POTENZA PICENA - Una roulotte, ferma da tanti anni accanto allo chalet Barracuda di Porto Potenza, è andata in fiamme ieri intorno alle 20.
I vigili del fuoco prontamente intervenuti sono riusciti a domare l’incendio nel giro di un’ora circa. Le cause del rogo sono ancora in vaglio degli inquirenti. Gli accertamenti condotti dai carabinieri di Porto Potenza che stanno indagando, porterebbero a ipotizzare che il rogo sia di natura colposa: all'interno del mezzo non c' era elettricità e nulla in apparenza che possa aver originato le fiamme.
Auto contro moto: due ragazzi di 18 anni trasportati all’ospedale. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 18, lungo la strada provinciale 78, all'altezza dell'incrocio che conduce verso Tolentino, in prossimità dell'Abbadia di Fiastra. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, un veicolo e una moto da cross sono entrati in collisione.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza hanno prestato le prime cure del caso alle persone coinvolte: ragazzo e ragazza di 18 anni in sella alla due ruote e una coppia a bordo dell'autoveicolo.
Ad avere la peggio i due giovanissimi, trasferiti per accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata. Le loro condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. Praticamente illese, invece, le due persone che viaggiavano a bordo dell'auto.
Malore in via Pancalducci: un 85enne alla guida di un Ape si sente male e finisce contro l’auto davanti. L’uomo è stato trasportato in pronto soccorso in codice rosso.
Il fatto si è verificato questa mattina, intorno alle 10 e 30, in via Pancalducci di fronte al cimitero di Macerata: l’anziano alla guida era in coda quando ha avuto un grave malore che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo, finendo contro la vettura davanti.
Sono stati immediatamente allertati i soccorsi e sul luogo sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia locale e gli operatori sanitari del 118, i quali hanno disposto il trasferimento al pronto soccorso di Macerata in codice rosso, date le gravi condizioni del conducente.
Solo un po’ di spavento per il conducente dell’altra auto coinvolta e qualche disagio per la circolazione. Gli accertamenti sono stati affidati alla municipale.
Si stavano salutando accanto alle loro auto prima di rincasare quando tre giovani sono stati avvicinati da due ragazzi ubriachi che hanno cercato di aggredirli. Di fronte alla loro reazione di difesa, i due violenti sono stati raggiunti da altri 6 amici. È così scoppiata una rissa tra una decina di ragazzi in via Matteotti, centralissima strada della città dorica. Quando sono sopraggiunti i poliziotti hanno trovato solo tre ragazzi, uno dei quali presentava dei tagli evidenti al volto e al mento, probabilmente inferti con un vetro di bottiglia. Il giovane ferito è stato portato a Torrette dalla Croce Gialla. Le forze dell' ordine stanno effettuando accertamenti per identificare gli autori dell'aggressione.
I Carabinieri della stazione di Cupramontana hanno denunciato per truffa in concorso due uomini, un 50enne nato e residente a Napoli, e un 40enne nato in India e residente a Brescia. La vittima della truffa è una donna di 40 anni del posto che, alla scadenza della copertura assicurativa della propria auto, tramite una ricerca online ha trovato un sito di una nota compagnia assicurativa che proponeva un prezzo vantaggioso: ha cosi stipulato un’assicurazione annuale pagando con Postepay e ricevendo poco dopo il tagliando dell’assicurazione. Tuttavia, rileggendo attentamente i documenti, si è accorta di una serie di errori di sintassi nelle clausole contrattuali. Iniziando a nutrire dei dubbi, ha chiamato la filiale più vicina di tale assicurazione che ha disconosciuto l'autenticità della polizza. Si è cosi recata dai Carabinieri della Stazione di Cupramontana per sporgere denuncia. Contestualmente i militari, tramite banca dati, hanno verificato che l'auto della donna risultava in effetti sprovvista di assicurazione, attestando la falsità di quella stipulata.
