Non si placa l'ondata di maltempo che da giorni flagella la nostra regione.Violenti temporali e bombe d'acqua nella giornata odierna si sono abbattuti sulle Marche, provocando allagamenti e smottamenti.I danni maggiori nella zona di Porto Potenza Picena. In seguito alla violente piogge con caduta di grandine alcuni automobilisti sono rimasti intrappolati in un sottopassaggio Lidobello invaso dall'acqua vicino al ponte dell'Asola e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco.I disagi sono continuati per alcune ore a cause della strade invase dal fango e dalla pioggia che non cessa di cadere.
Notizie ancora frammentarie, ma sconvolgenti quelle che arrivano da Milano, dove questa mattina in via Brioschi, nella zona Navigli, si è verificata una esplosione che ha causato tre morti, altrettanti feriti gravi e decine di altri feriti più lievi. Due delle vittime, sono studenti maceratesi.Secondo quanto riferisce La Stampa "Il fatto è accaduto alle 8,45, ha mezzo distrutto una palazzina in via Porto Ferraio, una strada privata vicino ai Navigli, e svegliato un intero quartiere, causando danni un po’ in tutte le case. Sul luogo per i primi rilievi si è recato il sostituto procuratore della Repubblica, Elio Remondini che ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio plurimo colposo. Tra le vittime, oltre a una donna di 42 anni, Micaela Masella, titolare di una scuola di danza al Teatro Carcano, c'è un giovane, Riccardo Maglianesi, 27 anni, di Morrovalle, studente della Bocconi, morto insieme alla sua fidanzata di Monte San Giusto. La ragazza è Chiara Magnamassa di Monte San Giusto anche lei 27enne: se ne è avuta conferma qualche ora più tardi. Per gli inquirenti, a causare l'esplosione sarebbe stata una fuga di gas, probabilmente accidentale accreditando dunque l’incidente domestico ed escludendo al momento l’ipotesi di un suicidio. Anche se ci vorranno indagini più approfondite per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. Soprattutto capire che cosa abbia innescato l’esplosione, se una scintilla o un fuoco. Sembra difficile, visto che l’odore di gas stamane era stato sentito da altri vicini, che nell’appartamento da dove è partito tutto, quello dove viveva la coppia di giovani, non si siano accorti della saturazione. I due studenti maceratesi sono stati trovati vicino al letto. A meno che, il gas non li abbia storditi nel sonno e poi una qualunque scintilla elettrica non abbia fatto il resto.(In aggiornamento)
Oltre a quelli di Civitanova (leggi qui), diversi altri furti sono stati denunciati nella giornata di sabato.Nella tarda serata di ieri, all'altezza di Piediripa, sono stati tre i furti denunciati. I soliti ignoti, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno scassinato le porte, rubando denaro contante e monili in oro. In particolare, in due abitazioni hanno rubato solo denaro per qualche centinaio di euro, mentre nella terza, dove i ladri sono entrati senza effrazione, hanno rubato denaro e gioielli per circa duemila euro di bottino complessivo.A Corridonia, invece, in una abitazione isolata, i ladri hanno rubato una Mercedes e denaro contante. Sempre ieri, stavolta alla periferia di Cingoli, i soliti ignoti sono entrati in una casa dalla quale sono riusciti a portare via contanti per circa 300 euro.Tutti i furti sono stati denunciati e le indagini sono condotte da carabinieri della Compagnia di Macerata.
Aveva appena "scaricato" una comitiva di anziani arrivati a Macerata per una gita, quando ha sorpreso nel pullman due ladri: li ha affrontati, ma è stato ferito a un braccio con un oggetto appuntito.E' questa la disavventura capitata ieri a un'autista di pullman che aveva accompagnato un gruppo di pensionati toscani per una gita a Macerata. L'uomo ha sorpreso due ladri nel mezzo. Ha provato a fermarli, ma è stato aggredito dai due malviventi che lo hanno ferito ad un braccio con un oggetto acuminato e "alleggerito" di circa 400 euro.Al fatto, avvenuto nella cintura della città, non ha assistito nessun testimone. La vittima è stata curata dai sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Macerata: le sue condizioni non sono gravi e guarirà in alcuni giorni.La denuncia è stata sporta ai carabinieri del Nucleo operativo di Macerata che, sulla scorta della testimonianza dell'autista, stanno cercando di risalire ai responsabili.
