"Sono vostro nipote, nonni aiutatemi!". Così un uomo di 40 anni, origini napoletane, ha truffato una coppia di anziani coniugi di Porto San Giorgio lo scorso settembre, tramite una chiamata telefonica in cui asseriva di essere il loro nipote. La Squadra Mobile di Fermo ha identificato l'autore dopo mesi di ricerche.
IL FATTO - Il "finto nipote" diceva di aver effettuato un acquisto on-line e di aver pagato solo una parte della somma, prospettando ai "nonni" di lasciare in pegno dei preziosi ad un corriere. Contemporaneamente alla chiamata sull'utenza fissa i coniugi hanno ricevuto anche una chiamata sull'utenza mobile, strategia finalizzata - verosimilmente - a tenere impegnati i due anziani ed evitare che contattassero altre persone.
Dopo pochi minuti è giunto nell'abitazione della coppia un uomo che ha prelevato i gioielli, per un valore di circa 2.000 euro. Solo dopo alcune ore i due anziani hanno compreso di essere stati truffati e contattato le forze dell'ordine.
La Squadra Mobile è intervenuta sul posto e accertato l'assenza di impianti di video sorveglianza presso l'abitazione, ma ha visionato tutti i filmati registrati dagli impianti delle vie limitrofe, individuando il veicolo utilizzato dai malfattori per la truffa, una utilitaria noleggiata in provincia di Napoli. Identificato chi lo aveva noleggiato e il transito dalla Campania alle Marche.
È stato inoltre ricostruito il percorso effettuato dall'uomo identificato quale autore della truffa grazie ad una telecamera di videosorveglianza nella stazione di servizio dove aveva fatto rifornimento a Fermo. Su delega dell'autorità giudiziaria, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione domiciliare a carico dell'uomo, sequestrando i suoi cellulari.
Il responsabile ha infine ammesso di avere commesso la truffa. L'indagato, di origine napoletana, di circa 40 anni, risulta già gravato da precedenti di polizia per truffe commesse con le medesime modalità.
Scontro tra due auto: una donna finisce in ospedale. L'incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, in via Le Grazie, nella frazione di Castelnuovo, a Recanati. Ancora da accertare la dinamica del sinistro che ha coinvolto una Toyota Yaris e una Seat Leon. La ricostruzione di quanto avvenuto spetta agli agenti della polizia locale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso entrambi i conducenti, un uomo (al volante della Yaris) e una donna (al volante della Seat Leon). Ad avere la peggio è stata proprio la donna, trasferita in codice giallo all'ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Presenti, per veicolare il traffico, anche i carabinieri della locale stazione.
La Cna territoriale di Fermo, tramite i suoi vertici (il presidente Emiliano Tomassini e il coordinatore Andrea Caranfa), è intervenuta sulla grave tragedia avvenuta sabato scorso lungo la A14 nel tratto interessato dai lavori in galleria, dove hanno perso la vita il tennista paralimpico Andrea Silvestrone, 51 anni, e i suoi due figli di 14 e 8 anni, di Montesilvano (Pescara)"Un prezzo troppo alto da pagare per la realizzazione di un'opera necessaria per la nostra Regione", ha tuonato il direttivo Cna, ricordando che i lavori iniziati nel 2016 per la realizzazione della terza corsia, che dovrebbero mettere in sicurezza la galleria, in realtà hanno reso quel tratto autostradale il punto meno sicuro da percorrere nelle Marche. "Se non ci sono le competenze per realizzare la terza corsia in sicurezza senza compromettere la vita degli automobilisti, che ci rendano almeno le due corsie".
Incidente nel pomeriggio di oggi sulle piste da sci di Bolognola. Erano circa le 16:00 quando una ragazza, mentre si trovava sugli impianti sciistici maceratesi, è caduta. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di ciò che è accaduto, fatto sta che subito è partita la macchina dei soccorsi.
La giovane è stata prima assistita dal soccorso pista per venire poi consegnata, a valle, alle cure dei sanitari del 118 di Camerino che hanno deciso di allertare l'eliambulanza dall'ospedale Torrette di Ancona, dove la giovane è stata prontamente trasportata. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni: si sospetta che abbia riportato la frattura del bacino.
