Filippo Ferlazzo era capace di intendere e di volere il 29 luglio scorso, quando in pieno centro a Civitanova Marche uccise l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwo.
È quanto stabilisce la perizia psichiatrica firmata da Gianni Giuli, consulente del gip di Macerata, nell’incidente probatorio sulla morte dell’uomo. Secondo lo stimato medico, Ferlazzo potrà quindi partecipare consapevolmente al processo che lo vede accusato di omicidio volontario aggravato e rapina del cellulare dell'ambulante.
La difesa dell'aggressore, che aveva ammesso sin da subito le sue responsabilità e che dal giorno dell'omicidio è detenuto nel carcere di Montacuto, aveva presentato molteplici documenti per certificare l'esistenza di una patologia psichiatrica comportante una invalidità riconosciuta al 100%, che tuttavia è stata superata dalla perizia richiesta dal gip.
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