Una donna marocchina sale sull'autobus con le tre figlie minorenni; sta per sedersi in un posto in prima fila ma un uomo le grida di andarsene perché quello è il 'suo' posto, e la insulta chiamandola ''scimmia''. Interviene l'autista ma l'uomo gli spruzza in faccia del liquido urticante da una bomboletta spray. E' successo ieri sera su un autobus della linea Civitanova-Macerata.Protagonista dell'insulto razzista e dell'aggressione un pensionato di 60 anni, la cui posizione è ora al vaglio della polizia. La passeggera marocchina si era subito spostata sul fondo del bus per evitare problemi, ma il pensionato ha chiamato in causa l'autista, pretendendo che verificasse se la donna fosse in possesso del regolare biglietto di viaggio. Il conducente ha cercato di farlo ragionare, e per tutta risposta si è preso la spruzzata negli occhi, tanto da dover essere medicato dall'equipaggio di un'ambulanza. (Ansa)
Un gruppo di bikers provenienti da tutta Italia ha raggiunto questa mattina Camporotondo, dove hanno consegnato personalmente ai bambini del posto materiale per la scuola e giocattoli.Un gesto di straordinaria generosità, concordato precedentemente col locale responsabile della Protezione Civile Vincenzo Sambuco e con il sindaco Emanuele Tondi.Il corposo gruppo di moto è arrivato intorno a mezzogiorno a Camporotondo, dopo essere prima passato per Montalto di Cessapalombo: anche qui sono stati consegnati beni di prima necessità. I bikers hanno pranzato insieme a Camporotondo per poi ripartire ognuno verso la propria località di residenza, non prima dell'ennesimo gesto di generosità: un contributo per il Comune per organizzare qualcosa che faccia restare vivo sul volto dei bambini lo splendido sorriso e la gioia di questa mattina.
Da Michele Borri, consigliere con delega a Cultura e Turismo del Comune di Serrapetrona, riceviamoCastel San Venanzo, una piccolissima frazione del Comune di Serrapetrona, sul ciglio di uno sperone del Monte Letegge sorge la ex chiesa parrocchiale di San Lorenzo.La fortificazione dell’abitato di Castel San Venanzo avvenne nei primi anni del XIV secolo ad opera dei Da Varano, Signori di Camerino, che la consacrarono al nome del santo protettore della loro città. L’antica chiesa di San Lorenzo, di stile romanico, è nel cuore di tutti gli abitanti del nostro piccolo comune.Salendo lungo la strada provinciale Serrapetrona -Torre beregna appena si arriva nel cuore del piccolo abitato, si nota subito che qualcosa è cambiato; i pochi abitanti del luogo hanno dovuto abbandonare le proprie case, ovunque silenzio; dalla strada che domina la vallata si nota la grande ferita aperta sul timpano lato ovest della chiesa che già di suo dà un idea del disastro che si è compiuto, iniziato la sera del 26 ottobre e ampliatosi con la tremenda scossa della mattina del 30 ottobre.Al suo interno la chiesa conteneva numerosi capolavori, tra i quali spicca la splendida tavola della Crocifissione di Giovanni Angelo di Antonio, natio di Bolognola del XV secolo, che grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, del responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Camerino arch. Luca Maria Cristini e del tecnico comunale Paolo Mariantoni sono stati recuperati e riposti al sicuro in un deposito di proprietà del Comune di Serrapetrona; ora ciò che rimane da salvare è l’intera struttura dell’edificio e il campanile che stanno collassando lentamente, rischiando di invadere anche la strada adiacente, minacciando l’incolumità pubblica e portando alla distruzione degli splendidi affreschi della scuola di Camerino presenti nella parete destra e dell’antico organo costruito nel 1844 da Francesco Pasquetti di Roma.È molto difficile descrivere cosa si può provare entrando adesso in questo edificio che fino a pochi giorni fa riusciva nell’intento di far rimanere estasiato qualsiasi visitatore varcasse il portone principale per le tante bellezze artistiche custodite, curato e ripulito in ogni dettaglio dalla locale Confraternita del S.S Sacramento e dagli affezionati abitanti del luogo guidati dal parroco don Aronne Gubinelli; soltanto tristezza e amarezza nel vedere distrutto, in pochi secondi, una delle eccellenze artistico - culturali del nostro paese.Si può soltanto sperare in un intervento tempestivo da parte degli addetti ai lavori, per cercare di porre freno ai gravi danni subiti, che si amplificano continuamente ad ogni scossa, anche di bassa intensità, e tutelare l’incolumità di chiunque si trovi a passare lungo la strada.A chiedere questo non è la voce di un singolo amministratore ma quella di un intero paese, Serrapetrona, che fino ad oggi, in questo difficile momento, è sempre rimasta inascoltata.