17enne si schianta in moto contro un albero: trasportato a Torrette in codice rosso. L'incidente si è verificato intorno alle 17 a Piediripa, in via 8 marzo, in prossimità della sede della CGIL.
Ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine le dinamiche esatte del sinistro che, stando ad una ricostruzione preliminare, sarebbe stato causato dal giovane pilota dopo aver perso il controllo della moto.
Sono stati allertati rapidamente i soccorsi e sul luogo sono sopraggiunti gli agenti della Polizia Locale e gli operatori sanitari del 118, i quali hanno disposto il trasferimento d'urgenza ad Ancona in ambulanza date le condizioni del giovane.
Dal 2 al 4 marzo nelle città di Macerata, Porto Recanati e Tolentino, sono proseguiti i controlli straordinari del territorio, condivisi nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Flavio Ferdani e disposti dal questore. Al termine dell’attività, svolta nei tre giorni, sono state identificate 290 persone e sottoposti a controllo 171 veicoli.
Tutti i servizi sono stati svolti condotta dai poliziotti della Questura di Macerata in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Perugia e il reparto cinofili di Ancona. Nella serata del 2 marzo, i controlli sono stati concentrati nella città di Macerata a implementazione del servizio di controllo del territorio svolto dall’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (“Volante”).
Durante il servizio è stato sottoposto a controllo soprattutto il centro della città, interessato il giovedì sera dall’afflusso di molti giovani provenienti anche da altri comuni della provincia. Sorvegliate speciali anche le zone di corso Cairoli, dello Sferisterio, il parcheggio “Paladini”, la stazione ferroviaria e le vie limitrofe alle predette aree specie quelle ritenute più a rischio sotto il profilo dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio di ieri i controlli hanno interessato la città di Porto Recanati dove sono stati estesi anche alla zona dell’Hotel House, anche al fine di prevenire i fenomeni legati al traffico di sostanze stupefacenti.
Questa mattina i servizi sono proseguiti a Tolentino dove, con l’impiego dell’unità cinofila antidroga, sono stati svolti controlli nei pressi degli istituti scolastici.
Schianto tra Ferrari: due feriti a Torrette. L’incidente è avvenuto, questa mattina, in via Molino Basso alla periferia sud di Osimo.
Erano quasi le 12 quando, per cause in corso d'accertamento da parte della polizia locale, le due supercar, in prossimità di una curva, sono finite fuori strada per poi andare ad impattare contro il muretto di un'abitazione. Nello schianto una delle vetture ha sfondato la recinzione di protezione e ha preso fuoco.
Sul posto sono intervenuti il 118 e i vigili del fuoco. Alla guida delle Ferrari, rispettivamente, un belga e un olandese che si trovavano in vacanza nell'Anconetano. Entrambi sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale dorico di Torrette: le loro condizioni non risultano essere gravi.
(E.L.)
(Foto di copertina di Antonello Pietrarossi da Piazzaweb)
Rompono l’antitaccheggio e rubano un notebook e uno smartwatch Apple all'Unieuro, per un bottino di quasi 2mila euro: ladri incastrati dalle telecamere di videosorveglianza. Il fatto è avvenuto nell’esercizio commerciale di Fermo.
Sono stati denunciati due cittadini georgiani, già noti per altri precedenti, che a inizio febbraio avevano rubato un pc della Apple del valore di circa 1300 euro, e uno Smart Watch sempre della Apple di circa 500 euro, rompendo i sistemi di ancoraggio. I carabinieri hanno esaminato i video e sono riusciti ad incastrarli.
Un uomo di 57 anni è stato trovato morto carbonizzato all'interno della sua abitazione. Il drammatico rinvenimento è stato fatto, questa mattina, in via Lame a Grottammare. A lanciare l'allarme un familiare che non riusciva a mettersi in contatto con il 57enne. Sul posto sono giunti il personale del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri.
