Dopo la prestigiosa anteprima con Claudio Orazi, già direttore artistico allo Sferisterio di Macerata e all’Arena di Verona, il Mugellini Festival, rassegna di musica e arte organizzata dall’Amministrazione Comunale di Potenza Picena unitamente all’Ass.ne Centro Culturale, apre l’edizione 2018 Domenica 7 ottobre alle ore 17.30 presso la suggestiva Cappella della Congrega dei Contadini: location perfetta per godere di una serata unica e speciale con il concerto del Maestro Enrico PACE.
Considerato uno dei più importanti pianisti italiani viventi Pace ha partecipato ai più prestigiosi Festival nazionali ed internazionali conseguendo rilevanti consensi di pubblico e critica. Il MuFe 2018 di Potenza Picena non poteva aprire in modo più qualificato.
Grazie al successo ottenuto nelle precedenti edizione, il Festival è diventato un importante e assicurato avvenimento musicale che richiama, ogni anno, un’ampia partecipazione e la presenza di musicisti, orchestre, artisti e personaggi di notevole rilievo, conosciuti nel panorama artistico anche oltre confine.
La terza edizione del Mugellini Festival che si articolerà (come pure per gli altri appuntamenti) in simbiosi tra musica e arti visive, si connota anche per l’apertura all’eccellenza manifatturiera del territorio. Infatti, oltre alla performance pianistica del M° Pace, l’evento di apertura sarà anche occasione per presentare al pubblico alcuni prodotti realizzati da importanti realtà in esclusiva per il Festival. La sfilata proposta e realizzata dallo storico atelier di Lia Panichi con abiti e accessori uomo/donna creati con originali tessuti ispirati al M° Mugellini e alle decorazioni della Cappella della Congrega dei Contadini, farà da preziosa cornice ad un evento imperdibile.
E, dulcis in fundo, la rinomata cioccolateria Marangoni di Macerata presenterà il “Mugellino”, un dolce appositamente realizzato per il Festival che mira a diventare una tradizione gastronomica potentina.
"In dieci minuti è come se fossi invecchiato di 60 anni". A parlare è il montecosarese Simone Verducci, classe 1981, meccanico in una concessionaria di Ancona, che ci ha voluto raccontare la sua incredibile vicenda personale, che lo ha portato dall'oggi al domani a non essere più padrone della sua vita e finire ospite nel reparto psichiatrico di un ospedale.
"Era il febbraio del 2015 quando tutto ebbe inizio - inizia così il racconto di Simone - ed è precipitato tutto in un paio di settimane. Il primo sintono è stato che iniziavo a piangere senza motivo e non ce la facevo a smettere. La prima notte, non riuscivo a dormire, ho provato senza successo con delle tisane, quando ad un certo punto ho sentito un forte dolore all'addome, come una coltellata, e da li non ho più dormito fino alla guarigione".
"Cercando di spiegarlo in poche parole - continua il montecosarese -, in dieci minuti è come se fossi invecchiato di 60 anni. Non riuscivo più a fare niente, mi tremavano le mani, non riuscivo più a scrivere, piangevo senza motivo, non dormivo più. Non ho dormito per tutto il tempo che sono stato male e in un anno e tre mesi, anche se può sembrare impossibile, non ho mai chiuso occhio".
Nel frattempo il ragazzo provava a farsi forza vivendo la quotidianità, continuando persino a lavorare ma la situazione non migliorava. I genitori, con cui viveva, non sapevano più che fare, come aiutarlo, fino a quando, d'accordo con gli specialisti interpellati, si è presa la decisione del ricovero in psichiatria, all'ospedale Civitanova. La diagnosi parlava di una "sindrome bipolare affettiva" ma due mesi di trattamenti, con farmaci anche molto potenti, non hanno dato però nessun risultato e alla fine Simone torna a casa.
Dopo altri due mesi di riposo assoluto, nonostante la consapevolezza di non essere in grado, si decide comunque di tornare al lavoro, di cercare di fare una vita normale e di ignorare quel male oscuro. "Non dormivo, non avevo riflessi - ricorda così quel periodo il ragazzo -, tanto che ho fatto un paio di incidenti, dove fortunatamente non è stato coinvolto nessun'altro e non mi sono fatto male. Secondo me i dottori non avrebbero dovuto permettere questa cosa e forse hanno sottovalutato la gravità della mia situazione. Uscivo anche con gli amici ma ero assente, sempre in silenzio completo, ci fossi o meno non avrebbero notato nemmeno la differenza".
Nel frattempo il tempo passava e la "non vita" di Simone continuava, sempre sullo stesso binario, sempre uguale, fatta di lavoro, amici, famiglia ma lui continuava a stare male, fino a quando, così com'era iniziata, imprevista, repentina e senza una spiegazione apparente, nel giugno del 2016 c'è stata anche una fine.
"Fino a tre giorni prima della guarigione - racconta il montecosarese -, anche se forse le persone che mi erano intorno notavano dei miglioramenti, secondo me non era cambiato niente. Ho realizzato di iniziare a stare meglio nel momento in cui ho iniziato a scrivere, come ad esempio dei post sui social, abbandonati completamente fin dal primo giorno di malattia. La guarigione la ricordo come un'esplosione dentro me, una "bomba di vita" che mi ha colpito in maniera inspiegabile razionalmente. Era semplicemente finita ed ho iniziato a stare bene. Anzi, stavo così bene come non lo ero mai stato ed ho inziato ad essere un'altra persona, molto più viva e attiva di prima".
"Pur non conoscendo né il motivo scatenante - continua Simone -, né quello della fine del mio male, le uniche spiegazioni che ho provato a darmi sono il fatto che tenevo sempre tutto dentro, ero molto introverso, sopportavo sempre in silenzio, mai un sfogo, e l'accumulo di tutto questo è esploso dentro di me. Credo inoltre che sia una cosa che possa accadere a chiunque".
