Questa mattina, i membri di Ultima Generazione hanno imbrattato le pareti del tribunale di Ancona, in coincidenza del giorno di apertura del G7 Salute. I giovani, seduti davanti all’ingresso con i volti dipinti, hanno protestato contro le inondazioni e i disastri climatici, mostrando striscioni che chiedevano un “Fondo di riparazione contro i danni delle catastrofi climatiche”.
Cinque attivisti sono stati fermati e identificati dalla Digos, poi portati in Questura. La Divisione Polizia Anticrimine sta valutando la loro situazione per l’eventuale emissione di misure preventive.
Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno spiegato che si tratta di “un’azione di disobbedienza civile nonviolenta” per “denunciare l’ipocrisia dell’incontro dei Ministri della Salute dei Paesi del G7, in una città e in un territorio in cui la politica e le istituzioni sono conniventi da decenni con l’industria del fossile e del turismo delle crociere, causa di inquinamento dell’ambiente e di perdita della salute dei cittadini”. Durante la mattinata di oggi, si sono cosparsi di liquido nero, simbolo del petrolio, in riferimento alla raffineria Api di Falconara.
I manifestanti, seduti a terra, hanno srotolato uno striscione con la scritta Fondo Riparazione, chiedendo l’eliminazione dei Sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi, premi e benefit ai loro manager, e la riduzione delle spese politiche e militari. La polizia è intervenuta portando in Questura gli autori della protesta.
Maria Letizia, ricercatrice universitaria di 64 anni, come riporta l'Ansa, ha dichiarato: “Come l’eroina Stamira salvò Ancona dall’assedio nemico, oggi dobbiamo salvare Ancona dall’assedio delle grandi navi e dai veleni della raffineria Api. Da oggi Ancona è assediata anche dai Sette Grandi potenti della Terra, in una farsa in nome della salute che offende chi per la salute della popolazione si spende, denunciando il disastro di malattie e tumori che il porto e la raffineria portano a questa città”.
I carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno denunciato un pregiudicato 31enne originario dello Sri Lanka, residente in provincia di Ancona, per furto aggravato, poiché aveva asportato un capo di abbigliamento in un centro commerciale, dopo averne rimosso il dispositivo antitaccheggio.
Sul conto dell’indagato è stata anche eseguita la misura di prevenzione del Foglio di via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Porto Recanati per la durata di un anno, emessa dal questore di Macerata a seguito di richiesta del locale comando stazione carabinieri. La merce rinvenuta è stata restituita alla responsabile del negozio.
I militari del Nucleo Radiomobile di Macerata hanno denunciato, inoltre, all’Autorità giudiziaria un pakistano di 22 anni, incensurato, per il reato di porto abusivo di oggetti atti a offendere. Nel corso di normale controllo, a bordo della sua autovettura è stata rinvenuta una mazza da baseball in metallo, della lunghezza di cm 75.
Pretendeva di essere visitato dai medici una seconda volta, nonostante fosse stato già curato per la stessa patologia il giorno precedente: denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata un 49enne di origini pugliesi che ha seminato il caos al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata lo scorso sabato (5 ottobre).
L’uomo si aggirava per gli ambienti del pronto soccorso, anche nelle aree dove l'accesso è vietato al pubblico, infastidendo medici, infermieri e gli altri pazienti. I militari hanno cercato di calmare l’individuo, invitandolo ad allontanarsi dalla struttura sanitaria, ma il 49enne - per tutta risposta - ha assunto un tono minaccioso, proferendo pesanti offese nei loro confronti.
L'indagato è stato accompagnato in caserma per le formalità di rito, ma dopo essere uscito, invece di tornare a casa, si è recato nuovamente al pronto soccorso, assumendo sempre atteggiamenti irriguardosi e offensivi nei confronti di medici, personale di vigilanza e degli stessi militari del nucleo radiomobile, costretti a tornare sul posto. L'esagitato si è allontanato dal luogo di cura dopo essere stato sottoposto a un'ulteriore visita medica. È stato deferito all'autorità giudiziaria per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
Incidente stradale mortale stamattina a Cantiano (Pesaro Pesaro). Nel terribile schianto, sulla statale 3 Via Flaminia", avvenuto intorno alle 7.30 in una semicurva all'uscita di una galleria, sono stati coinvolti tre mezzi (un'auto, un tir e un autocarro) e un uomo di 59 anni della provincia di Rimini, conducente dell'autocarro, è deceduto.
