"Per Natale regala un abbonamento della nuova stagione della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana". Il cartellone 2025 dal titolo Musicattraverso è stato presentato questa mattina, dall’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e dal direttore artistico Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sei concerti più uno fuori abbonamento per la stagione sinfonica del Teatro Lauro Rossi di Macerata, con direttori e solisti di grande livello internazionale che attraversano epoche, generi e stili diversi. “Macerata è tra i Comuni soci fondatori della Form - afferma l’assessore Cassetta -. Sottolineo due aspetti rilevanti per l’Amministrazione: la collaborazione con l’associazione musicale Appassionata, per il Requiem di Mozart, l’attenzione per la crescita del nuovo pubblico, con il family concert destinato ai più piccoli e alle famiglie”.
Il 2025 inizia con il tradizionale Concerto per il Nuovo Anno, giovedì 2 gennaio 2025. Diretto da Stefano Romani, con il soprano Hanying Tso-Petanaj, rappresenta l’occasione per celebrare il re del valzer, Johann Strauss jr, nel bicentenario della nascita.
La programmazione vede la presenza anche di due grandi artisti in residenza: il pianista Alexander Lonquich e il violoncellista Luigi Piovano. Il pianista tedesco esegue il 19 gennaio Schumann - Mendelssohn, che prevede il Concerto per pianoforte e orchestra e la Sinfonia n. 4 Italiana. Piovano è il 28 marzo direttore e solista nell’emozionante omaggio a Ezio Bosso, musicista che aveva un forte legame con Francesco Di Rosa e con la Form, insieme ai quali suonò come direttore e solista in quello che fu il suo ultimo concerto: Piovano suona Seasong n. 2: The Sea Prayer, per violoncello e archi composto dallo straordinario pianista. Il 10 aprile, in collaborazione con l’associazione musicale Appassionata, il primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dirige il Requiem di Mozart, assente da qualche anno nelle programmazioni Form, eseguito con la partecipazione dei Solisti dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo e del Coro Giovanile delle Marche.
Sul podio si alternano anche Maurizio Colasanti (1 marzo) con il concerto Brahms-Mozart, con Yume Zamponi, Primo Premio al Concorso Postacchini 2024, al violino; e Carlo Boccadoro (16 marzo), il quale ha composto un’opera su commissione Form - Serenata - che gli spettatori ascolteranno in prima assoluta, con Fabrizio Meloni, clarinetto solista del Teatro alla Scala che esegue il Concerto per clarinetto e orchestra che Boccadoro ha composto per lui.
Tra i numerosi appuntamenti, sabato 15 febbraio, c’è il family concert fuori abbonamento Natura in musica con musiche di Beethoven, Vivaldi, Debussy. Dirige Jacopo Rivani. “La Form, inoltre, sarà in giro per l’Italia, a testimonianza del riconoscimento del valore e della qualità di questa Orchestra - dichiara Di Rosa -: la prossima settimana saremo a Pordenone, apriamo la stagione a gennaio alle Serate musicali di Milano e poi saremo anche a Foligno e a Teramo, in manifestazioni organizzate da istituzioni prestigiose”.
Nuovi abbonamenti disponibili dal 10 dicembre, validi per i 6 concerti in programma, acquistabili in biglietteria e su vivaticket; 85 euro per l’intero, 65 euro per il ridotto e 20 euro per le scuole.
L’attività della Form viene resa possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura Italiano, della Regione Marche e dei Soci Fondatori: Comuni di Ancona, Fabriano, Fano, Fermo e Macerata. La stagione 2025 è sostenuta anche dagli sponsor Viva Servizi e Carifermo ed è realizzata con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
Il Jingle Bus è la novità natalizia che Musicultura porta nel programma ufficiale “Macerata per Natale 2024”, promosso dal Comune di Macerata.
Jingle Bus è il nome dato allo storico autobus di linea dell’Apm - appositamente revisionato, allestito e illuminato per l’occasione – che sosterà festosamente fino al 2 gennaio 2025 nella “fermata” di Piazzetta Peschi, antistante lo Sferisterio. Al suo interno un prezioso carico di musica da vedere e ascoltare attende maceratesi e turisti, pronta ad accendere la loro curiosità e a scaldare i loro cuori. Salendo a bordo si vivranno o rivivranno sullo schermo le vibrazioni delle più emozionanti performance live dei grandi ospiti di Musicultura degli ultimi venti anni. Si parlerà di canzoni con entusiasmo e, tra la degustazione di una tisana e un’estrazione di cotillons, ci si potrà anche lasciare ispirare dall’atmosfera delle festività per regalarsi, o donare ad amici e congiunti, i biglietti per assistere alle serate finali di Musicultura 2025, eccezionalmente disponibili con uno sconto del 20%.
Intanto la XXXVI edizione del concorso ha fatto registrare l’ennesima ondata di iscrizioni. Per la precisione sono 1.176 i giovani artisti che hanno scelto Musicultura come banco di prova per testare i loro progetti e le loro aspirazioni musicali. Sono tutti autori e autrici dei brani, due per ciascuno, che presentano, il cui ascolto è iniziato da circa un mese e si protrarrà sino alla fine di gennaio.
“Per chi come noi dà massimo rilievo all’artista e alla sua opera, l’ascolto è una delle fasi più delicate. Ha commentato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura - Richiede non solo tempo e scrupolo, ma anche fiuto e passione. Siamo felici di poter offrire, grazie anche alla media partnership con la Rai, una chance importante a tanti giovani artisti, altrettanto importante è non sbagliare, o farlo il meno possibile, nell’individuare i più meritevoli. E a proposito di meritevoli, mi ha fatto davvero piacere apprendere che un vincitore di Musicultura di qualche anno fa sarà tra i protagonisti del prossimo Sanremo. Parlo di Lucio Corsi, un “irregolare” della canzone che spicca per purezza nell’omogeneità circostante, gli auguro di cuore tutto il meglio”.