Oggi si è tenuto al C.o.c. di Sarnano un incontro fra le istituzioni locali e il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, il Capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio e l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti. Si è parlato principalmente delle scuole di Sarnano, uno degli argomenti che maggiormente stanno a cuore degli amministratori sarnanese. Ma quella appena trascorsa, intanto, è stata una notte di furti a Sarnano, con gli sciacalli in azione in diverse case lesionate dal terremoto e, quindi, disabitate. A questo proposito interviene il sindaco, Franco Ceregioli, che da tempo chiedeva un potenziamento della vigilanza, senza, però, aver mai ottenuto un riscontro. "In riferimento ai furti avvenuti la scorsa notte a Sarnano" dice Ceregioli "mi duole sottolineare come avessi da tempo evidenziato anche in forma scritta la necessità di incrementare la vigilanza nel territorio del Comune di Sarnano, senza ottenere alcun riscontro da parte delle autorità interessate della questione.Come noto a Sarnano vi sono ben tre zone rosse (centro storico, frazione Piobbico e frazione San Cassiano), nonché moltissime case purtroppo attualmente non abitate in quanto dichiarate inagibili: in un contesto così complesso il personale presente sul posto è assolutamente insufficiente a garantire il necessario presidio sul territorio.Infatti la locale Polizia Municipale ha un organico ridottissimo ed è completamente assorbito dalle incombenze connesse al sisma, mentre i Carabinieri di Sarnano, nonostante il grandissimo impegno profuso quotidianamente, non possono materialmente coprire per l’intera giornata tutto il territorio che comprende oltre a Sarnano anche il Comune di Gualdo.È necessario comprendere che stiamo vivendo una situazione di emergenza in continua evoluzione e che è assolutamente necessario che il territorio sia adeguatamente presidiato, soprattutto nelle ore notturne, eventualmente anche ricorrendo all’Esercito.Visto che le mie richieste verbale e scritte non hanno sortito effetto alcuno, voglio rendere pubblico questa situazione: magari chi di dovere finalmente capirà che l’esigenza di sorvegliare il nostro paese è del tutto prioritaria.Ma ormai sarà troppo tardi, perché intanto gli sciacalli hanno già colpito".
