Giovedì 31 ottobre si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino. Al Feronia va in scena, con inizio dello spettacolo alle ore 20:45, "Arancione", una commedia scritta e diretta da Fabrizio Colica con la collaborazione di Riccardo Sinibaldi. I protagonisti sul palco saranno lo stesso Fabrizio Colica insieme a Leonardo Bocci, Patrizia Loreti, Mauro Conte e Paola Michelini.
Presentata in esclusiva regionale, la rappresentazione porta in scena un mix tra chi siamo e chi gli altri vorrebbero che fossimo, un miscuglio di situazioni e sensazioni di cui non possiamo, pirandellianamente, fare a meno.
È una commedia ambientata all'ora di cena, ma senza una cena vera e propria. È un continuo abbattimento delle aspettative, dalle più piccole, come quelle di una delusione nel non trovare un pasto pronto in casa di chi ci ha invitati, a quelle più grandi, come quelle di un figlio che si mette con una persona del suo stesso sesso.
È una commedia umoristica che non contrasta gli stereotipi, ma li abbraccia. Il testo ruota attorno alla figura del padrone di casa, Fabrizio, che invita suo fratello e la sua ex per presentare loro il suo nuovo fidanzato. Gli invitati finiranno per essere di più, per una serie di eventi del tutto casuali.
Lo schema narrativo è tanto classico quanto infallibile: è sera e un giovanotto pieno di buone intenzioni attende a casa l’arrivo del fratello e della sua ex fidanzata per presentare loro il nuovo compagno, con cui convive da qualche mese. Ovviamente nulla andrà come previsto, non solo perché il protagonista è il primo a soffrire la percezione che di lui hanno gli altri, ma anche perché l’appartamento precedentemente apparteneva a uno psicologo.
Quella che va in scena è un’intelligente dissacrazione dei più immarcescibili stereotipi sull’identità di genere e su quanto una vuota ideologia possa ancora influenzare i comportamenti per il timore del giudizio. Scelte a metà, parole dette tra i denti, velate, mai esplicite, per cautela, per mantenere un equilibrio impossibile tra ciò che siamo per gli altri e ciò che vorremmo essere per noi, proprio come la mescolanza tra rosso e giallo che dà il titolo all’opera: “Arancione”.
Non tutti sanno che nella suggestiva cornice dell’Ecomuseo delle Case di Terra a Macerata dove le architetture sono sostanziate dal materiale più umile e al contempo nobile, la terra, trovano dimora le sculture, i disegni e i quadri dell’artista maceratese Vincenzo Montanari; un’esposizione fissa, accessibile al pubblico, che permette di entrare nel poliedrico universo artistico e culturale di una figura che ha lasciato un solco nella storia locale e non solo. Uno spazio ancor più avvalorato dal fatto che ad averlo creato e a curarlo è suo figlio Clemente; quest’ultimo lo ha reso un archivio vivente tramandato sotto il segno di una memoria intima che si fa tessuto generazionale.
Vincenzo Montanari, per tutti Montanà “pittore, operaio e artigiano”, epiteto con cui era solito autodefinirsi, nato nel 1913 e scomparso nel 1977, all’età di 64 anni, si è distinto nella temperie artistica dei primi decenni degli anni ’30, da cui ha assorbito e al contempo rimodulato, attraverso una chiave espressiva personale, l’influenza del dinamismo futurista. Non da ultimo, va menzionato l'impegno posto nell’esaltazione della figura del gesuita Matteo Ricci di cui, particolarmente evocativo, è l’allestimento con al centro il suo ritratto fra due pannelli sulle cui superfici Montanari aveva riportato le trascrizioni del cippo funerario situato a Pechino. Per l’occasione, l’artista maceratese si recò in Cina così da vagliare con minuzia certosina la tomba.
Come ricorda Alessandra Sfrappini nel prezioso opuscolo “Vincenzo Montanari: una vita dedicata all’arte”, di mestiere marmista, Montanari è stato un autodidatta che in gioventù ha preso parte, come pittore, alla stagione maceratese del ‘Gruppo Boccioni’ animata da un giovanissimo Bruno Tano, maceratese, anche quest’ultimo, formatosi nella capitale a contatto con Balla, Prampolini e Marinetti. Si deve a Tano la scelta di temi dell’aeropittura tra i membri del movimento maceratese, tra i quali si possono annoverare Umberto Peschi, un giovane Wladimiro Tulli e il musicista e compositore Ermete Buldorini. Montanari, inoltre, espose alla Mostra provinciale d'arte dei " Sotto i Trenta inaugurata al Palazzo degli Studi da Filippo Tommaso Marinetti.
Nell’opuscolo sopramenzionato si legge una citazione particolarmente pregnante a opera di Goffredo Binni:
"Montanari fu futurista e di quelli che credettero al movimento... Sempre presente, sempre attivo, aveva compreso un certo gioco di luce forza, un certo dinamismo, un certo qualcosa che lo aveva affascinato, e lui, autodidatta dipingeva; qualche volta acquistava i colori, qualche altra erano gli amici a fornire la sua povera tavolozza, ma le opere avevano il loro fascino...".
I venerdì della Commedia all'Italiana approdano nella sala conferenze del Banco Marchigiano di viale Matteotti con le presentazioni di Evio Hermas Ercoli, storico e critico d’arte, e di Riccardo Minnucci, regista di popsophia e critico cinematografico.
Una rassegna sulla genesi di un particolare personaggio della società contemporanea: il cialtrone. L’incompetente capace di tutto, protagonista incosciente degli anni del boom economico, con il mutamento radicale della mentalità e anche del costume sessuale degli italiani.
Da allora nessuno è immune da questo ingannevole e diffusissimo soggetto umano dilagante. Il cinema deve gran parte del suo successo proprio a questo buono a nulla che descrive con occhio cinico nella sua inarrestabile conquista della società italiana.
“Una nuova rassegna offerta alla città di Civitanova e non solo – esordisce Marisa Castagna, Presidente dell’Unitre civitanovese - Il progetto di novembre prevede la presentazione ragionata dei prodotti culturali di massa di maggiore successo; quei film che in questi anni si sono affermati a livello nazionale come veri format di narrazione sociale.”
Anche il Comune di Civitanova è partner delle rassegne dell’Unitrè: “Il cinema contemporaneo come culla del nostro immaginario - sostiene il sindaco Fabrizio Ciarapica - L’Amministrazione Comunale sostiene da sempre tutte le iniziative che promuovano la partecipazione del pubblico ad una visione consapevole delle pellicole cinematografiche.”
Si inizia venerdì 8 novembre con “Sordi, Steno e Un Americano a Roma”. Esattamente nell’autunno di settanta anni usciva nelle sale cinematografiche questa graffiante satira del costume dell’Italia del dopoguerra, con la nascita dei miti esterofili dell'americanismo, veicolato dal cinema di Hollywood, dai fumetti e dalle prime riviste illustrate.
