Cultura

Tolentino, al Don Bosco torna la stagione di prosa con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero

Tolentino, al Don Bosco torna la stagione di prosa con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero

Martedì 6 febbraio, al Teatro Don Bosco, torna la stagione di prosa di Tolentino. Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero sono i protagonisti de “L’inquilina del piano di sopra”, un classico della comicità di Pierre Chesnot diretto da Stefano Artissunch. “L’inquilina del piano di sopra” è uno di quei rari meccanismi drammaturgici ad orologeria. Una commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia; una favola sul dramma della solitudine con un lieto fine sospirato, che ridicolizza ciò che ognuno di noi ha in sé … “Ormai sei nato…non c'è più niente da fare!!!”. Un appuntamento certamente da nobn perdere perché mette di buon umore e fa amare la vita!   In gioco due personaggi in piena crisi esistenziale e un terzo (l'amica di lei), che al giro di boa degli anta - quaranta lei e cinquanta e più lui - fanno i conti con il loro passato e si interrogano sulle aspettative per il futuro. Una prospettiva fatta di solitudine e incomunicabilità, che accomuna i protagonisti - loro malgrado - in un torrido agosto, in cui sembrano gli unici superstiti di una Parigi deserta. In un alternarsi di stati d’animo che trascinano dal pianto al riso, i due protagonisti si scoprono simili più di quanto possa apparire: insieme trovano la capacità di sdrammatizzare le piccole tragedie quotidiane, per affrontare con leggerezza e lucidità la paura della solitudine.   Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Don Bosco sabato 3 e lunedì 5 febbraio dalle ore 18, alle ore 20; il 6 febbraio dalle ore 18.15. I biglietti, inoltre, sono in vendita presso tutte le biglietterie del circuito A.M.A.T. e on line su www.vivaticket.it Per informazioni 340 7028078 – 338 4353550 – www.teatrovaccaj.it - info@teatrovaccaj.it

30/01/2018 17:05
San Severino Blues: il primo evento 2018 alla Filarmonica con Luca Giordano e il chitarrista brasiliano Alamo Leal

San Severino Blues: il primo evento 2018 alla Filarmonica con Luca Giordano e il chitarrista brasiliano Alamo Leal

San Severino Blues riparte con la sua stagione live dal bellissimo teatro ottocentesco della Filarmonica, in centro storico a Macerata, con una nuova serata Club (cena+concerto). Per l’occasione torna Luca Giordano, amico del Club e del festival che continua a portare in scena ospiti sorprendenti. Dopo i mitici concerti estivi con Chris Cain e Carlos Johnson, questa volta è il turno del chitarrista brasiliano Alamo Leal e dell’organista ceco Jan Korinek, nuovo tastierista della band. Alamo Leal ha costruito la sua carriera di bluesman in Europa, vivendo tra Londra, Bristol e Parigi, suonando nei club e festival europei, ma anche Usa e canadesi. Ha condiviso il palco con Luther Allison, Clarence Gatemouth Brown, Larry Garner, Bernard Allison, Joe Louis Walker, Otis Grand, Hans Theesink, Michael Chapman, Eddy "The Chief" Clearwater, Chris Cain e Alfred "Pee Wee "Ellis. In Brasile, dove risiede, ha pubblicato l’album “Still Here”, contenente brani di pionieri come Lee Dorsey, Allen Toussaint e Elmore James. Luca Giordano è un chitarrista eccezionale, band leader, uno dei più grandi bluesman europei. Il suo raffinato ed emozionante stile blues-jazz-funk ha conquistato le platee europee, statunitensi e ora anche quelle sudamericane. La sua carriera, partita da Chicago, è cresciuta nei club e festival europei e USA da protagonista, al fianco di leggende come Billy Branch, Eddie C. Campbell, Jimmy Burns, Bob Stroger, Willie “Big Eyes” Smith e di artisti contemporanei quali Eric Guitar Davis, John Primer, Chris Cain, Carlos Johnson, Sugaray Rayford. Dal 2017 fa parte integrante della band e del progetto internazionale “Griot Blues” del profeta del blues Mighty Mo Rodgers con il musicista africano Baba Sissoko. Luca Giordano ha pubblicato due album da solista, “My Kind Of Blues” con ospiti Chris Cain, Bob Stroger e Sax Gordon e “Off The Grid”, e due dischi con il cantante, armonicista e show-man spagnolo Quique Gomez  “Dead Mama Blues”e “Chicago 3011 Sessions”, registrato a Chicago nel 2011 con ospiti leggende del blues americano come Bob Stroger, Billy Branch, Jimmy Burns e Eddie C. Campbell. Luca Giordano chitarra/voce Alamo Leal chitarra/voce Jan Korinek tastiere Walter Cerasani basso Lorenzo Poliandri batteria  

30/01/2018 16:04
Macerata, prosa con “Tecno-Filò”: al Lauro Rossi arriva il cantore di storie Marco Paolini

Macerata, prosa con “Tecno-Filò”: al Lauro Rossi arriva il cantore di storie Marco Paolini

Nuovo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata in collaborazione con l’Amat e il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Una stagione poliedrica costruita intorno a un cartellone in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo che l’1 e il 2 febbraio proporrà uno spettacolo del cosiddetto teatro sociale. In scena, infatti, ci sarà il “cantore di storie” Marco Paolini - autore e interprete la cui attività si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l'accostamento continuo dei fatti a trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche - con lo spettacolo “Tecno – Filò: Technology and me”.    Paolini, i cui spettacoli sono per la gran parte sviluppati in monologhi spesso recitati in lingua veneta, è considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta "prima generazione" di quel "quasi-genere" solitamente definito come teatro di narrazione: un teatro che si fonda sul racconto di un performer che, senza trucco, costumi o scenografia, assume la funzione di narratore, con la propria identità non sostituita, cioè senza interpretare un personaggio.  Marco Paolini non è un esperto di Internet, non è un utente dei social. Non conosce la meccanica quantistica, né le neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo lo riguarda e lo interessa. La vita di tutti noi sta cambiando grazie o per colpa delle tecnologie, che dalle innovazioni derivano e di cui facciamo uso quotidianamente. Paolini, con lo spettacolo in scena al Teatro Lauro Rossi, prova a riflettere a voce alta su questo, mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. Un filò tecnologico, che cerca di narrare il nostro tempo crisalide. Il 2 febbraio, nell’ambito di TLR Prosa, alle 18 prosegue il progetto di formazione del pubblico, che oltre all’approfondimento rivolto agli studenti con Scuola di platea, propone Gente di teatro la serie di interessanti incontri per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. L’appuntamento è alle 18 alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti. Info e biglietti: Biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it.        