Costruita a tempo di record, dopo le scosse del 24 agosto e il terremoto di ottobre, che hanno reso inagibile la scuola 'Murri', è stata inaugurata stamani a Gualdo la nuova scuola antisismica realizzata grazie all'impegno e alla direzione tecnica della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia e i finanziamenti della Profumerie Limoni e Gardenia, che avevano lanciato una sottoscrizione fra i propri clienti.Al taglio del nastro hanno voluto presenziare il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani. Da domani, 42 bambini di Gualdo lasceranno le tende per tornare in una scuola 'vera', composta da 4 aule, un laboratorio e la mensa. (Ansa)
A seguito della riapertura delle sedi scolastiche lunedì 21 novembre 2016, successivamente al sisma che ha colpito la città di Tolentino, si segnala che il servizio trasporti pubblici di ASSM SpA riprenderà normalmente con alcune piccole varianti delle corse già esistenti e con l’aggiunta di corse speciali per alleviare i disagi dovuti agli spostamenti delle sedi scolastiche. Le corse del mattino per arrivare alle varie scuole operative saranno effettuate regolarmente; saranno aggiunte delle piccole deviazioni di percorso per trasportare gli studenti presso le nuove sedi. In accordo con CONTRAM e SASP tre autobus da 50 posti ed altri bus di ASSM transiteranno per Piazza Unità e stazione FS per trasportare gli studenti fuori sede ai licei coreutico, classico e scientifico nelle sedi decentrate. Le corse del rientro prevalentemente delle scuole elementari si effettueranno regolarmente nella fascia oraria 12.30/13.30. Nelle corse di quest’ultima fascia oraria saranno raccolti anche gli studenti delle elementari e delle medie che effettueranno il secondo turno pomeridiano per consentirne il rientro alle ore 14.00 presso le scuole Grandi e Lucatelli. Ricordiamo che le lezioni del secondo turno in queste sedi avranno orario 14.00-18.00. Le corse del rientro prevalentemente delle scuole medie e superiori si effettueranno regolarmente nella fascia oraria 13.30/14.30 con un leggero ritardo a seguito di alcune variazioni di percorso contingente la situazione di emergenza ed alla necessità di raccogliere gli studenti delle scuole superiori in sedi decentrate. Per gli studenti “fuori sede” che frequentano i licei e che utilizzano il treno è stata concordata una uscita anticipata di 15 minuti per permettere loro di raggiungere le proprie abitazioni senza ulteriori disagi. Saranno predisposte due nuove corse per il rientro dei ragazzi delle scuole elementari e medie presso le frazioni del Comune di Tolentino con orario 18.00/19.00. Le corse saranno a servizio delle zone est ed ovest di Tolentino; durante questo trasporto potrebbero verificarsi dei ritardi dovuti al fatto che risulta di difficile definizione il percorso da effettuare a priori. Le altre corse del servizio di trasporto pubblico locale non menzionate si effettueranno regolarmente senza nessuna modifica sostanziale. Nell’assicurare il massimo impegno per migliorare il servizio ASSM spa si scusa fin d’ora per i possibili ritardi nell’effettuazione delle corse causati dalla situazione di emergenza.
Allarme incendio poco dopo la mezzanotte a Recanati. I vigili del fuoco, infatti, sono stati chiamati ad intervenire in viale Kennedy, al civico 1, a causa dell'incendio di due cassonetti contenenti rifiuti indifferenziati e carta, proprio sotto i locali che ospitano l'Ircer.L’intervento della squadra dei Vigili del Fuoco è valso allo spegnimento dell’incendio e a scongiurare un’esplosione dovuta alla fuoriuscita di metano dal contatore coinvolto dalle fiamme.Fortunatamente non si registrano persone ferite, mentre i danni causati alle strutture murarie dall'incendio sono piuttosto ingenti.I vigili del fuoco sono intervenuti con un'autopompa e 5 unità dalla sede centrale di Macerata.
La solidarietà a favore dei terremotati settempedani viaggia anche su quattro ruote. Domani (domenica 20 novembre) la cittadina di Torre de’ Passeri, in provincia di Pescara, organizza un raduno di auto e moto storiche e sportive per raccogliere fondi da destinare al Comune di San Severino Marche. L’appuntamento è stato reso possibile grazie ad alcuni amici dei motori legati all’associazione settempedana “Gruppo Amatori 500”, presieduta da Giovanni Cavallini. Merito di questa iniziativa va anche a Paolo Piaggesi, nato a San Severino, un ex ferroviere in pensione che da tempo vive a Torre de’ Passeri e che insieme ad altri due amici, Carmine Chiola, maresciallo dei Carabinieri, e Giorgio Di Gregorio, carrozziere, ha pensato di rinnovare un gemellaggio che con i cinquecentisti settempedani è vivo da tempo.Il ritrovo sarà in piazza Giovanni XXIII, a Torre de’ Passeri, domani alle ore 10. Seguiranno una colazione e il saluto delle autorità. Poi giro turistico, foto ricordo e, infine, pranzo sociale.
