra Settecento e Ottocento, quindi si richiedono le seguenti caratteristiche: capelli non tinti, disponibilità a eventuale taglio di capelli e/o barba, capelli non troppo corti per gli uomini, nessun tatuaggio su mani, collo, testa, né piercing, abbronzatura eccessiva, unghie o trucco con trattamenti permanenti. Per partecipare al casting è necessario presentarsi con fotocopia del documento d'identità, codice fiscale e iban negli orari e nel luogo indicato per fare la foto e firmare la liberatoria. Le persone selezionate saranno poi contattate dalla produzione.
Fino a domenica 17 settembre, in via Filelfo, sarà aperta al pubblico - tutti i giorni dalle 17 alle 20 e i festivi dalla 10 alle ore 12.30 - la mostra personale di dipinti e sculture dell’artista tolentinate Enzo Grassettini “Dipinti e Sculture”.
L’esposizione presenta una selezione di opere realizzate in questi ultimi anni. I dipinti sono ispirati alle vacanze trascorse sulle spiagge libere mentre le sculture, realizzate in gesso e terracotta, oltre a una decina di pregevoli bronzetti realizzati a cera persa, sono per lo più dedicate a figure femminili. La mostra è stata inaugurata nei giorni scorsi dal sindaco Mauro Sclavi ed è organizzata dalla Pro Loco TCT.
Enzo Grassettini, artista autodidatta, ha alternato il mestiere di modellista, restauratore e decoratore a quello di pittore e scultore. Le sue opere, davvero pregevoli, raccontano il suo essere e le sue sensazioni che prendono ispirazione dalla quotidianità, dai gesti e dagli antichi mestieri di un tempo di cui Grassettini è da sempre un grande cultore. Da non dimenticare i suoi presepi artistici realizzati con perizia e densi di spiritualità.
Artista poliedrico, è anche un ottimo musicista, Enzo Grassettini è stimato per la sua tecnica e la autenticità e naturalezza delle sue opere che conquistano chiunque perché pregne di una purezza e di una gioia intrinseca che toccano l’anima. Un vero “testimone della realtà” che racconta la vita con gli occhi disincantati di colui che non cerca linguaggi astrusi ma vuole solo fissare il momento dell’emozione fuggente.
Lo scorso martedì, 12 settembre,nella Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, alla presenza dell’assessore al turismo Riccardo Sacchi, di Laura Moccheggiani e Massimiliano Pavoni della Mozzi Borgetti, l’associazione culturale Identità Europea ha donato un primo lotto di sette volumi dedicati al tema “Le Marche e l’Oriente”, come previsto dal progetto “La valorizzazione dell’opera scientifica e letteraria di Giuseppe Tucci (1894-1984)”.
In rappresentanza dell’Associazione il presidente Adolfo Morganti, la coordinatrice Nazionale Maria Cristina Ceoldo e il responsabile dell’Area Marche Emanuele Luciani.
A questa iniziativa, accolta con grande soddisfazione dall’Amministrazione Comunale nel solco della valorizzazione di Tucci, dell’arricchimento del patrimonio librario della biblioteca Mozzi Borgetti e della creazione di nuovi itinerari turistici legati ai grandi personaggi di Macerata, seguiranno altre analoghe durante la prosecuzione del progetto, con lo scopo di continuare ad integrare il fondo con opere di elevata qualità o di difficile reperibilità, fuori catalogo da molti anni e spesso disponibili solo sul mercato antiquario.
Ecco in dettaglio l’elenco delle opere oggetto di questa prima donazione:
1) Tibet Ignoto. Una spedizione fra santi e briganti nella millenaria terra del Dalai Lama. Giuseppe Tucci, Ed. Newton Compton
2) India tra Oriente e Occidente. L'apporto dei viaggiatori e missionari italiani nei secoli XVI-XVIII. A cura di Enrico Fasana-Giuseppe Sorge. Ed. Jaca Book
3) Nying Tig o l'essenza più nascosta. Jigme Lingpa. Ed. Il Cerchio
4) Il Trono di Diamante. Giuseppe Tucci. Ed. De Donato
5) Non sono un intellettuale. Giuseppe Tucci. Ed. Il Cerchio
6) Sapienza d'Oriente e D'Occidente. Cristianesimo, Buddhismo. Scienza Contemporanea. Autori Vari, Ed. Il Cerchio
7) Sull'Altopiano dell'io sottile Eugenio Ghersi. Montura Editing (Volume Fotografico)
“Ci tengo a rappresentare la grande soddisfazione dell’Amministrazione comunale per la donazione di questi testi importanti che andranno a integrare il patrimonio librario della Biblioteca Mozzi Borgetti” – sono le parole dell’assessore Riccardo Sacchi - “Una meritoria iniziativa di Identità Europea che rafforza l’opera, intrapresa con buoni frutti grazie a Regione Marche, attraverso il progetto di valorizzazione della figura di Giuseppe Tucci e quella dei missionari marchigiani di tutte le epoche che hanno costruito legami solidi con l’Oriente”.