30/01/2018 15:33
Montecassiano, “TuttaScena”: al via il laboratorio teatrale per bambini

Montecassiano, “TuttaScena”: al via il laboratorio teatrale per bambini

L’Associazione Teatrale TuttaScena, con il patrocinio del Comune di Montecassiano, e la collaborazione di Michele Salvatori, attore, regista, teatroterapeuta , organizza “Sul Palco Qua e La” un laboratorio teatrale per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.“Sul Palco Qua e La” è un laboratorio teatrale per bambini e ragazzi che costituisce un’ottima esperienza di crescita. Darà l’opportunità al bambino, ragazzo di esprimere le proprie potenzialità creative e a conoscere se stesso abbattendo le barriere della timidezza, favorendo un netto miglioramento dell’autostima.  Il percorso inizierà con un lavoro centrato sulle sei emozioni di Paul Ekman (psicologo statunitense): rabbia, gioia, tristezza, paura, disgusto, sorpresa, disprezzo.   Queste emozioni a sua volta saranno trasformate, mediante il lavoro corporeo, l’uso della voce, il disegno e la scrittura creativa. Questo tipo di percorso ha l’obiettivo di favorire, promuovere l’integrazione psico-fisica, cognitiva, emotiva e relazionale del bambino sviluppando e migliorando attraverso il lavoro di gruppo, la sua identità, la sua creatività e la libera espressione di sè.   Inizio corsi Sabato 3 Febbraio 16:30 presso la sede dell’Associazione Teatrale TuttaScena, Via Garibaldi, 22 62010 Montecassiano.  Info e costi Francesca Nardi (Presidente Associazione Teatrale TuttaScena) 3395315539, mail tuttascena.montecassiano@gmail.com.      

30/01/2018 15:09
Tolentino, al Politeama Poésia de Tango con il Quintetto Lunfardo  e le musiche di Astor Piazzolla e Saul Cosentino

Tolentino, al Politeama Poésia de Tango con il Quintetto Lunfardo e le musiche di Astor Piazzolla e Saul Cosentino

Una serata dedicata al tango inteso come filosofia, stile di vita, una fiera e orgogliosa battaglia con le malinconie della vita, poetica. Sabato 3 febbraio alle ore 21,15 il Quintetto Lunfardo presenta al Politeama di TolentinoPoésia de Tango proponendo musiche di Astor Piazzolla, Saul Cosentino e di compositori di tango e non solo. L’impronta inconfondibile del Quintetto Lunfardo risiede negli arrangiamenti originali uniti ad una continua ricerca nell'opera artistica di Astor Piazzolla e di altri compositori argentini contemporanei. Con il loro stile energico, introspettivo e passionale condurrà il pubblico in un viaggio attraverso il più intimo sentimento del tango. Il Quintetto Lunfardo formato da Mizuho Ueyama (Violino), Stefano Ensabella (Sassofoni), Gianluca Pirisi (Violoncello), Simone Pirisi (Contrabbasso) e Francesco Ensabella (Pianoforte), nasce dall'incontro di musicisti attivi nei più svariati ambiti musicali; dal jazz e musica contemporanea alla musica antica, dalla musica da camera alla musica d'orchestra.  In seguito all'incontro con il M° Hugo Aisemberg (direttore del Centro Astor Piazzolla) si fa spazio l'idea di creare un gruppo che possa diffondere la musica di Astor Piazzolla in un modo più vasto e sistematico. La particolare attenzione dedicata alle opere meno conosciute dal grande pubblico dona un'impronta inconfondibile al gruppo che vuole rispondere all'obiettivo che il Maestro argentino si era posto: creare musica sopra una base di tango. Un progetto che, attraverso nuove trascrizioni e nuovi arrangiamenti ad opera dei membri del Quintetto Lunfardo, vuole esprimere la natura più coinvolgente e intellettuale del lavoro di Astor Piazzolla che non perse l'occasione di studiare con alcuni dei grandi compositori del '900 come Nadia Boulanger e Alberto Ginastera.  Accanto al repertorio dedicato a Piazzolla, il Quintetto Lunfardo desidera diffondere la musica di compositori di tango contemporanei e di altri compositori attivi nella scena contemporanea. Un nuovo appuntamento della rassegna Altri percorsi in musica che continua sabato 24 febbraio con Piji e Electroswing Project. I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,30 alle 19,30 e da un’ora prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzohttp://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 15 euro+ prevendita.

30/01/2018 15:05
Escursioni al tramonto sui Sibillini: le iniziative di Active Tourism

Escursioni al tramonto sui Sibillini: le iniziative di Active Tourism

Nonostante un inverno che fino ad ora è stato quasi interamente privo di precipitazioni nevose i turisti non abbandonano i Sibillini. Nel weekend appena trascorso Risorse Active Tourism (www.activetourism.it) ha organizzato sia sabato che domenica due escursioni al tramonto sui Piani di Ragnolo che si sono concluse con una cena a base di prodotti locali nelle baite del Centro Fondo e Snowkite di Ragnolo. L’itinerario, molto semplice, consente di ammirare tutto il versante nord dei Sibillini da un lato e tutta la costa adriatica dall’altro e sarà nuovamente in programma nei prossimi fine settimana. Tutti gli eventi aggiornati sulla base delle condizioni meteo sono disponibili sulla pagina Facebook di Active Tourism.     