Cominceranno giovedì 24 novembre le lezioni nelle scuole di Camerino. La decisione è stata ufficializzata al termine della riunione di questa mattina a cui hanno partecipato oltre agli amministratori comunali, gli assessori regionali Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti, i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, i tecnici di Regione Marche e Provincia di Macerata ed i rappresentanti dell'ufficio scolastico regionale.“Abbiamo scelto la giornata di giovedì in accordo con tutte le parti coinvolte – ha spiegato il sindaco Gianluca Pasqui – in questo modo potremo ripartire al meglio sin dal primo giorno, inoltre con l'assessore Bravi abbiamo pensato di trasmettere in streaming questo nostro nuovo primo giorno di scuola durante il Job Orienta in corso a Verona proprio il 24 novembre ed a cui oltre all'assessore e ai vertici di Unicam parteciperà il ministro Giannini”.Intanto, sempre sul fronte della vicinanza del Governo è atteso per lunedì l'arrivo del Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, che visiterà l'Ospedale di Camerino, come ha confermato allo stesso sindaco Pasqui nel corso dell'incontro avuto ieri a Palazzo Madama. L'occasione è stata il convegno che si è tenuto presso la Sala Koch del Senato della Repubblica in cui il sindaco Pasqui è stato chiamato tra i relatori insieme al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ai ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin e all'onorevole Maurizio Lupi. “Ancora una volta – ha affermato Pasqui – è stata ribadita la vicinanza alla nostra città e ho ottenuto anche un incontro presso il Ministero della Giustizia per riproporre il progetto di costruzione di un nuovo carcere, ora che la vecchia struttura è stata resa inutilizzabile dal sisma”. Non solo appuntamenti istituzionali, ieri, per il sindaco Pasqui che in serata ha partecipato agli eventi di solidarietà organizzati dal Comune e dall'Avis di Pontecorvo (FR). “Il sindaco di questa cittadina, Anselmo Rotondo, così come il presidente dell'Avis, Massimiliano Folcarelli, hanno i figli che studiano a Camerino – ha raccontato Pasqui – insieme hanno pensato a due appuntamenti per raccogliere fondi in favore del nostro comune e della nostra università. Un gesto bellissimo e una serata a cui non sono voluto mancare, in segno di gratitudine verso i pontecorvesi e, simbolicamente, verso tutte quelle persone che a vario titolo e in vario modo ci stanno facendo sentire la loro vicinanza”.
A causa dell’inagibilità di alcune scuole di Macerata per i danni causati dal sisma, si è reso necessario il trasferimento di dodici seggi elettorali per le prossime consultazioni referendarie del 4 dicembre. Questa la nuova ubicazione, approvata stamattina dal prefetto: le sezioni 1 e 2 precedentemente ospitate al Convitto Nazionale di piazza Marconi 2, sono state trasferite alla Biblioteca comunale in piazza Vittorio Veneto 2.Le sezioni 3, 4, 5 e 20, anch’esse ospitate al Convitto nazionale piazza Marconi 2, sono state trasferite all’Istituto Scolastico di via Capuzi 40.Le sezioni 24, 25 e 29 precedentemente ospitate alla scuola media Dante Alighieri in via Giuliozzi 10 , sono state trasferite ai locali ex comunali Mattatoio in via Panfilo 15.Le sezioni 26, 27 e 28, sempre della Scuola Media Dante Alighieri, sono state trasferite alla scuola primaria IV Novembre in via Spalato 147.L’ubicazione delle altre sedi agibile rimane invariata e visibile nel sito del comune.Per chi ha smarrito la carta elettorale, o ha completato tutti gli spazi, c’è la possibilità fin da ora di richiederne una nuova all’ufficio elettorale in viale Trieste 24, aperto da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 12.30, evitando cosi le code degli ultimi giorni.Ulteriori informazioni e modulo per richiedere il duplicato a questo link:http://www.comune.macerata.it/aree-tematiche/servizi/elettorale/documenti-per-votare
