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Cronaca Macerata

"Mangiamo gratis e sco* le italiane": denunciati per vilipendio l'ex calciatore della Cluentina e l'autore del video

"Mangiamo gratis e sco* le italiane": denunciati per vilipendio l'ex calciatore della Cluentina e l'autore del video

Sono stati denunciati per vilipendio in concorso i due giovani camerunensi protagonisti di un video girato davanti alla Questura di Macerata e diventato virale nel giorno di Pasqua. Tra loro c’è anche Ibii Ngwang, ex attaccante della Cluentina, squadra che milita nel campionato di Promozione Marche. Il filmato, dai toni provocatori e offensivi, ha scatenato in poche ore una bufera social e politica (qui tutti i dettagli).

Nel video, Ngwang si avvicina a una volante della Polizia di Stato parcheggiata, rivolgendosi al vicepremier Matteo Salvini con queste parole: "Salvini, vedi questa macchina? Io la vendo a 50 centesimi". A seguire, una serie di insulti e volgarità indirizzate alla premier Giorgia Meloni, con un'allusione esplicita alla figlia e alle donne italiane: "Noi mangiamo gratis, dormiamo gratis e sco... le ragazze italiane".

Le immagini, pubblicate il giorno di Pasqua, hanno rapidamente fatto il giro del web, totalizzando milioni di visualizzazioni. Lo stesso Salvini ha ricondiviso il video sui propri profili, commentando: "Ci mancava questo idiota".

L’immediata attività investigativa condotta dalla Digos di Macerata, con il supporto della Polizia Scientifica e dei sistemi di riconoscimento facciale, ha permesso di identificare entrambi i giovani nonostante cappuccio e occhiali da sole. Il principale protagonista del video risultava residente a Macerata, circostanza che ha facilitato il lavoro degli agenti.

La mattina di Pasqua la Polizia si è recata presso gli indirizzi conosciuti, ma il ragazzo non era in città: stava trascorrendo la festività sulla riviera romagnola. È stato fermato il giorno successivo, 21 aprile, al rientro a Macerata, insieme al complice che ha girato il video.

I due ragazzi, di 27 e 24 anni, risultano regolarmente presenti in Italia: il primo è titolare di un permesso di lungo soggiorno, l’altro ha presentato richiesta di asilo. Oltre alla denuncia, sono stati sequestrati i telefoni cellulari e gli abiti indossati nel video, con il coinvolgimento della Polizia Postale per le verifiche digitali del caso.

 

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