Ieri mattina, un uomo di 89 anni di Belforte del Chienti è stato vittima di una truffa ben congegnata che lo ha coinvolto insieme a sua moglie. L'anziano è stato contattato telefonicamente da un sedicente maresciallo dei carabinieri, che lo ha informato del coinvolgimento del figlio in un grave incidente stradale.
Il falso maresciallo ha convito la vittima del raggiro a consegnare una somma di denaro per coprire le spese mediche di una bambina investita nell'incidente. Dopo la telefonata, un altro truffatore, che si è spacciato per avvocato, si è presentato al domicilio degli anziani, raccogliendo la somma di 600 euro in contante e oggetti preziosi per un valore totale di circa 2000 euro, tra cui la fede nuziale della moglie, che aveva un grande valore affettivo, portata da oltre 62 anni.
Subito dopo la denuncia, i carabinieri di Belforte del Chienti e di Caldarola hanno avviato un'indagine approfondita. Hanno ascoltato i testimoni e analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, riuscendo a risalire alla targa dell'auto utilizzata dai truffatori. Si trattava di una Nissan Juke, intestata a una società di autonoleggio di Roma.
Le indagini hanno visto la partecipazione della Compagnia carabinieri di Tolentino, che ha individuato le possibili vie di fuga dei truffatori. Allertati i comandi dell'Arma competenti, le ricerche hanno dato esito positivo. L'auto è stata intercettata e fermata dai carabinieri della Compagnia di Todi, sulla strada E45, nei pressi dell'uscita di Narni. I due occupanti del veicolo, un uomo di 34 anni e una donna di 33, entrambi originari di Napoli, sono stati arrestati con l'accusa di estorsione.
Nel corso dell'intervento, i carabinieri umbri sono riusciti a recuperare il denaro e gli oggetti preziosi sottratti, inclusa la fede nuziale, che sono stati restituiti ai legittimi proprietari. La collaborazione tra le compagnie di Tolentino e Todi ha portato al successo delle operazioni, con l'arresto dei due truffatori e la restituzione della refurtiva alle vittime.
Un giovane di 20 anni di Tolentino è stato denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche. Nella notte, il ragazzo ha perso il controllo della sua auto, finendo fuori strada senza coinvolgere altri veicoli o persone.
Soccorso e trasportato al pronto soccorso per le necessarie cure, il giovane è stato sottoposto a controlli tossicologici dai militari. I risultati hanno evidenziato un tasso alcolemico di 1,37 g/l, ben oltre il limite consentito, e una positività alla cocaina con un valore superiore ai 1000 ng/ml. Oltre alla denuncia, è scattato il ritiro immediato della patente di guida.
Le forze dell'ordine hanno concluso una serie di indagini nel Fermano, portando alla denuncia di quattro persone coinvolte in diversi furti. Tra i denunciati, un pensionato di 88 anni di Montottone, un giovane di 24 anni di origini nordafricane, un 22enne marocchino di Porto San Giorgio, e un 51enne di Montegranaro.
Il primo caso ha coinvolto l'anziano pensionato di Montottone, identificato per aver sottratto 200 euro lasciati dimenticati da un giovane al bancomat. Le videocamere di sorveglianza hanno permesso di identificare l'88enne, che si è appropriato del denaro subito dopo che il giovane, appena effettuato il prelievo, si era allontanato.
Nel secondo caso, un 24enne di origini nordafricane è stato sorpreso mentre si allontanava da un casolare con un motociclo da cross Yamaha, che si è poi scoperto essere rubato. Il giovane era già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati, ed è stato riconosciuto grazie all'intervento di un residente e alle indagini condotte.
A Porto San Giorgio, un 22enne marocchino è stato denunciato per furto aggravato dopo aver sottratto una bottiglia di liquore da un supermercato. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine e soggetto a obbligo di dimora, è stato identificato grazie all'analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza del negozio.
Infine, a Montegranaro, un 51enne è stato segnalato per furto aggravato. L'uomo si era introdotto all'interno di un edificio di un'associazione per la cura degli animali, sottraendo circa 60 euro dalla borsa di uno dei membri dell'associazione. Anche in questo caso, l’identificazione è avvenuta grazie a fotografie e indagini.
Le indagini sono state supportate da filmati delle videocamere di videosorveglianza, che si sono rivelati fondamentali per l'identificazione e la denuncia dei responsabili. Le forze dell'ordine proseguono il loro lavoro per garantire la sicurezza e la giustizia sul territorio.
