Ultima tappa per il circuito cicloturistico ‘transubike' ricco di emozioni come sempre in quel di Caldarola.
220 partecipanti hanno riempito il piccolo comune dell’entroterra maceratese, duramente colpito dal terremoto del 2016, ammirando la via dei presepi ricca di opere d’arte artigianali.
Un successone per tutti, organizzatori, manifestanti e abitanti dei piccoli borghi che hanno visto le strade piene di 'ruote grasse’.
i ristori sono ormai il marchio di fabbrica dell’ad bike team monti azzurri che anche questa volta ha lasciato il segno, creando festa e allegria a 360 Gradi, dei veri e propri Inventori di divertimento.
La prima tappa del progetto pil.love ha riscosso un ottimo successo: grande entusiasmo e partecipazione all’evento di apertura che si è tenuto domenica 16 dicembre presso la Pescheria di Civitanova Marche. Pil.love è un’esperienza innovativa nata con l’esigenza di alzare l’asticella dell’intrattenimento e di arricchirla con inserti di arte e con finalità che valicano il solo intrattenimento, pil.love ambisce a farsi strada in uno spazio occupato, nell’immaginario collettivo, dalle organizzazioni che hanno cambiato il modo di fare cultura soprattutto nel centro/nord Europa rendendo accessibile un mondo ricco di creatività ed ancora poco esplorato dal grande pubblico.
Pil.love è un laboratorio, un luogo di ritrovo itinerante, che riqualifica e rilegge gli spazi urbani fino a renderli vere e proprie location dove eccellenze nel campo di clubbing, food, street art e organizzazione, si uniscono con un obiettivo comune e si mettono in gioco per donare al territorio ciò che prima non c’era.
La data di inaugurazione è stata il 16 dicembre, ma sono già in programma due repliche il 26 dicembre e il 6 gennaio.
La prima location scelta per questo innovativo progetto, grazie al supporto dell’assessore al commercio Pierpaolo Borroni, è la Pescheria di Civitanova Marche (ingresso su p.zza Gramsci): di giorno mercato del pesce e di sera fulcro della sperimentazione. pil.love è fatto di sonorità elettroniche, dj e live, installazioni artistiche, sapori eccellenti e spazi di condivisione. Un vero e proprio progetto artistico-sociale nato da Pil associati, agenzia di comunicazione e marketing che da un decennio lavora per brand e multinazionali italiane ed estere - e dal suo Ceo Carlo Boldrini - che ne hanno curato il concept, ideazione e produzione esecutiva. Pil.love è supportato dalla partnership ufficiale con Dj Mag Italia, il magazine di settore e punto di riferimento dal ’91 per musica elettronica, dj e clubbing.
Una collaborazione di spessore che certifica sin dal principio la qualità di un progetto che nasce con i migliori auspici e punta ad espandersi in breve tempo uscendo dai confini marchigiani. Alla direzione artistica il dj / producer Simone Barbaresi, attivo da anni in Italia e all’estero, resident in molti club della riviera adriatica; punto di riferimento per la house music e nome conosciutissimo nel territorio marchigiano dove le sue serate richiamano da sempre migliaia di persone.
Alla produzione esecutiva Agostino Maria Ticino, musicista, collezionista e produttore, innamorato della computer music, già impegnato recentemente come organizzatore con la fortunata esperienza del “museo del Synth” a Macerata, iniziativa che ha fatto registrare numeri da capogiro ed eco mondiale. Grande importanza alla qualità di Food and Beverage affidati all’esperienza decennale dello chef Massimo Garofoli, attualmente impegnato nel suo ristorante “Mescola” di Civitanova Marche. Le installazioni visive e le opere all’interno dello spazio sono curate da Anime di Strada, associazione che da anni lavora perla riqualificazione del territorio e il recupero di spazi urbani attraverso la streetart coinvolgendo i migliori artisti del globo. Mentre la promozione è supportata dal lavoro di CerradoStudio e Francesca Berrè.
Continuano gli incontri di sensibilizzazione e formazione realizzati dalla cooperativa Pars onlus per il progetto “Hazzard”. Ieri, con il format “La vita si suda”, gli operatori e psicologi della cooperativa Pars Onlus hanno tenuto l’incontro all’Istituto scolastico Ipsia “Filippo Corridoni” a Corridonia, con le classi del biennio e con un ospite molto speciale: il maestro di judo, Corrado Croceri, fondatore della scuola “Dojo Kenshiro Abbe - Gruppo Marche”, pluri-campione nazionale di judo e promoter di judo a livello internazionale. L’incontro si è sviluppato sul valore e sul significato del gioco sportivo coinvolgendo gli studenti alla riflessione sull’importanza della capacità critica e dell’autostima.
“Con il format “La vita si suda” coinvolgiamo sportivi influenti nel nostro territorio, come Croceri, affinché la loro esperienza di sport possa essere esempio prezioso per tutti gli studenti” spiega Ludovica Cesari, psicologa Pars “Croceri ha dimostrato come lo sport è utile alla propria salute, al propio benessere, all’apprendimento, in contrasto al gioco di azzardo dove non c’è niente da imparare e non c’è passione ma solo schiavitù e dipendenza”. “Nel judo si ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo e si sfrutta la forza mentale. La morbidezza supera la forza, la mente supera i muscoli” ha detto Croceri “Bisogna riflettere sull’utilità del perdere una sfida. Quando perdi, sei costretto a focalizzare cosa migliorare. La prima cosa che il judo insegna è come cadere e come incanalare l’energia e la forza. Bisogna svilupparsi come essere umani responsabili, capaci di saper rispondere a svariate situazioni e problemi”.