"Hai paura che ti possa capitare di nuovo?", chiediamo al ragazzo e lui ci risponde così: "Ci ho pensato, ci ho riflettuto molto, e mi sono reso conto che il mio modo di reagire ai problemi ora è diverso. Una volta tenevo tutto dentro, invece adesso reagisco. Se devo dire una cosa non ci penso nemmeno un secondo, perché so che se non lo faccio, questa cosa mi farà probabilmente stare male".
Da questa esperienza personale è nato anche un libro, intitolato "Anestesia totale sveglio", scritto "quasi a scopo terapeutico, per cercare di accettare quello che era successo. Ho cercato di raccontare il più possibile ed ho fatto il massimo per far capire quello che provavo, che stavo vivendo, anche se mi rendo conto che è veramente difficile".
Il libro di Simone Veducci è in vendita a Montecosaro Scalo, presso Karta Bookbar.
Il concerto in onore di Beniamino Gigli previsto per sabato sera è rinviato a causa dell'indisposizione del Maestro Leo Nucci. Lo rende noto il Comune di Recanati.
Impegnato in questi giorni in Francia, a Marsiglia, l'ospite d'onore della serata ha telefonato al sindaco Fiordomo per informarlo del problema di salute che lo costringe ad alcuni giorni di stop. Dispiaciuto per il contrattempo si è reso disponibile per fissare una nuova data che potrebbe essere nel periodo febbraio- marzo.
Il sindaco ha ringraziato il cittadino benemerito augurandogli una pronta guarigione. Si ringrazia per la disponibilità e per il lavoro svolto organizzatori, musicisti, artisti e altri ospiti previsti. Un lavoro che non andrà disperso costituendo il canovaccio dello spettacolo nella data che verrà fissata dal Maestro Nucci. Resta invariato il programma del pomeriggio dedicato a Biagio Biagetti.
Ritorna a Macerata il trionfatore di Musicultura 2018 Davide Zilli, irriverente professore di italiano al mattino e cantautore pianista classico e jazz la sera. Giovedì 4 ottobre alle 17.30 al Casb – Biblioteca didattica di Ateneo, l’artista sarà l’ospite speciale di un evento riservato agli studenti per presentare i servizi di orientamento al lavoro dell’Università di Macerata.
E’ un testimonial ideale, Zilli, che ha dedicato il suo brano vincitore del Festival, “Coinquilini”, proprio agli studenti universitari che si trovano a vivere in quella sorta di “comunismo coatto”, come il cantautore l’ha sarcasticamente definito, che è l’appartamento condiviso. “Né fratelli né cugini, siamo coinquilini”: una divertente riflessione sulla vita universitaria premiata anche per il miglior testo dalla giuria delle Università di Macerata e Camerino.
L’incontro è stato pensato per far conoscere i servizi Unimc dedicati alla transizione dall'università al mercato del lavoro. “Abbiamo verificato - spiega la delegata del rettore Pamela Lattanzi - che spesso i nostri studenti non sono pienamente consapevoli delle tante iniziative da noi organizzate per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, ridurre i tempi, accrescere la coerenza tra gli studi effettuati e i profili professionali, fornire competenze trasversali sempre più richieste dalle aziende”. L’Ateneo ha da tempo integrato le proprie funzioni tradizionali di didattica e ricerca con una serie di attività che stanno acquisendo sempre maggiore rilevanza, in questo caso legate al placement e al mondo delle professioni. Giusto per citare alcune delle opportunità offerte: servizio di accoglienza e prima informazione su offerte di lavoro, tirocini extracurriculari e apprendistati di alta formazione e ricerca; organizzazione di eventi formativi per il potenziamento delle soft skills; laboratori di formazione imprenditoriale e consulenza orientativa per l’ingresso nel mondo del lavoro; supporto alle start up e incubazione di imprese; gestione della banca dati AlmaLaurea per l’incontro tra domanda (imprese) e offerta di lavoro (curriculum dei laureati). Gli studenti Unimc interessati a partecipare possono iscriversi attraverso il sito dell’Ateneo www.unimc.it.
Un bando per la selezione di undici creativi under 35 provenienti da tutta Italia per rilanciare il turismo nel Piceno colpito dal terremoto attraverso i linguaggi espressivi della contemporaneità. L’iniziativa è promossa dal progetto "Invasioni contemporanee. Valorizzazione e promozione dei luoghi attraverso narrazioni innovative", realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno dal Comune di Ascoli Piceno, Melting Pro, Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Accademia di Belle Arti di Macerata, Cotton Lab, Defloyd, Dimensione Ascoli.
“Dall’agosto 2016 la Fondazione – dichiara il Presidente Angelo Davide Galeati – è ininterrottamente impegnata nell’analisi dei bisogni e nella proposizione, nel sostegno e nella realizzazione di progetti che offrano alla comunità soluzioni innovative e sostenibili di rilancio. Invasioni contemporanee è a pieno titolo una di queste iniziative che promettono di contribuire, attraverso i giovani e l’arte, a valorizzare la nostra terra ed a riaccendere la curiosità ed il turismo di scoperta del Piceno”.
Gli artisti avranno un ruolo fondamentale per animare i luoghi del Piceno attraverso la realizzazione di performance site-specific che deriveranno dalla duplice relazione con lo spazio e con le comunità territoriali, coinvolte come soggetti attivi dell'iniziativa. L'obiettivo è quello di aprire una riflessione sul tema della fragilità sociale (di cui il sisma è manifestazione tangibile) e di come superarla, alla ricerca di soluzioni “anti-fragili”. Diversi i linguaggi espressivi e le competenze richieste dal bando, che riserva spazio per 4 artisti nella disciplina del Teatro/danza, 4 della Musica contemporanea e 3 del Lighting design.
“Questa selezione - dichiara la project manager Maura Romano di Melting Pro - è sicuramente un’opportunità per i territori e per le comunità che accoglieranno le performance artistiche realizzate da giovani creativi nei loro spazi di vita. Ma l’opportunità più grande è soprattutto per quegli artisti il cui lavoro è animato e ispirato da una particolare sensibilità sociale. A loro, questo bando, si rivolge”. I giovani selezionati parteciperanno ad Atelier Urbani finalizzati alla creazione e realizzazione di performance innovative: da un lato i patrimoni culturali e paesaggistici saranno reinterpretati in chiave creativa, dall’altro saranno palcoscenico naturale delle performances. Per fare tutto questo, gli artisti si immergeranno nei luoghi prescelti in una full immersion per la quale è prevista una retribuzione lorda pari a 6.000,00 euro. Gli Atelier si concluderanno con uno spettacolo che si svolgerà presso il Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno.
