"C'è ancora domani? Servono mille euro": slitta la visione del film di Paola Cortellesi alla Sala Gigli di Recanati
A Recanati "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, uscito il 26 ottobre, si vedrà molto più in là. La gestione della Sala Gigli - che ha riaperto i battenti lo scorso 20 ottobre dopo 10 anni di totale assenza di cinema in città - ha cercato di appagare le aspettative dei numerosi cittadini che chiedevano a gran voce la proiezione del film attualmente numero uno in Italia, ma il 29 novembre un comunicato diffuso via social ha gelato gli animi.
"Cari spettatori - si legge - ci dispiace informarvi che, contrariamente a quanto comunicatovi nei giorni scorsi anche con trailer specifici, a causa delle ulteriori condizioni poste dalla casa distributrice siamo stati scoraggiati alla proiezione del film".
Il problema è sorto al momento della contrattazione con l'azienda distributrice della pellicola nelle Marche, la SAM srl di base a Bologna. "Dato il successo che il film ha avuto fin da subito - spiegano dal Circolo del cinema locale, che insieme all'Alfa Studio di Stefano Carella e al Comune si sono impegnati per la riapertura della sala - abbiamo aspettato fine novembre per richiederlo, sperando di avere delle condizioni per noi accessibili. Quando abbiamo chiamato, ci hanno chiesto 1000 euro d'anticipo, più una percentuale sull'incasso".
Per una sala da 100 posti aperta solo nel weekend, avrebbe significato proiettare solo il film della Cortellesi per almeno due settimane di seguito, facendo saltare il resto della programmazione. Altri piccoli cinema della zona sono stati più fortunati, riuscendo forse a rispettare i criteri di distribuzione imposti: il Cinema Teatro Astra di Castelfidardo, ad esempio, ha avuto in programma solo "C'è ancora domani" per tre settimane di seguito.
La rinuncia è stata un peccato in particolar modo per gli istituti scolastici che, come scritto anche nel comunicato, "avrebbero gradito partire dalla visione di questa pellicola" per sviluppare un dibattito con gli studenti sui temi del rispetto della donna e dell'affettività.
"A un secondo tentativo, abbiamo spiegato anche il progetto di coinvolgimento delle scuole: in questo caso il distributore voleva imporre un ingresso a 5 euro, invece dei 3 euro da noi proposti", ha aggiunto la gestione dal Circolo del cinema di Recanati. Insomma, muro su tutta la linea, e nulla da fare per il momento: "Cè ancora domani" prima o poi verrà proiettato anche alla Sala Gigli, ma più in là.
Per tutta risposta, su impulso anche della Spi-Cgil, a breve partirà un ciclo di proiezioni, ogni giovedì, incentrato sul tema della donna: prima pellicola in programma, "Nessuno mi può giudicare" (2011) del regista Massimiliano Bruno e con protagonista proprio Paola Cortellesi.
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