“Abbiamo parlato di judo come esperienza che mette in connessione la mente, il corpo e lo spirito. L’educazione come fattore di prevenzione, conoscere e conoscersi richiamando all’attenzione la propria responsabilità, la motivazione e il senso di impegno che la persona deve avere verso se stesso e verso gli altri. I ragazzi sono stati attenti e curiosi di apprendere questa disciplina” ha concluso la psicologa Rossella Mastromauro. La giornata è terminata con una dimostrazione di tecniche di base di judo in palestra. Gli appuntamenti proseguiranno domani, mercoledì 19, a Morrovalle alla scuola secondaria di primo grado “Luigi Canale” e di nuovo giovedì 20, all’istituto Ipsia “Corridoni" a Corridonia. Hazzard è il progetto di rete per la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico, finanziato dalla Regione Marche e realizzato per l’Area Vasta 3 dalla Cooperativa Sociale Pars, Associazione Glatad, Cooperativa Coos Marche, Cooperativa Berta80 in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze Patologiche Area vasta 3 e promosso dagli Ambiti Sociali Territoriali 14, 15, 16, 17 e 18.
Ha coinvolto tanti bambini, accompagnati da genitori e nonni che sono stati rapiti anch’essi dall’iniziativa, il pomeriggio di letture sul cuscino ospitato alla biblioteca comunale “Francesco Antolisei” di San Severino Marche grazie al progetto Nati per Leggere.
L’associazione Sognalibro e le nuove lettrici di NpL, appena formate dopo gli incontri ospitati al centro BluGallery, hanno animato un incontro riservato a bambini fino a 6 anni che ha visto anche un ospite d’accezione: un Babbo Natale baby che si è prestato volentieri al pomeriggio di gioco. Fiabe, racconti, protostorie e giochi con i libri hanno divertito la colorata comitiva che sul finale è stata salutata dall’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.
Anche per il 2019 sono previsti nuovi incontri di lettura per grandi e piccoli insieme a numerose altre iniziative da parte della biblioteca comunale.
Il pubblico ha confermato la fiducia alla rassegna corale “Veni Domine” organizzata per la seconda volta dal Vox Phoenicis. Domenica scorsa 16 dicembre 2018 alle ore 19 a Loreto presso la Sala “Pasquale Macchi” in Piazza della Madonna si sono incontrati il coro Vox Phoenicis diretto da Carlo Paniccià, i Pueri Cantores "D.Zamberletti" di Macerata diretti da Gian Luca Paolucci e il coro "Corazon Alegre" diretto da Lorenzo Chiacchiera per fare festa in preparazione e attesa del Natale con canti mariani e natalizi.
L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Comune di Loreto e ha visto anche la partecipazione dell’Assessore alla Cultura, Ing. Luca Mariani, si è confermata una vera e propria festa di musica corale.
La rassegna, presentata dal direttore del coro Vox Phoenicis, Carlo Paniccià, ha voluto sottolineare l’importanza dei cori giovanili grazie alla partecipazione delle formazioni corali di Macerata e Morrovalle composte unicamente da cantori al di sotto dei trent’anni che hanno aderito all’invito del coro lauretano e che si sono potuti esprimere al meglio grazie alla bella acustica della storica e bella sala “Pasquale Macchi” dalla volta dipinta.
Un’anticipazione in canto del Natale, espressa con leggerezza e dinamismo che ha avuto la felice conclusione con il canto all’unisono di “Tu scendi dalle stelle”.
Per il Vox Phoenicis è stata la felice conclusione dell’intensa attività svolta durante tutto l’anno 2018. Già in attuazione il calendario delle iniziative del coro lauretano per il 2019: il prossimo 6 gennaio 2019 alle ore 19 il tradizionale concerto di Natale che si svolgerà nella Chiesa della Natività a Loreto.
Il prossimo 22 dicembre 2018, alle ore 16:00, si svolgerà la cerimonia di riapertura post sisma della Pinacoteca Comunale di Sarnano.Tale evento, oltre ad essere importante per la comunità di Sarnano, è particolarmente significativo per tutta l'area colpita dal sisma, essendo la prima Pinacoteca che riapre nel cratere.Infatti, grazie alla progettazione effettuata dall'Ufficio Tecnico Comunale, i lavori di messa in sicurezza hanno consentito di rendere nuovamente fruibile oltre il 60 % degli spazi della Pinacoteca: in questi spazi verranno fin da subito esposte una parte delle opere già presenti nel sito prima del terremoto, quelle presenti nella Chiesa di Santa Maria di Piazza (purtroppo ancora chiusa per inagibilità) ed una pala d'altare di Simone De Magistris, proveniente dalla Chiesa di San Cassiano di Sarnano.Inoltre, dal prossimo mese di marzo rientreranno nella Pinacoteca anche le otto opere attualmente esposte a Senigallia.Rimarranno ancora in deposito presso la Mole Vanvitelliana di Ancona alcune opere per le quali necessitano attività di restauro, che verrà curato direttamente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Ancona.
