Malore fatale mentre si trova in auto, scompare a 59 anni lo storico tifoso della Maceratese Stefano Tognetti. L'uomo è stato trovato accasciato sul volante della propria vettura nel pomeriggio, intorno alle 17:30, proprio davanti allo stadio Helvia Recina "Pino Brizi" che spesso lo ha visto protagonista sugli spalti.
Tognetti, infatti, coltivava una grande passione per il calcio. Faceva parte della Curva Just (la tifoseria organizzata della Rata, ndr) da molti anni ed era vicepresidente dell'Atletico Macerata. In passato ha anche ricoperto l'incarico di segretario nella società Macerata 1921.
I sanitari del 118 accorsi sul posto hanno tentato in ogni modo di rianimarlo, ma senza successo. Di professione assicuratore, Tognetti lascia la compagna Fabiola Monachesi ed il figlio Ettore.
"Stefano Tognetti incarnava la maceratesità più viscerale ed autentica - con queste parole la società biancorossa ha salutato il proprio tifoso sui social. Tra i fondatori del tifo organizzato, profondo conoscitore della gloriosa storia biancorossa. Da sempre in prima linea per conservare ed archiviare negli appositi spazi comunali libri e cimeli che altrimenti si sarebbero persi dopo i fallimenti societari che si sono succeduti negli anni. Fondatore del giornale "Goal" che per anni veniva distribuito allo stadio, ideatore di tante coreografie e iniziative solo per amore verso questa città e questi colori. Riposa in pace Vekkiu".
L'ultimo saluto avverrà mercoledì 30 ottobre alle ore 14:30 presso lo stadio Helvia Recina "Pino Brizi", per poi procedere in corteo sino alla chiesa dell'Immacolata di Macerata dove si terrà il rito funebre.
Picchia e rapina un passante a Porto Sant'Elpidio e poi fa perdere le sue tracce. La latitanza di un 32enne di origini romene è durata, però, soltanto pochi mesi: i carabinieri lo hanno rintracciato nel suo paese d'origine e nella mattinata di domenica lo hanno arrestato.
L'uomo, condannato a inizio 2024, si era reso irreperibile. La rapina era avvenuta la notte del 20 marzo del 2017 quando il 32enne, insieme a un connazionale, ha avvicinato, a Porto Sant'Elpidio un passante e, con la scusa di chiedergli una sigaretta e qualche spicciolo, gli ha puntato un coltello alla gola per poi rapinarlo.
Non contento, lo ha picchiato e immobilizzato a terra con un piede sul collo causandogli lesioni personali tra cui traumi alla testa e a una mano. L'aggressore e il suo connazionale sono stati identificati e denunciati per rapina pluriaggravata e lesioni ma, subito prima della sentenza, il pregiudicato ora assicurato alla giustizia, era scomparso lasciando l'Italia. Il soggetto era ricercato perché colpito da ordinanza di custodia in carcere per l'espiazione di un cumulo pene di quasi 11 anni.
L'attività investigativa condotta dai carabinieri del Reparto Operativo di Fermo ha consentito di localizzare l'uomo che è stato arrestato mentre si trovava un'abitazione nella città di Giurgiu, lungo il confine con la Bulgaria. Salgono così a otto, dall'inizio dell'anno, i catturandi localizzati e arrestati all'estero dai carabinieri di Fermo.
Una coppia pranza e poi tenta di allontanarsi dal ristorante senza pagare, i dipendenti se ne accorgono e chiamano il "112": quando sul posto arrivano le Volanti della Questura, lei inizia a denudarsi mentre lui sfonda il finestrino dell'auto dei poliziotti.
È quanto capitato nel primo pomeriggio di domenica sul lungomare Gramsci di Porto San Giorgio. Un uomo e una donna, entrambi di origini nordafricane, dopo aver pranzato in un locale, intorno alle 13:30 si sono allontanati senza pagare il conto ma sul posto sono arrivati poco dopo le Volanti.