30/01/2018 10:54
Grande serata del Rotary di Tolentino con Maurizio Galimberti

Grande serata del Rotary di Tolentino con Maurizio Galimberti

Grande partecipazione, l’altra sera, al Politeama per l’incontro con Maurizio Galimberti organizzato dal Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi. Il grande fotografo milanese, famoso per la sua particolare tecnica quella dei mosaici polaroid, ha presentato il docufilm “San Nicola reMade” che è stato così proiettato per i soci rotariani.  E’ stato davvero emozionante vedere il documentario che racconta in maniera estremamente appassionante il lavoro di Galimberti che scattando oltre 9mila polaroid, con la sua personalissima tecnica, ha trasformato il capolavoro trecentesco dedicato a San Nicola da Tolentino, opera di Pietro da Rimini, in un suggestivo e grande “mosaico”.    Era presente Luca Giustozzi che, insieme a Massimiliano Sbrolla, ha documentato con lo short film di circa trenta minuti, tutto il progetto, durato quattro anni e che ha coinvolto un team di eccezionali professionisti che si sono misurati con un’iniziativa di grande respiro culturale voluto, finanziato e portato a termine da Alberto Marcelletti. <<Ogni volta che rivedo il docufilm è sempre un’emozione>> dice il farmacista che ha realizzato un’operazione di grande pregio sia artistico che culturale, lasciando un segno indelebile nella storia della fotografia italiana e internazionale. Al termine della proiezione del docufilm Galimberti ha dato vita ad una performance dal vivo che il pubblico ha avuto occasione di vedere in contemporanea su maxi schermo. Il fotografo ha realizzato un ritratto dal vivo all’attuale prefetto del club tolentinate, Annarita Ortolani. <<Ho vissuto una nuova esperienza – afferma – che mi ha dato tanta commozione.>> A Galimberti, instant artist internazionale, è stato consegnato l’ambito riconoscimento rotariano “Paul Harris Fellow” per i suoi meriti. <<E’ bello essere qui – dice – perché si contribuisce ad una storia importante che è quella di aiutare questa città a ripartire. La chiusura della basilica di San Nicola a livello economico e una catastrofe perché tutto l’indotto se n’è andato come il turismo. Grazie al Rotary di Tolentino per la serata ed al presidente>>.   All’evento hanno partecipato il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi; il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino; il governatore incoming del Distretto 2090, Gabrio Filonzi; il presidente Franco Moschini. Nel corso della serata, promossa dal Rotary, è stato anche possibile acquistare il volume di arte-fotografica “Maurizio Galimberti – San Nicola reMade”. Per l’occasione, infine, è stata allestita una mostra di opere del fotografo in alcune stanze del Politeama.        

30/01/2018 08:46
Montelupone, ancora sold out al Nicola degli Angeli

Montelupone, ancora sold out al Nicola degli Angeli

Due en plein di fila, per il “Teatro N. Degli Angeli 2018”, fanno presagire che la formula messa a punto dall’assessorato alla cultura sarà vincente anche quest’anno. Non è un caso, infatti, che dopo lo scontato “tutto esaurito” messo a segno lo scorso 13 gennaio con le spettacolo di Max Giusti, un altro sold out ha gratificato la stagione teatrale monteluponese domenica 28, quando il “Teatro Instabile” di Recanati ha proposto la sperimentata commedia dialettale “Lu medeco d’i matti” e il pubblico ha risposto alla grande, occupando tutti i posti disponibili sia in platea, che sui palchi.   Qual è, dunque, la formula vincente? Il teatro “Nicola Degli Angeli”, storico e sofisticato gioiello che, ideato dall’Aleandri (lo spesso dello Sferisterio), rappresenta pure una sicura attrattiva turistica, è molto richiesto e utilizzato, anche per la posizione baricentrica del paese, per convegni, spettacoli e rappresentazioni varie organizzati da altri committenti: da qui, l’esigenza di non sovraccaricare la struttura, e il bacino d’utenza, limitando la numerosità degli spettacoli della stagione. Inoltre, quest’anno si privilegia l’orario pomeridiano, facilitando così l’affluenza del pubblico nella stagione fredda ed evitando la sovrapposizione con le iniziative serali nelle cittadine limitrofe. Infine, i prezzi d’ingresso sono davvero popolari, in modo che ogni spettacolo sia occasione d’incontro per la comunità. Non ultimo, la valenza delle compagnie e degli artisti proposti. Si presume che il prossimo spettacolo, “Comico e soubrette: un amore a fisarmonica”, previsto per domenica 18 febbraio alle ore 17.15 possa confermare il trend iniziale e, allora, tre indizi faranno la prova che il “Teatro N. Degli Angeli 2018” significa successo pieno.       

29/01/2018 21:25
Al Multiplex Giometti di Tolentino film d’autore con la “ Decima Musa”

Al Multiplex Giometti di Tolentino film d’autore con la “ Decima Musa”

Anche a febbraio al multiplex Giometti di Tolentino, in collaborazione con Unitre, continua la rassegna cinematografica ‘La decima musa’, con l’introduzione alla visione filmica del prof. Cingolani, in abbonamento a 16 euro per quattro film con buffet iniziale. La rassegna si apre giovedì 1 febbraio alle ore 21.15, con il film della regista ungherese Ildikò Enyedi, ‘Corpo e anima’, che ha vinto l’Orso d’oro nella scorsa Berlinale, che racconta la storia di un incontro. Endre, direttore amministrativo di un mattatoio industriale, è sospettoso nei confronti di Mária, nuova responsabile del controllo qualità inviata dalle autorità. Endre pensa che Mária sia eccessivamente formale e troppo concentrata su sé stessa. E trova anche che sia troppo severa nel valutare la qualità delle carni. Semplicemente, Mária applica sul lavoro lo stesso ordine che utilizza nella gestione della sua vita. Il film nasce dal desiderio della regista di esporre la propria visione della condizione umana, di raccontare una storia d'amore travolgente nel modo meno passionale e spettacolare possibile.   Punto di partenza del progetto sono state le opere di Ágnes Nemes Nagy, poetessa ungherese che con le sue poesie celebrava l’eroismo quotidiano nella sua semplicità. Allo stesso modo il film si propone di indagare ciò che si dissimula dietro un volto apparentemente sereno, mostrando l’essenza umana invisibile a occhio nudo. A influire sul film anche la tragica esperienza personale della regista, che ha perso il proprio figlio a causa di un errore medico e ha assistito il padre mentre cercava di trovare una via d’uscita nel labirinto del sistema sanitario durante i suoi ultimi mesi di vita. La rassegna continua giovedì 8 febbraio con il film ‘My Generation’: nato da un’idea di Michael Caine, è  un’immersione in tre capitoli nello spirito rivoluzionario e libertario della swinging London degli anni Sessanta. Momento unico e seminale non solo in campo musicale, con la british invasion dei gruppi inglesi alla conquista dell’America, ma soprattutto per l’apertura a istanze democratiche, pacifiste, egualitarie. Mentre giovedì 15 febbraio il regista Martin McDonagh presenta il film ‘Tre manifesti a Ebbing, Missouri), vincitore del premio per la migliore sceneggiatura, che narra e tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia, ingaggiando una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. La rassegna è chiusa dal film di Luca Guadagnino, ‘Chiamami col tuo nome’, candidato a 4 Oscar, in proiezione giovedì 22 febbraio.  

