Nei giorni scorsi una donna ucraina di 43 anni era stata deferita all'Autorità giudiziaria per aver incendiato, martedì scorso, una lettiga all'interno degli ospedali Riuniti di Ancona (leggi qui).
Un atto grave che aveva provocato allarme e timore tra il personale medico e i numerosi pazienti presenti nelle sale d'attesa dell'ospedale, tanto da far evacuare l'area, con chiusura temporanea del presidio medico a causa del pericolo di propagazione delle fiamme e del fumo, che di fatto impedivano lo svolgere delle attività di soccorso.
In relazione a questo fatto, il questore di Ancona Cesare Capocasa ha emesso il provvedimento del Foglio di via obbligatorio nei confronti della donna. La 43enne, con precedenti giudiziari, spiega la questura, "è da ritenersi persona socialmente pericolosa e la vicenda occorsa ha fatto sì che i cittadini ed il personale sanitario ivi presenti avvertissero una sensazione di insicurezza e di sdegno per l'immotivato quanto grave gesto".
Con il provvedimento adottato dal questore la donna ha l'obbligo di presentarsi all'Autorità Locale di Pubblica Sicurezza della località di residenza e inoltre ha il divieto di far ritorno nel territorio del Comune di Ancona per un periodo di 3 anni.
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