Si riprende venerdì 22 novembre, con “Mastroianni, Comencini e I Soliti Ignoti”. Un’occasione per celebrare il centenario di Mastroianni e per omaggiare la pellicola che sancisce la nascita di quel nuovo genere cinematografico, che oggi chiamiamo Commedia all’italiana.
Si conclude venerdì 28 novembre, con “Gassman, Risi e Il Sorpasso”, il film capolavoro del regista milanese che costituisce il ritratto comico e tragico del cialtronismo dell’Italia uscita dal miracolo economico
“Il format della rassegna è quello della “Cinesophia, la popsophia del cinema”, che si confronta con la complessità dell’arte cinematografica – spiega il professor Ercoli. Ogni venerdì, con l’approccio della pop filosofia, entreremo nel crocevia tra grandi cineasti e attori famosi, per affrontare insieme le metafore grottesche della modernizzazione. È la commedia all’italiana, che - per dirla con Monicelli - tratta con termini comici, divertenti, ironici, umoristici degli argomenti che sono invece drammatici, che distingue la commedia all'italiana da tutte le altre commedie...
Tre appuntamenti per relazionarvi con queste preoccupanti, ma meravigliose creature. Tre ‘consigli per gli acquisti’, per non farvi troppo male”.
Macerata amplia il suo patrimonio culturale. Nel pomeriggio di sabato, infatti, in via dei Giardini, 4 è stato inaugurato il MuBi, il nuovo spazio educativo rivolto alla conoscenza della natura e alla valorizzazione della biodiversità.
Un luogo privilegiato per la divulgazione di tematiche scientifico-ambientali, sede per attività espositive e didattiche rivolte all'utenza scolastica dei vari livelli e a quanti desiderano scoprire la bellezza dell’ambiente che li circonda.
Sarà uno spazio per conservare, studiare e consultare parte delle collezioni presenti nel Museo Civico di Storia Naturale "Rita Ramazzotti e Romano Dezi" che continuerà ad essere visitabile e fruibile nella storica sede di via Santa Maria della porta 65.
Ai giovani, agli studenti e all’educazione ambientalistica e naturalistica si è rifatta anche la vicesindaco Francesca D’Alessandro sottolineando come il MuBi sia "il frutto di un progetto condiviso che ha riqualificato un immobile storico, impresso nella memoria dei maceratesi e che da oggi torna a dialogare con la città. Il Museo della biodiversità rappresenta un nuovo capitolo nel mondo dell’educazione naturalistica e ambientale, che strizza l’occhio ai giovani studenti ma diventerà anche una destinazione appetibile per i turisti".
"La realizzazione di nuovi spazi collettivi e partecipati dedicati alla scoperta della natura dove visioni, idee e azioni si incontrano per creare connessioni e promuovere tematiche scientifico-ambientali - ha detto invece l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - è la proposta che la Città di Macerata e il Museo Civico di Storia Naturale ‘Rita Ramazzotti e Romano Dezi’ fa ai suoi visitatori attraverso il MuBi. Grazie al comitato tecnico scientifico e all’Associazione Amici del Museo di Storia Naturale, la nostra città si arricchisce di uno spazio aperto al confronto e alla condivisione dove grandi e piccini potranno imparare divertendosi. L’accoglienza e le attività didattiche affidate alla CEA saranno fruibile gratuitamente per le scuole di ogni ordine e grado e per i visitatori nel fine settimana".
“I lavori edili eseguiti sull'ex Casa del Custode dei Giardini Diaz - ha detto Luca Schiavoni, architetto che ha seguito sia le opere di riqualificazione sia l’allestimento del MuBi - hanno avuto come scopo la trasformazione dell'edificio in una struttura per le attività espositive e di comunicazione scientifica legate al Museo di Storia Naturale di Macerata. La struttura è stata completamente restaurata e consolidata sismicamente. Per il collegamento tra i due livelli inferiori è stato costruito un nuovo volume tra l'edificio e la vecchia torretta Enel per ospitare scale, servizi e l'ascensore. L'edificio è stato dotato di tutti gli impianti necessari e reso accessibile a tutti i piani".
Per quanto riguarda l’allestimento Schiavoni ha illustrato come "al piano terra che si affaccia sui Giardini Diaz ci siano l'ingresso e le sale espositive, al piano primo alcuni ambienti per uffici e al piano seminterrato gli spazi per la didattica. Con la mostra che si apre, oltre agli arredi degli uffici e delle sale didattiche, sono stati realizzati gli elementi espositivi, grafici, video e di supporto alle attività di comunicazione diretta con il pubblico che questa prima mostra si propone, senza tralasciare i dispositivi e le modalità di presentazione dei temi per una completa accessibilità dei contenuti da parte di tutti".
"L’intervento di recupero architettonico e funzionale della ex Casa del custode – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori - si colloca all’interno di un vasto piano di rigenerazione urbana dell’area di Fontescodella e giardini Diaz, avviata dall’Amministrazione Parcaroli, con una visione d’insieme di Città. Le parole chiave di quest’opera sono ‘bellezza, decoro, accessibilità e, soprattutto, rispetto e valorizzazione dello stile architettonico’. C’è grande soddisfazione oggi nel vedere che un lavoro così impegnativo sarà utile per accogliere i tanti bambini che visiteranno il MuBi. e, quindi, un particolare ringraziamento va all’Ufficio, al progettista ed all’impresa che, in stretta collaborazione, hanno reso possibile tutto ciò".
Dal 27 ottobre sarà possibile scoprire la mostra “Inattesi ospiti. Biodiversità in cambiamento nelle Marche”. Con questa mostra, il Museo Civico di Scienze Naturali “Rita Ramazzotti e Romano Dezi” espone al pubblico una piccola parte dei suoi reperti per affrontare un tema attualissimo, quello degli animali non originali della Penisola ma ‘ospiti’ che si sono perfettamente adattati ai nostri habitat.
Si tratta di animali i cui arrivi si succedono fin dall’antichità, talvolta per volontà dell’uomo e più spesso, come avviene oggi, a sua insaputa ma sempre a causa delle sue attività. Per comprendere e gestire questa situazione, che può avere gravi conseguenze sulla salvaguardia dei nostri ecosistemi, è necessario approfondire la conoscenza di questi ospiti.
Così il Museo di Storia Naturale di Macerata, adempiendo ai suoi compiti, ha messo a disposizione le proprie collezioni che rappresentano la memoria, lontana ma anche attualissima, della natura marchigiana, italiana e mondiale.
Il presidente degli "Amici del Museo di Storia Naturale" e figlio di Romano Dezi fondatore del Museo Civico di Storia Naturale di Macerata, Emanuele Dezi che ha detto "non posso che essere lieto dell'apertura del MuBi che rappresenta per il Museo stesso una vetrina espositiva con mostre estemporanee, così che i cittadini di Macerata, le scuole e i turisti, una volta visitato questo meraviglioso spazio espositivo, possano poi tramite il percorso museale, andare a visitare le numerose collezioni raccolte da mio padre nell'arco degli anni presso il Museo Civico di Storia Naturale in via Santa Maria della Porta".