Da Macerata a Tolosa , Musicultura è stata scelta per la valorizzazione della cultura e della canzone popolare d’autore italiana in Francia.
Grande successo per gli appuntamenti che hanno visto protagonista Musicultura in un week end tutto francese a Tolosa, con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, cominciati con la trasmissione dedicata alla storia trentennale del Festival negli studi di Radio Mon Pais, e proseguiti con conferenze concerti all’ Université Toulouse I Capitole e all’Auditorium del MJC di Pont Des Demoiselles.
Il racconto della storia della canzone italiana e di quella del festival Maceratese è stato scandito dalle note suonate e cantate dal vivo da Pollio, il giovane cantautore milanese fra gli otto vincitori dell’edizione 2018 del concorso.
«Quand les chansons racontent un peuple et une societé» questo il titolo degli appuntamenti musicali che hanno entusiasmato il pubblico francese firmati da Musicultura e che ha visto la collaborazione dell’Association Machiavelli Toulouse, una prestigiosa associazione che tutela e promuove la lingua e la cultura italiana in terra occitana e che ha scelto Musicultura per testimoniare come la canzone popolare e d’autore italiana sia stata e continui ad essere una vera espressione artistica capace di contribuire alla costruzione dell’immaginario collettivo di una società, al pari del cinema e della letteratura.
La tappa francese del week end pre - natalizio ha rappresentato il punto di raccordo fra l’edizione 2018 di Musicultura e la prossima, quella del 2019, la trentesima, già varata lo scorso novembre da un nuovo record di iscrizioni al concorso.
Chi volesse regalarsi un posto in prima fila allo Sferisterio, per assistere alle serate finali di Musicultura 2019 il prossimo giugno, può farlo acquistando a prezzi promozionali i biglietti per tutte le feste natalizie alla Biglietteria dei Teatri di Piazza Mazzini a Macerata o presso il Musicultura Point del Centro Commerciale Val di Chienti. Per un Natale dritto al cuore della musica, il regalo più originale da mettere sotto l’albero nelle prossime festività per darsi appuntamento con le grandi stelle della canzone italiana ed internazionale che il 20, 21 e 23 giugno prossimi calcheranno il palco dell’arena maceratese assieme agli otto vincitori del celebre concorso.
Il nuovo viaggio nell’anniversario della XXX edizione del Festival della Canzone Popolare e d'Autore, è appena cominciato con l’ascolto da parte della commissione della valanga di canzoni iscritte al concorso; proseguirà con l’atteso appuntamento delle Audizioni Live, al Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata nei primi mesi del 2019.
La magia del Natale si trasforma in spettacolo, tra musica e parole, con i grandi appuntamenti live della XXX Edizione di Musicultura.
“La Chiesa di San Francesco di Montelupone è un autentico gioiello architettonico riaperto il 26 dicembre 1999 dopo oltre sessant’anni d’incuria e degrado e restaurato grazie ai fondi del Giubileo. La sua costruzione risale al 1251, dopo il transito di San Francesco a Montelupone e fu consacrata nel 1397 ad opera del Vescovo di Umana Antonio da Fabriano e del Vescovo di Nicopoli Giovanni Cecchi da Offida il primo di Maggio, sotto il pontificato di Bonifacio IX.
Dopo la riapertura del 1999, si è arricchita in questi anni di beni storico-artistici preziosissimi grazie all’impegno delle Amministrazioni comunali che si sono succedute: nel 2002 è stato restaurato il coro ligneo con il contributo della Fondazione Carima, nel 2004 è stata ricollocata sull’altare centrale la celebre Madonna del Latte di Antonio da Faenza, nel 2009 sono state ricollocate lungo le navate le altre tele restaurate grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Montelupone e la Sovrintendenza regionale ai Beni storico-artistici, tra le quali ricordiamo Estasi di San Francesco, pala di scuola marchigiana della prima metà del XVII secolo, la Madonna del Rosario di un allievo della Scuola del Lotto e la Madonna dell’Immacolata Concezione o della Misericordia del fiammingo Ernest Van Schayck del 1631”.
Dopo oltre due anni dal sisma del 2016, Montelupone riavrà finalmente una chiesa che, probabilmente, resterà l’unica del borgo per anni se non per decenni.
Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di inaugurazione del 29° Anno Accademico dell’Università per Tutte le Età (U.T.E.) di Macerata. A fare gli onori di casa il Presidente del Rotary Club Macerata e Presidente dell’U.T.E. Stefano Quarchioni, che ha parlato di «traguardo importante per il Club, che da sempre sostiene questo importante “service” rivolto all’intera comunità maceratese». «Siamo particolarmente orgogliosi - ha continuato il Presidente Quarchioni - perché è aumentato il numero degli iscritti ai diversi corsi, alcuni dei quali vista l’elevata domanda, sono ripetuti ogni anno, altri invece sono nuovi; ciò sta a significare che c’è stata la giusta programmazione alla quale è seguita un’altrettanto adeguata risposta». A conferma delle parole del Presidente, si è aggiunto l’intervento di Giorgio Piergiacomi, consigliere delegato del Rotary nel Consiglio dell’UTE, che ha ricordato come essa sia il service più longevo del Club e ha sottolineato che sono oltre duecento le persone che stanno frequentando i corsi iniziati a novembre e frequenteranno quelli che partiranno con l’anno nuovo.