Consueti controlli del fine settimana da parte della Polizia Stradale, impegnata in massa a seguire il pellegrinaggio Macerata-Loreto, ma con un occhio sempre vigile alle strade della costa dove, solitamente, si sviluppa la movida.In questo contesto, una pattuglia della Stradale ha fermato diverse auto e in tre casi i conducenti sono risultati positivi all'etilometro. Per tutti e tre è scattato il ritiro della patente di guida, anche se non ci sono stati sequestri dei mezzi. Il più giovane dei tre automobilisti che hanno dovuto "salutare" la patente ha 23 anni.
Ladri ancora in azione la notte scorsa a Civitanova, nella zona di Santa Maria Apparente. I soliti ignoti hanno colpito intorno alle 23 in un'abitazione in via del Torrione: bottino magro, secondo i primi riscontri.In precedenza i malviventi avevano provato ad entrare in un'azienda, sempre nella stessa zona. Hanno sfondato due vetri utilizzando un chiusino dello spiazzale, ma di fronte alle sbarre di ferro hanno dovuto desistere. Probabilmente non si trattava neanche di professionisti, in quanto non erano in possesso di attrezzi da scasso.
Chiarito quanto successo questo pomeriggio in via Filzi a Tolentino (l'articolo)La prognosi per l'anziano D.B. di 84 anni è stata sciolta e non si trova più in pericolo di vita. E anche la dinamica dell'incidente sembra ora essere stata chiarita, dopo la deposizione della donna alla guida della Focus raccolta dalla Polizia Locale. La signora, che era in macchina insieme alla figlia di 10 anni, ha confermato che c'è stato un impatto fra la sua auto e la Vespa. Secondo la sua testimonianza, aveva superato la Vespa in via Filzi e segnalato con la freccia la svolta verso il parcheggio, quando ha sentito la botta del mezzo a due ruote che l'aveva colpita. Da capire cosa sia successo e se ci siano eventuali responsabilità.La donna ha chiamato subito il 118 (dichiarazione confermata dalla telefonata sul suo cellulare) e poi ha proseguito per spostare la macchina e parcheggiarla, per non lasciarla in mezzo alla strada. Poi è tornata a piedi, insieme alla figlia, sul posto dell'impatto per aiutare a soccorrere l'anziano. I veicoli, essendo stata sciolta la prognosi, non sono stati posti sotto sequestro.
