Cronaca

Alfano a Fermo: "Oggi si segna un confine fra valori irrinunciabili e un razzismo che disprezziamo"

Alfano a Fermo: "Oggi si segna un confine fra valori irrinunciabili e un razzismo che disprezziamo"

"Sono contento di essere insieme a don Vinicio Albanesi in questo giorno di infinita tristezza, che segna probabilmente un confine invalicabile tra chi ritiene che ci siano dei valori irrinunciabili e chi invece tra i valori inserisce un razzismo che noi disprezziamo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, prima della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla Prefettura di Fermo dopo la morte del migrante nigeriano pestato da un ultrà. Il ministro ha anche voluto ringraziare don Vinicio Albanesi, presidente della comunità di Capodarco e della fondazione Caritas in veritate che accoglie i migranti, "per tutto quello che ha fatto, sta facendo e che farà". Le sue azioni "servono più di mille convegni e di mille seminari di studio"."Più che odio, vedo disagio" Lo ha detto don Vinicio Albanesi, parlando del clima che si respira a Fermo nel rapporto tra la popolazione e i migranti, a margine della riunione del Comitato dell'Ordine della sicurezza pubblica presso la prefettura di Fermo dopo la morte di Emmanuel Chidi Namdi pestato da un ultra. "Qui ci sono paesi immobili da centinaia di anni, che non hanno mai visto forestieri - ha aggiunto -, e ora la gente vede i ragazzi di razze diverse che chiedono l'elemosina, commerciano sulle spiagge, girano per la città. Il problema è anche che i migranti restano senza risposte per uno, a volte anche 2 anni. Occorre regolare le loro posizioni da un lato e tranquillizzare la gente del posto dall'altro". Don Vinicio per altro non intende abbandonare i "suoi" migranti. "Farò ogni sforzo per farli integrare e ci sono tutti i presupposti per riuscirci". "Ringrazio il ministro Alfano, è il primo ministro dell'Interno ad essere venuto a Fermo", ha concluso il sacerdote. (Ansa)

07/07/2016 09:56
Omicidio preterintenzionale: fermato l'aggressore del migrante ucciso

Omicidio preterintenzionale: fermato l'aggressore del migrante ucciso

E' stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale per Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana indagato per l'uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte il 5 luglio a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti di Mancini. L'uomo finora era indagato a piede libero. Nella Prefettura di Fermo sta per cominciare la riunione del Comitato per la sicurezza pubblica, con la presenza del ministro Angelino Alfano. (Ansa)"Suscita sgomento e indignazione la notizia del richiedente asilo nigeriano pestato a morte a Fermo. Un uomo che era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo". Così la presidente della Camera Laura Boldrini in una nota. "Mi addolora ancor di più - aggiunge - che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia Regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza. Abbraccio nel modo più affettuoso la giovane compagna dell'uomo ucciso e mi auguro che dal territorio, già investito nei mesi scorsi da episodi inquietanti come gli attentati alle chiese della zona, arrivi la risposta più netta, capace di isolare ed espellere i violenti". (Ansa)

