Farà tappa a Ussita, nelle Marche, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella sua visita di venerdì 25 novembre nelle zone terremotate dell'Italia centrale. La conferma oggi dal sindaco della cittadina del Maceratese Marco Rinaldi.''E' un grande onore per l'amministrazione comunale e per la nostra popolazione - dice all'ANSA - che il Presidente venga nella nostra terra. Sarà mio impegno illustrargli la situazione di grande difficoltà che vive la Valle del Nera, in attesa di una ricostruzione che ridia slancio anche alle attività turistiche e produttive''. A Ussita quasi tutti i 420 abitanti sono rimasti senza casa, e sono sfollati sulla costa o in alloggi alternativi. Inagibile anche il Municipio. (Ansa)
Cesare Spuri è stato nominato dalla giunta regionale direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016. Spuri manterrà ad interim l'incarico della Posizione di funzione Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, e si occuperà di tutti gli adempimenti relativi alla ricostruzione. Spuri ha maturato una grande esperienza tecnica in materia di protezione civile.Ha ricoperto l'incarico di Commissario delegato per gli interventi di protezione civile dal 2 ottobre 1997 al 31 ottobre 1998. Fino al 2005 ha diretto l'unità operativa di Muccia (Genio civile sisma Province di Macerata e Ascoli Piceno) e ad interim l'ufficio Difesa del suolo presso il servizio decentrato opere pubbliche e difesa del suolo di Ancona (genio civile Provincia di Ancona). Dal primo dicembre 2015 al 31 marzo 2016 ha ricoperto l'incarico di posizione di funzione Attività tecniche di Protezione civile. (Ansa)
“Ringrazio tutti per la disponibilità dimostrata nella situazione di emergenza che si è venuta a creare in seguito agli eventi sismici degli ultimi due mesi e che abbiamo affrontato tutti insieme, istituzioni, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici con grande spirito di collaborazione e responsabilità”.Ad affermarlo è il sindaco Romani Carancini riferendosi alla situazione delle scuole maceratesi che sono tornate quasi tutte alla normale attività didattica.Fanno eccezione, infatti, gli studenti della Dante Alighieri che dovranno frequentare lezioni pomeridiane per altre due settimane all’Istituto Matteo Ricci e ritornare sui banchi al mattino dal prossimo 12 dicembre.La decisione è scaturita dalla riunione congiunta del Consiglio di istituto con l’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Carancini, dagli assessori alla Scuola e all’Edilizia scolastica rispettivamente Stefania Monteverde e Paola Casoni e dal dirigente dei Servizi tecnici Tristano Luchetti.“Sono dispiaciuto di non poter riportare i ragazzi a scuola al mattino ma in questo modo abbiamo evitato di smembrare le classi. Undici di queste , infatti, sarebbero state trasferite alla Enrico Fermi già pronta ad accoglierle ma per le restanti 9, destinate al Pannaggi, i tempi si sono allungati a causa della sistemazione dei laboratori di chimica che debbono ospitare i ragazzi”.
Nella tarda serata di ieri, martedì 22 novembre, ignoti si sono introdotti in una farmacia comunale della periferia maceratese.Attraverso l'effrazione della porta posteriore, dopo aver manomesso le telecamere evitando così di farsi riprendere, i ladri sono riusciti ad introdursi nell'esercizio commerciale e ad aprirne la cassaforte dalla quale hanno asportato denaro per oltre tremila euro.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Macerata che stanno indagando sull'accaduto.
Un Gruppo di Acquisto Solidale per essere concretamente vicini a contadini e artigiani danneggiati dal terremoto e sostenerli nella ricostruzione delle filiere produttive e delle reti sociali spezzate dal sisma: è l'iniziativa promossa da Slow Food Friuli Venezia Giulia, insieme alle cinque condotte della regione.I soci Slow Food, ma l'iniziativa è aperta a chiunque voglia contribuire a sostenere la ripresa delle aree terremotate, potranno acquistare (per 25 euro) due prodotti tipici abruzzesi (una forma di pecorino amatriciano e un trancio di guanciale) e un prodotto d'eccellenza marchigiano (le lenticchie di Colfiorito). Le aziende sono La Mascionara di Campotosto (L'Aquila) e le Fattorie Subrizi di Castelsantangelo sul Nera (Macerata). I prodotti - si apprende dalla condotta Slow Food di Trieste - saranno consegnati a metà dicembre (ANSA).