Un 24enne, che camminava in strada, alla richiesta dei documenti per un controllo da parte dei carabinieri Porto Sant'Elpidio è scappato, gettando in un cortile un pistola.
Il giovane, romeno, con precedenti di polizia, ha opposto resistenza ma è stato poi bloccato e identificato dai militari che hanno recuperato l'arma nelle pertinenze di una vicina abitazione dove era stata lanciata: si trattava di una pistola a salve, modello 85 auto cal. 8 mm, priva di tappo rosso.
Il giovane non ha voluto fornire motivazioni sul possesso dell'arma finta, sequestrata per ulteriori approfondimenti. Il 24enne è stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale e violazione della normativa speciale sulle armi.
I finanzieri del Gruppo di Macerata hanno sequestrato circa 350 litri di gasolio agricolo di contrabbando, in aggiunta ad un “distributore mobile” di carburanti e al furgone utilizzato per gli spostamenti.
Nell’ambito del generale rafforzamento, su tutto il territorio provinciale, dell’attività operativa a contrasto delle frodi in materia di accise, con particolare riguardo alla fraudolenta circolazione dei carburanti, i finanzieri hanno intercettato e controllato, nella zona industriale di Macerata, un automezzo-frigo (apparentemente adibito al trasporto di alimenti) che, alla vista della pattuglia operante, aveva effettuato una manovra insolita, tale da insospettire i militari.
Una volta intervenute, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto, nel vano frigo dell’automezzo, una capiente cisterna metallica colma di gasolio agricolo sprovvisto di documentazione giustificativa di accompagnamento, dotata di tutti gli strumenti utili per l’erogazione del carburante, tipici di un normale distributore stradale, con tanto di dispositivo elettro-meccanico composto da pistola erogatrice e conta litri professionale: una vera e propria stazione di rifornimento “ambulante”, predisposta di tutto punto per erogare gasolio di contrabbando.
In buona sostanza, una versione tutta locale dell’innovativo servizio di rifornimento “a domicilio”, proficuamente sperimentato di recente in Francia, riprodotto illegalmente in totale spregio alle norme di legge in materia di sicurezza e di tassazione.
Il carburante, il "distributore mobile” e il furgone utilizzato per gli spostamenti sono stati sottoposti a sequestro, mentre l’autista è stato denunciato a piede libero alla competente autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad individuare le fonti di approvvigionamento.
Il comandante Ferdinando Falco ha sottolineato come l’utilizzo di carburanti di provenienza ignota e non certificata, “oltre ad arrecare gravi danni alle entrate dello Stato, possa costituire pericolo sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale”.
Un cormorano e uno svasso restano intrappolati in un pozzo profondo circa 13 metri: recuperati e salvati dai vigili del fuoco. È quanto avvenuto questa mattina a Tolentino, all'interno di un pozzo sito nel vano turbine della centrale idroelettrica, in località lago delle Grazie.
Una squadra dei vigili del fuoco è intervenuta sul posto e provveduto al recupero dei volatili, che erano in buone condizioni e non hanno riportato traumi, affidandoli alla polizia provinciale di Tolentino.
Un intenso weekend di controlli notturni, quello appena trascorso, per la Polizia locale di Macerata guidata dal comandante Danilo Doria.
Sotto la lente soprattutto la deterrenza nei confronti degli incidenti stradali, il contrasto alla velocità sulle strade, alla guida in stato di ebrezza alcolica, all'inquinamento acustico e al disturbo della quiete pubblica da parte dei pubblici esercizi e la tutela delle persone disabili
Sono stati effettuati 37 accertamenti per guida in stato di ebrezza e 4 conducenti, tra cui un minorenne, sono risultati positivi all’alcol test. Ai maggiorenni sono state ritirate le patenti di guida mentre, per quanto riguarda il minorenne, la Polizia locale ha segnalato l’accaduto ai genitori.
I controlli, effettuati nelle zone ritenute più critiche, ma anche segnalate dai cittadini, hanno riguardato un’ampia parte del territorio comunale tra cui i quartieri di Sforzacosta, Piediripa, contrada Valle e le vie Pancalducci e Trento.