07/07/2016 09:33
Emmanuel è morto, gli organi saranno donati

Emmanuel è morto, gli organi saranno donati

E' morto il migrante finito in coma irreversibile dopo un pestaggio da parte di un ultrà della Fermana, durante una lite a Fermo perché l'italiano aveva insultato sua moglie, dandole della "scimmia africana". Le condizioni di Emmanuel Chidi Nambdi, richiedente asilo ospitato presso il seminario vescovile di Fermo, erano apparse subito disperate. I sanitari hanno chiesto l'autorizzazione all'espianto degli organi."E' stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese". Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell'aggressione al 36enne richiedente asilo moto dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato. Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l'espianto degli organi.L'ultrà italiano, che era con un amico, avrebbe dato della "scimmia africana" alla donna. L'episodio è avvenuto in via Veneto, nel centro di Fermo . Le indagini della polizia sono ancora in corso.  Emmanule e la sua compagna erano fuggiti in Italia dopo avere perso i familiari in uno degli attentati di Boko Haram ad una chiesa cristiana in Nigeria. (Ansa)"Ora la rabbia cede il passo al dolore. Emmanuel non c'è più. Ha chiuso gli occhi per sempre, ucciso dalla violenza cieca di un odio discriminatorio e folle. Non ci sono parole per descrivere l'assurdità del gesto criminale consumatosi nella città di Fermo che, per mano - assassina - di un italiano ha strappato la vita di un giovane nigeriano arrivato da pochi mesi in Italia in cerca di un futuro migliore. E se invece di speranza gli è stata riservata la morte quella che, a nome mio e dell'intero Pd Marche, avanzo nei confronti di questo atto miserabile è una condanna senza attenuanti. Non è sopportabile né giustificabile, in alcuna benché minima misura, la discriminazione fatta violenza e poi morte. Non è questo il Paese, la regione e le cittadine che vogliamo. I nostri territori devono essere culla di garanzie e tutele per tutti, indipendentemente dalla propria nazionalità. E chi sbaglia, come chi, in questo caso, si è fatto strumento di odio razziale e portatore del male assoluto, deve pagare. Non può rimanere impunito. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e rivolgiamo le nostre condoglianze a Chimiary, compagna di Emmanuel e, anche lei, vittima di questa violenza a cui ha dovuto assistere impotente, fino a dover vedere andarsene per sempre il suo Emanuel". Così il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi, interviene in merito all'episodio di violenza perpetratosi a Fermo e che ha provocato la morte di un ragazzo nigeriano di trentasei anni.

06/07/2016 18:45
Migrante di 36 anni in fin di vita dopo essere stato aggredito

Migrante di 36 anni in fin di vita dopo essere stato aggredito

"E' stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese". Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell'aggressione ad un migrante nigeriano, di 36 anni, richiedente asilo, ora in coma irreversibile a Fermo dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato.Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l'espianto degli organi.Il migrante nigeriano di 36 anni, ospite con la moglie del seminario vescovile di Fermo, è stato ricoverato in ospedale, in coma, dopo essere stato aggredito a pugni da un fermano di 35 anni, conosciuto come ultrà della locale squadra di calcio, che avrebbe avvicinato la coppia per strada e avrebbe insultato la donna chiamandola "scimmia". Secondo una prima ricostruzione della polizia, il nigeriano ha reagito agli insulti sradicando un palo della segnaletica stradale e picchiando l'italiano, facendolo cadere a terra.  Questi si è rialzato e si è scagliato contro l'africano, riducendolo in fin di vita a forza di botte. L'episodio è avvenuto in via Veneto. Le indagini sono ancora in corso. (Ansa)

06/07/2016 15:04
"Ho il pc per suo figlio". E ruba 2500 euro a un'anziana

"Ho il pc per suo figlio". E ruba 2500 euro a un'anziana

E’ una delle più inquietanti truffe a persone anziane che siano state messe a segno negli ultimi tempi, non fosse altro perché questa volta ci si è arrivati a spingere a parlare realmente al telefono con la vittima. Qualcuno, infatti, s’è spacciato per il figlio di una donna, una pensionata maceratese, e dall’altro capo del telefono l’ha rassicurata: “E’ tutto ok, nessun problema, paga tranquillamente”.Di solito, infatti, quando l’impostore che abborda la “preda” afferra il cellulare e chiama qualcuno (più che altro, finge di farlo), non passa il telefonino alla persona che intende raggirare. Il più delle volte parla da solo simulando che dall’altro capo vi sia un parente della vittima.E dunque, oggi, solo in un secondo momento, al cospetto del (vero) figlio e della polizia, l’anziana ci ha ragionato sopra. La voce era simile, ma non del tutto identica. E c’è di più. Quell’uomo che s’è presentato alle 16 di oggi in via della Pace a Macerata, non solo evidentemente conosceva dove risiede la donna, ma anche molti altri particolari relativi al figlio e dettagli precisi del resto della famiglia.Si era preparato molto bene, insomma, prima di rifilare il pacco. Nel vero senso della parola. Perché nella scatola che di lì a poco ha consegnato all'anziana non c’era quanto rappresentato, cioè un personal computer, ma materiale informatico di nessun valore. E gliel’ha rifilato ricavandone la bellezza di 2500 euro: tutti i risparmi che l'anziana teneva in casa. Le indagini si prospettano, come spesso accade in questi casi, piuttosto difficili perchè si basano solo sulla descrizione che l'anziana è riuscita a fare del truffatore.