«Mai come in questo momento storico, segnato da una profonda crisi di valori - ha affermato Piergiacomi - è necessario mettere in luce chi esprime sentimenti positivi e ogni giorno, con grande impegno, si mette a disposizione degli altri». Così ha introdotto l’ospite d’onore della serata, Rosaria Del Balzo Ruiti, che oltre ad essere presidente della Fondazione Carima, è alla guida del Comitato locale di Macerata della Croce Rossa Italiana.
Nella sua prolusione su “Le attività di service del Terzo settore nel territorio”, Del Balzo Ruiti ha raccontato la nascita della più grande associazione umanitaria mondiale, nel lontano 1859, e ha illustrato con trascinante entusiasmo la variegata e complessa opera della CRI maceratese, iniziata, secondo documenti d’archivio, nel 1872. Ma è negli ultimi vent’anni che si è assistito a una crescita esponenziale: «Se nel 1998 disponevamo di due ambulanze e due autovetture, oggi possiamo contare su ottantacinque mezzi, circa mille volontari e oltre quaranta dipendenti», ha detto la Presidente. «Quando si parla di Croce Rossa si pensa alle emergenze, al 118, ai trasporti, alle dialisi, ciò che è legato al settore sanitario, ma quello che svolgiamo è un servizio alle persone a tutto tondo - ha proseguito -, forniamo socio-assistenza a circa 1450 famiglie, tre giorni a settimana è aperto lo “Sportello sociale” per raccogliere le diverse problematiche che cerchiamo di affrontare, diamo un’opportunità ai giovani immigrati che arrivano qui dalla Sicilia».
Da una parte, Macerata ha una popolazione con forte progressione all’invecchiamento, dall’altra si stanno manifestando situazioni di disagio che prima sono emerse nelle grandi città e oggi si riscontrano anche in provincia. «Aiutare non significa solo ascoltare o dare aiuti in denaro, ma anche andare a colmare quelle sacche di criticità che la nuova struttura familiare ha creato - ha spiegato Del Balzo Riuti -, pensiamo agli anziani che vivono il dramma della solitudine, ai padri separati, a chi si è ritrovato senza lavoro in età avanzata, a chi ha in casa persone affette da malattie invalidanti come l’Alzheimer: a volte anche una carezza per l’anima può fare tanto, e uno degli aspetti più straordinari è lo scambio tra le generazioni, perché molti degli interventi sono svolti da giovani volontari di età compresa tra i 14 e i 26 anni».
«Il nostro Paese non può perdere il suo spirito umanitario e Macerata non può perdere la caratteristica di essere la città di San Giuliano l’Ospitaliere», ha concluso.
Parte domani la rassegna cinematografica Let’s movie con film in lingua originale, sottotitolati in italiano. Alle 21.15, sia martedì 18 che mercoledì 19 dicembre viene proiettato al cinema Rossini Bohemian Rhapsody, diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher. La pellicola ricostruisce il successo dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (interpretato da Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo.
Al Cecchetti, invece, domani alle 21.15 c’è Colette, diretto da Wash Westmoreland, sulla storia della scrittrice, attrice e critica teatrale Sidonie-Gabrielle Colette (interpretata da Keira Knightley); la più innovativa, spregiudicata e tra le più controverse autrici della sua epoca, la Belle Époque parigina.
Il prezzo del biglietto intero è di 5 euro, ridotto 4 (fino a 18 anni, oltre i 65 anni e studenti universitari fino a 24 anni) tutti i giorni.
Per informazioni è attivo il numero TDiC informa: 351/5715757, dalle 11 alle 23, tutti i giorni ci sarà sempre un operatore a disposizione.
Mercoledì 19 dicembre, sempre al Cecchetti, è la volta del primo appuntamento di CatàRifrangenze, lezioni spettacolo con frammenti cinematografici. L’incontro, grazie alla collaborazione con Unitre, è a ingresso gratuito e prevede la visione di Shakespeare in love alternata a interventi filosofici di Cesare Catà.
Mercoledì 19 dicembre, nell’ "Auditorium del Bramante” di Macerata, si terrà un convegno sul tema: “Il ruolo delle professioni tecniche nella ricostruzione”.L’iniziativa, programmata nell’ambidel progetto “Il Bramante per la ricostruzione post sisma”, si inserisce in un percorso didattico che vede l’Istituto impegnato in un processo di sensibilizzazione riguardante le problematiche della complessa fase della ricostruzione, dopo quella difficile e articolata della gestione dell’emergenza.
I massimi esponenti degli Ordini Professionali maceratesi, Geom. Paola Passeri (Collegio dei Geometri), Ing. Maurizio Paulini (Ordine gli Ingegneri) e Arch. Vittorio Lanciani (Ordine degli Architetti), forniranno un quadro completo della situazione attuale, definendo il ruolo delle professioni tecniche che, nel rispetto delle specifiche competenze, sono protagoniste della ricostruzione di territori così duramente colpiti.
Chiuderà il convegno l’Arch. Mauro Saracco, docente dell’Università di Macerata, che riferirà sulla situazione dei Beni Culturali.