Gli agenti della polizia locale, in questo caso con l’ausilio dei carabinieri, hanno ispezionato una locale notturno dove sono state riscontrate irregolarità in materia di privacy e videosorveglianza, controllato un circolo che non possedeva il manuale per l'autocotrollo, documento previsto dalla normativa sanitaria che descrive il sistema di gestione per la sicurezza alimentare della specifica impresa alimentare a cui si riferisce.
I controlli hanno riguardato anche l’inquinamento acustico da parte dei locali dislocati nel centro storico cittadino.Compilati, inoltre, verbali per guida con patente scaduta, assenza di documenti al seguito, circolazione senza revisione dell’auto, perdita di carico, velocità non adeguate e veicoli inefficienti a causa del malfunzionamento di luci, stop o frecce.
Particolare attenzione è stata riservata anche al controllo dei posti riservati ai disabili in più zone della città soprattutto nella zona di viale Don Bosco. Sabato mattina, infine, la polizia locale è stata impegnata nella chiusura di via Piave per il montaggio della gru e per l'occasione ha predisposto percorsi alternativi.
Si sono "mantenute stazionarie nella notte" le condizioni del 12enne di Montesilvano (Pescara), ricoverato nella Rianimazione pediatrica del Salesi ad Ancona dopo essere rimasto ferito in un incidente sull'A14 a Grottammare in cui sono morti il padre Andrea Silvestrone, una sorella di 14 anni e un fratellino di 8 anni.
Lo fa sapere l'ospedale materno infantile con una nota del Direttore Sod Anestesia e Rianimazione Pediatrica, dottor Alessandro Simonini: "il paziente permane sedato e sottoposto a ventilazione meccanica. - informa - Le indagini eseguite per il monitoraggio delle lesioni cerebrali mostrano stabilità del quadro".
"Attualmente il paziente è stato trasportato nel blocco operatorio dove è in corso l'intervento chirurgico maxillo-facciale. Le condizioni cliniche sono stazionarie - conclude la nota - e la prognosi è riservata".
++ AGGIORNAMENTO ORE 18:30 ++
Il complesso intervento chirurgico maxillo-facciale a cui è stato sottoposto il piccolo paziente ha avuto una durata di 5 ore e ha permesso di ristabilire la morfologia del volto e il recupero delle funzionalità facciali e orali.
La procedura chirurgica è stata eseguita dal dottor Giuseppe Consorti insieme ai colleghi Maria Grazia Paglianiti e Giorgio Giampaoli della SOD Chirurgia Maxillo Facciale diretta dal dottor Paolo Balercia unitamente all’anestesista Sabrina Di Vincenzo del reparto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica diretto dal dottor Alessandro Simonini.
Seguiranno controlli clinico-strumentali seriati, mentre proseguono le cure del caso. Le condizioni cliniche permangono critiche e la prognosi è riservata.
Grande cordoglio all’Università di Macerata per la scomparsa di Omero Proietti, docente di Storia della filosofia al dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia.
“Abbiamo appreso la notizia con profonda tristezza – commenta il rettore John McCourt -. Perdiamo un caro collega e uno stimatissimo docente, la cui passione per la ricerca e per la didattica era riconosciuta da tutta la comunità accademica. Fu una persona gentile, rigorosa, di grande cultura e notevole generosità. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze dall’Ateneo”.
Commozione anche per il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini: “La scomparsa del professor Proietti ha colpito profondamente tutte le persone che lavorano, studiano o hanno studiato presso i corsi di laurea in filosofia nel Dipartimento”.
“ Il professor Proietti ha caratterizzato la sua presenza in università non solo per la sua alta competenza nella ricerca e per la cura speciale che ha saputo mettere nella didattica, ma anche per la grande umanità con cui ha partecipato alla vita dell’ateneo”.
“ È stato testimone credibile di una università concepita come servizio a studenti e studentesse e come centro propulsivo della cultura. L’intero Dipartimento di Studi Umanistici esprime il suo profondo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia”.