E a proposito del Museo civico di Storia naturale è intervenuto anche Alessandro Blasetti, responsabile dello Staff del Polo Museale d’Ateneo dell’Università di Camerino dicendo che "il MuBi è una nuova struttura scientifica preziosissima per la Città di Macerata e le sue scolaresche, in quanto rappresenta la naturale espansione del Museo di Storia Naturale ‘Rita e Romano Dezi’ e fornisce spazi per la realizzazione di esposizioni temporanee grazie ai reperti del Museo stesso. La mostra allestita in particolare ha lo scopo di comunicare l'impatto che gli ‘Inattesi ospiti’ possono avere sull'equilibrio ambientale, una delle tante emergenze che ci troviamo ad affrontare in questi anni. Emergenze che vanno studiate, comprese e conosciute da tutti, per poter essere gestite consapevolmente."
Taglio del nastro questo pomeriggio alle ore 17, nel palazzo comunale di Sarnano, per “Spirito”, la nuova mostra personale dell’artista Paul Albert Dari.
“L’esposizione ci invita a immergerci in un universo di emozioni e riflessioni, attraverso la rappresentazione di donne che, con un bicchiere di vino in mano, raccontano storie di vita intensamente vissute. I quadri di Dari sono una celebrazione della femminilità, ma anche un profondo atto di denuncia contro le ingiustizie e le violenze che molte donne affrontano”, scrive il curatore.
“Ogni opera è un ritratto intimo, capace di trasmettere una gamma di sensazioni che spaziano dalla gioia alla tristezza, dal conforto al disagio. Le figure femminili, colte in attimi di vulnerabilità, sembrano dialogare con lo spettatore, raccontando storie di resilienza e forza. Il vino, simbolo di convivialità e riflessione, diventa un elemento narrativo potente: è il compagno di serate spensierate, ma anche il testimone di momenti di solitudine e dolore”.
“Dari non si limita a celebrare la bellezza; esplora anche il lato oscuro delle esperienze femminili. Alcuni dipinti evocano la sofferenza di donne che hanno vissuto violenze e abusi, creando un contrasto stridente con la leggerezza apparente del bicchiere di vino. Queste opere invitano a una riflessione profonda sulla condizione femminile, costringendo lo spettatore a confrontarsi con una realtà spesso ignorata".
“La mostra si distingue non solo per la maestria tecnica di Dari, ma anche per la sua capacità di toccare temi universali attraverso un linguaggio visivo evocativo. Ogni quadro è un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la complessità delle emozioni e delle esperienze che definiscono la vita delle donne”.
“In conclusione, "Spirito" è un viaggio artistico che incoraggia alla contemplazione e all'azione. Attraverso storie di donne che si trovano in momenti di fragilità e forza, Paul Albert Dari ci ricorda l'importanza di ascoltare e dare voce a chi spesso rimane in silenzio. Una mostra imperdibile che tocca il cuore e la mente, lasciando un segno profondo nel visitatore”.
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre nel palazzo comunale di Sarnano.
Taglio del nastro, all’interno della sede Uteam di via Salimbeni, per accogliere la sezione dell’Archeoclub settempedano, presieduta dal geologo Roberto Ranciaro.
L’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese fornirà ospitalità al sodalizio che, per l’occasione, ha accolto uno degli “Incontri con l’Archeoclub”, dove l’architetto Marcello Muzzi ha presentato una stimolante conversazione su “L’opera di Lorenzo d’Alessandro”, importante artista del Rinascimento marchigiano, noto per la sua attenzione ai dettagli e il suo stile delicato nelle opere a tema sacro.
La nuova sede è stata concepita come un punto di riferimento per le attività archeologiche e culturali del territorio e un luogo d’incontro per i soci e i cittadini, con lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio storico locale.
La serata si è conclusa con un aperitivo, momento conviviale durante il quale i presenti hanno avuto l’occasione di conoscere i membri dell’Archeoclub e informarsi sulle attività e iniziative future. All’iniziativa, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, è intervenuto il vice sindaco e assessore alla Cultura della città di San Severino Marche, professoressa Vanna Bianconi.
La studiosa maceratese Lucrezia Ercoli, docente all'accademia di Belle Arti di Bologna, ha incontrato studenti e appassionati di filosofia in Sicilia, a Sciacca, dopo aver visitato il parco archeologico di Selinunte, tenendo una lezione sul tema della rassegna "Amore/Odio" con un dialogo filosofico dal titolo: “Amore odioso, odio amoroso, da Empedocle all’intelligenza artificiale”.
La filosofa protagonista dell’iniziativa di questa edizione è stata proprio Lucrezia Ercoli chiamata per interpretare uno dei temi più coinvolgenti della filosofia occidentale: Amore e odio sono le energie ataviche e talvolta oscure che fanno emergere la più autentica forza vitale. La direttrice artistica di Popsophia partendo da un verso di Shakespeare che esprime l’amore attraverso espressioni ossimoriche è risalita alle origini, al concetto di “Philia” e “Neikos” di Empedocle per poi riflettere con gli allievi dei laboratori su come questi sentimenti vengono polarizzati oggi nel linguaggio filtrato dai social e dagli smartphone, tra “haters” e “followers”.
Il festival, giunto alla sua 64esima edizione è diretto e organizzato da Giuseppina Russo, Salvatore Ferrara e Annalisa Di Nuzzo e vuole valorizzare la Sicilia, culla della cultura mediterranea, attraverso un viaggio tra storia, miti e paesaggi straordinari. La rassegna ha coinvolto centinaia di studenti chiamati ad esplorare temi profondi, sulle tracce dei filosofi Empedocle, Platone e Gorgia direttamente nei luoghi che ispirarono i loro pensieri.
«L’arte è un mestiere che si alimenta di vita e di sogni ma che non può fare a meno del lavoro sapiente dell’artista. È lui che materializza l’opera offrendo la visione di una realtà spirituale che altrimenti resterebbe nascosta. Gildo Pannocchia ha operato per molto tempo nella scuola formando un grande numero di allievi che hanno appreso da lui la capacità di scolpire nel legno le loro immagini interiori. La tradizione del legno che ha appreso da suo padre e il suo amore per le forme classiche sublimate nella luce ne fanno uno dei migliori messaggeri della bellezza che verrà».
Con questa motivazione i direttori artistici del Mugellini Festival, Mauro Mazziero e Lorenzo Di Bella, hanno deciso di assegnare allo scultore Gildo Pannocchia il Premio Mugellini per le Arti.
Gildo Pannocchia è uno dei principali esponenti dell’arte marchigiana contemporanea. Attivo fin dagli anni ’70, ha esordito nel campo della scultura utilizzando il legno per poi spostarsi nel corso del tempo verso il bronzo e la terracotta. Negli anni ’90 inizia a sperimentare con il metacrilato e altri materiali moderni, integrandoli a studi cromatici con led e laser e lavorandoli anche attraverso strumenti di sua invenzione.