Dopo il sinistro, fa sapere Anas, la strada è stata temporaneamente chiusa da chilometro 219+900 al chilometro 224+450, in direzione Fano, all'altezza del territorio comunale di Cantiano.
Sul posto sono intervenuti, oltre a personale Anas, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale del distaccamento di Cagli. Sono ancora in corso gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell'incidente: altre persone sarebbero rimaste ferite. Secondo le prime informazioni, due dei mezzi coinvolti viaggiavano verso Cagli, l'altro in direzione opposta verso Gubbio.
Oggi l’addio alla 28enne Giorgia Mercorelli, lutto cittadino a Caldarola. La giovane architetto si è spenta, ieri, dopo una malattia che non le ha lasciato scampo. Il sindaco, Giuseppe Fabbroni, ha proclamato il lutto cittadino per oggi 9 ottobre -giorno in cui saranno celebrate le esequie di Giorgia- “al fine di esprimere il cordoglio di tutta la comunità locale e i sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari per la prematura e tragica perdita”.
La disposizione prevede che le bandiere, presenti nel Palazzo Comunale e negli altri edifici pubblici, siano esposte a mezz’asta per tutta la giornata in segno di lutto.
Si invitano, inoltre, gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali ad abbassare le serrande dalle ore 16:00 alle ore 17:00, durante la cerimonia funebre che avrà luogo nella Chiesa del Beato Francesco.
Nel prossimo Consiglio comunale verrà rispettato, altresì, un minuto di silenzio. Il lutto ha colpito anche la comunità di Serrapetrona, paese dove ha sede la Edilcasa Caccamo, l’azienda di famiglia della 28enne.
Continuano ad arrivare, inoltre, messaggi di cordoglio. Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli espressi dall’Us Tolentino, società di cui la Edilcasa è tra gli sponsor, e l’Adus Caldarola Volley, squadra nella quale Giorgia ha militato in passato.“Ti vogliamo ricordare con i colori che hai indossato diversi anni fa, che il tuo sorriso riempia il cuore dei tuoi cari”, scrive il club di pallavolo.
Comunità di Caldarola in lutto per l'imprrovisa scomparsa di Giorgia Mercorelli, 28 anni. La giovane si è spenta a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, a causa di una malattia che non le ha lasciato scampo.
Laureata in Architettura all'Università di Pescara, Giorgia si era appena sposata lo scorso 10 agosto. La notizia della sua morte ha lasciato incredula la comunità di Caldarola, dove Giorgia viveva, e quella di Serrapetrona.
Qui, infatti, la mamma Giuliana svolge la professione di direttrice amministrativa dell'Edilcasa Caccamo, l'azienda di famiglia. “Per la nostra azienda oggi è un triste giorno - ha scritto la ditta in un post -. Il cielo ha accolto un angelo troppo presto. Il tuo sorriso e la tua luce rimarranno per sempre con noi”. Tanti i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno giungendo alla famiglia. Vicinanza e dolore espressi anche dal Nuovo Oratorio Cristo Re di Caldarola: “Il direttivo, i soci, gli amici del Nocr sono vicini alle famiglie Mercorelli, Eustacchi e Donati in questo momento di indescrivibile dolore”.
La 28enne lascia il marito Ettore, i genitori Giuliana e Giuseppe e il fratello Paolo. I funerali si terranno domani, alle 16, nella chiesa del Beato Francesco a Caldarola.