29/01/2018 17:28
Montecosaro, mercoledì ultimo appuntamento con “Parlare Futuro”

Montecosaro, mercoledì ultimo appuntamento con “Parlare Futuro”

E' per Mercoledì  31 Gennaio  alle ore 21,15 a Montecosaro, nello storico e suggestivo Teatro delle Logge, l'ultimo appuntamento della rassegna Parlare Futuro. Lezioni d'Autore. Sarà il filosofo, matematico, saggista Giulio Giorello  a chiudere il fortunato ciclo di incontri, iniziato a novembre sul filo de "Il Dissenso".   Una sorta di  tributo al libero pensiero, alla disobbedienza al potere, al coraggio del diniego, un inno all'innovazione e alla conoscenza . Quindi, chi meglio di Giulio Giorello, poteva  trarre le conclusioni di questo lungo percorso all'insegna della libertà e della disobbedienza? E', infatti, Giulio Giorello nell'ultimo suo libro-intervista "L'etica del ribelle", a cura di Pino Donghi,  ad evidenziare la relazione fra rivoluzione e conoscenza asserendo in maniera lapidaria che "la verità è figliadel tempo, e forse la rivoluzione è il termine che media  tra tempo e conoscenza”.   E assecondando una certa insofferenza all'abuso che si è fatto del termine rivoluzione, il professore propone una categoria , non solo diversa, ma per certi versi antitetica di rivoluzione: la categoria di ribellione. E seguendo le orme del suo maestro, Ludovico Geymonat, espone uno dei nuclei tematici della narrazione che è lo studio delle rivoluzioni della conoscenza.E di concetto in concetto, altro tessuto connettivo della riflessione  sembra essere l'analogia fra rivoluzioni scientifiche e rivoluzioni politiche. Ma più di tutti colpisce la sintonia del filosofo Giorellocon il mondo anglosassone e protestante e ancor più meraviglia che quando deve parlare di rivoluzione non cita Ernesto Che Guevara, ma neppure i suoi amati filosofi Giordano Bruno e Baruch Spinoza. Le scelte scontate non gli appartengono. Ricorre, invece, a un autore spiritualista e aristocratico, eroe di guerra tedesco caro alla destra: Ernst Jünger. Dal suo Trattato del ribelle ricava il concetto che la resistenza al dispotismo nasce dalla libertà interiore di chi assegna «più valore al modo di essere» che «alla pura sopravvivenza». Quello di mercoledì sarà il Giorello di sempre, grande maestro e grande filosofo, colui che ama mettere in discussione le certezze più assodate, le credenze comuni  perchè in tutti i campi vince chi innova e  «le eccezioni non confermano la regola, ma diventano una nuova regola». Queste sono solo alcune delle argomentazioni toccate nell'ultimo libro del professore, ma tanti sono gli interrogativi che sorgono e che pensiamo possano essere sbrogliati mercoledì 31 gennaio.  Giulio Giorello è nato a Milano nel 1945, è filosofo ed epistemologo italiano. Laureato in filosofia e matematica, ha  insegnato nelle università di Pavia, Catania e dell’Insubria, per poi approdare al Politecnico di Milano, dove è docente tutt’ora di Filosofia della Scienza. Presidente della SILF, scrive per le pagine culturali de’ Il Corriere della Sera ed è autore di numerosi saggi filosofici, etici e politici come Quale Dio per la Sinistra?, Dove Fede e Ragione si incontrano?, Viaggio intorno all’evoluzione e Lo scimmione intelligente.  L'incontro è promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Montecosaro, da un circuito di sei Comuni delle province di Macerata, Fermo, Ancona e da numerosi sponsor privati.   

29/01/2018 16:35
“In giro con Leo a Recanati”: sabato in biblioteca la presentazione

“In giro con Leo a Recanati”: sabato in biblioteca la presentazione

Sabato 3 febbraio presso la Biblioteca Comunale di Recanati alle ore 10,30 si terrà la presentazione del libro illustrato per bambini “IN GIRO CON LEO A RECANATI” (Giaconi Editore)  di Carlo Guzzini, progetto grafico di Erika Carloni e Valentina Castellani. Nel testo si raccontano storie, personaggi, monumenti e percorsi. Una guida pensata per i piccoli turisti che intendono fare un giro a Recanati per scoprire, giocando tutti i segreti della città. All’iniziativa partecipano  l’Assessore alle Culture e Pubblica Istruzione Rita Soccio, l’insegnante Antonella Maggini, l’autore e l’editore.  Presenti anche alcune classi delle primarie degli Istituti comprensivi locali e sarà un’occasione ulteriore per proseguire le iniziative che la biblioteca dedica ai bambini.