L’iniziativa è rivolta anche, e soprattutto, ai ragazzi del “Bramante”, futuri professionisti che dovranno acquisire a scuola conoscenze e competenze da utilizzare quando saranno chiamati a dare il loro contributo alla ricostruzione.
Tantissime persone, venute anche da fuori regione, hanno partecipato, in maniera commossa e devota, alla semplice ma toccante cerimonia di riapertura della Basilica di San Nicola, dopo i lavori di messa in sicurezza che, in meno di un mese, hanno consentito di rendere nuovamente fruibili, dopo un controllo accurato del soffitto a cassettoni e dopo il montaggio di una rete di protezione, la navata centrale, la Cappella delle Sante Braccia dove è stato sistemato il corpo del Santo e il Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili. Infatti è stata rimossa l’impalcatura più bassa che consente la visione della fascia che narra la vita e i miracoli di San Nicola.
Sono stati Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Nazzareno Marconi Vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia, il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, Padre Luciano De Michieli, Priore Provinciale degli Agostiniani d’Italia e Padre Giustino Casciano Padre Priore della Comunità Agostiniani di Tolentino, unitamente al Vescovo Emerito di Fabriano S.E.R. Mons. Giancarlo Vecerrica, tolentinate doc,a spingere e ad aprire il grande portone, realizzato in occasione del Settimo centenario della morte di San Nicola, che ha consentito ai fedeli ma anche a tanti turisti, di entrare nuovamente nella Basilica.
Prima della Messa solenne i saluti da parte del Sindaco Giuseppe Pezzanesi che ha sottolineato il grande impegno profuso insieme alla Comunità Agostiniana e al Vescovo, oltre che con i diversi Commissari per il Sisma per giungere alla messa in sicurezza di parte degli ambienti che hanno consentito di riaprire la Basilica, dopo poco più di due anni. Padre Luciano De Michieli, Priore Provinciale degli Agostiniani d’Italia ha invece sottolineato la grande importanza che San Nicola ricopre non solo per il territorio e la Comunità tolentinate, essendo tutto il complesso un luogo identitario particolarmente significativo, sia a livello cristiano che culturale e turistico. Questa riapertura – ha detto – è anche un nuovo inizio per ricostruire le nostre comunità tanto provate dal terremoto. Particolarmente emozionato Padre Giustino Casciano Padre Priore della Comunità Agostiniana di Tolentino che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato con grande impegno e professionalità, rispettando il crono programma dei lavori e consentendo di rendere nuovamente accessibili i luoghi di culto più importanti.
A seguire l’illustrazione dei lavori di messa in sicurezza degli ambienti sacri da parte del progettista e direttore dei lavori ing. Gianfranco Ruffini che ha anche evidenziato l’importanza di analizzare a fondo tutta la normativa fino a trovare la possibilità, come nel caso specifico di San Nicola, di superare tutte quelle barriere burocratiche che allungano, inesorabilmente i tempi. Da sottolineare che il lavoro più complesso di messa in sicurezza ha interessato lo spazio di collegamento tra la navata centrale, il Cappellone e la cappella delle Santa Braccia, che risulta essere particolarmente danneggiato. Un ringraziamento alle imprese che hanno lavorato consentendo la riapertura e ai Vigili del Fuoco che hanno spostato la grande pala che è stata sistemata dietro l’altare maggiore.
Nel corso della Santa Messa Solenne, accompagnata dalla Schola Cantorum “G. Bezzi” della Basilica di San Nicola, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Nazzareno Marconi Vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia ha illustrato con dovizia di particolari la pala in legno “Lo sposalizio mistico di Santa Caterina tra i Santi Agostino, Nicola e Apollonia” a cui sono stati nuovamente affiancati “L’Eterno” in cornice cuspidata e “La deposizione” i quali facevano parte di un’unica opera dipinta tra il 1518 e il 1525 e attribuita a Marchisiano di Giorgio, un pittore tolentinate di origine slava recentemente riscoperto da Giorgio Semmoloni. La parte centrale della grande “cona” è stata rinvenuta, qualche anno fa, nei depositi della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma. L’opera, dalla metà del cinquecento, era la pala posizionata nel presbiterio, proprio dietro l’altare e quindi, dopo molti secoli, seppur incompleta, torna nella navata centrale della Basilica.
Come detto, aperta anche la Cappella delle Sante Braccia dove è stato sistemato il corpo del Santo e il Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili.
Ha spento cinquanta candeline Simone Santoro, avvocato di Civitanova che ieri sera ha festeggiato con colleghi, amici e famiglia. I festeggiamenti si sono svolti al Batik che ha accolto molti avvocati, colleghi di Simone che si è voluto circondare degli affetti più cari tra i quali la moglie Roberta, anche lei avvocato, e la figlia.
Musica e balli fino a tardi hanno allietato una serata che si è svolta all'insegna del divertimento e dell'amicizia.
La Rotonda a Mare di Senigallia è stata la prestigiosa sede di una serata per ripercorrere i 20 anni dell’importante Azienda con sede a Servigliano.