Tutta ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto questo pomeriggio intorno alle 16.30 in via Filzi, a poca distanza da un negozio di elettrodomestici. I sanitari del 118, infatti, sono stati chiamati ad intervenire in quanto un uomo di età avanzata era caduto dalla Vespa ed era rimasto ferito.Le condizioni dell'anziano, D.B. di 76 anni, sono apparse subito piuttosto preoccupanti. Infatti, malgrado subito fosse cosciente, all'arrivo dei primi soccorritori è svenuto. I medici hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza da Ancona che è atterrata allo stadio Della Vittoria ed è ripartita in direzione Ancona in codice rosso. L'uomo è stato ricoverato a Torrette per un serio trauma cranico commotivo ed è in prognosi riservata.Ma la dinamica non sarebbe riconducibile a una semplice caduta. Infatti, alcuni testimoni hanno riferito che l'uomo stava procedendo per proprio conto tranquillamente, quando gli si è avvicinata un'auto con a bordo due ragazze e sarebbe caduto. I testimoni non sono stati in grado di affermare con certezza se l'auto e la Vespa si siano toccate o meno, ma di questa macchina, che poi avrebbe proseguito in direzione del parcheggio Filzi, non si è trovata più traccia. Una dinamica tutta ancora da accertare, quindi, da parte della Polizia Locale di Tolentino, intervenuta sul posto per i rilievi.AGGIORNAMENTO DELLE 18.28Gli agenti della Polizia locale di Tolentino hanno rintracciato la conducente di una Ford Focus wagon, B. E. di 44 anni residente anch’essa a Tolentino, che è stata indicata dalle persone presenti al momento dell’incidente alla guida dell’auto che ha sorpassato la Vespa. La signora, attualmente viene sentita in maniera informale dalla Polizia locale per accertare l’esatta dinamica dei fatti.AGGIORNAMENTO DELLE 20.46Innanzitutto, la prognosi per l'anziano è stata sciolta e non si trova più in pericolo di vita. E la dinamica dell'incidente sembra ora essere stata chiarita, dopo la deposizione della donna alla guida della Focus. La signora, che era in macchina insieme alla figlia di 10 anni, ha confermato che c'è stato un impatto fra la sua auto e la Vespa. Secondo la sua testimonianza, aveva superato la Vespa in via Filzi e segnalato con la freccia la svolta verso il parcheggio, quando ha sentito la botta del mezzo a due ruote che l'aveva colpita.La donna ha chiamato subito il 118 (dichiarazione confermata dalla telefonata sul suo cellulare) e poi ha proseguito per spostare la macchina e parcheggiarla, per non lasciarla in mezzo alla strada. Poi è tornata a piedi, insieme alla figlia, sul posto dell'impatto per aiutare a soccorrere l'anziano. I veicoli, essendo stata sciolta la prognosi, non sono stati posti sotto sequestro.
Ancora una maxi operazione antidroga della polizia che ha portato all'arresto di quattro cittadini pakistani e al sequestro di circa due etti e mezzo di eroina purissima. In manette sono finiti N.M. di 27 anni, S.M. di 32 anni, A.I. di 26 anni, e A.B. di 26 anni.Da tempo, la Questura di Macerata sta effettuando in questi giorni molteplici servizi lungo la costa nei comuni di Porto Recanati e Civitanova, con particolare attenzione ai due noti complessi residenziali Hotel House e River Village di Porto Recanati.Nella pomeriggio di ieri l’azione degli agenti della Squadra Mobile si è indirizzata verso un appartamento all’interno del River Village dove, a seguito di mirati servizi, era stato notato un andirivieni di persone conosciute alle forze di polizia come vicine al mondo della tossicodipendenza.Acquisiti sufficienti elementi probatori, gli agenti hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento “protetto” da una porta blindata, all’interno del quale in quel momento erano presenti quattro cittadini pakistani intenti alla preparazione delle dosi di eroina pronta per essere spacciata. I quattro alla vista dei poliziotti hanno subito tentato di nascondere le tracce della loro attività criminosa, ma la tempestività dell’intervento e l'immediato fermo dei quattro, avvenuto comunque non senza difficoltà, ha consentito di rinvenire e sequestrare l’ingente quantitativo di due etti e mezzo di eroina purissima che, se immessa sul mercato, una volta tagliata e divisa in circa 2500 dosi, avrebbe fruttato alla banda di criminali diverse decine di migliaia di euro.Una prima verifica eseguita nel bagno infatti, ha permesso di scoprire nascosti all’interno del water, tra residui di escrementi, 23 ovuli poi risultati contenere di sostanza stupefacente del tipo eroina di elevatissimo grado di purezza. La droga era confezionata in ovuli del tutto simili, per peso e modalità di confezionamento, a quelli normalmente trasportati all’interno dell’intestino dai cosiddetti "ovulatori internazionali". Le operazioni sono state complicate inoltre dalla mancanza di illuminazione all’interno dell’abitazione.L’eroina sequestrata, detta “eroina bianca”, analizzata dai tecnici della Polizia Scientifica è risultata essere purissima.All’interno dell’abitazione oltre alla droga sequestrata, parte della quale già divisa in dosi alcune delle quali nascoste dentro il risvolto dei pantaloncini di uno degli arrestati, sono stati rinvenuti bilancini di precisione, sostanze da taglio, oltre a svariati telefoni cellulari e schede telefoniche che i quattro detenevano per mantenere i contatti con i tossicodipendenti.