Il prossimo appuntamento live di Musicultura sono le Audizioni, che tanto entusiasmo hanno acceso in un pubblico sempre più numeroso e coinvolto, vi parteciperanno le 60 proposte selezionate dalla direzione artistica tra le 2.252 canzoni in concorso. L’appuntamento è fissato dal 6 al 15 marzo presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Questa mattina la presentazione delle news entry nella collezione di libri inediti e riviste dedicati ad architettura, grafica, fotografia, arte urbana e illustrazione, frutto di opere raccolte durante il festival Tabula Rasa e non solo.
“Questo fondo rappresenta per Civitanova un patrimonio culturale di cui andiamo orgogliosi - ha detto il Sindaco Fabrizio Ciarapica durante la presentazione affiancato da Giulio Vesprini, titolare del fondo e Direttore artistico del festival Tabula Rasa - .Un gesto nobile nei confronti della cultura e della nostra città che Giulio compie ormai da quattro anni. Lo ringrazio per la sua non comune sensibilità per la cultura e per l'arte e soprattutto per il costante contributo che attraverso il festival Tabula Rasa, il progetto Vedo a Colori e a questo fondo, sta dando alla crescita culturale di Civitanova”.
La collezione è composta da pezzi unici e molto rari ed è a disposizione di tutti i fruitori della biblioteca.
“Un onore poter contribuire alla crescita culturale della città - ha detto oggi Giulio Vesprini -.Un'idea nata con questi festival che proietta Civitanova tra i festival di arti visive più importati in Italia. Alimentare dunque questo fondo e vederlo ogni anno crescere sempre di più mi riempie di orgoglio”.
Il Fondo, così come i progetti di Giulio Vesprini sono realtà “grazie ad un gruppo di giovani preparati, creativi e animati da tanta passione che stanno al mio fianco e che sono onorato rappresentare. A tutti loro, al Sindaco e all’amministrazione il mio grazie per il continuo supporto”.
Vesprini guarda già al prossimo anno: “E’ già iniziata una nuova raccolta e abbiamo presentato anche il logo e la nuova veste grafica del Fondo Vesprini. Siamo in procinto di elaborare la quinta edizione di Tabula Rasa, un festival che sarà ricca di eventi di qualità che trattano tematiche di grande attualità e che coinvolgeranno i giovani, sia locali che nazionali, dando spazio e voce alle nuove generazioni”.
Non solo, Vesprini oltre ai nuovi murales del Porto è impegnato a completare il murales nella scuola di Santa Maria Apparente frutto di una collaborazione tra Vedo a Colori e Tabula Rasa. Tra pochi giorni sarà inaugurato.
Venerdì 6 dicembre, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, è stato presentato il libro di Dylan Thomas "Conversazione sul Natale". Il volume racchiude un racconto inedito in Italia del celebre poeta. Prefazione a cura dell'onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati.
In un dialogo fitto e favoloso tra un bambino e un adulto, il grande poeta del Novecento racconta il Natale e la sua magia, tra misteri ineffabili e allegri drammi familiari. Il racconto, con testo a fronte in inglese, è illustrato da dieci acquerelli originali opera del pittore romano Roberto Pavoni.
Alla presentazione, partendo dal racconto, il filosofo e performer teatrale Cesare Catà ha interpretato una lezione spettacolo, proponendo un viaggio alla ricerca del senso del Natale nelle sue radici culturali, filosofiche e spirituali. Sono intervenuti anche l'attrice Simona Ripari e l'editore Ignazio Pappalardo.
Venerdì 29 novembre, alla Bottega del libro in corso della Repubblica a Macerata, è stato presentato il libro “Il giallo dei Sibillini. Il mistero della baronessa Rothschild: una svolta a 44 anni dalla morte?”
Il libro è un’inchiesta che ripercorre gli eventi legati alla morte della baronessa Rothschild, una figura misteriosa la cui tragica fine ha affascinato e coinvolto investigatori nonché appassionati di cronaca nera per decenni.
Hanno moderato la serata, organizzata nell'ambito della rassegna Marche d'Autore – I misteri marchigiani curata da David Miliozzi e Jonathan Arpetti, il giornalista Maurizio Verdenelli e Giorgio Iacobone, già dirigente della Squadra Mobile di Macerata e questore.
Il libro ripercorre le fasi del mistero legato alla morte della baronessa, deceduta nel 1980 in circostanze misteriose sui monti Sibillini, una tragedia che ha sollevato numerosi interrogativi, mai completamente risolti. A distanza di più di quattro decenni, nuove piste e nuovi elementi potrebbero finalmente restituire un volto più chiaro alla vicenda.
Abbiamo ascoltato Maurizio Verdenelli che ci ha spiegato le nuove piste che si sono aperte: “Esiste un manoscritto, del professor Mario Graev. Potremmo chiamarlo il manoscritto dell’altra verità. Graev è il medico legale che ha analizzato le ossa delle donne. Quelle di Jeannette May sono state cremate, quindi non si possono rianalizzare. i resti di Gabriella Guerin, invece, sono state tumulate dalla famiglia. La figlia si è detta disponibile a metterle a disposizione dell’attività giudiziaria. A quei tempi non c’erano novità scientifiche che ora ci sono. Un accertamento che potrebbe o confermare la “morte bianca” oppure riaprire nuove piste e dare nuova luce a vari tasselli. Ci sono continue stranezze negli anni. Una nuova perizia potrebbe dare una svolta inaspettata al caso, visto che in una lettera ritrovata di Graev, egli esponeva i suoi dubbi sulla perizia avvenuta a quel tempo”.
Un caso che dopo 44 anni ha ancora molti punti oscuri e coincidenze che ricollegano il caso a i casi più importanti che hanno scosso l’Italia in quegli anni.
Un connubio tra moda e arte, tra eleganza sartoriale e la potenza espressiva del fuoco: è questa la promessa di "Fashion…fuoco e forme", la nuova mostra permanente che sarà inaugurata domenica 8 dicembre alle ore 17:00 presso l'Area. T, in Contrada Rancia, a Tolentino. Frutto della collaborazione tra Tombolini e il celebre scultore marchigiano Nazareno Rocchetti, l'evento vuole essere non solo un'esposizione artistica, ma un momento di riflessione sulla bellezza e valori umani.