“Il prezioso sodalizio con la Fondazione CARISAP, dichiara il Sindaco del Comune di Ascoli Piceno Guido Castelli - ci consente di sviluppare progetti innovativi in collaborazione con gli altri comuni colpiti dal sisma. É proprio dall’arte, dalla cultura e dal turismo che bisogna ripartire”.
Per partecipare alla selezione basta scaricare l’avviso pubblico sul sito del Comune di Ascoli Piceno (www.comuneap.gov.it) e inviare la domanda entro il 2 dicembre 2018.
La seconda edizione di Master Piano Festival si apre con Cristiana Pegoraro, un’artista applaudita in tutto il mondo. Domenica 7 ottobre alle ore 18 si esibirà al Politeama di Tolentino in un concerto dedicato a musiche di G. Rossini, L.V. Beethoven, F. Chopin e G. Bizet.Definita dal New York Times "un’artista del più alto calibro” ha tenuto concerti nelle più importanti sale in Europa, Stati Uniti, Sudamerica, Medio Oriente, Asia e Australia. Si è esibita per le più alte cariche istituzionali e diplomatiche. Ha suonato alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del Governatore dello Stato di New York, di Sua Altezza Reale la Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo, del Ministro Italiano dello Sviluppo Economico, del Governatore della British Columbia, Canada e del Presidente del Senato austriaco.Dopo il Diploma conseguito con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Terni, Cristiana Pegoraro prosegue gli studi a Vienna, Salisburgo, Berlino e New York.È stata la prima donna italiana a tenere concerti di musica classica in Bahrain, nello Yemen e in Oman e ad aver eseguito in concerto l’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven. La sua ampia discografia conta 27 CD incisi per Decision Products, Nuova Era, Dynamic, Diva, Eden Editori e Da Vinci Classics. Il suo CD “Piazzolla Tangos” ha vinto la medaglia d’oro ai prestigiosi Global Music Awards in California. Di recente uscita il suo ultimo lavoro discografico “Gioacchino Rossini Overtures – Piano Transcriptions” con la registrazione in prima assoluta di sue inedite trascrizioni per pianoforte delle più celebri ouverture di Rossini.
Affianca da tempo la sua attività pianistica a quella di compositrice. Ha pubblicato 5 album con sue composizioni originali: “A Musical Journey”, “Ithaka”, “La mia Umbria”, “Volo di note” e “Piano di volo”. Sostiene diverse organizzazioni mondiali tra le quali Unicef (di cui è testimonial), Amnesty International, World Food Programme, Emergency, Lions Clubs International e Rotary International nelle loro campagne umanitarie. È testimonial per la campagna di turismo dell’Umbria nel mondo. Dal 2011 è Direttore Artistico di Narnia Arts Academy e Narnia Festival, insigniti con la medaglia del Presidente della Repubblica.
I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo.Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.Il costo del biglietto è di 15 euro+ prevendita.Al termine del concerto verrà offerta un degustazione organizzata in collaborazione con l’Osteria San Nicola di Tolentino.
Sottoscrivendo la FRIEND CARD è possibile acquistare questo concerto e tutti gli eventi organizzati direttamente dal Politeama a prezzo scontato, per maggiori informazioni rivolgersi al Botteghino.La rassegna continua domenica 11 novembre alle ore 18 con Giulia Loperfido.
Si è conclusa nel weekend scorso la terza tappa del percorso che le dieci città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020hanno intrapreso per dare corpo alla costituente rete delle città TopTen2020 . Venerdì 28 e sabato 29 settembre l’appuntamento è stato a Nuoro, dopo Casale Monferrato ad aprile e Macerata a luglio. A Nuoro le città hanno messo a punto il protocollo d'intesa per un impegno triennale finalizzato alla realizzazione del Grand Tour delle Capitali Italiane della Cultura 2020, un itinerario tra le dieci città per sviluppare percorsi turistici nuovi, scambi culturali, incontri tra gli operatori culturali.
"Il progetto della Rete delle dieci città è un percosso importante che nasce dal basso, dalla volontà delle città di dare sviluppo a quanto hanno messo in campo con i progetti selezionati dalla Commissione ministeriale. Siamo impegnati a costruire un modello di cooperazione nazionale tra le città, volto a dimostrare che oltre la competizione valgono di più i percorsi di collaborazione per raccontare l'Italia dei comuni e la forza di un patrimonio culturale su cui far leva per lo sviluppo", afferma l'assessore alla cultura di Macerata Stefania Monteverde che ha coordinato la tappa di Macerata, occasione per tracciare la prima road map del progetto. A Nuoro con la Monteverde anche il dirigente comunale Gianluca Puliti in qualità di coordinatore del dossier di Macerata Estroversa capitale Italiana della Cultura 2020.
L'assessore alla cultura di Nuoro Sebastian Cocco ha aperto i lavori: “Avevamo l'esigenza di formalizzare la creazione di questa Rete e lo abbiamo fatto anche grazie al supporto competente di figure esperte nel campo della progettazione culturale italiana ed europea. Dopo la ratifica del protocollo da parte di ciascun Comune aderente alla Rete, incontreremo i ministri della Cultura, della Ricerca e dello Sviluppo economico per presentare questo modello inedito di cooperazione e illustrare alcuni progetti ai quali vorremo lavorare tutti insieme”.