05/07/2016 19:41
Le chiede l'elemosina e poi prova a scipparla: nei guai 33enne nigeriano

Le chiede l'elemosina e poi prova a scipparla: nei guai 33enne nigeriano

Continua l’impegno della Questura per debellare gli episodi di microcriminalità: negli ultimi mesi è stato rafforzato il controllo del territorio, grazie a più uomini e mezzi messi in campo, e i risultati sono tangibili.Ieri pomeriggio, è arrivata al 113 la telefonata di una 22enne italiana che, allarmata, chiedeva aiuto per un tentativo di scippo appena subito in via De Amicis. Nonostante la concitazione, la giovane donna, tranquillizzata dall’operatore della sala radio della Questura, ha fornito una descrizione dettagliata del malintenzionato, che pochi minuti dopo è stato intercettato dalla volante in Piazza XXV Aprile: si tratta di un cittadino nigeriano 33enne, residente a Tolentino, con precedenti di polizia, che è stato denunciato a piede libero. Nei suoi confronti verrà successivamente adottato anche un foglio di via obbligatorio dal comune di Macerata.L’esatta dinamica dei fatti è stata ben presto ricostruita dai poliziotti diretti dal Commissario Capo Dott. Sandro Tommasi: il malintenzionato si è inizialmente avvicinato alla parte offesa chiedendole 50 centesimi. A fronte del suo rifiuto, il nigeriano ha concentrato le sue attenzioni sulle due borse che la 22enne reggeva, iniziando a frugare al loro interno e, subito dopo, cercando di tirarne una a sé. Non riuscendovi però, evidentemente grazie alla presa ben salda della sua vittima, non demordeva. Insisteva nell’importunarla, proponendole prima dell’hashish e poi, dopo il netto rifiuto dell’italiana, apostrofandola come una poco di buono. Solo a quel punto il 33enne africano ha desistito e si è allontanato.Purtroppo l’africano in questione non è risultato nuovo ad episodi del genere: già nel gennaio 2015 era stato segnalato all’autorità giudiziaria per aver sottratto il telefono cellulare ad un’anziana a cui in precedenza aveva chiesto l’elemosina.

05/07/2016 15:47
Incendio all'Hollywood: le telecamere immortalano il responsabile del rogo

Incendio all'Hollywood: le telecamere immortalano il responsabile del rogo

E' doloso l'incendio che questa mattina ha rischiato di devastare completamente il night club Hollywood a Colbuccaro di Corridonia. (qui)La conferma è arrivata agli inquirenti dopo aver visionato le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso di alcune aziende limitrofe al locale. Nei filmati si vede distintamente una macchina, sembra una Ford, che verso le 4.30 di questa mattina arriva fin quasi di fronte al night club. Dall'auto scende una persona con il volto travisato, pare da un cappuccio, con in mano una tanica e inizia a spargere il liquido sul pergolato esterno del locale notturno per poi dargli fuoco e allontanarsi in tutta fretta. Il pergolato è andato completamente distrutto insieme agli arredi esterni.A quell'ora nel locale non c'era più nessuno e questo lascia pensare che si sia trattato di un gesto intimidatorio. Le indagini dei carabinieri sono ora volte a dare un nome alla persona immortalata dalle telecamere.

