Accoltella il compagno dopo una lite in casa: disposto il divieto di avvicinamento per una ragazza di 24 anni. La giovane, originaria dell'Est Europa, aveva colpito nella serata di domenica scorsa con un fendente il compagno civitanovese di 51 anni a seguito di una lite scaturita per questioni di coppia. La 24enne, in un momento di rabbia, avrebbe afferrato un coltello da cucina, sferrando un colpo al petto dell'uomo per poi chiamare i soccorsi.
Fortunatamente la lama non è penetrata a fondo, determinando una lesione non grave, seppur potenzialmente mortale per la zona toracica colpita, motivo per il quale è stata tratta in arresto e accompagnata presso il carcere femminile di Pesaro.
Stando a quanto raccolto dagli inquirenti la ragazza non sarebbe nuova a questo genere di episodi visto che, anche in un’altra occasione, aveva colpito con una lama il compagno ferendolo ad una mano, ed in altre circostanze lo avrebbe colpito con spinte e graffi.
L'uomo recentemente aveva sporto querela nei confronti della compagna per maltrattamenti in famiglia, a seguito della quale la 24enne era stata allontanata, ma successivamente i due si erano riappacificati, e il cinquantunenne aveva deciso di riprendere con sé la compagna fino all’episodio di domenica sera.
Al termine dell'udienza di convalida, seguita dal pm Vincenzo Carusi, la donna è stata scarcerata. Nei suoi confronti è stata emessa la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, e il divieto di avvicinamento alla parte offesa tramite l'utilizzo del braccialetto elettronico.
Cade con lo scooter: un uomo di 58 anni soccorso in eliambulanza. L'incidente è avvenuto questa mattina, intorno a mezzogiorno, lungo la strada provinciale 108 Rotelli, nel territorio comunale di Pollenza. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, dopo aver constatato i traumi riportati dall'uomo, hanno richiesto il supporto dell'elisoccorso.
Dopo le prime cure ricevute in loco, il ferito è stato trasferito d'urgenza, in codice rosso, all'ospedale Torrette di Ancona. Si trova in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio della polizia locale. Nessun altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro.
Ruba i circa 300 euro presenti nella cassa approfittando di un attimo di distrazione avuto dal titolare: individuato dai carabinieri di Civitanova Marche l’autore del furto avvenuto nella notte di sabato scorso nell’esercizio commerciale "Il Kebabbissimo", situato in pieno centro cittadino.
Si tratta di un cittadino tunisino di 39 anni, irregolare sul territorio italiano, con numerosi precedenti penali e privo di occupazione. L’attività investigativa ha permesso ai militari di ricostruire i movimenti del sospettato e raccogliere elementi utili per l’identificazione.
Giocattoli dei Pokèmon e Barbie contraffatte: maxi sequestro di 177mila articoli da parte della Guardia di Finanza. Gli uomini della Tenenza di Porto Recanati, dopo aver effettuato un sequestro di 2.400 prodotti contraffatti e insicuri per la salute dei consumatori, hanno svolto delle accurate indagini mirate all’individuazione della filiera di provenienza dei giochi e le risultanze emerse hanno permesso di identificare l’importatore.
Così i militari, ipotizzando che il soggetto potesse detenere ulteriori articoli contraffatti, hanno richiesto alla Procura della Repubblica - presso il Tribunale di Macerata - l'emissione di un apposito decreto di perquisizione locale e di sequestro.
La competente autorità giudiziaria, accogliendo la richiesta avanzata, ha emesso un idoneo provvedimento che è stato prontamente eseguito dal personale della Tenenza di Porto Recanati presso la sede dell’importatore, ubicata nella città di Napoli.
Nello specifico, le operazioni di perquisizione dei locali societari e dell'abitazione dell’amministratore unico hanno permesso il rinvenimento, con contestuale sequestro penale, di 177.000 articoli complessivi, di cui 96.100 risultati essere contraffatti (maschere, giocattoli e carte da gioco recanti i marchi "Pokèmon", "Super Mario", "Barbie" e "Pop!Funko") e 80.900 articoli (peluche, portachiavi e carte da gioco "Uno") mendaci, poiché risultati privi del previsto marchio di conformità europea Ce.