Abbiamo parlato di questo evento proprio con Nazareno Rocchetti, l'"artista del fuoco", per comprendere il messaggio che vuole trasmettere attraverso le sue opere: “Questa società è sempre più alla deriva, sempre più focalizzata sul materiale. Si dice che cultura e arte non riempiono la pancia, ma io penso che nutrono l'anima e tolgono le cataratte dagli occhi. L'arte è universale, parla tutti i dialetti del mondo. Con le mie sculture voglio trasmettere amore, di cui oggi sentiamo tanto la mancanza”.
La collaborazione con la famiglia Tombolini, legata a Rocchetti da un'amicizia di oltre cinquant'anni, nasce dalla convinzione condivisa che moda e arte siano espressioni complementari della bellezza: “Moda e arte vivono in simbiosi: un abito elegante o una scultura, entrambi raccontano la bellezza. E con Tombolini questo dialogo trova piena espressione”.
Nazzareno Rocchetti ha vissuto tante vite. In una di queste è stato il massaggiatore di alcuni fra i più grandi campioni sportivi italiani, da Pietro Mennea a Valentina Vezzali, passando per Alberto Tomba e Jury Chechi, fra gli altri. Anche Tombolini non è nuova al mondo dello sport: l'azienda di Urbisaglia ha avviato collaborazioni con grandi atleti e società sportive. Fra le più recenti quella con la squadra calcistica saudita dell’Al Nassr, grazie alla quale è arrivata vestire con i propri abiti made in Italy anche l’asso portoghese Cristiano Ronaldo. Rocchetti ha spesso dichiarato come lavorare sul corpo degli sportivi l’abbia ispirato nella realizzazione delle sue sculture. Anche Tombolini, con abiti che ‘fittano’ alla grande sul corpo degli sportivi, segue un po' questa linea. A tal proposito Rocchetti ci dice: Ho avuto la fortuna di conoscere tanti campioni e di aiutarli a vincere. Li ho massaggiati nel corpo e nella mente, la mia forza è stata quella: fargli capire che il vero motore del corpo è il cervello. Lo sport non vuol dire solo correre o diventare campioni. Ti permette di indossare vestiti in un certo modo. Il proprio corpo va amato e quando questo non succede ci si lascia andare. Questo è sbagliatissimo”.
Elemento centrale della tecnica di Rocchetti è il fuoco, una scoperta nata dall'incontro con Josè Guevara, padre dell'informalismo spagnolo, che lo definì il suo erede. Ma questo cammino artistico non è stato senza sacrifici: “Il fuoco mi è stato rivelato da Guevara. Venne nel mio studio e lo curai da una brutta sciatalgia. Lui mi guardò e mi disse: ‘Nazzareno, tu tiene el fuego dentro'. Da lì il fuoco è diventanto parte di me, ma ha anche rischiato di uccidermi, quando qualche anno fa l'esposizione ai materiali mi ha causato una brutta cirrosi epatica. Nonostante questo, rifarei tutto. L’arte richiede sacrificio, ma ne vale sempre la pena”.
L'evento di domenica sarà dunque un'occasione per immergersi in un'atmosfera unica, tra sculture e creazioni sartoriali. L'artista conclude con un invito speciale: “Trascorrere qualche ora visitando la mostra aiuterà a riflettere e, spero, a sognare. Io, nonostante l'età, continuo a essere un grande sognatore. Come dico sempre: chi sogna non invecchia mai.”
L'appuntamento è quindi per l'8 dicembre all'Area .T, per scoprire un mondo dove arte e moda si fondono per raccontare storie di bellezza, passione e umanità.
Il 30 novembre scorso, nella Biblioteca “Silvio Zavatti”di Civitanova Marche, si è svolta, con grande affluenza di pubblico, la presentazione del libro “Gustosissimo– Favole , ricette, emozioni da impastare”. Scritto da Claudia Brattini e Carolina D’Angelo, con le illustrazioni di Valeria Colonnella. Edito da Giaconi Editore.
Un titolo che contiene in sé una promessa altamente mantenuta, perché questo scritto non è solo un ricettario, ma un’opera unica che unisce favole, sapori ed emozioni. La cucina diventa il luogo del cuore, dove poter condividere sentimenti e trasmettere tradizioni.
Preparare un piatto diventa l’occasione per riunire la famiglia, per poter impastare insieme, ridere, leggere favole e trasmettere valori che dureranno per sempre; un’esperienza unica che nutre corpo e anima. Un vero e proprio viaggio culinario e fantastico accompagnato da preziose illustrazioni che evocano tale dimensione fiabesca.
Alla base di questo lavoro c’è l’alchimia di tre donne marchigiane che, mescolando sapientemente gli ingredienti dei loro personali talenti, sono riuscite a creare un progetto originale e di valore. Sette favole per sette emozioni condite da ricette veramente speciali.
Claudia Brattini è una farmacista esperta in nutrizione e chimica degli alimenti, giornalista e medical writer; da sempre appassionata di cucina e fondatrice di un blog dal nome Pentole e Poesie.
L'autrice con questo libro invita a rimettere la cucina al centro della vita familiare, per ricreare un luogo d’incontro sicuro, il focolare dove potersi ritrovare e confrontare; sostenitrice di una sana alimentazione e della riduzione dello spreco, propone ricette che possono essere modificate di volta in volta, in base alle disponibilità del momento in frigo.
Carolina D’Angelo, scrittrice per bambini e ragazzi, attraverso le sue storie aiuta con delicatezza i piccoli lettori a dare voce alle loro emozioni. La protagonista si chiama Bianca, perché il bianco racchiude in sé tutti i colori delle emozioni. Valeria Colonnella, illustratrice per l’editoria e creativa è riuscita a donare colore alle pagine, con immagini che incantano grandi e piccoli.
“Gustosissimo” è anche un libro personalizzabile, perché ogni testo può diventare un’opera unica con uno spazio dedicato agli appunti in cui poter annotare i propri pensieri o le ricette che desideriamo tramandare alle generazioni future.
Un mondo tutto da scoprire quello di Sergio Assisi che torna a teatro e si racconta in chiave del tutto ironica. Domenica 8 dicembre alle ore 18:00 sarà protagonista al Politeama di Tolentino con la sua nuova commedia dal titolo "Mi dimetto da uomo", insieme a lui sul palco Giuseppe Cantore.