Si intensifica l'attività di risposta del Comune di San Severino Marche alle necessità legate al terremoto. Grazie anche alla messa a disposizione di personale da parte della Regione Emilia Romagna, si stanno organizzando sia gli aspetti tecnici ma anche quelli legati alla assistenza alla popolazione. Presso gli uffici del Comune si ricevono, e si stanno organizzando, le richiesta per il Cas, il contributo per l'autonoma sistemazione, ma anche domande per l’assistenza alberghiera e per l'assistenza provvisoria in attesa delle verifiche in tutti gli edifici. Da alcune ore sono in azione numerose squadre di verificatori, sono 17 quelle impegnate per la predisposizione delle schede Fast. Sono poi al lavoro anche le squadre di verificatori Aedes che hanno iniziato verifiche e analisi sugli edifici pubblici e nelle Aree Rosse. E' poi iniziata anche l'attività del nucleo speciale per quanto riguarda le opere provvisionali, da svolgere da parte Vigili del Fuoco, come gli abbattimenti di strutture pericolose. “Stiamo lavorando su più fronti dopo l'arrivo del personale messoci a disposizione dal servizio nazionale del Dipartimento della Protezione Civile - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei, che spiega - Al lavoro dei tecnici per la predisposizione delle schede Fast e delle schede Aedes, si affianca quello di chi è impegnato nel fornire assistenza alla popolazione. Stiamo facendo un grande lavoro per ridurre il numero di chi vive, da giorni ormai, presso i Centri di accoglienza provvisori. Nostro obiettivo è portare la gente, prima che arrivi il freddo, in altre sistemazioni”.
Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha incontrato questo pomeriggio all'Hotel 77 di Tolentino i sindaci e gli amministratori della provincia di Macerata per illustrare il decreto. Siamo riusciti a scambiare alcune battute con Errani al termine della lunga riunione, soprattutto per fare chiarezza in merito a una questione sulla quale in questi giorni si sta creando molta confusione: il credito d'imposta utile al pagamento dei lavori per la ricostruzione."E' stata una riunione molto importante e anche positiva. Stiamo avviando la ricostruzione, gestendo ancora l'assistenza. Tuttavia" ha sottolineato Errani "stiamo già impostando la ricostruzione: le scuole, le imprese, e cominceremo anche con le abitazioni e i danni lievi.Il credito d'imposta è uno strumento relativo ai rapporti fra Ministero dell'Economia, Cassa depositi e prestiti, Agenzia delle Entrate: un cittadino terremotato, danneggiato, presenta il progetto attraverso il professionista e l'impresa che deve essere iscritta alle white list e deve avere l'approvazione dell'Ufficio Ricostruzione. Dopo di che va in banca e la banca pagherà il saldo all'impresa che costruisce. Il cittadino non deve fare null'altro: tutto in bianco e in maniera assolutamente trasparente.E' chiaro che per valutare i lavori stiamo costruendo un nuovo prezziario che fa la sintesi dei diversi territori, perchè come sapete il terremoto riguarda quattro regioni".
Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche.Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un'agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. (Ansa)
È tornato oggi a Camerino il maestro dell'architettura Shigeru Ban, professionista giapponese di fama mondiale che opera in contesti di emergenza, ed è stato accolto nel centro d'accoglienza dal consigliere comunale Leo Marucci. L'architetto aveva già visitato Camerino a seguito delle forti scosse di ottobre ed oggi ha voluto portare nella città ducale le soluzioni da lui ideate per i casi di emergenza dopo i terremoti, il sistema di partizione Pps, ovvero delle strutture fatte principalmente di cartone che consentono di suddividere gli spazi nei centri d'accoglienza e garantire agli sfollati una privacy in questi momenti di difficoltà.Nella mattinata presso il Palazzetto Comunale in località Le Calvie, dove è allestito il centro d'accoglienza, sono arrivati i materiali donati grazie a due aziende di Cuneo. Le strutture Pps sono state installate dai ragazzi dell'Associazione IoNonCrollo e alcuni studenti della Scuola di Architettura di Unicam sotto la guida di Alessandro Boldrini, del team di architetti di Ban, realizzati con del cartone pressato e del tessuto leggero.Il maestro Ban ha voluto seguire personalmente l'installazione delle strutture e si è voluto rendere conto a due settimane dalla sua prima visita di come si sta procedendo nella gestione delle fasi post-terremoto, sottolineando che ben presto tornerà a Camerino. Ha ribadito la sua vicinanza alla città drammaticamente colpita dal sisma e con essa a tutto il territorio montano, chiedendo espressamente che gli siano comunicate tutte le eventuali esigenze così da poter installare i sistemi Pps anche nei centri d'accoglienza dei comuni limitrofi.
L'unione dei bikers fa la forza. Sono arrivati praticamente da tutta Italia per portare aiuto alla città terremotata di San Severino Marche. Numerosi club e associazioni di motociclisti si sono messi a disposizione per raccogliere fondi in denaro, dare una mano, mettere insieme generi di prima necessità.All'appello, lanciato dal Black Scorpions biker group di San Severino Marche, hanno subito risposto gli Amici del Motoclub Route 50 di Primiero (San Martino di Castrozza) insieme al Campo Biker di Verona, ai Rebel Brothers di San Marino, agli Steel Roses di Macerata, al gruppo Curnaias Biker di Cuneo, ai Lowlanders Mc di Modena, agli Harleysti Paracadutisti di Bondeno e Cento, agli Amici di Canedole, al club Route 73 di Urbania.
Tragico incidente questo pomeriggio a Mogliano. Un uomo, M.C. di 77 anni, ha perso la vita dopo essere finito con il suo Fiorino contro un pullman. La dinamica del sinistro è ancora al vaglio delle autorità intervenute sul posto. Da quanto si è appreso, l'uomo, del posto, sarebbe deceduto praticamente sul colpo. Malgrado i tempestivi soccorsi, era stato chiamato ad intervenire anche l'elisoccorso, per lui non c'è stato niente da fare.Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i Vigili del fuoco e i carabinieri.
“Vorrei rassicurare tutti i cittadini invitandoli a stare tranquilli e a contare sulla presenza delle forze dell'ordine che, lo posso assicurare, sono impegnate sia di giorno che di notte nei controlli anti sciacallaggio su tutto il territorio”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ringrazia il Prefetto, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, ma anche volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri e Protezione Civile, per la straordinaria opera svolta fin dall'inizio dell'emergenza sisma. “Da alcuni giorni la Prefettura ha inviato sul territorio, in attesa dell'arrivo dell'Esercito nelle Zone Rosse, alcune unità in più. E' stato così attivato un controllo dinamico che può contare sull'ulteriore apporto di sei, otto pattuglie. E non è cosa da poco”.Il primo cittadino settempedano sottolinea anche il grande impegno dei tanti volontari che, soprattutto di notte, tolgono ore al sonno per mettersi a servizio della comunità. Coordinati dall’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, i volontari fanno riferimento alle associazioni di Controllo del Vicinato, PitBull SoftAir Club, Black Scorpions biker group e Prima Ridotta. Si alternano, soprattutto nelle frazioni, per scongiurare e prevenire, anche in questo caso, episodi di sciacallaggio.“La loro attività è preziosa e straordinaria e vanno ringraziati per tutto quello che fanno – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, che aggiunge - Ogni associazione ci mette del suo con i propri mezzi e tanti volontari che, in maniera del tutto gratuita, si mettono così a servizio della comunità locale”.I volontari sono facilmente riconoscibili poiché indossano sia uniformi sociali della propria associazione che pettorine catarifrangenti. A pensare al loro aiuto è stato per primo il consigliere delegato alla Polizia Municipale, Jacopo Orlandani. I turni di sorveglianza, sia con auto che a piedi, si svolgono per tutta la notte. Le forze dell’ordine ricordano comunque ai cittadini di avvisare sempre il “112” in caso di necessità.
