La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, valido per tutta la giornata di domani, domenica 7 febbraio.
Continui flussi sud-occidentali di aria umida, associati ad una successione di strutture depressionarie provenienti dall'Europa settentrionale, determineranno sul medio versante adriatico condizioni di favonio e precipitazioni diffuse sui settori interni.
Sui settori montani le raffiche da sud-ovest raggiungeranno intensità di burrasca forte, in particolare durante le ore centrali della giornata.
Le precipitazioni saranno diffuse, anche a carattere di rovescio sui settori interni, dove localmente risulteranno abbondanti, con estensioni sparse verso la fascia costiera in particolare durante la prima parte della giornata.
Limite delle nevicate attorno ai 2000 metri al mattino, in calo verso i 1500 metri a fine giornata.
Le temperature avranno minime stazionarie, mentre le massime saranno in forte aumento sui settori costieri e in calo sui settori montani.
Raid dei ladri all’interno di una palazzina: tentato furto in quattro appartamenti. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri a San Severino Marche.
Secondo la ricostrzione, ignoti si sono introdotti all’interno di una palazzina condominiale in via Via Caccialupi al civico 64/66, e sono penetrati all'interno di quattro abitazioni.
I ladri sono riusciti a rubare tre piccoli monili oro (del valore stimato 400 euro) da una sola abitazione. Per le altre tre case si è trattato solo di un tentato furto con effrazione alle finestre. I danni procurati dai malviventi all’interno degli appartamenti non sono assicurati, né l'area risulta essere videosorvegliata. Per commettere i furti è stato utilizzato lo stesso modus operandi.
I sopralluoghi effettuati a seguito di denuncia (l’ultima delle quali ricevuta nella mattinata odierna) sono state prese in carico dai militari della Stazione di San Severino e dal nucleo radiomobile della Stazione di Tolentino. È caccia ai malviventi.
Numerosi interventi effettuati dai carabinieri del Comando Provinciale di Macerata per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare i carabinieri della Stazione di Fiuminata hanno denunciato un cittadino italiano, disoccupato, il quale, a seguito di controllo domiciliare, è stato trovato in possesso di 10 grammi di marijuana unitamente a materiale utilizzato nello spaccio.
I carabinieri della stazione di Monte San Giusto, inoltre, hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura del Tribunale di Macerata, nei confronti di un cittadino italiano di origine marocchine, già arrestato nel 2018 per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione portò al sequestro di 225 grammi di hashish. L’uomo è stato condannato in via definitiva alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Infine a Civitanova Marche, i militari della Locale Stazione hanno rintracciato e arrestato un cittadino italiano destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, per unificazione di pene concorrenti relative a reiterate violazioni di misure di prevenzione.
L’uomo dovrà scontare una pena definitiva di 8 mesi di reclusione.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi correlati al Covid-19.
Due le vittime registrate all'ospedale di Senigallia: sono un 77enne di Trecastelli e un anziano di 101 anni di Barbara.
Un decesso si è verificato anche all'ospedale Torrette di Ancona, dove ha perso la vita una 87enne di Cerreto D'Esi. Al nosocomio di Jesi ha perso la vita una 89enne di Morro D'Alba, mentre all'ospedale di Pesaro è spirato un 69enne di Fabriano. Una vittima anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha trovato la morte un 81enne di Lapedona.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2033 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (818), mentre sono 342 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Erano le 12 della mattinata odierna quando, per cause in corso di accertamento, un autoarticolato ha perso il carico lungo la superstrada (ss77), proprio all'ingresso dello svincolo per "Civitanova Ovest".
Sulla carreggiata, in direzione mare, numerose lastre di vetro industriale hanno invaso la sede stradale occludendo il transito.
La polizia Stradale è intervenuta immediatamente con due automezzi e ha evitato il peggio mantenendo la sicurezza del tratto stradale sino all'arrivo dei Vigili del Fuoco, giunti poco dopo insieme al personale dell'Anas che ha contribuito al corretto deflusso dei tanti autoveicoli rimasti in coda.
Il traffico veicolare ha subito dei forti rallentamenti e lo svincolo che conduce alla zona Industriale è tutt'ora chiuso.