Specialista dell’opera di Spinoza e del pensiero di Uriel da Costa, Proietti era una voce particolarmente autorevole nel campo degli studi di storia della filosofia moderna e contemporanea. “La scomparsa di Omero Proietti rappresenta una gravissima perdita per i nostri corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche" – ribadisce la presidente dei corsi Arianna Fermani -.
"Se ne va un grandissimo e fine studioso, un docente molto amato dai suoi studenti, un collega molto apprezzato da tutti noi. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari, nella consapevolezza che gli immensi doni e i preziosi insegnamenti che ci ha lasciato non andranno sprecati”.
Umbro di nascita, maceratese di adozione da quel 1991, anno in cui fu chiamato per i primi incarichi all’Università di Macerata, nell’allora dipartimento di filosofia diretto da Filippo Mignini, avrebbe compiuto 69 anni a maggio, lascia la moglie e una figlia.
Sempre presente in Ateneo, tutti i giorni a lavorare nella sua stanza, “una luce nella nebbia” lo ricorda uno dei suoi colleghi più stretti, Marcello La Matina, adorato dagli studenti. I funerali si terranno oggi, lunedì 6 febbraio, alle 15:30 nella chiesa di Santa Croce. Mercoledì alle 12 nella sede di filosofia in via Garibaldi si terrà invece una commemorazione di Ateneo
Almeno una trentina i giovanissimi, anche minorenni, coinvolti in una maxi rissa nel pomeriggio di domenica, dopo le 17, a Civitanova Marche, tra via Zara, via Vela e piazza Conchiglia.
Urla, pugni, calci, probabilmente diversi erano i gruppi coinvolti in quella mischia, che si è dispersa quando, scattato l'allarme, sono giunte le forze dell'ordine.
Non è la prima volta che a Civitanova accadono episodi analoghi, l'ultima volta un fatto simile si è verificato lo scorso ottobre nel quartiere di San Gabriele (leggi qui).
Violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter registrata nel sud della Turchia al confine con la Siria. Centinaia le vittime. In Italia è scattata l'allerta tsunami nell'Adriatico, anche per la costa marchigiana con diramazione, da parte del dipartimento della Protezione civile italiana, di un bollettino di allerta rosso soprattutto nella zona sud della regione. Il bollettino è stato comunicato sulla base dei dati elaborati dal Cat, centro Allerta Tsunami.
L'allerta è stata revocata anche se resta alta l'attenzione su Sicilia, Calabria, Puglia, Marche e Abruzzo. Alle 6.30, sospesa a titolo precauzionale la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni Sicilia Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione alle regioni più a nord.
La situazione nelle zone drammaticamente colpite è disastrosa, vista l'alta densità abitativa e le decine di palazzi crollati. Un primo bilancio parla di oltre 300 vittime, ma il numero è in continuo aggiornamento. I più colpiti sono i centri abitati di Gaziantep, che conta oltre due milioni di abitanti, ed i vicini centri di Diyarbakir e Malatya, tutti nell'area dell'epicentro. Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie.
(Foto Ansa)
"Oggi siamo arrivati ad un punto insostenibile, insopportabile, chiederemo ad Aspi di interrompere i cantieri fino a quando non siano in condizioni di restituire i cantieri in sicurezza, che possano essere in grado di evitare i continui incidenti e condizioni accettabili per il transito degli automobilisti e degli autotrasportatori". Queste le parole dichiarate dal presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli che ha postato un video sul suo profilo Facebook per fare il punto della situazione dopo l'ennesimo grave incidente sul tratto sud dell'A14 nelle Marche.
Acquaroli parla di "ennesimo momento di grande dolore a causa di incidenti costati molte vite umane nel tratto di A14 a sud della nostra regione". "La situazione attuale - afferma il presidente - è figlia della volontà di non realizzare la terza corsia che purtroppo tanti anni fa nella nostra regione ha visto molte amministrazioni addirittura opporsi all'ampliamento di un'infrastruttura che avrebbe messo in condizione i viaggiatori, gli automobilisti, gli autotrasportatori di viaggiare in maggiore sicurezza. Purtroppo in quel momento si è ritenuto questa scelta una scelta sbagliata e si è persa un'opportunità".