Secondo una ricostruzione dei fatti, alla base dell’accaduto ci sarebbe un tragico incidente. L'uomo potrebbe essere, infatti, rimasto folgorato mentre stava effettuando alcuni lavoro al sottotetto.
A fianco al corpo si trovavano altri oggetti anch'essi bruciati. Trovato dai vigili del fuoco anche il salvavita staccato. Sull'esatta dinamica dei fatti indagano i militari dell’Arma intervenuti.
PESARO - Michael Alessandrini avrebbe dichiarato quello che, secondo lui, sarebbe il movente che avrebbe armato la sua mano per sferrare 13 coltellate all'amico Pierpaolo Panzieri. Michael, il 30enne pesarese in stato di fermo in Romania, accusato dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, ha tentato di parlare telefonicamente con i familiari. Alla sua chiamata avrebbe risposto la portiera dell’albergo di proprietà della famiglia. Le avrebbe detto di stare bene e avrebbe fatto anche una lista di cose di cui avrebbe bisogno. Nel corso della telefonata, avrebbe spiegato cosa sarebbe accaduto la sera dell' omicidio.Michael si era invaghito di una ragazza; avrebbe scoperto dalle chat, lette nel telefonino di lei e poi nel cellulare della vittima che aveva preso mentre Pierpaolo preparava la cena, l'esistenza di una relazione tra i due. Ciò avrebbe scatenato il 30enne contro l'amico, sino ad ucciderlo.
Gli inquirenti sino ad ora non hanno trovato riscontro della presunta relazione tra la vittima e la giovane indicata da Alessandrini; la ragazza, per quanto emerso, non avrebbe avuto neppure il numero di telefono di Pierpaolo.
Conclusa la telefonata, la donna ha subito comunicato la conversazione intercorsa al legale di fiducia di Alessandrini che a sua volta ha informato la procura di Pesaro.
FERMO - Intorno alla mezzanotte, i vigili del fuoco e i carabinieri hanno ricevuto una richiesta d'aiuto da via di Crollalanza, per un incendio.
A bruciare un'auto Bmw: gli uomini del 115 hanno provveduto a spegnere le fiamme che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero divampate dall'interno del veicolo. I carabinieri sono al lavoro per cercare di risalire alla causa dell'incendio.
Nel processo 'bis' per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui morirono cinque minorenni e una madre 39enne, Fedez, rapper e personaggio televisivo, diserta per la seconda volta l'udienza ad Ancona, nella quale avrebbe dovuto essere sentito come testimone.
È malato e ha fatto pervenire un certificato medico che attesta il legittimo impedimento a testimoniare oggi in tribunale. Un'assenza che replica quella nella conferenza per presentare la terza stagione di "Lol: chi ride è fuori", di cui è conduttore insieme a Frank Matano.
“A citare come testimone Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, è stata la Procura nel giudizio riguardante le condizioni di sicurezza nel locale, le questioni amministrative e in particolare il rilascio dei permessi per la riapertura della discoteca”.
Sono imputati funzionari che rappresentavano vari enti nella Commissione di vigilanza presieduta dall'ex sindaco di Corinaldo, anche lui tra gli imputati; a giudizio anche un socio della società che gestiva il locale.
Fedez era stato già citato come testimone nell'udienza di venerdì scorso, insieme al trapper Sfera Ebbasta, in merito alle condizioni del locale: entrambi avevano rappresentato un legittimo impedimento per un impegno lavorativo non rimandabile; il primo per uno spot pubblicitario, il secondo stava girando un video.
Il pm vuole sentire Fedez perché tenne un concerto alla Lanterna Azzurra diverso tempo prima della strage avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018; Sfera, invece, perché era atteso la sera della strage per un'esibizione in dj-set che poi ovviamente non ci fu.
Nel locale venne spruzzato spray al peperoncino per compiere furti di collanine (per sei giovani del Modenese, della 'banda dello spray', condanne anche in Cassazione); nel fuggi fuggi, molte persone accalcate sulla rampa fuori dall'uscita numero 3, caddero una sull'altra da un'altezza di circa 1,5 metri dopo il cedimento di una balaustra; sei morirono schiacciamento.