Daria Carmi, assessore alla cultura di Casale Monferrato, che per prima ha convocato le città per un primo confronto quando è maturata l'idea di lavorare insieme, sottolinea: “La possibilità di conoscere la città di Nuoro e toccare con mano il valore delle parole e dei progetti che formano il dossier ci ha fatto comprendere ancora di più quanto abbiamo in comune e quanto questa rete possa essere un modello inedito di sviluppo non competitivo, un sistema integrato dove creare strumenti per sostenere la cultura come cemento fondante per la società, affrontare insieme le difficoltà che condividiamo e soprattutto costruire sinergicamente una strada di crescita per i territori. Siamo città che hanno molto in comune e mettono in luce aspetti tipicamente italiani della nostra esperienza urbana. Il lavoro che ognuno di noi ha fatto nella candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2020 ha molto da offrire agli altri”.
I lavori sono iniziati con una tavola rotonda dal titolo “Uniti nella diversità. La creazione di un modello italiano per lo sviluppo culturale delle città del futuro”, coordinata da Carlotta Lucato, operatrice culturale cui hanno partecipato Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Industria e Cultura che ha molto apprezzato il lavoro in essere, sottolineandone il valore in quanto propositivo di un modello italiano, alternativo a standard omologanti e lontani dall’identità delle città italiane, Valentina Montaldo, ricercatrice del Joint Research Center della Commissione europea “Cultural and Creative Cities Monitor” che ha riconosciuto nella rete la possibilità di individuare e analizzare dati importanti per restituire contenuto agli indicatori usati per le industrie culturali e creative, Vania VirgiliRappresentante Nazionale di Fisica Nucleare che ha indicato la relazione con altre città europee simili per esperienza e prospettive, uno strumento per veicolare nuove risorse nei territori, Renato Fa, Senior Consultant APRE che ha augurato alla nascente rete di poter essere un modello sperimentale codificabile e riproducibile nel rispetto delle differenze.
A Nuoro ha preso forma il protocollo d'intesa che ognuna delle città ora dovrà formalizzare con delibera di giunta e che impegna ad un percorso fino al 2020, con la prospettiva di costruire nuove progettualità per attingere alle risorse di Europa Creativa in sinergia con le Regioni.
A conclusione della sessione il sindaco di Nuoro Andrea Sodduha condotto gli ospiti in una appassionata visita al Museo dedicato a Grazia Deledda e alla scoperta delle danze e dei cori tradizionali nuoresi, occasione per mettere in campo un confronto sui possibili scambi culturali già dai prossimi mesi. Tra i primi, lo spettacoloMacbettu di Alessandro Serra della Compagnia TeatroPersona di Nuoro, vincitore nel 2017 del Premio UB come miglior spettacolo dell'anno, che sarà a Macerata a febbraio nella stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi.
Si è rivelata un clamoroso successo l'VIII edizione del "Festival della carne bovina di razza marchigiana". La tre giorni deidicata al Festival continua a crescere registrando un'affluenza record.
Gli avventori, ormai non più tali, ma veri e propri turisti enogastronomici, sono arrivate da tutte le province marchigiane, ma anche l' Emilia, Abruzzo ed altre parti d'Italia. Complici le ottime condizioni meteorologiche, gli ospiti anno potuto gustare dei menù di alta qualità, immersi nel verde della splendida Santa Maria in Piana, in totale relax, dilettandosi con le ottime serate musicali, il mercatino, l'animazione per i bambini, giochi popolari ed altre iniziative.
"L'Associazione Nuova Santa Maria in Piana - il commento - ringrazia tutti coloro che hanno collaborato e partecipato dando appuntamento alla prossima edizione".
Una mostra dallo stile fiabesco e unico. A Recanati, nel museo civico di Villa Colloredo Mels, “Le Favole” de La Fontaine hanno preso vita nell’immaginario del grande artista Marc Chagall attraverso la tecnica incisoria. Si è conclusa domenica 30 settembre la mostra “MARC CHAGALL. Le favole ed altre storie”, organizzata dalla Società Sistema Museo e dal Comune di Recanati in collaborazione con The Art Company e curata da Andrea Pontalti. Nelle splendide sale del museo cittadino una ristretta ma significativa selezione di opere dell’artista russo. Accanto alle illustrazioni de “Le Favole”, in mostra anche due opere raramente esposte, provenienti da una collezione privata italiana, un olio su tela e una tecnica mista di grande suggestione: “Re David suona la cetra” e “Musicien et danseuse”.
Un successo, quello della mostra, provato dai numeri: dal giorno della sua inaugurazione, lo scorso 5 luglio, sono stati 5 mila i visitatori e 350 alunni hanno partecipato ai laboratori didattici visitando le opere esposte.
“Esprimo soddisfazione per una mostra contrassegnata da un grande successo e che ha caratterizzato questa estate da record, in quanto a numeri di arrivi e presenze”. Lo rende noto il primo cittadino di Recanati Francesco Fiordomo nel sottolineare i numeri dei visitatori che in questi mesi hanno fatto tappa nel museo cittadino. “Nella programmazione estiva che abbiamo proposto, la mostra “Le favole ed altre storie di Marc Chagall” è stato un elemento di qualità che ha ulteriormente rafforzato il percorso di valorizzazione del museo di Villa Colloredo Mels, anche nella parte dedicata all'esposizione temporanea inaugurata un anno fa con Miró, poi con la mostra curata da Vittorio Sgarbi “ Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” e ora con le litografie dell’artista russo. Ora siamo al lavoro per proiettarci in tutti quegli eventi che celebreranno i 200 anni dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi”. Infatti, prossimamente, prenderà il via “Recanati verso l’Infinito”, un ricco programma di eventi e mostre progettate da Sistema Museo, società che gestisce i musei civici. Soddisfazione per i risultati raggiunti anche da parte di Rita Soccio. “Come assessore alle Culture, turismo e pubblica istruzione trovo che la mostra di Marc Chagall sia stato un successo a tutto tondo. Ha infatti contribuito alla vita culturale della città, ha incrementato le visite turistiche ed è stata formativa per i più piccoli attraverso la visita e i laboratori mirate con pacchetti specifici per le scuole. Recanati sempre più città della cultura”.
Hanno affiancato la mostra, come detto, visite guidate e laboratori didattici a cui hanno aderito in queste prime settimane di ritorno a scuola centinaia di giovani studenti. Quattro i percorsi didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado con l’obiettivo di far conoscere il linguaggio espressivo di Chagall, a cura della Società Sistema Museo.