"Oggi siamo invece davanti, da ormai cinque anni, alle esigenze di società Autostrade di adeguare alle normative vigenti sia i viadotti sia le gallerie, - prosegue - una serie di cantieri interminabili che ci condizionano, ci penalizzano, ci soffocano e soffocano le nostre comunità da ormai troppi anni, e che, oltre a soffocare l'economia e condizionare ogni giorno la quotidianità di chi quel tratto deve viaggiare, rendono quel tratto particolarmente pericoloso".
"Noi in due anni - ricorda Acquaroli - abbiamo interloquito e ottenuto risultati, innanzitutto la sospensione dei cantieri nel periodo estivo, da giugno a settembre, la sospensione dei cantieri nei ponti per le festività che vedevano crearsi file lunghissime e condizioni particolarmente pericolose per i viaggiatori in quel tratto di autostrada; però certamente i lavori di Aspi dovevano proseguire per la messa in sicurezza e il rispetto delle norme. Oggi siamo arrivati ad un punto insostenibile, insopportabile, chiederemo ad Aspi di interrompere i cantieri fino a quando non siano in condizioni di restituire i cantieri in sicurezza, cantieri che possano essere in grado di evitare i continui incidenti e condizioni accettabili per il transito degli automobilisti e degli autotrasportatori".
"Certo che in questi due anni abbiamo fatto tanto altro: - aggiunge Acquaroli - abbiamo cercato di convincere tutte le amministrazioni del territorio sulla necessità di accettare la terza corsia, nel più breve tempo possibile. Proprio l'estate scorsa tutte le amministrazioni hanno dato mandato alla Regione di dialogare con Autostrade per ottenere quanto prima un progetto per la realizzazione della terza corsia".
"Ad ottobre - riferisce - abbiamo avuto un incontro con Autostrdade, che martedì scorso ci ha presentato in via informale le 'ipotesi' da dare alle amministrazioni locali. Quando eravamo arrivati a una condizione molto avanzata di presentare queste ipotesi alle amministrazioni locali per individuare la soluzione finale e chiedere al ministero di procedere per realizzare la terza corsia ci troviamo davanti all'ennesima tragedia che per noi diventa insostenibile. Chiederemo ad Aspi di sospendere i cantieri e di fare chiarezza".
"Su questa vicenda ci sarebbe tanto da dire, - conclude Acquaroli - l'eredita che abbiamo avuto è pesantissima, le domande sono tante: più alto il prezzo di vite umane, e tanti risvolti negativi pesantissimi che dobbiamo sopportare con i cantieri che si sono protratti in questi anni o più alto il pericolo che queste gallerie e viadotti hanno in sé per la mancata manutenzione? A questa domanda non abbiamo ancora risposta e a tantissime altre. Noi vogliamo, guardando ai problemi dei nostri territori, una risposta da Aspi e una soluzione definitiva, su questo ci siamo impegnati negli ultimi due anni e ci impegneremo per non ritrovarci a piangere altre vittime e senza una soluzione in mano".
Una violenta bufera di neve si è abbattuta sulla piana di Castelluccio di Norcia bloccando una decina di auto, un autobus e uno spazzaneve. Sul luogo sono intervenute oltre dieci squadre tra soccorso alpino e speleologico di Umbria e Marche dove violente raffiche di vento e conseguenti accumuli nevosi hanno reso inagibili le strade provinciali che conducono a Norcia e Forca di Presta.
Sul posto sono intervenuti dunque vigili del fuoco e carabinieri, richiedendo il supporto ai diversi comandi delle due regioni fra cui una squadra dei vdf di Macerata. La richiesta di soccorso era arrivata intorno alle 16 e 30 del pomeriggio.
La squadra dei pompieri di Ascoli Piceno intervenuta, ha portato assistenza agli automobilisti in difficoltà e con l’ausilio di attrezzature e mezzi ha favorito la movimentazione dei veicoli coinvolti verso il tratto di strada pulito dal passaggio degli spazzaneve. Le operazioni di sono concluse in tarda serata.
Un "esposto-denuncia" verrà presentato in settimana alla Procura di Fermo "sulla gravissima e inaccettabile situazione in cui versano i cantieri aperti sulla A14 nel tratto tra Pedaso e Grottammare".