Sergio Assisi è attore di cinema, televisione e teatro, tra i suoi successi: "Guardiani delle nuvole", "Capri", "Elisa di Rivombrosa 2", "Il commissario Nardone", "L’Allieva 3", sarà protagonista della nuova serie "Gloria" al fianco di Sabrina Ferilli e Massimo Ghini.
In un mondo che ha perso ogni punto di riferimento, Sergio Assisi, spaesato come tutti noi, parla a cuore aperto, spaziando fra narrazione e satira di costume e abbatte fin da subito la quarta parete per lanciarsi alla ricerca delle risposte di cui ognuno di noi avrebbe bisogno. Come un giullare, Sergio scherza, racconta e riflette, ora cinico ora conciliante, in un flusso affabulatorio irresistibile.
Analizza insieme al pubblico abitudini, speranze, sogni e miserie. Tenta di aggrapparsi alla bellezza, all’amore, alla poesia, come fossero rami di un albero che si protende verso le stelle, ma l’egoismo, la grettezza e gli umani limiti, lo risucchiano verso il basso e lo costringono a domandarsi: "Dovrei forse dimettermi dall’essere uomo?".
E mentre cerca delle risposte, un’entità irrompe sul palco nei momenti meno opportuni. Uno spiritello buffo, irriverente, impietoso, che corregge, puntualizza, svela, rivendica, irride, incarna concetti ed idee, e cosa peggiore di tutte, inchioda Sergio alla amara verità.
Alla fine di questa brillante analisi, forse farà pace con il suo demone, forse torneranno ad essere una sola entità o forse, giunti ad un bivio, si separeranno. È sempre difficile dirlo. Quel che certamente accade ogni sera è che si ride, ci si commuove o per lo meno si riflette nel riconoscersi membri di questa immensa e sconclusionata tribù che chiamiamo "umanità".
Uno spettacolo diretto da Sergio Assisi e scritto da lui insieme a Simone Repetto, una produzione Nicola Canonico per la Good Mood in collaborazione con Quisquilie Production. Biglietti da 30 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/.
Serata da applausi alla cerimonia di apertura della collettiva d’arte “Il Tempo”, esposizione di pitture e sculture, animata anche da poesie e performance dal vivo, allestita all’interno dello House Museum ''Clocks and Scientific Instruments'' di via XX Settembre, nuovo museo dell'orologio e strumenti scientifici voluto dall’ex antiquario Gianmario Massi e dalla moglie, Anna Maria Rossolini.
L’evento, curato da Shura Oyarce Yuzzelli, è stato inaugurato dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dall’arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il cardinale settempedano Edoardo Menichelli, con la presenza, tra gli altri, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune, Vanna Bianconi, del presidente del Rotary Club Tolentino e architetto, Giuseppe Bocci, e di numerosi visitatori.
La mostra, che resterà aperta fino all’11 gennaio 2025, intende celebrare il tema del tempo, attraverso le opere di numerosi artisti e poeti contemporanei. ''In questa mostra - spiega l’architetto Shura Oyarce Yuzzelli, che ha curato personalmente l’allestimento - ogni artista ci comunica con la propria tecnica ed il proprio stile una personale visione del concetto di tempo, che, come diceva Salvador Dalì, è la dimensione delirante e surrealista per eccellenza''.
A dare la propria visione del tempo alla cerimonia di apertura è stata anche una bellissima lectio del professor Paolo Gobbi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. “Il tempo” è un concetto che ci accomuna tutti: scandisce le nostre vite, guida i nostri ricordi, nutre le nostre speranze per il futuro.
''Questa esposizione ci invita a scoprire che il tempo è anche fluido, ricco di significati che vanno oltre la sua misurazione oggettiva – ha spiegato a margine della cerimonia di apertura della mostra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per poi sottolineare – Il tempo è un tema trattato nella filosofia, nella scienza, ma soprattutto nell’arte, che riesce a dare forma e colore a ciò che spesso sfugge alle parole''.
Tante le opere esposte di numerosi artisti provenienti da diverse regioni d'Italia e dal Perù, tra cui Massimo Bernabè, Silla Maria Campanini, Alberto Cespi, Leonardo Corneli, Silvio Craia, Maria Teresa Cristini, Adriano Crocenzi, Anna Donati, Paolo Gobbi, Giuliano Grittini, Lucy Jochamowitz, Shura Oyarce Yuzzelli, Ornella Ricca, Alberto Rossi, Giulio Sfrappini e Jesùs Salinas.
In mostra anche uno dei capolavori di Juan Salazar Orsi, artista peruviano scomparso di recente. Tra i contributi anche quelli del Gruppo Earth dell'Abruzzo, che unisce artisti come Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo e Fabrizio Mariani. Al vernissage applausi per la poetessa fermana Jessica Vesprini e per l’attore portoghese Luis Marreiros e la loro strepitosa performance.
L’evento è patrocinato dal Comune di San Severino Marche dall’Ambasciata del Perù in Italia, dalla Pro Loco settempedana, dall'Università della Terza Età dell’Alto Maceratese e dal Rotary Club.
Si è svolta ieri sera, 1 dicembre, presso il ristorante Officina di Civitanova Marche, la presentazione del libro “Non cielo dicono - Fuori dal tunnel del complottismo c’è un sole bellissimo”, scritto da Silvia Perticarà, speaker radiofonica e presentatrice di talento. Il volume, edito dalla casa editrice Giaconi, affronta un tema di grande attualità: il passaggio da una visione complottista della realtà a un approccio razionale e critico per contrastare la disinformazione dilagante sui social media.
L’evento ha registrato una partecipazione straordinaria, con una sala gremita di pubblico. L’autrice, con la sua esperienza e il suo stile coinvolgente, ha saputo guidare i presenti in un dialogo attivo e stimolante, condividendo riflessioni profonde e spunti di grande interesse.
La serata, organizzata nell’ambito della rassegna culturale Filosofarte e patrocinata dal Comune di Civitanova Marche, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e culturali: Gianluca Crocetti, consigliere comunale e ideatore di Filosofarte e Pierpaolo Borroni, consigliere regionale, che hanno sottolineato il valore di occasioni come questa per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del pensiero critico.