Presenti anche le ruspe del soccorso stradale Capozucca, per rimuovere le lastre di vetro dalla carreggiata stradale.
Investimento all’incrocio tra viale Bigioli e via Ercole Rosa, nel comune di San Severino Marche, questa mattina intorno alle 9:15.
Una anziana signora del posto è stata urtata mentre attraversava sulle strisce pedonali con il proprio cagnolino al guinzaglio da una monovolume Citroen Picasso.
Dopo i primi soccorsi prestati da alcuni passanti la signora è stata affidata alle cure dei sanitari di un’ambulanza del “118” che ha trasferito la donna all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” per i necessari accertamenti. Le sue condizioni non sono gravi.
I rilievi di legge sono stati affidati alla Polizia Locale che ha anche provveduto alla regolazione del traffico.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 16 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime registrate al 'A.Murri' di Fermo: si tratta di un 81enne di Amandola e una 76enne di Porto Sant'Elpidio. Sempre nella provincia fermana si è registrato il decesso di un 67enne originario di Monte San Giusto che si è spento presso la Residenza Valdaso.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 6 le vittime: si tratta di un 83enne e una 91enne jesini al nosocomio di Jesi e di una 82enne delle città dorica deceduto all'Inrca di Ancona mentre altre tre persone hanno perso la vita nel presidio di Torrette: un 69enne di Ascoli Piceno, una 82enne anconetana e una 71enne di Chiaravalle. Una vittima anche nella residenza di Villa Serena di Jesi dove è spirata una 86enne di Fabriano.
2, invece, i decessi registrati all'Ospedale di Pesaro: si tratta di una 90enne di Colli al Metauro e un 82enne pesarese. Sempre nel Capoluogo di Provincia si sono spenti una 80enne pesarese e una 85enne di Vallefoglia presso la Residenza Sanitaria Galantara. Una vittima anche al nosocomio di Fossombrone dove è deceduta una 87enne di Fano così come all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove ha trovato la morte una 89enne di Fermo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2027 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (818), mentre sono 342 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.
Due le vittime registrate al Covid Hospital di Civitanova Marche: si tratta di un 74enne di Tolentino e un 92enne civitanovese.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 6 le vittime: una 99enne di Morro d'Alba e una 86enne di Mergo sono deceduti al nosocomio di Jesi mentre un 72enne dorico è spirato nel presidio di Torette. All'Inrca hanno invece trovato la morte una 89enne di Falconara Marittima insieme ad un 91enne e una 85enne, entrambi anconetani. Una vittima anche a Villa Serena di Jesi dove si è spenta un 98enne dorico.
Tre decessi registrati anche all'ospedale di Pesaro dove ha perso la vita un 85enne originario di Fossombrone, un 81enne di Fano e una 89enne pesarese. Al nosocomio di San Benedetto del Tronto è si è spento, invece, un 79enne sambenedettese mentre nella struttura ospedaliera di Ascoli Piceno è spirato un 86enne originario del Capoluogo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2011 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (813), mentre sono 341 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne diritto: 31 denunciati
I finanzieri del Comando Provinciale Macerata, nell’ambito di autonome attività finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, hanno scoperto 31 soggetti, anche di origine straniera, residenti nella provincia di Macerata, che hanno percepito illecitamente il reddito di cittadinanza.
La concessione del beneficio in argomento, come noto, quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, è subordinata ad una serie di particolari requisiti - da possedere cumulativamente all’atto di presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio - di cittadinanza, di residenza, di soggiorno, di reddito e di patrimonio, nonché di ulteriori presupposti di “compatibilità, ovvero la mancata sottoposizione a misure cautelari personali e il non aver subito una condanna definitiva, nei dieci anni precedenti, per una serie di gravi reati.
Sulla base di tali presupposti, sono state intraprese mirate attività di analisi nei confronti di una vasta platea di soggetti, onde verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la percezione del sussidio.
Gli approfondimenti, eseguiti con il coordinamento del Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio e con la collaborazione dell’I.N.P.S. di Macerata, sono stati condotti dalle Fiamme Gialle seguendo due filoni investigativi. In particolare, da un lato sono state esaminate, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, le posizioni dei soggetti condannati, o sottoposti a misura cautelare dai locali Uffici giudiziari, per verificare l’eventuale godimento del beneficio, dall’altro sono state controllate le dichiarazioni rese nelle istanze da parte di un nutrito numero di soggetti già percettori del sussidio, previa adeguata analisi di rischio.