29/01/2018 13:02
Civitanova, all’Annibal Caro arriva “Cappuccetto rosso”

Civitanova, all’Annibal Caro arriva “Cappuccetto rosso”

La storia di Cappuccetto Rosso è il nuovo appuntamento della rassegna A teatro con mamma e papà, con la direzione artistica di Marco Renzi. Domenica 4 febbraio, alle 17 al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta sale sul palco la compagnia I Guardiani dell’Oca di Guardiagrele (Chieti), con la celebre fiaba di Charles Perrault. Il racconto della bambina che incontra il lupo è adattato dal regista Zenone Benedetto, che ne è anche interprete insieme a Tiziano Feola. Le musiche e i versi sono di Antonio Cericola, luci e audio sono curati da Carlo Mené, mentre la scenografia è firmata da MarioMirabassi. I costumi sono di Ettore Margiotta e i pupazzi di Ada Mirabassi. Il prezzo del biglietto è di 6 euro. Per prenotare il posto, telefonare ai seguenti numeri: 0734/440361 - 440368 fino a venerdì, dalle ore 9 alle ore 13,30; in altri orari 335/5268147. La rassegna A teatro con mamma e papà, che conta sei spettacoli fino all’11 marzo, è organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda dei Teatri e da Proscenio Teatro. Fa parte di un progetto molto ampio, Tir - Teatri in rete, che coinvolge dieci Comuni nelle province di Ancona (Osimo), Macerata (Civitanova Marche, Monte San Giusto, Treia), Fermo (Fermo, Montegranaro, Montegiorgio, Porto San Giorgio), Ascoli Piceno (Comunanza, Grottammare). Si tratta del più grande circuito di teatro per l'infanzia e l'adolescenza nella parte sud della regione Marche, avviato 32 anni fa.    

29/01/2018 12:51
Recanati, grande partecipazione alla maratona di lettura per la Giornata della Memoria

Recanati, grande partecipazione alla maratona di lettura per la Giornata della Memoria

Anche quest'anno Recanati ha celebrato la Giornata della Memoria con la terza edizione della maratona di lettura "Anne Frank dall'alba al tramonto"( Diario di Anne Frank). La staffetta è iniziata al mattino al "Giardino delle parole interrotte" alla presenza dell'Assessore alle Culture Rita Soccio e dello scrittore Adrian Bravi; a seguire ha fatto tappa presso la vicina Scuola Media "Patrizi". Le successive fermate  al Liceo” G.Leopardi” ( via Aldo Moro), all’ IIS "Mattei", all’ IIS "Bonifazi, alla scuola Media “Badaloni” per concludersi al Liceo “G.Leopardi”(Palazzo Venieri). Nel pomeriggio la lettura è proseguita nei locali della la Sartoria Latini con il prof. Sauro Savelli, quindi biblioteca Comunale con la Compagnia Instabile, Università di Istruzione Permanente "Don G. Simonetti" con la prof.ssa Norma Stramucci, per poi  chiudere la giornata al foyer del Teatro Persiani con gli attori Simone Marconi e Marta Ricci. L’intera maratona è stata seguita con entusiasmo dall'Assessore Soccio, che in chiusura ha affermato “ Sono molto soddisfatta della partecipazione di tanti cittadini e delle scuole che ancora una volta hanno saputo cogliere il vero significato di questa Celebrazione. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo suggestivo ed emozionante progetto, in particolare per la collaborazione i professori Paolo Coppari e Gabriele Cingolani dell'Istituto Storico della Resistenza M. Morbiducci”.  

29/01/2018 10:45
Giorno della Memoria 2018 a Treia:  "Ad Auschwitz... c'era un'orchestra"

Giorno della Memoria 2018 a Treia: "Ad Auschwitz... c'era un'orchestra"

Il 27 gennaio, nel Giorno della Memoria, l’Aula Didattica Multimediale del Museo Civico Archeologico di Treia ha ospitato l’evento “Ad Auschwitz c’era un’orchestra”, realizzato dal Comune di Treia, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “E. Paladini”; l’iniziativa nasce da una proposta di Paolo Coppari, Presidente dell’Istituto Storico “Morbiducci” di Macerata, su idea e progetto del Maestro Stefano Rocchetti. Hanno partecipato le classi Terze della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “E. Paladini” di Treia e Passo di Treia. Protagonista della giornata il tema della Shoah, attraverso letture di alcuni autori, tra cui Primo Levi, la visione di documentari, interviste e testimonianze dei superstiti dell’Olocausto, la proiezione di parti di film, come ad esempio “Il pianista” di Roman Polanski. Una giornata molto importante e significativa per tutti i cittadini, ma soprattutto per i giovani, che hanno avuto occasione di conoscere più da vicino un dramma, quello delle leggi razziali e delle persecuzioni, che resta uno dei momenti più bui della nostra storia. Ognuno dei documenti proposti, dalle testimonianze attraverso i filmati, alla musica come tema predominante, hanno reso questa giornata estremamente suggestiva, suscitando forti emozioni nei partecipanti. A guidare e offrire interessanti spunti di riflessione in questa giornata sono stati il Prof. Paolo Coppari e il Maestro Stefano Rocchetti. Il tema affrontato, come richiama il titolo di questa iniziativa, è la “musica concentrazionaria”, nata nel periodo di prigionia degli ebrei nei campi di concentramento, alla quale si conferiscono due diverse chiavi di lettura. Da un lato viene, infatti, concepita come arma distruttiva e di orrore, nell’esempio di orchestre costituite dai detenuti, che accompagnavano tragicamente le esecuzioni dei prigionieri su ordine dei nazisti; dall'altro, la musica assume una veste salvifica, di conforto, un modo per contrastare la morte e l’annientamento, aiutando i deportati a sopportare e sopravvivere alle barbarie inflitte dal nazismo. Dunque, un racconto in musica che propone una profonda riflessione su una delle pagine più orrende nella storia dell’umanità. Poiché, come afferma Primo Levi, «se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». Dopi i saluti dell’amministrazione portati dal Sindaco Franco Capponi e dal Vicesindaco Edi Castellani, anche l’intervento della Dirigente Scolastica Laura Vecchioli. Presenti anche il Presidente della Banda Musicale Città di Treia, Paolo Damiani e il dottor Umberto Patassini, chiamati a portare la loro testimonianza della visita della Banda Musicale Città di Treia ad Auschwitz nel 2007. L'evento, aperto a tutta la cittadinanza, che ha partecipato numerosa, era inserito nell’elenco stilato dal Consiglio Regionale delle Marche ed ha ottenuto il patrocinio della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Macerata, che si ringrazia per la grande sensibilità.    