La passione per la mitica Fiat 500, la super utilitaria nata nel ‘57 e che ha scritto la storia automobilistica del nostro Paese, ha unito San Severino Marche alla Sardegna. Nei giorni scorsi trentadue collezionisti e appassionati della piccola vettura della casa di Torino hanno acceso e scaldato i motori prima della partenza alla volta della costa Smeralda dove hanno preso parte al mega raduno delle Cinquecento ospitato ad Olbia.
Alla comitiva si sono aggiunti anche amici arrivati da Roma, Giulianova, Foligno, Rimini e Viterbo per una breve vacanza relax organizzata dalla Agenzia Domizioli Viaggi e che ha visto i partecipanti girare per diversi giorni per le strade sarde.
Il gruppo dei cinquecentisti settempedani, guidato da Giovanni Cavallini, di ritorno a casa si è reso poi protagonista di un significativo gesto di solidarietà con la consegna di un contributo in denaro al Comune destinato alla nuova scuola provvisoria inaugurata di recente in via Lorenzo d’Alessandro. L’aiuto è stato raccolto tra tutti gli iscritti al Gruppo Amatori 500 di San Severino Marche ed è stato consegnato al sindaco della città, Rosa Piermattei.
Si sono svolti lo scorso fine settimana i corsi per l’utilizzo del defibrillatore tenuti dalla Croce Rossa di Macerata e dal Centro Formazione Laico “Monadi Pasquale” di Alessio Monaldi.
Hanno preso parte all’iniziativa promossa dall’assessorato allo sport del Comune di Treia i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, i dirigenti, allenatori e giocatori delle società sportive locali, le insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” di Treia e dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Monti” di Pollenza.
Un impegno a scendere in campo per la sicurezza era già stato lanciato da parte dalle associazioni Pro loco e Avis, che nel gennaio 2016 vollero aiutare le società sportive treiesi a uniformarsi alla nuova legge sull’utilizzo dei defibrillatori.
Anche l’amministrazione comunale di Treia due anni fa iniziò il percorso di sensibilizzazione verso la tematica dello “sport in sicurezza” con la consegna di 4 defibrillatori alle società sportive operanti a Treia, grazie a un bando della Regione Marche finalizzato a sostenere l’acquisto di defibrillatori utilizzati dalle società sportive per salvaguardare la salute dei cittadini che praticano attività sportiva non agonistica o amatoriale.
Una scelta significativa, quella dell’amministrazione comunale di Treia, che testimonia l’attenzione alla delicatissima tematica dei rischi per la salute in occasione dell’attività sportiva, anche dilettantistica, e della necessità di prevenire con tutti gli strumenti possibili gli eventi dannosi, a volte addirittura letali, che troppo spesso la cronaca racconta.
Week end di gusto a San Severino Marche dove da venerdì 5 a domenica 7 ottobre torna lo Street food di qualità, evento dedicato alle specialità del cibo di strada.
Dopo il successo della passata edizione i migliori cibi nazionali e internazionali si ritroveranno in piazza del Popolo per un fine settimana gourmet e alternativo con stands aperti dalle ore 10 alle 24. La manifestazione è organizzata dal Comune di San Severino Marche, in collaborazione con la Sunrise Management. L’ingresso è gratuito.
Un progetto educativo 0/6 anni coerente nel tempo in grado di favorire la continuità nello sviluppo del bambino attraverso una progettazione condivisa e trasversale, nonché attraverso la ricerca delle condizioni e dell’organizzazione del tempo che generano le opportunità di continuità tra i vari livelli educativi.
Questi i contenuti su cui si è incentrato il seminario di apertura dell’anno scolastico 2018/19 Quale progetto 0/6?, svoltosi sabato 29 settembre a Macerata, nell’ambito del progetto QUIsSI CRESCE!, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e tenuto da formatori Zerosei Up, partner di progetto insieme al Comune di Macerata (nidi comunali), Unimc, Apsp IRCR Macerata, gli Istituti comprensivi “D. Alighieri”, “Enrico Fermi” e Enrico Mestica”, l’associazione culturale Les Friches, la Quercia della Memoria di San Ginesio e la rete Nati per Leggere.
Con Claudia Lichene, docente di scuola d’infanzia e dottoranda all’Università di Pavia e Sara Zingoni, coordinatrice pedagogica e componente dei gruppi di ricerca de La Bottega di Geppetto di San Miniato, le insegnanti, le educatrici, i coordinatori pedagogici delle scuole maceratesi aderenti al progetto QUIsSI CRESCE!, si sono confrontare su un’idea e su esperienze di continuità tra nido d’infanzia, scuola primaria e oltre.
Competenze professionali e condizioni organizzative sono i due elementi portanti di ciò che sviene definita continuità, l'una senza l'altra rende il procedere non orientato e troppo spesso frustrante per gli adulti e i bambini che vi sono coinvolti.
Un percorso di continuità tra livelli educativi viene inteso come processo interno e armonico che parte dal bambino e dalle sue curiosità e interessi, guidato da insegnanti preparati, da una programmazione condivisa e dalla chiarezza di percorso per una crescita sana e una continuità educativa in grado di evitare fratture tra i vari livelli educativi.
Cosa significa mettere il bambino al centro? Come svitare fratture e come garantire lo sviluppo e l’apprendimento come processo unitario? Che idea di bambino, di cittadino vogliamo formare? Come inserire nel gioco spontaneo la proposta e l’accompagnamento dell’adulto? Sono alcune delle domande affrontate durante il seminario, il primo di una serie d’incontri che proseguiranno il 24 novembre e il 15 dicembre su quattro temi importanti, quali la documentazione delle didattiche nei servizi 0/6 anni, il valore del gioco come esperienza di conoscenze e apprendimenti, la giornata quotidiana e i tempi solidali per esperienze profonde e la partecipazione e comunicazione, per un progetto che costruisce comunità e che sa comunicare la cultura dell’infanzia.