05/07/2016 11:09
Ladra si introduce in una casa: la telecamera di sorveglianza filma tutto -VIDEO

Ladra si introduce in una casa: la telecamera di sorveglianza filma tutto -VIDEO

Furto in pieno giorno in un'abitazione di Civitanova Marche. È accaduto ieri in tarda mattinata, intorno alle 11.30. Le telecamere di sorveglianza dell'appartamento in località Fontespina hanno ripreso una ragazza che, non curandosi né della telecamera (come si può vedere dal video la donna si era accorta della presenza dell'apparecchio perché si copre il volto) né dell'allarme che aveva iniziato a suonare, si introduce all'interno scassinando la serranda all'interno dell'abitazione. Il video è stato pubblicato sui social dal proprietario di casa con la speranza che qualcuno possa riconoscere la ladra e denunciarla alle autorità competenti. Il proprietario rende noto inoltre che, per mancanza di tempo, poiché l'allarme stava suonando ininterrottamente da alcuni minuti e vista la tempestività di arrivo dell'istituto di vigilanza e del padrone di casa, hanno intimidito la donna che è scappata senza toccare nulla. Tuttavia, rimane un dubbio. Che sia stato un "semplice" sopralluogo" per valutare la fattibilità del colpo e tornare in un futuro prossimo? I cittadini di Civitanova Marche chiedono a gran voce più sicurezza e controlli. [video width="400" height="222" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/07/13618346_611559322359194_717895197_n.mp4" autoplay="true"][/video]

05/07/2016 10:15
Sara non ce l'ha fatta. Si è spenta stamattina ad Ancona

Sara non ce l'ha fatta. Si è spenta stamattina ad Ancona

Il sorriso di Sara si è spento questa mattina. La studentessa universitaria 22enne di Fabriano, vittima di un tremendo incidente sabato sera intorno alle ore 22,50,un chilometro prima del casello autostradale Loreto-Porto Recanati, in direzione Pescara, è morta questa mattina all'ospedale regionale di Torrette a seguito dei traumi riportato nello scontro. Era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nelle ore immediatamente successive all’incidente e poi trasferita nel reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero regionale. Ma malgrado tutti i tentativi, Sara Menichelli non ce l'ha fatta.Non è chiaro ancora il motivo che ha portato la Toyota Yaris guidata da un amico a tamponare un autoarticolato e con un testacoda fermarsi nella corsia centrale dell'A14 proprio mentre transitava l'utilitaria con a bordo due coniugi piemontesi di passaggio nelle Marche. Sara studiava all'Università di Macerata.Tutta la comunità di Fabriano si è stretta intorno ai genitori della ragazza, Rita e Giancarlo, e ai fratelli, molto conosciuti nella parrocchia San Venanzio dove lei presta servizio come organista e nell'equipe Pastorale familiare della Diocesi. Come estremo gesto d'amore, la famiglia ha deciso di donare gli organi.

05/07/2016 07:19
Fiamme all'Hollywood di Colbuccaro - FOTO

Fiamme all'Hollywood di Colbuccaro - FOTO

Vigili del fuoco in azione la notte scorsa nel pergolato del night club Hollywood di Colbuccaro di Corridonia.Le fiamme, per cause ancora in corso di accertamento, si sono sviluppate in questa struttura adibita al deposito delle attrezzature ludiche, appena esterna all'ingresso del locale e sono state notate da una persona che ha subito avvertito i vigili del fuoco.Il pronto intervento dei pompieri con due autobotti, intorno alle 4.30, ha evitato che il fuoco si propagasse anche al locale. Da quanto si è appreso, in quel momento il locale era già chiuso. I pompieri sono rientrati alla base dopo oltre due ore di lavoro. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Corridonia. Le cause del rogo sono ancora al vaglio degli inquirenti che non tralasciano nessuna pista.   

05/07/2016 06:44
Sara Menichelli è ancora in gravi condizioni. Gli amici in coro : "Non mollare!"

Sara Menichelli è ancora in gravi condizioni. Gli amici in coro : "Non mollare!"

Ancora in coma, in bilico tra la vita e la morte Sara Menichelli, la studentessa universitaria 22 enne originaria di Fabriano che sabato sera è rimasta coinvolta in un terribile incidente a bordo della Toyota Yaris guidata da un amico F.A., 26enne di Perugia.Le condizioni della giovane sono molto gravi ed è attualmente ricoverata in rianimazione in prognosi riservata.Da chiarire le dinamiche del sinistro accaduto sabato sera intorno alle 23 nei pressi del casello autostradale di Porto Recanati in A14 in direzione Pescara. L'auto ha urtato un tir e il giovane al volante della Yaris ha perso il controllo del mezzo ritrovandosi in testacoda in mezzo alla corsia dell'A14. Coinvolta nell'incidente anche una coppia di coniugi piemontesi alla guida di una Fiat Croma che hanno riportato solo lievi traumi.I due giovani sono stati urgentemente all'ospedale regionale di Torrette.Sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Porto San Giorgio, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Ancona che hanno impiegato diverse ore per estrarre la ragazza.Tutta la comunità di Fabriano è vicina ai genitori di Sara, Rita e Giancarlo, molto conosciuti in città. Messaggi di incoraggiamento anche sui social dove tanta gente ha incoraggiato la giovane e la famiglia a non arrendersi e continuare a lottare.