L’amministratore unico della società partenopea è stato denunciato a piede libero alla competente Procura della Repubblica per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi oltre che di vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Inoltre, lo stesso, non avendo dimostrato la lecita provenienza degli articoli si è reso, altresì, responsabile del reato di ricettazione.
Un piano studiato nei minimi particolari e messo in atto con una precisione straordinaria quello attuato nella notte a Campiglione di Fermo da parte di un commando ben gestito ed organizzato. Anche nei migliori piani, però, vengono trascurati dei particolari. E il particolare trascurato, in questo caso, è stato quello della presenza di un pattuglia dei carabinieri.
Era circa la mezzanotte quando un gruppo organizzato e ben preparato ha assaltato lo stabilimento produttivo del marchio Fendi, nella zona industriale di Campiglione di Fermo. In pochi minuti tutte le vie di accesso alla zona industriale sono state bloccate mettendo autocarri trasversalmente alla strada e spargendo chiodi buca gomme sull'asfalto.
In totale sarebbero 11 i furgoni utilizzati come sbarramento, tutti sottratti nella zona. Altri due furgoni, rubati ad un'azienda di Rapagnano (FM), sono stati invece utilizzati per caricare il materiale provento del furto.
Terminato il lavoro, i due furgoni - scortati da un'auto civetta - sono ripartiti per allontanarsi il piu velocemente possibile ma sono stati intercettati da una volante dei carabinieri che ne ha intimato l'alt.
Ne è subito scaturito un rocambolesco inseguimento nelle strade e nei paesi circostanti - a Ponzano di Fermo, Magliano di Tenna, Grottazzolina - fino a che, vistisi perduti, i malviventi hanno abbandonato i furgoni lungo la "Mezzina" bloccando la strada ai carabinieri e scappando nelle campagne.
Infruttuose sino ad ora le ricerche sia dei fuggitivi che dell'auto civetta. Ricerche che vedono tuttora impegnati carabinieri e guardia di finanza in tutta l'area. Sono in corso le indagini per cercare di risalire ai colpevoli e, soprattutto, per stabilire se il colpo sia andato a segno e cosa esattamente sia stato rubato.
Si è introdotto in un appartamento e mentre si calava dal balcone è caduto rompendosi una gamba. Il ladro "acrobata" è stato bloccato da una coppia di inquilini dello stabile. Si tratta di un 36enne, italiano, arrestato per furto in appartamento dai carabinieri.
L'uomo è stato poi ricoverato all'ospedale di Torrette. Non è in gravi condizioni. Il fatto è avvenuto nella serata di mercoledì, verso le 18:15. Sul posto i carabinieri della locale stazione con i quali ha collaborato, nella fase esecutiva, il nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Jesi.
Il 36enne arrestato, barese residente a Modugno, dovrà rispondere di furto aggravato e rapina impropria aggravata per aver messo a segno un furto con scasso nell’appartamento di una 85enne, sottraendole alcuni monili in oro, per un valore in via di quantificazione, al secondo piano, in un condominio di via Repubblica, a Chiaravalle.
Nello scendere attraverso i balconi e i discendenti delle grondaie, l'uomo era stato sorpreso da due condomini e, per dileguarsi, si era lasciato cadere da circa quattro metri di altezza, rovinando a terra e procurandosi lesioni agli arti inferiori. Il 36enne aveva tentato lo stesso di scappare ed aveva avuto una colluttazione con i condomini - un 51enne e un 82enne - che lo avevano avvistato: i due residenti erano riusciti a bloccarlo e a richiedere l'intervento dell’Arma che poi ha arrestato il 36enne.
Nella colluttazione, i condomini hanno riportato lesioni: uno di loro ha avuto un trauma contusivo all'addome, l'altro un trauma contusivo al braccio destro e al volto; per entrambi una prognosi di sei giorni.