Il primo filone investigativo ha permesso di appurare come 14 soggetti abbiano continuato a percepire il reddito di cittadinanza, nonostante siano risultati sottoposti a misure cautelari personali, in relazione alla commissione di svariate tipologie di gravi delitti: dall’associazione di tipo mafioso, all’omicidio, all’estorsione, ai reati in materia di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione. Tale incompatibilità, in alcuni casi, sussisteva già al momento di presentazione dell’istanza, in altri è intervenuta durante il godimento del beneficio.
Il secondo filone investigativo, invece, ha permesso di accertare, in 17 casi, l’attestazione, da parte del richiedente, di informazioni mendaci in sede di compilazione dell’istanza, riguardanti, ad esempio, le disponibilità patrimoniali e reddituali, possedute oltre i limiti consentiti, la reale residenza (alcuni soggetti erano addirittura irreperibili), oppure la presenza di vincite al gioco on line di rilevanti somme di denaro.
Complessivamente, sono 31 le posizioni irregolari emerse nel corso delle investigazioni. I rispettivi responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica e alla Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Macerata, per l’interruzione dell’erogazione del sussidio ed il recupero, peraltro già in fase di esecuzione, delle somme indebitamente percepite, ammontanti, in tutto, a circa 200.000 euro.
Ulteriori posizioni irregolari, emerse dall’attività investigativa e riferite a soggetti non residenti in questa provincia, ma nei cui confronti l’Autorità giudiziaria di Macerata aveva emesso misure cautelari personali, sono state segnalate ai Reparti del Corpo, competenti in ragione del luogo in cui è stata commessa la violazione, per le conseguenti azioni operative.
A seguito delle comunicazioni di reato inoltrate alla locale Autorità giudiziaria, il Procuratore ha chiesto il sequestro penale preventivo, finalizzato alla confisca, delle somme illecitamente percepite, ai competenti giudici del Tribunale, che hanno conseguentemente già emesso provvedimenti di sequestro di una somma complessivamente pari ad oltre 92.000 euro.
Tragedia a Macerata. Intorno alle ore 12:00 della mattinata odierna, un giovane di 32 anni è stato trovato impiccato nel garage della sua abitazione di via De Angelis, nel quartiere Pace. A fare la tragica scoperta sono stati il padre e il fratello, che hanno subito lanciato l'allarme.
Sul posto sono accorsi i mezzi di soccorso del 118. Il medico dell'emergenza non ha potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo, mentre le forze dell'ordine stanno tentando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Sul luogo sono presenti gli agenti della Polizia e della Polizia Locale.
Ancora oscure le ragioni che hanno portato il giovane a compiere l'estremo gesto.
Sorpreso con della cocaina nonostante una condanna ancora in corso: nella rete dei carabinieri finisce P.J., un uomo di 42 anni residente a Matelica, nullafacente e pregiudicato per droga.
I carabinieri di Camerino lo hanno tratto in arresto, a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il quarantaduenne, pregiudicato per delitti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti e già condannato ad una pena di 7 anni e 9 mesi, era sottoposto a provvedimento di affidamento in prova con obbligo di permanenza notturna, presso la propria abitazione.
Più volte l'uomo era incorso in numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal Tribunale di sorveglianza di Ancona; non ultima quella del 30 gennaio scorso, quando era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di cocaina e di un coltello a serramanico.
Per questa ragione era stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
L’ufficio di sorveglianza di Macerata, valutati gli atti trasmessi dai carabinieri della Compagnia di Camerino, ha revocato l’affidamento in prova, disponendo pertanto la custodia cautelare in carcere.
Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, P. J. veniva rintracciato nella sua abitazione di Matelica e quindi tratto in arresto: è stato tradotto presso la casa circondariale di Fermo.
Nelle prime ore di questa mattina, 30 Carabinieri della Compagnia di Macerata, a conclusione di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad una applicazione della misura coercitiva dell’obbligo di firma.