La sua opera è caratterizzata proprio da una particolare attenzione alla forma e alla materia. I suoi “volti” di stampo classico, che permeano gran parte della sua produzione artistica, sono un mezzo per umanizzare i materiali industriali di cui sono fatti. Gildo Pannocchia ha realizzato anche numerose sculture di grandi dimensioni esposte in gallerie e spazi pubblici. In qualità di insegnante ha formato un impressionante numero di studenti alla scultura e all’arte in genere.
La premiazione con l’esposizione di alcune sculture avverrà domenica 27 ottobre alle 17.30 presso la Cappella dei Contadini di Potenza Picena, in occasione del concerto di Anna Tifu (violino) e Romeo Scaccia (pianoforte).
Il Mugellini Festival offre uno spettacolo unico e originale di musica e arte. L’ultimo appuntamento sarà il 3 novembre con Franco Arminio, il noto poeta e paesologo che terrà una conferenza sul tema “La bellezza che verrà”.
I biglietti del festival sono acquistabili sul circuito Ciaotickets al prezzo di 10€ (biglietto ridotto di 8€ per studenti). Gli studenti residenti nel territorio di Potenza Picena potranno usufruire dei biglietti omaggio messi a disposizione dalla Fondazione Anton Mario Filippetti.
6 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: concerto inaugurale con il pianista Alessandro Taverna, presentazione a cura di Niccolò Rizzi, esposizione di Alessandro Fogo e presentazione a cura di Paola Ballesi.
13 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: concerto di OGAM ed esposizione di Riccardo Messi.
20 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Omaggio a Giacomo Puccini con Francesco Cafiso (sassofono), Quintetto Gigli, Lucia Galli (arpa), con la partecipazione di Massimo Garofoli ed esposizione di Carlo Pieroni.
27 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: incontro con l’artista con Anna Tifu (violino) e Romeo Scaccia (pianoforte), intervista a cura di Niccolò Rizzi ed esposizione di Gildo Pannocchia.
3 novembre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Franco Arminio “La bellezza che verrà”, con la partecipazione di La Macina Quartet (Gastone Pietrucci, Adriano Taborro, Marco Gigli, Roberto Picchio) ed esposizione di un disegno inedito di Pablo Picasso.
Due importanti appuntamenti all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti in programma per il prossimo giovedì 31 ottobre. La città di Macerata ospiterà, infatti, una giornata di eventi organizzati dall’Associazione Culturale Internazionale Identità Europea, che uniranno riflessioni sulla cultura orientale contemporanea e le prospettive di collaborazione economica tra Europa e Asia.
“Con questo evento proseguiamo nel solco che abbiamo iniziato a tracciare lo scorso anno con il progetto finalizzato alla creazione di un Parco Storico-Letterario dedicato a Giuseppe Tucci che riguarda tutto il territorio regionale – interviene l’assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi -.
L’evento del 31 ottobre ci offre, una duplice opportunità. Da un lato, infatti, sarà l’occasione per presentare il volume di Giuseppe Tucci, un ‘manifesto’ con cui l'orientalista maceratese espose nel 1934 le finalità e i metodi del neonato Istituto di Studi sul Medio ed Estremo Oriente (IsMEO. Dall’altro sarà un momento di approfondimento per gettare una luce sull’attuale rapporto tra Oriente e Occidente. Una giornata di studi che assume ulteriore valore grazie anche alla partecipazione di rappresentanti degli ordini professionali degli avvocati e dei commercialisti e del mondo imprenditoriale cittadino”.
La mattinata si aprirà alle ore 11.00 con la presentazione del volume di Giuseppe Tucci, dal titolo L’Oriente e la Cultura Contemporanea. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli e dell'assessore al Turismo ed Eventi della città di Macerata Riccardo Sacchi, interverranno Adolfo Morganti, presidente di Identità Europea e il noto storico Franco Cardini, curatore del volume.
Nel pomeriggio, dalle ore 15 alle 18, sempre all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, si terrà il convegno di studi dal tema Orizzonti Euroasiatici di Collaborazione Economica. Questo incontro, dedicato alle sfide e alle opportunità della cooperazione tra Europa e Asia, vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo accademico e imprenditoriale.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Riccardo Sacchi e di altre figure di rilievo come Paolo Parisella presidente dell'Ordine degli Avvocati di Macerata, Luca Mira presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Macerata, Giorgio Menichelli segretario generale Confartigianato Macerata-Fermo e di Stefano Clementoni in rappresentanza di Confindustria Macerata, prenderanno la parola vari esperti moderati dal giornalista Cristiano Boggi.
Tra i relatori: il professor Demostenes Floros, Responsabile Energia CER, che interverrà sul tema L’Asia al centro dell’economia globale e l’avvocato Lorenzo Baldacci del Foro di Bologna, che parlerà di Negoziazione e contratti nell’esperienza Italia-Cina.
Entrambi gli eventi sono a ingresso libero. La partecipazione al convegno pomeridiano richiede la prenotazione obbligatoria e l’Ordine degli Avvocati di Macerata riconoscerà 3 crediti formativi per la formazione continua (per informazioni e iscrizioni
Tullio Crali è ancor oggi per il saggista e storico dell’arte Maurizio Calvesi, il più felice rappresentante del tardo Futurismo. La pinacoteca civica Marco Moretti ha dedicato una sala a questo artista, conosciuto ed apprezzato non solo in Europa, e grazie alla felice collaborazione con la famiglia Crali il museo ogni anno rinnova l’esposizione con una mostra a tema.
Mercoledì 30 ottobre, alle 18:30, verrà inaugurata proprio alla pinacoteca Moretti di Civitanova Alta "Tullio Crali. Futur Sport", una selezione di opere dagli anni ’30 agli anni ’60 che hanno per soggetto delle discipline sportive enunciate in termini futuristi.
"Negli ultimi anni è stato ampiamente riconosciuto anche a livello internazionale il ruolo di primo piano del Futurismo nel contesto europeo, un'avanguardia che ha avuto una diffusione straordinaria e che ha coinvolto non solo l’arte, ma anche la moda, la letteratura, la cucina, il cinema, la musica e lo sport - ha spiegato la curatrice della mostra e direttore della pinacoteca civica Enrica Bruni - Questa mostra, che espone opere peculiari dedicate a diverse discipline sportive (lancio del disco, gare automobilistiche e motonautiche, lotta greco-romana, volo acrobatico), sarà visitabile anche il 31 ottobre, il primo, il 2 e 3 novembre e per i nostri ospiti saranno organizzate delle lectio sul tema così da favorire un approccio utile anche per il grande pubblico".
"Dopo la mostra estiva dedicata all'arte cinese, che ha avuto un'altissima partecipazione e ha ottenuto grandi riconoscimenti da parte delle istituzioni e delle alte rappresentanze diplomatiche italiane e cinesi - le parole del sindaco Fabrizio Ciarapica - la nostra amministrazione prosegue la sua offerta culturale presentando occasioni di alto profilo che al contempo si aprono a quel pubblico composito che non mancherà di accogliere le nostre proposte".
