"Tutto deve rimanere segreto e guai a dare una mano, la volontà della distruzione totale è quindi una scelta di questi enti". Questo il duro attacco del sindaco di Matelica Alessandro Del Prori, di professione storico d'arte, nei confronti della gestione dei beni culturali provinciali da parte della Soprintendenza e dell’Arcidiocesi di Camerino.
L'AMMENDA - A Del Priori è stata, infatti notificata un'ammenda di 40 euro tramite decreto penale firmato dal giudice Domenico Potetti per essersi introdotto senza autorizzazione lo scorso 25 aprile nella Chiesa di Santa Maria in Castellare nella frazione Noceto, a Castelsantangelo sul Nera. La chiesa si trovava in piena zona rossa.
LO SFOGO DEL SINDACO - Il sindaco ha scelto di affidare la sua replica a uno sfogo social apparso su Facebook: "Il 25 aprile scorso sono andato a Nocelleto (per caso per la verità) e, curioso, sono andato a vedere il cantiere della messa in sicurezza della chiesa di Santa Maria in Castellare, bellissimo esempio di chiesa francescana con affreschi molto importanti. Uno dei monumenti che avevo (con tanti amici) segnalato pure al ministro Franceschini".
LE CONDIZIONI DEL CANTIERE - Secondo quanto riportato dal sindaco di Matelica le condizioni in cui versava il cantiere della chiesa erano pessime: "La ditta incaricata dall’Arcidiocesi di Camerino aveva lasciato il cantiere aperto con tanto di self service di pezzi di altari per ogni avventore e con il bobcat stavano portando via macerie, affreschi e tutto quello che c’era distruggendo deliberatamente un patrimonio che per secoli era stato custodito e conservato dai francescani prima e dagli abitanti poi.
Tutti affreschi scoperti dopo il terremoto del 1997 e in gran parte ancora da studiare bene".
LA MAIL ALLA REGIONE - "Rimasi interdetto - prosegue Del Priori - e scrissi una mail di “denuncia” dello stato delle cose. La Regione, responsabile del finanziamento ha fatto egregiamente il suo lavoro bloccando quel cantiere e riappaltando la messa in sicurezza ad altri. Questi restauratori, sapendo che mi sono occupato per anni di pittura marchigiana di quell’epoca, mi hanno chiamato a vedere le novità che stavano uscendo durante i lavori e nel mese di novembre sono tornato a Nocelleto".
"Nello sfacelo del sisma, quel lavoro era finalmente stupendo. La tristezza nel vedere una chiesa così ridotta male era in parte consolata dal lavoro che stavano facendo. Scrissi così una nuova email di plauso all’iniziativa alla Regione e al Ministero. Ebbene, oggi mi è arrivata una condanna a pagare 40 € di multa per essere entrato nel cantiere. Che tra l’altro non era chiuso".
Ecco il contenuto integrale del post del sindaco su Facebook:
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