Al momento dell'arresto, il 36enne aveva con sé guanti in lattice, scaldacollo per il travisamento, torcia a batteria e radio portatile. Il materiale è stato sequestrato mentre l'uomo è stato soccorso dal personale 118 e trasferito al pronto soccorso ospedale regionale di Torrette e poi ricoverato per una frattura della tibia sinistra per la quale dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico; è ricoverato in regime di arresti domiciliari, in attesa convalida.
Si sono tenuti quest’oggi i funerali di Stefano Tognetti, venuto a mancare nel pomeriggio di lunedì in seguito ad un malore fatale. Tra i fondatori del tifo organizzato e pilastro della tifoseria della Maceratese, la città di Macerata è intervenuta per porgere il suo ultimo saluto a "Lu Vekkiu", come era conosciuto da tutti.
"Lu Vekkiu" è stato trovato senza vita all'interno della sua auto di fronte allo Stadio Helvia Recina "Pino Brizi", ed è proprio da lì che è iniziata la cerimonia funebre. Tanti i tifosi della Maceratese che hanno riempito la Curva Just, con il presidente Crocioni, la dirigenza e lo staff biancorosso insieme a tutta la squadra che hanno seguito il carro funebre lungo la pista di atletica. In un momento di profonda commozione, lo stadio si è riempito di volti, abbracci e silenzi rispettosi, mentre il cuore della Maceratese si stringeva per rendere omaggio a una figura che ha rappresentato un legame inscindibile con la squadra e con la città.
Un coro unanime di affetto e di rispetto ha unito le diverse anime della Maceratese - tifosi, dirigenti, giocatori e semplici cittadini - tutti presenti per ricordare un uomo che, con la sua passione e dedizione, ha lasciato un segno indelebile. Presente anche una folta delegazione di tifosi delle squadre gemellate con la Maceratese, su tutti Mestre, oltre a San Severino Marche (i Boys Settempeda non hanno seguito la propria squadra a Trodica per partecipare ai funerali) e Castelfidardo.
Anche alcuni tifosi del Tolentino hanno portato il loro saluto in segno di rispetto. Un momento particolarmente toccante è stato il gesto del capitano della Maceratese, Luca Cognigni, che ha deposto un mazzo di fiori sul feretro di Tognetti, ricoperto dalle sciarpe da tifo.
Al fianco della compagna di Stefano, Fabiola Monachesi, e del figlio Ettore, erano in tanti a condividere il dolore, ma anche l'orgoglio per aver conosciuto un uomo che con la sua passione ha rappresentato un simbolo per la città.
Dopo la cerimonia allo stadio, i tifosi si sono uniti in corteo per accompagnare "Lu Vekkiu" nel suo ultimo cammino verso la Chiesa dell'Immacolata in Corso Cavour, dove si è tenuto il rito funebre. All'uscita, ancora una volta, i cori della curva hanno risuonato per salutarlo un'ultima volta.
Stefano, con il suo amore per la Maceratese e per la sua città, era una presenza costante, sempre in prima linea per sostenere e vivere i colori biancorossi, nonostante le difficoltà e le vicissitudini che si sono susseguite negli anni. La sua passione instancabile, espressa in ogni partita e in ogni incontro, aveva fatto di lui non solo un tifoso, ma una vera e propria istituzione, un simbolo di fedeltà in grado di crescere tanti giovani tifosi biancorossi.
"Lu Vekkiu" è stato salutato con una partecipazione che raramente si vede, una manifestazione sincera di quell'amore incondizionato che egli stesso aveva sempre nutrito per la sua Maceratese. Il suo spirito continuerà a vivere nei canti della curva, nei cori e nelle bandiere, e il suo ricordo rimarrà una testimonianza del legame profondo e autentico che ha sempre unito Stefano alla Maceratese.
(Foto di Francesco Tartari)
Malore fatale alla guida del camion: muore un 56enne dopo aver impattato con il mezzo pesante contro il guardrail. La tragedia si è consumata questa mattina, intorno alle 11,30, in A14.