"L'Azienda Teatri è organizzatrice di questo appuntamento che rientra nel progetto annuale di eventi specifici proposti e curati dalla Pinacoteca - ha continuato la presidente Maria Luce Centioni -. Le mostre d’arte e tutte le attività del museo cittadino creano una sorta di long term relationship che coinvolge sia gli affezionati cultori del bello che nuovi fruitori ed è questo a cui mira l’Azienda Teatri, che riconosce la pinacoteca Moretti come vanto e supporto prezioso per il turismo culturale della città. Ricordo non solo le mostre d’arte, ma anche le iniziative per promuovere il borgo, le iniziative educative pensate e realizzate a favore delle scuole e dei giovanissimi, che sono luce che illumina il futuro della vita sociale e culturale del nostro Paese".
++ AGGIORNAMENTO 29 OTTOBRE ++
A causa di forza maggiore, l’inaugurazione della mostra Tullio Crali. Futur Sport (prevista mercoledì 30 ottobre) alla pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta è stata rinviata. La nuova data del taglio del nastro è quella di sabato 23 novembre alle ore 18:00.
Inizia il nuovo viaggio esplorativo di Musicultura alla ricerca di talenti artistici che, nell’Italia di oggi, abbiano qualcosa da dire in forma di canzone. È infatti aperto il bando per partecipare alla XXXVI Edizione (2025) del Festival che, indipendentemente dal genere, ha a cuore la dimensione artistica della canzone e che ricerca, promuove, premia meritevoli talenti, nonché potenziali nuovi protagonisti dell’arte popolare della canzone. Per partecipare occorre essere autori o coautori dei brani di cui si è interpreti e aver compiuto 16 anni, le proposte sono da inviare entro il prossimo 12 novembre. Al vincitore assoluto andranno i 20 mila euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera.
“Un proverbio cinese dice che ‘l’uccello non canta perché ha una risposta, canta perché ha una canzone’ ci rivolgiamo a chi scrive e canta canzoni mosso da un'urgenza vera. – Ha commentato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - Mi piacerebbe che in giro ci fossero canzoni con meno tattica e più fuoco. Chi non ha almeno una canzone che un giorno è venuta a scuoterlo dall'indolenza? Spero tanto che ci arrivino proposte così e di avere, indipendentemente dalla loro cifra stilistica, la sensibilità di coglierne la voce”.
Tra le novità della 36esima edizione, c’è l’ingresso nel prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che ogni anno decreta gli otto vincitori del Concorso, di quattro nuovi membri: la scrittrice Giulia Caminito, la regista Susanna Nichiarelli, il regista e produttore cinematografico Sydney Sibilia e la cantautrice, nonché regista cinematografica e attrice Margherita Vicario.
Si uniscono agli altri illustri membri del Comitato, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXVI edizione del concorso sono:
Francesco Amato, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Fabrizio Bosso, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Ermal Meta, Mariella Nava, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi.
“Nel mondo della canzone c’è oggi tanta autoreferenzialità ed è un peccato. – Ha aggiunto Ezio Nannipieri - Perché nel DNA della forma canzone c’è l’attitudine a curiosare intorno, a frequentare altri codici espressivi, a carpirne suggestioni e spunti creativi. È questo il motivo per cui nel Comitato Artistico di Garanzia del concorso non figurano solo “esperti” di musica, ma anche poeti, scrittori, uomini e donne di cinema la cui sensibilità amplia la visuale da cui si guarda una canzone. Siamo felici e onorati che Giulia Caminito, Susanna Nicchiarelli, Sydney Sibilia e Margherita Vicario abbiano accettato il nostro invito. Quello di Margherita, che è contemporaneamente cantautrice, regista e attrice, è poi un ritorno in famiglia. È bello ritrovarla oggi tra i membri del Comitato Artistico dello stesso concorso di cui anni fa è stata protagonista, cosa che del resto non è la prima volta che si verifica, penso a Simone Cristicchi, La Rappresentante di Lista e prima ancora a Pacifico e Gian Maria Testa”
Una importante comunicazione crossmediale seguirà le varie fasi del Festival che avrà inizio con la selezione di circa 60 proposte artistiche – oltre mille quelle in concorso l’anno passato – che saranno convocate a marzo 2025 per sostenere un’audizione live, presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata. Tutti gli esclusi riceveranno un’accurata scheda di commento. Sedici saranno i finalisti, che verranno presentati in un concerto al Teatro Persiani di Recanati nel mese di aprile 2025. Parallelamente, i brani finalisti entreranno a far parte del CD compilation della XXXVI edizione di Musicultura e saranno presi in consegna e programmati da Rai Radio 1 la radio ufficiale del Festival.
Otto saranno i vincitori finali del Concorso designati dall’insindacabile giudizio del Comitato di Garanzia. Gli otto vincitori, insieme a ospiti di spicco del panorama musicale nazionale e internazionale, saranno protagonisti delle serate finali del Festival, in programma nel mese di giugno 2025 allo Sferisterio di Macerata, dove il voto del pubblico deciderà l’assegnazione del Premio Banca Macerata di 20 mila euro al Vincitore assoluto. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (3.000 euro), il Premio PMI (2.000 euro), il Premio per il miglior testo (2.000 euro) e il Premio “La casa in riva al mare” (2.000 euro) assegnato da una giuria di detenuti del carcere di Barcaglione di Ancona attivamente coinvolti nell’omonimo progetto, promosso dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli.
Il regolamento del concorso e la domanda di partecipazione sono disponibili su www.musicultura.it.
Quinta edizione da record per la rassegna nazionale di teatro integrato "Fuori Misura - Premio Giovanni Soldini". L’evento, organizzato dalla compagnia teatrale "Gli Smisurati" di Santa Maria in Selva e rivolto a compagnie teatrali operanti nel settore del sociale, ha visto la partecipazione di un’eccezionale cornice di pubblico in occasione delle rappresentazioni nella tre giorni nei comuni di Tolentino, Pollenza e Treia, con oltre 40 artisti sul palco ed una macchina organizzativa di più di 100 persone impegnate su più fronti.
Ultima rappresentazione in concorso e cerimonia di premiazione conclusiva Domenica scorsa al Teatro Comunale di Treia: vincitore del premio “Giovanni Soldini”, cui è dedicata la rassegna, lo spettacolo "Io – La Rinascita" della compagnia Il Giullare di Trani. Il premio principale offerto dal Comitato Parrocchiale di Santa Maria in Selva è andato, su valutazione della giuria, al miglior spettacolo che nel quale "arriva piena accettazione e consapevolezza del tema rappresentato attraverso una coreografia e scenografia che testimoniano professionalità", così come motivato dalla giuria stessa.