L'Aula del Senato ha dato il via libera al Dl Terremoto. I sì sono stati 194, un solo no, e 37 gli astenuti. In dichiarazione di voto hanno dichiarato il voto di astensione Lega, Cor e Forza Italia. L'Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa all'esame della Camera. (Ansa)
Il nesso causa-effetto fra i malori accusati da alcuni agenti di polizia e il vitto somministrato dal ristorante dell'Hotel 77 di Tolentino non era stato mai dimostrato in alcun modo (qui). La conferma che non c'è stata alcuna relazione è arrivata in questi giorni, dopo i risultati delle analisi effettuate dall'Asur."L'attività del ristorante dell'Hotel 77 è ripresa regolarmente ormai da qualche giorno. A questo proposito" dicono Renato e Daniele Mari "dopo le tante voci infondate che si sono rincorse, facciamo presente che le analisi svolte dall'Asur sui cibi posti sotto sequestro a seguito dell'intervento del Nas e sui dipendenti che lavorano o hanno a che fare con la cucina, hanno tutte dato esito completamente negativo. Questo risultato esclude quindi categoricamente che possa esserci una qualsivoglia relazione fra i malori accusati da alcuni agenti di polizia e il vitto fornito dal nostro ristorante. Dobbiamo anche fare presente che i sequestri dei prodotti alimentari fanno parte dell'intervento complessivo da parte delle autorità. Da ultimo, durante i pochi giorni di chiusura, abbiamo approfittato per effettuare un restyling e una serie di aggiornamenti tecnici all'interno della cucina che ci consentiranno di offrire un servizio sempre migliore a tutti i nostri affezionati clienti". E la speranza è che su questa vicenda scenda ora definitivamente il sipario.
Due donne tentano di truffarlo, ma lui si rende conto di quanto sta accadendo e prova a chiedere aiuto, ma le due malviventi lo trattengono e riescono a fuggire. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri in una abitazione della periferia di Macerata. Una giovane avvicina un anziano che sta rientrando a casa e con uno stratagemma riesce a entrare insieme a lui, facendogli domande sulla sua pensione. Continuando a distrarlo, la giovane riesce a far entrare in casa anche una complice. A questo punto, la vittima si accorge che qualcosa non va e prova ad andare verso la porta per chiedere aiuto, ma le due malviventi lo trattengono, impedendogli di avvicinarsi all'uscita e riuscendo a fuggire. Solo dopo che le due sono scappate, l'anziano è riuscito a chiedere aiuto e i vicini di casa hanno avvertito i carabinieri che hanno avviato le indagini. Il consiglio è sempre quello di non aprire agli sconosciuti e, in caso di dubbi, contattare sempre le forze dell'ordine.
Si potrebbe chiamare "l'ammutinamento del Tigotà" quanto successo stamattina nella struttura che ormai da più di tre settimane accoglie oltre cento persone senza una sistemazione dopo il terremoto di ottobre. La situazione è estremamente delicata: i locali dove oggi viene ospitata questa gente, sono stati individuati per la sistemazione delle elementari del Don Bosco che qui dovrebbero insediarsi dal 12 dicembre. E per ovviare allo spostamento di chi ancora oggi dorme all'interno dei 500 metri quadrati dell'ex Tigotà, di fronte al Multiplex Giometti, è stata trovata una sistemazione molto vicina, gli ampissimi locali (1500 metri quadrati) situati sopra il negozio che si trova proprio di fronte all'ex Tigotà. Ieri era stato affisso un avviso dove si avvertiva che stamattina sarebbe iniziato il trasferimento nella nuova collocazione, ma gli ospiti si sono rifiutati di andarsene. "Ci vogliono portare in una struttura dove non c'è il pavimento, dove non ci sono riscaldamenti e dove continuerebbero a fare i lavori mentre noi siamo dentro. Qui ci sono anziani e bambini, non ci sembra giusto questo trattamento. Quei locali non sono pronti per ospitare le persone, noi vogliamo rimanere qui!". E così, stamattina non c'è stato nessun trasferimento. Che sembra rinviato a domani, perchè pare che si stia raggiungendo un compromesso. La maggior parte degli ospiti, però, non pare affatto convinta da questo spostamento. Intanto, il tempo passa e ogni giorno che trascorre rende sempre più difficile la possibilità che i locali ex Tigotà possano essere pronti in tempo per rispettare i tempi previsti dall'ordinanza sindacale che prevede l'insediamento degli studenti il 