Da alcuni giorni era diventato un “osservato speciale” dei carabinieri di Tolentino, per il suo atteggiamento e per le frequentazioni non certamente limpide. E’ caduto così nella rete dell’Arma un operaio sudamericano di 22 anni, da tempo residente in città, che ieri sera è stato trovato con circa 80 grammi di hashish e con delle armi bianche.I militari lo hanno fermato mentre girava in città con la sua Alfa e subito il giovane non è riuscito a nascondere un certo nervosismo. I carabinieri Hanno approfondito il controllo e hanno fatto scattare la perquisizione personale e dell’auto. Sono spuntati fuori alcuni frammenti di spinello ed un noccoliere tirapugni, il cui porto è proibito. D’obbligo, quindi, l’estensione della perquisizione anche all’abitazione del sudamericano. All’interno della casa dove il giovane vive i carabinieri hanno trovato la conferma ai loro sospetti: in camera il rgazzo aveva un panetto di hashish già iniziato di circa 80 grammi, oltre a una spada del tipo “katana”, un coltello serramanico e un pugnale con manico trasformabile in noccoliere, tutti di genere proibito. Ovviamente tutto è stato sequestrato e per il sudamericano è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e di oggetti atti ad offendere.
Ladri in un appartamento ad Appignano.È accaduto ieri in serata. I malfattori hanno approfittato dell'assenza dei proprietari per introdursi nell'abitazione scassinando una finestra.Rubato oro e gioielli per alcune migliaia di euro. Indagano i Carabinieri di Macerata.
Non si arrestano le truffe ai danni degli anziani e, in particolare, quelle del falso avvocato che chiede soldi per sistemare la pratica del figlio delle vittime, coinvolto in un fantomatico incidente.L'ultima, in ordine di tempo, è stata messa a segno a Pian di Pieca. Un uomo ha telefonato a casa di due anziani, qualificandosi come un avvocato e spiegando ai due che loro figlio aveva avuto un incidente con la macchina ma che la sua assicurazione era scaduta il 2 del mese e pertanto risultava non coperto. Per risolvere la questione ed evitare ulteriori grane, sarebbe stato necessario versare 500 euro in contanti che lo stesso avvocato sarebbe passato a ritirare a casa loro.La coppia di anziani, comprensibilmente preoccupata, si è detta disponibile e dopo pochi minuti alla porta ha suonato il sedicente avvocato: un uomo di mezza età, distinto e ben vestito. I due lo hanno fatto accomodare in casa e gli hanno consegnato i 500 euro in contanti richiesti. Poi, l'uomo, adducendo la fretta di dover consegnare i soldi per chiudere la pratica, se ne è andato. E' bastata una telefonata del figlio ai genitori per capire che in realtà erano stati vittima dell'ennesima truffa.
