Nel Fermano continua l'intensa attività di contrasto alle truffe, con i carabinieri che hanno denunciato cinque persone coinvolte in frodi informatiche e truffe online. Le vittime sono state raggirate in diverse località della provincia, e le modalità utilizzate dai truffatori variano dalle telefonate false a transazioni su piattaforme di e-commerce.
A Fermo, i carabinieri della Stazione locale hanno denunciato due uomini, un 49enne di Foggia e un 31enne di Napoli, per frode informatica e sostituzione di persona. I due malviventi hanno agito utilizzando la tecnica dello spoofing, spacciandosi per operatori della banca Bper e della Questura di Fermo. Convincendo una donna a effettuare due bonifici, i truffatori sono riusciti a sottrarre ben 33.000 euro dalla vittima. La tecnica dello spoofing, che consente ai truffatori di manipolare i numeri telefonici per sembrare quelli di numeri ufficiali, ha reso difficile per la vittima riconoscere il raggiro.
A Sant'Elpidio a Mare, i carabinieri hanno denunciato un 22enne di origini russe per truffa. Il giovane si è finto la figlia di una vittima, riuscendo a convincerla a ricaricare una carta PostePay con 1.300 euro. La truffa, basata sulla fiducia familiare, ha colpito duramente la vittima, che ha perso una somma considerevole.
A Montegranaro, un 23enne napoletano è stato denunciato per truffa e ricettazione. Il giovane aveva pubblicizzato su un sito web di e-commerce la vendita di un giubbotto K-Way, ma alla vittima è stato inviato un prodotto contraffatto, difforme da quello promesso. La truffa ha causato un danno economico alla vittima, che si è vista recapitare un articolo di bassa qualità, privo dei requisiti promessi.
Infine, è stata denunciata anche una 40enne napoletana, accusata di truffa nei confronti di una vittima che aveva versato 130 euro per l'acquisto di una consolle Nintendo Switch. Tuttavia, la truffatrice non ha mai consegnato l'oggetto, lasciando la vittima con il denaro perso e senza il prodotto acquistato.
Le indagini dei carabinieri continuano per risalire agli altri eventuali complici e per fare luce su altre frodi simili
La scorsa notte, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno arrestato due fratelli di nazionalità albanese, un 24enne e un 30enne, in flagranza di furto in appartamento. Entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati simili, i due sono stati fermati durante un’operazione mirata contro i reati predatori, nell’ambito di un piano di sicurezza del Comando Provinciale di Ancona.
L’arresto è stato il risultato di un'attenta attività di controllo sul territorio, finalizzata a contrastare i furti che si sono verificati negli ultimi giorni in diversi comuni della provincia. Solo pochi giorni prima, due furti erano stati commessi a Osimo, precisamente in via Pavarotti, dove denaro, gioielli e capi di abbigliamento griffati erano stati rubati durante l’assenza dei proprietari.
I carabinieri di Osimo, già dalla giornata precedente, avevano intensificato i controlli e, nel pomeriggio, avevano individuato un'autovettura sospetta, risultata in uso ai due fratelli arrestati. Dopo aver avviato un pedinamento, i militari hanno seguito i due fino ad Ancona, dove i due si sono mossi tra vari edifici in via Togliatti e via Sparapani, accedendo ad alcuni appartamenti per pochi minuti prima di proseguire. Dopo essersi ricongiunti con un terzo complice, sono ripartiti in auto verso Castelfidardo, dove sono stati fermati dai carabinieri. Il terzo complice, approfittando dell’oscurità, è riuscito a scappare a piedi, ma ha abbandonato diversi strumenti di effrazione, gioielli e denaro contante, provento dei furti appena compiuti.
Nel frattempo, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Ancona aveva ricevuto la denuncia di due furti in abitazione da parte dei proprietari che erano rientrati nelle loro case e avevano constatato il furto. La perquisizione dell’auto e dell'abitazione dei fratelli a Pedaso ha portato al recupero di altri gioielli in oro, che sono ora sotto indagine per verificarne la provenienza, oltre a vari strumenti di effrazione e ricetrasmittenti.
