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Cronaca Attualità Macerata e Provincia Cingoli

Prefetto vs Saltamartini: lo scontro non si placa. Ma intanto Cingoli ottiene un carabiniere in più

Prefetto vs Saltamartini: lo scontro non si placa. Ma intanto Cingoli ottiene un carabiniere in più

E’ stata una riunione fruttuosa quella del comitato Provinciale per l’ordine pubblico a Macerata in Prefettura che ha avuto luogo ieri. Dopo quasi tre ore di confronto tra i Sindaci di Treia, Appignano, Apiro, Cingoli e Macerata si è delineato un rafforzamento del controllo del territorio in questi Comuni posti al Nord Est della Provincia.

I Carabinieri, infatti, hanno aggregato un militare in più a Cingoli che così avrà una forza organica di 8 unità, per rafforzare l’apparato complessivo che opera anche nei Comuni viciniori.

Il Colonnello Di Iulio, Comandante provinciale dell’Arma, ha infatti spiegato come i militari delle 4 stazioni (Apiro, Cingoli, Treia e Appignano) siano impiegati a rotazione, al fine di rispondere a quella che era stata la domanda principale che il Sindaco di Cingoli aveva posto sul tavolo: quali fossero i tempi di intervento dei Carabinieri per un’allerta al 112.

Di Iulio ha snocciolato dati ed elementi di valutazione che pongono in risalto l’impegno dell’Arma. Nel solo Comune di Cingoli a fronte di 39 furti in abitazione che sono stati denunciati nel 2015, il personale della locale Stazione ha effettuato 30 sopralluoghi. Le chiamate al 112 sono state 261 ma di queste solo 130 sono risultate “operative” (hanno cioè richiesto l’intervento dei militari).

Il Prefetto di Macerata dal canto suo, peraltro corroborato dal Procuratore della Repubblica, ha preannunciato che quella sarebbe stata solo la prima riunione di una serie finalizzata a mettere a fuoco la complessità dei problemi esistenti, poiché -come ha sottolineato il dott. Giovanni Giorgio- questo è un tema per verifiche successive.

Il Sindaco Saltamartini ha riassunto i termini del conflitto Istituzionale aperto sulla materia e il fatto che i Comuni montani che, peraltro, comprendono anche il Comune di Monte San Vicino (che non era presente in Comitato) si sentono scoperti dall’organico dell’Arma che, seppur integrato da nuovi elementi, appare insufficiente a controllare un territorio così vasto.

Per questa ragione Saltamartini si è rivolto al Prefetto, nella sua qualità di Rappresentante del Governo, per chiedere che i Comuni che oggi sono nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Macerata abbiano invece una tenenza a Cingoli.

La riunione che ha avuto un carattere particolarmente cooperativo tra gli Enti pubblici presenti ha registrato due battibecchi sopra le righe tra il Sindaco di Cingoli e il Prefetto.

La dottoressa Preziotti ha censurato il Sindaco per le affermazioni espresse nel corso della manifestazione del 16 gennaio in Piazza della Libertà a Macerata. Saltamartini aveva sottolineato che molti cittadini, per paura delle bande, dormono con le armi a fianco al letto ed aveva aggiunto <>.

A questo rimbrotto del Prefetto, il Sindaco di Cingoli ha interloquito sostenendo che la difesa legittima e il diritto di difendere se stessi e la propria famiglia di fronte a banditi che entrano nelle abitazioni è un diritto naturale che non deve essere autorizzato dallo Stato, anche se l’articolo 52 del codice penale risulta chiarissimo sull’argomento.

Sulla spinosa questione del <> sollecitata dal Sindaco di Appignano, Saltamartini è stato categorico: <>.

Appare, comunque, come la sicurezza non sia percepita dalle “Istituzioni” come un diritto, un bene primario che tutela non solo la proprietà ma anche la vita e l’incolumità delle persone, bensì una sottospecie di diritto sociale che deve risultare compatibile con le finanze pubbliche.

Saltamartini -in breve accenno polemico- ha chiesto al Prefetto nella sua qualità di rappresentante del Governo se non ritenesse più utile assumere nuovi magistrati per il Tribunale di Macerata, nuovi addetti alle cancellerie e appartenenti delle Forze dell’Ordine e la metà degli insegnanti che il Presidente Renzi vorrebbe nuovamente incardinare nel nostro paese.

Forse -ha soggiunto il Sindaco di Cingoli- sarebbe importante che i marchigiani e i Parlamentari delle Marche chiedessero al Governo un cambio di rotta per la nostra Regione anche in termini di nuove tecnologie e di risorse da destinare ad un bene primario: il diritto alla sicurezza dalla criminalità.

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