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Cronaca Civitanova Marche

"Siamo della banca, stanno tentando di truffarla", ma a fare la truffa sono loro: denunciati due 28enni

"Siamo della banca, stanno tentando di truffarla", ma a fare la truffa sono loro: denunciati due 28enni

Anziana truffata, la polizia individua e denuncia due giovani di 28 anni di origine campana. Tutto è partito dalla denuncia presentata da una 70enne di Civitanova Marche presso il locale commissariato di pubblica sicurezza.

La donna ha riferito di aver ricevuto, nello scorso mese di marzo, un messaggio da parte di una banca in cui le veniva richiesto il versamento della somma di 990 euro per spese non meglio indicate. Nell'sms si raccomandava l'apertura di un link nel caso non si fosse riconosciuta come diretta interessata.

Letto il messaggio, temendo di essere vittima di una truffa, la donna ha aperto il link e ricevuto un messaggio vocale che le annunciava una telefonata imminente da un operatore della banca. Poco più tardi, l'anziana ha ricevuto la chiamata dallo stesso numero da cui era partito il primo messaggio da parte di un uomo, che si è qualificato come un operatore della banca, che l'ha convinta di un tentativo di truffa in atto ai suoi danni e che la truffa poteva essere scongiurata eseguendo un bonifico istantaneo.

La denunciante, preoccupata per quanto stava accadendo e temendo il peggio, ha provveduto ad effettuare un primo bonifico, sempre sotto la guida telefonica del presunto operatore, di 4990 euro in favore di un soggetto del quale le veniva fornito cognome, nome e il numero dell’iban in cui fare il versamento. La signora è stata, altresì, invitata ad effettuare un secondo versamento di pari importo in favore di un secondo soggetto con analoghe modalità, richiesta alla quale la signora ha ottemperato. 

Subito dopo aver effettuato i due bonifici, la 70enne ha ricevuto un sms dalla propria banca. Sms che risulterà anch’esso artefatto, con il quale veniva messa al corrente che i bonifici da lei effettuati non erano andati a buon fine, in quanto eccedenti il massimale di spesa. Delle transazioni non riuscite, la donna ha informato il presunto operatore bancario, che l'ha rassicurata, chiedendo altresì di effettuare un terzo bonifico.

Dopo l'ennesima richiesta di bonifico, avanzata dal presunto operatore bancario, la vittima ha interrotto la chiamata, per rispondere a una telefonata dalla figlia. Successivamente non è stata più ricontattata.

Il tentativo di truffa non è andato a buon fine in quanto le richieste di versamento sono state rifiutate, soltanto perché la richiesta di 4999 euro eccedeva il limite massimo previsto dalla banca della signora per eventuali accrediti altrimenti la truffa, anziché sfumare, sarebbe andata a buon fine.

Le immediate indagini avviate dal commissariato di Civitanova Marche, espletate anche attraverso l'analisi dei tabulati telefonici e dei numeri degli iban forniti dai finti operatori bancari per il versamento delle somme, hanno consentito di individuare e denunciare all'autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa i due autori del reato, identificati in due giovani di origine campana, entrambi 28enni, di cui uno gravato da numerosi precedenti, tra i quali anche il reato di truffa.

"Le truffe sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro. Molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente - sottolinea il questore Luigi Silipo -. Ma molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili, tanto da far cadere in errore anche i più attenti e anche quando non si presentano di persona come nel caso descritto, sono sempre gentili e convincenti".

"Non intrattenersi quindi in conversazioni telefoniche sospette con persone che non si conoscono e non aprire mai mail o messaggi sospetti di cui non si conosce l’origine. Quindi, non abbiate paura o vergogna, è sempre importante denunciare tempestivamente le truffe cercando di ricordare più particolari e dettagli possibili. La tempestività è indispensabile. Non esitate a chiamare, per le forze di Polizia non è un disturbo", conclude Silipo. 

 

 

 

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