Intorno alle 15 del pomeriggio, il solaio di un'abitazione sita al civico 7 di Via Maffeo Pantaleoni, a Macerata, è crollato improvvisamente, creando momenti di forte apprensione tra i residenti della zona, adiacente all'Arena Sferisterio. Il secondo piano dell’edificio, attualmente in ristrutturazione, è collassato sul primo, fortunatamente senza causare feriti, poiché al momento del crollo nessuno si trovava all'interno dell'abitazione.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che stanno mettendo in sicurezza l'area per evitare ulteriori cedimenti, e la polizia locale, che ha provveduto a delimitare la zona per consentire le operazioni di messa in sicurezza e per effettuare i rilievi necessari. La strada è stata temporaneamente ridotta a una corsia.
Identificate 94 persone ed elevate tre sanzioni amministrative per violazioni alle norme del codice della strada: è il risultato dei controlli effettuati nel fine settimana dai carabinieri del Comando provinciale di Macerata.
Nello specifico, i militari della stazione di Treia e del nucleo radiomobile di Macerata, hanno intercettato e controllato un’apecar che trasportava alcuni sedili di un'autovettura Smart. Il conducente del mezzo, un 39enne del luogo, già noto ai militari, è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria per ricettazione, poiché i sedili sono risultati provento di furto, perpetrato poco prima, e restituiti al legittimo proprietario.
Inoltre il treiese è stato anche denunciato per guida senza patente poiché revocata. Si trova ai domiciliari come da ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, dovendo espiare la pena di 6 mesi di reclusione per il reato di guida con patente revocata, commesso nel 2020 e reiterato nel biennio.
Infine, il nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata ha deferito all'autorità giudiziaria due persone, una donna di Cingoli e un uomo di Macerata, per guida in stato di ebbrezza alcolica, risultati entrambi positivi all’accertamento etilometrico, rispettivamente con un tasso alcolico pari a 1,83 g/l (oltre tre volte superiore al limite di legge, ndr) e 1,34 g/l (quasi tre volte superiore al limite di legge, ndr). Ad entrambi è stata ritirata la patente di guida.
Operazione della Guardia di Finanza di Civitanova Marche a contrasto dell'evasione fiscale e contributiva nel settore dei villaggi turistici. Scoperta frode per oltre 1,7milioni di euro: denunciati alla competente autorità giudiziaria i titolari di 3 ditte individuali e sequestrati 11 autoveicoli nonché disponibilità finanziarie giacenti su conti correnti.
IL FATTO - Le Fiamme Gialle hanno approfondito la posizione di una ditta individuale operante nel settore dei villaggi turistici, connotata da rilevanti indici di pericolosità fiscale evidenziati dall'attività d'intelligence svolta attraverso l’incrocio delle evidenze emerse dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno permesso di svelare una frode fiscale e contributiva per oltre 1,7 milioni di euro, corrispondente al valore della base imponibile sottratta a tassazione, posta in essere dall'impresa, avvalendosi dell'illecita somministrazione di manodopera fornita da due ulteriori aziende operanti nel territorio maceratese.
I militari hanno constatato che la ditta civitanovese utilizzava lavoratori formalmente assunti da due imprese maceratesi e mascherava il pagamento degli stipendi con fittizie prestazioni di servizi documentate da fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,5 milioni di euro. Avvalendosi di tale meccanismo fraudolento le imprese somministratrici non hanno provveduto al versamento delle ritenute fiscali e previdenziali, determinando così una notevole evasione d’imposta e contributiva.
Sono stati così denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata i titolari delle tre ditte individuali coinvolte nella frode per i reati di somministrazione ed utilizzo illecito di manodopera, dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Inoltre, il Gip presso il Tribunale di Macerata, condividendo l’ipotesi delittuosa delineata dai finanzieri nonché su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata, ha da ultimo disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche nella forma per equivalente, del profitto del reato fino alla concorrenza dell’imposta evasa, pari a circa 900.000 euro.
Le Fiamme Gialle hanno, pertanto, sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie giacenti su due dei conti correnti degli indagati oltre a cautelare 11 autoveicoli riconducibili al titolare della ditta civitanovese. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo qualora intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.
Va ai domiciliari Tiziano Lovisolo, il 24enne originario delle Marche - per la precisione di Monteprandone - arrestato sabato nel corso degli scontri avvenuti alla manifestazione in favore della Palestina a Roma. Lo ha deciso il giudice per le direttissime che ha convalidato l'arresto a carico del giovane, accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale.