Nonostante i tentativi di rianimazione, per l'uomo, di origini laziali, non c'è stato nulla da fare. Il camionista stava viaggiando, al volante del mezzo pesante senza carico, in direzione sud quando al chilometro 266, nel territorio comunale di Porto Sant'Elpidio, quando ha accusato un malore.
Il tir è andato a impattare contro il guardrail. Dall'autostrada è scattato l'sos. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, la polizia autostradale della sottosezione di Porto San Giorgio e i vigili del fuoco sia da Civitanova Marche che da Fermo.
Richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza che è atterrata lungo la corsia per far scendere il personale sanitario e poi spostarsi nella zona industriale di Porto Sant'Elpidio. I sanitari hanno provato a rianimare l'uomo ma invano. In A14 si sono creati diversi chilometri di coda.
In auto con diverse armi: i carabinieri denunciano un 20enne. Il giovane, di cittadinanza kosovara ma residente a Macerata, è stato controllato nei giorni scorsi, nella frazione Sforzacosta, mentre era alla guida della sua autovettura.
Il 20enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Il giovane all’atto del controllo era, infatti, in possesso di un tirapugni in metallo, custodito nella tasca dei pantaloni, e di due coltelli, uno a farfalla e uno a serramanico, occultati a bordo del veicolo. Le armi sono state sequestrate e poste a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Un 20enne italiano invece, anch’egli residente a Macerata, è stato controllato nel capoluogo mentre era alla guida della sua autovettura ed è risultato in possesso di un frammento di hashish del peso di 0,5 grammi. Il giovane è stato segnalato al prefetto per uso personale di sostanze stupefacenti, con conseguente ritiro della patente di guida.
I militari della Stazione di Monte San Giusto, a seguito di querela presentata da un 26enne del luogo, hanno denunciato per truffa un 49enne con residenza in Germania.
Il 26enne, acquistata per 35.000 euro una vettura di un noto marchio tedesco dal 49enne, e firmati i documenti presso un’agenzia locale, non vedendo concretizzarsi l’immatricolazione del veicolo, dopo diverse settimane di attesa ha deciso di rivolgersi a un legale.
Il giovane, quindi, ha potuto verificare presso l’Agenzia delle Entrate che la vettura non poteva essere immatricolata in Italia poiché non risultava assolto il pagamento dell’IVA. Il 26enne ha inoltre appurato che il veicolo non era formalmente di proprietà della concessionaria tedesca, come dichiarato dal venditore, bensì di un privato olandese.
A causa di tali inadempienze, il giovane acquirente si è trovato costretto a sostenere un ulteriore esborso di 7.700 euro all’Agenzia delle Entrate di Macerata, indispensabile per sanare le pendenze fiscali e procedere con l’immatricolazione.
Tamponamento a catena questa mattina, poco dopo le 8,15, lungo la strada statale 361 “Septempedana”, all’altezza della frazione Taccoli di San Severino Marche.
Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, quattro mezzi sono entrati in collisione pochi metri prima della rotonda davanti al bar Scuriatti con direzione Treia – centro urbano.
A scontrarsi un autocarro Fiat Iveco Daily ,condotto da un sessantenne di origini foggiane, un autocarro Nissan Townstar condotto da un cinquantenne settempedano, un’autovettura Seat Leon condotta da un cinquantenne maceratese e un’autovettura Hyunday i20 condotta da una cinquantenne treiese. Per tutti solo ferite lievi.
Gli agenti della polizia locale, oltre ai rilievi di legge, hanno garantito la regolamentazione della viabilità insieme al personale Anas.