I due fratelli sono stati arrestati e trattenuti in cella di sicurezza a Osimo, in attesa del processo di convalida dell'arresto, che si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Ancona. Le indagini proseguono, con i carabinieri che stanno cercando il terzo complice e indagando su possibili legami con altri furti recenti nella zona.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Camerino hanno denunciato un giovane di 24 anni, residente nella città, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il fatto è avvenuto nel centro cittadino, dove il giovane è stato fermato mentre era alla guida della propria autovettura.
Sottoposto agli accertamenti mediante un etilometro in dotazione ai militari, il 24enne è risultato positivo al test. Di conseguenza, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Oltre alla denuncia, il giovane ha subito anche il ritiro immediato della patente di guida, con conseguente sospensione della stessa.
Nella giornata del 14 marzo, un’importante operazione della Squadra Mobile di Macerata ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario di 36 anni, originario della Nigeria, accusato di detenzione ai fini di spaccio.
L'uomo, disoccupato e con precedenti penali per reati legati alla droga e al patrimonio, è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti della Sezione Antidroga, dopo un’intensa attività investigativa svolta dalla polizia di Stato. L’indagine è partita dal costante monitoraggio del territorio, che viene effettuato quotidianamente da parte della Squadra Mobile, sia nelle vie del centro di Macerata che nelle zone più periferiche della provincia.
Nelle ultime settimane, la Sezione Antidroga aveva avviato una serie di accertamenti per identificare un soggetto sospettato di essere coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie a giorni di osservazione e alla presenza di agenti in borghese, gli investigatori sono riusciti a intercettare il pusher e a fermarlo durante l’operazione.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato circa 10,55 grammi di eroina, suddivisa in 15 dosi termosaldate, pronte per essere vendute. Parte della droga era nascosta nella tasca dei pantaloni dell’uomo, mentre altre dosi, insieme a un coltello di 27 cm utilizzato per il taglio della sostanza e a un telefono cellulare per i contatti con i consumatori, sono state rinvenute all’interno della sua abitazione, nella camera da letto.
Dopo aver completato le formalità di rito, il 36enne è stato arrestato per il reato di detenzione a fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari. Il soggetto è stato successivamente messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il proseguimento delle indagini.
La città di Macerata piange la prematura scomparsa di Alessia Dezi, giovane mamma di 42 anni, spirata all'ospedale regionale di Torrette dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Nel corso della sua carriera Alessia ha lavorato come impiegata in diverse aziende, distinguendosi per la sua dedizione. La donna lascia una figlia di 5 anni, il marito, la madre e il padre.
Da anni viveva con la sua famiglia ad Ancona, coltivando nel tempo libero la sua grande passione per la danza. Un amore che il marito, Luigi Apollonio, ha voluto ricordare con un commovente messaggio sui social: "Balla, amore mio, balla sempre. Noi da quaggiù ammireremo lo spettacolo nel cielo. Buon viaggio, amore mio".
L'ultimo saluto ad Alessia si terrà domani, sabato 15 marzi, alle 15 nella Cattedrale di San Giovanni, in piazza Vittorio Veneto a Macerata. La camera ardente è stata allestita presso il Centro funerario di via dei Velini, dove sarà possibile renderle omaggio oggi dalle 16 alle 20 e domani mattina dalle 8 alle 14.
Nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 15:30, un uomo è rimasto ferito mentre lavorava un piccolo appezzamento di terra con una motozappa. L'incidente è avvenuto nella frazione di Centobuchi, nel comune di Monteprandone, richiedendo l'intervento immediato dei soccorsi.
La squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto è giunta rapidamente sul posto per liberare l'uomo, rimasto incastrato nelle lame dell'utensile agricolo. I soccorritori hanno dovuto smontare le zappe della motozappa per estrarlo in sicurezza, prima di affidarlo alle cure dei sanitari giunti con un'ambulanza.
Dopo le prime cure sul posto, l'uomo è stato trasportato in ospedale di San Benedetto del Tronto per le necessarie cure mediche. Non si trova in gravi condizioni. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato accertamenti per ricostruire con esattezza le cause dell’incidente.
Lutto nel mondo pugilistico marchigiano. È deceduto ieri all'età di 85 anni, Luigi Vasari ex pugile e direttore sportivo dell'Accademia Pugilistica Maceratese. Vasari ha donato tutta la sua vita alla sua unica passione, la boxe: prima da pugile negli anni '50 poi quale direttore sportivo della Pugilistica Maceratese.