Le iscrizioni si ricevono scrivendo all’Ufficio Scuola del Comune di Macerata (manola.romagnoli@comune.macerata.it) utilizzando il modulo on line nel sito www.comune.macerata.it e www.percorsiconibambini/quissicresce.
L’ultimo evento della stagione per il CAEM/Lodovico Scarfiotti è tradizionalmente la Due Giorni del Conero, giunta alla sua 23^ edizione. Grande successo di partecipazione, con molte vetture di pregio, che ha gratificato gli organizzatori in un weekend di bel tempo, situazione pienamente favorevole per percorrere itinerari immersi nel verde a cavallo tra l’anconetano ed il maceratese.
Presenti una Fiat Zero del 1913, Bianchi Tipo 15 del 1919, Rolls Royce del 1930, Alfa Romeo 1750 GS del 1932, Lancia Aprilia Ministeriale del 1939, Alfa Romeo 6C Freccia d’Oro del 1949, Alfa Romeo 1900 Cabrio del 1951, Porsche 356A Cabrio del 1959, Daimler SP250 8V del 1960, Lancia Appia Lusso Vignale del 1960, Lancia Flaminia Touring GTL 3C del 1965 ed altre ancora.
La prima tappa ha portato la colorata carovana a Recanati toccando i territori di Loreto, Castelfidardo e Osimo. A Recanati le vetture hanno sostato nella centrale Piazza Leopardi, con i partecipanti che hanno potuto visitare e conoscere, grazie al racconto di Antonio Perticarini, la Chiesa di Sant’Anna, il Teatro Persiani e Palazzo Venieri con la terrazza panoramica con vista su Loreto, il Monte Conero e la sua Riviera. In partenza da Recanati le vetture sono state presentate al pubblico con un racconto storico sull’automobile e la sua evoluzione, alla presenza del consigliere comunale Mirco Scorcelli che ha portato il saluto di Recanati all’evento.
In serata Carlo Lazzarini, vicepresidente del CAEM/Scarfiotti ha consegnato l’8° Memorial intitolato al padre Gianmario Lazzarini, socio fondatore del club, a Giulio Marchesini quale socio fondatore e tra le prime anime del club. Marchesini con la sua band, l’Almalu Quintet, ha poi intrattenuto i partecipanti con un divertente repertorio musicale swing.
La seconda tappa ha portato i radunisti verso Camerano, per la sosta in Piazza Roma e due interessantissime visite in collaborazione con la Pro Loco della città. Al Museo Farfisa si è potuta attraversare la storia di un’azienda che ha segnato un’importante felice periodo per la produzione di fisarmoniche, tastiere e strumenti musicali. Piena di suggestione anche la visita al labirinto di Grotte sotto il centro storico, scavato nell’arenaria, luoghi nascosti dai diversi utilizzi nei secoli.
Al termine della manifestazione, piena soddisfazione per gli equipaggi presenti, con il considerevole numero di 170 ospiti, che in gran parte hanno assicurato la loro presenza per la prossima edizione. Da apprezzare il ringraziamento da parte del presidente CAEM Roberto Carlorosi agli affiatati e numerosi gruppi provenienti da Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Abruzzo e naturalmente ai marchigiani. Un’ovazione è stata tributata ai responsabili dell’evento ed al gruppo di lavoro del Consiglio direttivo.
Lo staff organizzatore del CAEM ringrazia per il sostegno G.M. Meccanica, Tecnostampa, Ca.Bi. Gomme, Hotel Giardino di Numana e Ristorante Il Girasole di Camerano, oltre alle Amministrazioni Comunali di Numana, Recanati e Camerano.
Compie mezzo secolo il Festival Nazionale Macerata Teatro “Premio Angelo Perugini”.Per l’edizione che festeggia i 50 anni della manifestazione, gli organizzatori della Compagnia Calabresi TeMa Riunitihanno preparato un ricco calendario di attività che accompagnerà i tradizionali spettacoli selezionati per la rassegna. A questo importante traguardo collabora, come ogni anno, il Comune di Macerata, che ha patrocinato il festival.
“Il teatro in città cresce grazie alla passione di tanti che vanno a teatro, producono teatro, organizzano rassegne, fanno formazione del pubblico – ha affermato l’assessore alla CulturaStefania Monteverdenel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival - . La rassegna Perugini ha il merito di essere da 50 anni protagonista e animatrice grazie alle energie di tanti che fanno del palcoscenico un luogo di vita per tutti capace di coinvolgere i giovani e da quest’anno proposta culturale anche nei comuni della Marca Maceratese grazie alla sinergia con la Regione Marche. Un teatro amatoriale di qualità per diventare tutti appassionati di teatro”.
“Questo è il Festival delle nozze d’oro tra il migliore teatro nazionale di base e la nostra città – ha detto la presidenteFulvia Zampa –.Non semplicemente un importante traguardo, ma un momento specialissimo in cui passato, presente e futuro si danno la mano per continuare nel tempo il percorso entusiasmante che il teatro regala”.
Il festival partirà ogni settimana il mercoledì antecedente lo spettacolo con incontri di approfondimento culturale e sociale condotti da docenti universitari si terranno alla Biblioteca Mozzi Borgetti. Partendo dagli spettacoli della rassegna, ogni appuntamento sarà l’occasione per gettare uno sguardo sulla società contemporanea. Al termine di ciascun incontro ci sarà una degustazione gratuita a cura di alcune attività commerciali della città.
Importante novità di questa edizione sarà la messa in scena degli spettacoli in anteprima il sabato sera nei comuni del cratere che hanno aderito all’iniziativa regionale “Marche InVita”. “La CTR, ha voluto fortemente far sentire la sua presenza nel proprio territorio – ha sottolineatoNando Bianchini–, dando l’occasione di far vivere alle comunità colpite dal sisma serate ricche di emozioni che solo il teatro può dare”. L’ingresso agli spettacoli nei comuni di Camerino, Serravalle di Chienti, Fiastra, Tolentino, Pieve Torina, Pollenza e San Ginesio sarà gratuito.