A rendere l’evento ancora più speciale è stata la presenza di Giammarco Marzialetti, testimonial di Let’s Marche, che ha esposto due prestigiose Ferrari: la Ferrari Purosangue e la Ferrari da corsa con cui si è classificato secondo al Campionato Mondiale Ferrari Challenge e terzo in quello Italiano.
La serata si è conclusa con una cena a base di pesce, organizzata dal ristorante Officina, che ha saputo deliziare i presenti con piatti raffinati e di altissima qualità, accompagnati dai pregiati vini gentilmente offerti dalla Cantina Muròla.
L’autrice Silvia Perticarà, con la sua opera edita da Giaconi, ha dimostrato ancora una volta la forza delle parole per affrontare temi cruciali della nostra società, trasmettendo un messaggio di speranza e razionalità.
“Sono lieto di aver ospitato, nell’ambito della rassegna Filosofarte a Civitanova presso il ristorante Officina Bistro’, la scrittrice Silvia Perticará con il suo libro edito da Giaconi” – ha dichiarato il consigliere Gianluca Crocetti, intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale su delega del Sindaco Fabrizio Ciarapica. È stato un incontro stimolante e ricco di contenuti, durante il quale Silvia ha affrontato con grande sensibilità e intelligenza il tema del periodo storico segnato dal Covid, che ha lasciato ferite profonde e rivelato tutta la nostra fragilità. La pandemia di COVID-19, causata da un virus sconosciuto e diffuso rapidamente a causa della mobilità globale, ha sconvolto il sistema socio-economico mondiale e le nostre vite. Oggi, la sfida per superare questa crisi è abbandonare vecchi schemi di conoscenza e individuare nuove soluzioni. Mi ritengo molto soddisfatto per il successo dell’evento e per l’entusiasmo e l’interesse con cui la comunità civitanovese ha partecipato".
“È stato un piacere partecipare alla presentazione del libro scritto dalla civitanovese Silvia Perticará – ha detto il consigliere regionale Pierpaolo Borroni - un’opera che incarna lo spirito d’iniziativa e la creatività dei nostri concittadini. È stato un momento significativo di riflessione su quel periodo complesso e folle che è stato il Covid. Civitanova può oggi essere orgogliosa di una delle sue figlie, che con profondità e intelligenza ha saputo offrire un contributo prezioso al dibattito".
Inaugurata sabato pomeriggio all’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, nella storica Villa Lauri, la mostra "Presente Cinese: Espressioni nell’Arte Contemporanea".
Fino al 28 febbraio sarà possibile ammirare opere di artisti cinesi di fama internazionale, tra cui Xu De Qi, Song Yongping, Zhang Hong Mei, Luo Zhi Yi e Qian Wu, che esplorano temi come globalizzazione, tradizione e modernità.
"Un’occasione unica per esplorare l'arte contemporanea cinese, specchio delle trasformazioni della società, capace di mescolare passato, presente e futuro attraverso opere che spaziano tra pittura, scultura e multimedialità", ha spiegato Claudio Calò, titolare della Madeinartgallery di Milano, intervenuto all’inaugurazione insieme a Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio, Maurizio Fava, curatore della mostra e titolare della galleria Feu!Lab, Katuscia Cassetta, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Marco Meccarelli, storico dell’arte cinese, Mauro Luminari di Creative Project, che ha curato la comunicazione visiva della mostra.
L’esposizione, visitabile liberamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20, offre una narrazione tematica distribuita nei saloni della villa, che evidenzia contrasti e riflessioni su questioni sociali, spirituali e culturali.
Marco Meccarelli, docente di storia dell’arte cinese a Unimc, ha analizzato l'evoluzione dell'arte contemporanea cinese, segnata dalla fine dell'era maoista nel 1979, quando l'arte inizia a liberarsi dal controllo statale. Negli anni '80, l'apertura politica favorisce la sperimentazione, ma gli eventi del 1989 riportano l'arte a una dimensione più introspettiva. Con il tempo, movimenti come il Pop Politico e la 798 Art Zone dimostrano il crescente ruolo dell'arte come strumento culturale e politico.
Maurizio Fava ha sottolineato, invece, l'ascesa della Cina come protagonista nel mercato globale dell’arte, seconda nel mondo solo agli Stati Uniti. L’arte cinese è diventata un potente strumento di soft power, capace di rafforzare l’immagine del Paese all’estero attraverso la promozione culturale e il dialogo globale.
L’arte riflette le trasformazioni sociali e politiche della Cina, passando da una realtà economica emergente a una forza culturale influente. "Questa esposizione - ha rimarcato Fava - è un’occasione unica per avvicinarsi a una Cina in evoluzione, capace di ispirare e stupire attraverso le sue espressioni artistiche".
L’evento celebra, dunque, il dialogo tra Oriente e Occidente, inserendosi nel solco della tradizione di Padre Matteo Ricci, maceratese simbolo dell’unione tra le culture.
Proseguono le lezioni dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri.
Martedì 3 dicembre, il prof Andrea Baffoni parlerà del museo regionale della ceramica di Deruta. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il documentario su Don Oreste Benzi: un viaggio tra visione e realizzazione. Il 2024 segna l'inizio di un anno speciale per ricordare Don Oreste Benzi, il sacerdote romagnolo che ha cambiato la vita a migliaia di persone, portando alla luce temi cruciali come la disabilità, la prostituzione schiavizzata e la povertà. Il suo sogno, quello di costruire una società più giusta e inclusiva, prende forma nel documentario che racconta la sua straordinaria vita, in anteprima assoluta al Bellaria Film Festival l’11 maggio 2024, e che sarà poi distribuito nelle sale cinematografiche italiane.
Realizzato dal regista Kristian Gianfreda, il documentario segue il cammino visionario di Don Benzi, partito dagli anni ’70, quando in pochi credevano nella sua missione. Con l’aiuto di un gruppo di volontari “sgangherati”, il sacerdote avvia una serie di progetti e apre case di accoglienza in Italia e nel mondo, affrontando critiche, difficoltà e l'incredulità di media e politica. Un tema centrale del documentario è la lotta di Don Oreste contro la prostituzione schiavizzata, un problema che riuscì a far emergere negli anni ’90, nonostante l’indifferenza e l’ipocrisia del tempo.