Nel passato quadriennio ha anche ricoperto la carica di rappresentante delle Associazioni presso il Comitato regionale Marche. Instancabile, sempre dinamico, fino a qualche mese fa lo si vedeva ancora a bordo ring nel corso delle manifestazioni sportive fornire preziosi suggerimenti ai suoi giovani pugili in combattimento.
L'anno scorso è stato insignito della Stella di bronzo al merito sportivo dal Presidente del Coni Giovanni Malagò in riconoscimento delle benemerenze acquisite nella sua attività dirigenziale. Il Presidente del Comitato regionale Marche Fpi Luciano Romanella nel porgere le più sentite condoglianze di tutto il pugilato alla famiglia, ha disposto che venga osservato un minuto di raccoglimento per la prossima manifestazione. Le esequie si svolgeranno sabato 15 marzo alle ore 15:00 presso la Chiesa Collegiata Santa Maria Assunta di Montecassiano.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno denunciato un 28enne tunisino, residente a Civitanova Marche e con precedenti di polizia, per truffa aggravata ai danni dello Stato. L'episodio è avvenuto ieri presso la Motorizzazione Civile di Macerata, durante la prova teorica per il conseguimento della patente di guida.
L'esaminatrice, insospettita dal comportamento sospetto di uno dei candidati, ha segnalato l'incidente ai carabinieri. L'intervento dei militari ha portato alla perquisizione dell'indagato, durante la quale è stato rinvenuto un kit ricetrasmittente, completo di microfono Bluetooth, nascosto nella manica del cappotto. Questo dispositivo era utilizzato per comunicare con l'esterno della sala d’esame, con l'intento di frodare il sistema di valutazione.
Il giovane tunisino è stato deferito all'autorità giudiziaria, mentre l’apparecchiatura elettronica è stata sequestrata e messa a disposizione della Magistratura.
Il 12 marzo scorso, la polizia di Stato ha revocato il permesso di soggiorno a un cittadino albanese di 23 anni, residente a Macerata e impiegato nel settore edile. Il giovane era infatti coinvolto in numerosi crimini commessi sul territorio comunale, l’ultimo dei quali di natura sessuale.
In seguito ai reati perpetrati, il prefetto di Macerata ha emesso un decreto di espulsione nei confronti dell’uomo, il quale è stato accompagnato alla frontiera marittima di Ancona grazie all’intervento della polizia di Stato e dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Dopo aver ricevuto la convalida dal giudice di pace, l’uomo è stato imbarcato su una nave diretta in Albania, concludendo così il suo esodo dal territorio italiano.
Questa operazione rientra nell’ambito delle politiche di sicurezza del Comune di Macerata, finalizzate alla protezione della comunità e al contrasto all'immigrazione clandestina.
Un raid notturno dei ladri ha colpito la zona commerciale di Collevario a Macerata, dove i malviventi, utilizzando un metodo ben studiato, hanno messo a segno un furto presso i locali del centro commerciale. L'incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando i ladri sono riusciti a entrare nel deposito di Moscati Auto, in via Roma, portando via due autovetture di valore: un'Audi e una Volkswagen Golf.
Secondo quanto ricostruito dal proprietario della struttura, i ladri sono riusciti ad accedere all'area attraverso il cancello principale, scassinato con abilità. Una volta all'interno, si sono diretti verso una finestra che dà su un ufficio, da dove sono riusciti a entrare nell'edificio. Una volta dentro, hanno forzato una cassetta contenente le chiavi delle auto in deposito, prendendole per poi fuggire con le vetture. Dopo il furto, il proprietario ha denunciato l'accaduto alla polizia, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del crimine.
Prima di colpire Moscati Auto, però, i ladri avevano tentato di entrare nella tabaccheria e nell'agenzia di assicurazioni Antinori, che si trovano vicine tra loro. Inizialmente, i malviventi sono riusciti ad accedere all'edificio dell'agenzia Antinori, entrando dal tetto, convinti fosse quello della tabaccheria. Da lì, hanno causato danni ingenti alla struttura e hanno provato a forzare la parete che dà verso la tabaccheria con colpi ripetuti, ma nonostante i danni alla parete, questa ha resistito, impedendo loro di entrare. I ladri avrebbero tentato di intrufolarsi anche nella Farmacia Collevario, anche in questo caso invano. A quel punto, hanno deciso di concentrarsi sul deposito. Sul luogo sono intervenuti la polizia e gli agenti della scientifica.
