Cronaca

Ladro melomane beccato in flagrante dalla polizia a Villa Potenza

Ladro melomane beccato in flagrante dalla polizia a Villa Potenza

Ladro melomane viene colto in flagranza mentre ruba strumenti in un magazzino di Villa Potenza. Nei guai è finito un 38enne di Macerata, denunciato per furto.Nelle ultime settimane le Volanti della Questura hanno intensificato i controlli sul territorio. Ed è anche grazie a questa rafforzata strategia di contrasto alla microcriminalità che ieri pomeriggio, poco prima delle 17, sono intervenute in un magazzino a Borgo Peranzoni di Villa Potenza, destinato alla vendita on line di strumenti musicali e relativi accessori. Un collaboratore dei proprietari, notando aperto un cancello laterale che permette l’accesso nel retro del predetto magazzino, si è insospettito. Da un controllo più approfondito è emerso che la luce del piano superiore del magazzino era accesa e la porta di entrata posteriore, dove erano stati stipati tanti scatoloni da ostacolarne il passaggio, era inspiegabilmente aperta. Il collaboratore allora, prima di ispezionare ulteriormente i locali, ha avuto la prontezza di allertare subito il “113”, che ha disposto l’invio dei poliziotti diretti dal Commissario Capo Dott. Sandro Tommasi. La Volante nel giro di un paio di minuti è arrivata sul posto e all’interno del magazzino è stato sorpreso un 38enne di Macerata, con alle spalle piccoli precedenti, che stava trafugando due fisarmoniche e tre microfoni. Quest’ultimo, pochi istanti dopo è stato accompagnato in Questura, dove è stato poi denunciato per furto.

29/11/2016 18:40
San Severino, un'app per tenersi in contatto e coordinare i volontari nei controlli anti sciacallaggio

San Severino, un'app per tenersi in contatto e coordinare i volontari nei controlli anti sciacallaggio

Un’App per tenersi in contatto e coordinarsi durante i controlli anti sciacallaggio nelle varie zone della città e, soprattutto, nelle tante frazioni del Comune di San Severino Marche. Armati di smartphone i volontari che ogni notte svolgono una preziosa opera di presidio del territorio adesso hanno a loro disposizione uno strumento in più. L’applicazione è stata sviluppata da Michele Cipolletti del PitBull SoftAir Club, una delle tante associazioni che si sono messe a servizio, da giorni ormai, della comunità settempedana. Nessuna ronda in azione ma controlli mirati a supporto della puntuale presenza delle forze dell’ordine aumentata grazie anche all’intervento della Prefettura. Carabinieri e Polizia Municipale, in particolare, hanno organizzato turni specifici, con tante più pattuglie rispetto al normale, ma poi ci sono anche i volontari.“Grazie al lavoro delle forze dell’ordine e dei volontari ma anche alla collaborazione dei cittadini, fino ad oggi non abbiamo registrato episodi di sciacallaggio - spiega il comandante della Polizia Municipale del Comune di San Severino Marche, capitano Sinobaldo Capaldi - Tra l’opera delle forze dell’ordine e quella dei volontari, che sono almeno una quindicina ogni sera e che si muovono dinamicamente su tutto il territorio comprese le frazioni, abbiamo una copertura pressoché totale”.Un ringraziamento per il lavoro fin qui svolto arriva anche dal consigliere comunale delegato alla sicurezza, Jacopo Orlandani: “I volontari, che operano opportunamente coordinati con le forze dell’ordine, ogni notte sono a fianco della popolazione. E’ un lavoro impegnativo perché il Comune ha uno dei territori più vasti fra tutti i Comuni delle Marche, misura esattamente 195 chilometri quadrati. Servono tante pattuglie e tante squadre per arrivare ovunque e presidiare tante zone”.Diversi i gruppi e le associazioni del volontariato impegnati nei controlli: dall’Anc, l’Associazione Nazionale Carabinieri, al PitBull SoftAir Club, dai gruppi di Controllo del Vicinato al Black Scorpions Biker Group, all’associazione di fuoristradisti Prima Ridotta. La loro è una presenza costante che va avanti dalla notte del 30 ottobre, la prima notte del terremoto che ha duramente colpito anche il territorio del Comune di San Severino Marche.

29/11/2016 15:49
Razzia di pc e tablet al Don Bosco di Tolentino: bottino da 20mila euro

Razzia di pc e tablet al Don Bosco di Tolentino: bottino da 20mila euro

Un bottino di oltre ventimila euro composto da 25 tablet, 10 pc portatili e diverso materiale di cancelleria, oltre a 50 euro in contanti di fondo cassa: è questo il bottino che una banda di sciacalli è riuscito a portare via la notte scorsa dai locali della scuola "Don Bosco" di Tolentino.I malviventi, dopo essersi introdotti nell'istituto, dove il secondo piano è stato dichiarato inagibile a causa degli eventi sismici (il primo piano è stato riaperto soltanto ieri), hanno raggiunto la segreteria e dopo aver forzato la cassaforte hanno fatto razzia di quanto era contenuto al suo interno. Il materiale non è coperto da assicurazione e l'area non è videosorvegliatra.Sul posto, per i rilievi di rito, i carabinieri della Stazione di Tolentino.