Per lui la Procura aveva sollecitato il carcere. Secondo quanto appreso Lovisolo, difeso dall'avvocato Caterina Calia, si era recato alla manifestazione assieme alla fidanzata palestinese. Il 24enne, da poco laureatosi in scienze politiche all'università di Perugia, è stato bloccato durante i tafferugli avvenuti nella zona della Piramide Cestia. A lui vengono contestate lesioni che superano i trenta giorni di prognosi per avere sferrato calci e pugni durante i tafferugli in cui un agente ha riportato la frattura del bacino.
Nel corso dell'udienza - come riportato da Ansa - l'indagato ha fatto dichiarazioni respingendo le accuse. "Quando ho visto che la situazione stava degenerando - ha detto - ho tentato di uscire dalla manifestazione ma i varchi erano chiusi. Quindi mi sono trovato nei tafferugli e sono stato anche malmenato dalle forze dell'ordine ma non ho aggredito nessuno".
(Credit foto: Ansa)
I carabinieri della Stazione di Civitanova Marche hanno arrestato un 38enne pakistano, irregolare sul territorio italiano, disoccupato, e domiciliato nella stessa città rivierasca.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Macerata per resistenza a pubblico ufficiale commessa a Porto Recanati nel 2018, è stato eseguito a carico dello straniero che è stato rintracciato per le vie del centro dai militari.
L’arrestato è stato condotto, dopo le formalità di rito, presso il carcere di Fermo dove sconterà 2 mesi e 20 giorni di reclusione.
I carabinieri della Stazione di Montecosaro hanno notificato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due uomini, un 40enne residente a Monte Urano e un 47enne di Porto San Giorgio , poiché ritenuti responsabili, in concorso, di due furti perpetrati a febbraio del 2024 ai danni di distributori di carburanti ubicati nella stessa Montecosaro e nella vicina Morrovalle.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Macerata, è scaturito dalle risultanze delle indagini svolte dai militari di Montecosaro che sono giunti all’identificazione dei due uomini.
La stazione di Ascoli Piceno del Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuta oggi pomeriggio intorno alle 17.45 in Loc. Forca di Presta in supporto all’elicottero Icaro 02 attivato per un biker caduto con sospetto trauma cranico.
La squadra del CNSAS giunta sul posto, ha coadiuvato nelle operazioni di imbarellamento e trasporto della barella. L’equipe sanitaria di Icaro 02 ha preso in carico il paziente che è stato successivamente elitrasportato presso l’ospedale di Ancona.
Sul posto i sanitari della Croce Verde ed i Vigili del Fuoco
La squadra dei vigili del fuoco di Camerino con un mezzo 4x4 e un furgone SAF (speleo alpino fluviale) proveniente dalla sede centrale di Macerata, è intervenuta intorno alle ore 12:00 per soccorrere una donna caduta accidentalmente in un sentiero boschivo, in località San Martino di Fiastra.
L'infortunata è stata raggiunta a piedi, insieme agli operatori del soccorso sanitario. Dopo essere stata recuperata, è stata trasportata all'ospedale di Camerino. Sul posto era presente anche il Soccorso Alpino, che ha collaborato nelle operazioni di trasporto.
Furto al centro commerciale "Oasi" di Matelica: arrestati due giovani romeni, domiciliati nelle province di Macerata e Perugia. Sono ritenuti responsabili di quanto avvenuto nella trascorsa nottata.
I carabinieri, durante l’espletamento del servizio notturno, sono intervenuti presso il centro commerciale e hanno sorpreso i ragazzi mentre erano intenti a forzare i distributori automatici dei giochi per bambini. I due rei avevano già asportato la somma di 350 euro.
Alla vista dei militari uno dei due ha tentato di fuggire nascondendosi tra le autovetture parcheggiate nei pressi del centro commerciale, ma è stato immediatamente rintracciato e fermato. I giovani, su disposizione dell’autorità giudiziaria, si trovano ora agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. La refurtiva è stata interamente restituita alla legittima proprietaria.