Gli inquirenti proseguono nelle indagini, cercando di fare luce su un episodio che potrebbe rappresentare un nuovo capitolo di una serie di furti che sta mettendo a dura prova la tranquillità di Macerata.
Un tragico incidente è avvenuto in località Lido di Fermo, nella serata di ieri. Alle 19:30 circa, è stato lanciato l'Sos per un automobilista coinvolto in un sinistro lungo la statale Adriatica, in località Lido di Fermo. L’uomo, un 71enne, ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato contro un palo dell’illuminazione.
All’arrivo dei sanitari del 118, il conducente è stato trovato privo di sensi al volante del suo veicolo. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei militi della Croce Azzurra di Porto San Giorgio, ogni sforzo è stato vano. La causa dell'incidente sembra essere un malore improvviso che ha colto l'uomo mentre era alla guida. Il malore, purtroppo, si è rivelato fatale e ha provocato la perdita di controllo del veicolo, che ha poi centrato il palo della luce.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Fermo e una pattuglia della polizia stradale per gestire la situazione e accertare la dinamica dell’incidente. Non sono stati segnalati altri feriti.
Dopo due anni di maltrattamenti fisici e psicologici, una giovane donna di 22 anni è riuscita a sfuggire al marito violento, un 24enne tunisino, con la scusa di una visita medica per una sospetta gravidanza. Una volta sola con i sanitari del pronto soccorso di Jesi, la ragazza ha trovato il coraggio di raccontare l'incubo che stava vivendo.
Il personale ospedaliero, resosi immediatamente conto della gravità della situazione, ha attivato la rete di protezione prevista dal Codice Rosso, allertando il 112. Le indagini, condotte dalla polizia giudiziaria del Commissariato di Jesi, hanno confermato un quadro di violenze prolungate: la giovane era vittima di vessazioni, insulti e aggressioni fisiche, tra cui calci, pugni e schiaffi, che il marito giustificava con la gelosia.
La coppia aveva vissuto negli ultimi mesi in un bed & breakfast a Jesi e, successivamente, era stata ospitata da un amico. In queste strutture si erano consumati diversi episodi di violenza, tra cui un'aggressione con un coltello per futili motivi. Inoltre, l'uomo rimproverava alla compagna la precarietà del suo permesso di soggiorno e l'aveva convinta a sposarlo per ottenere la cittadinanza italiana.
A seguito della denuncia, il Gip di Ancona ha emesso un'ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima. Poiché il 24enne ha rifiutato di indossare il braccialetto elettronico, è stato disposto anche il divieto di dimora in tutta la provincia di Ancona.
Grazie al coraggio della giovane e all’intervento tempestivo dei sanitari e delle forze dell’ordine, la 22enne ha potuto sottrarsi a una situazione di pericolo e avviare un percorso di protezione. Il caso è l’ennesima testimonianza dell'importanza di strumenti come il Codice Rosso per tutelare le vittime di violenza domestica.
I carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno posto agli arresti domiciliari, in una casa di cura, una donna 50enne residente in un comune della provincia, in esecuzione di ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Macerata.
La donna è ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia aggravati, commessi ai danni della madre 87enne. L’indagata era già destinataria del provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa, ma non ha prestato il suo consenso all’applicazione del braccialetto elettronico, quindi nei suoi confronti è stata disposta l’applicazione della misura cautelare più grave della detenzione domiciliare, che fruirà presso una struttura sanitaria della provincia.
Operazione di tutela della risorsa ittica a Civitanova Marche: nella giornata odierna, i militari della Guardia Costiera hanno effettuato controlli mirati durante le operazioni di sbarco al Molo Martello, portando al sequestro di oltre 600 kg di vongole prive della documentazione necessaria per la commercializzazione. L'operazione rientra nell’ambito delle attività di vigilanza coordinate dal Centro Regionale di Tutela della Pesca della Direzione Marittima di Ancona.