Operazione ad ampio raggio sul territorio provinciale condotta dai finanzieri maceratesi con sequestro di oltre 100.000 articoli tra giocattoli privi del marchio CE e potenzialmente insicuri per la salute dei consumatori
Gli interventi hanno permesso di rinvenire e sequestrare, in varie distinte attività commerciali, dislocate sul territorio provinciale, oltre 100.000 articoli di vario genere, tra i quali bigiotteria, bomboniere, prodotti per la persona, la casa e il giardinaggio, riconducibili alla festa di Halloween e privi delle informazioni minime dal «Codice del Consumo»,volto a garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni, chiaramente visibili e leggibili, relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore, nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, le quali devono essere rese almeno in lingua italiana, allo scopo di utilizzare, in tutta sicurezza, il prodotto acquistato. Per le irregolarità constatate, ogni operatore rischia sanzioni amministrative da 516 a 25.823 euro.
Sono stati altresì sottoposti a sequestro anche giocattoli, privi della marcatura CE e delle avvertenze previste sulla sicurezza, il quale prevede che sulle etichette che accompagnano i prodotti siano necessariamente riportate le informazioni relative ai requisiti essenziali di sicurezza, all’età minima degli utilizzatori e, soprattutto, sia indicato il divieto di utilizzo per persone rientranti in determinate fasce d’età.
I relativi responsabili sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio, per l’applicazione dei provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo.
Un amministratore di sostegno incaricato di gestire il patrimonio di un suo familiare affetto da gravi deficit cognitivi e inabile a gestire autonomamente i propri interessi, è accusato di aver sottratto oltre 120mila euro dal conto corrente dell'assistito.
Il gip presso il Tribunale di Macerata ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore pari a 120mila euro, tra cui due immobili e somme di denaro presenti sui conti dell'indagato, per garantire la restituzione delle somme sottratte al soggetto inabile.
La guardia di finanza del Comando provinciale di Ancona ha così concluso un'operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, che ha condotto alla denuncia di un amministratore di sostegno per peculato. L'uomo, incaricato di gestire il patrimonio di un suo familiare affetto da gravi deficit cognitivi e inabile a gestire autonomamente i propri interessi, è accusato di aver sottratto oltre 120mila euro dal conto corrente dell'assistito.
Le indagini, condotte dai finanzieri della Tenenza di Fabriano, hanno fatto emergere che l'amministratore avrebbe prelevato ingenti somme destinate a garantire il benessere e le cure del familiare, trasferendole sul proprio conto tramite bonifici o prelievi in contanti. I soldi, che avrebbero dovuto coprire le spese di mantenimento e i trattamenti medici necessari, sono stati invece utilizzati a scopo personale, tradendo la fiducia e la responsabilità legale dell'incarico.
L'accertamento delle condotte illecite dell'amministratore infedele è stata resa possibile grazie a un'accurata ricostruzione investigativa delle operazioni finanziarie attraverso l'esecuzione di meticolosi accertamenti bancari e la raccolta di testimonianze da persone informate sui fatti.
La figura dell'amministratore di sostegno, equiparata a quella di un pubblico ufficiale, comporta l'assunzione dell'obbligo di garantire le tutele di persone non in grado di provvedere ai propri interessi.
Per questo motivo, l'uomo è stato denunciato per peculato, reato che prevede sanzioni per l'appropriazione indebita di beni altrui da parte di chi riveste ruoli pubblici.
Profondo cordoglio a Porto Recanati per la scomparsa dell’ex sindaco Roberto Mozzicafreddo. L’uomo è morto all’età di 74 anni a seguito di una malattia che non gli ha lasciato scampo.
Mozzicafreddo è stato alla guida della giunta comunale della città costiera dal 2016 al 2021. Molte le sfide che ha dovuto affrontare dal terremoto (che ha colpito comunque marginalmente la costa) al Covid.
Cordoglio è stato espresso anche dall’attuale primo cittadino di Porto Recanati Andrea Michelini: “Alla moglie, ai figli, ai nipoti e ai familiari tutti giungano le più sentite condoglianze in questo momento di dolore”, ha scritto il sindaco.
Gli ha fatto eco la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini: “Da sindaci, abbiamo percorso un pezzettino di strada insieme: una persona disponibile, pacata, che amava la sua città e svolgeva il suo ruolo con dedizione. Alla sua famiglia e ai suoi cari vanno le nostre più sentite condoglianze”.