29/11/2016 15:41
Un “Quartiere delle Associazioni” per ricostruire Camerino

Un “Quartiere delle Associazioni” per ricostruire Camerino

Costruire un Quartiere delle Associazioni per ricostruire Camerino. È l'idea dell'associazione dei volontari IoNonCrollo, nata nella città ducale a seguito dei drammatici eventi sismici di ottobre che hanno devastato il centro storico. Oltre a migliaia di abitazioni, le strutture municipali, universitarie, tutti gli edifici sacri e dell'arcidiocesi, i musei, il teatro Marchetti, il cinema e tutte le attività commerciali e professionali che sono state gravemente lesionate dalle scosse, creando un danno inimmaginabile per Camerino, città di storia millenaria e di antica tradizione culturale, il terremoto ha danneggiato anche le numerose associazioni attive in città, che da sempre davano forte impulso alle innumerevoli attività socio-culturali (teatrali, musicali, ricreative, educative, sportive...).Sono infatti attualmente oltre cento le associazioni presenti a Camerino, la maggior parte delle quali aveva la propria sede e organizzava le proprie attività nel centro storico, vero cuore pulsante della vita cittadina, centro di aggregazione e teatro del ricco calendario annuale delle manifestazioni, ed oggi almeno i 3⁄4 delle associazioni non hanno più le proprie sedi (molte delle quali erano ospitate negli edifici del Comune, dell’Ateneo e dell’Arcidiocesi). Le strutture cittadine ancora agibili sono ormai tutte occupate, vista l’emergenza abitativa e la necessità di spazi per le attività commerciali e le scuole. Per questo ad oggi è pressoché impossibile per le associazioni, linfa vitale della città, riuscire a trovare nuovi posti per riunirsi e continuare ad organizzare tutte le proprie iniziative.È da queste premesse, e con negli occhi l'immagine della propria città distrutta dal sisma, che i volontari dell'Associazione IoNonCrollo hanno deciso di concentrarsi su questo progetto; essere, in sostanza, l'associazione che unisce le associazioni di Camerino e ridare al tessuto sociale della città quell'impulso necessario a restare in piedi e più forte e unito che mai.Per questo è nato il progetto del Quartiere delle Associazioni, patrocinato dal Comune di Camerino e dall'Università di Camerino. Un vero e proprio quartiere che possa ospitare le attività di tutte le altre associazioni che ne faranno richiesta, per favorire la ricostruzione della comunità camerte e di tutto il territorio montano, che ha come punto di riferimento Camerino. Non una sola struttura ma un Polo, con edifici antisismici, ecosostenibili e tecnologicamente all’avanguardia nel campo dell’acustica, risparmio della luce, recupero acqua..., che possa costituire il nuovo cuore pulsante delle associazioni indispensabile per la ricostruzione del tessuto sociale di Camerino. In accordo con l’Amministrazione Comunale sarà individuata un'area idonea ad ospitarlo. “L'idea – ha spiegato il presidente Cingolani – è quella di costruire un centro polifunzionale, di almeno 1000mq, con funzione di auditorium per eventi culturali, teatrali, musicali, sportivi e di intrattenimento, affiancargli un numero adeguato di strutture più piccole, dai 60 ai 100mq, da utilizzare come sedi delle Associazioni per riunioni, attività, corsi formativi e altro ed una o più strutture esterne per attività sociali e spettacoli. Inoltre, in accordo con lo statuto dell’Associazione IoNonCrollo le strutture, in caso di necessità, saranno messe a disposizione delle autorità cittadine competenti, per poter essere utilizzate durante eventuali nuove emergenze, a scopo ricreativo e ricettivo. Conclusa l’attuale emergenza (sisma ottobre 2016), il Quartiere rimarrà a disposizione delle associazioni di Camerino con una gestione comunitaria in base alle esigenze, fermo restando che spetterà all’Associazione “IoNonCrollo” concordare con il Comune di Camerino ogni altro fine di utilità sociale, a cui le strutture potrebbero essere destinate. Tutti potranno contribuire ad aiutarci a ricostruire il nostro futuro e a realizzare il nostro sogno, tutte le informazioni per poterlo fare sono reperibili sul nostro sito web www.iononcrollo.org”.

29/11/2016 15:04
Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Contributo sì, contributo no, forse prima ma poi se lo tolgono... Com’è nostra consuetudine, cerchiamo ancora una volta di fornire delle informazioni precise e serie alle tante persone che si trovano nella condizione di “sfollati”, fuori, se non lontani, dunque dalle proprie abitazioni, costrette a sobbarcarsi i costi di un affitto non preventivato e senza un chiaro orizzonte temporale di riferimento. Ed ora, dopo il danno la beffa? Stavolta no. O meglio. Non sarà così. Ci spieghiamo. Il contributo per l’autonoma sistemazione assolve alla funzione di permettere a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione non per propria volontà ma per effetto di una ordinanza sindacale di inagibilità della stessa o di dichiarazione dell’intero quartiere o abitato come “zona rossa”. Dalla data di emanazione del provvedimento del Sindaco che impedisce al legittimo proprietario o all’affittuario di rientrare in casa propria anche solo per recuperare i beni di prima necessità, da allora dunque si ha diritto o ad un alloggio sostitutivo o al contributo previsto dall’ordinanza del Capo della Protezione civile Nazionale per la Ricostruzione n.388  del 26 agosto 2016  e poi innalzato negli importi fino ad un massimo di 900 euro per nucleo familiare dalla recente ordinanza n. 408 del 15 novembre 2016. Nello specifico: “Il Contributo di Autonoma Sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto è elevato, a partire dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, a un massimo di 900 euro mensili. In particolare, il contributo ammonta a 400 euro per i nuclei familiari composti da una sola unità, 500 euro per quelli composti da due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per quelli composti da quattro unità e 900 euro per quelli composti da cinque o più unità. Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, o portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuna persona, anche oltre il limite massimo dei 900 euro mensili previsti per famiglia, come già disposto dall’ordinanza 388/2016. Le disposizioni relative al contributo di autonoma sistemazione si applicano anche agli studenti iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 presso Istituti universitari ed Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici. Saranno i Comuni, che effettuano l’istruttoria e gestiscono le attività correlate all’assegnazione dei contributi per l’autonoma sistemazione, a rideterminare i contributi secondo le nuove disposizioni, anche quelli in via di erogazione”.   Il problema postosi di recente circa la successiva conferma dello stato di inagibilità a mezzo della redazione della scheda Aedes non va a toccare quanto di spettanza per il periodo di cui sopra. Il contributo, anche se non ancora erogato, spetta di diritto “alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto”. Abitazione distrutta, anche parzialmente, oppure sgomberata, quindi con ordinanza appunto di “sgombero”. Laddove invece la scheda Aedes riscontrasse un esito difforme dalla valutazione del sindaco, e dunque in caso di dichiarata agibilità dell’abitazione sia possibile per i proprietari o affittuari rientrarvi, si verificherà un contrasto tra i due provvedimenti riguardo ad oggi al quale non sussiste pacifica soluzione. Deve prevalere cioè la scheda Aedes sulla precedente valutazione del tecnico comunale oppure il primo provvedimento rappresenta la base da cui la successiva valutazione non può comunque discostarsi come presupposto di partenza e da cui magari può variare solo in termini di grado di inagibilità? A prescindere dall’esito circa tale disputa, in nessun caso potrà essere messo in discussione retroattivamente il diritto già acquisito di ricevere il contributo per l’autonoma sistemazione per il periodo di dichiarata inagibilità dell’abitazione. Contributo che invece cesserà, ma solo successivamente, laddove vi sia un provvedimento che dichiari la definitiva agibilità dell’abitazione. Dubitiamo invece che il problema si ponga per le c.d. zone rosse. Se infatti anche una  o qualche abitazione fosse dichiarata agibile, non sarebbe possibile tornare ad abitarvi prima che tutta la zona sia resa sicura attraverso la ricostruzione degli edifici inagibili. E dunque, a nostro avviso, il contributo di autonoma sistemazione in questo caso spetta anche nel caso in cui la propria abitazione sia agibile. La ratio infatti alla base del contributo è quella di permettere a chi non può più abitare nella propria casa di sistemarsi altrove, sia nel caso di dichiarata inagibilità, sia in caso di pericolosità di tutta l’area su cui insiste l’abitazione, eventualmente anche agibile. Ovviamente sarebbe auspicabile una nota di chiarimento in merito da parte delle autorità competenti al fine di fugare ogni dubbio.