Una coppia di trentenni, lei italiana e lui tunisino in attesa di regolarizzazione sul territorio, entrambi con plurimi precedenti alle spalle tra cui furti e rapina, è stata identificata dagli agenti della polizia locale mentre si trovava in un negozio di vicinato in pieno centro. Il fatto, riferito dal dirigente superiore Cristian Lupidi, è accaduto nella mattinata di lunedì scorso.
Tutto è partito da alcune segnalazioni pervenute da parte dei commercianti della rete “Centriamo”, che avevano segnalato la presenza di due ragazzi sospetti normalmente in sella ad una bici e forse coinvolti in alcuni furti all'interno dei negozi.
Potendosi basare su una prima descrizione sommaria, l’indagine è passata alla presa visione delle immagini degli impianti comunali di sorveglianza, in modo da acquisire un’idea più precisa dei soggetti in questione. Dopo una serie di servizi di osservazione durati alcuni giorni è scattata l’identificazione in via Buozzi, di fronte al Rossini. I due ragazzi sono stati identificati mentre si trovavano all’interno del negozio, anche grazie alla preziosa collaborazione di una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona e che è prontamente intervenuta a supporto dell'operante della Polizia locale.
I soggetti identificati risultavano gravati da plurimi precedenti di polizia per reiterati furti aggravati, consumati con destrezza, in particolare all’interno di esercizi commerciali ma anche concernenti stupefacenti. Risultavano altresì destinatari di foglio di via obbligatorio da Civitanova per la durata di tre anni. La coppia è stata portata prima alla stazione dei carabinieri e poi per il deferimento all’autorità giudiziaria presso il comando di polizia locale di via Marinetti.
Dal controllo, reso difficoltoso dalla presenza di numerosi alias, emergeva anche che gli stessi erano destinatari di un foglio di via obbligatorio della durata di 4 anni anche dalla città di San Benedetto del Tronto. Pertanto, oltre al deferimento per la violazione del foglio di via obbligatorio da Civitanova, previa interlocuzione con la Questura di Ascoli Piceno è stata notificata la medesima misura di prevenzione relativa alla città di San Benedetto del Tronto.
Un incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi in località San Faustino, nei pressi del parcheggio dell'Acquaparco di Cingoli. Due persone, un padre e la figlia di due anni, sono stati investiti da un'auto in transito per cause in corso di accertamento. La conducente della vettura si è subito fermata per prestare soccorso dopo l'accaduto.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, che hanno fornito le prime cure alle persone coinvolte nell'incidente. A causa della gravità della situazione, è stato richiesto l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasferito la piccola all'ospedale Torrette di Ancona. Meno gravi, invece, i traumi riportati dal padre, il quale è stato trasportato al nosocomio di Jesi.
Sul luogo del fatto sono intervenuti anche i carabinieri, che stanno ricostruendo quanto accaduto.
Parte di uno stormo di fenicotteri rosa nella giornata di ieri si è schiantato contro una fitta faggeta sul Monte Catria, situato al confine tra le Marche e l'Umbria. Il bilancio è pesante: sette fenicotteri morti e due feriti, recuperati grazie all'intervento tempestivo dei carabinieri Forestali di Cagli
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l’incidente potrebbe essere stato causato da una tempesta improvvisa, con pioggia e vento forte, che ha sorpreso gli uccelli durante il loro volo sopra l'Appennino. Il gruppo, che stava probabilmente migrando, è stato scaraventato contro gli alberi della faggeta a circa 1500 metri di altezza. I traumi conseguenti allo schianto sono stati fatali per sette esemplari.
La segnalazione di alcuni escursionisti ha permesso l’intervento rapido dei carabinieri forestali, che hanno individuato gli uccelli sulle pendici del monte. Dei due fenicotteri sopravvissuti, uno è stato trasportato in condizioni critiche al centro di recupero animali selvatici (Cras) della provincia di Pesaro e Urbino, dove riceveranno le cure necessarie per la loro sopravvivenza.
Le carcasse ritrovate, parzialmente predate da animali selvatici e nascoste sotto il fogliame, sono state sottoposte a indagini per determinare con precisione la dinamica dell'incidente. Si ipotizza che la tempesta abbia sorpreso gli uccelli durante il loro volo, portandoli a schiantarsi contro la vegetazione. Le autorità stanno lavorando per ricostruire completamente quanto accaduto.
