Sarebbe stata innescata da un tentativo di truffa l'aggressione che si è verificata nella mattinata di domenica in via Roma, a Macerata. La polizia ha provveduto a confermare l'arresto per il cittadino camerunese bloccato a seguito della colluttazione nata con due cittadini macedoni, all'interno dell'appartamento di questi ultimi. A carico dell'uomo vi sono numerosi precedenti.
La truffa, originatasi nella nostra provincia diversi anni fa e che si credeva ormai tramontata, riguardava la possibilità di moltiplicare le banconote tramite inverosimile procedura chimica. La proposta, pervenuta dal cittadino africano assieme a un suo complice, avrebbe allettato i due uomini macedoni.
Per poter completare l'operazione vi era, però, una discriminante: veniva richiesto un ingente quantitativo di denaro in contanti tanto che i due muratori macedoni, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero affidato ai truffatori africani ben centomila euro.
L'appuntamento per compiere l'operazione era stato fissato proprio nella mattinata di domenica nell'appartamento dei due macedoni, ma qualcosa è andato storto. Evidentemente i proprietari si sono resi conto di essere caduti in una truffa e hanno bloccato in casa i due cittadini camerunesi, intimando loro di aspettare l'arrivo della polizia. A questa richiesta gli africani avrebbero reagito in maniera violenta, innescando una colluttazione. Uno dei due truffatori, poi fermato, avrebbe anche estratto un coltello venendo prontamente bloccato dalla coppia macedone che lo ha poi pesantemente pestato. Il tutto mentre il complice ne ha approfittato per scappare.
Dopo essere stato oggetto delle cure del caso, il truffatore camerunese è stato arrestato per truffa e domani dovrà affrontare l'udienza di convalida in tribunale, mentre è ancora caccia al suo complice che sembra comunque avere le ore contate. La coppia di muratori macedoni è stata ascolatata in questura per la verbalizzazione delle denunce e per chiarire quanto avvenuto.
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