29/11/2016 13:16
Frau: allestito un centro educativo per i figli dei dipendenti

Frau: allestito un centro educativo per i figli dei dipendenti

È partita da qualche giorno “Centro ospitalità bambini”, l’iniziativa voluta da Poltrona Frau per agevolare i dipendenti del sito di Tolentino con bambini in età scolare obbligatoria tra i 6 e 13 anni. L’iniziativa è nata per andare incontro in modo concreto ai collaboratori che, a seguito della recente attività sismica e della rimodulazione degli orari delle scuole, si trovano in difficoltà logistiche e organizzative per la gestione del propri figli.L’azienda ha messo a disposizione in via sperimentale fino al prossimo 7 dicembre un servizio di ospitalità che si svolge in due turni: uno al mattino dalle ore 08.00 alle ore 12.30 e uno nel pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00, di ogni giorno feriale. Il servizio prevede attività di doposcuola ed intrattenimento, che si tengono presso il Poltrona Frau Museum, sotto la supervisione di educatori e animatori. Nell’area libreria del Museo sono stati posizionati un grande tavolo per svolgere compiti, tappeti e tavolini bassi per facilitare le attività ludiche e ricreative. Al momento la risposta è stata molto positiva con circa 20 bambini iscritti che, hanno la possibilità di dedicarsi alla spensieratezza e allo svago. L’iniziativa è stata apprezzata sia dai bambini, quindi, sia dai loro genitori, che, nonostante gli inevitabili disagi personali e familiari hanno proseguito l’attività lavorativa senza alcuna sospensione. Visto il successo, l’azienda sta valutando la possibilità di estendere l’iniziativa fino a prima dell’inizio delle vacanze natalizie. È una attività importante che conferma l’attenzione e la sensibilità di Poltrona Frau nei confronti dei dipendenti e il suo importante ruolo all’interno del territorio di appartenenza.

29/11/2016 12:07
Lavori sul cavalcavia a Tolentino: per un mese senso unico alternato

Lavori sul cavalcavia a Tolentino: per un mese senso unico alternato

Per la sistemazione del cavalcavia ferroviario alla fine di viale Vittorio Veneto, per circa un mese si viaggerà a senso unico alternato.Infatti, a seguito della richiesta presentata dalla Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con la quale si comunicavano lavori di urgenza di ripristino danni sottovia a travi incorporate, a seguito dei recenti eventi sismici, che verranno eseguiti dall'Impresa Railway Enterprise , il Comando di Polizia Locale ha ritenuto necessario, al fine di evitare pericoli alla pubblica e privata incolumità, emettere una ordinanza con la quale da lunedì 28 novembre 2016 per una durata di circa 24 giorni e comunque fino al termine dei lavori, è disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di entrambe le corsie del sottovia tra viale Vittorio Veneto, viale della Repubblica, via Rovereto.Nello specifico, nella prima fase verrà chiusa la corsia di marcia direzione Viale Vittorio Veneto e successivamente nella seconda fase verrà chiusa la corsia di marcia direzione Viale della Repubblica. Tale modifica alla circolazione stradale in entrambe le direzioni, dovrà essere regolamentata con impianto semaforico mobile o con movieri. Lungo il tratto interessato dai lavori, l'apposizione della segnaletica mobile di cantiere è a carico della ditta esecutrice dei lavori che provvederà anche alle necessarie deviazioni di traffico fino al ripristino della completa fruibilità della sede stradale.