L’indagine ha avuto inizio nel mese di febbraio 2020, quando i Carabinieri della Stazione di Appignano nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, insospettiti da alcuni movimenti insoliti di persone e mezzi, hanno fatto ulteriori approfondimenti che, corroborati da accertamenti ed attività investigative varie, hanno permesso di rilevare una cospicua attività di spaccio di cocaina, in favore di acquirenti residenti ad Appignano, ma anche a Macerata e nei comuni limitrofi.
L’indagine, condotta dai Carabinieri di Appignano con la collaborazione dei colleghi di Apiro e della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata, nel pieno dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19, si è articolata attraverso l’effettuazione di numerosi servizi di osservazione ed il ricorso ad indagini tecniche, che hanno permesso di documentare in modo compiuto il “modus operandi” degli spacciatori ed i loro rapporti con i consumatori. Individuata la “location” dello smercio in un’abitazione di campagna sita tra Macerata ed Appignano, è stato possibile accertare che i clienti arrivavano e, senza neanche scendere dal veicolo, in pochissimi secondi venivano riforniti dagli spacciatori; in diverse altre circostanze, invece, due degli indagati spacciavano “a domicilio”, una volta ricevuta la richiesta dai consumatori.
Gli indagati, due cittadini stranieri residenti a Macerata (un uomo cinquantenne ed una donna quarantenne) e due italiani (un cinquantenne di Corridonia ed un trentacinquenne di Appignano), dovranno rispondere del reato di spaccio in concorso.
Per l’esecuzione dei provvedimenti cautelari emessi dal Giudice Per le Indagini Preliminari Dott. Claudio Bonifazi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Enrico Riccioni, oltre ai militari della Compagnia Carabinieri di Macerata, ha collaborato personale dell’Arma appartenente al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona, al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata ed al Nucleo Cinofili di Pesaro.
I reparti speciali dell’Arma, nell’ambito delle rispettive ispezioni esperite nei confronti di un panificio, ove uno degli arrestati esercita la propria attività lavorativa in qualità di operaio, hanno rilevato gravi infrazioni alle normative speciali vigenti.
In particolare i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno accertato l’inadempienza alle prescrizioni in materia di contenimento del Covid-19 nei luoghi del lavoro, nonché l’inosservanza di altre norme, elevando sanzioni per un totale di euro 15.700.
Analogo risultato è conseguito agli accertamenti effettuati dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona che, a seguito dell’attività ispettiva condotta, hanno proceduto, di concerto con la competente Autorità Sanitaria Locale (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), alla sospensione dell’attività limitatamente all'area di lavorazione del forno .
Nel corso delle perquisizioni eseguite in fase di esecuzione delle misure cautelari, presso l’abitazione di uno degli arrestati sono stati rinvenuti bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e sostanza da taglio (mannite) per stupefacenti. L’indagine conclusasi con l’esecuzione delle ordinanze di misure cautelari odierne, ha permesso di ricostruire circa 2.190 cessioni, corrispondenti ad un quantitativo di 1800 grammi di cocaina, per un controvalore stimato in oltre 160.000 euro.
L'investimento, intorno alle ore 19,20 della serata odierna nei pressi dell'Ospedale Civile di Recanati.
Per cause in corso d'accertamento un'auto ha travolto un uomo che stava attraversando la strada.
Sul posto è prontamente accorso il personale sanitario del 118 che dopo aver prestato le prime cure e constatato i traumi riportati dall'uomo hanno disposto il trasferimento al noscomio del Capoluogo di Provincia dove ora si trova in prognosi riservata.
Sul posto per i rilievi del caso e ricostruire la dinamica di quanto accaduto presenti anche gli uomini delle Forze dell'Ordine.
(Servizio in aggiornamento)
Tir avvolto dalle fiamme lungo l'A14, all'altezza del quartiere spinnaker di Porto Potenza Picena, a circa 2 km dall'uscita di Porto Recanati in direzione nord.
Il rogo è divampato intorno alle 17:45 del pomeriggio odierno ed a bruciare è stato il rimorchio del camion contente un cella frigorifera. Tempestivo è stato l'intervento del conducente che è riuscito prontamente a fermare il mezzo e successivamente staccare subito la cella frigorifera per frutta e verdura dalla motrice prima che si incendiasse.