12 dicembre.Dall'altra parte, si lavora alacremente per cercare di rendere quanto più accoglienti i nuovi locali. In un comunicato del Comune di questa sera si legge "A breve il Punto di Prima Accoglienza e Ascolto ubicato nello Spazio ‘815, negli ex locali che ospitavano Tigotà, sarà trasferito in una nuova sede ubicata a pochi metri di distanza. I nuovi spazi sono stati opportunamente preparati per accogliere tutte le persone che ancora non hanno provveduto all’autonoma sistemazione o che non hanno voluto trasferirsi nelle strutture alberghiere convenzionate della costa. Nessun cambiamento particolare se non quello di andare in locali più ampi e che saranno resi anche confortevoli". Sul "nessun cambiamento particolare", ovviamente, si potrebbe discutere all'infinito, visto che si parla di persone che non stanno certo alloggiando nella suite di un grande albergo. Ma è evidente che si dovrà comunque arrivare a una soluzione in tempi rapidissimi. I locali ex Tigotà sono perfetti per le dieci classi delle elementari che lì dovranno trasferirsi, gli altri sembrano troppo grandi per tutte e due le soluzioni. "Le stanze saranno riscaldate adeguatamente e nel giro di pochi giorni provvederemo anche a rivestire il pavimento con una soluzione rapida ed efficace. Stiamo anche allestendo una sorta di sala giochi per i bambini. Per quanto riguarda i bagni, in questa nuova sede ce ne saranno tre invece degli attuali due: è necessario che in una situazione di emergenza ognuno dia una mano come può". Resta il fatto che da lì, gli sfollati oggi non se ne sono andati. Domani cosa succederà?
Per ben comprendere la situazione che si sta vivendo in questi giorni a Tolentino basta solo rilevare, da quanto emerso nelle diverse farmacie, un consumo aumentato di oltre il 30% di farmaci ansiolitici e anti depressivi. Anche i medici di base confermano questa tendenza ed evidenziano anche che il sisma porta con sé uno scombussolamento dell’assetto metabolico per cui con l’aumento dello stress e dell’ansia aumentano il diabete e la pressione.Proprio per essere di ausilio a tutti coloro che vivono questo periodo con difficoltà sono stati attivati Centri di Ascolto che sono attivi in piazza Ugo La Malfa, per gli adulti il martedì dalle ore 15 alle ore 18; il mercoledì dalle ore 9 alle ore 13, il lunedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18. Per i minori il lunedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18.Per informazioni si può contattare il numero 366.6529920. I centri sono stati realizzati in collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Asur Area Vasta 3, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino ed il GUS. Una equipe di psicologi coordinati da Massimo Mari e Gianni Giuli sono presenti nei diversi punti di prima accoglienza ed inoltre hanno un ambulatorio nei container messi a disposizione dalla Protezione Civile della Valle d’Aosta in piazza Ugo La Malfa.Intanto, da domani la cardiologia e diabetologia, i due servizi di Tolentino con maggiore affluenza tornano nel poliambulatorio dell'Ospedale nella sede storica, restaurata in tempi record, con un rispetto dei tempi esemplare. Da domani è garantita quindi l'assoluta normalità. "Da cittadino prima e da medico poi" dice il dottor Raul Brambatti "ritengo che sia giusto rimarcare l'efficacia della stretta collaborazione fra l'amministrazione comunale e la direzione dell'area vasta 3. Il servizio non si è mai interrotto anche nei giorni più bui. Un grazie personale alla dottoressa Riccio e agli amici delle Terme che ci hanno ospitato con molta cortesia. Bel segnale di rinascita!".
Chiamati ad intervenire dall'Enel che aveva notato un consumo di energia anomalo in un esercizio situato alla periferia di Macerata, i carabinieri hanno scoperto uno stratagemma con il quale veniva "rallentato" il consumo di corrente. A quel punto, è stata svolta una verifica insieme ai tecnici dell'Enel e i militari del Nucleo Radiomobile hanno trovato sul contatore del negozio un magnete grazie al quale il consumo di energia veniva alterato. Sono tuttora in corso le verifiche per quantificare quanta sia stata l'energia sottratta indebitamente. La legale rappresentante dell'esercizio commerciale, una donna straniera di 25 anni, è stata denunciata a piede libero alla Procura di Macerata per furto aggravato.
