L'inchiesta della Guardia di Finanza che ha evidenziato 120 presunte irregolarità nelle domande per il Contributo di Autonoma Sistemazione in alcuni comuni del cratere ha generato inevitabilmente un grande clamore mediatico.
La notizia, manco a dirlo, é stata ripresa da tutte le testate nazionali oltre che, chiaramente, da quelle locali. E i social network sono invasi di link e commenti alla notizia che quasi mezzo milione di Euro sarebbe stato intascato da persone che non ne avevano diritto. Così come in molte pagine Facebook dedicate al sisma e come, immaginiamo, nelle stanze dei nostri colleghi, anche la nostra redazione é stata inondata da una richiesta. Cambiano i termini e i modi, ma la domanda é sempre una: "Perché non scrivete i nomi?".
Anche la risposta é una sola: "perché non li sappiamo e perché, anche avendo sottomano un fantomatico elenco, non potremmo pubblicarlo!". Le circa 120 persone chiamate a dimostrare la loro buona fede sono, appunto, sottoposte ad indagini e le indagini, come é noto, sono coperte dal segreto istruttorio. E' vero che gli elenchi delle persone che percepiscono il Contributo di Autonoma Sistemazione sono pubblici e chiunque può andare a curiosare nei siti dei comuni di residenza, ma questo non significa che dovrebbe essere pubblico anche il nome di chi é sotto inchiesta. Anche perchè, diciamocelo in confidenza, dalle nostre parti le realtà sono piccoline, tutti si conoscono e conoscono la vita di ognuno e non dovrebbe essere particolarmente difficile farsi un'idea.
Il rischio, tuttavia, é l'ormai consolidata prassi italica del processo mediatico, prima ancora che la giustizia faccia il suo corso e che l'intera vicenda si sgonfi magari per effetto delle indagini stesse.
L'impressione, quindi, é che sia necessario mantenere prudenza, pur nella speranza che se qualcuno dovesse davvero aver percepito indebitamente il Contributo di Autonoma Sistemazione, in mala fede e approfittando di una catastrofe che ha messo in ginocchio un territorio intero, si possa a ssistere a pene esemplari. Anche perché, diciamolo chiaramente, sarebbe più facile giustificare uno "sciacallo tradizionale", di quelli che si intrufolano nelle case inagibili per rubare, piuttosto che "finti terremotati".
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