Il film, che cattura l’essenza del suo impegno per le persone più fragili, troverà una visibilità ancora maggiore in occasione del Centenario della nascita di Don Oreste (1925-2025). In questo contesto, la proiezione del documentario non solo avverrà nelle sale italiane, ma sarà presentato anche in luoghi istituzionali prestigiosi come Montecitorio, il Senato e il Vaticano, dove il messaggio di Don Oreste risuonerà forte e chiaro. La sua causa di beatificazione, infatti, ha reso il documentario un appuntamento culturale di grande rilevanza per la Chiesa, le istituzioni e i tanti movimenti di volontariato che lui stesso ha ispirato.
L'uscita del documentario avviene in un clima favorevole, con la collaborazione dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dallo stesso Don Oreste. Grazie alla sua rete capillare di case di accoglienza in tutta Italia, il film avrà una distribuzione che si estenderà in tutta la penisola, con il supporto di realtà come Agesci, Azione Cattolica, Focolari e Comunione e Liberazione. Questo modello di distribuzione è simile a quello che ha portato al successo il precedente film “Solo cose belle” (2019), che ha conquistato il pubblico e ottenuto riconoscimenti internazionali.
Don Oreste Benzi, con il suo sguardo bonario, gli occhiali vintage e l'accento romagnolo, si presenta come un uomo semplice, ma capace di trasformare la vita di chi gli stava intorno. Un po’ come Forrest Gump, ma con una missione ben chiara: affrontare le ingiustizie sociali. La sua opera, ancora viva oggi nell’Associazione Papa Giovanni XXIII, continua a portare avanti il suo messaggio, con 2.000 persone che quotidianamente si impegnano in un lavoro di accoglienza e solidarietà verso le categorie più vulnerabili della nostra società.
Una delle prime proiezioni del documentario si terrà, per quanto riguarda la provincia di Macerata, a Tolentino al Cinema Giometti l'11 e il 12 dicembre alle ore 21. Mentre il 19 gennaio (sempre alle ore 21) verrà proiettato a Matelica (cinema Giometti).
L'evento offre alla comunità locale un'opportunità unica per scoprire la storia di questo prete “rivoluzionario”, la cui vita è stata un esempio di dedizione e passione per il prossimo. Un’occasione da non perdere, per riscoprire l'importanza di un messaggio che, ancora oggi, continua a ispirare tanti giovani e adulti in tutta Italia.
Torna a gennaio 2025 "Presente liberale", la quarta edizione del festival nazionale del libero pensiero, promosso dall’Amministrazione comunale di Macerata e dall’assessorato al Turismo e Eventi in collaborazione con la casa editrice Liberilibri.
Dopo il felice debutto del 2022 con Nicola Porro, lo stimolante dibattito con Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giovanni Sallusti del 2023, e l’inedita occasione di confronto con Daniele Capezzone dell’estate 2024, l’11 gennaio prossimo nuovo appuntamento al Teatro Lauro Rossi con un altro ospite d’eccezione: Giuseppe Cruciani, giornalista e noto conduttore della trasmissione “La zanzara” dai microfoni di Radio24.
Cruciani sarà il protagonista di un evento dal titolo “Siamo tutti censurati. Perché è necessario oggi essere politicamente scorretti”, durante il quale, intervistato dal direttore editoriale di Liberilibri Michele Silenzi, presenterà il suo ultimo libro Via Crux. Contro il politicamente corretto.
L’incontro, coerentemente con le tematiche affrontate nelle edizioni precedenti, si incentrerà sul tema della censura del libero pensiero e del linguaggio nei media e nell’editoria. L’evento avrà come main sponsor il Centrale di Aldo Zippilli, realtà consolidata della ristorazione e dell’accoglienza nel centro storico di Macerata.
San Ginesio, il 30 novembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, verrà presentata l'opera lignea policroma restaurata, raffigurante "Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani", conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola Ulisse da Siena e datata 1463, rappresenta il simbolo dell'identità ginesina, proprio perché racconta la storica battaglia, avvenuta nel 1377, in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avverò dell'assedio imminente delle truppe fermane.
Il restauro è stato eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium in cui è conservata l’opera. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico ha avuto la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, finanziato dalla Fondazione Carima, è stato affidato alla ditta ARTè di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata e la sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, e si è concluso in questi giorni.
I lavori svolti nell'arco di quattro mesi verranno raccontati durante la conferenza di presentazione dell'opera restaurata e le persone presenti potranno ammirarla da vicino ed osservare i particolari ricchi di peculiarità botaniche, architettoniche, di costumi, corazze e armamenti, prima che venga riposizionata nel suo altare originale. Durante gli studi effettuati sull'opera, sono emerse molte novità curiose riguardano la sua composizione, che verranno condivise con il pubblico. I restauratori faranno anche scoprire i materiali e le tecniche artistiche utilizzate dall'artista per la sua realizzazione.
La conferenza sarà anche l’occasione per parlare della vicenda storica che ha portato alla realizzazione dell'opera con la professoressa Pepe Ragoni e del contesto storico-artistico con Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche e lo storico dell’arte Stefano Papetti.
Alla conferenza interverranno anche, il rettore di Unicam, Graziano Leoni, il direttore di Abamc, Piergiorgio Capparucci, il direttore Gianni Fermanelli della Fondazione Carima, la docente Unicam, Graziella Roselli, il restauratore Milko Moricheƫti e la coordinatrice di Irm Francesca Aloisio.
Il prossimo 2 dicembre vedrà l’avvio della nuova stagione dei caffè filosofici targati NiceBar. Si comincia alla grande con il professor Francesco Giacchetta che presenterà una disamina filosofico-politica sul concetto di "Democrazia".
Si tratta di un caffè filosofico e dunque la libera partecipazione del pubblico al dibattito, con osservazioni e domande, è più che gradita. L’incontro si svolgerà a Macerata, in via Gramsci 30, nella Biblioteca della Società Filarmonico Drammatica e avrà inizio alle ore 21:15.