Anziana investita da un'auto. È quanto avvenuto a Mogliano, intorno alle 19:30 di sabato sera di fronte al bar Zanzibar, in viale XX Settembre. La donna (AM.T. 91 anni, due figli, vedova) molto conosciuta in paese, era intenta ad attraversare la strada sulle strisce pedonali mentre è sopraggiunta un'auto che l'ha fatta rovinare a terra: fortunatamente non ha perso i sensi, rimanendo vigile fino all'arrivo dell'ambulanza che l'ha condotta all'ospedale di Macerata e posta in osservazione.
Tre denunciati, due patenti ritirate e l'attività di un locale sospesa. È il bilancio dei servizi a largo raggio svolti nella serata di sabato dalla Compagnia dei carabinieri di Camerino.
Le numerose pattuglie impiegate, con la collaborazione del Nas di Ancona e del nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, hanno controllato due attività commerciali e svariati conducenti.
In particolare, il titolare di un pub cittadino è stato denunciato per mancata nomina degli addetti antincendio e primo soccorso e per l'assenza del piano di evacuazione. Violazione per cui è prevista un'ammenda di oltre 13mila euro (€ 13.100,00). Contestate, inoltre, sanzioni amministrative per 2.500 euro, con relativa sospensione dell’attività imprenditoriale.
Sanzioni amministrative per mille euro complessivi sono state elevate anche al titolare di un bar, per non aver osservato i requisiti generali in materia di igiene.
Nei vari posti di controllo, svolti in punti nevralgici del territorio, sono stati controllati 18 veicoli e identificate 38 persone. I militari hanno ravvisato infrazioni al codice della strada comminando multe per un totale di 1660 euro. Denunciati, inoltre, due uomini per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Il primo, residente nel comune, è risultato avere un tasso alcolemico superiore ad 1,00 g/l (oltre due volte superiore al limite di legge), mentre il secondo, un 53enne di origine catanese ma residente a Castelraimondo, è risultato avere un tasso di 1,44 g/l (quasi tre volte superiore al limite di legge). Le patenti di guida sono state immediatamente ritirate.
In meno di un anno sono stati responsabili di 46 furti di rame nelle aree del cratere sismico per un valore complessivo di oltre 50mila euro: arrestati due fratelli campani, residenti in provincia di Benevento. Si tratta di pregiudicati: devono rispondere di furto aggravato, autoriciclaggio in concorso e trasporto di rifiuti non pericolosi senza autorizzazione.
IL FATTO - Le indagini sono partite nel novembre 2023, quando i carabinieri di Sarnano, dopo aver accertato un ingente furto di discendenti in rame da una struttura ricettiva del luogo, momentaneamente chiusa per alcuni interventi di ristrutturazione, hanno avviato una serie di iniziative investigative che in breve tempo hanno consentito, non solo di accertare la presenza in quell'area dei due fratelli originari della provincia di Benevento, pluripregiudicati per reati contro la persona e il patrimonio, ma anche di raccogliere elementi indiziari a loro carico.
Pochi giorni prima del furto, infatti, i due indagati si sono presentati al proprietario della struttura chiedendo informazioni circa la possibilità di affittarne un'ala per ospitare gli operai dell’impresa edile di cui erano titolari, occupata in alcuni interventi di ristrutturazione nel cratere del sisma del 2016.
È stato accertato, inoltre, che gli stessi soggetti, nei giorni successivi al furto, si sono recati presso un centro di raccolta di rifiuti metallici della zona, dove hanno conferito - in più battute - circa 700 chilogrammi del prezioso metallo, ottenendo in cambio circa 3.000 euro.
Alla luce delle preliminari risultanze investigative e del fatto che nell'area colpita dal sisma si erano verificati altri furti di questa tipologia, tutti consumati con lo stesso modus operandi presso abitazioni isolate, la Procura della Repubblica di Macerata, aderendo alla richiesta dei carabinieri, ha autorizzato l'installazione di un dispositivo di radiolocalizzazione satellitare sulle vetture in uso ai due soggetti.