Anche le altre compagnie in gara hanno ricevuto degli speciali riconoscimenti: premio per la "Miglior Regia e Allestimento" (“perché con la loro scenografia ci hanno coinvolto nei loro sogni fantasiosi”) e premio "Gradimento del Pubblico" alla compagnia MeTe Teatro di Ascoli Piceno, con lo spettacolo "Yume – Nulla si spegne"; premio "Miglior Attrice", parimerito, per Miriam (“perché conosce il proprio valore e talento, li dona al pubblico e ci sollecita a fare altrettanto”) e Camilla (“per la sua leggiadra espressività”) della compagnia Diversamente in Danza di Verona, co-protagoniste dello spettacolo "Il Temporale".
La giornata di domenica è stata ulteriormente arricchita dal convivio nella località di Santa Maria in Selva con la speciale ospitalità del Comitato Parrocchiale del luogo, sostegno sempiterno della compagnia organizzatrice.
Coinvolte scuole e realtà giovanili con il contest"“Un ciak Fuori Misura", promosso in collaborazione con la cooperativa sociale Di Bolina. I corti proiettati nella serata di venerdì hanno ricevuto un grande plauso dal pubblico presente in sala. Soddisfazione e commozione tra gli organizzatori e gli intervenuti per la straordinaria riuscita dell’evento.
Un ringraziamento particolare da parte del Presidente dell’associazione teatrale culturale "Gli Smisurati", Silvia Savi, a tutti i ragazzi della propria associazione, alle compagnie partecipanti, al pubblico e a tutti i sostenitori tra i quali la Provincia di Macerata; i Comuni di Pollenza, Tolentino e Treia; la Parrocchia di Santa Maria in Selva; l’IPSEOA G. Varnelli di Cingoli, per la cura dell’accoglienza nei teatri; l’Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia e delle Marche con l’8x1000; CSV Marche ETS e il Progetto "C'entro. Insieme per le terre del sisma"; la cooperativa sociale Di Bolina; Giada Lab per i premi; Gabriele Ciurlanti per la fotografia. L’appuntamento è per il 2025 con la sesta edizione della rassegna.
Cambiamento di ruoli al vertice dello Sferisterio. Oggi si è svolto il Cda dell'associazione, che gestisce l'Arena di Macerata e organizza eventi come il Macerata opera Festival. Il presidente Sandro Parcaroli si è collegato da remoto nonostante i problemi di salute.
I lavori sono stati aperti con la nomina a vicepresidente dell'associazione del consigliere Giuseppe Rivetti. La discussione poi è passata sui ruoli di direttore artistico e sovrintendente.
Il direttore artistico, Paolo Gavazzeni, il cui contratto scadrà a novembre di quest'anno, ha comunicato che non potrà proseguire l'attività di direzione, in quanto gli è stato proposto un altro incarico. In ogni caso ha ringraziato l'associazione Sferisterio, "per avergli permesso di svolgere la sua attività in piena autonomia, mettendo in luce le sue caratteristiche professionali".
Anche il sovrintendente Flavio Cavalli, in scadenza di contratto, ha comunicato l'intenzione di non continuare l'attività, ringraziando comunque l'associazione per gli anni di collaborazione. Il Cda ha ringraziato entrambi i professionisti per la preziosa attività svolta.
Inoltre non verrà confermato l'ufficio stampa e nel prossimo Cda verranno definiti i ruoli del nuovo direttore artistico e del nuovo sovrintendente.
Torna la rassegna “I Venerdì con… l’Unitre”. Il 25 ottobre, alle ore 15,45, nella sala conferenze del Banco Marchigiano Credito Cooperativo di viale Matteotti, l’Unitre Civitanova organizza un incontro con Lucia Tancredi che presenta il suo libro dal titolo: “Ogni cosa è per Giulia - Antonio Gramsci e Giulia Schucht: una storia d’amore”, pubblicato da Ponte alle Grazie. La presentazione vedrà la partecipazione della violinista Maria Pia Abbatantuoni.
Basandosi su un’ampia documentazione e su una fervida immaginazione, il romanzo di Lucia Tancredi prova a indagare su Giulia Schucht, moglie di Antonio Gramsci e madre dei suoi due figli, Delio e Giuliano.
Lucia Tancredi ha compiuto studi letterari e musicali. Di formazione proustiana, ama le vite degli altri e le resurrezioni della memoria involontaria. Ha scritto: Io, Monica (2006), Côté Bach (2009), Ildegarda (2009), L’otto (2016), Jacopa dei Settesoli (2022). I suoi romanzi sono tradotti in varie lingue e prestati alla riscrittura teatrale.
“I Venerdì con…” sono organizzati con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche e in collaborazione con Licei Da Vinci e Banco Marchigiano. Ingresso libero con possibilità di crediti formativi.
È stata presentata venerdì scorso, all’auditorium San Nicolò, la nuova stagione di prosa del Teatro Apollo di Mogliano organizzata dalla locale Compagnia “G.Lucaroni" e dall’Amministrazione Comunale.
Una stagione che promette di emozionare, divertire e far riflettere gli affezionati spettatori che tutti gli anni riempiono la piccola “bomboniera”: questo il nome che gli artisti che si sono succeduti sul palcoscenico hanno dato al bellissimo teatro di Mogliano. Sei spettacoli selezionati con cura per garantire qualità e professionalità a una stagione che cercherà di sorprendere gli spettatori. Confermata la formula vincente di portare in scena uno spettacolo al mese, con inizio il 22 novembre 2024 e termine il 12 Aprile 2025.
Cesare Bocci, Gaia de Laurentiis, Max Pisu, Milena Miconi, Edy Angelillo, Gianni Ferreri, Nino Formicola, Giancarlo Ratti e Blas Roca Rey sono solo alcuni dei grandi nomi che si alterneranno sul palco. L’ultimo spettacolo, unico portato in scena da una compagnia non professionistica ma di grandissima qualità, tratta di un argomento molto importante e sempre di attualità: la mafia.
L’Associazione Culturale Teatro Oltre di Sciacca (AG) porterà infatti in scena la Storia di Lia Pipitone, giovane donna palermitana fatta uccidere probabilmente dal padre nel 1983, perché con i suoi comportamenti metteva a disagio lui e la sua cosca mafiosa. Fuori abbonamento ci saranno anche due spettacoli per bambini e ragazzi.
Domenica 20 ottobre alle ore 17:30 verrà presentato in anteprima nazionale nella Gran Sala Cesanelli di Macerata, presso l’Arena Sferisterio, il libro “La mia parola. La caduta all’inferno e la rinascita di cinque donne vittime di violenza domestica”, volume edito da Poderosa edizioni a firma della psicoterapeuta, criminologa e noto volto televisivo Margherita Carlini.
Saranno presenti il vicesindaco del Comune di Macerata Francesca D’Alessandro, la Presidente dell’Associazione Donne e Giustizia, Roberta Montenovo e gli scrittori Jonathan Arpetti e David Miliozzi. Partecipano all’incontro le cinque donne protagoniste del libro che hanno subito violenza domestica e che in queste pagine hanno raccontato il loro calvario e la risalita verso una vita normale. Margherita Carlini spiegherà come riconoscere, affrontare e superare la violenza domestica, oltre a evidenziare la necessità di denunciare.