La donna, alla vista degli agenti, ha iniziato a spogliarsi in pieno lungomare Gramsci, davanti agli occhi sbigottiti dei passanti. Per riportarla alla calma i poliziotti hanno avuto il loro bel da fare. L'uomo che era con lei, nel frattempo, si era allontanato ma è stato poco dopo rintracciato. Fatto salire sull'auto dei poliziotti, ha iniziato a scagliarsi contro un finestrino distruggendolo.
La donna è stata accompagnata dai sanitari del 118 all'ospedale per essere sottoposta ad accertamenti medici. L'uomo, invece, è stato accompagnato in Questura e ora rischia la denuncia. Nel pomeriggio, invece, i poliziotti hanno dovuto riportare alla calma un uomo di origini africane che aveva dato in escandescenza durante un controllo.
Al 112, infatti, era arrivata una segnalazione per delle auto forzate in viale Trento. Lì i poliziotti hanno fermato quell'uomo che alla vista delle divise ha perso le staffe. Anche lui è stato identificato.
I carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno arrestato un 30enne pregiudicato tunisino, privo di permesso di soggiorno, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Sorveglianza di Ancona.
Lo straniero – condannato dal Tribunale di Macerata per il reato di spaccio di stupefacenti, commesso nella stessa cittadina rivierasca nel 2021 - è stato condotto nella sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.
Ha tentato di sfuggire alle fiamme che si sono sprigionate all'interno del suo appartamento in via Trieste ad Ancona gettandosi dalla finestra. Un uomo è stato trasportato all'ospedale di Torrette in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. È il bilancio di un incendio avvenuto, alle 18:30 di domenica, all'interno di un appartamento situato al secondo piano di una palazzina.
Sul posto i vigili del fuoco hanno domato l'incendio. Sul posto due squadre, con il supporto di un’autoscala, hanno messo in sicurezza l’area colpita. Sul luogo del rogo anche i sanitari della Croce gialla. L' uomo, di origini sudamericane, è uno dei cinque inquilini che abitano l'appartamento all'interno nel quale si sono sprigionate le fiamme.
Preso dal panico, si è gettato dalla finestre al secondo piano dell'edificio. Secondo quanto si apprende le sue condizioni non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Investimento a Civitanova Marche: un uomo di 47 anni è stato trasferito a Torrette in eliambulanza. Il fatto si è verificato nella serata di sabato, intorno alle 21, nel quartiere di Fontespina, lungo la Statale 16 Adriatica. Per cause da accertare il conducente di una Ford Fiesta ha colpito il pedone, residente a Porto Potenza, intento ad attraversare la strada. Scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e della Croce Rossa di Porto Potenza Picena.
Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione ed i traumi riportati dal ferito, hanno deciso di richiedere l'ausilio dell'elisoccorso. L'uomo è stato, quindi, trasferito con un volo notturno all'ospedale Torrette di Ancona, dove svolgerà più approfonditi controlli. Non si troverebbe in pericolo di vita. Ai rilievi del sinistro procedono i carabinieri della Compagnia di Civitanova.
I carabinieri della stazione di Monte San Giusto, a seguito della querela presentata da una docente 48enne del luogo, hanno denunciato un 22enne di Castel Volturno per truffa.
La montesangiustese, nel mese di febbraio 2024, mentre era alla ricerca, su internet, di una nuova polizza Rca per la sua vettura è stata contattata da un sedicente "broker assicurativo" che le proponeva buone condizioni con una nota compagnia assicurativa on-line. La donna, dopo aver pagato la somma di 224 euro, ha ricevuto telematicamente dal broker il certificato della polizza Rca.
Nel successivo mese di luglio, in occasione della scadenza semestrale, la docente ha appreso, chiamando il numero verde rilevato sulla polizza della compagnia assicurativa, che la polizza di cui era titolare era inesistente.
Le indagini effettuate a 360 gradi, dalla Stazione di Monte San Giusto, hanno permesso di giungere all’identificazione di un 22enne di Castel Volturno, che è stato denunciato. Al giovane è stata bloccata e recuperata, dai due conti correnti di cui è titolare, la somma complessiva di 152,29 euro.