“San Severino Marche è una città bellissima. Io ci ho fatto il sindaco in tempi lontani e ne ho ancora nostalgia”. Così Vittorio Sgarbi, il critico d'arte più famoso d'Italia, in un videomessaggio girato dall'associazione “Vivere San Severino” e dedicato a San Severino Marche e a tutti i settempedani.Una riflessione condivisa già da molti sui social che si apre con una riflessione: “E' una città difficile da raggiungere ma capace di resistere e scappare anche al terremoto. Alcuni abitanti, a causa del sisma, devono essere ospitati altrove per i danni che anche qui ci sono stati ma il cuore della città non è stato colpito. Il cuore della città è vivo - dice Sgarbi che lancia anche un appello - Evitare San Severino è come evitare sé stessi. In occasione magari delle vacanze natalizie non ci sarà niente di peggio che dire: “Non vado a San Severino perché c'è il terremoto”. Perché il terremoto è un nemico sconfitto, il terremoto non può vincere e, se dovesse essere più forte della vita degli uomini, allora è meglio che uno vada direttamente al cimitero a vivere. La città di San Severino Marche - prosegue il noto critico d'arte - è viva perché le persone che sono lì continuano a fare cose e viverla. Vedere la bellezza di San Severino significa vederla e viverla per sempre”. Poi, utilizzando un'espressione a lui cara, Sgarbi conclude con un messaggio a non avere paura: “Chi ha paura del terremoto - dice - è una capra”.
Confesso che la prima volta che ho preso, dopo il sisma di quella maledetta domenica mattina, la strada che da Visso porta a Castelsantangelo sul Nera ho avuto paura. Già dopo la troticoltura, di qua e di là del nastro d'asfalto si vedevano dei massi che erano caduti dalla montagna sovrastante. Poi, man mano che salivo il numero e le dimensioni delle grosse pietre diventava impressionante. Finché, ad un certo punto non ho visto una frana spaventosa. Era venuto giù un intero pezzo di montagna.(Renzo Marianelli) Lo stesso spettacolo si riproponeva nelle valli strette: ad Ussita, a Pioraco, sulla Valnerina addirittura una enorme frana ha deviato il corso del fiume costringendo le autorità a chiudere la principale strada di collegamento. Sassi, pietre, detriti di ogni genere, massi enormi o semplicemente pezzi di fango e terra che, all'improvviso si staccano e precipitano a valle, dopo un volo di decine e decine di metri. Lasciando spesso delle cicatrici indelebili sull'asfalto, così come le granate lasciano piccole buche o scalfitture sul selciato dove esplodono.(Giancarlo Guglielmi)Il terremoto non ha solo distrutto abitazioni, spaccato la terra, innalzato corsi d'acqua o abbassato il livello di piccoli paesi dell'entroterra. Ha pure modificato equilibri statici che rendevano sin qui sicuri, quei paesaggi fatti di scogli e pietre. Lo scuotimento energico, lungo e continuo delle montagne ha messo seriamente a rischio quell'equilibrio, apparentemente precario, che ci dava il senso di rassicurante immobilità. Adesso tutto ci sembra più insicuro ed instabile. Quindi pericoloso. Spesso ci capita di guardare in alto ed avere come la sensazione che quella grossa roccia non sia più al proprio posto e che, da un momento all'altro, possa precipitare sulle nostre teste e creare ulteriore distruzione. Mentre i Vigili del Fuoco sono impegnati in operazioni di messa in sicurezza e di recupero di materiali dalle abitazioni, c'è un altro corpo di volontari che si occupa di controllare lo stato delle nostre montagne ed in particolare della sicurezza delle valli. Si tratta del corpo del Soccorso Alpino. Una onlus che tra le sue finalità ha il soccorso in ambiente impervio, la prevenzione ed il monitoraggio e la vigilanza sul territorio.