Un coro unanime contro abusivismo e contraffazione da parte di istituzioni locali e forze dell’ordine chiamate da Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali a dire no all’illegalità. E’ l’importante risultato ottenuto da Confcommercio Marche Centrali che anche quest’anno ha organizzato ‘Legalità, mi piace’ la giornata contro abusivismo e contraffazione tenutasi ad Ancona presso la sede dell’Autorità Portuale di Ancona di fronte ad un’ampia platea di imprenditori che hanno ascoltato con grande interesse interventi e proposte degli illustri invitati.Tra questi il Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, il Questore della Provincia di Ancona Oreste Capocasa, il Segretario Generale della Regione Marche Fabrizio Costa, il presidente Ap e Confcommercio Marche Centrali Rodolfo Giampieri oltre ai rappresentanti, tra gli altri, di Guardia di Finanza, Carabinieri e Agenzie delle Dogane. Nel corso dell’iniziativa sono anche intervenuti i rappresentanti di alcuni dei settori economici più duramente toccati dai fenomeni di abusivismo e contraffazione e cioè il turismo, le attività ricettive, la ristorazione, i pubblici esercizi, la moda e il commercio ambulante.I dati del fenomeno hanno completato un quadro a tinte fosche: “Circa il 58% delle Imprese marchigiane – le parole del direttore generale di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che ha coordinato i lavori della manifestazione –, è danneggiato dall'acquisto illegale e i settori più colpiti sono l'abbigliamento, le calzature e i prodotti alimentari. Nel 2016 il 19% circa dei consumatori marchigiani ha acquistato almeno una volta prodotti illegali o ha utilizzato servizi offerti da soggetti non autorizzati. Abbigliamento (+ 2%) e audiovisivi, videogiochi, musica (oltre il +2%) svettano su tutti, ma tra i settori più colpiti ci sono anche i gioielli e i generi alimentari”. Pesante anche il danno economico diretto alle imprese della nostra regione. Circa 1,02 miliardi di euro è il giro di affari sottratto dalla criminalità alle imprese del Commercio e della Ristorazione mentre sono circa 6.600 i posti di lavoro sottratti al Commercio, Turismo e Servizi. “Cresce anche – continua Polacco –, l'acquisto illegale sul web, dai farmaci all'elettronica. Il 67% circa dei consumatori marchigiani pensa che acquistare prodotti illegali sia ‘normale’ o ‘utile’ per chi è in difficoltà. Lo sostengono in prevalenza uomini e giovani fra i 18 ed i 24 anni”. Nel 2016 la percentuale delle imprese marchigiane del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che ritengono di essere state danneggiate ‘in generale’ dall'azione della illegalità è cresciuta al 63%.
Secondo l’ultimo rapporto ACI-ISTAT, a Macerata e provincia la guida distratta è la prima causa di incidenti stradali. In controtendenza rispetto al dato nazionale che vede al primo posto il mancato rispetto della segnaletica, nel maceratese al primo posto la causa più frequente di incidente è proprio la guida distratta (27,04%), seguita dal mancato rispetto della segnaletica (22,90%) e dalla velocità (18,87%). “Un dato sul quale occorre riflettere”, sottolinea Enrico Ruffini, presidente dell’Automobile Club Macerata. “Non solo la distrazione alla guida costituisce la causa più frequente di incidente, ma rappresenta anche l’infrazione al codice della strada che - nel confronto 2014-2015 - ha segnato l’incremento più significativo con 91 rilievi nel 2015 contro i 31 dell’anno precedente. E su questo dato influisce in maniera decisiva lo scriteriato utilizzo dello smartphone mentre si guida”. Altro dato sui cui riflettere è rappresentato dagli incidenti con morti e feriti avvenuti di notte tra