Per il professor Adolfo Morganti, presidente nazionale di Identità Europea “La donazione di queste opere di notevole interesse culturale è un sentito tributo all'eredità dell’esploratore maceratese Giuseppe Tucci e al suo straordinario apporto agli studi orientali. Questi testi, cui ne seguiranno altri nei mesi a venire, arricchiranno il patrimonio letterario e scientifico della Mozzi Borgetti e saranno a disposizione di studiosi, ricercatori e cultori della materia. La biblioteca stessa è a buon titolo uno dei poli culturali più importanti attorno cui ruota il progetto regionale di Parco Storico letterario diffuso dedicato all’insigne orientalista, di cui Macerata è capofila”.
Un’altra coppa per il maceratese Ennio Monachesi, vincitore categoria over alle finali nazionali di “Fuoriclasse talent”, che si sono svolte a Tortoreto lido dal 7 al 9 settembre scorsi, per la recitazione di battute e monologhi tratti dal suo libro La vena umoristica, che si trova su internet.
Lo stesso libro ha vinto il premio Belli come “miglior opera umoristica” all’11° concorso letterario 2020, Pelasgo, città di Grottammare.
l libro-zibaldone contiene tantissime battute, vignette e testi umoristici, anche in versi. Spiega anche con tantissimi esempi, in modo semplice e divertente, importanti concetti e figure di linguistica, e i più divertenti giochi enigmistici e linguistici.
Aiuta così a capire ed imparare meglio la lingua italiana. Ennio Monachesi, che ha fatto il maestro e l’ispettore scolastico, ha pubblicato anche il libro didattica e umorismo, per apprendere e insegnare con più gioia e meno noia la matematica e la lingua italiana nella scuola primaria e media, come si può vedere nel sito www.monachesi.it. C’è chi ha detto che è un libro illuminante.
"Mi sono preoccupato soprattutto che non fosse nocivo”, ha affermato l’autore . “Primun non nocere”, dicevano i latini, i quali, se sono in 3, fanno….un triangolino.
Fondi ministeriali in arrivo per l’acquisto di nuovi libri da destinare alla biblioteca comunale “Francesco Antolisei” di San Severino Marche. La raccolta libraria ha infatti ricevuto nuove risorse finanziarie, oltre 8mila euro, dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura nell’ambito delle misure previste per la promozione e il sostegno della filiera dell’editoria libraria.
Grazie ai fondi la dotazione libraria della biblioteca comunale verrà aggiornata con le più recenti pubblicazioni di letteratura, scienze, filosofia, oltre alla narrativa classica e contemporanea e alle tante novità nella sezione ragazzi e bambini.
La biblioteca conserva circa 40mila volumi che vanno dalla fine del XIV al XX secolo. Il fondo antico comprende 355 manoscritti, di cui 50 musicali, 69 incunaboli, circa 1900 edizioni del XVI sec., 2400 del XVII, oltre 10.000 dei secoli XVIII e XIX e più di 250 periodici a partire dal 1668. Del fondo moderno fanno parte una sezione ragazzi con più di 2000 volumi, una considerevole raccolta di opere a carattere locale (sezione Marche) e vari periodici correnti.
Al materiale librario sono da aggiungere 374 disegni di Filippo Bigioli, 798 incisioni e stampe di autori vari. Dagli anni '80 si è andata costituendo una Fototeca con fotografie relative agli aspetti della vita civile, sociale ed economica del territorio. Ultimamente è stato acquisito il fondo dell'economista settempedano Francesco Coletti.