A seguito delle irregolarità riscontrate, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 1.500 euro. Il prodotto ittico, essendo ancora vivo, è stato prontamente rigettato in mare dai militari, contribuendo alla salvaguardia dell’ecosistema marino e alla protezione delle risorse ittiche.
La Guardia Costiera ha colto l’occasione per sensibilizzare i consumatori sull’importanza della tracciabilità dei prodotti ittici. Acquistare pescato certificato e conforme alle normative vigenti non solo garantisce la sicurezza alimentare, ma aiuta anche a preservare il delicato equilibrio marino.
L’invito rivolto ai cittadini è quello di prestare sempre massima attenzione all’acquisto di prodotti ittici, verificando la loro provenienza e certificazione, al fine di tutelare sia la propria salute che l’ambiente.
Mentre faceva jogging, un agente di polizia fuori servizio della Questura di Fermo, ha notato movimenti sospetti vicino a un distributore a Porto Sant'Elpidio: poi si è scoperto che si trattava di una consegna di una partita di oltre 360 grammi di eroina e due persone, un 60enne di Porto Sant'Elpidio e un 40enne di origine marocchina, sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile avvertiti dal loro collega.
È avvenuto ieri intorno alle 16 quando il poliziotto fuori servizio ha visto il 60enne, pregiudicato, parcheggiare vicino al distributore e ha contattato i suoi colleghi della Mobile per capire se l'uomo avesse restrizioni di movimento e se avesse la patente. Nel frattempo un'altra auto ha parcheggiato lì vicino, condotta dal 40enne al quale l'altro ha poi consegnato una busta verde dal finestrino.
A quel punto, la Squadra Mobile, avvertita dal poliziotto fuori servizio, ha raggiunto con le sirene attivate e bloccato l'auto Fiat Stilo guidata dal 40enne: l'uomo, sentendosi braccato, è sceso dall'auto e ha tentato di disfarsi della borsa, gettandola in un giardino insieme a diverse banconote. Gli agenti, dopo averne schivato calci e pugni, lo hanno fermato a fatica e una Volante lo ha accompagnato in Questura.
Contemporaneamente, il poliziotto fuori servizio, che era rimasto vicino al distributore, ha bloccato il 60enne che stava ripartendo con la sua auto, e ha atteso l'arrivo degli altri poliziotti. Anche il secondo uomo è stato accompagnato in Questura: ha dichiarato di aver fatto una consegna per conto del marocchino e di aver ricevuto in cambio 300 euro. Entrambi sono stati poi arrestati e il pubblico ministero ha disposto per loro gli arresti domiciliari. Dall'esame della sostanza stupefacente sequestrata, da parte della polizia scientifica, è emerso che si trattava di eroina.
Si è spento oggi pomeriggio, all'età di 81 anni, Vincenzo Luzi, ex procuratore capo del Tribunale di Ancona e figura di spicco delle inchieste di Tangentopoli nelle Marche. Luzi, originario di Camerino aveva compiuto 81 anni lo scorso 24 febbraio e viveva da tempo ad Ancona, città dove lascia la moglie Raffaella Dubbini e i tre figli, Luigi, Francesca e Alessandra.
Il magistrato, noto per la sua fermezza e dedizione, è ricordato per aver diretto alcune delle inchieste più significative della storia giudiziaria marchigiana. Tra queste, spicca l'inchiesta Tangentopoli sullo scandalo del Piano di ricostruzione di Ancona, che portò all'arresto dell'imprenditore romano Edoardo Longarini. Fu lui anche a indagare sul "carcere di burro" di Barcaglione, ad Ancona, un caso che fece scalpore per i difetti di costruzione del penitenziario, tra cui muri realizzati con mattoni forati anziché pieni, che nel 1989 consentirono a tre detenuti di evadere dopo aver scavato con un cucchiaio.
La carriera di Luzi iniziò nella pretura di Chiusa e Ortisei, per proseguire con incarichi sempre più prestigiosi, tra cui quello di procuratore a Bolzano e, infine, ad Ancona, dove ricoprì il ruolo di sostituto procuratore e procuratore capo. A 70 anni, dopo aver concluso il suo ultimo incarico come procuratore a Camerino, decise di andare in pensione.
Vincenzo Luzi è stato una figura chiave nella lotta alla corruzione e nel rafforzamento della giustizia nelle Marche. I funerali non sono ancora stati fissati.