(Foto Ansa))
Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, poco prima delle 15, in via dell’Industria a Porto Recanati, coinvolgendo due auto: una Fiat Punto e una Lancia Ypsilon. Il bilancio è di due persone ferite, una delle quali è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Secondo quanto ricostruito, dopo l’urto, la Fiat Punto, che trasportava due anziani, è finita fuori strada, scivolando in un fossato e inclinandosi su un lato. La Lancia Ypsilon, invece, è finita contro un terrapieno, colpendo un idrante. Subito dopo l'incidente, i soccorsi sono intervenuti tempestivamente: sul posto sono giunti i mezzi dell'emergenza sanitaria del 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche e gli agenti della polizia locale.
I vigili del fuoco hanno estratto i due anziani dalle lamiere dell’auto e uno dei due è stato immediatamente trasportato in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. L’altro ferito, invece, è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Civitanova Alta.
Le forze dell’ordine e i soccorritori stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, mentre i veicoli coinvolti sono stati rimossi e la zona messa in sicurezza.
+++ Aggiornamento delle ore 10 del 19/03/2025 +++
La bambina si trova ricoverata nel Reparto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dalla serata di ieri. Le condizioni della piccola, fanno sapere dall'ospedale, risultano stabili, la prognosi rimane, tuttavia, riservata.
I carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Macerata hanno denunciato una donna di 50 anni, residente a Pollenza, per guida in stato di ebbrezza alcolica. L'episodio si è verificato in località Casette Verdini, dove la donna è stata fermata mentre era alla guida della sua autovettura.
Sottoposta agli accertamenti con l'etilometro, la conducente è risultata positiva con un tasso alcolemico pari a 1,88 g/l, quasi quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. A seguito del riscontro, i militari hanno proceduto con la denuncia all’autorità giudiziaria e il ritiro immediato della patente di guida, che sarà successivamente sospesa.
L'automobile è stata affidata a una persona di fiducia. L'operazione rientra nell’attività di controllo del territorio svolta dai carabinieri per garantire la sicurezza stradale e prevenire incidenti legati all’abuso di alcol alla guida.
Un uomo di 55 anni, originario della Calabria e residente a Potenza Picena, è stato denunciato dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. L'individuo, già conosciuto dalle forze dell'ordine e attualmente in regime di semilibertà, si è recato presso l'ufficio anagrafe del comune per svolgere alcune pratiche burocratiche.
Quando gli è stato comunicato che avrebbe dovuto attendere la pre-istruttoria, ha reagito violentemente, lanciando insulti e colpendo con un pugno la scrivania del funzionario responsabile. Il gesto ha causato disordini nell'ufficio, interrompendo il regolare svolgimento delle attività amministrative. I carabinieri sono prontamente intervenuti, riportando la situazione alla calma, e hanno successivamente denunciato l'uomo all'Autorità Giudiziaria per i reati commessi.
Dopo sette anni dall'avvio dell’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione delle donazioni per i terremotati, l’ex sindaco di Visso ed ex senatore della Lega, Giuliano Pazzaglini, è stato assolto dal Tribunale di Macerata dall'accusa di peculato in quanto "il fatto non sussiste".
Pazzaglini era chiamato a rispondere anche di abuso d’ufficio, un reato che nel frattempo è stato depenalizzato, e di truffa, per la quale è stato dichiarato il non doversi procedere. Assolto anche Giovanni Casoni, ex presidente della Croce Rossa Italiana di Visso, che rispondeva di concorso in abuso d’ufficio.
La sentenza è arrivata dopo che la stessa pm Rosanna Buccini aveva richiesto l’assoluzione per entrambi gli imputati. L’accusa di peculato riguardava l’utilizzo di somme donate per il terremoto, tra cui fondi consegnati da un gruppo di motociclisti e destinati alle casette per i terremotati, che sarebbero transitati attraverso società private anziché nelle casse del Comune.
Pazzaglini, che nel corso delle indagini aveva anche subito un sequestro preventivo, ha sempre difeso la correttezza del proprio operato, denunciando il "fango" gettatogli addosso negli anni. Ora la decisione del Tribunale conferma l’infondatezza degli addebiti e sancisce la sua totale estraneità ai fatti contestati.
Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 17 marzo, la stazione di Ancona del soccorso alpino è stata attivata dai carabinieri di Falconara per la ricerca di un uomo di cui non si avevano notizie da sabato.
