È stato rilasciato oggi Michele Pranzetti, 45enne di Treia, finito agli arresti domiciliari dopo l'accusa di estorsione ai danni di una donna di Monteccasiano. L'uomo era comparso davanti al tribunale di Macerata la settimana scorsa per rispondere all'accusa di estorsione da 120 mila euro, rispetto alla quale il suo legale, Vanni Vecchioli, aveva presentato ricorso, alla fine accolta. In una prima versione dei fatti da parte degli inquirenti, Pranzetti avrebbe richiesto alla vittima il denaro a seguito di minacce avvenute tra il mese di aprile e quello di luglio di quest'anno, sostenute da un presunto legame con la camorra (leggi qui). «Versione - a detta dell'avvocato Vecchioli - ridimensionata dall'accusa, poichè il fatto non sussiste. Di fatto, su 800 pagine presentate dal Pubblico Ministero, non c'è nulla che dimostri le ragioni della parte lesa. Persino gli accertamenti tecnici effettuati hanno smentito ogni cosa. Adesso sarà la Procura della Repubblica a decidere se effettuare ulteriori indagini».
Pranzetti, arrestato l'11 dicembre scorso, è stato dunque rilasciato dalla misura cautelare, dopo che il tribunale del Riesame di Ancora ha accolto il ricorso. Mentre resta in stato d'arresto Gianluca Minale, il 39enne di San Giorgio a Cremano (NA).
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