Le novità di quest’anno sono due: la prima è lo stretto legame con la contemporanea rassegna della Scuola Popolare di Filosofia incentrata sul rapporto tra cinema e filosofia e la seconda è l’ispirazione alle opere d’arte che l’umanità ha prodotto nella storia.
E dunque il primo incontro, seguendo questo doppio legame, è ispirato sia al film "Il nome della rosa", sia ad un ciclo di affreschi del pittore Ambrogio Lorenzetti, vissuto a Siena fra il 1290 e il 1348. Si tratta delle "Allegorie del buono e cattivo governo e dei loro effetti in città e in campagna". L'ingresso è libero
Sabato 30 novembre, alle 18.30, presso la palazzina sud del Lido Cluana, si inaugura la mostra fotografica "Attimi d'estate", un progetto artistico unico ideato per la Fototeca comunale “Paolo Domenella” da Enrico Maria Lattanzi, direttore artistico di Percorsi Visivi.
La mostra presenta i lavori di sei giovani talenti dell'Accademia di Belle Arti di Macerata: Nicole Paolorossi, Elisa Cerolini, Dania Ferretti, Rebecca Vitali, Alessandra Biagiola e Francesco Tartari. Attraverso sguardi freschi e originali, questi studenti interpretano l'estate civitanovese, catturando aspetti inusuali e sorprendenti della vita cittadina e dei suoi momenti balneari. Ogni autore propone una prospettiva personale, dando vita a un mosaico di visioni autentiche che raccontano uno spaccato unico e affascinante della vita al mare. L'iniziativa rappresenta inoltre un momento importante per presentare la nuova gestione della Fototeca Comunale di Civitanova Marche, affidata da luglio a Percorsi Visivi APS, che ha raccolto l'eredità del gruppo fotoamatori cittadino.
Come spiega lo stesso Lattanzi, “l'obiettivo è rispettare lo spirito innovatore che ha sempre contraddistinto la Fototeca e il suo storico direttore Paolo Domenella. Per questo motivo, si è scelto di inaugurare con una mostra realizzata da giovani per i giovani, sottolineando la volontà di essere specchio del presente e portavoce di visioni contemporanee destinate a diventare le storie di domani”.
“Siamo lieti di ospitare nella palazzina Liberty questa originale mostra a cura della Fototeca comunale intitolata a Paolo Domenella – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. Si tratta della prima uscita pubblica per la Fototeca, dopo un periodo in cui si è lavorato internamente alla sua riorganizzazione di cui si occupa Percorsi Visivi APS. Questa esposizione è un evento nuovo, caratterizzato da un linguaggio fresco, che coinvolge il mondo giovanile e che è stato ben anticipato dalla comunicazione social, con interviste ai ragazzi che saranno i veri protagonisti del vernissage”.
L'evento espositivo sarà impreziosito da un dj set e da un momento di degustazione enogastronomica curato da Mescola Eat and Drink. L'ingresso è libero. La mostra sarà visitabile sabato 30 novembre in occasione del vernissage dalle 18.30 e domenica 1 dicembre con orario continuato dalle 10.00 alle 20.00.
Il nuovo appuntamento del Master Piano Festival sarà in compagnia di un acclamato e giovanissimo trio che propone un concerto di facile ascolto dove si uniscono l’intensità del pianoforte, la dolcezza del violino e la forza espressiva del violoncello. Domenica 1° dicembre alle ore 18,00 si esibirà al Politeama di Tolentino il Morgen Piano Trio, formato da Nicola Marvulli al violino, Camilla Patria al violoncello e Tiziana Columbro al pianoforte.
Il Morgen Piano Trio esplorerà diversi stili ed epoche passando dal genio musicale di L.V. Beethoven al padre della sinfonia e del classicismo viennese come F.J. Haydn fino ad arrivare alle composizioni più contemporanee di L. Bernstein, autore delle musiche di West Side Story. Il programma prevede: Trio in La maggiore Hob. XV 18) di F.J. Haydn; Trio in La minore di L. Bernstein e Trio in Si bemolle maggiore op. 11 di L.v. Beethoven.
Apprezzato dal pubblico e dalla critica, il Morgen Piano Trio nasce nel 2020 ed ha già al suo attivo numerose esecuzioni in prestigiose sedi in Italia e all’estero, tra cui il Musikverein di Vienna, in Spagna l’Ateneo Musical de Burgos, l’Ateneo Musical Mirandés, la Sociedad Filarmonica Castellana, in Italia l’Unione Musicale di Torino, l’Accademia Filarmonica di Messina, l’Emilia Romagna Festival, la Fondazione Franco Michele Napolitano di Napoli, il Festival Caelium Classica contemporanea di Ceglie Messapica, l’Università degli Studi di Padova, la Camerata Musicale Salentina di Lecce, il festival Camogli in Musica, l’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale del Friuli (UD), l’Associazione M.U.N. Music Notes in Pesaro, il Festival della bassa atesina di Cortaccia (BZ), l’Associazione Conoscere la Musica di Bologna. Nel 2022 l’ensemble è stato semifinalista nell’ambito della XXI edizione del concorso Premio Trio di Trieste. Il trio si è perfezionato con il Maestro Antonio Valentino presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino e con il Trio di Parma e il Maestro Pierpaolo Maurizzi nell’ambito del Master annuale di Alto Perfezionamento in Musica da Camera del Conservatorio “A. Boito” di Parma, concludendo nel 2023 con 110 Lode e Menzione. Ogni componente è attivo come camerista e solista sul panorama nazionale e internazionale.
Biglietti 12 euro in vendita al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo https://www.politeama.org/biglietti/
La stagione 2024-2025 del Politeama è sostenuta dalla Regione Marche e organizzata con il contributo di Simonelli Group, Estra Prometeo, BCC Recanati e Colmurano e Gruppo Medico Fisiomed.