Nei giorni successivi, con l'ausilio del sistema GPS, sono stati compiuti diversi servizi di pedinamento che hanno consentito di verificare con certezza che i due fratelli, al termine dei lavori nei loro cantieri, compivano sopralluoghi in montagna presso i piccoli centri disabitati a seguito del sisma del 2016.
Nel corso di un servizio di pedinamento, uno degli indagati è stato controllato nel territorio comunale di Belforte del Chienti e, a bordo della sua auto, sono stati rinvenuti circa 100 chili di materiali ferrosi.
È stato, pertanto, deferito all'autorità giudiziaria per ricettazione, per illecito trasporto di rifiuti speciali e anche per guida senza patente e rifiuto di sottoporsi al test antidroga. Nella sua disponibilità, infatti, sono state rinvenute anche alcune dosi di stupefacente.
Anche la Compagnia Carabinieri di Camerino, indagando su furti analoghi, ha accertato la presenza in zona dei fratelli in occasione del furto di materiali ferrosi perpetrato nel novembre 2023 presso il cimitero della frazione Cupi di Visso, e riscontrato successivamente il tentativo di vendita del rame ad una ditta della provincia di Ancona.
Lo scorso mese di gennaio i due pregiudicati sono stati denunciati dalla Compagnia di Camerino, dopo essere stati fermati in località Frontillo nel comune di Valfornace, mentre erano intenti a recuperare le grondaie di una chiesa e di tre abitazioni.
L’analisi dei dati di traffico telefonico e telematico generati dai cellulari degli indagati e le informazioni fornite dai sistemi di radiolocalizzazione satellitare installati sulle loro vetture, hanno collocato gli stessi nei luoghi dove i furti erano avvenuti fornendo un solido quadro indiziario a loro carico.
Le convergenti indagini condotte dai militari delle Compagnie di Tolentino e Camerino, hanno permesso di attribuire ai due fratelli campani 46 episodi delittuosi, per i furti di discendenti e grondaie in abitazioni private e presso cimiteri, commessi dal mese di ottobre 2023 al mese di maggio del 2024, nei comuni di Sarnano, Visso, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Muccia, Belforte del Chienti, Fiastra e Valfornace.
La quantità complessiva di rame trafugato è di circa 70 quintali per un valore di oltre 50 mila euro. Ai due è stato contestato anche il reato di autoriciclaggio del rame presso ditte di smaltimento di rifiuti ubicate in provincia di Caserta, Ancona e Fermo, oltre al reato ambientale di trasporto di materiale senza la prescritta autorizzazione.
Alla luce di quanto emerso, il G.I.P. del Tribunale di Macerata ha emesso ordinanza di custodia cautelare, disponendo l’arresto dei due indagati e la loro traduzione al carcere di Ancona Montacuto.
Con l'arrivo del primo freddo autunnale tornano ad accendersi i camini per riscaldare gli ambienti della proprie abitazioni. Questa piacevole tradizione si è trasformata in un brutto pomeriggio per gli inquilini di uno stabile di Corridonia.
L'allarme è scattato intorno alle 18:30 a seguito dell'incendio sviluppatosi all'interno di una canna fumaria. La squadra dei vigili del fuoco di Macerata, prontamente intervenuta con un'autopompa e un'autoscala, ha provveduto allo spegnimento delle fiamme e - successivamente - alla messa in sicurezza della casa.
Oggi, intorno alle 13:30, la stazione di Macerata del Soccorso Alpino e Speleologico Marche è intervenuta per soccorrere un fungaiolo che, dopo essersi separato dal suo compagno, si era perso nei boschi del Monte Torrone, nel comune di Castelsantangelo sul Nera.
Fortunatamente, l’uomo è stato trovato in buone condizioni di salute da una squadra del Cnsas e dai carabinieri forestali, che lo hanno riaccompagnato al parcheggio dove aveva lasciato l’auto. Nel frattempo, il suo compagno, che era sceso dall’altro versante, è stato assistito da una squadra di vigili del fuoco.