28/11/2016 21:05
Con la ketamina al rave nel pesarese: in manette 22enne di Montecosaro e 21enne di Pollenza

Con la ketamina al rave nel pesarese: in manette 22enne di Montecosaro e 21enne di Pollenza

I carabinieri di Saltara hanno arrestato due ragazzi della provincia di Macerata in flagranza di reato per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotti in carcere in attesa della convalida dell'arresto. I due, un 22enne di Montecosaro e un 21enne di Pollenza, erano in auto con due ragazze nel parcheggio di una discoteca dove era in programma un rave party. Quando i militari hanno aperto la portiera, il passeggero ha buttato fuori dall'abitacolo un involucro.E' scattata una perquisizione e i carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 30 grammi di ketamina, dieci grammi di hascisc e una ingente somma di denaro, sproporzionata in relazione al fatto che nessuno dei quattro aveva un'occupazione, ritenuta provento di spaccio. Allertati i carabinieri del Maceratese, che hanno effettuato perquisizioni domiciliari a casa degli arrestati, sequestrando altra ketamina, altro denaro e materiale per confezionare le dosi. (Ansa)

28/11/2016 17:40
La tragedia di Noemi: rinviata a domani l'ispezione cadaverica

La tragedia di Noemi: rinviata a domani l'ispezione cadaverica

Rinviata a domani l'ispezione cadaverica sui corpi di Noemi Avicolli,  studentessa 19enne di Unicam, e Lucia Pietrangelo, nonna e nipote decedute a seguito dell'incidente stradale avvenuto sabato sera sulla A1, nei pressi di Arezzo, mentre rientravano da Milano a Isernia (qui).Il medico legale, incaricato dalla Procura aretina, ha dovuto rinviare, per altri impegni professionali, l'esame fissato per oggi e necessario prima del nulla osta ai funerali. Rinviato anche l'intervento chirurgico agli arti per Giovanni Avicolli, il giornalista, figlio e padre delle vittime, ricoverato al San Donato di Arezzo dopo l'incidente. Il 56enne guidava l'auto su cui viaggiava anche suo fratello minore che è stato dimesso. La famiglia Avicolli era andata a Milano per partecipare alla laurea di Matteo, fratello maggiore di Noemi. (Ansa)

28/11/2016 15:15
Bollette meno care per i terremotati, l’Aato 3 in missione a Milano

Bollette meno care per i terremotati, l’Aato 3 in missione a Milano

Agevolazioni tariffarie per le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal sisma. E’ quanto l’Aato 3 Macerata chiede all’ AEEGSI (Autorità per l’energia Elettrica, il gas ed il sistema idrico), dopo il violento terremoto che ha profondamente colpito molti comuni maceratesi, soprattutto con riferimento ai comuni montani e pedemontani.Un ulteriore aiuto concreto, dunque, dopo la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua emesse a partire dal 26 ottobre 2016 per tutte le utenze che si trovano nei comuni danneggiati dal sisma.Nel cratere sismico, infatti, ben 32 comuni sui 48 totali che appartengono all’ATO 3 di Macerata: Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Macerata, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita,Visso.“E’ indubbio  - spiega Francesco Fiordomo Presidente dell’Aato 3 Macerata - che il sisma abbia provocato un impoverimento del tessuto produttivo locale con conseguente compromissione delle fonti di reddito primarie e, solo grazie ad un efficace meccanismo di agevolazioni tariffarie, da estendere per un congruo periodo temporale, sarà possibile diminuire le ripercussioni negative dovute agli eventi sismici sui bilanci delle famiglie”.L’Ente, dopo una lettera inviata all’ AEEGSI, andrà in missione a Milano per incontrare i responsabili dell’autorità ed ottenere un importante risultato per tutta la comunità maceratese.L’AEEGSI (Delibera n. 618/2016), infatti, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico.  Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.  

28/11/2016 15:03
A Caldarola arriva la solidarietà di Busca

A Caldarola arriva la solidarietà di Busca

A far sentire il proprio calore alla popolazione terremotata di Caldarola, ieri, è stato il comune di Busca (CN) che, sentite le necessità della cittadina, ha portato in dono diversi giochi per esterni dedicati ai bambini, gazebo, tavolini e panchine in legno. Altro materiale sarà spedito nei prossimi giorni.I cittadini di Busca, inoltre, hanno donato al Sindaco Luca Maria Giuseppetti una felpa della squadra di Volley che milita in B1 per una sorta di gemellaggio con il volley caldarolese da sempre fiore all'occhiello della realtà sportiva del posto, 8 casse di mele, prodotto tipico del territorio cuneese e un libro dedicato alla cittadina.Tutti insieme hanno pranzato nel tendone Molise e poi hanno visitato la zona rossa. Durante il sopralluogo hanno potuto constatare la violenza del sisma e i danni inferti anche alle storiche chiese, letteralmente messe in ginocchio, in modo particolare San Martino, San Gregorio, il  Castello Pallotta e il Monastero.Infine, durante i saluti di commiato hanno promesso di rispondere con altrettanta solerzia e calore ad ogni futura richiesta del territorio e fatto i complimenti per la gestione della situazione emergenziale.Partita la delegazione di Busca,  il sindaco ha effettuato un sopralluogo con i tecnici per valutare lo stato delle cose all'interno del container che sarà adibito ad urna elettorale per il referendum del prossimo 4 dicembre, un altro tassello per riportare un segno di normalità e avvicinare ancora di più i caldarolesi al loro paese, a tal proposito il sindaco ci tiene ancora una volta a salutare quelli che sono ancora fuori esprimendo il desiderio di riaverli quanto prima a Caldarola. 

28/11/2016 10:32
Sale sul tetto della casa terremotata per mettere una copertura e precipita a terra

Sale sul tetto della casa terremotata per mettere una copertura e precipita a terra

Sale sul tetto della casa terremotata in località Casavecchia di Pieve Torina per mettere una copertura provvisoria, ma scivola e precipita a terra. E' successo questo pomeriggio, quando un uomo originario di Roma ha raggiunto Pieve Torina con l'intento di apporre un telo sul tetto della sua casa danneggiata dal sisma.Improvvisamente, mentre era intento a posizionare la copertura, l'uomo ha perso l'equilibrio ed è precipitato a terra. A trovarlo sono state le forze dell'ordine che, in giro per i consueti controlli, hanno notato la porta dell'abitazione aperta. Sono entrati e, dalla parte opposta a quella che dà sulla strada, hanno trovato l'uomo riverso a terra. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118: le condizioni del ferito sarebbero gravi, ma non verserebbe in pericolo di vita.