(Massimo Ilari)Mettiamola più o meno così e diciamo che in tempo di pace, questi ragazzi lavorano a stretto contatto con il 118 e talvolta traggono in salvo incauti escursionisti che restano isolati tra una slavina e l'altra. Spesso calandosi dagli elicotteri o scendendo in strapiombo, in parete, su una corda doppia. In tempo di terremoto la Regione Marche ha affidato loro un compito particolarmente delicato, ma importantissimo: verificare, dopo le scosse, la sicurezza di interi centri abitati, strade ed infine sentieri dal pericolo di caduta massi. Li seguiamo in azione a Bolognola perché devono verificare la sicura percorribilità della strada che da Fiastra conduce a Bolognola e poi del sentiero che porta alla valle del Fiastrone. Ci diamo appuntamento alle 14,30 a Bolognola, ma siccome hanno dovuto effettuare un intervento di emergenza a Pioraco, con delle reti di contenimento massi che stavamo per tracimare, portano del ritardo. Poi arrivano a bordo del fuoristrada giallo fluorescente. Sono in tre, ma hanno con loro una valigetta preziosissima. Dentro c'è un drone bianco dalle dimensioni di 40 X 40 cm. Loro sono Renzo Marianelli, Massimo Ilari e Giancarlo Guglielmi. Ci spiegano la conformazione delle rocce. Qui è tutto materiale friabile, dicono. In effetti siamo in presenza di un ghiaione enorme con pietre di tutte le dimensioni e quella che appare come roccia saldamente attaccata alla parete, in realtà è un multistrato che potrebbe sbriciolarsi da un momento all'altro. Alle nostre spalle Pizzo tre Vescovi è imbiancato ed il sole che lo sta per accarezzare nel suo tramonto, fa lo stesso effetto di un evidenziatore arancione su di una cartolina da settimana bianca. Renzo inforca il binocolo e da lontano si gode qualche piccola slavina che viene giu a due passi dal rifugio del Fargno; Massimo, munito di una consolle a tracolla, armeggia con il drone e Giancarlo ci spiega dettagliatamente tutta l'operazione. Una volta lanciato, il drone registra un filmato di tutto quello che c'è sotto di lui. Massimo, con gli occhi incollati al tablet, vede lo stato dei massi o dei detriti che eventualmente si sono mossi. Ogni tanto, oltre dalla registrazione video, ferma il drone e scatta una fotografia. Dice che le foto permettono una fedeltà migliore nella visione. Addirittura, ingrandendo, ingrandendo, sono riusciti a vedere e distinguere perfettamente un alveare. Il drone si alza e, in effetti, per il rumore mi rimanda ad uno sciame d'api. Poi, benché col naso all'insù, lo perdo di vista. Allora mi metto a sbirciare nel tablet al centro dei due joystick con cui si manovra il drone. Mi sembra di stare dentro una carta topografica di quelle a colori dell'IGM. Canaloni, balze e forre viste incredibilmente da vicino. Il bianco latte su di uno scoglio risalta in maniera sospetta rispetto a tutto il grigio circostante.C'è qualche fessurazione dice Massimo. Cioè? Cioè si è staccato qualche masso ed ha "scaricato" nel canalone. Quindi chiedo io? Mi rispondono che il loro compito è quello di registrare tutto e di sottoporre tutti i video ai geologi della Regione Marche. I quali, a loro volta, prenderanno eventuali provvedimenti di messa in sicurezza. Oppure chiederanno ancora al Soccorso Alpino un supplemento di indagine, stavolta direttamente sul posto e di persona. Dipende dalle circostanze. Sta calando la sera e per oggi il controllo delle montagne è finito. Gli ex alpini della val Dobbiadene ci aspettano nel tendone piantato nella piazzetta di Bolognola. Dice che hanno un prosecco fantastico. Per dovere di cronaca non posso perdermelo. Alla prossima. Facciamo quando mi sarà passato il mal di testa...