Una stufetta usata dagli operai per riscaldarsi nell'area di lavoro, in un spazio circoscritto di 10 metri quadrati, sarebbe stata la causa del rogo divampato ieri nello stabilimento della Tontarelli spa, azienda leader nella produzione di casalinghi in plastica. È una ipotesi al vaglio della Procura di Ancona: il pm Rosario Lioniello ha aperto un fascicolo per incendio contro ignoti. La stufetta potrebbe aver surriscaldato il materiale plastico nelle immediate vicinanze scatenando una autocombustione che ha fatto divampare le prime fiamme. In questo caso si potrebbe ravvisare una imperizia nella condotta di chi avrebbe usato la stufetta. Nel capannone ci sarebbero stati almeno due operai al lavoro. Non è escluso che la Procura disponga una consulenza tecnica oppure un incidente probatorio per cristallizzare eventuali prove che potrebbero andare perse fino alla chiusura del fascicolo. Escluso il dolo.
L'incendio avrebbe avuto un'origine accidentale. Sono, invece tornati al lavoro gli operai delle linee produttive vicine al capannone incenerito dalle fiamme.
Al contempo ieri il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani ha firmato l'ordinanza a tutela della popolazione sul potenziale inquinamento in atmosfera e nelle acque, prima di essere revocata bisognerà però attendere i risultati definitivi dell'Arpam previsti a breve.
(Fonte Ansa)
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