La Squadra Mobile della Questura di Macerata ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata due cittadine cinesi di 52 e 54 anni, entrambe residenti fuori provincia, responsabili, in concorso tra loro, dei reati di sfruttamento della prostituzione e in materia di violazione della normativa sull’immigrazione.Nell’ambito di specifici servizi volti al contrasto della prostituzione infatti, gli agenti hanno riscontrato che in uno stabile in zona Santa Croce, c'era un continuo via vai di uomini, che si recavano al piano terra verosimilmente per consumare prestazioni sessuali a pagamento. A seguito di servizi di appostamento, gli agenti hanno appurato che gli uomini si recavano in un appartamento occupato da una ragazza asiatica, il cui numero di telefono compariva in una inserzione visibile all’interno di una rivista.Ieri mattina un agente, fingendosi cliente interessato a consumare un rapporto sessuale, ha preso appuntamento con la donna che ha indirizzato il poliziotto all’indirizzo tenuto sotto controllo. Una volta all’interno dell’appartamento, l’agente è stato ricevuto da una cittadina cinese sprovvista di titolo di soggiorno, la quale, in abiti succinti, si offriva al cliente per la somma di 50 euro. A questo punto, l’agente si è qualificato e ha richiesto l’ausilio di altro personale appostato nei paraggi insieme al quale è stata perquisita l’abitazione.All’interno della stessa è stato trovato un gran numero di profilattici, oltre alla somma di 500 euro e altro materiale posto sotto sequestro poiché ritenuto utile al prosieguo delle indagini. All’interno dell’abitazione non è stato invece rinvenuto il telefono e la relativa sim pubblicata sulla rivista, motivo per cui è plausibile l’ipotesi che gli appuntamenti con la prostituta potessero essere gestiti da terze persone. Al termine dell’operazione sono state quindi denunciate due cittadine cinesi di cui una responsabile di aver commissionato l’inserzione sul giornale e l’altra intestataria del contratto di affitto dell’abitazione. L’immobile è stato sottoposto a sequestro.
Oggi sit in di protesta per chiedere la certezza della pena in merito all'omicidio di Sara Di Pietrantonio davanti al Tribunale di Roma. Alcune associazioni hanno manifestato davanti al Tribunale della capitale per chiedere la certezza della pena per i colpevoli di femminicidio e, in particolare, è stato osservato un minuto di silenzio per la giovane Sara, uccisa barbaramente dall'ex fidanzato. Il sit in si è svolto in contemporanea al funerale di Sara ed è stato promosso dall'Associazione donne per la sicurezza, Associazione figli negati, Associazione vittime di violenza la casa sull'albero onlus. Era presente anche la maceratese Deborah Pantana in qualità di presidente della confederazione Marchigiana dei consultori familiari, oltre a Paolo Bocedi di Sos Italia libera e Sonia Di Giuseppe di Libera di Vivere, tutti i familiari di vittime del femminicidio.
Non ce l'ha fatta Renzo Petritoli, il tolentinate di 77 anni vittima ieri di un incidente domestico che gli è costato la vita.Petritoli è caduto da una scala nella sua abitazione in contrada Ributino e l'impatto al suolo è stato devastante. Prontamente soccorso, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Camerino dove dopo qualche ora è deceduto a causa delle numerose fratture e lesioni riportate nella caduta.Lascia la moglie Graziella, i figli Fabrizio e Romina, i nipoti Riccardo, Andrea e Marco e il fratello. La salma è stata composta nella sala del commiato Terracoeli di Tolentino.I funerali si svolgeranno domani, sabato 11 giugno, alle 14.30 nella Collegiata di San Francesco.
Ore di grande apprensione per una donna di 36 anni di Camerino, A.P., scomparsa da ieri. L'auto della donna è stata trovata ieri sera intorno alle 23 da una delle titolari della chalet Nuah, di fronte alla bocciofila di Tolentino, a due passi dal lago delle Grazie. All'interno dell'auto, una Volkswagen Polo, c'erano la borsa della 36enne e, sembra, un biglietto di scuse.Subito dopo sono intervenuti i carabinieri che, insieme ai vigili del fuoco, hanno avviato le ricerche in tutta la zona del lago delle Grazie. I vigili del fuoco stanno utilizzando anche un mezzo anfibio arrivato da Macerata.Al momento le ricerche non hanno dato ancora esito.