le 22 e le 6. La notte del venerdì costituisce il momento di maggiore criticità della settimana con ben il 33,8% del dato complessivo di morti e feriti a seguito di incidente stradale. I giovani fra i 18 e i 29 anni sono i soggetti maggiormente coinvolti con il 73,5% e il 64,2% dei morti e feriti accertati, rispettivamente, nella notte del venerdì e del sabato. Questo conferma la persistenza del problema degli incidenti stradali che coinvolgono i giovani nel fine settimana. In generale, e in linea col trend nazionale, nell’arco dello scorso anno nel territorio provinciale sono diminuiti gli incidenti rispetto al 2014 (-5,26%) e ci sono stati meno feriti (-9,35%). In provincia sono stati 22 i morti a seguito di incidente stradale. Nonostante questo dato indichi una diminuzione del 12% rispetto al 2015 il tasso di mortalità (pari a 23,97), cioè il numero di morti ogni mille incidenti, è di gran lunga superiore rispetto al valore medio registrato sul territorio nazionale (19,64). Il territorio comunale di Tolentino ha fatto registrare nel 2015 il maggior numero di morti (5), mentre il maggior numero di incidenti si è verificato nelle strade del Comune di Civitanova Marche (214), città che registra anche il maggior numero di feriti (298). Facendo riferimento alla rete viaria principale, la SS 016 Adriatica risulta la strada col maggior numero assoluto di incidenti (42), mentre il triste primato del maggior numero assoluto di morti (3) è la SS 078 Picena, che risulta anche essere la strada col più alto indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti, qui pari a 13,04) e quella con il più alto indice di gravità (numero di morti ogni 100 morti o feriti, qui pari a 7,69). La strada con il maggior numero di incidenti per chilometro (1,26) è la SP 485 Civitanova Marche – Macerata. Per contrastare i dati allarmanti sulla guida distratta, l’Automobile Club d’Italia sta dedicando una forte campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani attraverso la campagna social #MollaStoTelefono #GuardaLaStrada, visibile nel canale Youtube di ACI Italia. Testimonial d’eccezione Francesco Mandelli, attore della fortunata sitcom ‘I soliti idioti’ e storico vj di MTV. https://www.youtube.com/watch?v=e76FgA4_WLg Per promuovere la cultura della sicurezza stradale in provincia, AC Macerata nel 2016 ha organizzato una serie di incontri con i ragazzi delle quinte delle scuole De Amicis, Medi, Pace, Frank e Pertini di Macerata: gli studenti hanno imparato come usare le cinture di sicurezza, i seggiolini in auto ("TrasportACI Sicuri"), come muoversi in strada ("A Passo Sicuro") e come utilizzare la bicicletta ("Due Ruote Sicure”).
Il porto di Ancona è al centro di una traffico di cocaina proveniente dall'Albania: uno dei principali canali di rifornimento di droga, per un giro d'affari stimato in 70 mila euro al mese, è stato stroncato dai carabinieri nelle ultime ore, con 5 arresti e il sequestro di 500 grammi di coca purissima in cristalli, destinata al mercato della Val Musone e di Jesi. Le indagini, condotte dalla Compagnia di Osimo, sono cominciate nella primavera scorsa.Nelle ultime ore la svolta: 30 militari hanno bloccato le principali vie di accesso verso Osimo, Recanati e Jesi, e arrestato il capo della banda, Edmond Hidri, albanese, Fatmir Dauti, cittadino macedone, e due jesini, Mirko Massaccesi e Antonella Tittarelli. Un quinto uomo, Kleo Shuturiqi, albanese residente a Recanati, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il blitz è scattato a Casine di Paterno, quando Hidri ha depositato un involucro con i 500 grammi di stupefacente lungo il ciglio di una strada, e gli altri tre sono andati a recuperarlo.