Il disperso, un 62enne di origini marocchine, risultava irrintracciabile dal 15 marzo. I familiari, preoccupati per la sua prolungata assenza, avevano denunciato la scomparsa alle autorità competenti.
I tecnici del soccorso alpino e speleologico Marche, dopo una prima perlustrazione del territorio e in collaborazione con il Centro di Coordinamento affidato ai carabinieri di Falconara Marittima, hanno avviato le operazioni di ricerca in una zona impervia.
Per aumentare l'efficacia delle ricerche, è stato richiesto il supporto della sala operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. Quest'ultima ha inviato sul posto un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo SAR di Cervia dell'Aeronautica Militare, dotato del sistema "Artemis" per l'individuazione di segnali telefonici. Il cellulare del disperso, infatti, risultava ancora acceso e raggiungibile.
Grazie alla tecnologia di bordo dell’elicottero, è stato possibile individuare con precisione la posizione dell’uomo. Una volta ricevute le coordinate, le squadre di terra hanno raggiunto il disperso, che è stato trovato cosciente ma in grave stato di ipotermia. I sanitari del soccorso alpino hanno provveduto alla stabilizzazione sul posto del 62enne prima di imbarellarlo e affidarlo all’ambulanza del 118 per il trasporto in ospedale.
Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale e i volontari della protezione civile, garantendo un intervento tempestivo e coordinato che ha portato al salvataggio dell'uomo.
Un uomo di 42 anni è stato investito da un'auto questa sera lungo via Nazionale, a Tolentino. L'incidente si è verificato intorno alle 20:15 per cause ancora in fase di accertamento. Il pedone, che si trovava a piedi lungo la strada, è stato colpito dal veicolo e sbalzato a terra.
Sul luogo dell'impatto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure al ferito prima di trasferirlo d'urgenza all'ospedale di Macerata con codice rosso. L'uomo sarebbe rimasto sempre cosciente e, secondo le prime informazioni, non sarebbe in pericolo di vita.
I carabinieri della Compagnia di Tolentino sono giunti sul posto per effettuare i rilievi necessari e ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.
Momenti di tensione si sono verificati lo scorso 14 marzo presso la struttura sanitaria di Villa Igea, in via Maggini, ad Ancona. Un uomo di 69 anni, residente a Potenza Picena e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai militari dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Ancona per resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo si era presentato in mattinata per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico programmato, ma è apparso da subito in stato di alterazione, probabilmente a causa dell’abuso di alcol. Considerate le sue condizioni, i medici hanno deciso di rinviare l’operazione, scatenando la reazione violenta del paziente, che ha iniziato a inveire contro il personale sanitario e a danneggiare gli arredi della struttura.
Allertati dalla direzione sanitaria, i carabinieri del Norm di Ancona sono intervenuti per riportare la situazione sotto controllo. Tuttavia, alla loro vista, il 69enne ha continuato a opporsi con urla e schiamazzi, rifiutando l’identificazione e tentando di colpire uno dei militari con uno schiaffo.
Gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e metterlo in sicurezza senza che nessuno tra i presenti riportasse conseguenze fisiche. Dopo l'arresto, l'uomo è stato posto inizialmente agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Potenza Picena. Il giorno successivo, il Tribunale di Ancona ha convalidato la misura. Si ricorda che il 69enne è da considerarsi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
Il 13 marzo scorso, presso i Giardini Diaz di Macerata, si è verificata una violenta rissa che ha portato alla segnalazione di tre individui alla Procura della Repubblica. Due degli uomini coinvolti, di origine kossovara, e uno di origine albanese, sono stati identificati dalla polizia.
Nel corso dell'incidente, i due uomini kossovari hanno riportato lesioni che sono state giudicate guaribili in 30 giorni e 10 giorni con prognosi riservata. Entrambi sono stati soccorsi e trasportati al Pronto Soccorso per le necessarie cure.
Durante le indagini, le forze dell’ordine hanno proceduto al rinvenimento e al sequestro di armi pericolose: un'asta metallica di 56 cm con tondini in ferro avvitati e uno storditore elettrico. I due uomini di origine kossovara, per il possesso di tali oggetti, sono stati segnalati anche per il reato di porto di armi o oggetti atti a offendere. La polizia ha avviato un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per individuare eventuali ulteriori coinvolgimenti.