Lanciato l'allarme sul posto sono intervenute diverse squadre di Vigli del Fuoco di Macerata e Civitanova Marche che sono tutt'ora all’opera. Ancora da chiarare le cause scatenanti il rogo che da un prima ricostruzione sembrerebbe essere stato causato da un surriscaldamento di una delle gomme o dell'impianto frenante.
Una densa colonna di fumo era visibile in buona parte del paese e l'odore acre è stato avvertito da molti residenti della zona.
Al momento non si registrano feriti o intossicati.
(Servizio in aggiornamento)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 6 le vittime registrate: si tratta di un 98enne e una 94enne, entrambi originari di Ancona, che si sono spenti all'INRCA di Ancona mentre una 91enne senigalliese ha trovato la morte al nosocomio di Senigallia. Tre le vittime all'Ospedale di Jesi dove hanno perso la vita un 72enne e una 84enne jesini iniseme ad un 83enne di Cupramontana.
Una vittima nel presidio ospedaliero di Pesaro dove è spirato un 72enne del Capoluogo così come al "A.Murri" di Fermo dove si è spento un 81enne di Pedaso.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1986 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (809), mentre sono 338 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Due esercizi commerciali di Civitanova Marche chiusi per cinque giorni e multati di 400 euro dai carabinieri. È l'esito di specifici controlli svolti dalla Compagnia Carabinieri civitanovese durante il fine settimana appena trascorso, in cui la Regione Marche si trovava ancora in zona arancione.
Nel primo caso, un bar del centro è stato sanzionato poiché trovato aperto oltre l’orario consentito, consentendo ai suoi avventori di consumare le bevande nelle immediate vicinanze del locale.
Nel secondo caso è stato multato un hotel-ristorante situato nella zona collinare che, nonostante i divieti, aveva ammesso al ristorante ulteriori cinque clienti oltre gli ospiti dell’albergo, unici legittimati al pranzo a tavola, inoltre, uno dei dipendenti non indossava il previsto dispositivo di protezione facciale (mascherina).
Nell’ambito del medesimo servizio di controllo, i carabinieri hanno controllato altre ottantuno attività commerciali, settantatré autovetture ed identificato complessivamente centoventisei persone, nei confronti delle quali sono state anche accertate dodici violazioni al codice della strada, le ipotesi più frequenti sono legate al mancato uso delle cinture di sicurezza ed utilizzo del telefono cellulare ala guida.
Frode fiscale ed indebite compensazioni di crediti tributari per oltre 21 milioni di euro. Quasi 300 i responsabili individuati, di cui 59 denunciati all’Autorità Giudiziaria. L'operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata.
Le indagini, avviate da tempo e coordinate dal Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio – e dal Sostituto Procuratore – Dott.ssa Margherita Brunelli, hanno permesso di individuare una serie di società, in decozione (formalmente amministrate, per lo più, da prestanome nullatenenti), le quali, attraverso particolari artifizi contabili, si sono precostituite ingenti crediti d’imposta, risultati poi inesistenti.
Detti crediti sono stati poi ceduti a soggetti terzi, attraverso l’accollo del debito tributario o la cessione del credito, in modo da consentirne la compensazione con reali debiti verso l’Erario. In questo modo, gli utilizzatori hanno potuto beneficiare di un indebito risparmio delle imposte dovute, avendo “acquistato” crediti inesistenti a prezzi ridotti.
Le complessive investigazioni di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, orientate all’identificazione degli utilizzatori dei crediti fasulli, hanno permesso l’individuazione e la segnalazione ai competenti Reparti del Corpo, per le conseguenti verbalizzazioni, di circa 300 soggetti, sparsi su tutto il territorio nazionale, i quali hanno portato in compensazione, complessivamente, crediti tributari inesistenti per oltre 16 milioni di euro.
In particolare, per 56 di essi, che ne hanno utilizzati per circa 14 milioni di euro, oltre all’aspetto amministrativo, è scattata anche la segnalazione all’Autorità Giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”, mentre altri 3 soggetti sono stati denunciati per il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi”, per essersi precostituiti crediti inesistenti per oltre 5 milioni di euro.