La stazione dei carabinieri di Mogliano, comandata dal maresciallo Marcello Bragagnolo, nel giro di pochi giorni dopo il caso ai danni di un'imprenditrice edile del luogo (leggi qui), ha denunciato all’autorità giudiziaria un’altra persona che si è resa responsabile di truffa. La vittima, stavolta, è un artigiano locale.
Nel mese di luglio 2024 l'uomo, attratto dall’annuncio di vendita di un "mini escavatore" pubblicato da una ditta di Spoleto sulla piattaforma e-commerce "Marketplace", ha preso contatto con i venditori.
Dopo la contrattazione per l’acquisto del mezzo, avvenuta con un sedicente dipendente della ditta spoletina, l’artigiano ha versato, tramite bonifico bancario, la somma di 1.301 euro, quale acconto, mentre il saldo sarebbe stato pagato al momento della consegna.
Consegna mai avvenuta anche perché il sedicente venditore si è reso irreperibile. Le indagini informatiche, telematiche e bancarie messe in atto dai militari, hanno permesso di identificare una 30enne, senza fissa dimora, del Bergamasco che utilizzando un "falso profilo" della ditta spoletina ha, purtroppo, tratto in inganno l’artigiano.
La tragedia si è consumata nella mattinata di sabato, intorno alle 9:30, quando una signora di 64 anni, di origini straniere, ha perso la vita precipitando dal ballatoio posto al terzo piano di un palazzo, in via Mario Ramundo, a Tolentino.
A dare l'allarme è stato un passante. La donna è caduta da un corridoio esterno a cui sono collegate le scale condominiali.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 con un'ambulanza e un'automedica. I medici non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso: l'impatto con il suolo ha provocato traumi di gravità tale che ogni tentativo di rianimare la vittima è stato vano.
Per ricostruire la dinamica dell'accaduto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia. Non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto. La salma è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali.
Incidente stradale nel pomeriggio, intorno alle 17, lungo l'autostrada A14. All'altezza dell'uscita di Porto Recanati, in direzione sud, un'auto ha sbandato finendo contro il guardrail.
Da definire ancora la dinamica del fatto, al vaglio della polizia stradale. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 che hanno liberato, con il supporto dei vigili del fuoco del distaccamento di Osimo e Civitanova Marche, il ragazzo (che era la guida del mezzo) e la ragazza che si trovavano all'interno dell'abitacolo della vettura. Entrambi sono stati portati all'ospedale regionale Torrette di Ancona. Non si troverebbero in gravi condizioni.
Tolentino e mondo della cultura in lutto per la scomparsa dell’artista Giorgio Ciommei. Pittore particolarmente apprezzato sia dalla critica che del pubblico, ha sempre vissuto nella sua casa prospicente a piazza San Nicola insieme alla moglie Carla e ai figli Laura e Francesco.
Protagonista della vita culturale e artistica della città di Tolentino, Ciommmei è stato un punto di riferimento per tanti artisti marchigiani e non solo. Ha vinto e ha partecipato a diverse giurie della Biennale dell’Umorismo, di cui ha disegnato nel 1979 anche il manifesto della decima edizione e ha riorganizzato l’esposizione delle opere del Miumor - Museo dell’Umorismo e della Caricatura, di cui è stato anche direttore artistico e autore del logo. In questi ultimi anni, a seguito di una malattia, si era ritirato a vivere a Grottamare.
Ciommei, pittore, disegnatore, incisore, scultore, era nato a Tolentino nel 1937. Ha iniziato la sua attività artistica nel 1960, partecipando a prestigiose mostre collettive e tenendo numerose “personali”, sia nella regione d'origine che in importanti esposizioni e gallerie nazionali,confrontandosi inoltre con le diverse correnti d'arte contemporanea in alcune fra le principali rassegne del settore. Molti i premi e i riconoscimenti critici al suo eclettismo e valore artistico.
“A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città tutta - ha detto il sindaco Mauro Sclavi – partecipo al lutto che ha colpito la famiglia Ciommei per la scomparsa del caro Giorgio. Pittore di straordinario talento, è stato un ispiratore di tanti eventi culturali ed artistici. Ci lascia un grande patrimonio pittorico e artistico”.