Lo annuncia il consigliere regionale Pd Marche Fabrizio Cesetti, dopo la tragedia di ieri sull'A14, a Grottammare, costata la vita al tennista paralimpico Andrea Silvestrone, 51 anni, e ai suoi due figli di 14 e 8 anni, di Montesilvano (Pescara). Cesetti, avvocato, ritiene che la società Autostrade debba chiarire il proprio operato alla magistratura.
Un terzo figlio 12enne è ricoverato in Rianimazione al Pediatrico Salesi di Ancona. Il bambino è giunto cosciente e ha raccontato gli eventi. "Al momento non vi è indicazione chirurgica per le lesioni emorragiche cerebrali che saranno monitorate con controlli TC", lo comunica un bollettino medico emesso dal presidio ospedaliero anconetano.
Nella mattinata di domani il piccolo paziente sarà sottoposto a intervento chirurgico maxillo-facciale: "Le condizioni cliniche al momento si mantengono stabili e soddisfacenti sul piano emodinamico, respiratorio e metabolico" si aggiunge nel bollettino medico. Il bambino "è sedato e in ventilazione meccanica. Le condizioni cliniche risultano critiche e la prognosi è riservata".
Qualche settimana fa, nello stesso tratto, un incidente simile costò la vita al 45enne Samuele Cotichini; nell'agosto 2018 nella Galleria Castello, ma in direzione sud, un camion prese fuoco causando la chiusura del tunnel autostradale, direzione sud, per 6 mesi.
Questo "ennesimo incidente" mortale sull'autostrada tra Marche e Abruzzo, ha riacceso la polemica sulla sicurezza autostradale e in particolare sui cantieri. Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli si è sentito con il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio: entrambi chiedono di rivedere i cantieri.
"Abbiamo convenuto - riferisce Acquaroli - di richiedere un ulteriore incontro urgente con Aspi per provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri". "Questa situazione è diventata insostenibile e inaccettabile, sotto tutti i punti di vista, prima di tutto la perdita di vite umane per le quali esprimo profondo dolore e cordoglio".
Autostrade per l'Italia, ha espresso "profondo cordoglio ai familiari delle vittime e vicinanza alla comunità". I parlamentari del Pd Manzi e Curti, tra le autorità a testimoniare vicinanza alla famiglia delle vittime, ricordano i "lavori che sul tratto autostradale non arrivano mai alla fine, con pericoli e disagi crescenti per gli automobilisti".
La tragedia "deve spingere le istituzioni locali e nazionali ad adottare soluzioni concrete a tutela della sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada. Non è possibile andare avanti così".
I carabinieri di Milano con il supporto dei colleghi di Napoli hanno catturato il killer della 'ndrangheta Massimiliano Sestito, evaso dai domiciliari a Pero, nel milanese, il 30 gennaio. È stato rintracciato e catturato davanti alla Stazione Circumvesuviana di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli.
In un sistema in cui chiaramente qualcosa non ha funzionato, tanto da permettere ad un pericoloso killer di fuggire per sottrarsi alla giustizia, il plauso va alle forze dell'ordine e al loro incessante lavoro: "La rapida e ineluttabile cattura di Massimiliano Sestito è una bella notizia che riempie di soddisfazione tutti quelli che vestono la divisa, a cominciare dal figlio di Renato Lio, assassinato da questo brutale killer, nostro stimato collega". Così si è espresso Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che i carabinieri ieri hanno catturato il killer della ‘ndrangheta.
Renato Lio, era un appuntato scelto, calabrese; quando è stato ammazzato durante un posto di blocco la notte del 20 agosto 1991 a Soverato aveva 35 anni, una moglie di 29 anni e due figli piccoli di 11 e 9 anni. Il giorno in cui fu ucciso era il compleanno del figlio Salvatore, tutto era pronto per festeggiarlo.
"Da allora non dormo più - ha dichiarato la moglie del carabiniere Lio, Anna - in un'intervista a "il Quotidiano del Sud", perché io e i miei figli abbiamo pagato un prezzo altissimo e nessuno potrà mai ripagarci per quello che abbiamo perduto: l’amore di un marito e di un padre amorevole che ogni giorno metteva a rischio la propria vita per la sicurezza degli altri".
