Choc a Civitanova, aggressione in pieno centro: ucciso un uomo. Fermato 32enne
Grave fatto di cronaca a Civitanova Marche, dove un uomo è deceduto in seguito a un'aggressione avvenuta lungo corso Umberto I, pieno centro cittadino. L'episodio choc è avvenuto, poco dopo le 14, nei pressi dell'incrocio con piazza XX Settembre.
A quanto risulta, la vittima - il 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu - è stata colpita più volte alla testa con una stampella. Sul posto sono accorsi sanitari del 118 e della Croce verde. Disperati i tentativi di rianimare l'uomo, ma per il 39enne non c’è stato nulla da fare.
Secondo le prime testimonianze raccolte dalle forze dell'ordine, alla base del delitto ci sarebbe una lite scaturita per futili motivi: l'uomo ucciso, infatti, avrebbe fatto apprezzamenti alla donna che si trovava con l'aggressore.
Indagini lampo della polizia che ha fermato un 32enne italiano, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, operaio salernitano ma domiciliato a Civitanova Marche. È stato arrestato per omicidio volontario e rapina. Dopo il pestaggio ha anche rubato il cellulare della vittima. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Scientifica, che hanno transennato la zona dove si è consumato l'omicidio, il magistrato di turno Claudio Rastrelli e il medico legale. La vittima era un ambulante residente a San Severino Marche.
All'episodio hanno assistito diversi testimoni, dato che corso Umberto è la strada principale del centro. "Così lo uccidi" gli ha gridato qualcuno. Le immagini terribili del pestaggio sono state riprese in maniera inequivocabile dalle telecamere di sicurezza che si trovano lungo il corso e sono subito acquisite dai poliziotti della Squadra mobile di Macerata, diretti da Matteo Luconi.
L'aggressore intanto si era allontanato, ma è stato rintracciato poco lontano. Sarebbe stato lui a farfugliare di molestie alla sua fidanzata. La polizia lo ha portato al Commissariato per le procedure e formalizzare l'arresto, sabato dovrebbe essere trasferito nel carcere di Montacuto. Poco prima delle 19 è stato dato il via libera del magistrato, Claudio Rastrelli, della Procura di Macerata, andato anche sul posto, per rimuovere la salma coperta con un telo bianco. Il corpo della vittima è rimasto davanti ad un negozio per cinque ore e l'area è stata transennata.
In corso Umberto è anche il legale della vittima, l'avv. Francesco Mantella. "Ero al telefono con una persona - racconta il legale all'Ansa - che mi stava dicendo che un uomo di colore era stato appena ucciso a bastonate e che aveva una stampella. Ho collegato subito la descrizione ad Alika e purtroppo ho avuto conferma che era lui. Non era una persona molesta, era buono, non cercava mai guai".
"Dopo l'incidente che aveva avuto aveva preso anche dei soldi dall'assicurazione ed economicamente non stava male - aggiunge l'avvocato Mantella -. Ancora si arrangiava a fare il venditore ambulante ed era conosciuto da molti. Aspettava l'inizio del processo al suo investitore, si sarebbe costituito parte civile". Disperata la moglie di Alika, arrivata sul posto alle 18, accompagnata da alcune connazionali.
Commenti