27/11/2016 18:15
L'appello della farmacista di Muccia: "Ci sentiamo abbandonati e dimenticati"

L'appello della farmacista di Muccia: "Ci sentiamo abbandonati e dimenticati"

Un appello accorato. La legittima richiesta di non essere dimenticati. A lanciarlo è la dottoressa Nadia Moreni, abitante di Muccia che nella sua qualità di farmacista locale ben interpreta anche lo sgomento di chi vuole continuare ad espletare il suo prezioso servizio alla popolazione pur tra mille difficoltà.I ritardi nell'arrivo dei moduli, per non parlare dell'oscura tempistica delle pubblicizzate casette di legno, stanno allontanando le speranze di ripresa e soprattutto il ritorno della popolazione da quello che sempre più sembra un esodo forzato e senza prospettive."La mia situazione" spiega la dottoressa Moreni "è la stessa di molte altre degli abitanti dei piccoli comuni limitrofi, Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita...Mi sento di lanciare questo appello perché, ad un mese dal sisma, l'attenzione mediatica che ci era stata riservata è decisamente diminuita.Purtroppo non possiamo dire che siano diminuite anche le nostre necessità... anzi, le situazioni drammatiche sono aumentate con l'aumentare della consapevolezza che "la normalità a cui eravamo abituati" forse non tornerà più... le nostre vite sono radicalmente cambiate in quei pochi secondi e sarà davvero dura ritornare come eravamo.Ero stata intervistata il 31 ottobre da un referente AGI e tuttora continuo la mia battaglia. Non potrei fare altrimenti...  il mio servizio costante ai clienti, soprattutto in questo momento di maggiore bisogno, è imprescindibile.L'emergenza non è affatto finita. Sono riuscita ad ottenere dalla Federfarma nazionale un piccolo container da posizionare nell'area allestita a Muccia e in cui trasferirò l'attività di somministrazione dei farmaci. La stessa area diventerà il nuovo centro del paese, ospitando anche la scuola elementare, il municipio, l'ufficio postale, la banca e l'ambulatorio medico...Nonostante ciò,  ad un mese dal sisma, parlare di normalità è davvero difficile. La gente che è tornata dalla "deportazione" lungo le coste è davvero poca. Questa spiacevole situazione" dice ancora la dottoressa Moreni "ha fatto sì che molti abbiano scelto definitivamente di trasferirsi altrove: chi per aprire la propria attività commerciale (chi aveva la struttura danneggiata ha pensato che visto la scarsità di clienti, sarebbe stato inutile acquistare/noleggiare un container), chi per iscrivere i propri figli alle scuole di Loreto, Recanati, Civitanova Marche, ed evitare che essi frequentino l'anno scolastico in un tendone.La situazione di incertezza che ci pervade ci fa sentire davvero abbandonati dalle istituzioni. Ancora non sappiamo quando verranno consegnati moduli abitativi, figuriamoci le casette di legno. Chi può, si sta organizzando a proprie spese acquistando o costruendosi una casetta sul proprio terreno. Gli altri, come ho detto prima, si sono già trasferiti in cerca di un "nuovo futuro" - altrove.Un'altra immensa emergenza è quella degli anziani non autonomi. Molte case di riposo/accoglienza sono state lesionate e hanno lasciato senza tetto i propri ospiti, come mia madre Felicetta: costretta a letto da metà ottobre per una frattura al bacino, è stata inizialmente spostata in una mensa (ormai in disuso - della ditta che stava eseguendo i lavori della superstrada) e poi trasferita in una sala convegni insieme a molti altri sfollati. Purtroppo tale sistemazione non è definitiva, il responsabile della struttura ha già posto un termine al suo soggiorno forzato e Felicetta, che ora inizia a muovere i primi passi con il girello, non riesce ancora a trovare un tetto sicuro dove poter stare tranquilla. Così come lei anche molti altri suoi analoghi, i cui parenti hanno la casa lesionata e non possono permettersi di ospitare i loro cari, non avendo loro stessi un posto dove andare. Aiutateci a fare in modo che su questa nostra situazione possa riaccendersi un faro".

27/11/2016 16:06
Sgarbi nella giornata ricordo dedicata a Liana Lippi: "Ho perso la mia seconda mamma"

Sgarbi nella giornata ricordo dedicata a Liana Lippi: "Ho perso la mia seconda mamma"