Anche il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, ha voluto esprimere la sua vicinanza per la morte di Roberto Mozzicafreddo. "Da sindaco di Porto Recanati – ha ricordato monsignor Marconi – durante gli anni del suo mandato non è mai mancata la collaborazione istituzionale e la sua vicinanza per la realizzazione di azioni e progetti che potessero migliorare la vita dei suoi concittadini. Voglio perciò ricordare l’uomo e l’amministratore pubblico che ha saputo guidare la sua città in momenti difficili e da buon padre di famiglia nella realizzazione del bene comune".
Mozzicafreddo lascia la moglie, i figli e i nipoti.
La mamma muore, i figli sgomberano il garage della sua abitazione e scoprono un arsenale. L’episodio è avvenuto ad Ancona, dove questa mattina due fratelli hanno denunciato d'aver trovato nell’immobile quattro fucili, una bomba a mano dotata di spoletta e una bomba da mortaio.
I due hanno riferito al personale di polizia che il secondo marito della madre, deceduto molti anni orsono, era un capitano dell'esercito in pensione. Subito è scattato l'intervento di personale specializzato dell'Ufficio Armi e del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della questura che si è recato sul posto per la messa in sicurezza del garage e delle aree adiacenti. Infatti il locale era in un condominio della zona Baraccola dove insistono altri otto appartamenti.
Allertata anche la prefettura di Ancona che ha richiesto agli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Bologna (specializzato nel maneggio, rimozione e brillamento di armi da guerra) un intervento per la rimozione delle bombe e il loro successivo brillamento presso una cava della provincia.
Un equipaggio del Nucleo arrivato ad Ancona con urgenza ha portato a termine l'operazione, con l'ausilio di un'unità della Croce Rossa che ha curato gli aspetti sanitari. La bomba a mano è risultata, dopo attenta ispezione, vuota, mentre la bomba da mortaio era perfettamente funzionante e è stato dunque necessario farla brillare. Non si è reso necessario evacuare persone dalle proprie abitazioni.
Una scossa di terremoto magnitudo 3.7 è stata registrata in mare a 25 km di profondità, secondo le rilevazione dell'Ingv, davanti alla costa anconetana intorno alle 17:48 di oggi, martedì 29 ottobre. L'epicentro è stato indicato in mare.
L'episodio sismico è stato avvertito dalla popolazione dei centri di Senigallia, Ancona e nel Pesarese. Al momento non si registrano danni.
La stazione di Ancona del soccorso alpino è intervenuta nel pomeriggio per soccorrere un climber che stava praticando l'arrampicata sportiva presso la Falesia di Falcioni. L'uomo ha riportato un trauma alla caviglia.
Mentre stava arrampicando sui primi metri della via, ha perso l'appiglio ed è caduto rovinosamente a terra. Una volta sul posto, i tecnici del soccorso alpino, congiuntamente con gli operatori del 118 e i vigili del fuoco, hanno provveduto a stabilizzare ed imbarellare il paziente. Successivamente l'uomo è stato trasportato mediante la "barella portantina" fino all'ambulanza, per poi essere condotto in ospedale.
Scontro tra auto e moto: 27enne soccorso in eliambulanza, è grave. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle 14, lungo la provinciale Bellaluce, meglio nota come Strada dei Pali, all'incrocio con viale Nazario Sauro, nel territorio comunale di Recanati.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio della polizia locale. Stando alle prime notizie, il giovane in sella al motociclo proveniva da Recanati in direzione Loreto quando è avvenuto l'impatto laterale con l'Alfa Romeo Giulietta guidata da un uomo di 79 anni, recanatese, proveniente da Porto Recanati.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze (una della Croce Gialla di Recanati e una della Croce Verde di Civitanova, ndr) e un'automedica. Ad avere la peggio è stato il giovane in sella alla due ruote, originario di Recanati, per il quale è stato necessario il trasporto d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. Si trova in gravi condizioni.