28/01/2018 11:05
Macerata Racconta, domani ultimo appuntamento dedicato alla Mitteleuropa

Macerata Racconta, domani ultimo appuntamento dedicato alla Mitteleuropa

Domani domenica 28 gennaio, alle ore 17.30, nella sala dell’ex Cinema Sferisterio, ultimo appuntamento con la mini rassegna invernale di Macerata Racconta “I Giorni della Merla”, dedicato alla Mitteleuropa e in particolare alla stagione felice di Vienna e dei suoi lussuosi caffè. A ricreare quella magica atmosfera con Una sedia democratica: Vienna Felix e Thonet, saranno lo storico e antiquario Giovanni Renzi, la cantante Gaia Petrone, la pianista Arabella Cortesi, l’attrice Pamela Olivieri e l’attore Rodolfo Ripa, che si alterneranno tra interpretazioni recitative da “Le sedie” di Ionesco e brani musicali di Alma Shindler Mahler, G. Mahler, Berg, Strauss, Weil. In quei caffè evocati, spesso si incontravano intellettuali e giornalisti e proprio il giornalista e scrittore Giosuè Calaciura, premio Volponi 2017 con “Borgo vecchio”, concluderà l’appuntamento con Una sedia per informare. Il giornalismo del desk. Parlerà di come il giornalismo si sia ormai  “seduto” nella pigra staticità del web, o in attesa di veline, rinunciando a scendere in strada per cercare, vedere,  capire e chiedere.

27/01/2018 15:04
Macerata, inaugurata la mostra "Filo spinato dalla Grande Guerra al tempo presente"

Macerata, inaugurata la mostra "Filo spinato dalla Grande Guerra al tempo presente"

Una riflessione sulle barriere e le divisioni che l’uomo è capace di costruire, fatta attraverso i reticolati dei fronti del primo conflitto mondiale fino alle odierne frontiere europee. È il contento della mostra "Filo spinato dalla Grande Guerra al tempo presente" che ha aperto i battenti sabato 27 gennaio alla Galleria Antichi Forni di Macerata per il Giorno della Memoria 2018, presenti il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, il dott. Cacciaguerra della Prefettura, i presidente dell’Istituto Gramsci Marche Carlo Latini, dell’Isrec Paolo Copparo, dell’ANPI Lorenzo Marconi e numerosi studenti delle scuole superiori e insegnanti. L’esposizione, curata da Lorenzo Montesi e Tommaso Leone dell’Istituto Gramsci Marche, è promossa da Comune, Istituto Storico della Resistenza e Fondazione Belli nell’ambito delle iniziative organizzate per non dimenticare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione nazifascista sfociata nello sterminio di undici milioni di persone, tra ebrei, rom, omosessuali, oppositori politici e internati militari. “L’offuscamento della memoria ci espone al rischio che si ripropongano situazioni del passato. Sottovalutare fatti attuali, come razzismo, xenofobia e nazionalismo, può mettere in pericolo la democrazia” è stato sottolineato nel corso dell’inaugurazione in cui sono stati lanciati ai giovani spunti di riflessione e di analisi dei nostri tempi, affinché si scongiuri il rischio di vivere oggi “la stessa storia del passato, sia pur manifestata in diverso modo.” Il filo spinato è stato uno dei principali protagonisti della Grande Guerra. La sua efficacia, massima per un prezzo minimo, ne ha fatto uno straordinario strumento di inclusione ed esclusione, il filo spinato figura tra le invenzioni che segnarono la storia del Novecento e il suo impiego tradisce, secondo Olivier Razac, uno dei segreti “meglio custoditi dell’economia biopolitica: ciò che si applica alle mandrie si applica all’uomo”.  La mostra si sviluppa in tre capitoli, il primo incentrato sulla prima guerra mondiale, con scenari di guerra, psicologia della trincea e fisicità del filo spinato. Il secondo sul filo spinato oggi, con i “muri” (Cipro, Spagna, Ungheria, Macedonia) e la drammatica attualità dell’uso del filo spinato che unisce l’inutile strage del primo Novecento con le frontiere europee odierne. L’ultimo capitolo è sulla memoria attraverso il filo spinato diffusa nel ventesimo secolo, che propone foto di scene di film, stampe, locandine, prime pagine delle riviste, cartoline e monumenti, che ritraggono il filo spinato come oggetto della Memoria. La mostra rimarrà aperta fino al 9 febbraio con i seguenti orari: venerdì, sabato e domenica 10-13 e 16-19 altri giorni 16-19 chiuso il lunedì.

27/01/2018 14:54
Pieve Torina, nella nuova scuola un convegno per celebrare la Giornata della Memoria

Pieve Torina, nella nuova scuola un convegno per celebrare la Giornata della Memoria