“Ho perso mia madre lo scorso anno, Liana un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano”. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, parla a cuore aperto nella Giornata in ricordo di Liana Lippi, l’ex soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggisti delle Marche scomparsa a 72 anni a causa di un male incurabile. La Città di San Severino Marche ha dedicato a questa sua illustre concittadina, donna di grande cultura e profonda conoscenza, una serata al teatro Italia preceduta da una santa messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, vescovo di Ancona – Osimo, originario di Serripola di San Severino Marche. Lo stesso Menichelli ha portato in sala poi la sua testimonianza insieme al sindaco, Rosa Piermattei, all’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, al direttore della Direzione generale educazione e ricerca del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e già soprintendente delle Marche, architetto Francesco Scoppola, al presidente della Fondazione Salimbeni, professor Stefano Papetti, all’ex sindaco di Civitanova Marche, Ivo Costamagna.“La professoressa Liana Lippi – ha ricordato nel suo saluto d’apertura il sindaco Piermattei – ha dato molto a questa comunità. Ho avuto poco tempo per conoscerla ma è stato sufficiente per capire la sua bontà, la sua voglia di dare e di fare, il suo impegno per far conoscere al mondo i tesori d’arte settempedani”.“Purtroppo ci accorgiamo delle persone che ci stanno vicine quando non sono più abbracciabili – ha sottolineato, invece, il cardinal Menichelli per aggiungere subito dopo – Liana era una persona che prendeva le cose di petto, ci lavorava cercando di essere sempre fedele al suo compito. Era di una onestà e di una rettitudine molto particolari, queste doti erano la sua caratteristica. E poi aveva un grande amore per questa città”.“La professoressa Lippi – ha fatto eco l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Brugnaro – è stata una delle prime persone che mi hanno raccontato delle bellezze di San Severino Marche. Nelle ultime settimane di vita, piagata dalla malattia, l’ho vista piangere e mi ha fatto piangere ma aveva ritrovato una profonda fede”.Commosso il ricordo dell’ex collega di lavoro, il soprintendente Francesco Scoppola: “Liana aveva qualcosa di speciale, non pensava né alla popolarità né al lustro. Liana era attenta all’interesse generale e lo faceva anche nel dubbio, aveva anche il dubbio di sbagliare talvolta. Oggi avrebbe detto smettetela di ricordarmi e vediamo che si può fare per le Marche”. Di una figura “portatrice di valori e non di dogmi - ha invece parlato l’ex primo cittadino di Citanova Marche, Ivo Costamagna – Ha fatto iniziare l’attività politica a Vittorio Sgarbi, sapeva che con lui la città di San Severino Marche sarebbe entrata in un circuito internazionale”.Il primo degli abbracci più sentiti in sala lo riserva a Liana Lippi l’amico “professore” Stefano Papetti: “Ho conosciuto la prima volta Liana – confida – nella condizione sfortunata di insegnante della figlia. Poi è nato il sodalizio a tre con lei e Sgarbi. Un sodalizio che funzionava perché Sgarbi immaginava la storia, Liana la metteva in pratica e poi arrivavo io a fare da mediatore e riparare. E’ stata sempre una situazione di squilibrio – equilibrio che ha perfettamente funzionato. Il terremoto ha risparmiato Liana dal veder rovinati monumenti e opere d’arte ma ci ha privato di una mente che ci avrebbe offerto un grande aiuto”. Papetti, Libbi e Sgarbi hanno organizzato, a San Severino Marche e non solo, tantissime mostre di successo.A chiudere la serata all’Italia è stato, da ultimo, il ricordo più atteso, quello dell’amico di sempre Vittorio Sgarbi: “Ho voluto personalmente questa serata, ho sentito discorsi sottili e laici – ricorda Sgarbi, prima di sottolineare subito dopo – La vostra città, la città di San Severino Marche è anche la mia. Il 3 novembre dello scorso anno ho perso mia madre, Liana l’ho persa un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano. Con lei mia madre si amava, lei poteva essere la sua supplente. Molte cose le ho dimenticate, lei era un pezzo della mia memoria. E’ una mutilazione grande”.Sul palco e nella sala del teatro Italia c’erano gli amici di sempre. Con loro anche le figlie di Liana, Michela e Cristina e l’amata nipotina. La città di San Severino Marche ha già deciso che alla professoressa Lippi saranno tributate altre iniziative nel segno dell’arte e della cultura, settori cui lei ha dedicato la vita intera.

27/11/2016 14:24
San Severino, pattuglie dall'Emilia Romagna in aiuto al locale comando

San Severino, pattuglie dall'Emilia Romagna in aiuto al locale comando

Grande impegno da parte del corpo della Polizia municipale del Comune di San Severino Marche in questo periodo di emergenza terremoto. In aiuto alla struttura, coordinata dal comandante Sinobaldo Capaldi, da alcuni giorni sono arrivate pattuglie inviate dalla Regione Emilia Romagna che si avvicenderanno per un periodo dandosi il cambio ogni settimana.Uomini e mezzi sono utilizzati per il pattugliamento dinamico del centro storico e delle tantissime frazioni del Comune. La prima pattuglia di supporto, facente parte del corpo di Polizia Municipale dell’Unione Pedemontana Parmense e composta dall’ispettore capo Stefano Sassi e dall’agente scelto Matteo Pio Impagnatiello, è stata salutata al momento della partenza dal sindaco, Rosa Piermattei, che ha ringraziato gli agenti per la preziosa opera prestata a favore della popolazione colpita dal terremoto.

27/11/2016 14:18
Studentessa 19enne di Unicam muore in un tragico incidente stradale

Studentessa 19enne di Unicam muore in un tragico incidente stradale

Sconcerto e cordoglio nell'ambiente universitario di Camerino per l'improvvisa e tragica scomparsa di Noemi Avicolli, studentessa diciannovenne di Unicam originaria del Molise morta in un tragico incidente stradale dove ha perso la vita anche la nonna Lucia Pietrangelo di 81 anni.Il tragico incidente si è verificato in Toscana in autostrada, all'altezza dell'area di servizio di Lucignano ovest, sulla corsia sud: coinvolta l'auto a bordo della quale si trovavano Noemi e i suoi familiari e un autotreno. Fatale probabilmente la nebbia.La famiglia Avicolli aveva appena festeggiato a Milano la laurea del fratello di Noemi: in macchina c'erano, oltre alla 19enne, anche la nonna e il papà Giovanni Avicolli, giornalista che lavora al Consiglio Europeo di Bruxelles.  Mentre stavano facendo ritorno a casa, sulla A1 il tragico schianto.Anche l'Associazione IoNonCrollo si stringe nel dolore per l'improvvisa scomparsa di Noemi "che sin da subito si è unita a noi e ci è rimasta affianco in questo momento, e della nonna Lucia. Lo stesso vogliamo fare noi con i loro cari, basiti e profondamente addolorati per questa notizia terribile".