Cinque storie, cinque testimonianze coraggiose, cinque donne che hanno avuto la capacità di ribellarsi ai propri carnefici, di denunciare e di ripartire. Il dolore e il tormento di chi ha subito violenza dall’uomo che amava, la solitudine e l’angoscia di chi si sentiva in una trappola priva di vie d’uscita, ma anche la forza di chi è stato in grado di rialzarsi, di curare le proprie ferite, di chiudere con il passato e di iniziare una nuova vita. Un volume che illustra le varie dinamiche del rapporto vittima/carnefice e che aiuta a capire come le violenze nascano e si evolvano all’interno dei rapporti di coppia. Storie che ci insegnano che non è mai troppo tardi e che un nuovo inizio è sempre possibile.
Il 20 ottobre al Mugellini Festival il sassofonista internazionale Francesco Cafiso, accompagnato dal Quintetto Gigli (archi) e Lucia Galli (arpa), si esibirà in un originale concerto omaggio a Puccini. Esposizione del fotografo del jazz Carlo Pieroni. Al Mugellini Festival non poteva mancare un tributo a Giacomo Puccini nel centenario dalla morte. In linea con la qualità artistica e musicale che da sempre caratterizza il festival, si è scelto di ricordare il grande compositore in un modo davvero originale.
Domenica 20 ottobre alle 17.30 presso la Cappella dei Contadini di Potenza Picena (MC) Francesco Cafiso, con il Quintetto Gigli (archi) e l’arpista Lucia Galli, terrà un concerto unico nel suo genere che accosterà le melodie pucciniane alle sonorità jazz del sassofono. Si tratta di un progetto in prima esecuzione nato come una sfida per far dialogare i linguaggi musicali, apparentemente lontani, del mondo classico e dell’universo jazz, mantenendo intatte le melodie.
"È uno spettacolo nato apposta per il Mugellini Festival - commenta Mauro Mazziero, direttore artistico insieme a Lorenzo Di Bella - che è motivo di grande orgoglio per noi perché unisce i marchigiani Quintetto Gigli e Lucia Galli con il grande maestro del sassofono di fama mondiale Francesco Cafiso. Sarà una serata imperdibile sia per gli amanti del jazz sia dell’opera".
Considerato un prodigio del jazz, Francesco Cafiso ha iniziato a suonare il sassofono all’età di nove anni e si è rapidamente affermato nel panorama internazionale. All’età di 13 anni il trombettista statunitense Wynton Marsalis lo invitò a partecipare a un tour europeo, lanciandolo così sulla scena mondiale. Cafiso suona oggi in tutti i teatri ed i più prestigiosi festival jazz del mondo. Ha collaborato con musicisti di fama internazionale, tra cui Joe Lovano, Hank Jones e Cedar Walton.
La sua musica combina tecnica impeccabile con un forte senso di improvvisazione, distinguendosi per il suo sound ricco di sfumature e profondità espressive. In onore all’anima jazz del concerto, la musica sarà accompagnata dall’esposizione di fotografie di Carlo Pieroni, che da oltre cinquant’anni è un punto di riferimento internazionale nell’ambito della fotografia nel mondo del jazz. Ospite speciale della serata sarà lo chef Massimo Garofoli che avrà una sorpresa per il pubblico. Giunto alla sua nona edizione, il Mugellini Festival unisce musica e arte visiva, creando un’esperienza multisensoriale unica. Ogni edizione propone un ricco programma nel quale la musica si intreccia con esposizioni di dipinti, sculture e installazioni d’arte, offrendo al pubblico una vera e propria fusione tra arti, al punto di diventare un riferimento per artisti e musicisti di fama internazionale.
Prossimi appuntamenti
20 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Omaggio a Giacomo Puccini con Francesco Cafiso (sassofono), Quintetto Gigli, Lucia Galli (arpa), con la partecipazione di Massimo Garofoli ed esposizione di Carlo Pieroni.
27 ottobre ore 17.30, Cappella dei Contadini: incontro con l’artista con Anna Tifu (violino) e Romeo Scaccia (pianoforte), intervista a cura di Niccolò Rizzi ed esposizione di Ermenegildo Pannocchia.
3 novembre ore 17.30, Cappella dei Contadini: Franco Arminio “La bellezza che verrà”, con la partecipazione di La Macina Quartet (Gastone Pietrucci, Adriano Taborro, Marco Gigli, Roberto Picchio) ed esposizione di un disegno inedito di Pablo Picasso.
Dopo l’esordio di con La Cattedrale, domenica 20 ottobre, il cartellone della rassegna teatrale Caro Teatro, nata ed ideata dall’associazione culturale Piccola Ribalta Aps propone al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta lo spettacolo "Bianca B." della compagnia Al Castello di Foligno di e per la regia di Claudio Pesaresi.
Si tratta di una commedia psicologica, che vede protagonista un adolescente con tutte le sue contraddizioni, conflitti e aggressività che danno vita ad uno scontro generazionale. Una sottile vicenda psicologica che si svolge in un’atmosfera familiare di particolare suggestione. Atto unico – durata 100 minuti.
La rassegna è organizzata con patrocinio e sostegno di: Comune di Civitanova Marche e Azienda Teatri, Atac Spa, Banca Macerata, Uilt (Unione italiana libero teatro), Vittoria assicurazioni, Scs Venturini Spedizioni Internazionali e Società Operaia di Civitanova Alta.
Inizio ore 17:30. Abbonamenti costo 50 euro. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. Info abbonamenti e prenotazioni: piccola.ribaltaAPS@gmail.com – 338.1972320.
Macerata si appresta a ospitare la 55ª edizione di uno dei festival più prestigiosi del panorama jazzistico italiano: Macerata Jazz 2024/2025. Da ottobre a gennaio, la città diventerà il centro nevralgico per gli amanti del jazz, accogliendo alcuni tra i più importanti artisti internazionali. Il festival non si limiterà agli eventi al Teatro Lauro Rossi, ma animerà anche i locali e le strade del centro storico, trasformando Macerata in un palcoscenico diffuso dove la musica diventerà protagonista della vita cittadina.
"Il festival ha una lunga ed importante storia che rispettiamo, con la qualità dell’offerta che cresce ogni anno grazie anche alle tante nuove iniziative che si aprono alla città, ai vari luoghi e collaborazioni - spiega l’assessore alla Cultura del comune di Macerata Katiuscia Cassetta -. Un impegno organizzativo da parte di tutti, perché molti possano apprezzare la bellezza della musica in generale e del jazz in particolare che contamina e si fa contaminare. Un festival punto di riferimento ormai per tanti appassionati che ci seguono e vengono anche da fuori regione e mi auguro per tanti altri che scopriranno la nostra città che ospita una rassegna unica e arriveranno a Macerata per la prima volta. Accoglieremo tutti con piacere".