Presso la biblioteca, infine, è possibile usufruire del servizio di Prestito gratuito dei libri. Si tratta di uno dei servizi più importanti che viene messo a disposizione degli utenti. In un periodo di forte crisi economica la biblioteca è in grado di fornire ai cittadini, libri recentissimi. Inoltre con il prestito interbibliotecario di rete e con il prestito interbibliotecario regionale praticamente è possibile avere qualsiasi libro si desideri leggere.
Recanati, protagonista del grande cinema italiano ed internazionale, ad oggi tra le città più richieste dai registi come location per i propri film, sbarca all’80° edizione della Mostra del Cinema di Venezia per la presentazione di InFiniti, il nuovo film di Michele Calì girato in città.
“Recanati è ben lieta di offrire alle produzioni cinematografiche le sue suggestive bellezze storiche culturali e architettoniche immerse nella poesia di Giacomo Leopardi – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Grazie al grande lavoro del produttore Michele Calì e del regista Cristian de Mattheis, che ringrazio personalmente, dal 21 settembre tutta Italia potrà vedere il film InFiniti nelle sale cinematografiche ed apprezzare la bellezza delle nostre piazze e dei nostri scorci cittadini, ben riconoscibili al grande pubblico”.
Dopo il successo della presentazione del film in anteprima a Palazzo Venieri dedicata alla cittadinanza che ha assistito e partecipato con molte comparse alle riprese del film nei mesi scorsi, InFiniti, diretto da Cristian de Mattheis, è stato presentato alla stampa del Festival di Venezia all’Hotel Excelsior del Lido alla presenza del produttore Michele Calì, del regista Cristian De Mattheis, dell’intero cast, ovvero Francesca Loy, Federico Le Pera, Gabriele Rossi, Michela Persico, Ignazio Moser e del sindaco di Recanati Antonio Bravi e dell’assessora alle Culture Rita Soccio.
“È con soddisfazione che oggi, qui, con i giornalisti del Festival di Venezia applaudiamo l’uscita del nuovo film InFiniti girato nella sua prima parte a Recanati con numerose comparse locali – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio - Le strategie di comunicazione e promozione che siamo riusciti a mettere in atto in questi anni, a costo zero per il Comune, hanno caratterizzato Recanati come principale attrattore culturale e location per l’ambientazione di set cinematografici, non ultimo ricordiamo il film “Leopardi & Co” che ha visto nella nostra città recitare, proprio in questi giorni, l’attrice premio Oscar Whoopi Goldberg”.
InFiniti è diretto da Cristian de Mattheis, co-autore del soggetto e della sceneggiatura insieme a Federica Andreoli e prodotto e distribuito da A.C. Production di Michele Calì è sarà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 21 settembre.
Regista e produttore, dopo il successo di Un amore così grande, interpretato da Francesca Loy, Giuseppe Maggio e con la partecipazione dei ragazzi de Il Volo , sono tornati a collaborare in questa storia d’amore contemporanea che trae ispirazione da Giacomo Leopardi, e racconta gli intrecci sentimentali di cinque personaggi alle prese con le difficoltà quotidiane di una relazione.
La sinossi del film - Roberta e Davide stanno felicemente insieme da quattro anni da quando si sono incontrati e innamorati a Recanati: oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un agente immobiliare e lavora nell’agenzia di Davide, sposato alla ricca e annoiata Greta ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all’inizio della loro relazione l’ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo, il commesso del supermercato che ha un tatuaggio “leopardiano” sul polso. Ma anche nelle relazioni non tutto è come sembra e come nel nastro di Moebius due persone possono camminare nello stesso spazio ma ritrovarsi alla fine in punti diametralmente opposti.
Sabato 9 settembre verrà inaugurata ufficialmente, alle ore 17:00, la mostra personale di dipinti e sculture dell’artista tolentinate Enzo Grassettini. L’esposizione è stata allestita all’interno di un negozio in via Filelfo e presenta una selezione di opere realizzate in questi ultimi anni. I dipinti sono ispirati alle vacanze trascorse sulle spiagge libere mentre le sculture, realizzate in gesso e terracotta, oltre a una decina di pregevoli bronzetti realizzati a cera persa, sono per lo più dedicate a figure femminili.