27/11/2016 13:05
Le ultime barbe di Ivano in piazza, poi il trasferimento obbligato: "Il terremoto non mi fermerà" - VIDEO

Le ultime barbe di Ivano in piazza, poi il trasferimento obbligato: "Il terremoto non mi fermerà" - VIDEO

Anche la storica barbieria di piazza della Libertà a Tolentino viene costretta a chiudere i battenti per le conseguenze del terremoto.Dopo 44 anni di ininterrotta attività (ma la barbieria era lì anche da prima), il titolare Ivano Farroni deve abbandonare il suo locale dichiarato inagibile, ma non si ferma e già da martedì prossimo è pronto a ripartire in una nuova location. E domenica mattina, ha fatto le ultime barbe in piazza spostando una poltrona all'esterno del locale, ormai in fase di trasloco."E' un dolore grandissimo. Qui lascio un pezzo di cuore" dice con un pizzico di emozione Farroni "perchè in questo locale nel 1972 ho iniziato a lavorare come apprendista barbiere e da allora ho sempre esercitato qui. Il terremoto ci costringe a lasciare una storica sistemazione, punto di riferimento per tanti tolentinati, ma non ci perdiamo certamente d'animo: da martedì siamo pronti a ricominciare e abbiamo attrezzato un nuovo locale in viale Bruno Buozzi 50, a fianco della gelateria Hola. Sono certo che i nostri affezionati clienti ci seguiranno anche nella nuova sistemazione". [video width="640" height="352" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_6335.mp4"][/video]  

27/11/2016 12:29
Il futuro, due fichi di alabastro e il rosmarino...

Il futuro, due fichi di alabastro e il rosmarino...

Sono tante le persone che sto conoscendo e tante le cose che ho visto nei giorni trascorsi con la gente nei luoghi disastrati. Un’umanità composita, ma ricchissima di storie. Piccole, magari apparentemente insignificanti, in condizioni normali. Ma che assumono un valore straordinario ed inestimabile in situazioni particolari come questa del terremoto. Storie che, vivendole in prima persona, ti entrano dentro la carne viva. Ti accompagnano, di ritorno in macchina, nell’ormai sbiadita luce della sera e ti inducono a riflettere su di un sacco di cose.Quella che sto per raccontare è una di queste ed è capitata proprio l’altro giorno a Castelsantangelo. Siamo lì già  dal mattino presto perché vorremmo vedere e documentare le condizioni della strada che sale fino al valico e quindi condurre a Castelluccio. Chiediamo ai vigili e pazientemente aspettiamo che il nostro “angelo custode” ci prenda in consegna, come ogni volta, per accompagnarci in quella zona rossa. Incontriamo pure i geologi della Sapienza, immersi fino alla vita nelle acque del Nera. Ci salutiamo, lei mi fai i complimenti per il pezzo dell’altra volta (stavolta si lasciano fotografare), quindi vado a “molestare” i tecnici della regione appena dieci metri più in alto, intenti nella stessa operazione.I vigili del fuoco ci danno appuntamento per le 14.30. Con puntualità svizzera siamo lì all’orario convenuto, ma la sorpresa e l’amarezza prendono subito il sopravvento. Con il cambio turno, sono cambiate pure le modalità. Insomma per oggi salta tutto. Imbarazzati i vigili del fuoco ci dicono che c’è un recupero oggetti nella parte alta del paese e se i proprietari ci autorizzano possiamo assistere. Partiamo dal campo base con tre mezzi: noi con i vigili del fuoco e loro in automobile. Un loro conoscente ha portato pure un furgone per portare via gli oggetti più grandi. La strada più breve è impraticabile per pericolo di crolli, quindi occorre passare dalla frazione di Nocria. Al volante della campagnola c’è Claudio di Pistoia, nemmeno trent’anni, al suo fianco Tomislav di Prato, solo un paio di anni di meno. Saliamo su per la strada, di qua e di là i grossi massi caduti dalla montagna ci costringono ad una specie di gimkana. In alto svetta il Monastero di san Liberatore, completamente inagibile. Da nemmeno troppo lontano da dove ci fermiamo, possiamo vedere un notevole crollo del muro di cinta. Poi parte la processione silenziosa verso la casa, e guidata dai vigili del fuoco. I proprietari sono lì per la prima volta e non sanno, se non dai racconti di qualche amico, come è conciata la loro abitazione. Sono marito e moglie piuttosto anziani, c’è la loro figlia con il marito ed il loro figlio quindicenne. Tre generazioni che camminano sull’erba bagnata, scavalcano recinti e scansano pietre per poter recuperare qualche bene. Noi restiamo indietro in disparte. Una secca svolta a sinistra e ci appaiono due abitazioni costruite in aderenza. Alla prima è crollato interamente il tetto. Il crollo ha provocato danni pure alla seconda casa. Ma la seconda casa – che sarebbe poi quella dei signori – è completamente sventrata. Praticamente manca la facciata davanti. Si vede il letto ed il pavimento sottostante è visibilmente pericolante.  Aspettiamo dai vigili l’ordine di dietro front. In queste condizioni già sostare nei pressi dell’edificio può essere pericoloso. La signora anziana ha i capelli biondi ed indossa un piumino imbottito beige. Dice che a lei interessano solo due fichi di alabastro. Sono un ricordo importante. Ha la voce rotta e quando comincia a raccontare quello che per lei rappresentano, si commuove. C’è un silenzio pesante, la tensione emotiva, si taglia con il coltello. Ci guardiamo negli occhi con i vigili del fuoco, poi Claudio di Pistoia ci fa un cenno come a dire: “aspettate” ed in un balzo è dentro al primo piano. È un susseguirsi di sguardi, espressioni, volti che non pronunciano una sillaba. Abbiamo tutti netta la sensazione che pure il suono di una parola potrebbe far crollare da un momento all’altro tutto l’edificio. Solo il click della macchina fotografica rompe, ogni tanto, quel surreale silenzio che ci ha stretto a tutti un nodo alla gola.Quindi Claudio esce e si dirige verso Tomislav. Parlottano tra di loro poi, assieme e contemporaneamente, scompaiono dentro quel buco nero che li ingoia.Si sentono rumori, i passi degli scarponi rimbombano.  Ecco Tomislav con un comodino. Esce impolverato, cammina tra le pietre e lo appoggia sul giardino. Rientra dentro, chiede alla signora dove deve andare. Nell’armadietto che gli è stato indicato non trova niente. Però – dice – è caduto ed il contenuto potrebbe stare per terra. Claudio è salito al secondo piano. Cerca un album fotografico con un portamatite. Entrambi degli inizi del secolo scorso. Sta bene attento a non appoggiarsi sul pavimento. Da fuori si vede tutto. E sappiamo che se dovesse venire anche una piccola scossa, per quei due ragazzi potrebbe essere fatale.Le scosse nel silenzio delle zone rosse fanno paura. Sono un colpo secco che vibra, più o meno lungo. Poi ti paralizzi per un po’ come un cane da caccia. Aspetti di sentire un rumore di ciottoli che cadono e l’odore di polvere di pietra. Per esorcizzare la paura, riprendi a camminare e ci fai qualche battuta sopra. Loro due però stanno ancora dentro, accidenti... E pensi che dovrebbero starci il meno possibile. E allora mandi al diavolo le regole, le direttive impartite, le disposizioni di sicurezza da rispettare. Ci guardiamo negli occhi con il ragazzo del furgone e ci mettiamo pure noi a lavorare. Un passamano veloce e silenzioso. Con i vigili che ci ordinano di allontanarci, mentre continuano a passarci sedie e scatole di plastica.Infine eccolo Tomislav con i due fichi di alabastro. Claudio, di sopra ha trovato pure l’album fotografico e la scatola di legno. Escono tutti impolverati, ma sorridono.La signora si lancia al collo di Tomislav per abbracciarlo in un pianto dirotto. Tutti guardano altrove, si sentono solo i singhiozzi ed il tirare su con il naso. Fa freddo e cielo è coperto da una leggera foschia.Poi la signora prende l’album fotografico. È uno di quelli vecchi con la copertina di pelle e le pagine nere. “Questo è il primo proprietario di questa casa – ci dice, indicando la prima foto, adesso che si è pure calmata un po' – questo è il secondo e quindi il terzo che è mio padre. I fichi di alabastro sono il ricordo di mio bisnonno per l’acquisto di questa casa ed io sentivo il dovere di trasmettere questi oggetti a quelli che vengono dopo di me.” Il nipote gironzola lì attorno e, da quell’altezza forse ignaro di tutto, guarda il panorama di sotto di un paese devastato dalle scosse di terremoto. Sua madre raccoglie una pietra dalle macerie e se la mette in borsa. Strappo un ramo di rosmarino piantato proprio vicino alle mura castellane crollate e le dico che potrebbe piantarlo a Roma e riportalo qui il giorno che avrà riparata la casa. Mi sorride e mi dice che forse il rosmarino non attecchisce una volta strappato dalla terra.Le rispondo che se anche non è vero, ci deve credere: qui oggi, grazie a Caudio di Pistoia e Tomislav di Prato ho visto il passato diventare futuro. La speranza va coltivata. A volte ne vale la pena...    