Obiettivo della 50^ edizione del festival è quello di celebrare un passato ricco di successi, ma soprattutto di dare un nuovo spirito alla manifestazione, che guardi anche alle nuove generazioni. Per questo motivo la CTR ha selezionato spettacoli dal carattere brillante e moderno e instaurato un rapporto di collaborazione con l’Università di Macerata, allestendo un laboratorio di organizzazione di eventi a cui hanno aderito numerosi studenti, sotto la guida di referenti della CTR coordinati da Paolo Nanni.
“La CTR ha ritenuto necessario un cambio di rotta – ha affermato lo studente UniMc Massimiliano Cascata – puntando su noi giovani quale parte attiva della macchina organizzativa. Ci hanno permesso di fare tutte le iniziative che abbiamo proposto sotto la loro supervisione. Siamo 30 giovani coinvolti nell’accoglienza delle compagnie partecipanti e ci occupiamo di comunicazione e social. Non apparteniamo a gruppi suddivisi in compartimenti stagni ma collaboriamo tra di noi con entusiasmo e rappresentiamo l’intesa perfetta tra Unimc e La CTR.”
Per avvicinare i giovani al teatro la CTR ha anche ideato una politica di prezzi molto vantaggiosa per gli studenti che infatti potranno andare a vedere gli spettacoli a prezzi ridotti di €6 per platea e palchi, €5 per i palchi secondo settore e €3 per il loggione, nonché abbonamenti di €40 per il primo settore e €30 per il secondo e il terzo settore.
“Sono orgogliosa e felice di presentare questo storico e, nel contempo, nuovo Festival Macerata Teatro – ha concluso la presidente Zampa – e colgo l’occasione per ringraziare il Comune di macerata nelle sue vesti di coorganizzatore e i numerosi sponsor che hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno. A me non resta che invitare tutti a partecipare numerosi”.
Aprirà il Festival domenica 7 ottobre la Compagnia Teatrale GAD Città di Trento con lo spettacolo Oh … che bella guerra!di Luigi Lunari, a seguire il 14 ottobre alle sarà la volta dell’Associazione Teatrale LU.PA di Maratea (PZ) che presenterà Spoiler!di Luca Luongo.
Il 21 ottobre la Compagnia del Giullare di Salerno sarà al Lauro Rossi con Il giallo di Veronica di Andrea Carraro mentre l’11 novembre il Teatro Impiria di Verona proporrà Ali – una strada lastricata di stelledi Andrea Castelletti. La rassegna proseguirà il 18 novembre con l’Associazione Teatrale Quanta Brava Gente di Grottaglie in Nient’altro che la veritàdi Domenico Marchigiani, il 25 novembre con la Compagnia Theatre Degart di Giardini Naxos in Un’improbabile storia d’amoredi Daniele Segalin, e il 9 dicembre con l’Associazione Culturale Estravagario Teatro di Verona impegnata in Il metodo Grönholmdi Jordi Galceran. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 17.15.
Il 17 dicembre, alle ore 17.30, concluderà il festival, fuori concorso, lo spettacolo della CTR Calabresi Te.Ma. Riuniti di Macerata Moby Dick – l’incubo di Achab.
BIGLIETTI
I settore / platea e palchi: INTERO €12 – OVER 65 e ASSOCIATI €10 – STUDENTI €6
II e III settore / palchi: INTERO €10 – OVER 65 e ASSOCIATI €8 – STUDENTI €5
Loggione: INFERO €6 – OVER 65 e ASSOCIATI €5 – STUDENTI €3
ABBONAMENTI
I settore / platea e palchi: INTERO €75 – OVER 65 e ASSOCIATI €65 – STUDENTI €40
II e III settore / palchi: INTERO €65 – OVER 65 e ASSOCIATI €55 – STUDENTI €3
Michelangelo – Infinito è il documentario diretto da Emanuele Imbucci che domani martedì 2 e mercoledì 3 ottobre viene proiettato al cinema Cecchetti. Il film è un viaggio nella vita e nelle opere del genio rinascimentale, Michelangelo Buonarroti, tra Firenze, Roma, Città del Vaticano, Milano, le Cave di Marmo Carrara.
La pellicola con Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti traccia un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista, da una parte schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie, di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese e da punti di vista inediti ed esclusivi, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso evoluti e sofisticati effetti digitali.
L’opera entra nei luoghi che custodiscono la principale produzione dell’artista, tra cui la Galleria dell’Accademia, la Galleria degli Uffizi, la Fondazione Casa Buonarroti, il Museo Nazionale del Bargello e il Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, i Musei Vaticani, il Palazzo Apostolico e San Pietro in Vincoli a Roma, il Museo della Pietà Rondanini a Milano. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, Musei Vaticani e Vatican Media, con il riconoscimento del Mibac – Direzione Generale Cinema, e con il patrocinio dei Comuni di Firenze e di Carrara.
Il prezzo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni) tutti i giorni.
Ripartono domani 2 ottobre i Martedì dell’Arte, iniziativa organizzata dall’Azienda dei Teatri di Civitanova e dall’Associazione Arte.
Superate le difficoltà tecnico-organizzative che hanno portato alla temporanea sospensione del progetto, gli incontri, come sempre, si svolgono ogni martedì alle ore 18.00, nella sala del Consiglio comunale.
Gli appuntamenti in programma sono ventotto e si svilupperanno fino al 21 maggio 2019.
A dare il via a questa dodicesima edizione dei Martedì c’è Stefano Papetti, docente di Museologia e Restauro presso l’Università degli Studi di Camerino, curatore scientifico delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno.
Oltre a lui, tra i relatori che si alterneranno nei vari incontri, ci sono Margherita Gallo, Mauro Perugini, Andrea Viozzi, Roberto Mancini, Ruffino Gobbi, Andrea Rebichini e Giorgio Cingolani. I temi trattati saranno relativi all’arte, agli usi e ai costumi nei secoli, alla medicina, alla filosofia, al turismo e all’Adriatico, agli eventi e alle curiosità nella storia.
Si terrà al Teatro Lauro Rossi di Macerata, sabato 20 ottobre, alle ore 21, la Conferenza del Prof. Franco Berrino, celebre epidemiologo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ricercatore sulle metodologie per la longevità di vita.