(Fonte Ansa)
L’azienda sanitaria delle Marchè è stata condannata a mantenere un bimbo di ormai dieci anni fino al compimento dei 23esimo anno di età, oltrechè a pagare un risarcimento alla mamma del piccolo per il danno biologico patito: è quanto ha deciso il tribunale di Macerata in persona del giudice Umberto Rana, su istanza presentata dalla donna.
I fatti. Nel 2011 la giovane donna del maceratese, giunta al secondo parto, aveva deciso, anche su consiglio dei medici, di sottoporsi a un intervento di sterilizzazione tubarica dopo la seconda gravidanza difficile. Nonostante l’intervento cui si era sottoposta, dopo qualche tempo dall’operazione la donna aveva scoperto di essere incinta e già al quinto mese di gravidanza.
Da qui l’origine della causa, con la quale la neo mamma aveva contestato ai sanitari di aver eseguito una tecnica inadeguata a fronte di altre che avrebbero avuto un rischio di fallibilità pari allo zero. Dopo la condanna, l'Asur ha scelto di non impugnare la condanna in Appello e ora la sentenza è diventata definitiva.
La Questura di Ascoli Piceno ha denunciato e sottoposto a Daspo cinque ultras della Sambenedettese (15 mesi per 4 di loro; 2 anni per un altro) ritenuti responsabili di aver aggredito poliziotti e steward il 19 febbraio al termine della partita di calcio di serie D Samb-Tolentino.
I fatti erano avvenuti nelle fasi di deflusso, quando i poliziotti del commissariato stavano identificando un tifoso entrato con un coltellino a serramanico di circa 15 cm e preventivamente trattenuto da uno steward al filtraggio: l'uomo aveva rifiuto di mostrare i documenti e fornire le generalità ai poliziotti.
Il gesto aveva richiamato l'attenzione del gruppo ultras (circa 70 persone) che erano tornati indietro e avevano accerchiato poliziotti. Da queste circostanze era scaturita una discussione anche su alcuni striscioni che, non autorizzati, non erano stati fatti entrare.
La confusione creatasi, nel frattempo, aveva permesso al possessore del coltello di eludere il controllo di polizia confondendosi tra i tifosi. Durante il confronto di polizia, si era avvicinato uno steward, di servizio allo stadio, con l'intento di aiutare i poliziotti a mediare, facendo presente ai tifosi di aver loro restituito lo striscione "incriminato".
Le parole dello steward avevano comunque innescato l'improvvisa reazione rabbiosa di alcuni tifosi che lo avevano strattonato con schiaffi e calci facendogli cadere a terra il berretto di lana e creando pericolo per l'incolumità di tutti i presenti.
I poliziotti erano riusciti a riportare la calma in pochi minuti e poco dopo tutto il gruppo ultras aveva lasciato lo stadio. Lo steward aveva riportato lesioni guaribili in 5 giorni e una poliziotta della Questura di Ascoli si era procurata una contusione a un dito guaribile in sei giorni. L'esame dei filmati di videosorveglianza hanno poi permesso di identificare chi aveva partecipato all'aggressione e il tifoso che aveva cercato di entrare allo stadio con il coltello.
(Fonte Ansa)
Ancora in azione gli sciacalli del sisma. I militari della stazione di Castelraimondo hanno denunciato un ventenne per tentato furto. Il giovane, approfittando dell’oscurità, si era introdotto in un albergo della cittadina inagibile a seguito del sisma del 2016 cercando di prelevare suppellettili ancora presenti.
Lo strano movimento nei pressi della struttura abbandonata aveva comunque insospettito il proprietario che aveva chiamato il 112 ed aveva messo in fuga l’uomo.