Si è svolto a Pieve Torina, presso la nuova scuola primaria, il convegno sulla Giornata della Memoria intitolato "Quale Memoria". Erano presenti al convegno la dott.ssa Daniela Tisi direttore della Rete Museale dei Sibillini ", il dottor Giuseppe Morgese co-autore del libro "Una Regione ed i suoi campi", il vescovo di Camerino S.E. Mons Francesco Giovanni Brugnaro ed il Sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. Presenti anche gli studenti della scuola con i loro insegnanti ed il preside Maurizio Cavallaro. Il convegno è stato introdotto dal Prof. Maurizio Petrocchi dell'Università di Macerata, sostenendo che il 27 gennaio è un giorno molto importante per chi studia la storia, perché si tratta di un momento che ci ricorda cosa è successo in quella determinata data. Il prof Petrocchi ha passato la parola al Sindaco Gentilucci il quale ha detto che il convegno sulla Giornata della Memoria è il primo che si svolge sulla nuova scuola di Pieve Torina e si inserisce in un secondo ciclo di interventi riguardo il nuovo istituto scolastico del Paese. Il Preside Maurizio Cavallaro ha detto che la nuova scuola è la comunità dei ragazzi e che si è piu liberi e sereni di svolgere e vivere le attività scolastiche, inoltre ha invitato i suoi studenti a riflettere se come avrebbero vissuto a Pieve Torina durante il periodo della leggi razziali. Il Prof Petrocchi ha ringraziato gli ospiti per la loro presenza al primo convegno svoltosi nella nuova scuola di Pieve Torina e ha voluto raccontare una storia di un ragazzo di 19 anni che finite le scuole superiori decise di arruolarsi. Questo ragazzo non sapeva cosa fosse la disciplina  e della vita militare, così iniziò l'addestramento e la prima cosa che gli venne ordinata fu quella di rifarsi il letto. Il letto doveva rifarlo bene altrimenti in caso contrario il ragazzo sarebbe rimasto chiuso in caserma dopo le attività addestrative. "Per fare le grandi - racconta - cose occorre fare bene le piccole cose e così questo soldato conobbe molte persone straordinarie che avevano sacrificato la loro vita per il paese. Queste persone gli spiegavano che la vita è molto difficile e che è difficile cambiarla ma nello stesso tempo occorre cercare un qualcosa che motivi la propria vita, che ci permetta di essere positivi già dal primo mattino. Il soldatino nella propria squadra aveva imparato a lavorare in gruppo dove una persona si sostiene con l'altro, ma gli capitò pure di incontrare persone che gli consigliavano solo di pensare a se stesso. Molte persone davano fiducia a questo soldatino perché vedevano in lui potenzialità e questo ragazzo ne fu molto grato ricambiando con fiducia e opportunità. Questa cosa dovrebbe valere nella vita di tutti i giorni incontrando persone ed amici che lo sostengano nel cammino della vita. Anche questo soldatino sbattè il muso contro dei no, gli insuccessi ed i successi non dipendono dalla sorte ma soprattutto da noi. Secondo Petrocchi è importante anche saper affrontare le ingiustizie come hanno fatto nel passato Nelson Mandela, Gesù Cristo, Gandhi e anche il soldatino del racconto osava per vincere cioè metteva alla prova i suoi limiti. Questo soldatino incontrò pure delle persone malvagie ma non si fece rovinare i suoi sogni e il Prof Petrocchi ha incitato gli studenti presenti a credere nei propri sogni con coraggio senza farsi condizionare da nessuno. Quando Hitler invase l'Europa l'unica Nazione a reagire fu l'Inghilterra di Winston Churchill uomo di grande coraggio che ha tenuto testa al Fuhrer nonostante i disastri subiti dal territorio anglosassone". Nella vita, ha concluso Petrocchi ai suoi studenti, ci saranno momenti belli e momenti brutti ma l'importante è affrontarli a testa alta come il soldatino del racconto da lui citato e soprattutto schierarsi sempre con i più deboli La Dott.ssa Tisi ha spiegato poi il valore della memoria e del suo significato nella Comunità. Il museo è un luogo di conservazione dove teniamo opere o beni importanti ma sono anche luoghi che raccontano la nostra memoria e che ci fanno capire chi siamo. La memoria è un valore per affrontare in maniera migliore il presente ed il futuro. La Dott.ssa Tisi ha detto agli studenti è molto importante essere consapevoli della proria identità territoriale e soprattutto avere un luogo come punto di riferimento. Gli spazi culturali vanno resi vivi e partecipi dentro la comunità ed è un modo per riprendere le nostre radici e soprattutto difenderle durante l'età adulta. Il museo è l'epicentro della memoria Il dottor Morgese ha voluto far sentire la sua vicinanza agli studenti della scuola di Pieve Torina per le ferite visibili causate dal terremoto ma soprattutto quelle invisibili e che rimarranno indelebili per tutto il resto della loro vita. Parlando di ferite indelebili il Dott Morgese ha fatto l'esempio di Whatsapp facendo riferimento alla spunta della conferma di lettura. Nel caso che la spunta non venisse mai letta al giorno d'oggi è qualcosa di terribile perché ci si sente isolati. Gli Ebrei negli anni '40 avevano le loro relazioni, i loro affetti e le loro amicizie e che poi sono scomparse per opera di leggi e persone che arbitrariamente hanno deciso per gli altri. Fare memoria significa conservare dei simboli che ci aiutano a ricordare ed a affrontare la vita, fare dei pellegrinaggi presso i luoghi dove sono avvenuti i misfatti causati dalle leggi razziali e toccare con mano che in quel luogo c'è stata una sofferenza. Queste esperienze, pur negative, non vanno rimosse altrimenti non si potrà mai capire quello che succederà in seguito e che si potrà ripetere. Non bisogna accontentarsi di quello che ci viene detto ma bisogna approfondire sempre. Il Vescovo di Camerino Brugnaro ha ricordato che la seconda guerra mondiale è stata una guerra di tanti contro pochissimi solo perché avevano un certo nome e cognome. Governanti e gente comune costrinsero altri a venir meno al diritto di vivere solo perché erano ebrei di nascita. Il Regno D'Italia cadè nell'inganno delle leggi razziali e procedette con la deportazione e l'eliminazione degli ebrei, le leggi razziali imponevano l'obbligo di denuncia ai cittadini se venivano a conoscenza della presenza di ebrei nelle città o nei propri quartieri. L'egoismo non è solo l'io ma anche l'egoismo dei popoli e delle culture, si fa memoria affinché non si ripeta più quello che è successo più di 70 anni fa altrimenti rischia di ripetersi. Il cuore dell'uomo purtroppo può cadere nella trappola della radice dell'egoismo e per questo è un dovere fare memoria. La storia è un modo per ricordare molto di più di quello che già ricordiamo, inoltre la memoria si affida alla storia. La storia è il luogo della memoria di tutti ed il vescovo ha fatto l'esempio dei soldati americani quando misero piedi nei campi di sterminio e videro tutto con i loro occhi. Questi militari statunitensi affidarono le foto di quei luoghi con le relative documentazioni alla storia. Il Vescovo ha concluso il suo intervento dicendo agli studenti che il bene costa sempre. Il sindaco Alessandro Gentilucci ha confermato che il museo è la nostra memoria. Facendo l'esempio della scuola demolita ha detto che se ci scriviamo qualcosa come in un diario si riesce a cristalizzare un evento vissuto altrimenti rischia di essere documentato. Il Sindaco ha sostenuto che guardare solo la propria pancia non permette di guardare al futuro ma il terremoto ha insegnato la coesione e che i cittadini si sono dati una mano. Gli Italiani del resto della penisola non hanno abbandonato Pieve Torina e tutte queste cose andrebbero scritte per non dimenticarle. I donatori che hanno regalato la nuova scuola vanno ricordati e perché questo ci permetterà di affrontare le difficoltà che verranno e le persone che avranno bisogno come abbiamo bisogno noi. Il Sindaco Gentilucci ha concluso il suo intervento dicendo agli alunni che la cultura è un modo indispensabile per coltivare i propri sogni e far rinascere una comunità. Il parroco di Pieve Torina Don Nello Tranzocchi infiene si è augurato che venga ricostruita la vita insieme e ha parlato della parrocchia e della Chiesa accanto alla scuola. Quei luoghi ci sono ma se non ci si mette piede è come se fossero inesistenti e si è augurato che la comunità possa rientrarci il prima possibile. La parrocchia, ha sostenuto Don Nello, riprenderà vita nella nuova sede provvisoria e che questo ci indica che non è il momento di star seduti ma andare avanti.