26/11/2016 17:03
Ragazza di 22 anni trovata morta nel collegio universitario di Macerata

Ragazza di 22 anni trovata morta nel collegio universitario di Macerata

Malore o gesto volontario, ma anche la pista dell'overdose: sono queste le ipotesi al vaglio dei carabinieri dopo il rinvenimento questa mattina a Macerata del corpo senza vita di una studentessa di 22 anni, H.E.A., di famiglia non italiana ma nata a Pesaro, iscritta al corso di Mediazione Linguistica dell'Università del capoluogo.La ragazza è stata trovata morta in una delle stanze al primo piano del collegio universitario gestito dall'Ersu in via Martiri della Libertà. A dare l'allarme è stato il padre della 22enne che da ieri sera non riusciva a mettersi in contatto con la figlia. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta trovando il corpo senza vita della giovane. Malgrado l'intervento immediato dei sanitari, per la ragazza ormai non c'era più niente da fare.I carabinieri hanno dato avvio alle indagini, escludendo fin da subito l'ipotesi dell'omicidio.

26/11/2016 12:51
Operazione anti-sciacallaggio dei carabinieri: denunciati cinque romeni

Operazione anti-sciacallaggio dei carabinieri: denunciati cinque romeni

Nel tardo pomeriggio di ieri 25 novembre 2016, i Carabinieri di Camerino guidati dal Capitano Vincenzo ORLANDO, nel corso di specifici servizi antisciacallaggio, di concerto con il superiore Comando Provinciale di Macerata, su tutto il territorio colpito dalle recenti scosse sismiche, hanno individuato e successivamente bloccato un’autovettura Volkswagen Golf con a bordo cinque persone, tre uomini e due donne, tutti di origine romena e residenti fuori regione, che erano stati notati aggirarsi con fare sospetto, prima nei comuni di Pioraco e Castelraimondo e successivamente in quello di Matelica.Immediatamente identificati e sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri hanno trovato a bordo del mezzo diversi prodotti specifici per autoveicoli (lattine di olio motore, liquido lavavetri, additivi vari per carburanti) che da successivi accertamenti risultavano provento di un furto perpetrato qualche ora prima presso un distributore di benzina situato nella zona di Pioraco. Gli stranieri, pertanto, tutti gravati da diversi precedenti di polizia, specie per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato in concorso e sottoposti, tramite la Questura di Macerata, alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, per tre anni, in tutto il territorio colpito dal terremoto. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

26/11/2016 10:53
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