L’immediato intervento delle pattuglie in loco aveva permesso di individuare un’autovettura sospetta e di risalire all’autore del tentato furto che veniva fermato poco distante e denunciato alla procura della Repubblica di Macerata.
Grave incidente nella mattinata di oggi, intorno alle 8.30, presso un'azienda produttrice di suole, nel comune di Potenza Picena. Un dipendente di 61 anni stava lavorando a una pressa quando, per cause ancora da verificare, il macchinario gli ha amputato il braccio destro.
Immediatamente è stato allertato il 118. Il personale sanitario, subito intervenuto, ha prestato le prime cure e richiesto il trasferimento d'urgenza dell'uomo all'ospedale regionale Torrette di Ancona. La dinamica di quanto accaduto è ancora in fase di analisi da parte degli ispettori dello Spsal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata. Presenti sul posto anche i carabinieri.
Un 25enne è stato arrestato dalla polizia e rinchiuso nel carcere di Montacuto, ad Ancona, dopo avere minacciato e aggredito il padre, "reo" di non consegnargli una somma di denaro da lui richiesta. Gli agenti della Volante sono intervenuti nella giornata di giovedì in un negozio di via Torresi, su segnalazione del padre.
Hanno trovato il giovane che stava dando in escandescenze. Inutili i tentativi di riportarlo alla calma: ha sferrato un calcio alla porta, poi ha avuto uno scatto verso il padre, minacciando lui e la madre. È stato trattenuto dai poliziotti, uno dei quali è stato spintonato dal 25enne che ha cominciato anche a sferrare calci e pugni.
Il giovane ha vari precedenti penali (droga e danneggiamenti) e di polizia, tra cui un avviso orale emesso dal questore di Ancona nonché un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Ancona fino al 2024.
Aveva già minacciato i genitori in passato, che più di una volta si erano rivolti alle forze di polizia. È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e denunciato per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle misure di prevenzione.
ANCONA - "Non ti presentare in tribunale o te la faccio pagare". Questa l'ultima minaccia che l'imputato, accusato di maltrattamenti in famiglia, stalking e lesioni aggravate nei confronti della ex moglie, le ha rivolto poco prima dell'udienza di ieri, in cui la vittima è stata sentita come testimone. È stato anche necessario allontanare dall'aula l'uomo, un 39enne di origine rom, mentre la vittima testimoniava e ripercorreva anni di violenze fisiche e verbali, subite dal 2015. La donna ha raccontato che le veniva impedito di uscire di casa; avrebbe subito violenze di ogni sorta, addirittura le sigarette le venivano spente addosso.
I fatti più gravi a partire dal 2018: "Una notte ha preso un coltello da cucina e si è scagliato dalla parte della mia metà del letto. Per fortuna ha preso il materasso". Quando la donna ha deciso di lasciarlo e andare a vivere in un'altra casa con i figli minorenni, lui le avrebbe rotto il setto nasale a calci. Oggi la vittima vive in una struttura segreta per evitare che l'uomo la raggiunga. Tutte accuse sono state rigettate dall’imputato. La prossima udienza si terrà il 20 aprile.
I militari della stazione di Pieve Torina, al termine degli accertamenti di rito, hanno denunciato un trentenne per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Secondo la ricostruzione l’uomo, lungo un tratto in salita della Sp 96 in direzione di Colfiorito, a bordo della sua autovettura Fiat Panda ha colpito un cartello segnaletico ribaltandosi più volte e restandone ferito.
Gli automobilisti hanno poi segnalato ai carabinieri la presenza dell’auto rimasta pericolosamente presente nella carreggiata in senso di marcia contrario.
La singolarità dell’incidente, avvenuto in autonomia in un tratto di strada in salita, ha spinto i militari ad approfondire la dinamica dalla quale è emerso che il giovane aveva perso il controllo dell’autovettura sotto effetto di sostanze stupefacenti. Per il 30enne è scattata la denuncia alla procura della Repubblica di Macerata.