Grande soddisfazione del direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz: "Si parte Venerdì 25 ottobre con la 55° edizione di Macerata jazz, uno dei più longevi e importanti festival jazz d’Italia. Il cartellone dei concerti al Teatro Lauro Rossi è di grande livello le star del jazz nazionale ed internazionale. Abbiamo voluto presentare tante sfaccettature del jazz: l’omaggio a Pino Daniele, lo choro brasiliano, il tango, il jazz più tradizionale ma che il gospel e lo swing con un omaggio a Frank Sinatra. Il cartellone prevede poi appuntamenti Aperitivo, il jazz suonato nelle strade, le jam session nel dopo Teatro e una mostra fotografica nelle vetrine dei negozi che racconta la grande passione del fotografo Carlo Pieroni. Inoltre abbiamo dato spazio ai musicisti maceratesi e coinvolto la popolazione studentesca. Macerata jazz è un festival tutto da vivere e pieno di energia".
Macerata Jazz vanta un ricco calendario di appuntamenti, 6 concerti imperdibili al Teatro Lauro Rossi alle ore 21:15, altri 6 appuntamenti con l’Aperitivo/Concerto alle 19,00 al Centrale Macerata in Piazza della Libertà, inoltre il Buskin’Jazz, il jazz suonato per le strade del centro dalle ore 18,30 nei giorni del festival, che porterà la musica direttamente nelle strade, trasformando la città in un vibrante palcoscenico a cielo aperto, "Una lunga storia di jazz" la mostra di fotografie storiche di Carlo Pieroni, stampate su tessuto, esposte nelle vetrine dei negozi del centro.
Tra le iniziative più significative torna anche il laboratorio ImproveIsAction, che coinvolge gli studenti di "Unimc - Università di Macerata" nell’organizzazione del festival, offrendo loro l’opportunità di acquisire preziose competenze nel campo della comunicazione.
IL PROGRAMMA - Il Teatro Lauro Rossi sarà il cuore della manifestazione ospitando una serie di concerti di altissimo livello. La serata inaugurale, prevista per venerdì 25 ottobre, vedrà protagonisti al Teatro Lauro Rossi Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello con il progetto "Il Cielo è Pieno di Stelle", un emozionante omaggio a Pino Daniele. Ad anticipare il concerto, al Centrale Macerata, l’aperitivo cena è in compagnia di Anna Laura Calderon e l'Alessandro Menichelli trio e dopo il Teatro si prosegue con una jam session che prolungherà l’esperienza musicale in un contesto più informale.
Giovedì 7 novembre, il palco del Teatro Lauro Rossi ospiterà Anat Cohen con il suo Quartetinho, una performance di jazz moderno mescolato a influenze brasiliane. Prima del concerto, gli spettatori potranno dirigersi al Centrale per assistere al progetto Giraffe di Matteo Paggi, il trombonista di grande talento, che accompagnerà il pubblico in una serata di musica vibrante e intensa, completata da una nuova jam session.
Venerdì 15 novembre vedrà il ritorno di un maestro indiscusso della fisarmonica, Richard Galliano, che con il suo New York Tango Trio incanterà il pubblico del Teatro Lauro Rossi con un raffinato intreccio di tango, jazz e musette. Appuntamento solito pre concerto al Centrale per un omaggio ai grandi sassofonisti del jazz, con Stefano Conforti e il suo ensemble, che trasformeranno la serata in una celebrazione della tradizione jazzistica.
Lunedì 2 dicembre, il Teatro Lauro Rossi accoglierà due pilastri del jazz italiano, Paolo Fresu e Rita Marcotulli. Il loro incontro musicale promette di toccare le corde più profonde dell’animo, in un concerto intimo e carico di poesia. La serata a teatro è preceduta al Centrale con l'esibizione dei Brothers4Jazz, un quartetto che unisce tradizione e innovazione in un sound che saprà accompagnare con eleganza l’atmosfera anche nel dopo teatro.
Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello di sabato 28 dicembre, quando il gruppo Gospel Washington Gospel Singers riempiranno il Teatro Lauro Rossi con la potenza delle loro voci e l’energia contagiosa del gospel. La serata si apre come di consueto al Centrale con la voce di Giada Cartone e il pianoforte di Alessandro Menichelli, che guideranno un trio in un'altra jam session, fondendo jazz e convivialità in un’atmosfera informale e accogliente.
Infine, la chiusura del festival avverrà domenica 5 gennaio 2025, con la performance della Musicamdo Jazz Orchestra diretta da Luca Pecchia, che insieme al crooner Simone Grassi porterà sul palco del Teatro Lauro Rossi lo swing più puro e coinvolgente. La serata è preceduta al Centrale dal live del trio The Ringo Experience, cui seguirà un’ultima jam session che lascerà il pubblico con il pieno di musica.
Oltre 21 mila visitatori hanno partecipato alle Giornate Fai d'Autunno nelle Marche. È stato un weekend di festa intitolato alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura della regione, attraverso i grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni. Sono state 38 le aperture nella regione in 24 località.
Villa Ghislieri a Cupramontana è stato il bene più visitato nelle Marche. Più di 2mila visitatori sono rimasti incantati dalla storia e dal fascino di questa Villa – Torre di origine longobarda, ancora abitata dalla famiglia Ghislieri, posta su un'altura circondata da querce secolari, antico baluardo difensivo sulla strada della Cuzzana.
Quasi 1.700 le presenze a Villa La Quiete a Treia in provincia di Macerata: i visitatori sono andati alla scoperta di uno dei monumenti più rilevanti dell'Ottocento italiano ed una delle più belle ville delle Marche. Opera di Giuseppe Valadier, è immersa in un parco di circa tre ettari, completamente cinto da mura e con al suo interno giardini all'italiana, orti, ampie zone boscate e magnifici alberi secolari. Numerose anche le presenze alle Caserme Del Monte e Cialdini di Pesaro, a Palazzo Falconi e a Villa Vinci Boccabianca di Cupra Marittima.
Le Giornate FAI nelle Marche hanno visto una speciale partecipazione di 500 volontari e 900 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI. Grande soddisfazione da parte della presidente regionale FAI Marche, Alessandra Stipa.
"Le Giornate FAI rappresentano un grande momento di condivisione e appartenenza -afferma -. Dimostrano per l’ennesima volta di essere in grado di regalare emozioni fortissime, grazie alla bellezza dei luoghi ma anche al significato dei beni scelti. In queste giornate abbiamo visto anche tante famiglie e giovani avvicinarsi al FAI. Dietro c'è tanto lavoro e tanto impegno. Voglio ringraziare la nostra grande famiglia di volontari e gli Apprendisti Ciceroni per la forte passione dimostrata. Grazie di cuore a tutti i partecipanti e grazie alle istituzioni e ai partner che hanno sostenuto e reso possibile la più grande festa di piazza dedicata alla cultura".