Alla presenza di imprenditori, professionisti e tanti amici, in particolare dal passato calcistico erano presenti Franco Causio, Serse Cosmi l’ex arbitro Carlo Longhi e Vanessa Leonardi e sindaci del territorio, la serata è trascorsa sul filo della narrazione dello sviluppo del’Azienda, delle problematiche del mondo dell’edilizia ma anche sulla sostenibilità, l’ambiente e la difesa del paesaggio.
Condotta da Maurizio Compagnoni e Federica Masolin, anche loro amici di famiglia, nei suoi saluti, il titolare Umberto Antonelli ha ringraziato i presenti ed in particolar modo familiari e collaboratori con i quali ha condiviso i primi 20 anni di successi. Ma svolgendosi la serata a Senigallia, città e luoghi colpiti dalla tragedia di Corinaldo, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordarne le vittime. Sono poi seguiti i saluti del vice sindaco di Senigallia, Maurizio Memè e del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, che hanno ricordato la grande attività della Società e del suo titolare che con determinazione, lungimiranza e spirito imprenditoriale hanno permesso di raggiungere importanti risultati e offrire lavoro.
Altro momento importante della serata il dibattito svolto con il Prof Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato presso l’Università Politecnica delle Marche, che ha trattato lo stato dell’arte nel campo dell’edilizia, sulla crisi e su possibili soluzioni, specie proprio nei nostri territori. La società, nata nella provincia marchigiana, ma fin dagli albori si dimostra capace di superare i confini, abbracciando l'intero mondo delle costruzioni, con una visione coraggiosa ed innovativa, senza perdere di vista i valori originari fatti di tradizione, cultura ed amore per la terra.
La stessa opera dal più tradizionale settore delle costruzioni edili, al campo degli interventi volti alla difesa del suolo, coniuga le tecnologie più evolute con l'alta specializzazione degli operatori sul campo anche in condizioni ambientali proibitive; Strade, ponti, gallerie sono ormai interventi di routine grazie all'ampia esperienza, dimostrando anche la capacità di contribuire alla risoluzione di problematiche importanti. I lavori di salvaguardia dei corsi d'acqua e le opere di ingegneria naturalistica vengono condotti con la passione e la cura di chi ha a cuore il paesaggio e l'ambiente, come l’esperienze condotte sulla difesa della costa, vedi la spiaggia di Portonovo e nei pronti interventi, basti ricordare l'opera di ripristino del “sentiero dell'amore” a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo inserito nel patrimonio dell'UNESCO.
La sensibilità nei confronti della storia si è esplicitata negli interventi sul patrimonio edilizio esistente lasciando che l’attenzione alla sapienza artigiana si affianchi alle nuove tecnologie ed ad una visione innovativa. L’Azienda ha poi una particolare attenzione allo sport, realizzando gli impianti di risalita e di innevamento artificiale del comprensorio sciistico di Sarnano – Sasso Tetto del quale Eurobuilding detiene attualmente la proprietà e la gestione oltre che lavori nel mondo del calcio. La passione per l'innovazione e la ricerca ha condotto il fondatore, Umberto Antonelli, a confrontarsi con le problematiche più attuali e con prestigiosi Partner scientifici attraverso la promozione di studi e approfondimenti i cui risultati sono stati oggetto di presentazioni pubbliche in importanti convegni di livello internazionale.
Eurobuilding ha quindi lavorato, - ottenendo la prima concessione pubblica in Italia -, sull'utilizzo delle sabbie sottomarine da ripascimento a contrasto dei fenomeni di erosione costiera ed ha promosso gli studi sul vulcano sottomarino Marsili che hanno evidenziato che l’energia geotermica prodotta sarebbe sufficiente a coprire il fabbisogno energetico dell'intera Sicilia e che l'utilizzo di tale fonte farebbe salire l'Italia ai primi posti nella classifica del Protocollo di Kyoto. L'Azienda quindi supera l'usuale profilo di “impresa” ed evolve verso un'identità più complessa, quella di un soggetto sensibile al territorio e alla storia, generatore di idee e servizi, attento alla salvaguardia dell'ambiente, dedito alla promozione di idee innovative e che partecipa alla vita sociale, coinvolgendo anche l’arte con uno sguardo aperto verso le future generazioni.
Eurobuilding spa compie dunque vent'anni, vent'anni vissuti coraggiosamente, avendo attraversato a testa alta un periodo difficile per il settore, con i piedi ben piantati a terra, ma con lo spirito sempre vivo, proiettato verso nuovi ed inesplorati traguardi.
Si avvicina la fine dell’anno e l’Avis Comunale di Macerata si accinge a festeggiarlo per bene, forte di più motivi che infondono fiducia e rinnovano speranze.
Su tutti l’aver quasi tagliato il traguardo dei 1500 volontari, siamo arrivati a 1480 per la precisione. Un numero davvero cospicuo, raggiunto grazie ad un incremento costante negli anni: nel 2013 l’associazione di via Calabresi, la cui sede è intitolata all’ex sindaco Ireneo Vinciguerra, aveva in totale 1310 donatori di sangue. Solo nel corso di questo 2018 sono entrati nella grande famiglia dell’Avis ben 98 nuovi donatori.