Anche il 79enne al volante dell'auto è stato trasferito per accertamenti all'ospedale di Civitanova Marche. Il tratto interessato dal sinistro è rimasto chiuso al traffico sino al completamento delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza. Presenti anche i carabinieri della Compagnia di Civitanova ed i vigili del fuoco.
Le Fiamme Gialle di Camerino hanno scoperto 6 immobili locati in "nero" per quasi 80mila euro: sanzionati 9 proprietari. L'attività ispettiva ha consentito di ricostruire un articolato sistema di evasione.
Un gruppo di proprietari, tra loro legati anche da vincoli familiari, aveva infatti locato diversi immobili, facenti parte di un rilevante patrimonio immobiliare, alcuni con regolare contratto di affitto ma altri senza registrarne i contratti e dichiararne le entrate.
Completati i preliminari accertamenti patrimoniali/fiscali è stata ottenuta l'autorizzazione per l'accesso domiciliare, provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata, al fine di esperire le ricerche documentali presso le abitazioni.
L'attività ispettiva ha fatto emergere la documentazione inerente le locazioni degli immobili relative al patrimonio in parola nonché agli affitti regolarmente denunciati, di contro, sono stati rinvenuti appunti su incassi in nero di ulteriori locazioni non registrate all'Agenzia delle Entrate.
Dall'acquisizione della documentazione e dalle informazioni acquisite dagli affittuari, senza contratto, è emerso che ben nove, tra proprietari originari ed eredi del patrimonio familiare, avevano dato in locazione sei fabbricati commerciali di loro proprietà senza regolare contratto d’affitto e senza la comunicazione della locazione all’Agenzia delle Entrate.
L'operato delle Fiamme Gialle si è concentrato per i periodi di imposta che vanno dal 2018 al 2024 e dal controllo fiscale è emersa un’evasione fiscale non dichiarata all'Erario pari a 68.186,16 euro nonché è stata segnalata, per l’anno 2023, un'ulteriore base imponibile da dichiarare pari a 10.106,97 euro.
Inoltre, in capo ad un proprietario originario è stata contestata la violazione di cui all'articolo 12 del decreto legislativo del 21 marzo 1978, numero 59, per l'omessa comunicazione all'autorità locale di pubblica sicurezza di sei conduttori dei propri immobili locati in nero.
Agente della polizia locale aggredito con un pugno, un automobilista denunciato a piede libero. È quanto avvenuto qualche giorno fa, a Macerata, quando una pattuglia impegnata nel servizio di controllo alle scuole, è dovuta intervenire a causa di un litigio tra due automobilisti per una mancata precedenza in un parcheggio.
Un agente, per evitare che arrivassero alle mani, è intervenuto per separare i due e invece ha avuto la peggio: è stato aggredito ricevendo un pugno che gli ha causato lesioni guaribili in 30 giorni. L’aggressore è stato condotto in Comando e denunciato a piede libero.
Da segnalare proprio come in questo periodo gli agenti della polizia locale di Macerata siano impegnati in un corso di formazione sulla gestione situazionale condotto da personale qualificato della Mastery Program. Il corso, che si tiene sia in ambienti chiusi che aperti in modo da rappresentare diversi contesti di azione, riguarda la sicurezza del personale e in particolar modo si incentra sulla comunicazione.
"Due tematiche importanti soprattutto per quegli agenti che sono impegnati quotidianamente in attività di controllo su strada, anche in orario notturno - commenta l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. La polizia locale è occupata in un settore che richiede un costante aumento di competenze e per questo è importante investire sulla formazione del personale per prepararlo ad affrontare le diverse situazioni che potrebbero verificarsi nello svolgimento delle loro mansioni. La formazione è indispensabile anche al fine di far rispettare le norme e allo stesso tempo per garantire diritti e incolumità nei confronti di chi si agisce".
“Il corso di formazione ha cadenza settimanale in modo che chi lo frequenta ha il tempo necessario per interiorizzare le tecniche e le attività da compiere ed essere pronti a fronteggiare e risolvere nel migliore dei modi situazioni di un certo tipo", interviene il comandante Danilo Doria.