27/01/2018 12:30
Montelupone, va in scena la commedia dialettale “Lu Medeco D’i Matti”

Montelupone, va in scena la commedia dialettale “Lu Medeco D’i Matti”

Dopo l’esordio da “tutto esaurito” dello scorso 13 gennaio con Max Giusti, la stagione “Teatro Nicola Degli Angeli 2018” si appresta al secondo appuntamento avvalendosi della proposta del Teatro Instabile di Recanati, che nel pomeriggio di domenica 28 gennaio, alle ore 17.15 , porterà in scena la commedia dialettale “Lu Medeco D’i Matti”, con la regia di Roberto Tanoni. Si tratta di un testo che, tratto dalla commedia di E. Scarpetta ambientata nei primi decenni del ‘900, è stato ri-adattato agli anni 60 – 70 e ri-ambientato nello scenario recanatese.   Il lavoro del Teatro Instabile, recitato con maestria e già sperimentato e apprezzato in diverse rassegne di teatro dialettale, sarà accolto con favore da un pubblico che mostra di apprezzare la divertente spontaneità dell’espressione teatrale.  

27/01/2018 09:08
Treia, sabato sera con Pippo Franco

Treia, sabato sera con Pippo Franco

Sabato 27 gennaio, alle ore 21.15, il Teatro Comunale di Treia aprirà le porte al cabaret e alla comicità con lo spettacolo di Pippo Franco "Non ci resta che ridere", tratto dalla rassegna "Il meglio del Bagaglino". Una serata all'insegna di una riflessione in chiave ironica sull'esistenza, un confronto tra la realtà di ieri e quella di oggi. Pippo Franco è da solo sul palco, per un’analisi spietata su come si è trasformato il mondo: l’ironia serve ad esorcizzare il dramma per recuperare una sorta di felicità che nasce con l’uomo. Oggi abbiamo perso molta della nostra ironia e senza di essa, il più delle volte, si soccombe. Infatti, è proprio grazie alla sana ironia, che riusciamo ad affrontare la realtà, una realtà in cui l’uomo è diventato un numero ormai, perdendo il significato più profondo dell'esistenza e di ciò che la nobilita, l'arte.   Abbattere gli schemi, distruggere gli aspetti artificiali della psiche nei quali l’uomo è rimasto intrappolato: questo è l’unico modo, secondo Pippo, di ristabilire un equilibrio interiore e una logica. Oggi nessuno si guarda più dentro, o finge di non vedersi, per non affrontare prima di tutto sé stesso. È prigioniero di un mondo che guarda al mercato, all’economia, dove nessun governo si preoccupa più del benessere delle persone.  È per questo che l'ingrediente principale per sopravvivere in un mondo che sta andando verso una direzione imprevedibile, è l'ironia! Per info e prenotazioni: 339/2304624 Prevendita www.liveticket.it/tonicoservice

26/01/2018 15:08
All’ex cinema Sferisterio “I Giorni della Merla” con Roberto Arduini

All’ex cinema Sferisterio “I Giorni della Merla” con Roberto Arduini

Sabato 27 gennaio, alle ore 17.30, nella sala dell’ex Cinema Sferisterio, secondo incontro de I giorni della Merla, piccola rassegna invernale di Macerata Racconta, protagonista Roberto Arduini, giornalista, grande esperto di letteratura fantastica e presidente dell'Associazione Italiana Studi Tolkeniani. L’incontro, dal titolo Una sedia per regnare: Winter is coming, il Trono di spade e altre saghe, è dedicato alla serie televisiva più popolare di tutti i tempi, Games of Thrones, tratta dalla fortunata saga di George Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Arduini, condurrà il pubblico in una affabulazione che ha come filo conduttore una sedia per regnare, simbolo del potere in un gioco di forze, e l'inverno come sfida, minaccia ed attesa. L'accompagnamento musicale vede due giovanissimi talenti come Michela Tancredi all'arpa e Simone Dalla Ceca al canto. Conducono Loredana Lipperini e Lucia Trancredi.  Roberto Arduini, giornalista de “L’Unità”, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, è membro del Comitato Scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820. È co-autore e co-curatore di: Il Kalevala. Poema nazionale finnico, nella traduzione di Paolo Emilio Pavolini (Il Cerchio, 2007), La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi (Marietti, 2008), La Falce spezzata. Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien(Marietti, 2009), La biblioteca di Bilbo. Percorsi di lettura tolkieniani nei libri per ragazzi (Effatà, 2011), Tolkien e la Filosofia (Marietti, 2011) e C’era una volta… Lo Hobbit (Marietti, 2012). È traduttore della postfazione di Tom Shippey ne Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm di J.R.R. Tolkien, curata da Wu Ming 4 (Bompiani, 2010). Tra gli ultimi saggi pubblicati, quelli degli Atti del Convegno J.R.R. Tolkien: Viaggio ed Eroismo ne Il Signore degli Anelli, svoltosi il 17 novembre 2014 a Palermo e edito recentemente dalla rivista scientifica Classico Contemporaneo, e quello contenuto negli atti del convegno All’Ombra del Signore Degli Anelli, le opere minori di J.R.R. Tolkien, svoltosi a Trento il 13 e 14 maggio 2015 e organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento. Altri suoi contributi sono stati pubblicati dalle case editrici Aracne, Cuec, Senza Patria e Routledge University Press e alcuni suoi articoli sono apparsi nelle riviste Endóre e Terra di Mezzo. Due dei libri da lui curati sono stati tradotti in inglese da Walking Tree Publishers. Tiene abitualmente conferenze in Italia e all’estero, soprattutto in Gran Bretagna e Stati Uniti.

26/01/2018 14:18
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