Chi dona il sangue lo fa nel silenzio e nell’anonimato, ma rappresenta uno dei punti di forza della città grazie a disponibilità e gratuità. Belli e positivi i numeri, tuttavia la presidentessa dell’Avis Macerata Elisabetta Marcolini ricorda che “il fabbisogno del nostro Ospedale e del Centro Trapianti di Ancona è altrettanto cresciuto, al punto che purtroppo, anche nel 2018, si sono registrate ripetute carenze nelle scorte ospedaliere. L'augurio per il nuovo anno, perciò, è che possiamo tutti continuare ad essere disponibili e con il cuore aperto, pronti a rispondere alle emergenze come alla quotidianità. Perché il sangue serve sempre!”.
Al fine di sensibilizzare sul tema, nonché vivere un anticipo delle Feste ormai vicine, l’Avis invita le famiglie del capoluogo a partecipare domenica alle 16 all’edizione 2018 del “Natale Avis”. Ci si ritroverà al Cinema Italia dove verrà proiettato gratuitamente il film “Coco” prodotto dalla Walt Disney e vincitore di 2 premi Oscar.
Come tradizione, sarà anche l’occasione per premiare i nuovi donatori del 2018 e distribuire il calendario 2019 che racchiude le foto dell’ultima edizione del Concorso di disegno (con le opere fatte dagli alunni delle scuole cittadine) e immagini relative alle numerose iniziative realizzate dall’associazione a Macerata. Non mancheranno altre sorprese, specie per i bambini.
Il terzo Convegno, dopo quelli di Macerata e Camerino si è tenuto nel pomeriggio del 10 dicembre scorso a Visso presso la palestra della scuola media, sul tema: "La Ricostruzione a due anni dal sisma - Riflessioni ed idee per una riedificazione di qualità", organizzato dal periodico freepress Case & Cose Più e dalla BERT & Associati di Alberto Montebello che è stato anche il moderatore del convegno.
L'incontro molto interessante ha registrato un'ottima partecipazione di pubblico con addetti ai lavori e cittadini.
Al confronto hanno partecipato il Comune di Visso con con l’ing. Filippo Sensi anche membro dell’Ordine degli Ingegneri di Macerata per la commissione sisma, il Comune di Ussita con il Sindaco Vincenzo Marini Marini, l’USR Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Regione Marche con l Ing. Cesare Spuri, l ‘Ordine degli Architetti della provincia di Macerata con il presidente Arch. Vittorio Luciani , l’ Ordine dei Geologhi delle Marche con il dott. Fabrizio Ioiò e Progetto Cantiere Sisma con il dott. Sergio Ferranti .
I quali hanno illustrato, ognuno per il proprio ambito, lo stato della ricostruzione a due anni dagli eventi sismici del 2016
Interessante anche la testimonianza della Sig.ra Tuija Halonen, una cittadina Finlandese, intervenuta al Convegno e che vive a Pievebovigliana (MC), che sta realizzando una casa in bio edilizia con legno e paglia.
Nella seconda fase del convegno si è dato spazio alle Aziende che hanno aderito all’iniziativa quali: l’ing Federica Farinelli della DOMUS Srl di Fabriano (AN), l'Ing. Alessio Costantini per L.A. Cost srl di Bettona (PG), l’ Avv. Di Stasio per la GEACO Srl Energy & Environment di Roma e il Dott. Riccardo Pensini per la BANCA REALE SpA, illustrando soluzioni e servizi utili alla ricostruzione e ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma di due anni fa.
L'intera registrazione del convegno (così come per gli altri di Macerata e Camerino) è visionabile tramite canale YouTube.
Con i tre convegni: di Macerata di Camerino e Visso – Ussita, si è voluto fornire un confronto tra istituzioni, tecnici e aziende, al fine di favorire idee e riflessioni su una buona ricostruzione.
Grandi novità attendono i visitatori del presepe artistico di Leandro Messi la cui inaugurazione è in programma questo sabato alle 17 nei locali di via Passero Solitario vicino al Campus l'Infinito. Il Comune di Recanati ha messo a disposizione dell'artigiano recanatese la nuova location gratuitamente in quanto apprezza l'opera e la capacità di attrarre visitatori anche da fuori regione con tanto di pullman organizzati come avvenuto nelle precedenti edizioni.
Gli operai comunali hanno preparato i locali che il mastro presepaio recanatese ha allestito ancora una volta con grande ingegno e fantasia curando ogni dettaglio nei minimi particolari. Alle statuette in movimento e sincronizzate tra loro, all'effetto giorno - notte e agli altri dettagli scenici, quest'anno si aggiunge anche quello olfattivo per una immersione totale nella rappresentazione della natività.
Una continua e costante crescita per il presepe di Leandro Messi che da 18 anni cura con grande passione la sua opera ottenendo anche degli importanti riconoscimenti come il "Presepium Italiae" ricevuto in Sicilia qualche anno fa. Cavaliere del Santo Presepio Italiano, l'artigiano di Recanati da due anni è anche Cittadino benemerito per volontà dell'amministrazione comunale che lo ha insignito dell'onoreficenza in occasione delle festività legate al Santo Patrono. Anche quest'anno il suo presepe sarà meta di migliaia di visitatori così come avvenuto in passato quando era stato allestito prima nella Chiesa di San Vito e successivamente nella Chiesetta dell'Assunta.
