Piccole e medie imprese nel mirino degli hacker: venti attacchi cyber nel Maceratese
In provincia di Macerata, nel corso del 2021, sono stati denunciati circa 20 attacchi cyber alle piccole e medie imprese (PMI) e alla pubblica amministrazione locale (PAL). È quanto segnalato dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per le Marche e la Sezione di Macerata, nel corso dell’attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici.
Rientrano nella casistica i ransomwar, i Man in The Middle (nella variante del Man in The Mail) e i più “stretti” attacchi informatici del tipo DoS e DDoS. Nella maggior parte dei casi gli attacchi degli hacker "hanno inizio da procedure e/o comportamenti umani, da parte degli operatori, sbagliati” sottolinea la Questura di Macerata in una nota.
“Appare dunque evidente che la prima arma di difesa debba essere la formazione del personale che opera all’interno delle reti informatiche aziendali – fa notare la Questura -, indipendentemente dal settore di impiego (produzione, amministrazione, progettazione), anche e soprattutto nell’ottica dello smart working”.
Il partenariato pubblico-privato costituisce, soprattutto in tempo di emergenza epidemiologica,"uno strumento di condivisione dell’informazione importantissimo". “Lo smart working non aiuta in termini di sicurezza informatica le piccole-medie-grandi realtà del territorio, che devono ogni giorno costruire la loro immagine e la loro produttività con una tutela delle proprie infrastrutture critiche che deve necessariamente uniformarsi a best practice condivise nel tempo e soprattutto sicure” conclude nella nota la Questura di Macerata.
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