Avere il Prof. Berrino a Macerata, impegnato in centinaia di conferenze in tutta Italia, è stato un traguardo raggiunto dopo oltre un anno di contatti e l’evento sta già raccogliendo un enorme interesse.
La Conferenza, organizzata da Sibilla Leanza in collaborazione con Anffas Macerata Onlus, è patrocinata dal Comune di Macerata e sarà incentrata sulla metodologia studiata da professore per ritrovare benessere e longevitàcon un programma di 21 giorni basato su alimentazione, movimento e meditazione.
Esiste un comportamento capace di renderci più giovani, più sani, più longevi, più gioiosi. Lo ha studiato Franco Berrino, noto medico ed esperto di alimentazione, assieme a Daniel Lumera, riferimento internazionale nella pratica della meditazione, e a David Mariani, allenatore specializzato nella riattivazione dei sedentari.È un percorso pratico e quotidiano fatto di ricette, esercizi fisici e spirituali. Ma anche di conoscenza, illuminazione, consapevolezza. Se ne esce rinnovati nel corpo e nello spirito. Tre settimane, secondo studi scientifici e antiche sapienze, sono il tempo necessario per prendere un’abitudine, cambiare stile di vita e garantirci una longevità in salute. “Arrivare in età avanzata in piena salute non è, per lo più, una fortuna dettata dal caso, ma una possibilità alla portata di tutti, che si costruisce sulle scelte quotidiane e sull’esperienza di vita dettata dalla consapevolezza.Mantenerci in salute è una scelta di giustizia: non abbiamo il diritto di far pesare le nostre malattie sugli altri, di togliere anni di vita e di felicità ai nostri figli costringendoli a occuparsi della nostra invalidità o demenza senile. Con questa conferenza troveremo le indicazioni per consentire al nostro organismo di sviluppare la massima capacità di autocura, e impareremo a ristabilire, quando necessario, il perduto equilibrio. Favoriremo il recupero della vitalità, intraprenderemo un viaggio di riequilibrio e armonia fisiologico e mentale che può apportare cambiamenti grandiosi nella vita di ogni giorno.”
Il Professor Franco Berrino è un medico ed epidemiologo italiano e dal 1975 lavora all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ha collaborato con il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva. Ma non solo, il Prof Berrino è anche autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, ed è stato uno dei pochi ricercatori italiani chiamati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer, pubblicato nel 2007 dal World Cancer Research Fund.
Con la tradizionale e maestosa rassegna corale polifonica di sabato 29 settembre si è conclusa anche la trentunesima edizione del Settembre Musicale Montecosarese. Al concerto hanno partecipato, oltre alla locale corale Santa Cecilia che ha fatto gli onori di casa, la corale Città di Sassoferrato (AN) e la corale Polifonica di Magione (PG).Una bellissima serata quella trascorsa nella chiesa S. Lorenzo Martire di Montecosaro, con un pubblico attento che ha molto gradito l’ottima scelta dei brani e il buon livello qualitativo dei cori.
Ad aprire il Settembre Musicale Montecosarese è stata la straordinaria pianista Ottavia Maria Maceratini che, con tecnica sopraffina e sensibilità musicale unica, ha letteralmente stregato gli spettatori di uno strabordante Teatro delle Logge. Spettatori che, nella singolare e coinvolgente seconda serata, il bravissimo Giovanni Seneca, con le sue tre chitarre (classica, flamenca e battente), ha fatto virtualmente viaggiare, spaziando fra latitudini e longitudini, errando fra classico e popolare.
"Indubbiamente molto soddisfatto – dichiara il direttore artistico del Settembre Musicale Montecosarese Giorgio Quattrini -: organizzazione impeccabile, artisti di altissimo livello, ottima risposta del pubblico. Non posso quindi nascondere l’orgoglio di essere al timone di questa eccellente, ma impegnativa e complessa macchina organizzativa, specialmente quando ti rendi conto con profondo stupore che la manifestazione, nonostante la crescente difficoltà nel reperire contributi, è in esponenziale crescita qualitativa. Mi sento di ringraziare di cuore la corale Santa Cecilia, il Comitato Parrocchiale Giovani Allegri e il Blog Montecorriere per l’impegno profuso nell’organizzazione, la presentatrice ufficiale della manifestazione Maria Tiziana Pepi, il main sponsor Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro e il Comune di Montecosaro per il patrocinio e il costante sostegno. Solo unendo tutte le forze si può organizzare, in un paese così piccolo, una manifestazione di così alto livello".
Anche San Ginesio fa parte di quel’”Italia migliore” che questo fine settimana, dal 28 al 30 settembre ha dato il suo benvenuto ai camperisti che hanno aderito alla Festa nazionale del PleinAir pensata e organizzata dal circuito Paesi Bandiera arancione del Touring club italiano. Sono arrivati circa 25 camper, con visitatori desiderosi di alimentare un rapporto con i piccoli luoghi dell’entroterra lontani dalle rotte più battute nel segno di una ricchezza di motivazioni culturali, naturalistiche e legate alle tradizioni.
Da Igea, Chieti, Sora, Caianello, Osimo, Ancona, Faenza, Bettona, Schio, Jesi, Filottrano, gli ambasciatori del PleinAir sono stati guidati attraverso la storia e la bellezza del castello medievale di San Ginesio e anche alla scoperta delle aziende del territorio simbolo dei prodotti tipici di queste zone: la cantina Terre di San Ginesio, il caseificio Lai, la norcineria Re norcino, il forno Lab di Luigi Bellesi.
“È un vero piacere ospitare queste persone che vengono a portare valore nel nostro paese - ha sottolineato il sindaco Giuliano Ciabocco, vicepresidente nazionale dei Paesi Bandiera Arancione - L’intento era quello di creare un’occasione in cui l’identità del luogo si esaltasse nell’incontro con un turismo rispettoso e
mosso da spirito di amicizia. San Ginesio, nonostante le ferite del sisma, ha voluto offrire quell’ospitalità attenta e generosa che da sempre lo caratterizza”.