“Apparentemente burbero, era dotato di una grande umanità e di uno spiccato senso dell’umorismo. Sapeva trovare il lato artistico in ogni più piccola cosa, trasformandola nei suoi complessi dipinti in un capolavoro. Uomo d'arte antico e moderno insieme, Ciommei, come è stato scritto, ci ha affidato un'interminabile e variegata proposizione di opere – disegnate, dipinte, graffite, incise, scolpite – attivando un dialogo sapiente tra il suo e il nostro sentire, tra pensiero e fantasia, tra anima e tecnica. Ricordo ancora come da bambino ci animava le nostre notti d’estate, lui e il fratello Cesare”.
Scriveva Marilena Pasquali fondatrice e direttrice del Museo Morandi di Bologna, in occasione di una personale dedicata a Giorgio Ciommei dal Miumor, “A livello nazionale ed internazionale si tratta di una vera scoperta, dal momento che Ciommei è artista di forte interiorità, di grande caratura etica e di acuminata raffinatezza pittorica, un artista che vale la pena di studiare a fondo e di far conoscere sempre meglio attraverso le sue opere, in cui un ventaglio tecnico moltoarticolato – dipinti ad olio, disegni a china, pastelli e acqueforti - si fa linguaggio e immagine, piegandosi di volta in volta alle sue esigenze espressive”.
Due patenti ritirate per guida in stato di ebrezza e un arrestato. È il bilancio dei controlli effettuati nei giorni scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Macerata.
La sezione radiomobile della Compagnia di Macerata, nel centro cittadino del capoluogo, ha denunciato un cittadino marocchino 31enne di Macerata per guida in stato di ebbrezza alcolica, il quale è stato riscontrato positivo all’accertamento etilometrico, con un tasso pari 0,92 g/l., incorrendo anche nel ritiro della patente di guida;
Sanzionato amministrativamente un 25enne di Pollenza per guida in stato di ebbrezza alcolica, poiché all’accertamento etilometrico è risultato avere un tasso pari a 0,60 G/L. La patente di guida è stata ritirata sul posto e il veicolo affidato a persona idonea.
I militari della Stazione di Corridonia hanno ,invece, arrestato un 44enne ascolano, dando esecuzione al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova su ordine dell’ufficio di Sorveglianza di Macerata. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Fermo come disposto dalla stessa autorità giudiziaria.
Ruba una e-bike da mille euro davanti a un negozio di Altidona (Fermo) ma viene ripreso dalle immagini della videosorveglianza. E proprio i filmati consentono ai carabinieri di identificarlo e denunciarlo. A finire nei guai è un uomo di 56 anni residente nello stesso comune fermano.
Per i carabinieri è responsabile del furto di una e-bike, del valore di circa mille euro, avvenuto nell'area privata di un'attività commerciale di Marina di Altidona, ma l'analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati ha permesso di ricostruire la dinamica del furto. La e-bike è stata recuperata dai carabinieri e restituita alla legittima proprietaria, anche lei residente ad Altidona.
Nel contrasto a furti e rapine, i carabinieri, proprio nei giorni scorsi, hanno denunciato sulla costa quattro pregiudicati, due residenti nel Fermano, altri due in Puglia, perché trovati in possesso di arnesi da scasso e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Ma non solo furti. Ieri sera la polizia di Stato è stata chiamata a intervenire prima a Porto San Giorgio e poi a Porto Sant'Elpidio per due distinti interventi. Nel primo, intorno alle 21,45, per riportare alla calma un ragazzo che ha dato in escandescenza lungo la statale Adriatica, nel secondo, intorno alle 3 di notte, per una ragazza schiaffeggiata sempre lungo la Ss16.
