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Cultura Montelupone

Montelupone, in mostra le opere inedite di Gabriele Galantara

Montelupone, in mostra le opere inedite di Gabriele Galantara

Un'estate all’insegna dell’arte per Montelupone dove l'estro e il genio di Gabriele Galantara tornano grandi protagonisti con la nuova mostra a lui dedicata dal titolo "Donazione Galantara. Dipinti e disegni".

Sarà inaugurata sabato 29 luglio, alle ore 18, nella Pinacoteca la nuova esposizione realizzata dal comune di Montelupone in collaborazione con il "Centro Studi Gabriele Galantara per la satira sociale e di costume", curata da Ermenegildo Pannocchia e con il patrocinio della Provincia di Macerata.

Ospite d'eccezione il pronipote di Galantara, Thomas James Rollins.  Noto con il nome di Ratalanga è figlio di questa terra: nasce a Montelupone nel 1865 e diventa uno dei più importanti e originali caricaturisti e disegnatori satirici italiani tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Si trasferisce a Bologna quindi a Roma dove dà vita a «L’Asino», la rivista che lo rese celebre e che per oltre trent’anni fu una delle voci più influenti e polemiche del panorama culturale e politico italiano.

L'allestimento della mostra "Donazione Galantara. Dipinti e disegni" è stato possibile grazie alla generosa donazione di Giuliana Galantara e dei suoi figli Thomas James e Robert Douglas Rollins, eredi dell’artista, che hanno voluto destinare al comune di Montelupone 24 opere originali di Ratalanga, oli e le tempere, provenienti - così come sono, con le cornici originali - dalle stanze private della famiglia.

Dunque questa esposizione può essere non solo un’occasione per osservare delle opere inedite ma anche per uno spunto di riflessione sul rapporto fondamentale tra pubblico-privato nell’ambito delle collezioni artistiche. 

Il lascito degli eredi Galantara alla comunità del paese s’inserisce in una lunga e più ampia tradizione di mecenatismo e di filantropia culturale in Italia propri di un Umanesimo che, attraverso i secoli, si rinnova e contemporaneamente continua a innovare.

Così nella valenza metaforica e fisica del gesto del donare, che implica un "passaggio", cade la divisione netta tra l’essere e l’avere: quest’ultimo, che rimanda alla sfera più strettamente materialistica del possesso, trascende nella dimensione delle stanze più intime dell’interiorità. Non si dà ciò che si ha, ma si dà ciò che si è, sempre e imprescindibilmente in relazione all'altro. 

Saranno presenti al taglio del nastro oltre, naturalmente, al sindaco Rolando Pecora e all’assessore alla cultura e vicesindaco Orietta Mogliano anche Pierluigi Moriconi, Funzionario Storico dell’Arte, Responsabile dell’Area III – Patrimonio Storico Artistico della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

 

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