Un ragazzo di circa 14 anni è stato vittima di un’aggressione mentre si trovava sul lungomare di Porto Recanati, nel tardo pomeriggio di oggi. L'incidente è avvenuto intorno alle 18:00, quando un gruppo di coetanei avrebbe avvicinato il giovane e lo avrebbe colpito, costringendolo a fuggire per cercare rifugio. Il ragazzo, visibilmente scosso e ferito, è riuscito a raggiungere la caserma dei carabinieri di viale Europa, dove ha chiesto immediatamente aiuto.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Croce Rossa di Potenza Picena e la medicalizzata della Croce Gialla di Recanati. Il giovane ha ricevuto le prime cure per contusioni, graffi e traumi dovuti alla colluttazione, prima di essere trasportato all'ospedale di Civitanova.
Le forze dell'ordine hanno già raccolto la testimonianza della vittima e hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione quanto accaduto e identificare gli aggressori. Al momento, non è chiaro se il ragazzo conoscesse i suoi aggressori né il motivo che ha portato all’aggressione.
L'episodio di oggi si inserisce in una serie di aggressioni che hanno recentemente scosso la comunità locale. Solo sabato scorso, un altro minorenne di Osimo era stato colpito al volto con un sasso mentre si trovava in compagnia di amici a Porto Recanati. Anche in quel caso, il ragazzo aveva cercato rifugio e assistenza, riportando un grosso ematoma.
Oggi, intorno alle 18:00, si è verificato uno scontro tra un'auto e una moto in via Scarfiotti (all'altezza del Bar L'O di Giotto) a Porto Recanati. Il centauro, rimasto coinvolto nell'incidente, è stato prontamente soccorso e trasportato all'ospedale di Civitanova. Le sue condizioni non sono gravi, ma è stato necessario un intervento ospedaliero per accertamenti.
Sul luogo dell'incidente è intervenuta la polizia locale di Porto Recanati, che ha eseguito i rilievi del caso per ricostruire la dinamica dell'incidente e chiarire le cause. Le forze dell'ordine hanno anche gestito il traffico nella zona, che ha subito alcune difficoltà a causa dell'incidente.
Investimento in corso Cairoli a Macerata, due feriti all'ospedale. il fatto è avvenuto, intorno alle 17:30, un motociclo, per cause ancora in fase di accertamento, ha investito un pedone, entrambe le persone coinvolte sono uomini. L'incidente ha subito richiesto l'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi.
Il conducente del motociclo e la persona investita sono stati trasportati all'ospedale di Macerata per accertamenti, ma le loro condizioni non sarebbero gravi. Sul posto è intervenuta la polizia locale di Macerata, che ha eseguito i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell'incidente e ha gestito il traffico.
(foto di repertorio)
Nella mattinata di oggi, un'operazione straordinaria denominata "Alto Impatto" ha interessato il complesso condominiale Hotel House di Porto Recanati, con l’obiettivo di contrastare l’immigrazione irregolare e il traffico di sostanze stupefacenti.
L’intervento ha visto il massiccio impiego delle forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Stato della Questura di Macerata, il commissariato di Civitanova Marche, la polizia stradale, il reparto mobile di Senigallia, i carabinieri, la guardia di finanza con un’unità cinofila, i vigili del fuoco e la polizia locale. A supporto delle operazioni, anche un elicottero ha sorvolato l’area.
I controlli si sono concentrati sulla verifica della regolarità degli alloggi occupati e sulle condizioni degli inquilini. In totale, sono state identificate oltre 200 persone, molte delle quali con precedenti di polizia. Nessun cittadino straniero è risultato irregolare sul territorio nazionale.
L’operazione ha portato all’esecuzione di una perquisizione personale, al controllo di 91 appartamenti, al sequestro di hashish e all'ispezione di oltre 100 veicoli, con sei infrazioni al Codice della Strada e il sequestro amministrativo di un’autovettura priva di assicurazione.
L'intervento ha interessato anche la sicurezza degli edifici. Il personale dei vigili del fuoco ha provveduto alla rimozione di sei bombole di gpl, per un totale di 70 kg di gas infiammabile, eliminando così un potenziale pericolo per gli abitanti della struttura.