04/07/2016 14:39
Incendio in un casolare a Recanati: nessun ferito

Incendio in un casolare a Recanati: nessun ferito

Incendio di un rimessa in un casolare in contrada Ricciola di Recanati. È accaduto questa mattina alle ore 11.15. La prima ad arrivare sul posto è stata la squadra di Osimo che ha prontamente contenuto l'incendio evitando che si propagasse all'abitazione contigua. Subito dopo sono giunti sul posto i vigili di  Macerata con un'autopompa e un'autobotte. Le fiamme hanno provocato danni ingenti al garage e ad una tettoia in legno sul retro della struttura. L'incendio ha interessato anche parte del campo di grano appena mietuto confinante con la proprietà coinvolta dall'evento e, per effettuare lo spegnimento, è stato necessario un mezzo 4x4 sempre proveniente da Macerata. Non si segnalano persone coinvolte. In totale sono intervenuti 14 vigili del fuoco e 4 automezzi.

04/07/2016 13:16
Esplosione di Milano, Pellicanò confessa

Esplosione di Milano, Pellicanò confessa

Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario fermato venerdì scorso per strage per l'esplosione della palazzina di via Brioschi di Milano nella quale il 12 giugno scorso sono morti la sua ex compagna Michaela Masella e i giovani fidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, ha reso piena confessione e ha ricordato di aver preso la pinza e svitato il tubo del gas nella cucina del suo appartamento. E' quel che emerge dal provvedimento, depositato stamane, con cui il gip di Milano Giusi Barbara non ha convalidato il fermo non ritenendo sussista un concreto pericolo di fuga dell'uomo ma ha disposto la custodia cautelare in carcere. Pellicanò, a differenza di quel che si era saputo in precedenza, ha ammesso di aver causato l'esplosione, dove peraltro le sue due figlie di 7 e 11 anni sono rimaste gravemente ustionate, anche se aveva aggiunto di non aver mai avuto intenzione di uccidere né la ex compagna né le bambine che si trovavano con lui nell'abitazione."Non ho realizzato quello che poteva accadere - ha aggiunto - altrimenti non lo avrei fatto perché non era mia intenzione uccidere Micaela e le bambine". Il giudice, in base alle dichiarazioni rese ieri da Pellicanò con "freddezza e lucidità", nell'ordinanza ha parlato di "totale assenza di empatia nei confronti delle vittime" e di "azione volontaria e deliberata di usare il gas per porre fine alle sue vicende", alla sua sofferenza di una separazione che non accettava. Il gip ha sottolineato che l'uomo sapeva che in casa c'erano l'ex compagna e figlie, con le quali aveva cenato la sera prima e poi, come sempre, aveva messo a letto le bimbe. Inoltre, emerge dal provvedimento, ha anche avvalorato l'ipotesi del pm Elio Ramondini di una sorta di 'prova generale' effettuata dal pubblicitario due giorni prima, quando, dai contatori è stata rilevata una copiosa fuoriuscita di gas nell'appartamento. Infine, riporta il provvedimento, Micaela, svegliatasi per prima per preparare la colazione, sentendo l'odore di gas, ha chiuso il rubinetto dell'impianto. Un gesto, però, che non è servito a salvarle la vita. Da quanto si è saputo Pellicanò aveva già fatto le prime ammissioni davanti agli agenti della Squadra Mobile. (Ansa)

04/07/2016 12:41
Scontro fra moto: due centauri portati ad Ancona in eliambulanza