Nella notte tra il 16 e il 17 marzo 2025, a Porto Sant'Elpidio si è verificato un inseguimento che ha coinvolto un giovane di 23 anni e due agenti di polizia. Intorno alle 23:30, una pattuglia della polizia di Stato ha intimato l'alt a una utilitaria. Il conducente non si è fermato, dando inizio a un inseguimento che si è concluso quando l'auto del giovane è andata a sbattere. Uno degli agenti ha tentato di estrarre il ragazzo dall'abitacolo, ma il giovane ha ingranato la retromarcia, causando l'infortunio alla gamba dell'agente, la cui gamba è rimasta incastrata nello sportello.
Il 23enne è riuscito a fuggire a piedi, ma dopo circa 30 minuti è stato individuato vicino alla stazione ferroviaria. Durante il tentativo di fermarlo, gli agenti hanno utilizzato un taser, ma senza successo, poiché il giovane ha continuato la sua fuga. Successivamente, è stato richiesto l'intervento del 118 per una persona ferita a una gamba, presumibilmente a causa di un colpo d'arma da fuoco. Sul posto, è stato identificato il 23enne, che ha riferito di essere stato colpito dal taser. È stato quindi accompagnato in ospedale, dove sono stati curati anche i due poliziotti feriti durante l'inseguimento.
Il giovane è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Le indagini sono in corso per ricostruire completamente l'accaduto.
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2, un'incendio ha devastato un'auto Alfa Romeo all'interno del garage di un condominio in via Ignazio Silone, a Macerata. Secondo quanto ricostruito, sotto il veicolo è stato trovato un materasso che, con ogni probabilità, è stato utilizzato per innescare il rogo, lasciando supporre che si tratti di un incendio di natura dolosa.
Sul luogo sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo per domare le fiamme. L'intervento, durato oltre tre ore e supportato dall'autobotte, ha evitato che l'incendio si propagasse ulteriormente, proteggendo lo stabile e gli altri veicoli nel garage. Nonostante il rogo, non si sono registrati danni strutturali né pericoli per i residenti del condominio.
Le forze dell'ordine sono giunte sul posto per avviare le indagini, concentrandosi sull'ipotesi di dolo. Al momento, non sono stati forniti dettagli sul possibile movente, ma le indagini sono in corso per fare luce sull'accaduto.
Perde il controllo dell'auto e si schianta contro un palo della luce. È quanto avvenuto nel pomeriggio odierno, poco prima delle 15:30, in viale Francesco Puccinotti, a Macerata.
Stando alle prime informazioni, una Lancia Musa è finita fuori dalla carreggiata ed ha arrestato la propria corsa sulle aiuole poste a bordo strada. L'impatto ha completamente divelto un lampione. Nessun altro veicolo è stato coinvolto nel sinistro.
Sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia della polizia locale di Macerata che ha provveduto a svolgere i rilievi del caso e a gestire la circolazione sino alla messa in sicurezza del tratto. Fortunatamente il conducente della vettura non ha riportato traumi a seguito del sinistro.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Camerino, hanno denunciato un giovane 24enne, residente a Camerino per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane fermato mentre era alla guida della sua autovettura, nel centro cittadino camerte, è stato sottoposto agli accertamenti mediante apparecchio etilometrico in dotazione dell’equipaggio, a seguito del quale è risultato positivo.
Il 24enne è stato, quindi, denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica. Per lui è scattato anche il ritiro immediato della patente di guida per la successiva sospensione.
Ancora violenza sulla costa marchigiana: un giovane è morto e tre sono rimasti feriti nello scontro tra gang. Prima una lite in una discoteca a San Benedetto del Tronto, forse per futili motivi, e poi la violenza a colpi di coltello in strada. Ad avere la peggio il ventiquattrenne Amir Bhenkarbush ucciso all'alba sul lungomare nord di San Benedetto del Tronto: nato in Italia da una famiglia di origini nordafricane, risiedeva a Giulianova.
Dei tre feriti uno versa in gravi condizioni. Si tratta di un giovane italiano residente a Grottammare, coinvolto nella violenta rissa tra due gruppi provenienti da Giulianova e Grottammare. Il ragazzo è stato operato all'ospedale Torrette ad Ancona.
Bhenkarbush, e uno dei feriti, erano entrambi sotto processo davanti al tribunale di Teramo per un tentato omicidio avvenuto nel 2023 in un pub della costa, episodio in cui era stato utilizzato un machete. Dopo un periodo di custodia cautelare, erano stati scarcerati.