Il presepe sarà visitabile i giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, i feriali dalle 17 alle 20. L'opera di Leandro Messi arricchisce ulteriormente la programmazione natalizia promossa dal Comune in collaborazione con i commercianti, le associazioni e i comitati di quartiere. Un cartellone con decine di eventi che questa domenica continua con le attività legate alla Casa di Babbo Natale a Porta Marina e la cascata pirotecnica alle 19, la Dolce Via Xmass in via Falleroni e l'Accademia d'Inverno in via Roma tra mercatini, spettacoli e animazione per grandi e bambini, il Natale della solidarietà a Montemorello, le proiezioni del Planetario digitale nel cortile di Palazzo Venieri senza dimenticare la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Giacomo Leopardi che ogni fine settimana richiama centinaia di giovani nel centro storico.
L’Amministrazione comunale organizza per martedì 18 dicembre, alle ore 21,30, presso lo spazio multimediale San Francesco di Civitanova Alta, un incontro pubblico per la presentazione della seconda edizione del Festival nazionale “Popsophia, filosofia del contemporaneo”.
All’incontro saranno presenti, insieme alla direttrice artistica della manifestazione Lucrezia Ercoli, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri, l’assessore ai lavori Pubblici Ermanno Carassai con delega alla Città Alta e gli altri assessori della Giunta. Invitati anche la maggioranza e i consiglieri comunali.
“In occasione del tradizionale scambio di auguri tra gli amministratori e la città – ha detto il sindaco Ciarapica – abbiamo pensato di organizzare questo incontro nella Città Alta. Sarà un modo per programmare insieme questa nuova edizione di Popsophia, svelare qualche anticipazione, ma anche l’occasione per valutare il pubblico di forestieri, presente quest’estate, che ha sancito l’alto gradimento nazionale della manifestazione”.
Domenica 16 dicembre si terrà il tradizionale appuntamento con la Festa del Cioccolato. L’inizio è previsto per le 10,00 con l’apertura del mercatino natalizio. Una festa che attendono tutti e che segna l’apertura delle festività natalizie. Alle 16,00 i commercianti del centro storico intendono fare gli auguri a tutti offrendo della cioccolata calda a quanti saranno presenti e nel corso del pomeriggio si alterneranno intrattenimenti per grandi e piccini.
Si potrà scoprire il paese a bordo del trenino di Babbo Natale, creare dei palloncini nel laboratorio e poi visitare sia la casa che l’ufficio postale di babbo Natale. Linda Paolo e Stefania cureranno altri laboratori, mentre Alice farà esibire i bambini in veri e propri concerti, in attesa del truccabimbi. Alle 18,00 si concluderà la giornata di festa con canzoni e racconti natalizi a cura dei cori “Fernando Cento” di Pollenza e “San Giuliano” di Macerata, presso la chiesa dell’Immacolata, in piazza Libertà.
Treia, dicembre 2018. Grande successo e soddisfazione per la convention che il Gruppo LUBE ha tenuto lo scorso 3 e 4 dicembre presso il Centro Fiere di Civitanova Marche e in cui è stato fatto punto della situazione sulle eccellenti performances ottenute dal Gruppo nell’ultimo periodo, sulle tendenze del mercato che vedono Lube leader del settore grazie alla precisa strategia commerciale focalizzata sugli store LUBE E CREO.
Ma la due giorni di convention è stata soprattutto l’occasione per svelare alle oltre 500 persone presenti tra clienti, autorità locali e le direzioni generali dei principali gruppi Eldom partner del Gruppo Lube (Whirlpool, Electrolux, Candy, Samsung, Bosch, Elica, Frank) il nuovo format STORE CREO con un nuovo visual ed un format che si propone di far vivere al consumatore un’esperienza d’acquisto multisensoriale.
L’obiettivo che il Gruppo vuole raggiungere è rafforzare sempre di più la specializzazione di CREO per renderlo un brand unico nel settore cucina, con un’identità propria, assolutamente riconoscibile anche all’estero. La mission è far sì che il consumatore possa identificare in modo semplice e immediato lo store CREO attraverso i tratti distintivi, e valoriali del brand CREO.
La convention è stato un momento importante in cui è stata confermata alla platea la precisa volontà della proprietà di riportare il negozio al centro dell’interesse del Gruppo, in antitesi a forme più fredde e meno coinvolgenti di acquisto; un’attività questa che si sta già concretizzando con le numerose e capillari aperture dei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale.
Quello che il Gruppo Lube ha voluto trasmettere durante la due giorni di Civitanova Marche è il concetto dell’ESSERE LUBE, molto più di due semplici parole, ma un modo di vivere l’emozione e l’esperienza memorabile dell’acquisto.
Essere Lube significa qualità, ricerca, solidità, prossimità e famiglia. E’ un sistema che vuole essere qualcosa in più della semplice fornitura di prodotto. È’ l’evoluzione del rapporto fornitore cliente che i cambiamenti del mercato hanno reso obsoleto. Essere LUBE significa farsi carico di tutte le necessità del cliente.
Parole chiave che dovranno animare nei prossimi mesi i lavoro delle persone intervenute alla convention; perché riuscire a trasmettere al cliente finale l’essenza del marchio Lube sarà l’obiettivo per il prossimo futuro; per questo è previsto a supporto anche un forte investimento pubblicitario sui principali format televisivi, che vede per i soli primi 6 mesi dell’anno un budget di oltre 2 milioni di euro.