Scontro fra moto: due centauri portati ad Ancona in eliambulanza

Dovrebbe trattarsi di uno scontro tra due moto l'incidente avvenuto poco fa (intorno alle 17.30) in Valnerina, in via Molini di Croce nel territorio del Comune di Visso, e che ha richiesto l'intervento dell'eliambulanza da Ancona.Non si conoscono ancora le condizioni dei motociclisti coinvolti che sono stati caricati su Icaro e trasportati d'urgenza a Torrette di Ancona. Sul posto la Polizia Stradale ed i sanitari del 118.(In aggiornamento)Aggiornamento delle 18.35Sul posto la Stradale di Civitanova Marche per i rilievi ed i sanitari del 118 di Visso. I due motociclisti, uno di 28 anni, F.T. di Sant'Elpidio a Mare, e uno di Aprilia, C.O. di 55 anni, si sarebbero scontrati frontalmente ma ancora non è chiara la dinamica dell'incidente. Entrambi sono stati trasportati a Torrette e sono in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.

03/07/2016 16:24
Tamponamento in autostrada, feriti sei bambini

Tamponamento in autostrada, feriti sei bambini

Undici persone, fra cui sei bambini, sono rimaste ferite in un tamponamento fra una Renault Scenic e Una Fiat Cubo avvenuto lungo il tratto nord dell'A14, fra Ancona sud e Ancona Nord, al km 227. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale, ambulanze del 118, vigili del fuoco e personale di Autostrade per l'Italia. Si circola su tre corsie e non ci sono particolari problemi per il traffico.Nessuno dei feriti, fra cui sei minori fra i 6 e i 12 anni, ha riportato gravi lesioni. I bambini sono stati trasportati per accertamenti nell'ospedale pediatrico 'Salesi' di Ancona, gli adulti al pronto soccorso del nosocomio regionale di Torrette.  (Ansa)

03/07/2016 15:06
Tamponamento fra due moto: un centauro finisce in ospedale

Tamponamento fra due moto: un centauro finisce in ospedale

Curioso tamponamento fra due moto questa mattina lungo la strada che collega Sarnano ad Amandola. Per cause ancora in corso di accertamento, i due mezzi che viaggiavano nella stessa direzione di marcia si sono tamponati e i due conducenti sono caduti. Subito sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato uno dei feriti all'ospedale di Macerata. L'altro ha riportato ferite più lievi.

03/07/2016 09:53
Sessantenne stroncato da un malore mentre guarda la partita

Sessantenne stroncato da un malore mentre guarda la partita

Un uomo di 64 anni, Rosilio Zamponi, è stato trovato morto nella sua abitazione questa mattina ad Apiro.Da quanto si è appreso, a stroncarlo sarebbe stato un malore. Il decesso risale alla serata di ieri, molto probabilmente mentre era in corso la partita fra Italia e Germania: quando sono arrivati i soccorsi la tv era ancora accesa. A dare l'allarme sono stati alcuni amici della vittima che questa mattina non lo hanno visto in giro come di consueto e si sono preoccupati. Sul posto, una casa fuori dal centro abitato dove Zamponi abitava da solo, sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che però non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso.

03/07/2016 09:44
Serie infinita di furti in provincia: a Monte San Giusto colpo da 20mila euro

