Umberto Stefani vince il concorso di Castignano con “Esistenza Mutilata”: una panchina contro la violenza sulle donne
Si chiama “Esistenza Mutilata” il progetto vincitore del concorso di idee (19 proposte) promosso dal Comune di Castignano e dalla Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino per ricordare Emanuela Massicci, la giovane mamma uccisa il 19 dicembre 2024 a Ripaberarda, a un anno dal femminicidio. A firmarlo è lo studente Umberto Stefani, di Caldarola, scelto per la capacità di trasformare il memoriale in un richiamo concreto contro la violenza sulle donne.
L’opera riprende il simbolo della panchina rossa in acciaio, ma lo rende volutamente “incompleto”: al centro c’è un vuoto di 40 centimetri, una ferita che rappresenta il posto lasciato dalla vittima, impossibile da non vedere. Sotto lo squarcio, a terra, resta l’impronta di un paio di scarpe femminili, segno permanente di quell’assenza. Dal taglio, però, nasce anche un elemento di vita: fiori e piante crescono dal punto della frattura, sostenuti da fili rossi che tengono insieme la struttura e fanno da tutela alla crescita, simbolo di una memoria fragile ma da custodire ogni giorno. Il titolo “Esistenza Mutilata”, inoltre, è un acronimo che custodisce il nome di Emanuela Massicci.

cielo sereno (MC)
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