Ritrovato Mariano Pacini, l'uomo di 81 anni di Civitanova del quale da ieri all'ora di pranzo non si avevano più notizie.La sua auto è stata rinvenuta in un dirupo all'altezza di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno. Pacini è stato trasportato in ospedale.Ieri pomeriggio avrebbe dovuto recarsi a fare una visita a Villa Pini, ma alla clinica non si è mai presentato. Erano stati gli stessi operatori della clinica a telefonare ai familiari per avvertirli che non si era visto.Le ricerche erano andate avanti per tutta la notte. Da questa mattina, però, i carabinieri si erano indirizzati nell'Ascolano: una pista giusta, trovata grazie alla cella agganciata dal telefono dell'anziano, che questo pomeriggio ha portato al ritrovamento di Pacini. Un elicottero ha avvistato l'auto nella scarpata e sono intervenuti subito i soccorsi.
Si torna a parlare del raggiro del falso incidente stradale subito dal famigliare.Questa volta gli episodi sono avvenuti ad Urbisaglia e a Belforte del Chienti. Il primo caso ha visto come vittima un pensionato di 86 anni, che verso le 12 di ieri riceveva una telefonata da parte di un sedicente avvocato, il quale lo informava che suo figlio era stato vittima di un incidente stradale, con l’auto da lui guidata mancante di assicurazione.Poi il solito copione, con il legale che prospettava come soluzione il pagamento di una somma di denaro che di lì a poco un suo collaboratore sarebbe passato a ritirare presso l’abitazione dell’anziano, cosa successa poco dopo, con la consegna da parte dell'uomo di alcuni oggetti in oro in mancanza della somma pattuita.Nel secondo caso la vittima truffata è stata una signora di 55 anni, con una tecnica ancora più particolare.In questo caso il falso avvocato per essere più convincente la convinceva a chiamare un numero telefonico, al quale rispondeva un falso maresciallo il quale le confermava come suo figlio si trovasse nella caserma dei carabinieri di Macerata per essere interrogato e che la questione si sarebbe risolta mediante pagamento di 2.400 euro.Il "maresciallo" invitava quindi la donna a consegnare il denaro all’avvocato che si sarebbe presentato da lei di lì a qualche minuto. Puntualmente successo, con la donna in preda all'ansia che consegnava allo sconosciuto soltanto 600 euro e un orologio d’oro, che era tutto quanto aveva al momento.I carabinieri raccomandano in questi casi di chiamare immediatamente il 112 e di non seguire mai le indicazioni fornite da chiunque telefoni o si presenti a casa con pretesti di qualsiasi genere.
E' un dossier inesorabile quello che la Cgil presenta sulla situazione della sanità maceratese. Le parole del segretario provinciale Daniel Taddei non lasciano spazio a interpretazioni e documentano una serie impressionante di opere pubbliche incompiute e conseguente spreco di denaro."Lo scorso 6 aprile a Roma" spiega Taddei "i dati del progetto “Curiamo la corruzione” nella prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità, organizzata da Transparency International Italia, Censis, ISPE-Sanità e Rissc, denunciavano cifre da capogiro: 6 miliardi di euro su una spesa complessiva di 110 miliardi. La nostra regione oggi si colloca nella "zona rossa" di una specifica tabella nazionale di aziende sanitarie che non adempiono agli obblighi anticorruzione della legge 190 del 2012. Il rapporto parla chiaro, due sono gli ambiti che si prestano maggiormente alla corruzione: Appalti e Acquisti e Assunzioni personale".Il segretario della Cgil maceratese entra poi nel dettaglio. "In attesa degli esiti dell'inchiesta della Procura di Ancona che coinvolge, in primis, gli ex vertici della sanità regionale Piero Ciccarelli ed Alberto Carelli, entrambi maceratesi, per i reati di associazione a delinquere, turbativa d'asta, abuso d'ufficio e truffa ai danni dell'Asur, proviamo a fotografare la situazione nello specifico della nostra AV3.Il piano assunzioni presentato alle Organizzazioni Sindacali