"Avevo un'ossessione, quella di capire perché mia moglie mi voleva così male. Il coltello l'ho preso a casa mia. Dell'omicidio ricordo solo un urlo. Sono tornato in me quando ho visto mia figlia e la mia mano sporca di sangue". È il racconto fatto oggi in aula, davanti alla Corte di Assise di Ancona, da Franco Panariello, il 56enne campano che il 14 ottobre del 2023 ha ucciso a coltellate la moglie Concetta Marruocco, 53 anni.
Dopo l'accoltellamento, che sostiene di non ricordare, Panariello disse alla figlia: "Chiama una ambulanza, chiama i carabinieri, vedi che ho fatto a mamma". Il delitto si consumò di notte a Cerreto d'Esi, nonostante all'imputato fosse stato applicato un braccialetto elettronico a seguito di un divieto di avvicinamento; il dispositivo però non entrò in funzione perché probabilmente scarico.
Panariello è reo confesso per il femminicidio della moglie, da cui si stava separando, e questa mattina, durante l'esame in aula come imputato, ha ribadito su domanda del pubblico ministero Paolo Gubinelli di aver uccido lui la consorte. "Sì, purtroppo sono stato io", ha ammesso.
Il pm ha proseguito l'esame chiedendo il motivo per cui, se voleva solo un chiarimento dalla moglie, si fosse portato dietro il coltello, e perché fosse andato dalla moglie in piena notte. "Non lo so. - ha risposto - Se volevo farle del male avrei potuto farlo in qualsiasi orario, conoscevo a memoria gli spostamenti di mia moglie". Il coltello, secondo Panariello, serviva solo a intimidirla "nel caso non mi avesse lasciato parlare".
Panariello ha raccontato di aver trovato le chiavi di casa dentro un borsone delle vacanze, molto tempo prima e di averle tenute e usate quella sera per aprire la porta. Il pm lo ha incalzato, ricordandogli che colpì la moglie 39 volte: l'imputato ha detto di non ricordarlo: "Non lo so dire, ho solo dei flash, non ricordo nemmeno che ho usato un coltello".
Ha spiegato che quel periodo era stressato: "Non dormivo più notte per le menzogne che mia moglie ha detto su di me (in merito al processo per maltrattamenti che si è chiuso ieri con una condanna a 5 anni per Panariello, ndr), volevo solo chiarirmi, io l'ho amata più della mia vita". Prossima udienza il 17 dicembre per discussione e sentenza.
La salita di Borgo San Giuliano si conferma una trappola per gli autocarri. L’ennesimo episodio è avvenuto nel pomeriggio, poco dopo le 18:00, nell'ormai celebre snodo tra la salita di Borgo San Giuliano e l’imbocco con viale Leopardi, nel centro cittadino di Macerata.
L'autista, di nazionalità straniera, stava procedendo in direzione viale Leopardi quando si è reso conto di non poter proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada. A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi.
Sul posto è intervenuta la polizia locale per direzionare il traffico, particolarmente intenso visto che il fatto è avvenuto in coincidenza con l'orario di uscita da lavoro, e per consentire al camion di immettersi su strada.
La soluzione attuata è stata quella di chiudere momentaneamente al traffico viale Diomede Pantaleoni e far procedere il mezzo pesante contromano in modo che potesse affrontare la rotatoria dello Sferisterio. Si tratta del terzo episodio analogo negli ultimi quattro mesi.
Serrati controlli sulla movida universitaria a Camerino. Nel corso dell’attività, svolta da personale della questura di Macerata, del reparto prevenzione Crimine Umbria Marche e da unità cinofile della questura di Ancona, sono stati controllati alcuni esercizi pubblici e identificati circa 100 avventori, alcuni dei quali sono risultati gravati da pregiudizi penali.
Nell’ambito dell’attività, sono stati rinvenuti e sequestrati all’esterno di uno dei locali sottoposti a controllo, diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un totale di circa 20 grammi, verosimilmente gettate da alcuni avventori prima del controllo da parte della polizia.
Uno degli avventori è stato invece trovato in possesso di grammi 2.5 di sostanza stupefacente motivo per cui è stato segnalato alla Prefettura di Macerata.