Serie infinita di furti in provincia: a Monte San Giusto colpo da 20mila euro

Una nuova ondata di furti si è registrata praticamente in tutta la provincia fra la notte di venerdì e la mattinata di sabato.Il colpo più cospicuo è stato messo a segno a Monte San Giusto in una abitazione dove vive una donna di 64 anni. La signora è uscita di casa al mattino e quando intorno a mezzogiorno è rientrata si è accorta che i ladri avevano fatto razzia: rubati contanti, oro e monili per un bottino complessivo di circa 20mila euro.A Mogliano invece è stata presa di mira la pizzeria Fantasy. I malviventi nella notte fra venerdì e sabato hanno forzato la porta d’ingresso e hanno rubato contanti e sigarette per un bottino complessivo di circa duemila euro. I titolari della pizzeria si sono accorti dell'accaduto sabato mattina, al momento di riaprire l'esercizio commerciale, e hanno denunciato il fatto ai carabinieri.Sempre nella notte fra venerdì e sabato, a Gagliole i ladri sono entrati in casa di una 66enne mentre la donna stava dormendo e hanno rubato oro e monili per un valore di 2000 euro.Anche a Macerata i malviventi sono penetrati in una abitazione di via Spalato nottetempo: la proprietaria dell'appartamento si è accorta della presenza di qualcuno in casa e ha finto di dormire. Quando i ladri sono arrivati nella camera se li è trovati a pochi centimetri di distanza, ma ha mantenuto il sangue freddo per continuare a fingere di dormire, fin quando i malviventi se ne sono andati con un bottino fatto di contanti e della chiave dell'auto della donna, parcheggiata sotto casa, con la quale poi sono scappati.Infine, a Recanati i ladri sono entrati dalla finestra di una casa intorno a mezzogiorno di ieri, ma si sono trovati di fronte la proprietaria, una donna di 66 anni, che alla vista dei delinquenti ha cominciato a urlare chiedendo aiuto. I ladri, almeno due, sono fuggiti precipitosamente sfondando il portone di ingresso.Di tutti questi fatti si stanno occupando i carabinieri del Comando provinciale di Macerata.

03/07/2016 08:55
Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Non si fermano all'alt della Polizia e scappano: rocambolesco inseguimento fra Macerata e Sambucheto

Intorno alle 13 di ieri, gli agenti della Squadra Mobile di Macerata, impegnati in un servizio di perlustrazione del centro cittadino, hanno incrociato in corso Cairoli un motorino Piaggio, con a bordo due persone. Lo stesso mezzo era già noto in quanto chi lo conduceva qualche giorno fa si era dato alla fuga, eludendo un controllo da parte della Polizia Municipale. Gli agenti, così, hanno cercato di fermare il motorino per un controllo.Non appena i poliziotti hanno alzato la paletta per intimare l’alt, il conducente si è dato alla fuga imboccando via della Pace. Con l'auto di servizio, è iniziato l'inseguimento durante il quale sono stati azionati tutti i sistemi luminosi e acustici, che sono stati completamente ignorati dal conducente che è riuscito ad arrivare in località Sambucheto di Montecassiano, dove, dopo aver violato ripetutamente il codice della strada in un rocambolesca fuga e posto in serio pericolo la pubblica incolumità, ha imboccato via B. Gigli finendo la sua corsa contro un’autovettura in sosta.A seguito della collisione, le due persone a bordo del motorini sono cadute a terra.Nella circostanza è stato accertato che il mezzo era condotto da un 37enne già conosciuto dalle forze di polizia, mentre il passeggero è stato identificato per un 30enne, anch’egli conosciuto dalla Polizia, che nella caduta ha riportato lesioni ad un braccio.Accompagnato in Questura per tutte le formalità di rito, il passeggero è stato lasciato andare, mentre gli accertamenti svolti sul conto del conducente hanno permesso di accertare che lo stesso risultava sprovvisto della patente di guida poiché revocatagli dalla Prefettura. Inoltre il motociclo che conduceva, non era coperto dalla polizza assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile.Con l’occasione, è stato notificato all’uomo il decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatoria dal comune di Macerata emesso dal Questore in data 1/6/2016.

02/07/2016 10:28
Rubato un quadro del Seicento dalla Basilica di San Nicola

Rubato un quadro del Seicento dalla Basilica di San Nicola

Rubata una preziosa opera d'arte nella Basilica di San Nicola. L'attenzione dei ladri è stata attirata da un quadro risalente al 1600 di proprietà della Diocesi che raffigura Sant’Andrea di Avellino. Si tratta di olio su tela abbastanza grande che potrebbe essere stato rubato su commissione per andare ad arricchire qualche collezione privata.Il fatto è stato denunciato ai carabinieri dal priore della Basilica, padre Massimo Giustozzo, il quale ritiene che il furto possa essere stato commesso fra l'11 e il 24 giugno. Le indagini dei carabinieri si stanno basando sulla visione delle telecamere interne alla Basilica.

01/07/2016 17:43
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