prevedeva circa 389 figure, di cui 200 carenze croniche strutturali, l'ASUR ha stabilito per la nostra area vasta solo 12 unità. Rischiano di saltare i piani ferie del personale, peraltro già gravato da un cospicuo monte ore in eccesso maturato negli anni e rendere le condizioni del servizio ancora più gravi sia per gli addetti che per i cittadini.L'Area Vasta 3 rischia di venire ulteriormente depredata, come già avvenuto nell'ultimo quinquennio, ed impiegata come polmone per risanare il bilancio dell'Asur. Gli stessi dirigenti provenienti dal nostro territorio hanno contribuito a defraudare la nostra area vasta, all'epoca efficiente al pari delle altre province". E qui parte l'elenco delle incompiute."Per quanto riguarda appalti ed acquisti, è possibile elencare alcune, di una lunga serie, opere pubbliche incompiute e sprechi di denaro pubblico:San Ginesio: una bruttura costruita adiacente all'ex ospedale, oggi sede di poliambulatori, ove già si notano le prime lesioni. Scaturita dalla determina n. 500 del 25 maggio 2009, che lascia locali vuoti e mai completati, in origine adibiti ad ulteriori 20 posti letto di RSA, residenze sanitarie assistenziali. Nella parte restante della struttura registriamo locali senza porte antincendio e privi di rilevatori antifumo, dunque fuori legge. Notiamo la carenza del parco auto per i servizi territoriali. Inoltre, un numero consistente di carrozzine ed ausili sanitari nuovi ma inutilizzati in stanze vuote.Sarnano: lavori per RSA, residenze sanitarie assistenziali, eseguiti e mai terminati. Il reparto ora è sigillato e non è stato mai più aperto. Erano previsti 20 posti letto. I locali della fisioterapia si trovano in semi-interrati fuori dai criteri di accreditamento, visibilmente pericolosi per pazienti ed operatori. Ambulatori protesici chiusi come le radiologie.Macerata: palazzina liberty ex Cras: lavori incompiuti e struttura inutilizzata. Scuola ex-infemieri locali disponibili ma non utilizzati.Macerata Ospedale: Lavori pronto soccorso a rilento e lavori al 6° piano praticamente terminati ma struttura inutilizzata.Recanati: lavori di adeguamento ex ospedale S.Lucia per trasferimento poliambulatori all'interno della struttura e lavori per la nuova dialisi completamente fermi. Centro Salute Mentale con locali non a norma.Civitanova Marche: ala nuova adiacente all'ospedale incompleta e quindi non utilizzabile.Tutto ciò ha alimentato l'inaccettabile problema delle liste d'attesa infinite: per abbatterle si ricorre a libere professioni selvagge. Territori montani completamente sguarniti, depauperati anche dalle diagnostiche, creando un inammissibile intasamento delle strutture ospedaliere, le quali indirizzano pazienti verso strutture private, e disagi dei pazienti soprattutto anziani per raggiungere gli ospedali. E la sanità privata che avanza sempre più arrogantemente per l’ingente valore della spesa pubblica.La politica nella sanità" conclude Taddei "non può risparmiare su personale e farmaci, ma sui percorsi di gestione e di appalti, e nell'eccessivo numero di dirigenti amministrativi. La sanità pubblica deve uscire da queste sabbie mobili dove è finita. Per salvaguardare la salute pubblica, un bene imprescindibile in una società democratica, ripartiamo dalla trasparenza".
Operazione congiunta di carabinieri e polizia locale poco dopo le prime luci dell'alba a Civitanova per un nuovo sgombero di roulotte e di accampamenti di fortuna, rifugio di tossicodipendenti e senzatetto.L'intervento è stato svolto contestualmente alla bonifica delle aree interessate. Nella zona adiacente alla stazione, nell'area verde Ceccotti sono stati sgombrati due tossicodipendeti che da giorni si trovavano accampati lì e nel parcheggio dell'ex Iper, attualmente occupato dall'ecomercatone sono stati allontanati nove automezzi dei Camminanti di Noto.L'intervento era stato richiesto da diversi cittadini, preoccupati per la situazione che si era venuta a creare.