Il Comune di San Severino Marche, grazie anche alla collaborazione dei verificatori della Protezione Civile regionale e nazionale, del personale messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e dei tanti tecnici volontari, ha avviato la ricognizione a tappeto in diverse zone della città per la verifica degli effetti del sisma del 30 ottobre scorso.“L’indagine, che viene svolta in modo massivo grazie a diverse squadre Fast e Aedes - spiega il sindaco, Rosa Piermatti - sta delineando uno scenario che non ci aspettavamo da cui emerge un dato su tutti: solo il 42% dei 211 edifici esaminati in tre giorni è risultato agibile. Fino ad oggi credevamo che il terremoto avesse risparmiato il centro storico e, invece, le verifiche ci stanno dicendo l’esatto contrario”.Il lavoro dei tecnici è molto articolato ed è suddiviso per macro gruppi di attività. Due le fasi dell’organizzazione: la prima mira a certificare quelli che sono gli edifici agibili, la seconda ad approfondire lo studio delle strutture non agibili e a rilevare il grado di danno per avviare, poi, le misure conseguenti.“Per i fabbricati che risultano non agibili, l’ultima fase – spiega l’ing. Enrico Altran, coordinatore delle attività tecniche verso i clienti e quelle di ingegneria sui servizi a rete della società di servizi pubblici locali per le province di Trieste, Gorizia, Udine e Padova – si conclude con l’emissione di un’ordinanza da parte del sindaco. Spesso si tratta di un’ordinanza di sgombero o, se vi è necessità, anche di immediata messa in sicurezza dell’edificio. Questa è una tappa fondamentale per i rimborsi ma anche per avviare tutto il sistema degli aiuti, a partire dai contributi per l’autonoma sistemazione o l’accoglienza in alberghi e in altre strutture”.Le prime zone della città interessate dai sopralluoghi dei tecnici sono state quelle del centro storico, del rione Di Contro e, nelle ultime ore, del quartiere Settempeda. Seguiranno l’area del Glorioso e il quartiere Scaloni. Intanto si è già all’opera per pianificare le verifiche nelle frazioni.“Al Comune sono state presentate quasi 4mila domande di verifica di agibilità - spiega ancora il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Grazie all’aiuto che ci è stato messo a disposizione dal servizio nazionale di Protezione Civile, con l’invio di un supporto tecnico e logistico dalla Regione Emilia Romagna e, ancora prima, dalla Regione Marche, siamo riusciti ad organizzare un lavoro che è realmente immane. Dopo lo svolgimento di questa prima ricognizione andranno raccolti i risultati e, successivamente, dovranno essere pianificate le azioni per la messa in sicurezza degli edifici. A queste seguirà, ovviamente, la ricostruzione vera e propria”.Il Comune di San Severino Marche comunica infine che a breve verranno elaborate le prime dichiarazioni di agibilità degli edifici. I richiedenti saranno contattati da personale tecnico e di segreteria e invitati a ritirare le stesse presso l’ufficio della Polizia Municipale.
Incidente lungo la strada provinciale 53, quella che da Passo di Treia conduce a Tolentino.Questa mattina, verso le 9 e 45, un uomo alla guida del suo camion è uscito di strada all’altezza di una curva e si è ribaltato con il mezzo pesante.Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco di Tolentino che hanno estratto l’uomo rimasto incastrato nella cabina di guida, il camionista è stato posto affidato alle cure del 118 e dell’auto medica, sembra essere in uno stato di shock ma in buone condizioni di salute. Per effettuare il soccorso la strada è stata chiusa al traffico.Presente anche la polizia stradale per i rilievi del caso e capire le dinamiche dell'incidente.
Un operaio argentino di 39 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro a Pioraco.Stava riparando il tetto di un capannone danneggiato dal terremoto: la copertura non ha retto, e l'uomo è precipitato nel vuoto da un'altezza di circa sei metri. Sul posto è intervenuta un'equipe del 118 che ha chiesto l'intervento dell'eliambulanza. L'operaio è stato ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale di Ancona. (Ansa)
Il simbolo del terremoto a Tolentino, un edificio in via Pasubio quasi interamente crollato, è stato liberato oggi da tutte le parti cadenti, che rischiavano di abbattersi sulla strada. E' cominciata anche la messa in sicurezza del campanile della Chiesa di San Giacomo, in piazza Mauruzi, ma i lavori proseguiranno nei prossimi giorni. L'intervento più spettacolare, uno dei pochi realizzati finora con successo nella regione, è stata la rimozione del tetto di una torretta che rischiava di cadere sopra alcuni edifici di viale Vittorio Veneto.Per tutta la giornata, squadre di operai specializzati hanno lavorato senza sosta prima per creare una sorta di base su cui fare appoggiare tutto il tetto e poi per dividere quest’ultimo dal resto della muratura. Con mille attenzioni e trepidazioni, grazie all’utilizzo di una gru capace di sollevare grandi pesi, il testo è stato deposto a terra dove, nei prossimi giorni, sarà smontato completamente e spostato. I lavori proseguono con la rimozione delle parti cadenti dell’edificio fino a completare la messa in sicurezza che consentirà la riapertura al traffico anche del primo tratto di viale Vittorio Veneto.