Con riguardo a tali due ipotesi penali, le Fiamme Gialle maceratesi hanno avanzato alla locale Procura della Repubblica proposta di sequestro preventivo, per un importo equivalente alle imposte non versate, pari a circa 19 milioni di euro.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate all'ospedale di Macerata: si tratta di un 88enne di Sarnano, un 87enne del capoluogo e un 90enne di Civitanova Marche. Un decesso anche al Covid-Hospital dove si è spento un 93enne di Monte San Giusto.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 3 le vittime: si tratta di una 98enne di Arcevia deceduta al nosocomio di Senigallia, un 81enne di Jesi spirato all'ospedale cittadino e una 93enne di Ancona che ha perso la vita all'Inrca.
Tre anche i decessi registrati al "A.Murri" di Fermo: si tratta di un 88enne del capoluogo, una 84enne di Torre San Patrizio e un 94enne di Porto San Giorgio. Un decesso registrato anche all'ospedale di Pesaro dove ha perso la vita un 89enne originario di Mondolfo. Al nosocomio di San Benedetto del Tronto è si è spento, invece, un 63enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1978 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (808), mentre sono 338 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Si rafforzano i controlli a Civitanova Marche.
Nel corso dei controlli del territorio predisposti dalla Questura di Macerata negli ultimi due fine settimana nel Comune della città rivierasca, gli agenti, diretti dal Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Fabio Mazza, e rinforzati dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, hanno posto la massima attenzione alle aree maggiormente interessate dal fenomeno dello spaccio di droga, nonché a quelle di grande frequentazione di persone, ove si rende necessario vigilare sul rispetto delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria in atto.
Nel corso dei servizi un minorenne è stato deferito e ristretto a seguito di reato in via cautelare presso una Comunità individuata dal Tribunale minorile di Ancona.
Due cittadini extracomunitari di origine magrebina sono stati rintracciati e tradotti nel Centro Permanenza Rimpatri in attesa dell’accompagnamento coatto alla frontiera.
Sono stati altresì 36 posti di controllo con 327 veicoli controllati.
Una perquisizione effettuata, in flagranza di reato, attraverso cui è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente del tipo cocaina, unitamente a un bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento di dosi.
Sono stati 55 i controlli ai diversi individui sottoposti a misure restrittive, tesi ad appurare il rispetto delle prescrizioni loro imposte con 850 esercizi commerciali controllati.
Particolare attenzione è stata indirizzata al degrado urbano e ai fenomeni correlati, anche con l’ausilio di personale della Polizia Locale di Civitanova Marche.
Scia fuoripista e cade: dopo quasi sette ore di intervento, viene recuperato e trasferito in ospedale. L'incidente è avvenuto attorno alle 12:30 della mattinata odierna, quando un trentenne di Montottone, comune in provincia di Fermo, ha allertato la stazione del Soccorso Alpino di Macerata per essersi procurato una probabile frattura della tibia mentre praticava "freeride" (sciava fuoripista ndr) lungo il canale del Bicco, nel territorio comunale di Ussita.
Sul posto erano già presenti alcuni tecnici in guardia attiva, che hanno raggiunto rapidamente l'infortunato. In collegamento costante con la centrale 118 di Macerata si è provato anche a far intervenire l'elisoccorso, impossibilitato ad effettuare la missione a causa dei forti venti.
Nel frattempo una squadra di terra è intervenuta a supporto per stabilizzare ed imbarellare l'infortunato. Procedendo con una serie di calate assicurate lungo il pendio, il ferito è stato condotto fino alla più vicina pista, dove ad attenderli c’era un gatto delle nevi messo a disposizione dal "comprensorio sciistico", che ha portato a valle e consegnato l'uomo all'ambulanza.
L'intervento di recupero del giovane si è rivelato molto complesso, prolungandosi per quasi sette ore, fino alle 19:30. Si sono rese necessarie ben undici manovre di calata della barella, per raggiungere il canalone dove il ragazzo era caduto con gli sci.
Sul posto anche i Carabinieri Forestali della stazione di Ussita che hanno collaborato attivamente, portando con le loro motoslitte in quota il materiale necessario ed i soccorritori della stazione di Macerata del Soccorso Alpino.