Enzo Grassettini, artista autodidatta, ha alternato il mestiere di modellista, restauratore e decoratore a quello di pittore e scultore. Le sue opere, davvero pregevoli, raccontano il suo essere e le sue sensazioni che prendono ispirazione dalla quotidianità, dai gesti e dagli antichi mestieri di un tempo di cui Grassettini è da sempre un grande cultore. Da non dimenticare i suoi presepi artistici realizzati con perizia e densi di spiritualità.
Artista poliedrico, è anche un ottimo musicista, Enzo Grassettini è stimato per la sua tecnica e la autenticità e naturalezza delle sue opere che conquistano chiunque perché pregne di una purezza e di una gioia intrinseca che toccano l’anima. Un vero "testimone della realtà" che racconta la vita con gli occhi disincantati di colui che non cerca linguaggi astrusi ma vuole solo fissare il momento dell'emozione fuggente. L’esposizione "Dipinti e Sculture" sarà visitabile fino al 17 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 20 e i festivi dalla 10 alle ore 12.30.
È stata inaugurata sabato 2 settembre nei giardinetti di Cessapalombo la book sharing realizzata dalle agili mani di Simone Pazzelli su idea della sua consorte Greta Quintili. Essa è inserita nella rete “Little free library” rete internazionale di piccole biblioteche gratuite in ogni comunità permettendo lo scambio di libri: chi lo desidera potrà infatti prendere un volume non letto e mettere al suo posto un altro volume, letto, il tutto gratuitamente.
È stata pensata soprattutto per i più piccoli per avvicinarli ed invogliarli alla lettura; il pomeriggio è stato allietato da letture, qualcuna anche in inglese , rivolte ai bambini che si sono dimostrati molto interessati .
Il sindaco ha ringraziato Simone e Greta per il bel gesto civico per il comune di Cessapalombo e altresì anche chi ha lasciato vari libri all’interno della book sharing prima dell’inaugurazione.
Altre casette attrezzata ad hoc con libri sia per bambini che per adulti, da prendere o lasciare liberamente, verranno messe nelle varie frazioni di Cessapalombo una è già stata collocata pre nel Centro di aggregazione di Monastero, le altre verranno posizionate a breve.
Al via a Recanati le riprese del film Leopardi & Co, una co-produzione Camaleo/Eagle Pictures, che vede il debutto in un film italiano del premio Oscar Whoopy Goldberg. La produzione ha avuto il nulla osta dal sindacato Sag per poter iniziare le riprese.
Leopardi & Co. è una commedia romantica, girata interamente a Recanati, in cui l'amore fra i due giovani protagonisti, David e Silvia, sboccia e cresce nella cittadina marchigiana, ruotando attorno al mito senza tempo di Giacomo Leopardi.
Goldberg è una delle 18 personalità al mondo che possono vantare di aver raggiunto lo status di Egot (vincitrice di Emmy, Golden Globe, Oscar e Tony Award). Diretto dalla regista marchigiana Federica Biondi (La Ballata dei Gusci Infranti), il film è interpretato anche da Jeremy Irvine (Mamma Mia! Ci risiamo, War Horse) Denise Tantucci (HotSpot - Amore Senza Rete, Tre Piani), Paolo Calabresi (Trilogia Smetto Quando Voglio, Boris), e Paolo Camilli (The White Lotus).È scritto da Mauro Graiani da un'idea originale di Roberto Cipullo e Nicola Barnaba.
"Grazie alla fiducia che ci ha dato Eagle - spiega Gabria Cipullo, Ceo di Camaleo -, siamo riusciti a portare a Recanati un cast stellare al servizio di una storia che siamo sicuri emozionerà il pubblico di tutto il mondo". Secondo Andrea Goretti, amministratore delegato di Eagle Pictures, "la conferma definitiva sulla bontà del progetto è poi arrivata quando attori di questo livello hanno scelto di prenderne parte".
Nel film David (Jeremy Irvine) è un giovane attore americano che sogna un ruolo in grado di consacrarlo come una vera star mondiale. Ma è talmente superficiale che nemmeno legge i copioni che gli arrivano, finché la sua agente Mildred (Whoopi Goldberg) lo costringe ad accettare il ruolo di protagonista in "Giacomo in Love", film diretto dal mitico regista italiano Ruggero Mitri (Paolo Calabresi). David, convinto sia la storia di Casanova, arriva sul set a Recanati totalmente impreparato per cui viene affidato a Silvia (Denise Tantucci), una coach del luogo che deve spiegare all'americano chi era il Poeta. Tra i due è odio a prima vista…
Pittura, scultura, architettura, storia, cinema, musica, filosofia. Un calendario culturale come sempre a 360 gradi quello proposto nei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale ciclo di incontri curati dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri.