Da IoNonCrollo riceviamoSi è concluso ieri notte (domenica 20 novembre) a mezzanotte il contest “Un Logo per IoNonCrollo”, che l'Associazione aveva lanciato all'inizio della settimana scorsa per trovare il “logo” ufficiale che da oggi in poi ci rappresentasse al meglio. Nel nostro navigare in acque tempestose avevamo trovato altri fidati compagni di viaggio, I Pirati Grafici, folta community di grafici e web designer e fotografi che è stata nostra preziosa partner in questa avventura. È stato principalmente grazie a loro che abbiamo collezionato un nutrito ventaglio di proposte tra le quali non è stato facile scegliere, lavori che ci hanno riempito di orgoglio e di soddisfazione perché hanno testimoniato la vicinanza e la sincera solidarietà di tantissime persone che hanno voluto anche in questo modo dare il proprio contributo per la nostra causa e che ringraziamo dal profondo del cuore.Con grande piacere quindi annunciamo il vincitore del contest, l'autore del logo che rappresenterà l'Associazione IoNonCrollo. Si tratta di Antonello Ragone. Tra tutte le proposte la scelta è ricaduta su quella di Antonello Ragone, perché più di ogni altro è riuscito a cogliere il senso profondo dell'Associazione stessa, rappresentando il profondo e vitale legame con il territorio ed evidenziando il punto dal quale siamo partiti senza escludere l'intero territorio che l'Associazione si prefigge di custodire e protegge e ricostruire, con particolare riguardo per il Comune di Camerino ed i Comuni dell'Alto Maceratese. (nel logo, infatti, sono evidenziati i contorni del territorio della Provincia di Macerata e del Comune di Camerino).Grazie al supporto di Pirati Grafici, il vincitore si porta a casa oltre alla t-shirt dell'Associazione anche un “forziere misterioso”: in palio un kit “Brand design” che comprende block notes, matita, manuale pre-stampa, barchette di carta da costruire, spillette, benda pirata e sconti speciali.Sarà nostra cura contattare personalmente il vincitore.Ma ci teniamo particolarmente a ringraziare tutti i partecipanti per aver contribuito al contest e alla nostra iniziativa:Giulia Lizzi, Fabio Copponi, Giovanni Avenai Cescon, Leonardo Francesconi, Dario Cingolani, Martina Mengoni, Mattia Barboni, Chiara Fedeli, Matteo Grossini, Emanuela Ferdinandi, Alex Massara, Leonardo D'Isidoro, Elisa Conforti, Pietro Grassi, Ubaldo Straino, Patrik Losengo, Giorgia Sperman, Monica Mori, Emanuele Niccolò Marchello, Marco Ciriaco, Alessia Tavoloni, Elisabetta Mazzei, Matteo Maccari, Simone Ermini, Federico Simonetti, Luca Ingegniere, Nicolas Gianluca Greco, Michele Pistilli, Michela Benincasa, Kiara Paglialunga, Andrea Piergianni, Lorenzo Pettinari, Gioia Bertuzzi, Paola Benoffi, Alessandro Pellonara, Ilaria Grappasonno, Daniela Moroni, Giacomo Aleffi, Rocco Cibellis, Riccardo Catone, Matteo Pranzini, Marco Cannata, Letizia Capra, Lorenzo Bollettini.
Dopo le numerose e forti scosse di terremoto, a partire da quella del 24 agosto, la Direzione generale per le Dighe di Roma ha disposto circa 40 controlli nelle centrali delle Marche.Tra questi controlli anche il lago di Fiastra è stato sottoposto alle verifiche del caso per analizzare lo stato dello sbarramento dopo il sisma. I tecnici dell’Enel hanno così abbassato il livello delle acque per effettuare tutti i rilievi del caso. Durante queste operazioni, la diga di Fiastra è sempre rimasta in esercizio e non ha mai interrotto la sua attività.Non sono state rilevate criticità e l’ufficio stampa dell’Enel assicura che non c’è nessun pericolo. A breve il lago tornerà ai livelli normali.Va infine sottolineato come i controlli non riguardano solo gli impianti di Enel ma anche quelli di altri gestori nelle regione Marche.