Con il concerto numero 242 (senza contare messe, matrimoni e altre ricorrenze), il coro Equi Voci ha festeggiato il trentesimo anno di attività con un concerto tenuto presso la Collegiata di San Lorenzo di Urbisaglia sabato 25 novembre.
"Per chi non fa parte di un coro" ha spiegato la corista Miria Salvucci, "può non essere chiaro che cosa spinga un gruppo di persone a passare insieme del tempo. Più di 3000 ore di prove, fredde serate strappate al tepore del divano...ma questo tempo è stato ben speso, è stato, come diceva un poeta, cantare con il sole in gola, è stato un creare armonia insieme".
In tutti questi anni, oltre cento persone hanno cantato insieme per condividere e trasmettere la passione per la musica: una realtà che è arrivata ad unire tre generazioni con la creazione del MagiCoro, il bellissimo coro di voci bianche che già si è esibito diverse volte a Urbisaglia e che, il prossimo 23 dicembre, si esibirà insieme ai Pueri Cantores di Macerata sempre nella Collegiata di San Lorenzo a Urbisaglia.
Ma se il Coro Equi-Voci è arrivato a festeggiare questi trent'anni è perché ai coristi si sono affiancate tante altre persone: l'amministrazione comunale che ha promosso la creazione del gruppo e che continua a sostenerlo, i maestri che si sono avvicendati nella direzione, i coristi che hanno svolto mansioni organizzative e tutti gli amici che in qualche modo hanno sostenuto l’attività del coro.
Celebrare un trentennale significa inevitabilmente guardare al passato, alla propria storia, alle molte esperienze vissute, agli incontri fatti e a tutto ciò che si è imparato. Allo stesso tempo significa volgere lo sguardo al futuro, alle nuove possibilità, alle prospettive di crescita ulteriore: è questa la visione che ha ispirato la scelta delle opere eseguite nel concerto del trentennale.
Ad un primo sguardo la selezione dei brani poteva sembrare un po’ azzardata e più facile da associare alla parola mess (che in inglese significa "confusione") che alla parola Mass (in inglese "Messa"): di qui il gioco di parole presente nel titolo del concerto "What a Mass!".
Eppure tutti i brani del concerto hanno condiviso una struttura compositiva basata su elementi del passato, immersi però nella contemporaneità dei loro autori: la Missa Brevis di Antonio Lotti, infatti, fa riferimento a un sistema musicale (i tuoni) non più in uso al suo tempo; le sonorità della Little Jazz Mass di Bob Chilcott sono accostate alla lingua latina; il Credo di Corrado Margutti, del 2004, contiene una citazione della messa di Monteverdi del 1610, che a sua volta riprendeva un brano ancora più antico.
Il concerto è stato diretto dal maestro Cristina Picozzi, giovanissima direttrice del Coro Equi-Voci. Al pianoforte il maestro Michele Ciopettini. Al concerto erano presenti, insieme a tanti cittadini di Urbisaglia e a tanti amici del coro, il sindaco Paolo Francesco Giubileo e l'assessore alla cultura Cristina Arrà, che hanno ringraziato calorosamente l'Associazione Amici della Musica e il presidente Massimiliano Fiorani per tutte le attività organizzate in questi anni ad Urbisaglia.
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