Arrivati alla 17esima edizione, i Martedì dell’Arte del 2023/24 si articolano in 28 lezioni, che dal 5 settembre al 2 aprile faranno incontrare il sempre attento e numeroso pubblico dell’evento con relatori di caratura nelle più svariate discipline.
L’edizione numero diciassette vedrà infatti salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Tutti gli incontri si terranno al cine-teatro Cecchetti dalle 18 e il primo appuntamento è in programma martedì 5 settembre, con Evio Hermas Ercoli che parlerà di 1973, La grande bouffe.
“Anche per l’edizione 23/24 offriamo un cartellone davvero ampio, che spazia su tanti argomenti - le parole della presidente dell’associazione Arte Anna Donati -. La nostra rassegna, fin dalla sua nascita, ha voluto dialogare con diverse forme di divulgazione, convinti che l’arte, nel senso più alto del suo termine, elevi tutto il pubblico culturalmente. Per questo, anche nel cartellone che sta per partire, ci confronteremo con massimi esperti dei più svariati settori, che ci introdurranno alla bellezza della conoscenza”.
“Siamo arrivati alla sedicesima edizione di una rassegna seguitissima - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - e vorrei ringraziare la presidente Anna Donati e tutti i suoi collaboratori per il grande impegno profuso. I Martedì dell’Arte ci accompagneranno per tutto il periodo autunnale e invernale in un viaggio interessante alla scoperta di tante discipline”.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
A sette anni dal Sisma il Commissario Straordinario Guido Castelli sembra aver imboccato la strada giusta: una visione diversa per il futuro del territorio che dovrà necessariamente passare attraverso la valorizzazione delle nostre eccellenze, tra le quali possiamo annoverare indubbiamente i Beni Cultuali Architettonici, non solo quelli vincolati per legge, ma anche quelli segnalati nelle pianificazioni territoriali che non sono ancora stati interessati da valutazione di merito per l’interesse culturale, propedeutico all’apposizione del vincolo di legge, ma che tuttavia ne mantengono tutte le caratteristiche per renderli idonei.
Sono questi quelli maggiormente a rischio anche di interventi di demolizione e ricostruzione e che in questo caso farebbero irrimediabilmente perdere un valore storico che potrebbe esser messo a rete per il territorio ed il suo sviluppo socio economico. Una ricostruzione complessa e rallentata da tutta una serie di procedure necessarie per garantire alla collettività legalità e trasparenza. Mai si sarebbe potuto immaginare che a questo punto, dopo sette anni, partiti finalmente innumerevoli interventi di riparazione del danno ed avviati i cantieri, i cartelli di cantiere avessero manifestato chiaramente alla popolazione che le procedure di legalità si sono dimenticate le competenze professionali, relegando la figura dell’Architetto al puro avallo di progettazione di Geometri ed Ingegneri, quando va bene perché in molti casi nel team di progettazione gli architetti sono completamente assenti.
Il ruolo degli Architetti negli interventi edilizi sui Beni Culturali è centrale e deve essere oggetto di attenzione nella formulazione dei gruppi di progettazione affidando loro direttamente il Coordinamento e almeno la Coprogettazione Architettonica e la Direzione Lavori Architettonica, requisiti minimi perché la proposta del team progettuale sia conforme alla norma in termini di competenze professionali.
Non una rivendicazione di categoria, ma l’attenzione istituzionale per competenza territoriale dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Macerata per garantire la collettività che le progettazioni e soprattutto l’esecuzione dei lavori nei Beni Culturali Architettonici, vincolati e non, siano del livello necessario che lo sforzo economico del Governo per i nostri territori finanziando la Ricostruzione e la Riparazione merita. Un’ulteriore attenzione necessaria per completare il quadro di legalità che farà di questa Ricostruzione un modello per tutta l’Italia e che vedrà l’Ordine Appc di Macerata al fianco delle istituzioni interessate per la corretta applicazione della norma anche nel campo delle competenze professionali nei Beni Culturali.