Per ora la Procura di Ascoli e i carabinieri non hanno ancora emesso provvedimenti e proseguono le indagini per accertare i contorni della rissa violenta, la dinamica e il movente. In queste ore, presso la stazione dei carabinieri di San Benedetto in viale dello Sport, vengono ascoltate diverse persone.
Gli investigatori stanno inoltre acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza sia del locale dove è scoppiata la lite, sia sul lungomare, nella speranza di ricostruire con precisione quanto accaduto e individuare le singole responsabilità dei soggetti coinvolti in questa tragica vicenda.
Tante le reazioni all'ennesimo episodio di violenza giovanile. "Credo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno nel tortuoso percorso volto a rafforzare la presenza tangibile e diffusa di personale delle forze dell'ordine", ha detto il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, aggiungendo però che "bisogna agire nel profondo di un malessere sociale di cui evidentemente le istituzioni non hanno ben compreso la portata".
"E' inadeguato il dispositivo di sicurezza in Riviera, l'avvenuto omicidio ne è l'ennesima dimostrazione. E' necessario un cambio della politica sull'ordine e sicurezza pubblica, partendo da chi ne ha la responsabilità" ha detto il segretario provinciale del sindacato della Polizia di Stato Siulp, Benedetto Fanesi, mentre il collega del Sindacato Autonomo di Polizia Massimiliano D'Eramo chiede "interventi drastici, come la chiusura dei locali rigorosa e senza eccezioni e la vendita di bevande alcoliche vietata dopo le 2:00 del mattino".
Per l'onorevole Giorgio Fede (M5S): "Dopo una simile escalation, ci saremmo aspettati di vedere al lavoro il ministro dell'Interno Piantedosi con soluzioni per aumentare le risorse, incrementare organici e dotazioni e rendere il commissariato di primo livello". Secondo il sottosegretario Lucia Albano "è necessario avviare un dialogo costruttivo che coinvolga tutte le istituzioni, la famiglia, la scuola, le comunità educanti tutte, per affrontare le serie questioni che interessano i giovani, in un momento di cambiamento sociale così profondo e repentino".
Nel Fermano continua l'intensa attività di contrasto alle truffe, con i carabinieri che hanno denunciato cinque persone coinvolte in frodi informatiche e truffe online. Le vittime sono state raggirate in diverse località della provincia, e le modalità utilizzate dai truffatori variano dalle telefonate false a transazioni su piattaforme di e-commerce.
A Fermo, i carabinieri della Stazione locale hanno denunciato due uomini, un 49enne di Foggia e un 31enne di Napoli, per frode informatica e sostituzione di persona. I due malviventi hanno agito utilizzando la tecnica dello spoofing, spacciandosi per operatori della banca Bper e della Questura di Fermo. Convincendo una donna a effettuare due bonifici, i truffatori sono riusciti a sottrarre ben 33.000 euro dalla vittima. La tecnica dello spoofing, che consente ai truffatori di manipolare i numeri telefonici per sembrare quelli di numeri ufficiali, ha reso difficile per la vittima riconoscere il raggiro.
A Sant'Elpidio a Mare, i carabinieri hanno denunciato un 22enne di origini russe per truffa. Il giovane si è finto la figlia di una vittima, riuscendo a convincerla a ricaricare una carta PostePay con 1.300 euro. La truffa, basata sulla fiducia familiare, ha colpito duramente la vittima, che ha perso una somma considerevole.
A Montegranaro, un 23enne napoletano è stato denunciato per truffa e ricettazione. Il giovane aveva pubblicizzato su un sito web di e-commerce la vendita di un giubbotto K-Way, ma alla vittima è stato inviato un prodotto contraffatto, difforme da quello promesso. La truffa ha causato un danno economico alla vittima, che si è vista recapitare un articolo di bassa qualità, privo dei requisiti promessi.
Infine, è stata denunciata anche una 40enne napoletana, accusata di truffa nei confronti di una vittima che aveva versato 130 euro per l'acquisto di una consolle Nintendo Switch. Tuttavia, la truffatrice non ha mai consegnato l'oggetto, lasciando la vittima con il denaro perso e senza il prodotto acquistato.
Le indagini dei carabinieri continuano per risalire agli altri eventuali complici e per fare luce su altre frodi simili