Si sta concludendo in queste ore una vasta operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, su delega dell'European Public Prosecutor's Office (Eppo) sedi di Milano e Bologna, che sta smantellando in tutta Italia un'associazione per delinquere cinese, finalizzata a una frode fiscale internazionale per centinaia di milioni di euro e al riciclaggio.
Complessivamente, per le attività in corso stanno operando 250 finanzieri, 80 autovetture, un elicottero, quattro unità cinofile cash-dog e apparecchiature scanner per la ricerca di intercapedini.
Scoperta e sequestrata una "Chinese Underground Bank" dotata di veri e propri sportelli bancari abusivi e occulti, utilizzati per raccogliere, stoccare e riconsegnare il denaro da riciclare. Essi erano situati a Cvitanova Marche e Corridonia. Presso i tre sportelli bancari, celati all’interno di una villa di un’agenzia viaggi e di un Cash&Carry, l’organizzazione cinese si occupava di raccogliere denaro da riciclare e di stoccarlo, per poi consegnarlo i clienti che ne avevano preventivamente ordinato il prelievo.
Per garantire la massima velocità e riservatezza delle operazioni, spiegano le Fiamme Gialle, "l’organizzazione inoltre aveva fornito gli uffici dell’agenzia viaggi di una macchina conta soldi e aveva la disponibilità di un adiacente caveau, ove procedere alle successive operazioni di stoccaggio delle banconote. Il denaro contante poi veniva ritirato direttamente agli sportelli o inviato in diverse regioni d’Italia mediante “corrieri” ovvero trasferito all’estero tramite “conti virtuali” con destinazione finale la Cina. I clienti, a fronte del prelievo del denaro contante, procedevano a effettuare bonifici su conti correnti nazionali ed esteri riconducibili ai componenti dell’associazione criminale che, per tale servizio, trattenevano una percentuale sulle somme movimentate".
Sono stati così apposti i sigilli su 9 unità immobiliari, cinque attività di ristorazione, conti correnti e autovetture di lusso (Porsche, Audi e Mercedes). In particolare, "è stata sequestrata una cittadella commerciale a Civitanova Marche".
Finisce fuori strada con l'auto e fa un volo di oltre cinque metri nel fossato. È quanto avvenuto intorno alle 12:30 di questa mattina sulla strada provinciale Mezzina, nel territorio comunale di Castel di Lama. Sul posto è immediatamente intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del comando centrale di Ascoli Piceno che, con l'ausilio dell'autogru, ha riportato sul piano stradale il mezzo scivolato nel fosso per oltre cinque metri. Illeso il conducente ma per recuperare l'auto, data la zona particolarmente impervia, sono state necessarie quasi due ore di lavoro.
Alberi cadono sulle autovetture in sosta: sono gli effetti della nuova ondata di maltempo che ha colpito gran parte della regione Marche nelle ultime ore. Nella mattinata odierna i vigili del fuoco sono intervenuti nella frazione di Villa Potenza, dove una quercia si è abbattuta e ha danneggiato una vettura e una porzione di un fabbricato.
Sempre in mattinata, in via della Montagnola ad Ancona, una pianta si è schiantata su due auto parcheggiate. In entrambi gli interventi le squadre dei vigili del fuoco di Macerata e Ancona hanno tagliato i rami per liberare gli automezzi e hanno provveduto alla messa in sicurezza dell'area in sicurezza.
Offre su TikTok una casa vacanze in affitto che in realtà non esiste: 20enne siracusano, domiciliato nel Casertano, truffa un medico della provincia di Macerata. Il dottore, nello scorso mese di agosto, tramite la piattaforma social media, ha aderito all’annuncio pubblicato dal giovane che proponeva in affitto una casa estiva in località Torre Lapillo, in provincia di Lecce.
Il medico, dopo le contrattazioni del caso, ha versato la somma di 225 euro sulla Postepay del 20enne, come anticipo per l'affitto settimanale della casa, per poi scoprire che l'annuncio era falso. Le indagini telematiche e bancarie svolte dai militari della stazione di Pollenza hanno permesso di appurare l'identità del 20enne che è stato denunciato all'autorità giudiziaria.