Coppia perde l'orientamento ai Piani di Ragnolo: intervengono i vigili del fuoco. È quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato, nel territorio comunale di Sarnano.
La coppia, giunta nella suggestiva località si Sassotetto con l'auto, era stata sorpresa dal sopraggiungere della nebbia e ha perso l'orientamento, non riuscendo più a individuare il tracciato per raggiungere il parcheggio dove si trovava la loro vettura.
Le due persone hanno, quindi, allertato i vigili del fuoco che sono intervenuti con una squadra da Tolentino. La coppia è stata localizzata grazia al personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso) presente in sala operativa e, una volta raggiunta, è stata riaccompagnata al parcheggio.
Nabil Gharsellaoui, il tunisino arrestato con l’accusa di essere a capo di una organizzazione criminale che faceva arrivare immigrati dal nord Africa, per poi metterli in regola con documenti falsi, ieri mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande che il giudice gli ha posto in sede di interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto. Il giudice ha confermato per lui la misura cautelare della detenzione in carcere. Si terrà invece lunedì l’interrogatorio di Nabil Baazaoui, il connazionale che si era spostato a Ferrara dove tutt'ora si trova agli arresti domiciliari.
Il nordafricano aveva chiesto di tornare a Macerata, nel casolare dove aveva vissuto, e dove la polizia, con un blitz, martedì mattina aveva trovato altri clandestini che, secondo l'accusa, sarebbero arrivati tramite l'organizzazione di Gharsellaoui. Il casolare ora è sotto sequestro. Oltre a loro, un altro tunisino era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma risulta, al momento, irreperibile. L’inchiesta vede coinvolti 11 nordafricani e sei italiani che avrebbero fornito gli appoggi all’organizzazione.
Inspiegabile episodio capitato ieri al dottor Lorenzo Morresi, specialista in dermatologia che esercita presso l'INRCA di Fermo. Lo ha riferito lui stesso attraverso il proprio profilo Facebook. Il dottore, era in un ristorante di Campofilone con il figlio, ha pagato il conto ed è uscito lasciando nel piatto il pasto che non era stato di suo gradimento. Una pasta troppo scotta per i suoi gusti: lo avrebbe fatto presente al ristoratore, che non ha gradito l'osservazione. Ne è scaturito un confronto sempre piu acceso non limitato alle parole. Infatti una volta uscito con il figlio dal ristorante, il dottore sarebbe stato raggiunto all'esterno e avrebbe subito un'aggressione da parte del ristoratore, che gli avrebbe procurato ferite ed escoriazioni. Sul posto, allertati dal dermatologo sono intervenuti i carabinieri di Monterubbiano che, dopo aver ascoltato le versioni delle parti, hanno avviato le indagini per capire come sia andata la vicenda.A seguito delle ferite il dottore si è dovuto recare al Pronto soccorso dell'Ospedale civile di Fermo dove è stato medicato. Ora valuterà se adire le vie legali.
Tampona in superstrada, provoca dei feriti e scappa: la polizia stradale rintraccia il conducente, era alla guida ubriaco. L'incidente, verificatosi poco prima delle 8, è avvenuto al km. 81+850 della superstrada SS.77 della Val di Chienti, carreggiata monti, nel territorio del comune di Tolentino (leggi qui).
L'uomo, al volante di una Jeep e residente in provincia di Macerata, avrebbe tamponato un’autovettura Seat con a bordo una famiglia di Ancona diretta a Roma. Dopo l’urto, il conducente si era dato alla fuga a piedi, per poi venire rintracciato dalla Polizia Stradale di Macerata dopo una concitata ricerca.
Attualmente gli inquirenti stanno svolgendo indagini in sinergia con l’Autorità Giudiziaria di Macerata per vagliare la posizione del conducente che avrebbe provocato il sinistro stradale, dandosi alla fuga ed omettendo di soccorrere i tre occupanti del veicolo tamponato, che nel frattempo sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata per le cure del caso, avendo riportato lesioni.
Il conducente della Jeep, sottoposto ad accertamenti alcolemici, ha evidenziato un tasso alcolemico tre volte superiore a quello consentito.