Muccia, confonde la cassiera con la truffa del resto: denunciato 35enne senza fissa dimora
I Carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti hanno denunciato un cittadino rumeno di 35 anni senza fissa dimora al termine di una lunga indagine iniziata il 15 maggio, a seguito della denuncia presentata dal titolare di un noto esercizio commerciale di Muccia.
L'uomo si era recato presso il bar ristorante e aveva messo in atto la cosiddetta truffa del "rendez-moi" o del resto. Questa truffa, diffusa in tutta Italia, consiste nell'acquisto di un bene di consumo poco costoso, pagato con banconote di grosso taglio. Una volta ricevuto il resto, il cliente "ricorda" di avere banconote da cinque o dieci euro. A quel punto, tenendo i soldi sul tavolo, l'uomo acquista altri oggetti e richiede una singola banconota in cambio del denaro già sul bancone, sfruttando l'abilità nel confondere la cassiera con la velocità di esecuzione. La cassiera, confusa, finisce per restituire il denaro al truffatore aggiungendo il resto sotto forma di una singola banconota, senza incassare nulla dalla transazione.
L'identificazione dell'uomo ha richiesto notevoli sforzi a causa della sua mancanza di dimora fissa. In questa occasione, è riuscito a impossessarsi di cinquanta euro, ma è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.
I Carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti hanno denunciato un cittadino rumeno senza fissa dimora al termine di una lunga indagine iniziata il 15 maggio, a seguito della denuncia presentata dal titolare di un noto esercizio commerciale di Muccia.
L'uomo si era recato presso il bar ristorante e aveva messo in atto la cosiddetta truffa del "rendez-moi" o del resto. Questa truffa, diffusa in tutta Italia, consiste nell'acquisto di un bene di consumo poco costoso, pagato con banconote di grosso taglio. Una volta ricevuto il resto, il cliente "ricorda" di avere banconote da cinque o dieci euro. A quel punto, tenendo i soldi sul tavolo, l'uomo acquista altri oggetti e richiede una singola banconota in cambio del denaro già sul bancone, sfruttando l'abilità nel confondere la cassiera con la velocità di esecuzione. La cassiera, confusa, finisce per restituire il denaro al truffatore aggiungendo il resto sotto forma di una singola banconota, senza incassare nulla dalla transazione.
L'identificazione dell'uomo ha richiesto notevoli sforzi a causa della sua mancanza di dimora fissa. In questa occasione, è riuscito a impossessarsi di cinquanta euro, ma è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.
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