Gianluca Papadia, caporedattore del sito letterario sevenblog.it, scrittore e drammaturgo di Pozzuoli (Na), è il vincitore della X edizione biennale del Premio Colsalvatico “L’umorismo, un modo di guardare la realtà”, dedicato ai racconti inediti. Il suo racconto, Contromano sull'ottovolante, che attinge a spunti autobiografici, esplora le manie, piccole e grandi, che sopravvivono anche oltre il fenomeno del bradisismo, dimostrando come l'umorismo possa essere una base solida per affrontare anche le difficoltà più gravi della vita.
Nel 2020 Papadia aveva già vinto il Premio Massimo Troisi per la miglior scrittura comica, e aveva ricevuto una segnalazione di merito nella IX edizione del Premio Colsalvatico nel 2022. Durante la cerimonia, che si è svolta il 23 novembre al Politeama di Tolentino, il riconoscimento gli è stato consegnato da Alberto Cola, vincitore della IX edizione, che è stato anche membro della Giuria tecnica dell'attuale edizione.
A seguire, sono stati premiati gli altri finalisti: il secondo premio è andato a Fabiano Pirozzi di Tortoreto (Te) per il suo racconto Il soliloquio stellare di Messere Baldassarre, mentre Francesco Petrucci di Verona ha ricevuto il terzo premio per Il bonus. Il vicesindaco di Tolentino, Alessia Pupo, ha premiato Petrucci, mentre Leonardo Roselli, vicesindaco di Camporotondo di Fiastrone (paese natale di Tullio Colsalvatico), ha consegnato il premio a Stefano Bigliardi per Il trionfo del Quidopro, che, pur essendo all'estero in Marocco, ha salutato il pubblico tramite un collegamento video. Infine, il presidente del Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, Franco Maiolati, ha conferito il riconoscimento a Alberto Valli di Merate (LC) per Non si fan nozze con i funghi secchi.
Il presidente della Giuria, Gianfranco Lauretano, ha sottolineato l'alto livello qualitativo dei racconti pervenuti, 40 in totale, e ha evidenziato come tutti i partecipanti abbiano saputo trattare l'umorismo con grande maestria, evitando il riso come derisione e restituendo una visione più profonda della realtà. A giudizio unanime della giuria tecnica, composta anche da Fabrizio Altieri, Fulvio Fulvi, Samanta Casali e Solidea Vitali, il Premio Colsalvatico continua a mantenere la sua vocazione di celebrare l'umorismo come forma di riflessione e comprensione della realtà.
La serata è stata arricchita dalla lettura di brani dei racconti premiati da parte dei membri dell'Associazione culturale Libera...mente e del Laboratorio artistico Bura, con la regia di Genny Ceresani, che ha interpretato magistralmente Due a offrire di Tullio Colsalvatico. L'evento ha visto anche un contributo musicale di Tommaso Foresi, Emanuele Petteruti e Alessandro Roganti, e ha avuto uno scopo benefico, sostenendo la Campagna Tende dell'AVSI “Educazione è speranza”.
Il Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico” ringrazia quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'evento, tra cui il Comune di Tolentino, il Comune di Camporotondo di Fiastrone, l'Unione Montana dei Monti Azzurri, e le aziende Systematica, SimonelliGroup ed ITICI.
Lo scorso luglio, in occasione delle celebrazione per l'ottantesimo anniversario della liberazione dall'occupazione fascista prima e nazi-fascista poi, a San Severino Marche è stato presentato il Museo Diffuso della Resistenza – Trekking urbano.
Il progetto nato da una felice intuizione della locale sezione ANPI, intitolata al Capitano Salvatore Valerio M.O.V.M., e supportato dal Sindacato Pensionate SPI CGIL e dalla CGIL di Macerata.
L'idea è quella di valorizzare, attraverso passeggiate accessibili a tutti, i molteplici vicoli e palazzi del centro storico che dal settembre del 1943 al luglio del 1944 sono stati silenti spettatori della valorosa storia partigiana di liberazione e che ha portato la città nell'aprile del 2022 ad essere insignita come Medaglia d'oro al merito civile per aver "Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati".
Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche. 1943/1945" (fonte https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/373214).
In un percorso condiviso tra ANPI e SPI territoriali, nella mattinata di oggi 24 novembre, si è dato il via alla prova generale di questa passeggiata nella storia. Testimonials dell'iniziativa Francesco Rocchetti, Presidente Provinciale ANPI Macerata e Romina Maccari, Segretaria Generale SPI CGIL Macerata. Un nutrito gruppo di persone, che lungo il percorso ha attirato a se altri curiosi, guidati da Donella Bellabarba, presidentessa ANPI San Severino, insieme a Alberta Ricottini dell'associazione il Sognalibro si è mosso dal Cine-Teatro Italia, già sede della gioventù fascista, fino ad arrivare a ridosso del convento di San Pacifico per ritornare nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo sotto alla terrazza del Palazzo Comunale da cui il partigiano Mario Depangher, tenne il suo primo discorso a una San Severino finalmente libera.
"Come SPI abbiamo fin da subito aderito con orgoglio all'idea del museo diffuso- dichiara Romina Maccari- L'unire alla se pur importante lettura dei fatti un'esperienza sensoriale come quella offerta dalla passeggiata rafforza attraverso il contatto diretto una memoria che diventa oggi essenziale conservare e tramandare". "La campagna revisionistica propria di una determinata compagine politica - continua Francesco Rocchetti - sta affinando la sua tecnica. Non si contrasta più la Resistenza apertamente, ma la si minimizza relegandola a un ruolo secondario e quasi ininfluente rispetto alle forze alleate in cui era invece parte attiva e prezioso supporto."
E' stato scelto il 24 novembre per promuovere e ricordare la Resistenza non a caso. Questa giornata precede infatti sia la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, 25 novembre, sia lo sciopero generale nazionale proclamato da CGIL e UIL per il 29 p.v. configurandosi idealmente come preludio e volano per promuovere non solo il museo (per maggiori info anpi.sanseverino.cvs@gmail.com), ma anche per il presidio organizzato dal Forum Donne CGIL e il Coordinamento Donne SPI CGIL a Macerata nella mattinata di lunedì e per l'adesione allo sciopero e la partecipazione alla manifestazione che si terrà a Fabriano, città scelta per dare supporto ai lavoratori della storica cartiera e della Beko, ex Whirpool.